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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . c'è più religione ( si esce un'ora prima). .....
. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
per pubblicare scrivere a spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: del
signorilità
AUTORE: Tommaso
email: -

14/3/2023 - 19:35

Pensionata di La Spezia lo chiamò “merdaccia”
Di Marco Grasso
12 Marzo 2023

Per Matteo Renzi le cose non sono andate benissimo in tribunale negli ultimi tempi. Prima ha perso una causa contro Marco Travaglio, citato per l’ormai nota carta igienica, poi un’altra contro il Corriere della Sera, che gli è valsa una reprimenda del giudice, che gli ha ricordato come la giustizia non sia “un bancomat”.

C’è però una vicenda da cui il leader di Italia Viva è uscito vincitore. Si tratta di un risarcimento ottenuto per un post su Facebook in cui una “pasionaria” del Pd, molto nota a La Spezia, lo aveva definito (per l’avvocato difensore della donna Alessandro Cardosi “forse un po’ fantozzianamente”, quindi in modo più bonario di quanto potesse sembrare) “una merdaccia”. L’autrice del post si chiama Rosanna Cioli, è una pensionata di 72 anni, militante dai tempi del Pci, animatrice del circolo Dem “3 febbraio”, molto vicina ad Andrea Orlando. Quello a Renzi era senza dubbio un insulto, ma per alcuni iscritti della sezione spezzina è stata una sorpresa scoprire che il senatore di Italia Viva abbia accettato una cifra poco superiore a 500 euro per chiudere la vicenda in sede di mediazione. “Parliamo pur sempre di una pensionata che ha un’entrata modesta e un familiare malato a cui badare”, spiega un militante. Ma negli stessi mesi la donna è stata querelata anche da un altro big della politica romana: l’ex senatore Dem Andrea Marcucci. In un altro post la Cioli aveva scritto di lui: “Ringrazio Dio per essere lontana, perché se incontrassi ora un Orfini, o un Marcucci, o altre leggere come loro, finirei in galera”. Orfini non se l’è presa. Marcucci sì. Al punto da opporsi a una doppia richiesta di archiviazione della querela (per minacce oltre che per diffamazione), avvenuto a valle di un’inchiesta giudiziaria a tratti surreale, in cui sono state sviscerate le sfumature dell’espressione ligure “leggera” (per gli uni “poco di buono”, per gli altri “persona scarsamente affidabile”). Alla fine la vicenda si è chiusa con delle scuse. E le dimissioni della pasionaria dal direttivo del circolo: dopo una vita di militanza, Rosanna Cioli ha pensato che fosse arrivato il momento di dire basta. E se questo era l’obiettivo, si può dire che è stato raggiunto: una militante in meno.
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In risposta a: del
PCI XXI Secolo
AUTORE: Aldo More'
email: -

13/3/2023 - 18:21

Tutti ad applaudire alla nuova direzione PD con segretario Schlein.
Che inaugura il nuovo corso e il NUOVO PD.
La direzione è composta da 175 membri: ecco alcune novità.
New Entry:
Scotto, D'Attorre, Guerra, COMUNISTI di Articolo 1
Sartori e Cristallo, COMUNISTI sardine.
Camusso e Furlan ex sindacalista COMUNISTE.
Ruotolo giornalista comunista di Santoro
Riconfermati:
Boldrini, Bettini, Orlando, Provenzano, Majorino, Livia Turco, tutti COMUNISTI.
SCUSATE MA DOV'È LA NOVITÀ???????
Forse del fatto che il nuovo partito è tutto formato da COMUNISTI RADICAL chic e arricchiti con la politica?
Ma allora dovete cambiare il nome del partito che NON è più centrosinistra.
Il nuovo partito della Schlein si deve chiamare:
PCI XXI SECOLO
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In risposta a: del
abra cadabra
AUTORE: Massimo
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10/3/2023 - 21:31

Magia in edicola dal prossimo 18 aprile, Il Riformista diventa l’Unità. I giornalisti: “Progetto che apre scenari drammatici”

