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AUTORE: Santuzzo
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19/12/2016 - 8:24
"E per accedervi era necessario semplicemente un diploma di scuola media superiore". Purtroppo sembra proprio che non ci sia nemmeno quello. E' vero che per fare il ministro la legge non prevede il possesso della laurea, ma se foste un datore di lavoro non vi verrebbe qualche dubbio su un candidato che vi presenta un curriculum farlocco? E qui si tratta di gente che decide del nostro destino.s
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AUTORE: Lettore della VdS e di altro
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19/12/2016 - 0:40
La bufala sul Ministro Fedeli senza laurea
By Gennaro Caccavale - 14 dicembre 201605953
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È da ieri che imperversano in lungo e in largo sul web notizie riguardanti il neo Ministro all’Istruzione Valeria Fedeli, la quale risulterebbe senza laurea, a differenza di quanto indicato sul suo sito.
“Sono nata a Treviglio (Bg) il 29 luglio 1949. Sono cresciuta in provincia, in un territorio operoso e attivo. Finite le scuole mi sono trasferita a Milano per iscrivermi dove ho conseguito il diploma di laurea in Scienze Sociali, presso UNSAS. In quegli anni ho incontrato il movimento studentesco, il femminismo e poi la Cgil. La passione politica, la voglia di battersi per le donne e per il cambiamento democratico erano già parte di me.”
Come possiamo leggere si tratta di diploma di laurea questo perché il corso di Laurea in Scienze Sociali, e l’annessa laurea specialistica, sono stati istituiti solo nell’anno 2000.
Ma che cos’è il diploma di laurea?
Stando alla definizione riportata su Wikipedia: “Il diploma di laurea, dalla durata minima di 4 anni e massima di 6, a seconda degli indirizzi, rappresentava il secondo grado universitario e per accedervi era necessario semplicemente un diploma di scuola superiore. Il corso di laurea era prettamente professionale e molto simile all’attuale laurea magistrale a ciclo unico. Sono attualmente equiparati alle nuove lauree magistrali ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici.”
Circa l’UNSAS come istituzione, possiamo leggere sulla storia della professione di assitente sociale:
Negli anni ’70, quindi, l’UNSAS di Milano non era altro che un istituto di formazione superiore per la professione di Assistente Sociale.
Qui potete leggere la tabella completa circa le equiparazioni di diplomi a lauree: Equiparazione Ipsavi.
Inoltre è bene ricordare che per esercitare la carica di Ministro non è un requisito necessario la laurea.
“Stiamo parlando del sesso degli angeli”.
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AUTORE: Ultimo
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18/12/2016 - 11:56
............... la corruzione e il malaffare a livello politico abbiano trovato alloggio ormai in tutti i partiti. E sembra, ormai, evidente che il buon Grillo che fino ad ora è sempre stato parlante .......... sia diventato anche strumento, forse inconsapevole, usato dai malavitosi che bene sanno destreggiarsi negli oscuri anfratti della politica. .......... Che di buone intenzioni ( quelle di Grillo ) siano piene le fosse lo sanno tutti ........ ma è il caso di aggiungere che sono piene di soldi anche le tasche di corrotti e corruttori. ........ Forse pochi sanno che i disonesti riescono a camuffarsi da benefattori come nessun altro. .......... Ultimo
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In risposta a: A Claudio Cereda del 16/12/2016 - 22:11
caro...
AUTORE: la jena
email: -
17/12/2016 - 14:46
...Sereno , non ti angustiare , il prof. Cereda non ti risponderà , chi si è firmato così ha ripreso un articolo uscito sulla pagina FB dello stesso. Stai sereno...come ebbe a dire il disoccupato di lusso...
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AUTORE: Sereno
email: -
16/12/2016 - 22:11
Ti faccio una domanda: la ministra Valeria Fedeli ha dichiarato il falso? SI.
La ministra Valeria Fedeli è una bugiarda? SI.
Il resto è noia
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In risposta a: Pensieri in libertà del 16/12/2016 - 13:41
Non va bene
AUTORE: P.G_
email: -
16/12/2016 - 15:26
Ho sentito spesso Valeria Fedeli in televisione ed ho sempre apprezzato la sua intelligenza, la sua preparazione, la sua moderazione e la sua capacità politica e di ascolto. Ho avuto anche occasione di ascoltarla direttamente al Teatro del popolo di Migliarino e ha sempre avuto la mia stima.
Sono convinto che sia una persona molto brava e preparata e che saprà svolgere al meglio la sua funzione di Ministro della Repubblica.
