none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: IL M5S LIVORNESE E I COSTI DELLA POLITICA del 13/11/2014 - 21:02
Depredati
AUTORE: Andrea
email: [protetta]

30/11/2014 - 15:12

Vogliamo fare l'elenco delle depredazioni eseguite per mano pd? Potremmo iniziare adesso e finire tra un mese! Ben venga una "riflessione" sui costi della politica ma per questo, interrogarci su cosa hanno MANGIATO sino ad oggi i politici nel nostro paese,significherebbe un passo avanti non solo per fare ognuno autocritica seria e vera,ma anche per chiedere scusa restituendo il mal tolto ..Parlaci dei sindaci che a Livorno hanno preceduto Nogarin.Loro non riscuotevano? Parlaci delle partecipate,societa' e coperative nei numeri e nel concreto.Dopo di che troveremo insieme la risposta su come"a gatto ingordo gli scoppio' il gozzo" senza che uno si svegli una mattina guarito dalla miopia pregressa accusando Nogarin .Ciao amico mio Andrea Giuliani
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In risposta a: del
qualche osservazione
AUTORE: Fiorenzo e Pietro Galliano
email: -

23/11/2014 - 20:57

Siamo di nuovo i"Due accorti ragazzini".Volevamo fare delle osservazioni riguardo lo scritto di Leonardo.Innanzi tutto ,secondo noi,le collezioni di pupazzi,come le raccolte di figurine Puffi e wwf sono mirate ai più piccoli, i quali chiederanno maggiori spese alle madri per completare la collezione.In correlazione con questo va il prezzo di un pupazzetto.Inoltre,le altre collezioni come i vassoi e i piatti, possono risultare utili alle famiglie oltre che a interessare di meno ai più piccoli.
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In risposta a: i pupazzi del 19/11/2014 - 22:44
La voce dell'innocenza
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

20/11/2014 - 11:15

Caro Leonardo, Fiorenzo e Pietro Galliano infilano dritti dritti le dita in una piccola piaga superficiale, che nasconde ben altre - probabilmente asintomatiche - afflizioni della società dei consumi, e lo fanno a partire da una considerazione assai spiccia: l'acchiappa-citrulli - seppur di moderata entità - è rivolto esplicitamente ai bambini.
Non sarebbe la prima volta, per carità: lo hanno fatto le pompe di carburante, lo fanno sistematicamente - per altri versi - i discografici allorché costruiscono le loro produzioni intorno all'ultimo bel culo o all'ultima imberbe effeminata faccina maschile impressa dalla De Filippi nell'immaginario del teenager e, in ogni caso, dovunque e comunque il marketing si faccia virale attraverso una comunicazione esplicitamente rivolta ai più giovani o giovanissimi.
Ma dal loro innocente punto di vista, Fiorenzo e Pietro snocciolano la questione nel più semplice ed immediato dei modi, considerando la prospettiva dei bambini/adolescenti: perché andare cacciando un insulso acchiappa-polvere di valore assolutamente trascurabile ad una cifra esorbitante?
Come dire: «Cari genitori, fate pure la spesa dove volete e puntando ad ottenerne soddisfazione di ciò che davvero serve, perché non esiste alcun giustificato motivo per farla alla Coop in nome di uno stupido pupazzetto».
Ragionamento lineare ed estremamente maturo: del resto al loro immaginario la cosa deve essere apparsa - ne' più ne' meno - come l'improvvido e non scontato emolumento di quelle macchinette infernali in cui - a suon di monete da 0,50 € quando va bene o da 1-2 € quando va male - alla fine il malcapitato riesce a catturare una "sorpresina" con il gancetto a 4 braccia, protetto da un vetro blindato per esorcizzare la tentazione di strapparlo via e portarselo a casa come vero trofeo di guerra!
Ora, caro Leonardo, il punto è però un altro - andando a scoperchiare il vaso di Pandora - ed è bene che il consumatore/utente cominci a farsene una ragione: la GDO non è la o una delle soluzioni alla crisi, ma ne è in realtà concausa, avendo esercitato - più di ogni altro soggetto commerciale - una pressione finanziaria sul labile sistema economico straordinaria.
I supermercati non vivono di ricarichi commerciali - come è bene noto - ma di vertiginosi profitti finanziari dovuti all'incolmabile gap fra le entrate immediate ed i pagamenti effettuati mai al di sotto di un trimestre.
Ma, se ciò non fosse sufficiente, i margini di redditività di un supermercato sono assicurati anche dalle proibitive condizioni imposte ai propri fornitori, se non imprese commerciali di tipo import-export, generalmente produttori di varia natura, livello e dimensioni: le fantomatiche offerte - specchietto per le allodole - della GDO, altro non sono se non auto-detrazioni imposte senza mezzi termini a quest'ultimi!
Va da sé che per i fornitori di un supermercato esserlo divenuti sia l'esatto equivalente di aver venduto l'anima al diavolo per pochi spiccioli.
Mi devi però sinceramente dire, caro Leonardo, quale principio ideale possa regolare un'iniziativa come quella promossa da Coop - per altri versi presente nella società civile con iniziative anche di un certo spessore - se non il puro e semplicissimo marketing di bassissima lega. Converrai che non si tratti propriamente di un'iniziativa - ad esempio - come quella di Conad a sostegno della scuola... mi sembra più un pretesto idiota e - peraltro - di pessima foggia promozionale!
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In risposta a: L'impresa italica ed i mille pretesti del 19/11/2014 - 18:27
i pupazzi
AUTORE: leonardo bertelli Migliarino
email: -