“Il 18 aprile l’Unità tornerà in edicola. Ma senza le giornaliste e i giornalisti che la storica testata della sinistra hanno difeso e fatto vivere anche negli anni bui e dolorosi della sua chiusura. In questo nuovo progetto editoriale noi, lavoratori dell’Unità licenziati nei giorni scorsi dal curatore fallimentare, semplicemente non esistiamo. Cancellati”, così si legge in un comunicato del Comitato di redazione de L’Unità
Il quotidiano Il Riformista diretto da Piero Sansonetti ed edito da Alfredo Romeo diventerà L‘Unità. La trasformazione avrà luogo dal prossimo 18 aprile in poi quando il quotidiano sarà in edicola con il nome del giornale fondato da Antonio Gramsci nel 1924 e a lungo organo ufficiale del Partito comunista italiano e del Partito democratico poi fino alla chiusura definitiva del 2017. Eppure della vecchia Unità non vi sarà che il nome. “Il 18 aprile l’Unità tornerà in edicola. Ma senza le giornaliste e i giornalisti che la storica testata della sinistra hanno difeso e fatto vivere anche negli anni bui e dolorosi della sua chiusura. In questo nuovo progetto editoriale noi, lavoratori dell’Unità licenziati nei giorni scorsi dal curatore fallimentare, semplicemente non esistiamo. Cancellati”, così si legge in un comunicato del Comitato di redazione de L’Unità.


“Il direttore designato Piero Sansonetti dirigerà un giornale realizzato, sia nella parte cartacea che in quella online, dai redattori de Il Riformista. I giornalisti e i poligrafici dell’Unità non saranno della partita. Viene, infatti, ignorata una questione cruciale, sancita da sentenze che fanno giurisprudenza: la testata sono anche i suoi lavoratori. Un legame indissolubile. Il 18 aprile semplicemente Il Riformista cambierà nome e si chiamerà l’Unità. Questo è il progetto, sicuramente inedito. Siamo di fronte a un caso mai contemplato nel mondo del lavoro e che, soprattutto in ambito editoriale, può aprire scenari con esiti drammatici”, continua il comunicato. Il Riformista è stato fondato nel 2002 da Claudio Velardi. Chiuso nel 2012 ha ripreso le pubblicazioni nel 2019 quando il gruppo Tosinvest lo cede all’imprenditore Alfredo Romeo
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In risposta a: del
Italians
AUTORE: Tommaso
email: -

10/3/2023 - 19:40

Ita Airways ti porta ovunque...
se non pesi troppo...


L’areo “pesa troppo” e, viste le condizioni meteo, per poter volare cinque passeggeri (poi saliti a sei), quattro uomini e una donna, devono scendere. L’episodio, che ha causato un ritardo di quasi tre ore, è avvenuto a bordo di un volo di linea da Londra città a Milano Linate di Ita Airways ma operato da German Airways. A raccontare quanto accaduto è stato il giornalista Gianluigi Nuzzi, anche lui a bordo del volo Az227, che ha pubblicato un video e alcune stories su Instagram. La situazione è surreale: il personale non parla italiano e quindi a tradurre ai passeggeri il problema è la giornalista Alessia Tarquinio, anche lei a bordo. “Servono quattro uomini e una donna volontari”, spiega Tarquinio tra l’ilarità dei passeggeri che suggeriscono, ironicamente, di far scendere il capitano e le hostess. Il sovrappeso è di 500 chili, spiega ancora la giornalista, a Londra per Prime Video per la partita di Champions Tottenham-Milan. “Le cinque persone sono diventate sei – dice ancora Tarquinio in un’altra storia pubblicata da Nuzzi – Se non escono fuori queste persone volontarie decide Ita in base al costo del biglietto, quindi quelle che hanno pagato meno probabilmente saranno portate a Heathrow”, oltre all’indennizzo di 250 euro.

A descrivere ancora meglio la situazione è il giornalista Alessandro Alciato che in un tweet spiega: “Volo ITA London City-Linate. Il volo non parte perché ‘pesa troppo’. Si cercano volontari che scendano. I bagagli di tutti i passeggeri vengono scaricati e saranno spediti domani. L’equipaggio non parla italiano. Traduce per tutti Alessia Tarquinio”.

