none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
 0
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In risposta a: Una Risposta del 10/9/2014 - 14:40
Una risposta
AUTORE: un vostro lettore
email: -

11/9/2014 - 9:10

Vi ringrazio comunque la risposta mi è stata data oggi 11 set. dal tirreno
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In risposta a: C'è 'rmodo... del 6/9/2014 - 9:09
Una Risposta
AUTORE: un vostro lettore
email: -

10/9/2014 - 14:40

Ti chiedo scusa se vado fuori nel non. dare risposta al vostro. Mi piacerebbe sapere, da te,Ultimo, e tutti quelli che si presentano colti in politica, Cosa pensate dell'articolo rilasciato sul tirreno il 9 set.sul tirreno da Glauco Sbragia. Questo suppongo, che sia accolta dai vostri lettori, in modo soddisfacente, al riguardo sia alla nostra economia, facente parte anche alla nostra politica.
----------------  RISPONDI





AUTORE: GIOVANNI GARZELLA (DALLA PARTE DEL POPOLO)
email: -

10/9/2014 - 11:27

Selva Pisana si amplia senza che i cittadini ne sappiano nulla
Comunicato - Giovanni Garzella, capogruppo Pdl 10 settembre 2014

"I COMUNI DI PISA, S.GIULIANO TERME, VECCHIANO, MASSAROSA, VIAREGGIO, COLLESALVETTI E CALCI STANNO VALUTANDO L'IPOTESI DI UN PROTOCOLLO D’INTESA CON L’ENTE PARCO REGIONALE S. ROSSORE MASSACIUCCOLI PER LA ESTENSIONE TERRITORIALE DELLA RISERVA DELLA BIOSFERA “SELVA PISANA”, SENZA CHE SI SIA APERTO UN DIBATTITO PUBBLICO E NEGLI ENTI ELETTI DAI CITTADINI!!" Afferma Giovanni Garzella Capo Gruppo del Comune di Pisa Forza Italia - PDL - "Per questo motivo ho inoltrato la richiesta di una DIBATTITO NEL CONSIGLIO COMUNALE DI PISA per produrre un atto di indirizzo.
Io ritengo che il nostro Territorio è troppo sbilanciato nella preservazione senza minimamente considerare lo SVILUPPO.
In questo momento di crisi economica i cittadini debbono partecipare alle scelte che si fanno del Territorio soprattutto se le stesse vanno incontro ad un probizionismo negante lo sviluppo. Si esca allo scoperto se ne parli in città prima che siano assunte decisioni!!"
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ora ho capito.... del 10/9/2014 - 0:23
Ma anche perchè ............
AUTORE: Ultimo.
email: -

10/9/2014 - 10:30

.......... se pianti le piramidi a capallingiù un danno frutto. ......... Poi andrebbero potate e annacquate per un falle seccà. Lo vedi, amica Ultima, che quellolì un se nestende di piramidi piantate? ........ Ultimo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: C'è 'rmodo... del 6/9/2014 - 9:09
Ora ho capito....
AUTORE: Ultima
email: -

10/9/2014 - 0:23

....perchè Alessio vole piantà le piramidi!!!! Siccome l'alta società sta 'n punta, mettendole a testa all'ingiù seppellisce tutti i 'varinai e così sopravvivono solo i su amici proletari, 'nteso?
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In risposta a: del
Passi carrai
AUTORE: Tiziano Nizzoli, Ass.ne Cittadini e Territorio
email: -

10/9/2014 - 0:14

Ho ricevuto questa mattina il bollettino di pagamento del canone COSAP da parte della Provincia di Pisa. Si legge: "In ordine all'importo dovuto si comunica che con delibere della Giunta provincial n.90 e n.58 del 05-06-2013 e 09-04-2014 vi è stato un aggiornamento delle tariffe con decorrenza 01-01-2014".
TRADOTTO IN SOLDONI, da 48 euro sono passato a 62! Un aumento percentuale esorbitante, di cui mi piacerebbe conoscere le motivazioni, c'è qualcuno che ne sa più di me? E' così che si vuol far ripartire l'Italia? O forse COSAP significa Cittadini Oppressi Senza Alcuna Pietà ???
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Discarica
AUTORE: Cittadino 2
email: -

7/9/2014 - 18:23

Più che un opinione questa è una segnalazione. La zona del Muraglione sembra oramai una discarica. Mucchi di rifiuti sono sparpagliati lungo tutta la stradina ed ogni giorno che passa sembrano aumentate. Sindaco, facci una capatina.
Due sono i motivi, la maleducazione dei pescatori e il senso di abbandono della zona. Una zona pulita e con qualche cestino incoraggerebbe i più ad utilizzarli. Non ho molta fiducia nel senso civico dei pescatori che frequentano la zona (lo posso dire vedendo i risultati), ma il senso di abbandono fa il resto.
Ho vergogna, come Comune, quando vi incontrò de turisti.
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In risposta a: Se traballano velle diritte ............ del 5/9/2014 - 23:35
C'è 'rmodo...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

6/9/2014 - 9:09

Si piantano di punta nella tèr'a e anco se un popò storte stanno più ritte di vest'artre.
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In risposta a: Uhm del 5/9/2014 - 21:04
Se traballano velle diritte ............
AUTORE: Ultimo.
email: -