19/11/2014 - 22:44

Caro Alessio il tuo scritto è interessante, lungo e complicato ma interessante. Quello che non capisco è perchè legarlo a l'intervento dei " due accorti ragazzini".Sai che lavoro nella GDO e che queste cose mi toccano da vicino e quindi "devo" dire la mia su quanto scritto dai due Galliano.
Cari "ragazzini" i conti che avete fatto non fanno una grinza, però dimenticate che : 1)in camnbio delle cifre che spendete alla Coop, o ovunque ci sono iniziative simili a queste, comprate beni di consumo, in questo caso, penso cibo. 2)cosa più importante, nessuno vi obbliga a prendere bollini e quindi acquistare pupazzi, potete criticare l'iniziativa quanto e come volete ma non dimenticate che ci sono anche persone che non la pensano come voi.
Coop, così come Conad o Esselunga etc. etc. mettono in primo piano "la spesa", il resto è un di più che se vuoi prendi o ne fai a meno, libero arbitrio.
P.S.
della stessa serie fanno parte anche iniziative su piatti, bicchieri, posate, vassoi.....
P.S.2
In Conad abbiamo un'iniziativa simile : ogni 25 EU di spesa puoi prendere un "pupazzetto" e pagarlo 2 EU. di cui 50 cent vanno in donazione al Mayer di Firenze....può interessarvi ?...
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AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