Alla fine, con quasi tre ore di ritardo, 2,37 secondo “flight tracker”, l’areo è atterrato a Milano Linate con sei persone in meno a bordo.

video Instagram/Gianluigi Nuzzi
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In risposta a: agiografo del 9/3/2023 - 22:09
Infatti!
AUTORE: Oss 1
email: -

9/3/2023 - 23:29

Ma che Enrico Letta capisse meno di uno che non capisce niente siamo stati in tanti a dirlo ed i fatti ci han dato ragione.
1° Enrico Letta anticamente ma non toppo voleva elezioni anticipate convinto che Gigino Di Maio portasse via una grossissima fetta alla 5* e quindi con lui (Gigino) e gli scappati di casa per via di Renzi in gran numero ritornavano (come poi si è visto, nonostante il loro ritorno il PD lettiano ha perso ulteriori 800mila voti e quindi dov'è la vittoria?

Matteo Renzi (sempre lui non a caso e per caso) disse a Enrico Letta: guarda che gli italiani hanno la memoria di un criceto e da qui a settembre si dimenticano che Giuseppe Conte ha fatto cadere in primavera Mario Dragi e se non vuoi me/noi nel campo largo, fai desistenza con la 5* di Conte e cosi il centrodestra non fa cappotto.

Un po' era ed è duro di suo, poi vuoi perché glielo aveva detto Renzi non ne fece di niente.
Menomale che Elly c'è e a far peggio di Enrico Letta non ne sarà mai capace anche se ci si mette di buzzo buono, non la spuntella😂
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In risposta a: Ti rivelo il segreto di Pulcinella del 9/3/2023 - 20:37
agiografo
AUTORE: maxinduin
email: -

9/3/2023 - 22:09

Altro che segreto di pulcinella. Per non far vincere Meloni e company bastava che il Pd avesse fatto, nelle regioni del Sud, accordi di desistenza con i 5stelle. In questo modo il centro destra non avrebbe mai avuto la maggioranza al Senato.
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In risposta a: e dove... del 9/3/2023 - 19:42
Ti rivelo il segreto di Pulcinella
AUTORE: Oss 1
email: -

9/3/2023 - 20:37

Matteo Renzi con la cosiddetta rottamazione dette modo ai giovani Bonifei, Schlein e tanti altri di sedere negli scranni del Parlamento Europeo per poi divenire il Bonifei presidente dei parlamentari europei ancor giovanissimo ed Elly Schlein la prima donna segretario del Partito Democratico...per dire.
Enrico Letta per non volere nel suo "campo largo Renzi e combriccola" ha fatto si che il centro destra avesse i numeri sufficienti di fare a meno di Mario Draghi per i prossimi 5 anni di governo.
Fortuna vuole che la campagna elettorale sia finita e la prima donna capo del governo tira avanti gran parte dell'Agenda Draghi (vedasi i prezzi dell'energia contrastati dalla Federazione Russa ed accettati di buon grado da tutta l'UE, Italia compresa.

L'eventuale aggiunta di Landini alle pensionate "eccellenti" di cui sopra sarebbe un pannicello "chiebito" che non risolverebbe un cavolo come non lo risolvono le pensionate promosse da Letta per perdere nel miglior modo le elezioni e 800mila voti in più di quelli che perse Renzi con la scissione di Art1-LeU che son ritornati nel PD per cosa?

