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In risposta a: una persona informata .... del 20/4/2023 - 13:40
Dico la mia
AUTORE: Massimo
email: -
21/4/2023 - 11:27
Personalmente credo ci sia poco da valutare, anzi mi stupisco che gli aderenti a Italia Viva non comincino ad avere le scatole piene di un partito, se così possiamo chiamarlo, che promette mari e monti e alla fine della fiera è sempre lì, al palo, a dire che è colpa di qualcun altro. Ora va bene l'adorazione, l'amore per Renzi, ma c'è una vita oltre, la vostra in primis. Stare sempre a rivangare il passato, senza avere la controprova che vincere il famoso referendum avrebbe cambiato il paese, comincia a stancare. Le vostre idee, ammesso che lo siamo, non attraggono i cittadini, così come lo sbandierare la vostra presunta superiorità non aiuta. Sapete anche voi che il vostro è un partito di plastica, come Forza Italia del resto, che si regge sulla figura del leader. Finito il leader, finita la festa e liberi tutti. È questo il vostro " sol de l'avvenire" ? Grazie, l'articolo non interessa. Per Calenda, dopo tanto strombazzare, meglio stendere un bel velo pietoso. Siete responsabili anche voi.
RISPONDI
AUTORE: concreto
email: -
20/4/2023 - 13:40
...ed intellettualmente onesta dovrebbe poter valutare meglio le controversie tra politici appartenenti alla stessa area politica, su presunti organigrammi od organizzazioni in cerca di sintesi unitaria.
Mentre quanto scritto appare "simil verso" del "maestro" travaglio; ci si rende conto che parlar male di qualcuno senza discernere, funziona sempre, se poi si tratta di M.R. allora ci si dovrebbe rassegnare, perché i tanti tentativi sono ancora in corso, e per ora non emergono sbocchi per sminuirne le competenze e le capacità.
Diamo all'Europa un sacco di miliardi di € all'anno e non siamo in grado di riprenderceli per strutture e progetti credibili.
Con il PNRR rischiamo di perderlo per strada per gli stessi motivi.
Serviva una riforma costituzionale per provare a rendere il nostro Stato all'altezza dell'Europa. La Spagna ormai ci guarda attonita. Loro le riforme le hanno realizzate e oggi ci superano in molti campi macro economici. Con la Grecia siamo la coda dell'Europa e non ci vergogniamo solo perché siamo ricchi di arte e bellezze ineguagliabili ereditate e che stiamo per sperperare.
Si continua a tergiversare su argomenti futili quando servirebbe ciò che quel governo, quello dal 2014-2017 di M.R aveva provato a riformare.
..."e mi ricordo chi voleva al potere la fantasia, erano giorni di grandi sogni sai, erano vere anche le utopie, eh.
ma non ricordo se chi c'era aveva queste facce qui, non mi dire che è proprio così, non mi dire che sono quelli lì..."
V.R.
RISPONDI
AUTORE: Amico di Enzo Rametti
email: -
20/4/2023 - 0:06
Del doman non vè certezza!
Se fai mente locale ti accorgi che il mio amico, dopo aver perso le primarie (anche per colpa mia che votai per Bersani, non conoscendo il Rametti).
Poi le primarie le vinse due volte con distacco di milioni di voti e non come le ultime PD che sembrano staccia-buratta.
Dopo Fanfani nel '58 Enzo Rametti porta il suo partito oltre il 40%.
Poi da il benservito al vice di Bersani che anche lui perse le elezioni che il PD aveva nelle proiezioni un 7% in più dell'avversario di sempre.
Bersani voleva fare il governo delle astenzioni rivolgendosi a Grillo come fosse Antani.
Letta governò (?) con i voti di Berlusconi e non riuscì a far niente e dopo di lui si ebbe uno dei migliori governi dal dopoguerra come poi si è avuto con Mario Draghi proposto da Enzo Rametti.
Per avere Sergio Mattarella PdR al posto dell'uomo di Berlusconi si ruppe il patto per le riforme e...baffino bianco si vendicò accordandosi con Berlusconi e le destre il 4/12/16 e così la nostra Italia è tornata 30 anni indietro rinunciado anche alla legge elettorale proposta dal Rametti -Elezione diretta del PdC come per i nostri Sindaci.
...poi mandò al suo posto l'altro Matteo che voleva pieni poteri, portò il PD al governo con 9 ministri metre il governo Di Maio Martina di mimistri il PD ne prendeva 2 (due). Mandò a casa Conte (che non promosse Enzo Rametti, lui voleva Cottarelli PdC ma Di Maio aveva il 32% di voti e...
Si ebbe il Mattarella bis e la bocciatura di ben 8 (otto) pretendenti e/o candidati alla presidenza della Repubblica, compresa la Belloni proposta dal duo Salvini/Letta.
Sarà poco-sarà tanto ma è molto di
più di quello che potevano fare i vari D'Attorre, Civati, Orlando, Emiliano tutti trombati alle primarie dal Rametti Enzo che avendo anni n° 48 è più facilmente vederlo nella posizione di Macron che non l'aspirate PdR che scese in campo nel lontano '94 a cui faccio i migliori auguri di pronta guaruigione.