19/11/2014 - 18:27

Fiorenzo e Pietro Galliano - che, non ce lo scordiamo - sono due accorti ragazzini - mettono giustamente il dito in una delle innumerevoli piaghe del capitalismo italiano, come se già di per sé e in quanto tale non lo fosse il capitalismo in termini assoluti.
Ma la peculiare declinazione italica, unitamente al demenziale modello di consumi - figlio di un'abulica pseudo-borghesia nazionale, ancora più simile all'aristocrazia pre-unitaria che capace di produrre proprietà intellettuali, invenzioni o fare impresa su inventiva e creatività, anziché sul canonico "mattone" - ottimamente si sposano con lo strano concetto di meritocrazia - assai più vicino ad un pretesto per sforbiciare l'Articolo 18 o a precarizzare ulteriormente le già indicibili condizioni lavorative autoctono, che ad un sistema di valori, magari poco condivisibile ma comunque organico, intelligibile o praticabile - circolante ormai da qualche tempo nell'immaginario collettivo, sapientemente inoculato attraverso una massiccia aggressione mass-mediatica della propaganda.
Una coppia di mie conoscenze - a cui, nel rispetto della privacy familiare eviterò qualsiasi riferimento - con prole, precedentemente impiegata con contratti precari nella produzione di Mediatrade (il ramo cinematografico di Mediaset), retribuita in maniera sottodimensionata rispetto all'incarico svolto, ma comunque chiamata a espletare funzioni di rilievo, si è da poco più di un anno trasferita in Canada nell'area francofona, lui assolutamente digiuno del Francese, lei madrelingua.
A lui è capitata un'occupazione nel ramo import-export che nel giro di 6 mesi si è tramutata in una retribuzione di circa 40.000 $ annui, con corsi di lingua pagati dall'azienda e ulteriori; a lei la ripresa di un'attività di scripting cinematografico-televisivo che - fin dalle primissime battute - le frutterà assai di più; le prospettive per entrambi sono di crescita della retribuzione e delle responsabilità.
A sostegno delle loro rispettive candidature non è intervenuto alcun fattore accessorio (ad esempio raccomandazioni), se non l'invio di un curriculum ed una prova lavorativa.
Il contesto è eccellente: scuola gratuita, welfare di prim'ordine, investimenti pubblici nel benessere collettivo (non nelle opere inutili, nella socializzazione delle perdite o nell'accondiscendere questo o quell'interesse privato), trasporti pubblici strutturati ed economici, urbanistica delle città formata a concetti di assoluta sostenibilità, anziché votata ai vezzi del palazzinaro di turno.
La roadmap per un lavoratore è abbastanza chiara e la sua retribuzione non è considerata un costo (il famoso "costo del lavoro") ma un investimento, così come la sua formazione, la sua crescita professionale, le sue competenze, le sue abilità accessorie, la sua formazione, etc.
Mi piacerebbe che, in sede di assunzione di un lavoratore in Italia, a questi fosse assicurata la risposta a domande - solitamente mai poste - del tipo:

1) in che cosa mi devo impegnare perché il mio contratto precario si trasformi in uno a tempo indeterminato?

o meglio ancora:

2) attraverso quale percorso posso arrivare dalla retribuzione che mi viene offerta a guadagnare 2.500, 3.000 o 5.000 € al mese?

Perché la grande borghesia italica, assai raramente si è posta nell'ottica di far crescere i dipendenti delle proprie industrie in responsabilità e retribuzione; e assai più raramente mi è capitato di sapere che la formazione per i propri lavoratori - ad esempio in materia di sicurezza o di igiene sul lavoro - fosse considerata un investimento anziché un costo.
Assai frequentemente mi è invece capitato di sentir dire che il limite ad un'assunzione fosse rappresentato dall'eccesso di titoli posseduti: è mai possibile dunque che il Paese di Leonardo debba considerare il primo dei propri patrimoni - la cultura ed il sapere - come un limite per lo svolgimento di un'attività lavorativa anziché un valore aggiunto, laddove altrove più ne possiedi e maggiori sono le possibilità di carriera?
Con ogni probabilità il modello di sviluppo italico (in genere caotico, a macchia di leopardo e quasi mai forgiato secondo vocazioni territoriali e/o indirizzi comunitari) è totalmente sbagliato (del resto con 4.000.000 di immobili sfitti e 400.000 capannoni vuoti ci troviamo in piena emergenza abitativa, le opere ingegneristiche di conclamata inutilità si pretendono come la manna dal cielo e chi più ne ha più ne metta!).
Evidentemente, il problema in Italia non è l'Articolo 18 o l'attività sindacale a difesa dei lavoratori, quanto l'atavica - quasi ancestrale - incapacità imprenditorial-industriale, quasi sempre pronta a gozzovigliare risorse pubbliche (ancient régime?) ma mai a produrre innovazione seria, sostenibile, eco-compatibile o più interessata al miglioramento delle condizioni umane che ai consumi... altro che costo del lavoro: l'imprenditoria italiana ha bisogno di storia, latino, italiano in quantità industriali, e magari di un diploma o una laurea non comprata al CEPU o giù di lì!
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In risposta a: del
Il nuovo zoo
AUTORE: Fiorenzo e Pietro Galliano
email: [protetta]