Il non volere Renzi nel campo largo ha fatto in modo che con meno voti del cosiddetto centro sinistra, le destre han fatto cappotto.
Eppure l'attuale legge elettorale era conosciuta da tutti e per questo che Matteo Renzi disse all'astioso Letta: se il tuo problema sono io, io son disposto a non candidarmi, ma "la combriccola" Bellanova, Marattin, Calenda, Scalfarotto, Paita, Gelmini, Rosato Carfagna ed altri prendili nel campo largo e così Lameloni non avrà la maggioranza assoluta.
...provare-provare-provare, e...
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In risposta a: Vai... del 9/3/2023 - 16:39
e dove...
AUTORE: maxinduin
email: -

9/3/2023 - 19:42

...sarebbe il problema se Maurizio Landini, una volta finito di fare il segretario della Cgil, si candidasse, anzi se un partito lo candidasse, al Parlamento italiano ? Voglio dì, c'è Renzi de la sua combriccola non può starci Landini ? A casa mia si chiama ancora democrazia, dalle tue parti credo agiografia...
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In risposta a: Non lo nego del 9/3/2023 - 18:29
Wikipedia (trova le differenze)
AUTORE: Oss 1
email: -

9/3/2023 - 18:34

Giovanni Francesco Malagodi è stato un politico italiano, presidente del Senato della Repubblica per alcuni mesi nel 1987. (per alcuni mesi...boia dhe) Fu uno degli esponenti maggiori del Partito Liberale Italiano, di cui fu segretario nazionale dal 1954 al 1972, presidente e presidente onorario dal 1977 al 1985. Wikipedia

Giorgio Almirante è stato un politico italiano. Funzionario del regime fascista durante la Repubblica Sociale Italiana per la quale ricoprì la carica di capo di gabinetto al Ministero della cultura popolare, fu esponente di spicco della Prima Repubblica mantenendo la carica di deputato dal 1948 alla sua morte. Wikipedia

Matteo Renzi (Firenze, 11 gennaio 1975) è un politico italiano.

Ha iniziato la sua attività politica nel Partito Popolare Italiano, proseguendo poi nella Margherita e nel Partito Democratico; dal 2004 al 2009 è stato presidente della Provincia di Firenze e dal 2009 al 2014 sindaco di Firenze.[1] Eletto segretario del PD il 15 dicembre 2013, il 17 febbraio 2014 ricevette l'incarico di formare un nuovo governo dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sostituendo il dimissionario Enrico Letta. Il 22 febbraio 2014 Renzi giurò come Presidente del Consiglio dei ministri, dando vita al governo Renzi. Il suo governo è stato il quarto più longevo nella storia della Repubblica Italiana, rimanendo in carica fino al dicembre 2016, quando Renzi rassegnò le dimissioni proprie e dell'esecutivo da lui presieduto a seguito dell'esito negativo del referendum costituzionale del 4 dicembre, per poi dimettersi anche dalla segreteria del PD nel febbraio 2017.

Rieletto segretario del PD nel maggio 2017, rassegnò una seconda volta le dimissioni dalla segreteria a seguito del risultato deludente ottenuto dal partito alle elezioni politiche del 2018, in cui fu eletto senatore nella XVIII legislatura. Nel settembre 2019, poco dopo aver promosso la nascita del governo Conte II (M5S-PD-LeU), Renzi ha annunciato la nascita del suo nuovo partito liberale e centrista, Italia Viva, fuoriuscendo definitivamente dal PD assieme ai parlamentari della corrente da lui capeggiata. Nel gennaio 2021, come auspicato dallo stesso Renzi, il ritiro del sostegno parlamentare all'esecutivo da parte di Italia Viva ha svolto un ruolo cruciale nella caduta del governo Conte II, succeduto dal governo Draghi.

In vista delle elezioni politiche anticipate del 2022, Renzi ha promosso un'alleanza tra Italia Viva e Azione di Carlo Calenda, denominata Azione - Italia Viva, con la quale è stato rieletto senatore nella XIX legislatura.
Wikipedia
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In risposta a: Non è la prima volta che Giuliano Ferrara ... del 9/3/2023 - 16:56
Non lo nego
AUTORE: Luigi B.
email: -

9/3/2023 - 18:29

Nessuno vole qui negare l'intelligenza, il carisma e le capacità oratorie di Matteo Renzi, vorrei precisare però che le stesse caratteristiche, se ben ricordo, ho trovato eccellenti anche in Giorgio Almirante e nel liberale Giovanni Malagodi che era piacevole ascoltare.
Ottimi oratori ma pessimi politici per chi, come me, ha sempre guardato a sinistra.
Mentre l'Oss 1 sembra guardare da un'altra parte e, per cambiare espressione, ciurla sempre nel manico.
----------------  RISPONDI