Non credo che per fare il Ministro si debba essere laureati (ne conosco molti a cui non affiderei la mia salute o altro) ma sono veramente dispiaciuto di questa leggerezza della laurea che erode la mia stima. Soprattutto per la sorpresa: non me lo sarei aspettato e lo ritengo la cosa più grave. Molto di più di avere un Ministro non laureato.
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AUTORE: Claudio Cereda
email: -
16/12/2016 - 13:41
Mi faccio una domanda
il ministro della sanità deve essere un medico?
Il ministro della sanità deve essere un medico, quello dei trasporti un ingegnere, quello della ricerca un fisico, quello della economia un bocconiano?
Non penso che l'iperbole leninista della cuoca che, nella società comunista, amministra lo stato sia stato particolarmente felice e azzeccato ma da lì a concludere che i ministri debbano essere dei superspecialisti della loro area di comoetenza e che questo specialismo si misuri in crediti formativi universitari, ce ne corre.
C'è stato un momento (tra la metà degli anni 60 e la fine degli anni 70) in cui questa tesi è stata sostenuta in Italia da una parte della destra laica (liberale, repubblicana e anche democristiana, per esempio da Bartolomeo Ciccardini) e la si sosteneva in polemica con la politica e il primato della politica; basta con questi politicanti da strapazzo (Moro, Lombardi, Longo, Berlinguer, Fanfani, Pertini) che non sanno governare, ci vuole un governo di tecnici.
Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta: è cambiata la società (che si è fatta meno piramidale), si sono attutiti i contrasti di classe (che impedivano a chi proveniva dalle classi subalterne di accedere agli alti livelli di istruzione e di carriera nelle professioni), si è fatta incredibilmente più complessa la gestione della macchina dello stato, c'è stato uno sviluppo elefantiaco delle professionalità in ambito economico-gestionale-giuridico, è aumentato notevolmente il numero dei laureati (anche se l'Italia è ancora indetro rispetto al resto dell'Europa), sono cambiate tantissimo le caratteristiche del ceto politico (sia sul piano sociale, sia su quello culturale, sia nelle provenienze esperienziali).
Per quanto riguarda la politica è venuta meno la fase della gavetta, del tirocinio che incominciava nelle sezioni, proseguiva nella amministrazione degli enti locali e, per i migliori o magari per quelli messi meglio, finiva nelle aule parlamentari. Di mezzo, per quanto riguardava i comunisti (e in parte i democristiani) c'erano anche le scuole di partito dove si studiava tutto ciò che era ritenuto indispensabile a un buon politico (storia, economia, sociologia, filosofia, tecniche di amministrazione, …). In qualche caso i comunisti venivano addirittura mandati a studiare a Mosca (è il caso, per esempio di Cervetti, storico leader dei miglioristi comunisti).
Oggi le salite, e anche le discese, sono molto più rapide: basta salire sul tram giusto, far parte della cordata vincente, e dopo essere ascesi capita anche di restare lì (se si è pazienti, ubbidienti e poco autonomi).
Ma c'è un altro aspetto che ha a che fare con la politica di cui bisogna trattare: la pubblica amministrazione, sia a livello centrale, sia a livello regionale e degli enti locali di grandi dimensioni, si è riempita di consiglieri economici, consiglieri giuridici, esperti di diritto pubblico e amministrativo, esperti in visto … visto … considerato … richiamato … tenuto conto … Sono i signori del combinato disposto di cui abbiamo fatto una bella indigestione anche nei mesi scorsi.
Di governo dei tecnici si è parlato (e poi lo si è praticato) quando la politica era in situazione di stallo e si utilizzava la accoppiata tecnici+solidarietà. L'esperimento non è stato esaltante anche se è servito alla politica a prendere alcune decisioni (per esempio su politiche di bilancio e su sistema previdenziale) che nessuno voleva prendere.
Ma torniamo al dunque: i dirigenti, gli alti funzionari dello stato devono essere dei tecnici? La risposta è certamente sì anche se in loro deve sempre essere presente una visione generale e ciò è tanto più vero man mano che si sale nella scala del potere. Contano come prerequisiti gli studi alle spalle, ma conta soprattutto non avere smesso di studiare e di documentarsi, contano la ricchezza e molteplicità delle esperienze personali, conta l'avere o il non avere una fiamma che ti spinge a diversificare, a curiosare, a cambiate, a non accontentarti.