19/11/2014 - 14:37

Vorreste che un pupazzo venga a costare 243 euro?Bene,da pochi giorni i vostri sogni si sono realizzati.Infatti la Coop ha distribuito un volantino di raccolta bollini,dove è scritto che ne puoi avere uno ogni 20 euro.Una volta raccolti 12 bollini puoi avere un pupazzo e,come se non bastasse,devi aggiungere 3 euro.In totale, per una collezione di 8 pupazzetti(che raccolgono polvere)devi sborsare 1944 euro.A me e a mio fratello,la cosa che più diverte sono i nomi,i quali prendono in giro gli acquirenti e per sbellicarsi dalle risate ne basta citare 2 o 3:Ettore il cavallo senza macchia e senza paura,Diego il capretto brontolone e Beeee-atrice,la pecora fru-fru e Nina,la pulcina dei perché.In tempi di crisi non ci sembra il massimo.
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In risposta a: occasione perduta del 17/11/2014 - 16:44
Esatto
AUTORE: Manfredini
email: -

17/11/2014 - 20:36

Sono totalmente d'accordo! l'intervento del Pecori non è costruttivo mi sa più di un vecchio rosicone. Effettivamente bastava dirlo prima.
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In risposta a: l'ennesima occasione perduta del 16/11/2014 - 13:09
occasione perduta
AUTORE: Govanni Meoli
email: -

17/11/2014 - 16:44

Scusa Pecori ma credo che l'occasione l'abbia perduta tu. Se non sbaglio sei del PD come il Sindaco vieni da Metato (guarda caso) ma un bastava fare un fischio. Io ci vedo puzza di bruciato il voler fare casamicciola a prescindere
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In risposta a: Continuate del 16/11/2014 - 14:01
l'ennesima occasione perduta
AUTORE: stefano pecori
email: [protetta]

17/11/2014 - 12:11

ringrazio l'iscritto al PD della risposta e spero comunque di non aver fatto danni, altrimenti ricordameli!
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In risposta a: Congresso PD del 14/11/2014 - 15:17
Mancava qualcuno
AUTORE: Interessato
email: -

16/11/2014 - 17:39

Bella iniziativa con interventi interessanti. Parlare della proposta di legge regionale dei parchi era un'occasione anche per capire in che direzione andrà la legge.
Tra le domande se le comunità del parco avranno potere decisionale o se verrà tutto deciso a Firenze . Sarebbe stata una buona occasione per ascoltare qualche rappresentante regionale. Ma purtroppo non c'era nessuno.
Forse avevano paura di dover prendere posizione ?
Se erano state invitate e non erano presenti, non è un buon segnale.
Credo anche perché il prossimo anno ci sono l'elezioni regionali , sarebbe bene capire che fine faranno i parchi regionali toscani.
Perché con i tagli fatti dai governi precedenti e da eventuali del governo Renzi grande rottamatore non vorrei volesse farlo anche i parchi.
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In risposta a: l'ennesima occasione perduta del 16/11/2014 - 13:09
Continuate
AUTORE: Iscritto Pd
email: -

16/11/2014 - 14:01

Cari Metatesi continuate a fare confusione per mettere in cattiva luce il Sindaco che altro non può fare che subire le vostre angherie. Si parla del 1985 considerato il fatto che il sindaco dovrebbe avere 45 anni come faceva a ricordarsi. Ecco essere compagni significa aiutarsi a vicenda. Ma quale migliore occasione per denigrarlo ulteriormente. Caro Pecori e' triste essere celebri. Dimenticavo non ricordo a mente che tu abbia fatto qualcosa di buono quando sei stato amministratore ....
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In risposta a: del
l'ennesima occasione perduta
AUTORE: Stefano Pecori
email: [protetta]

16/11/2014 - 13:09

ANNUNCI
Sono disponibili 387 articoli in archivio:
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l'ennesima occasione perduta
AUTORE: stefano pecori
email: stefano.pecori@gmail.com
15/11/2014 - 17:55
................................
ndr, Questa opinione era stata inviata erroneamente alla sez. ANNUNCI anziche a FORUM.
..................................