AUTORE: Marcella B Serpi
email: -

9/3/2023 - 16:56

...elogia gli interventi di Matteo Renzi. Il primo fu il discorso da sconfitto, quando Matteo Renzi perse le primarie con Bersani nel 2012. Applausi a non finire per la correttezza e l'augurio di buon lavoro a chi lo aveva sconfitto. Non mi pare di aver mai sentito un simile rispetto nei suoi confronti. Anche allora Giuliano Ferrara, evidentemente molto più pragmatico di molti altri aveva capito con chi avevamo a che fare. Un motivo in più per cominciare velocemente l'opera di distruzione.


GIULIANO FERRARA
Il leader di Italia Viva è salito in cattedra e il Parlamento è sembrato ammirare lo stile e i modi di un tempo, di chi conosce la pratica democratica. Ora gli ottusi capiranno perché è un conferenziere ben pagato
L’oratoria parlamentare è scaduta a urlaccio o flosciaggine, ma non per Renzi. Compiaciuto il giusto, visto che il lavoro ben fatto dà soddisfazione anche nelle tempeste emotive, con un linguaggio anche del corpo non si dirà sincero, banalità da risparmiare, ma eccezionalmente efficace, il senatore si è prodotto in un piccolo capolavoro classico sulla tragedia di Steccato di Cutro e la sua sostanza, anche politica. Visto che in pochi vogliono ancora ascoltarlo, Renzi è salito in cattedra, e non è la prima volta. La lezione ne è risultata nutriente, limpida, non vaga e indistinta come al solito, bensì chiara e distinta. Il colpo finale, l’evocazione di Virgilio e dei suoi naufraghi fondatori di Roma, la menzione della Medaglia d’oro Salvatore Todaro, morto prima del suo occasionale contraddittore Karl Dönitz, senza dover firmare come l’ammiraglio tedesco la resa incondizionata del Reich agli Alleati, morto dopo aver rivendicato fascisticamente e nazionalisticamente duemila anni di civiltà per un salvataggio di nemici in mare: due colpi alti, in mezzo a tanti colpi bassi.

https://youtu.be/lFtgAcmy2cQ
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In risposta a: ottusità del 9/3/2023 - 14:44
Vai...
AUTORE: Oss 1
email: -

9/3/2023 - 16:39

...Come non sapessi che da dopo Luciano Lama i capi sindacali non potevano essere eletti in parlamento e domando.
Dato l'attuale vicinanza con la nuova segretaria PD con Maurizio Landini, credi che il Maurizio finito l'incarico in CGIL ritorni in fabbrica o seguirà Camusso et Furlan...così tanto per allungare il brodo...i 465 euri spiccioli al giorno son li che aspettano il turno del Landini candidato ed eletto in un collegio sicuro al Parlamento; vuoi scommettere che in fabbrica non ci torna?
Mi dirai: ma sarà vecchio! epperchè le senatrici Furlan e Camusso cominciano ora il loro percorso di vita?
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In risposta a: Dimmi quanti... del 9/3/2023 - 13:37
ottusità
AUTORE: maxinduin
email: -

9/3/2023 - 14:44

Ci sono persone, sicuramente oss-1 è una di queste, che vivono seguendo le indicazioni dei loro mentori, senza porsi mai un dubbio. A loro va bene così, risparmiano tempo e meningi, sempre che siano presenti. Vivono di certezze altrui, come se a cascata,poi, arrivassero fino a loro. E quando gli poni dati in contrasto con le loro pseudo certezze, come dice Luigi, la buttano in caciara. Se oltre ad ascoltare le e-news su FB si informassero in proprio, leggendo e studiando un po', scoprirebbero un mondo, forse diverso da quello immaginato, ma sicuramente più reale o realistico. Tra l'altro verrebbero a sapere che Landini, segretario generale della Cgil, ha uno stipendio che supera di poco i 4 mila euro. Più o meno quello che prendeva Camusso, la quale diventata parlamentare, come del resto Furlan, prende ora lo stipendio di 14 mila euro. Come anche il senatore di Rignano...
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In risposta a: Mai del 9/3/2023 - 12:15
Dimmi quanti...
AUTORE: Oss 1
email: -