...ed il resto lo vedremo vivendo anche se Enzo avendo già dato molto (secondo lui) potrebbe anche come dicono Richetti e Calenda fare il conferenziere a 2 milioni e mezzo di euri spiccioli l'anno ed andarci nel baghere; tanto Lameloni c'è, anche grazie al duo Letta/Conte.
Alberto De Toni è stato eletto Sindaco di Udine con i voti di tutti, il te si te no non paga!
RISPONDI
AUTORE: Alessandro
email: -
19/4/2023 - 22:50
...amati per un anno, forse meno.
Dell’esilarante show andato in scena su tutte le reti, tutti i giornali, tutti i social e tutte le discussioni da bar, insomma, del grande derby tra Matteo Renzi e Carlo Calenda, alla fine, resterà poco e nulla. L’effetto gag è già terminato, finito, uffa che noia, a meno che qualcuno non metta in piedi “Renzi e Calenda, il musical”, oppure commercializzi “Renzi e Calenda per PlayStation”, se ne parlerà sempre meno e tutto finirà come lacrime nella pioggia. Questo dipende essenzialmente dal fatto che la ricaduta dello spettacolino sulla vita degli italiani è pari a zero, cioè pari al peso che hanno questi due leader di due partitini sulle reali condizioni di vita della popolazione. Renzi e Calenda, come Totti e Ilary, possono anche tenerci incollati alle cronache, e forse persino aumentare il consumo di popcorn, ma poi uno deve andare a lavorare, far la spesa, prendere i figli a scuola, prenotare una visita dal dottore, insomma fare la sua vita, che non cambierà una virgola chiunque trionfi o soccomba dei due statisti che si menano come fabbri.
Al massimo, la vicenda potrà confermare l’esistenza di mondi paralleli, universi alternativi. Uno è quello della vita reale, e un altro è quello dei social, dove il testacoda è esilarante: le truppe di Renzology dicono a Calenda cose che nemmeno il più estremista dei grillini avrebbe mai pensato; e i calenderos rimproverano a Renzi cose che nemmeno il più efferato comunista da centro sociale avrebbe mai osato elaborare. Entrambi usano argomenti che fino al giorno prima erano considerati volgare propaganda nemica, e che ora vanno benissimo per sostenere la battaglia a seconda del campo scelto. Il wrestling nel fango al confronto sembra danza classica.
Resta sullo sfondo, e verrebbe da dire per fortuna, quello che dovrebbe essere il nodo centrale del problema, e cioè: cosa inseguono, cosa vogliono, cosa architettano per il Paese questi due esimi pensatori che oggi si comportano come capi gang durante l’ora d’aria? Mistero.
Vagamente, dietro gli sganassoni e gli sputi che volano, echeggiano parole lontane, una “forza liberale”, un “polo dei riformisti”, eccetera eccetera, molta fuffa e alcune parole d’ordine invecchiate prima ancora di nascere, senza contare che non esiste sul pianeta una forza che non si definisca “riformista”, perché qualche riforma la vogliono fare tutti e ovviamente il giudizio lo si darà semmai su “quale” riforma, non su un generico spirito riformista. Il jobs act, per dire, era una riforma, così come lo sarebbe la reintroduzione della pena capitale, dello ius primae noctis o del voto per censo: in assenza di monarchie assolute sono tutti riformisti, è come dire “bipedi” o “mammiferi”.
Dunque abbiamo due bipedi il cui programma per il Paese – annunciato in millemila interviste, comparsate, ospitate, interventi davanti a un sistema mediatico capace quasi solo di annuire – è diventare bipedi ancora più grossi. Si vagheggiava di “doppia cifra” alle elezioni, e addirittura di “primo partito” per le Europee, che è un po’ come se una tribù del Borneo ambisse a conquistare il pianeta. Ma cosa poi volessero fare una volta arrivati lì non si sa, a parte un generico “noi siamo più bravi degli altri” che i fatti hanno finora sonoramente smentito. E dunque sipario. Si torna a casa dopo i titoli di coda con la netta sensazione di aver buttato del tempo, che, a parte qualche risata, lo spettacolo era scadente, non valeva il prezzo del biglietto e faceva schifo pure la claque pagata per battere le mani.
RISPONDI
In risposta a: La fiera delle beffe del 18/4/2023 - 23:14
Peccato...
AUTORE: Dispetto
email: -
19/4/2023 - 8:13
Già mi vedevo i titoloni sui giornali l'anno prossimo, dopo la vittoria alle europee del partito unico. E invece... toccherà rivota' i soliti. Spiazee...🙃
RISPONDI
AUTORE: Maria Amadesi
email: -
18/4/2023 - 23:14
La fiera delle beffe...
Questi ultimi giorni sono stati un po’ strani e particolari, abbiamo assistito a qualcosa che dire non previsto sarebbe una bugia, ma certamente in una modalità alquanto impensabile si.
Tutto pare pronto, tutti sembrano d’accordo nonostante per qualcuno i vincoli siano a mio avviso pesantissimi, ma a volte per un’idea, per un sogno, si fanno sacrifici, ma c’è chi con supponenza, con la convinzione di avere vinto una partita tanto importante, i sacrifici altrui non bastano, ne vuole altri, vuole l’annientamento totale, solo che va oltre, non riguardano più una persona, ma riguardano un’intera comunità e allora sale un no corale, un no forte e chiaro.