L’ennesima occasione perduta

Nei giorni scorsi, a San Giuliano terme, l’istituto comprensivo di quel territorio è stato intitolato a Nelson Mandela, leader indiscusso della lotta contro l’apartheid in Sud Africa.
Complimenti per la sensibilità dimostrata dalla D.S. e dal corpo docente che senz'altro avranno elaborato con gli alunni un percorso di conoscenza di questo storico e indimenticabile personaggio, segregato per ben 26 anni nelle carceri per mano dell’allora capo dei bianchi Botha.
La cerimonia però non è stata pari alle aspettative perché ricordare Mandela avrebbe dovuto comportare anche il ricordo e l’impegno profuso dall’amministrazione comunale di San Giuliano negli anni 85/90 che, grazie al lavoro svolto dal compianto Enzo Matteoni e dall’allora sindaco Rossi, furono messe in piedi una serie di iniziative politico-culturali e di raccordo con le scuole per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma della segregazione razziale cui il popolo nero del Sudafrica era sottoposto. Furono anni intensi che culminarono con la partecipazione di Benny Nato (rappresentante in Italia dell’ANC) ad una serie di iniziative promosse dall’amministrazione comunale e al quale è stato intitolato, in ricordo, un locale della biblioteca comunale.
Non aver ricordato tutto questo da parte dell’amministrazione comunale – presente alla cerimonia - fa senz’altro riflettere su quello che in questi anni è accaduto a San Giuliano terme sul piano culturale prima che su quello politico.
Perché una cosa è certa. San Giuliano non può essere ricordato solo perché ha avuto i debiti fuori bilancio! Deve essere invece ricordato per un comune che, nel solco della lotta per affermare i valori della democrazia, ha caratterizzato la sua vita amministrativa con un percorso culturale significativo instillando, tramite gli incontri con il popolo Saharawi, con i palestinesi e con i rappresentati dell’African National Congress gocce di giustizia, uguaglianza e libertà nella nostra popolazione. E deve continuare a farlo!
Stefano Pecori
Ex segretario comunale PCI di San Giuliano Terme
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In risposta a: L'avvenire? del 13/11/2014 - 17:46
Forse è una illusione la mia ?
AUTORE: Avanti popolo
email: -

16/11/2014 - 8:52

IO non sono un nostalgico, e credo nel progresso,che non vuol dire regresso.
Le persone che venerdi passato,presentatesi in strada(Picchiate) pensi che non vedano un futuro come taluni ci danno a d'intendere?Per toglierci da una dittatura c'è voluto 20 anni,l'aiuto di altre nazioni, è possibile che un popolo in tutti questi anni non capisca di togliersi la polvere di dosso democraticamente!
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In risposta a: del
Congresso PD
AUTORE: P.G_
email: -

14/11/2014 - 15:17

Ho partecipato, ma solo parzialmente, al convegno indetto dal Partito Democratico riguardo alla nuova legge sui parchi in discussione alla Regione Toscana. In pratica la Regione si assume un ruolo decisionale mentre agli Enti Territoriali solo quello consultivo. Non conosco le conclusioni del dibattito ma mi è sembrato che la valutazione degli Enti sia molto negativa per questo spostamento di competenze.
Ma la mia parziale partecipazione mi ha permesso però di assistere a due interventi che io ritengo fra i più interessanti della giornata. Due “cittadini” così sono stati definiti dalla presidenza, che si sono dichiarati “piovuti”. Abitano nel nostro Comune da anni ma vengono da altri territori. Quello che hanno detto, ad una numerosa platea di amministratori locali, che forse questi ultimi non hanno idea di cosa si trovano ad amministrare. Che quando sono arrivati nel nostro Comune gli è sembrato di arrivare in un paradiso, per il clima, per il territorio, per l’ambiente, per il mare, il bosco, le città d’arte. Per l’aria, così ha detto uno di loro. Venendo qui la prima cosa che ho sentito diversa-ha detto testualmente- è l’aria che si respira.
Alcuni hanno anche avanzato delle proposte, come una ferrovia che unisca con fermate Pisa a Viareggio che permetta di caricare biciclette per percorsi ciclistici nel Parco, e fatto alcuni esempi sulla capacità di attrarre un turismo naturalistico nella zona come l’arrivo di 400 appassionati di birdwatching per il previsto passaggio di un falchetto, a cui voglio aggiungere le numerose comitive che si recano (nella completa assenza di informazione e partecipazione dell’Amministrazione Comunale) alla casa Coli, quella degli incursori di Marina. Oppure i cicloturisti, i podisti, gli escursionisti sulla parete rocciosa di Vecchiano.
Hanno cioè fatto capire che le possibilità di un turismo compatibile e duraturo nel nostro territorio non dipende dalla mancanza di bellezze naturali, o di cose da vedere, ma semplicemente dalla mancanza di progettazione e di idee di amministrazioni forse imprigionate in vecchi e stantii modelli di sviluppo.
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In risposta a: del
Ricerca Gestore Circolo
AUTORE: Tenuta Isola Migliarino
email: -