Non molti lo sanno ma la attuale normativa sulla dirigenza dello Stato che risale alla Legge 15 marzo 1997, n. 59(legge Bassanini – Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa) nel momento in cui istituisce la figura dei dirigenti scolastici lo fa precisando che questi abbiano uno status particolare: sono dirigenti ma prima devono avere insegnato. Attenzione non è la stessa cosa del primario ospedaliero che è ovviamente un medico, ma non è un dirigente dello stato, piuttosto il dirigente di una struttura tecnico operativa di livello regionale.
Il dirigente scolastico deve provenire dalla carriera dei professori perché va dirigere una entità (la scuola della autonomia) che opera e vive nel suo territorio (fatto di studenti, docenti, personale non docente, famiglie, associazioni professionali, realtà economico produttive) e che si occupa di produrre un bene che ha a che fare con due professionalità specifiche dei docenti: trasmettere sapere ed educare.
Appena si sale di un gradino e si passa agli uffici scolastici regionali e poi più su si va ai dirigenti del ministero questo requisito cessa: aumenta la complessità e viene meno il requisito specifico. E cosa rimane dello specifico scuola? Rimane la necessità di conoscerne i grandi problemi (il successo formativo, il ruolo delle competenze, i sistemi di formazione europei, la articolazione dei diversi livelli del sistema) ma ora ci si deve occupare di far funzionare in maniera efficace una grande organizzazione fatta di persone e (solo in parte ridotta, purtroppo) di tecnologie e investimenti.
E il ministro? Il ministro della Istruzione e della Ricerca è in primo luogo un ministro, cioè la figura apicale di un pezzo del nostro stato: è un pares quando partecipa al Consiglio dei ministri, è un primum quando presiede le diverse aree del ministero quando decide di dare priorità ad una cosa o all'altra, di far predisporre un decreto ministeriale o delle linee guida. Per farlo bene deve conoscere i problemi del nostro sistema di istruzione, deve essere un innovatore, deve sapere di organizzazione, secondo me non è indispensabile nè che sia laureato (perché dipende tutto da cosa ha fatto nella vita) nè che abbia insegnato (ma deve essere una persona attenta ai problemi della scuola).
Lo stesso vale per gli altri ministri: il problema vero, per dirla con uno slogan e 1) quanto vali? 2) ci sei o ci fai?
Scelgo volutamente di non entrare nel merito delle professionalità di Valeria Fedeli su cui si è innescata una polemica secondo me fuori luogo che non tiene conto del fatto che l'Italia della fine degli anni 60 era molto diversa da quella che conosciamo oggi. Dovendo misurare la professionalità di un ministro andrei a guardare il curriculum (in questo caso la direzione di due sindacati nazionali – pubblico impiego e tessili) e alcune caratteristiche personali (in particolare il pragmatismo) che depongono a suo favore. Mi ricorderei anche del fatto che nel sindacato e poi al Senato è arrivata ai gradini più alti facendo la gavetta (e questa oggi è una merce rara).
Il ministero della Pubblica Istruzione viene da una lunga fase di gestione (per capirci quella dopo Berlinguer e in parte dopo Gelmini) in cui al ministero l'ha fatta da padrona la burocrazia ministeriale ed è mancata una direzione politica. Così nella applicazione della legge 107 (la Buona Scuola) hanno dominato gli aspetti della cattiva burocrazia e quelli dello spreco oltre che intoppi di vario tipo.
Questo, lo si dica o lo si sussurri appena, è un governo a termine e se la gioca sulla capacità di usare i tempi brevi per sistemare ciò che è stato fatto male; Valeria Fedeli per via della sua esperienza di vita, potrebbe anche fare bene. Staremo a vedere.
Questo articolo è in parte figlio di assistente sociale – dottoressa? pubblicato qualche giorno fa e che ha avuto un certo successo in termini di letture.
RISPONDI
In risposta a: A lettore del 16/12/2016 - 12:22
Dal web
AUTORE: Lettore
email: -
16/12/2016 - 12:34
Alessandra Moretti.
Avevo programmato il viaggio in India diversi mesi fa, assieme a mio padre. Siamo stati invitati al matrimonio di una persona a noi molto cara e abbiamo accettato con piacere l'invito, anche perché l'agenda del Consiglio Regionale del Veneto, al momento dell'invito stesso, era libera.
Ho fatto, evidentemente, la scelta sbagliata.