Oh… mamma mia, tuoni, saette, fulmini, non abituato a sentirsi dire no, tutte le peggiori rivolte si sono unite in una persona sola e giù lanciare strali, lance, frecce immonde, avvelenate, melmose …
Ora a differenza di tanto, troppo che si è letto, anche in termini non consoni ad linguaggio accettabile, a me quasi quasi ha fatto tenerezza.
Ora questo signore che si sentiva già padre e padrone e che aveva dimenticato che certe decisioni si prendono in due, sopratutto quando un progetto è comune,tuttavia questo signore ha scoperto l’altro giorno che il collega è un “ mostro” e dai … lo sapevamo tutti da tempo, improvvisamente ha scoperto che ha avuto avvisi di garanzia, che fa conferenze all’estero e che si fa pure pagare… ossignor ma lo sapevamo tutti.
Insomma 7-8 mesi fa e non lo sapeva, eppure mi sembrava di vederlo in giro per l’Italia, e che non lo sapeva quando lo ha fatto ambasciatore? E quando lo ha sostenuto per l’Europarlamento? Va be che a voti ricevuti è come a caval donato, non si guarda in bocca, e nemmeno quando ti fa viceministro, o ti fa ministro, si sa com’è per certe poltrone poi non si sottilizza cosi tanto …! E ultimamente quando lo ha sostenuto alla corsa per sindaco? E alle elezioni? Che si sa per partecipare o ti cerchi le firme ( tante) o ti associ a chi già è accreditato, mah pare non sapesse proprio niente …
Eppure io vedo le cose a modo mio, e con il condizionale sempre d’obbligo, fior di scribacchìni
che scrivono per certi giornaletti gossipari, hanno passato anni a creare il “ mostro”, hanno scovato ovunque, per lo più nei cassonetti che in città abbondano e sono belli pieni, anni a costruire un’immagine negativa, fango e veleni si sono sprecati, e immagino riunioni e riunioni per uscire con i titoloni più barbari possibili.
Ecco ora diamo a Cesare quel che è di Cesare, il signore in questione deve aver passato ore e ore a leggere tutto e di più e diciamo che ha beffato gli scribacchìni, perché in 3-4 giorni ha fatto una sintesi del lavoro che tutti gli scribacchìni hanno fatto in 10 anni, omettendo però di citare tutte le denunce, tutte le condanne per diffamazione e tutti i risarcimenti.
Il signore in questione ha fatto fare una pessima figura a tutti gli scribacchìni e ne ha evidenziato tutta la loro scarsa competenza e superficialità.
Il collega fa le conferenze all’estero e certo che si, è preparato, ha una grande cultura, una memoria eccezionale e viene invitato ma non solo, fa parte di diversi BOARD aziendali e non solo, BOARD e fattemela dire sta sciccheria, pare quasi che un po’ di cultura ce l’ho, tranquilli che vi spiego…
Il BOARD altro non è che il consiglio di amministrazione di un’azienda, o simile, e sono aziende dove si parla di progetti, di investimenti, di sanità, di buona politica, di lavoro, di futuro. In un equilibrio geopolitico che sta cambiando e velocemente.
Ed è orgogliosamente un senatore della repubblica italiana e non manca mai ai suoi doveri verso coloro che rappresenta.
Ecco io senza offendere nessuno, penso che quel signore in mezzo a quel fango dove è rimasto solo lui, si sia fatto beffe di tutti, ma sopratutto di se stesso.
E noi … siamo ancora qui con il sorriso di sempre e si va avanti più sereni e leggeri di prima.
RISPONDI
AUTORE: Celso D.
email: -
17/4/2023 - 18:03
Fra l’altro era una conferenza internazionale su futuri investimenti, utili anche al nostro paese. Che brutta cosa l’invidia Carletto
Carletto Carletto ieri ho lavorato un sacco e oggi t'ho portato la lista completa dei complici di Renzi alla conferenza 2021 Future Investment Initiative ( FII ) a Riyadh, in Arabia Saudita, in ordine di intervento:
• Mohammed bin Salman, principe ereditario dell'Arabia Saudita
• Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea
• Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon
• Jack Ma, fondatore e presidente esecutivo del gruppo Alibaba
• Bill Gates, co-fondatore di Microsoft
• Warren Buffett, Presidente e CEO di Berkshire Hathaway
• Mukesh Ambani, presidente e amministratore delegato di Reliance Industries
• Masayoshi Son, Presidente e CEO di SoftBank Group
• Peter Thiel, co-fondatore di PayPal e Palantir Technologies
• Michael Bloomberg, fondatore e CEO di Bloomberg LP
• Matteo Renzi, ex primo ministro italiano
• Tony Blair, ex primo ministro del Regno Unito
• Paul Kagame, presidente del Ruanda
• Narendra Modi, Primo Ministro dell'India
• Emmanuel Macron, presidente della Francia
• Jair Bolsonaro, presidente del Brasile
• Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea
• Kristalina Georgieva, amministratore delegato del Fondo monetario internazionale
• David Malpass, presidente della Banca mondiale
• Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum
• Alisher Usmanov, uomo d'affari russo
• Nassef Sawiris, uomo d'affari egiziano
• Carlos Slim Helu, uomo d'affari messicano
• Larry Fink, CEO di BlackRock
• Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase
• Lloyd Blankfein, ex CEO di Goldman Sachs
• Mary Barra, CEO di General Motors
• Tim Cook, CEO di Apple
• Satya Nadella, CEO di Microsoft
• Sundar Pichai, CEO di Alphabet
• Jeff Immelt, ex CEO di General Electric
• Jim Yong Kim, ex presidente della Banca mondiale
• Mark Carney, ex governatore della Bank of England
...ora li puoi infamare tutti Carle' !!!