14/11/2014 - 9:25

La Tenuta Isola di Migliarino ricerca Gestore per il proprio Circolo.
Per la manifestazione di interesse , inviare mail a info@tenutaisolamigliarino.it
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In risposta a: IL M5S LIVORNESE E I COSTI DELLA POLITICA del 13/11/2014 - 21:02
Strignano
AUTORE: Luca Quilici
email: -

13/11/2014 - 23:10

Cosa ne pensa Strignano di questo comunicato. Non lo dice su fb quanto guadagna Nogarin
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AUTORE: Alessio Pierotti
email: -

13/11/2014 - 21:02

Per la prima volta nella storia repubblicana, lo scorso 9 giugno, il centrosinistra ha perso il governo della 'rossa' Livorno, la città dove il 21 gennaio 1921 nacque il Partito Comunista Italiano. In netto vantaggio al primo turno, il candidato del Partito Democratico Marco Ruggeri è stato sconfitto poi al ballottaggio dal candidato a cinque stelle Filippo Nogarin. Una vittoria, quella di Nogarin, maturata soprattutto per l'appoggio garantito al ballottaggio da tante anime della sinistra radicale e della destra. Non è certo un caso infatti che la somma delle percentuali ottenute al primo turno dalle liste eliminate sia vicina a quei trentaquattro punti grazie ai quali si è realizzata al ballottaggio la rimonta di Nogarin su Ruggeri. Una strana alleanza quella che ha supportato il Movimento 5 Stelle livornese in cui alcuni commentatori hanno voluto leggere una presunta doppia anima del movimento, con una testa 'di destra' a gestire una base prevalentemente 'di sinistra'.
Ovviamente è troppo presto per tracciare un bilancio dell'amministrazione Nogarin, così come di tutte le altre amministrazioni definite nella tornata elettorale dello scorso giugno. Queste amministrazioni sono infatti subentrate in corso d'opera, costrette a confrontarsi con bilanci già largamente impegnati e spesso ad affrontare difficili situazioni 'ereditate' che richiedevano risposte a breve. Per valutarne l'operato dobbiamo quindi concedere loro almeno un anno intero di legislatura, avendo la pazienza di aspettare che siano le uniche responsabili dei loro bilanci e delle loro azioni. L'operato di Nogarin merita però una riflessione su alcuni punti: in questi mesi ha infatti sposato posizioni in contrasto, almeno apparente, con la filosofia del M5S.
L'inevitabile luna di miele tra Livorno e il nuovo sindaco sembra essersi bruscamente interrotta a causa del bando per il nuovo appalto dei servizi di pulizia delle strade cittadine. Il servizio è attualmente appaltato da AAMPS, azienda controllata al 100% dal Comune, alla Cooperativa Cooplat. Secondo i 79 lavoratori attualmente impegnati e i sindacati il nuovo bando, che scade il 20 novembre, non garantirebbe i livelli occupazionali e salariali. Il bando infatti non prevede espressamente che il vincitore debba accollarsi tutti i netturbini in servizio e garantire il loro attuale stipendio : anzi, passando dal contratto Fise Assoambiente (che prevede 36 ore settimanali) a quello Multiservizi (in cui le ore settimanali salgono a 40), impone di fatto il taglio di 8 unità e una sforbiciata agli stipendi valutabile in circa 300 euro (il 25% dell'attuale mensilità), aggravata dalla perdita della quattordicesima
Ovviamente la questione ha scatenato vibranti proteste da parte dei lavoratori, con presidi e gesti di protesta anche clamorosi (come il lancio della spazzatura sulle scale di Palazzo Civico). Giovanni Golino, segretario generale della Funzione Pubblica CGIL, ha sottolineato a proposito una certa ambiguità di Nogarin. Schierato con decisione al fianco dei 413 lavoratori dello stabilimento livornese della TRW (Blackstone Group), destinato alla chiusura, il primo cittadino livornese non sembrerebbe altrettanto deciso nel sostenere quelli della Cooplat. Soprattutto se si considera che il futuro dei netturbini di quest'ultima (molti over 50 e difficilmente ricollocabili) non è deciso da una multinazionale ma da AAMPS, società – come detto in precedenza - interamente controllata dal comune.