Chiedo scusa per aver deluso le persone che mi hanno dato fiducia e che ho mancato di rappresentare in questi quattro giorni. Chiedo scusa al Partito Democratico, che nulla c'entra con questa spiacevole vicenda personale, e ai suoi iscritti. Chiedo scusa, infine, ai colleghi del Consiglio Regionale del Veneto, perché è solo con il costante lavoro di tutti che si possono raggiungere gli obiettivi prefissati.
Solo una piccola precisazione: non mi sono messa in malattia, come sostiene qualche malalingua, Non sono stata presente in aula e pertanto non ho percepito alcun gettone di presenza, come previsto dal regolamento del Consiglio Regionale per i consiglieri assenti.
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
nb, i seguaci del Crozza e cioè i rivoluzionari civili andati acquiti han bevuto la versione malattia.
nb, 2 siccome ne ho conosciuti di quelli del: vai...mi da malato e vengo anch'io! vero "compagno M".
...se poi darsi malato comporterà la fucilazione a vita o trenta anni di sedia elettrica a chi ha avuto quella tentazione li...."vederemo".
RISPONDI
In risposta a: L'importante è scimmiottare il peggior Crozza del 16/12/2016 - 8:59
A lettore
AUTORE: Sereno
email: -
16/12/2016 - 12:22
Fin da piccoli i genitori e i nonni insegnano ai bambini a non dire le bugie perché altrimenti poi si va all'inferno.
Se le bugie vengano dette dai parlamentari specialmente di una certa parte tutto bene.
Ma non ti vergogni di scrivere queste bestialità?.
Trasparenza lealtà vanno bene per gli altri.
Sala sotto inchiesta per Expo, Marra braccio destro della Raggi arrestato, Vincenzo De Luca con ipotesi di reato per istigazione al voto di scambio, per te va tutto bene?.
Fischi e pernacchie alla ministra dell'istruzione.
Te dovresti andare da Crozza.
RISPONDI
In risposta a: L'importante è scimmiottare il peggior Crozza del 16/12/2016 - 8:59
questo...
AUTORE: la jena
email: -
16/12/2016 - 11:36
...è quello che è uscito sul " Fatto " , ognuno tragga le sue conclusioni senza preconcetti .
"I fatti: nel curriculum (ora rimosso) pubblicato sul sito internet di Valeria Fedeli, è scritto – seconda riga – che la neo ministra all’Università è laureata. “Non è vero”, dicono i suoi più stretti collaboratori (la dichiarazione è stata registrata da chi scrive), “ha frequentato una scuola professionale per assistenti sociali. Quello che oggi è un diploma di laurea, non una laurea. Ma allora non era assolutamente una laurea”.
Insomma: il ministro dell’Università non è laureato. Ma soprattutto: quello che è scritto sul suo sito non è vero (nella foto il curriculum prima di essere rimosso dalla pagina web).
La versione di Fedeli: mi attaccano per le mie posizioni sul gender.
No, caro ministro, la critichiamo perché sul suo curriculum è riportata una cosa che, a detta dei suoi stessi collaboratori, è falsa.
In qualsiasi impresa o ufficio pubblico chi scrive cose false sul proprio curriculum viene punito.
In qualsiasi paese del mondo un ministro che dichiara cose false si dimette. Soprattutto se è ministro dell’Università e parliamo di laurea.
Che cosa ne dice?
RISPONDI
AUTORE: Lettore
email: -
16/12/2016 - 8:59
di Serena M.
adesso mettono in dubbio che la fedeli abbia la maturità. Ma davvero in Italia i giornalisti non sanno parlare di null'altro che questo? Gli scoop sono questi? Sbaglio o la signora era già vicepresidente vicario del senato e nessuno aveva rotto le scatole? Provare a fare indagini più serie di queste?
Coraggio, guadagnatevi la pagnotta anche voi.
nota, nel mondo delle "scemoniture" e delle rivoluzioni civili andate acquite, certi giornalisti fanno proseliti anche in Piazza Garibaldi a Vecchiano sia la mattina per la guazza che all'otto avanti cena.
piesse, se il sig. Sereno scopriva la senatrice Fedeli laureata in odotoiatria e/o in otorinolaringoiatria allora si che stava sereno.
...oimmena però: ma te guarda o cosa si riduce la povera gente.
RISPONDI
AUTORE: piero
email: -
15/12/2016 - 13:16
Marina di Vecchiano non nè sul viale dei Pini nè tanto meno c'è la scuola!
RISPONDI
AUTORE: maria
email: -
15/12/2016 - 13:11
Grazie Sig. Marco della notizia anche se tardiva!