...me dici grazie Carle'
RISPONDI
In risposta a: Festa del paese di Migliarino del 5/4/2023 - 19:02
Fiera
AUTORE: Pietro
email: [protetta]
7/4/2023 - 9:00
L'ultima fiera è stata maggio 2022 , l'anno scorso.
RISPONDI
AUTORE: Marino
email: -
6/4/2023 - 19:21
La RT ha stanziato oggi la cifra di 200.000 euro per valorizzare le aree del parco fluviale del fiume Serchio.
Riguarda anche Vecchiano? Abbiamo fatto qualche richiesta per qualche progetto?
Qualcuno ne sa qualcosa? O come al solito i cittadini sono sempre all’oscuro di tutto?
RISPONDI
AUTORE: Smemorato
email: -
5/4/2023 - 19:02
Io non mi ricordo, ma quando è stata fatta l'ultima volta la festa di Maggio a Migliarino?
........................................
nota red 2; non in tempo di covid 19 come a Vecchiano, Pontasserchio e altrove.
RISPONDI
AUTORE: Lettore del F. Q. e dei doppioni inviati alla VdS
email: -
4/4/2023 - 23:58
I pm di Firenze non hanno commesso alcuna violazione nel trasmettere al Copasir gli atti sequestrati a Marco Carrai, mail e chat, tra le quali anche conversazioni con Matteo Renzi: “Il diritto alla riservatezza – conclude il Tribunale di Genova, che ieri ha definitivamente archiviato un’altra querela presentata dal leader di Italia Viva nei confronti dei suoi accusatori – deve sicuramente soccombere di fronte a quello della sicurezza nazionale”. La denuncia del senatore ipotizzava per quella trasmissione il reato di abuso d’ufficio nei confronti dei pm fiorentini Luca Turco e Antonino Nastasi. Del loro operato veniva contestato soprattutto il fatto di aver risposto alla richiesta del Copasir (datata novembre 2021) solo l’8 marzo del 2022. E cioè molti mesi dopo, successivamente alla decisione della Cassazione che il 18 febbraio del 2022 aveva disposto la restituzione e la distruzione del materiale sequestrato a Carrai che, invece, è finito tra gli atti trasmessi al Copasir. Quel ritardo, secondo il Tribunale di Genova, può essere tutt’al più valutato sotto un profilo “disciplinare”, ma non ha rilevanza penale: “È legittima – riconosce il Tribunale di Genova – la lamentela di Carrai rispetto alla diffusione di quel materiale, di cui la Cassazione aveva disposto la distruzione”, ma “non c’è nessuna prova che detta diffusione possa essere attribuita con certezza a una condotta dolosa al dottor Luca Turco”, che peraltro lo inviò a un organo “per sua natura tenuto alla assoluta segretezza”. In altre parole, non esiste prova di quello che la difesa di Carrai ha definito un “piano diabolico”, attribuito ai pubblici ministeri toscani.
RISPONDI
AUTORE: Tommaso
email: -
4/4/2023 - 23:35
I pm di Firenze non hanno commesso alcuna violazione nel trasmettere al Copasir gli atti sequestrati a Marco Carrai, mail e chat, tra le quali anche conversazioni con Matteo Renzi: “Il diritto alla riservatezza – conclude il Tribunale di Genova, che ieri ha definitivamente archiviato un’altra querela presentata dal leader di Italia Viva nei confronti dei suoi accusatori – deve sicuramente soccombere di fronte a quello della sicurezza nazionale”. La denuncia del senatore ipotizzava per quella trasmissione il reato di abuso d’ufficio nei confronti dei pm fiorentini Luca Turco e Antonino Nastasi. Del loro operato veniva contestato soprattutto il fatto di aver risposto alla richiesta del Copasir (datata novembre 2021) solo l’8 marzo del 2022. E cioè molti mesi dopo, successivamente alla decisione della Cassazione che il 18 febbraio del 2022 aveva disposto la restituzione e la distruzione del materiale sequestrato a Carrai che, invece, è finito tra gli atti trasmessi al Copasir. Quel ritardo, secondo il Tribunale di Genova, può essere tutt’al più valutato sotto un profilo “disciplinare”, ma non ha rilevanza penale: “È legittima – riconosce il Tribunale di Genova – la lamentela di Carrai rispetto alla diffusione di quel materiale, di cui la Cassazione aveva disposto la distruzione”, ma “non c’è nessuna prova che detta diffusione possa essere attribuita con certezza a una condotta dolosa al dottor Luca Turco”, che peraltro lo inviò a un organo “per sua natura tenuto alla assoluta segretezza”. In altre parole, non esiste prova di quello che la difesa di Carrai ha definito un “piano diabolico”, attribuito ai pubblici ministeri toscani.