L'AAMPS, che ha chiuso l'esercizio 2013 con un utile netto di circa 84.000 euro (sul bilancio pesa però il parere negativo avanzato dai componenti del collegio sindacale incaricato della vigilanza amministrativa e del controllo contabile), sembrare peraltro essere un nodo importante del programma di Nogarin (interessante, a proposito, osservare come in altre realtà il M5S attacchi le società in-house, ritenute inutili carrozzoni). Nel maxi-autoemendamento che a settembre ha riscritto il documento politico del Movimento 5 Stelle livornese si stabilisce di abbandonare il progetto Reti Ambiente per mantenere l'affidamento dei servizi di gestione dei rifiuti ed igiene ambientale proprio a AAMPS. Una società la cui importanza avrebbe fatto dire a Nogarin, almeno secondo quanto riportano i lavoratori Cooplat, “Non penserete mica che per salvare voi faccia fallire l'AAMPS...”.
Una brutta uscita questa, peraltro non smentita dal primo cittadino livornese (che però il 3 novembre si è impegnato, in un videoclip pubblicato sul suo profilo Facebook, a far si che nessuno degli attuali lavoratori Cooplat venga licenziato), che si accompagna ad un'altra affermazione altrettanto antipatica che Nogarin si è lasciato scappare (per ben tre volte) durante l'incontro con i lavoratori Cooplat e ripresa poi dai mass-media. Alle loro lamentele sulla riduzione degli stipendi imposta dal nuovo bando, Nogarin avrebbe risposto: “Anche io ho fatto i miei sacrifici. Da ingegnere guadagnavo quanto volevo, da sindaco invece prendo meno di un vigile urbano. Vi rendete conto ? Il vostro sindaco guadagna meno di un vigile urbano ! Questo è bene che sia chiaro: da guadagnare quel che volevo a prendere meno di un vigile”.
Ovviamente i lavoratori non hanno espresso solidarietà al 'povero' sindaco, ricordandoli che la sua è stata in ogni caso una scelta personale mentre loro il 'sacrificio' sono costretti a subirlo e ne farebbero volentieri a meno. L'affermazione di Nogarin è peraltro completamente falsa. Il sindaco di Livorno ha diritto infatti ad una retribuzione annua pari a 85.164 euro lordi all'anno, circa 7.097 euro al mese. Anche se arrivasse l'annunciata ma non ancora resa fattiva decurtazione del 10% dell'indennità, Nogarin guadagnerebbe ben più di un vigile urbano ! E guadagnerebbe quasi il doppio di quanto guadagnava facendo l'ingegnere: nel 2013 ha infatti dichiaro un reddito di 40.602 euro lordi !
Una brutta uscita quindi quella di Nogarin, che stride fortemente con uno dei punti fermi del M5S, che ha basato gran parte del suo successo sulla sua avversione verso chi “vive di politica”. Peraltro questa non è stata la sola leggerezza in tal senso di Nogarin, che appena insediato aveva rimarcato come i suoi assessori guadagnassero poco ! Un'affermazione quest'ultima poi ritrattata e ridotta ad una semplice battuta di spirito, come forse accadrà con le due frasi qui commentate.
Sicuramente non può essere 'interpretata' né minimizzata la delibera del 10 novembre della giunta Nogarin che garantisce agli amministratori del Comune di Livorno che non risiedono in città il rimborso delle spese sostenute per raggiungere la sede istituzionale. Secondo le stime della giunta, la delibera, approvata all'unanimità e dichiarata immediatamente esecutiva, andrà ad incidere per 23.242 euro sul bilancio 2014. Per il 2015 e il 2016, sempre secondo le stime, il costo sarà di circa 38.000 euro annui. Un rimborso magari minimo rispetto alle reali spese degli amministratori costretti a spostarsi verso il capoluogo per svolgere le loro funzioni istituzionali e per certi aspetti anche giustificabile visto la 'leggerezza' delle loro retribuzioni, ma che mi sembra contrastare fortemente con la filosofia del M5S e con la realtà dei tantissimi lavoratori che, per andare dalla loro casa alla sede dove lavorano, pagano di tasca loro.
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In risposta a: Mi sono rotto da tanto del 13/11/2014 - 16:08
L'avvenire?
AUTORE: Compagno cittadino
email: -