Mi pongo e vi pongo alcune domande
La popolazione di cui faccio parte da chi deve sapere queste informazioni? da un cittadino volenteroso o dalla società di gestione (ACQUE spa) o dall'Amministrazione?
E' mai possibile che le informazioni arrivino anzi non arrivino in modo efficace! ed e' mai possibile che a Migliarino manchi sempre più spesso l'acqua!
La mia non vuole essere polemica ma una constatazione dei fatti.
Buona giornata a secco!
RISPONDI
AUTORE: EX Scrittore
email: -
15/12/2016 - 10:04
alla povera Voce.
Due commenti al giorno sono un pò pochini. Qualcuno si dovrebbe fare un esame di coscenza e cospargersi il capo di cenere. Erano altri tempi quando oltre che a leggere si scrivevano decine e decine di commenti ogni giorno.
Meditate gente, meditate.
RISPONDI
AUTORE: marco
email: -
14/12/2016 - 21:03
Acque SpA comunica che, al fine di effettuare i lavori di collegamento di una nuova condotta sulla rete di distribuzione nel Comune di Vecchiano, giovedì 15 dicembre, dalle ore 9 alle 18, verrà interrotta l’erogazione idrica a Migliarino e Marina di Vecchiano.
Verrà predisposto un servizio di fornitura sostitutiva mediante due autobotti: una a Migliarino in piazza Mazzini e l’altra a Marina di Vecchiano in viale dei Pini nei pressi della scuola.
Il ripristino del servizio potrà essere accompagnato da fenomeni di intorbidamento dell’acqua destinati comunque a scomparire in breve tempo.
In caso di condizioni meteorologiche avverse l’intervento sarà rinviato al giorno successivo, ovvero a venerdì 16 dicembre con le stesse modalità.
RISPONDI
AUTORE: Sereno
email: -
14/12/2016 - 15:24
Una ministra laureata fasulla, solo un diploma alla scuola per assistenti sociali di Milano.
Come sindacalista un diploma poteva bastare, ma come ministra era forse pochino, meglio dare l'impressione di essere titolata. Perché vergognarsi del proprio titolo di studio? Ipocrisia e mediocrità ?
Siamo alle comiche.
RISPONDI
In risposta a: I soldi stanno finendo del 14/12/2016 - 9:13
Emolumenti
AUTORE: Elettore PD
email: -
14/12/2016 - 9:50
Dei 14 milioni di euro che spettano per legge al gruppo parlamentare della camera, ora che il senato rimane tale e quale, quindi i soldi del senato spettanti sono 6 milioni...
Ergo ne avanzano tre dal senato redivivo e con i 14 intonsi della camera arrivano tranquilli per comprare la colomba di Pasqua 2017/18 e seguito.
...poi veniamo da lontano, Renzi non è l'unico "torsolo" vedi Fassino.
https://youtu.be/t5iq-XzhvwE
Buon Natale
RISPONDI
AUTORE: Andrea de Carolis
email: -
14/12/2016 - 9:13
MENTRE Lentamente guadagnava la porta sulla spinta del NO
imperterrito COLUICHEPENSAVADIESSEREGANZO
assumeva consulenti: uno al giorno, l'ultimo il 4 dicembre
In tutto 353 nominati CHE PAGHIAMO NOI
COSTO 3 milioni di euro in soli due mesi
14.12.2016 ore 09.12
RISPONDI
AUTORE: Sereno
email: -
13/12/2016 - 17:17
La carriera di sindacalista paga sia prima che dopo :
Valeria Fedeli;
Pier Paolo Baretta:
Sergio D'Antoni;
Savino Pezzotta;
Fausto Bertinotti;
Teresa Bellanova;
Sergio Cofferati;
etc. etc. etc.
tutte persone che una volta arrivati in parlamento hanno pensato ai lavoratori.
Ma fatemi il favore che vergogna.
RISPONDI
In risposta a: Un bel pulpito del 12/12/2016 - 11:16
Referendum
AUTORE: Elettore comunista
email: -
12/12/2016 - 11:42
Caro Astruso credevo si votasse su una proposta di riforma costituzionale, mi sbaglaivo?
Anche lei un solo corpo una sola anima un solo capo? Poverallei.
Quello che afferma è un assurdo un ovvio pretesto per buttarla in caciara in mancanza di argomenti. Vi capisco, a forza di ragionare con la pancia ogni tanto vi sporcate le mutande. Ub bel ticket Niccolai/Bal...., sai che risate.