RISPONDI
AUTORE: Lampa D.
email: -
29/3/2023 - 19:03
Le prime primarie furono a turno unico.
Veltroni voti 2.700.000/75,8
Bindi voti 543.000/13,3
Letta voti 389.000/10,8
......................................
Poi primarie a doppio turno
Voto degli iscritti
Renzi (45,3%)
Cuperlo (39,4%)
Civati (9,4%)
Votazione aperta
Matteo Renzi 1.895.332/67,55%
Gianni Cuperlo 510.970/18,21%
Giuseppe Civati 399.473/14,24%
......................................
Ultima tornata delle primarie aperte
Votanti: 1.098.623
Schlein 587.010 (53,75%)
Bonaccini 505.032 (46,25%)
......................................
Primarie riservate agli iscritti del Partito Democratico.
Bonaccini 71.043 voti, pari al 54,03%;
Schlein 44.590 voti, pari al 33,91%;
Cuperlo 9.977 voti pari al 7,5%;
De Micheli 5.869 voti, pari al 4,46%.
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
La indi x cui per il prossimamente mi conviene essere iscritto al Partito Democratico per poter votare il mio segretario? (nel mio è compreso anche mia) perchè le donne son'omini come noi; cit, Roberto Benigni alla Casa del Popolo di Migliarino P. il 21/2/76.
Se un passante decide il mio segretario che poi il mio segretario eletto dai passanti fa le liste elettorali senza le primarie; il suo candidato "melo trovo in lista da votare"
Vedi come è complicata la vita di un cittadino aderente ad una Libera associazione politica.
ps, il secondo turno aperto avrebbe senso se nel primo turno riservato agli iscritti nessuno supera la maggioranza assoluta del 50+1.
RISPONDI
In risposta a: Carta vince-carta perde, altro giro, altra corsa. del 29/3/2023 - 17:56
perchè...
AUTORE: Dina Lampa
email: -
29/3/2023 - 18:22
...le primarie del Pd non sono state sempre aperte....?
RISPONDI
AUTORE: Dario Lampa
email: -
29/3/2023 - 17:56
Un giusto riferimento alle primarie del PD dove ha vinto la Schlein
con il voto aperto, mentre Bonaccini ha vinto tra gli iscritti (cosa considerata sacra quando c'era un altro segretario).
Corrado Guzzanti: Il Pd è l’unico partito europeo a fare le primarie.
Ed è anche l’unico partito del mondo che riesce a perderle.
RISPONDI
AUTORE: Stella
email: -
23/3/2023 - 16:44
Chi di voi ha aderito al fondo pensione Cometa?
Lo avete guardato il rendiconto di fine 2022?
No? Mettetevi seduti e poi guardate...
Io ho perso tutti gli interessi degli ultimi 25anni e anche 200euro del capitale! Zan zan!
RISPONDI
In risposta a: Franco Bernabè, intervistato da Lilli Gruber del 5/3/2023 - 9:16
chissà
AUTORE: maxinduin
email: -
20/3/2023 - 19:18
Chissà se Claudio B. venerdì scorso ha visto il mitico Bernabè dalla Gruber. Lo dico perchè avendolo quasi mitizzato, parlando del crak della banca americana, ha detto che il nostro sistema bancario è sicuro. Giustamente Massimo Giannini, presente in studio, gli ha fatto notare che le stesse cose ce le avevano detto anche nel 2008 e sappiamo tutti come è andata. E per continuare il grande manager ha pure elogiato la riforma fiscale che l' attuale governo si appresta a varare. Dimenticandosi, opss..., di dire niente sull' evasione fiscale a cui i partiti di governo, lega in primis, strizzano l' occhio...
Ma, lui è un manager...
RISPONDI
AUTORE: Marcella B.
email: -
20/3/2023 - 16:32
.... per cui erano indagati Lucio Presta e Matteo Renzi. Una causa che come tante altre non doveva nemmeno cominciare.
L'accusa era quella di finanziamento illecito ai partiti, per via del compenso ricevuto da Matteo Renzi per il documentario su Firenze.
Ora come capisce chiunque, l'accusa di finanziamento illecito verso i partiti, è un qualcosa per cui Matteo Renzi verrà accusato in aeternum...
Anche se il titolare della tintoria in cui porta a lavare le camicie, gli da sbaglio dieci euro in più di resto, i magistrati interverranno per formulare l'accusa, finanziamento illecito ai partiti.
Sembra follia e infatti lo è.
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Non riesco a farmi capire, perché ormai si viaggia per schemi fissi e se tocchi certi argomenti dalla parte che molti considerano sbagliata, allora apriti cielo. Oggi si parla di Gva, una sigla che lo confesso non avevo mai sentito prima, per cui ho dovuto cercare di capire di cosa stiamo parlando. Si tratta di utero in affitto, una pratica che in Italia è meglio chiarirlo subito, è proibita per legge. E allora perché se ne parla? Per via di quello strano e inspiegabile motivo per cui si pensa di poter realizzare delle leggi oggi, con il governo più di destra che sia mai arrivato in questo paese, sia sulle adozioni per le coppie omosessuali, sia il matrimonio paritario, e anche l'utero in affitto e qualsiasi altra cosa ci viene in mente.