13/11/2014 - 17:46

L'avvenire per noi contadini negli anni /55/60 del secolo scorso era rappresentato da un semplice frangizzolle tirato da un paio di vacche.
...era più dura di ora la nostra "fetta" spaccare le zolle con il maglietto di legno o con l'occhio della zappa rovesciata...non era proprio il massimo sperato di lasciare in dote ai nostri figlioli.
...poi, poi vederemo disse Giannino del Ciati; ma, acculagghietro non ci torneremo al seguro diino a Toredellago.
bona
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In risposta a: io non ho dimenticato. del 10/11/2014 - 19:21
Mi sono rotto da tanto
AUTORE: Avanti Popolo
email: -

13/11/2014 - 16:08

IN risposta anche al compagno cittadino, parlate oppure scrivete in quel modo. perchè come voi e tanti altri ci fa schifo cose di cui subiamo e male o bene al tempo un operaio aveva la sua dignità, e una speranza di avvenire nei propri figli. Non credo proprio di attendere ancora, c'è un vecchio detto i discorsi li porta via il vento, le biciclette..............
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In risposta a: eh si, baggiare per entrare? del 12/11/2014 - 20:08
Chiacchiere e distintivo
AUTORE: utente di badge
email: -

12/11/2014 - 20:40

Nel film the untouchables, c'è la famosa frase
You are only a lot of talks and a badge, volgarmente tradotta in italiano chiacchiere e distintivo.
Gran bel film, grande Brian de Palma, e magari non vota nemmeno per il Pd
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In risposta a: Baget ? del 12/11/2014 - 18:58
eh si, baggiare per entrare?
AUTORE: XXXL
email: -

12/11/2014 - 20:08

...non siamo alle poste centrali (uffici EUR Roma &) e..sarà difficilerrimo entrare se "uno" non si decide a lasciare un po' della sua sovranità: come fan quelli che lasciano la loro spada a quelli in avanti nel tempo. Vedere il meticciato americano e..altrove! sono i più forti non c'è che dire; è la contaminazione buona baby.
..e dico poco!
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In risposta a: Infatti! del 10/11/2014 - 20:46
Baget ?
AUTORE: Utente di Badge
email: -

12/11/2014 - 18:58

Se provi ad entrare nell'Olimpo col "baget" minimo minimo ti mandano affan....
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In risposta a: Una 'orbellata di 'oglionate,.................. del 12/11/2014 - 15:13
mi sa che sottoscrivo
AUTORE: Tribulus
email: -

12/11/2014 - 16:43

Caro sig. Ultimo in effetti hai sintetizzato bene ...

Il Forum è diventato un monologo, spesso un biologo a volte un triologo e così via tendente rapidamente a 0
Forse sarebbe meglio non intervenire più tanto i chiodi fissi di pochi restano sempre gli stessi e la ruggine un ci fa nulla restano integri e lustri come se tutte le mattine al risveglio venissero oliati.
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In risposta a: Si può fare... del 11/11/2014 - 9:11
Una 'orbellata di 'oglionate,..................
AUTORE: Ultimo.
email: -

12/11/2014 - 15:13

............ sul forum, come in questi ultimi giorni non si ricorda. ........... Ultimo
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In risposta a: del
PIENA??????????
AUTORE: UNO SANO
email: -

11/11/2014 - 18:40

SI VA DA UN ESTREMO ALL'ALTRO E' DA IERI SERA, AL TG3 TOSCANA POI I GIORNALI POI IL WEB, CHE SI SENTE PARLARE DELLA PIENA DEL SERCHIO MA DOV'E'.........MI SA CHE QUALCUNO SI VUOLE PARARE IL CULO ,MAH CHE DIO CE LA MANDI BONA E SENZA VENTO.
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