9/3/2023 - 13:37

...ne han creati/difesi posti di lavoro Furlan, Camusso et Landini😏

Il loro, garantito a 14 mila euro al mese si😄
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In risposta a: Voi sinistri-sinistri et pentastellati.... del 8/3/2023 - 19:45
Mai
AUTORE: Luigi
email: -

9/3/2023 - 12:15

La butti sempre in caciara, specie quando non hai argomenti per ribattere sul tema.
Vedi i milioni di posti di lavoro di Bernabè.
Mai una volta che.....
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In risposta a: tipico del 8/3/2023 - 18:52
Voi sinistri-sinistri et pentastellati....
AUTORE: Osservatore 1
email: -

8/3/2023 - 19:45

....non vi meritate un Franco Bernabè ed un Adriano Olivetti, ma un Mario Capanna* che si lamenta del suo vitalizio da fame di soli 5.000 euro al mese.

POLITICA - 14 GENNAIO 2015
Vitalizi, Capanna* (ex Dp): ‘Prendo 5mila euro netti al mese, non mi sento privilegiato
----------------  RISPONDI





In risposta a: Franco Bernabè, intervistato da Lilli Gruber del 5/3/2023 - 9:16
tipico
AUTORE: maxinduin
email: -

8/3/2023 - 18:52

Non le viene il dubbio che, invece di certi valori della sinistra, sia cambiato lei ? Glielo chiedo perchè ho come l' impressione che lei viva in un mondo lontano dai problemi di chi lavora, soprattutto nel comparto privato. La perla di saggezza di Franco Bernabè è vecchia e trita, non ha scoperto l'uovo di colombo, è chiaro che c'è chi offre posti di lavoro e chi li cerca. Ma devono essere posti di lavoro decenti e stabili, non offerte scandalose come purtroppo siamo abituati a vedere, a danno di giovani e donne più che altro.
Sa che in Italia esistono 9 tipi di rapporti di lavoro ? E che esistono oltre 900 contratti nazionali (2021) ? Di questi oltre 400 sono nel privato, 162 firmati da CGIL-CISL-UIL, gli altri da organizzazioni sindacali pirata, o fantasma. Secondo lei, questi contratti pirata garantiscono gli stessi diritti ai lavoratori ? No eh..? E' dai tempi di Luciano Lama che la CGIL chiede che i contratti di lavoro diventino leggi erga omnes. Ecco, su questo dovrebbero puntare i dirigenti di sinistra, diritti e doveri uguali per tutti. Mi permetta, io credo che gli ospiti di Lilli Gruber fossero imbarazzati si, ma per le castronerie del sig. Bernabè. Negli anni che lei ha citato, gli occupati sono saliti da 22.279.000 del 2014 ai 22.930.000 del 2017 ( fonte Senato della Repubblica ), altro che milionate di posti di lavoro.
La propaganda funziona male...
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In risposta a: Attento del 5/3/2023 - 12:03
Una svista
AUTORE: Autore/AUTRICIO del copia/incolla
email: -

6/3/2023 - 12:22

L'autore è CLAUDIO BASSO copiato da Marcella sul suo blog.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Franco Bernabè, intervistato da Lilli Gruber del 5/3/2023 - 9:16
Attento
AUTORE: Lettore
email: -

5/3/2023 - 12:03

Qui gatta ci cova!
Il lungo articolo, sempre a favore di Renzi, naturalmente, e contro il nuovo PD (qualcuno dovrebbe fare una riflessione), è a firma Marcella (femmina) mentre i riferimenti sono sempre al maschile!!
Una svista? Un trucco? Una manipolazione?
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AUTORE: ops-Dalla bacheca di Marcella B Serpi CLAUDIO B.
email: -