Pare sia un delitto ricordare che proprio noi, non siamo riusciti a fare un emmerita cippa per trent'anni e che l'unico è stato Renzi, con la feroce opposizione dei cinque stelle, che almeno
un cavolo di legge sulle unioni civili è riuscito a farla approvare.
Pare che tutti, in quegli anni, vivessero in un mondo parallelo e quindi non sanno, non ne hanno mai parlato, o forse non hanno più memoria, per cui manco si sognano di parlare del fatto che proprio la Stepchild Adoption in quella legge c'era scritta bella chiara, e un minimo di onestà intellettuale da parte della nuova segretaria del PD dovrebbe portare a riconoscere e a parlarne del motivo per cui quelle adozioni non le abbiamo ottenute. Invece silenzio assoluto.
Però se uso questo argomento, alla fine mi dicono che io sono d'accordo con la destra. Ovviamente se dicono questo non hanno capito niente, non riescono a cogliere gli aspetti più semplici.
Io infatti il governo Meloni, lo lascio proprio fuori volutamente, perché da loro non mi aspetto NIENTE e so perfettamente quali
sono le loro scelte, cioè che non otterremo assolutamente nulla.
Oggi sentire una parlamentare dei cinque stelle che al telegiornale parlava di diritti civili, mi ha provocato un effetto simile alle coliche renali, sembrava una paladina che ha trascorso la sua vita in difesa dei deboli e che questi argomenti li ha messi in pratica da sempre.
Io al contrario loro quei diritti li ho sempre difesi, ho ritenuto giusto lottare per le minoranze anche su argomenti in cui avrei persino dei dubbi, ma essere presa in giro no, ecco questo non voglio proprio permetterlo.
RISPONDI
AUTORE: Marcella B.
email: -
16/3/2023 - 18:51
...insieme a Salvini votare a destra.
Oggi il congresso della Cgil, e io non l'ho guardato mi pare ovvio. Sono andata a cercare l'unica parte che mi interessa e cioè quando Carlo Calenda ha preso la parola.
Presenti in sala oltre Calenda, c'erano la Schlein, Conte e Fratoianni, il meglio del meglio...
E proprio alle parole di Conte che c'era da saltare sulla sedia che dice, e che tutti ripetono senza sapere di cosa parlano: "A me non preoccupa quando Carlo prende qualche voto dalla destra, mi preoccupa di più quando voti con la destra con il tuo amico Matteo Renzi, come hai fatto su alcune mozioni"
E li da parte del pubblico applausi e ola di soddisfazione...
Sino alla replica di Calenda:
"Io con Renzi ho votato con la destra. E quando?".
Conte : "Ci sono state diverse occasioni...".
Calenda lo travolge a velocità lampo:
"No no no. A me va bene tutto, ma mi dite quando avrei votato con la destra? Sulla guerra? Allora ho votato anche col Pd: il Pd è di destra?".
Quindi si rivolge direttamente al pubblico: "Chi di voi applaude, mi dice di grazia quando è successo? Noi con la destra non abbiamo mai votato, informatevi invece di fare i pexxxoni".
E allora giù altri fischi, perché sentire la verità gli da fastidio.
Ma a ciò che ha detto Calenda, assolutamente perfetto, manca solo un particolare cioè che difronte alle caxxxte che Conte pronuncia senza vergognarsi avrebbe dovuto rispondere ricordando un piccolo particolare, che chi ha governato con la destra è lui, Giuseppe Conte presidente del consiglio insieme a Salvini che ha approvato i decreti sicurezza e il blocco dei porti.
Poi......
Conte al congresso della CGIL oltre a fare battute inutili verso Calenda, in realtà per attaccare Renzi (è un ossessione, e direi praticamente incurabile) si è preoccupato di dimostrare che il Jobs
act è una legge tutta sbagliata e quindi va cancellata.
Cosa che del resto dice in modo identico anche la Schlein.
Con i pregiudizi, gli slogan, e l'inossidabile ripetizione di vecchi schemi fissi e irrealizzabili, non si andrà da nessuna parte, altro che rinnovamento...
Figuriamoci poi se per avvalorare le loro tesi, sbagliano pure le notizie.
Cio a cui infatti ha fatto riferimento oggi Giuseppe Conte, è la legge Sacconi del 2001 non il Jobs Act.
Marattin che ha colto immediatamente l'errore, ha fatto sapere attraverso la sua pagina facebook, sia a Conte che alla Schlein e a tutta la Cgil, che se vogliono informazioni un pochino più precise, possono leggere i dati dell'Inps, in cui appare chiaro che ciò che raccontano, cioè la precarietà creata dal Jobs act è una bufala.
Quella misura del governo Renzi infatti, fece aumentare sia le assunzioni a tempo indeterminato (del 50%), sia le stabilizzazioni, sia l’occupazione complessiva.
Ciò che però a me stupisce e mi sembra un fatto gravissimo, è come sia possibile, che né Conte, né la Schlein né tutta la Cgil abbiano la più vaga idea di cosa è successo negli anni novanta, quando a partire dal pacchetto Treu (1996) la legge Biagi (2003) e successive, proprio loro non si sono mai accorti che l'articolo 18 era completamente sparito dalla circolazione e che i nostri giovani hanno vagato per anni in una precarietà che definire devastante è riduttivo.