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In risposta a: Rinnovamento e futuro del 12/12/2016 - 9:21
Un bel pulpito
AUTORE: Astrasio Saponari
email: -
12/12/2016 - 11:16
Sig. Elettore Comunista,
se come dice il suo nickname ha votato e vota per la compagine comunista che incide sul territorio vecchianese ahilei dovrebbe prontamente cospargersi il capo di cenere e cercare un pronto e rapido silenzio alla Madonna di Castello perché avendo vinto il NO com'è possibile che la sua forza politica sia ancora in maggioranza? I contenuti devono venire prima delle poltrone.
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AUTORE: Elettore comunista
email: -
12/12/2016 - 9:21
Vorrei sapere come hanno votato o quanto meno se è stato un voto compatto e coeso quello dei consiglieri Di Rinnovamento e Futuro circa l'ultimo referendum. Non credo che nessuno si prenderà la briga di rispondere, però lasciatevelo dire: farsi imboccare da quei proto.... dei corsari, è molto comico. Se continuate cosi' siete destinati all'irrilevanza per i prossimi quattro anni.
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AUTORE: Elettore vecchianese
email: -
10/12/2016 - 19:08
Leggo oggi sul Tirreno un articolo prodotto dalla lista Rinnovamento e Futuro di Vecchiano, in cui si tenta di aprire una polemica nei confronti del Sindaco e della sua maggioranza.
Premesso che ho trovato quanto espresso pretestuoso per gli argomenti utilizzati, infondato al limite della calunnia per le illazioni che vi si leggono rivolte agli altri colleghi consiglieri, mi sorprende molto che la lista Rinnovameto e Futuro e in particolare nella persona del suo capolista Tamburini, abbia fatto sua una stupidaggine del genere.
Pensavo che la democrazia liberale fosse l'orizzonte che abbiamo tutti in comune, nel quale è normale che ci siano posizioni diverse sulle singole questioni. E' proprio la buona politica che riesce poi a sintetizzare in scelte condivise anche chi proviene da posizioni anche divergenti.
Temo invece che gli ispiratori di tale comunicato, facilmente riconoscibili per il tono e i temi utilizzati in coloro che pur presentandosi alle ultime elezioni comunali, raccolsero scarsissimi consensi pur paventando invasioni a bordo di galeoni corsari, piu che alla democrazia liberale si ispirino alla palingenetica grillina, all'idea di un sol corpo, una sola anima, un solo capo, prorpio come quell "Ein Volk, ein Reich, ein Führer" di altri tempi. Secondo la quale è chiaro che la pluralità delle posizioni è una sovversione inaccettabile.
E di questo francamente me ne dispiaccio per voi, che evidentemente a corto di idee andate a sbattere tentando una polemica assurda con l'aggravante di andare ad utilizzare farina che non è nemmeno vostra, ma di quel sacco avvelenato e imbarbarito degli emuli nostrali del grillismo.
Lasciatevelo dire un brutto sintomo.
p.s.(che poi che coraggio signori miei, che il Tamburini ha votato xj mentre Baldoni zv)
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AUTORE: Elettore di IPV
email: -
10/12/2016 - 15:43
....invece ne ho avuto conferma leggendo il Tirreno di oggi 10/12.
Ci siamo divisi (ma non tanto) sul progetto presentato dal "compagno" Bonciolini e poi è bene tutto quel che finisce bene.
Si persero dei voti (ma non tanti) quando si è ridato dignità alla riva destra di BdS togliendo baracche&burattini per poi riprenderli visto la rinascita dignitosa del "posto più bello del mondo.
Ci siamo divisi (ma non tanto) negli ultimi referendum, poi, poi c'è il programma elettorale comunale ed il bene del Nostro amato Comune vecchianese è messo in evidenza dalle firme dei segretari dei 5 partiti che formano Insieme Per Vecchiano e che governeranno per i prossimi 5 anni.
nb, una pubblicità del comitato elettorale del si diceva: se voti no non cambia niente, quindi è cambiato qualcosa?
Si, forse il capo del governo nazionale, ma le maggioranze o minoranze sia a livello nazionale-regionale-comunale ad oggi son rimaste tali e quali.
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AUTORE: Ultimo
email: -
10/12/2016 - 14:56
........... , devono scrivere correggere cambiare qualcosa .......... perchè il post deve, probabilmente, passare al vaglio di qualche loro superiore. .......... Come era facile supporre alcuni non sono molto abituati a esprimersi scrivendo .......... usano meglio la zappa o altri oggetti più pericolosi. ........ Ultimo
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