5/3/2023 - 9:16

Stasera il manager e dirigente d'azienda Franco Bernabè, intervistato da Lilli Gruber su Elly Schlein, ha spiegato molto semplicemente che la capacità politica di un leader che dice di voler difendere il lavoro, consiste nel realizzare riforme e norme che facciano coincidere gli interessi dei lavoratori con quelli delle aziende che il lavoro lo devono creare e dare.
Come esempio ha citato la riforma del Jobs Act e le norme di Industria 4.0, che insieme hanno portato a un incremento di milioni di posti di lavoro negli anni 2015, 2016, 2017, quelli del governo Renzi.
La Gruber, il direttore de La Stampa Giannini, l'editore Lucio Caracciolo, tutti notoriamente di sinistra, hanno ascoltato in imbarazzato silenzio senza poter replicare.
Quando semplicemente i fatti crudi, i dati statistici reali, leggi annunciate , volute e rese operative, superano di gran lunga slogan roboanti, cortei, decine di convegni e frasi vuote sul lavoro ( o sui diritti civili) da parte dei professionisti del "sinistrismo", quelli che alle parole non hanno mai fatto seguire i fatti.
La Schlein, Bersani, Fratoianni, Landini, promettono di aiutare il lavoro e i diritti dei lavoratori cominciando a smantellare il Jobs Act. Per sostituirlo con cosa? Per ora intanto incominciano con i cortei, seguiranno convegni, comizi, pugni chiusi e assemblee studentesche. Intanto le destre governeranno per anni indisturbate.
Nel frattempo da qualche giorno mi sembra di rivivere un sogno dove ritorno ragazzo. Vedo assemblee studentesche di giovani di sinistra che denunciano i coetanei fascisti di squadrismo. Vedo fazioni politiche e opinione pubblica dividersi tra filoamericani e filorussi. Sento di nuovo parlare di lavoratori sfruttati e di padroni.
Come se non fossimo entrati da oltre vent'anni nel terzo millennio, come se il '68 fosse stato ieri mattina. Come se io fossi ancora quel ragazzo che andava ai comizi col fazzoletto rosso al collo, sognando per l'Italia il modello sovietico e un posto garantito dallo Stato. Come se non avessi dovuto emigrare al nord, lavorare per trent'anni per aziende private, guadagnandomi la fiducia di imprenditori che mi facevano sentire parte della loro barca, fiero e grato di quella opportunità e fiducia. Cosciente dei problemi che comporta un'attività imprenditoriale.
Che i due interessi, dell'imprenditore e del lavoratore dipendente, possono e devono coincidere nella sopravvivenza comune, quando non parliamo di grandi multinazionali che vedono solo numeri e non persone.
E oggi devo assistere a una certa politica che dice di rinnovarsi tornando a rappresentare vecchi schemi che non esistono, non possono più esistere. A sentire certi esponenti di certa sinistra provo rabbia e disprezzo . Perché io l'ho amata la sinistra che costoro dicono di voler rappresentare. L'ho vissuta, è stato epico, adrenalinico, emozionante ed entusiasmante. Mi sentivo in paradiso sotto il palco del comizio tenendo l'asta di quella bandiera colore sangue vermiglio. Mi sentivo nel giusto perché giusti e appassionati erano quegli uomini, condottieri degli umili e dei diseredati, che ci arringavano dal microfono che diffondeva nella piazza attraverso gli altoparlanti le loro parole accorate.
Avevo vent'anni quando venne rapito e ucciso Aldo Moro dalle "Brigate Rosse", ventotto quando morì Enrico Berlinguer, più di trenta quando il Partito Comunista Italiano venne cancellato con un colpo di spugna dai suoi massimi dirigenti, oltre quaranta quando l'ex democristiano Prodi divenne leader del mio partito e premier, mentre la lira lasciava il posto all'euro.