Dormivano? Vivevano in un mondo parallelo? Occhi e orecchie foderati e inutilizzabili per ogni suono?
Non lo so, non lo capisco, mi sembra praticamente impossibile che sia avvenuto e che avvenga tutto questo, eppure li sento parlare come se ciò che dicono fosse vero...
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AUTORE: Tommaso
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14/3/2023 - 19:35
Pensionata di La Spezia lo chiamò “merdaccia”
Di Marco Grasso
12 Marzo 2023
Per Matteo Renzi le cose non sono andate benissimo in tribunale negli ultimi tempi. Prima ha perso una causa contro Marco Travaglio, citato per l’ormai nota carta igienica, poi un’altra contro il Corriere della Sera, che gli è valsa una reprimenda del giudice, che gli ha ricordato come la giustizia non sia “un bancomat”.
C’è però una vicenda da cui il leader di Italia Viva è uscito vincitore. Si tratta di un risarcimento ottenuto per un post su Facebook in cui una “pasionaria” del Pd, molto nota a La Spezia, lo aveva definito (per l’avvocato difensore della donna Alessandro Cardosi “forse un po’ fantozzianamente”, quindi in modo più bonario di quanto potesse sembrare) “una merdaccia”. L’autrice del post si chiama Rosanna Cioli, è una pensionata di 72 anni, militante dai tempi del Pci, animatrice del circolo Dem “3 febbraio”, molto vicina ad Andrea Orlando. Quello a Renzi era senza dubbio un insulto, ma per alcuni iscritti della sezione spezzina è stata una sorpresa scoprire che il senatore di Italia Viva abbia accettato una cifra poco superiore a 500 euro per chiudere la vicenda in sede di mediazione. “Parliamo pur sempre di una pensionata che ha un’entrata modesta e un familiare malato a cui badare”, spiega un militante. Ma negli stessi mesi la donna è stata querelata anche da un altro big della politica romana: l’ex senatore Dem Andrea Marcucci. In un altro post la Cioli aveva scritto di lui: “Ringrazio Dio per essere lontana, perché se incontrassi ora un Orfini, o un Marcucci, o altre leggere come loro, finirei in galera”. Orfini non se l’è presa. Marcucci sì. Al punto da opporsi a una doppia richiesta di archiviazione della querela (per minacce oltre che per diffamazione), avvenuto a valle di un’inchiesta giudiziaria a tratti surreale, in cui sono state sviscerate le sfumature dell’espressione ligure “leggera” (per gli uni “poco di buono”, per gli altri “persona scarsamente affidabile”). Alla fine la vicenda si è chiusa con delle scuse. E le dimissioni della pasionaria dal direttivo del circolo: dopo una vita di militanza, Rosanna Cioli ha pensato che fosse arrivato il momento di dire basta. E se questo era l’obiettivo, si può dire che è stato raggiunto: una militante in meno.
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AUTORE: Aldo More'
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13/3/2023 - 18:21
Tutti ad applaudire alla nuova direzione PD con segretario Schlein.
Che inaugura il nuovo corso e il NUOVO PD.
La direzione è composta da 175 membri: ecco alcune novità.
New Entry:
Scotto, D'Attorre, Guerra, COMUNISTI di Articolo 1
Sartori e Cristallo, COMUNISTI sardine.
Camusso e Furlan ex sindacalista COMUNISTE.
Ruotolo giornalista comunista di Santoro
Riconfermati:
Boldrini, Bettini, Orlando, Provenzano, Majorino, Livia Turco, tutti COMUNISTI.
SCUSATE MA DOV'È LA NOVITÀ???????
Forse del fatto che il nuovo partito è tutto formato da COMUNISTI RADICAL chic e arricchiti con la politica?
Ma allora dovete cambiare il nome del partito che NON è più centrosinistra.
Il nuovo partito della Schlein si deve chiamare:
PCI XXI SECOLO
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AUTORE: Massimo
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10/3/2023 - 21:31
Magia in edicola dal prossimo 18 aprile, Il Riformista diventa l’Unità. I giornalisti: “Progetto che apre scenari drammatici”
“Il 18 aprile l’Unità tornerà in edicola. Ma senza le giornaliste e i giornalisti che la storica testata della sinistra hanno difeso e fatto vivere anche negli anni bui e dolorosi della sua chiusura. In questo nuovo progetto editoriale noi, lavoratori dell’Unità licenziati nei giorni scorsi dal curatore fallimentare, semplicemente non esistiamo. Cancellati”, così si legge in un comunicato del Comitato di redazione de L’Unità
Il quotidiano Il Riformista diretto da Piero Sansonetti ed edito da Alfredo Romeo diventerà L‘Unità. La trasformazione avrà luogo dal prossimo 18 aprile in poi quando il quotidiano sarà in edicola con il nome del giornale fondato da Antonio Gramsci nel 1924 e a lungo organo ufficiale del Partito comunista italiano e del Partito democratico poi fino alla chiusura definitiva del 2017. Eppure della vecchia Unità non vi sarà che il nome. “Il 18 aprile l’Unità tornerà in edicola. Ma senza le giornaliste e i giornalisti che la storica testata della sinistra hanno difeso e fatto vivere anche negli anni bui e dolorosi della sua chiusura. In questo nuovo progetto editoriale noi, lavoratori dell’Unità licenziati nei giorni scorsi dal curatore fallimentare, semplicemente non esistiamo. Cancellati”, così si legge in un comunicato del Comitato di redazione de L’Unità.
“Il direttore designato Piero Sansonetti dirigerà un giornale realizzato, sia nella parte cartacea che in quella online, dai redattori de Il Riformista. I giornalisti e i poligrafici dell’Unità non saranno della partita. Viene, infatti, ignorata una questione cruciale, sancita da sentenze che fanno giurisprudenza: la testata sono anche i suoi lavoratori. Un legame indissolubile. Il 18 aprile semplicemente Il Riformista cambierà nome e si chiamerà l’Unità. Questo è il progetto, sicuramente inedito. Siamo di fronte a un caso mai contemplato nel mondo del lavoro e che, soprattutto in ambito editoriale, può aprire scenari con esiti drammatici”, continua il comunicato. Il Riformista è stato fondato nel 2002 da Claudio Velardi. Chiuso nel 2012 ha ripreso le pubblicazioni nel 2019 quando il gruppo Tosinvest lo cede all’imprenditore Alfredo Romeo
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AUTORE: Tommaso
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10/3/2023 - 19:40
Ita Airways ti porta ovunque...
se non pesi troppo...
L’areo “pesa troppo” e, viste le condizioni meteo, per poter volare cinque passeggeri (poi saliti a sei), quattro uomini e una donna, devono scendere. L’episodio, che ha causato un ritardo di quasi tre ore, è avvenuto a bordo di un volo di linea da Londra città a Milano Linate di Ita Airways ma operato da German Airways. A raccontare quanto accaduto è stato il giornalista Gianluigi Nuzzi, anche lui a bordo del volo Az227, che ha pubblicato un video e alcune stories su Instagram. La situazione è surreale: il personale non parla italiano e quindi a tradurre ai passeggeri il problema è la giornalista Alessia Tarquinio, anche lei a bordo. “Servono quattro uomini e una donna volontari”, spiega Tarquinio tra l’ilarità dei passeggeri che suggeriscono, ironicamente, di far scendere il capitano e le hostess. Il sovrappeso è di 500 chili, spiega ancora la giornalista, a Londra per Prime Video per la partita di Champions Tottenham-Milan. “Le cinque persone sono diventate sei – dice ancora Tarquinio in un’altra storia pubblicata da Nuzzi – Se non escono fuori queste persone volontarie decide Ita in base al costo del biglietto, quindi quelle che hanno pagato meno probabilmente saranno portate a Heathrow”, oltre all’indennizzo di 250 euro.
A descrivere ancora meglio la situazione è il giornalista Alessandro Alciato che in un tweet spiega: “Volo ITA London City-Linate. Il volo non parte perché ‘pesa troppo’. Si cercano volontari che scendano. I bagagli di tutti i passeggeri vengono scaricati e saranno spediti domani. L’equipaggio non parla italiano. Traduce per tutti Alessia Tarquinio”.
Alla fine, con quasi tre ore di ritardo, 2,37 secondo “flight tracker”, l’areo è atterrato a Milano Linate con sei persone in meno a bordo.
video Instagram/Gianluigi Nuzzi
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In risposta a: agiografo del 9/3/2023 - 22:09
Infatti!
AUTORE: Oss 1
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9/3/2023 - 23:29
Ma che Enrico Letta capisse meno di uno che non capisce niente siamo stati in tanti a dirlo ed i fatti ci han dato ragione.
1° Enrico Letta anticamente ma non toppo voleva elezioni anticipate convinto che Gigino Di Maio portasse via una grossissima fetta alla 5* e quindi con lui (Gigino) e gli scappati di casa per via di Renzi in gran numero ritornavano (come poi si è visto, nonostante il loro ritorno il PD lettiano ha perso ulteriori 800mila voti e quindi dov'è la vittoria?
Matteo Renzi (sempre lui non a caso e per caso) disse a Enrico Letta: guarda che gli italiani hanno la memoria di un criceto e da qui a settembre si dimenticano che Giuseppe Conte ha fatto cadere in primavera Mario Dragi e se non vuoi me/noi nel campo largo, fai desistenza con la 5* di Conte e cosi il centrodestra non fa cappotto.
Un po' era ed è duro di suo, poi vuoi perché glielo aveva detto Renzi non ne fece di niente.
Menomale che Elly c'è e a far peggio di Enrico Letta non ne sarà mai capace anche se ci si mette di buzzo buono, non la spuntella😂
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In risposta a: Ti rivelo il segreto di Pulcinella del 9/3/2023 - 20:37
agiografo
AUTORE: maxinduin
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9/3/2023 - 22:09
Altro che segreto di pulcinella. Per non far vincere Meloni e company bastava che il Pd avesse fatto, nelle regioni del Sud, accordi di desistenza con i 5stelle. In questo modo il centro destra non avrebbe mai avuto la maggioranza al Senato.
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