Avevo cinquant'anni quando Valter Veltroni il comunista detto "l'americano" fondava il Partito Democratico laico, aperto ai cattolici, repubblicani, liberali, per poter superare gli steccati ideologici e poter governare il Paese con il consenso degli italiani anche moderati e non di sinistra, per sconfiggere il populismo di destra di Berlusconi.
Mi sono adeguato e ci ho creduto.
Ho visto il compagno Bersani affidarsi a Mario Monti e venire umiliato dai "nuovi barbari", i seguaci di Grillo e dell'antipolitica, che sputavano su quella politica che tanto avevo seguito e amato. Ho seguito il nuovo astro nascente del Partito Democratico Matteo Renzi e a quasi sessant'anni ho pensato che le future generazioni potevano contare su un politico democratico idealista e capace, un ex boy scout cattolico ma dal pensiero laico. E l'ho dovuto vedere combattuto, logorato e costretto a mollare dalle correnti di potere interne al partito.

A oltre sessant'anni perciò mi sono infine rotto di tutti costoro.
Che ora mi tocca vedere rispolverare i vecchi arnesi ideologici di quando ero un ragazzo e dire che finalmente si sono rinnovati.
Mi sono stancato e spero solo di arrivare a superare i settanta vedendo il mio bellissimo Paese, che amo e di cui voglio essere fiero, governato da chiunque sia in grado di dargli con giustizia, competenza e autorevolezza, il rispetto e il posto che merita per le meraviglie e i geni che ha saputo regalare, a tutti noi che ci siamo nati e al mondo intero.
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In risposta a: Ho capito! del 27/2/2023 - 19:50
ministri
AUTORE: giulio
email: -

3/3/2023 - 16:52

Perché dovremmo preferire noi di sinistra Conte e Speranza indagati da Bergamo vedi caso covid
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In risposta a: oh cosè... del 27/2/2023 - 19:43
Ho capito!
AUTORE: Amico
email: -

27/2/2023 - 19:50

Preferisci il ministro Piantedosi, il ministro Salvini ad Elena Bonetti, Teresa Bellanova...
Basta vai, Lameloni con i dispettosi ci campa da regina.

...che poi i liberaldemocratici Tony Blair, Bill Clinton, Barak Obama, Emmanuel Macron, Pedro Sancez, Jastin Trdeau, Matteo Renzi siano da non piacere a te, ce ne faremo una ragione.
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In risposta a: del
giornalisti
AUTORE: Tommaso
email: -

27/2/2023 - 19:50

“Toh, che coincidenza. La prof antifascista candidata col il Pd e militante della Cgil” (Libero, 25.2). In effetti è bizzarro che un’antifascista non si sia candidata con Casa Pound e non militi in Forza Nuova.
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In risposta a: Quindi per far dispetto alla moglie, zacchete .... del 27/2/2023 - 18:44
oh cosè...
AUTORE: dispetto
email: -

27/2/2023 - 19:43

...la formazione della squadra del fantaparlamento ? Di sicuro questi non li vota (quasi)nessuno. Sarà meglio tornare a politiche che facciano tornà le persone al voto ? E voi non ci piacete, per nulla...liberaldemocratici....
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In risposta a: dice... del 27/2/2023 - 18:31
Quindi per far dispetto alla moglie, zacchete ....
AUTORE: Amico di Enzo Rametti
email: -

27/2/2023 - 18:44

Calenda era del PD, Rosato, Boschi, Renzi, Annibali, Migliore, Scalfarotto, Noia, Paita, Colaninno, Fregolent, Bellanova, Giachetti, Marattin, Bonetti, Ansaldi ed altri, si vorrebbe tenere Lameloni a Chigi fino alla pensione di vecchiaia per DISPETTO?

Poi per politiche sbagliate pretenderei l'elenco tratto dal governo Renzi Alfano.
Te lo sei scordato che Renzi governò con i voti di Bersani? e che nel governo Letta c'era Forza Italia? che poi si divise e chi rimase, si denominò Nuovo Centro Destra e Angelino Alfano, ministro dell'Interno spesso diceva a Renzi; se non la smetti di dire che dare la 14esima ai poveri 80 euro al mese ad 11 milioni di cittadini con bassi stipendi ed altre trenta cose che te chiami di sinistra,,,io ti mando a casa...'nteso?
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