5/9/2014 - 23:35

........... allora dimmi 'osa fanno velle a gamballaria. ....... Ultimo
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In risposta a: Ad Alessio Niccolai del 5/9/2014 - 20:04
Uhm
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

5/9/2014 - 21:04

Anche velle diritte mi par che traballino parecchio.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ad Alessio Niccolai del 5/9/2014 - 20:04
Amica Ultima te ne sei accorta .............
AUTORE: Ultimo.
email: -

5/9/2014 - 20:59

.......... che dietro di noi un c'è nessuno. ........ Eppoi ti sei accorta che alla fine, i nostri pseudointellettuali, sono arrivati ad una semplice conclusione: bisogna rovesciare le piramidi ...... ma si sono scordati di dire come si fa. ........ Ultimo
P.S. come li invidio questi teorici che non sanno cos'è la pratica.
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In risposta a: Appunto del 4/9/2014 - 21:46
Ad Alessio Niccolai
AUTORE: Ultima
email: -

5/9/2014 - 20:04

Le piramidi rovesciate non stanno ritte, al massimo su un fianco!!!!
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In risposta a: Duratela 'n'antro pò ............... del 4/9/2014 - 20:31
Stupidaggini.
AUTORE: pedro
email: -

5/9/2014 - 19:02

Stupidaggini:
Dal dizionario De Agostini
"dire cose senza senso"

Caro Ultimo pure tu non ti chiamare fuori, scrivere stupidaggini, ovviamente puntini a parte è un punto di forza del forum.
----------------  RISPONDI





In risposta a: E basta.. del 2/9/2014 - 21:26
Qual'è
AUTORE: Purista
email: -

5/9/2014 - 18:02

Attenzione a non fare confusione fra
apocope vocalica ed elisione
L'apocope vocalica può facilmente essere confusa con l'elisione; tuttavia vi sono due precise motivazioni per cui i due fenomeni non possono e non dovrebbero mai essere confusi:

L'apocope non richiede mai la presenza dell'apostrofo (tranne un numero limitato di casi facilmente rintracciabile nei dizionari), l'elisione sempre; inoltre, in quei casi in cui l'apostrofo indica un'apocope esso deve essere graficamente separato dalla parola che segue da uno spazio grafico; nell'elisione, invece, non ve n'è nessuno.
L'elisione è la caduta di una vocale finale davanti, e solo davanti, a un'altra parola che inizia per vocale: ne consegue che mentre una parola elisa può stare, in forma "troncata", solamente davanti ad altre inizianti per vocale, una parola apocopata può essere messa in qualsiasi contesto fonetico.

In sostanza qual è non va elisa, ma apocopata
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In risposta a: del
seconda casa
AUTORE: anonimo
email: -

5/9/2014 - 0:47

e' vergognoso caricare le persone che grazie alla politica dissennata di qesti ultimi governi si sono trovati a dare una casa a figli disoccupati o cassaitegrati in comodato d'uso di aliquote esose e considerarla seconda casa......ma non vi vergognate a chiamarla seconda queste regole rendono la politica schifosa
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In risposta a: Teoricamente nulla da eccepire.... del 4/9/2014 - 17:26
Appunto
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

4/9/2014 - 21:46

Finlandia e Canada hanno adottato meccanismi - in materia di sanità e scuola - assai simili a quelli che tu giustamente citi, Pedro.
Ma la società che intendo costruire ha come elemento fondante l'abolizione del denaro e di ciò che ne è causa scatenante (la proprietà privata dei mezzi di produzione), il rovesciamento della piramide di governo e la riappropriazione da parte di ciascuno della facoltà di rappresentarsi.
Il modello non funziona solo su scala locale: funziona ovunque purché si rovesci la piramide di potere.
Un saluto
----------------  RISPONDI





In risposta a: Teoricamente nulla da eccepire.... del 4/9/2014 - 17:26
Duratela 'n'antro pò ...............
AUTORE: Ultimo.
email: -

4/9/2014 - 20:31

............ unseneporpiùùùùùùùùùù. Anche seiounvònemmenoletto avete monopolizzato il forum e alla gente n'importanasema e uniscrivepiù ....... unl'avete anco'apito? .......... Ultimo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ma senti un po' del 4/9/2014 - 14:19
Teoricamente nulla da eccepire....
AUTORE: pedro
email: -

4/9/2014 - 17:26

...le social democrazie hanno molti limiti e molti difetti, alcuni dei quali da te ben elencati. In ogni caso tutti riformabili.(riformismo)
Anche se è utile non dimenticare alcune socialdemocrazie nordeuropee; si sono avvicinate a molte delle teorie leniniste più di quanto lo abbiano fatto quelle nazioni che del leninismo ne hanno fatto un regime.

Quindi, di converso passare dai dettati marxisti-leninisti che tu enunci, ad una efficiente applicazione che soddisfi le multiformi attitudini individuali o si applichi in contesti di società sempre più interconnesse sia a livello economico, commerciale che multimediale internazionale rendono quelle teorie un rimedio peggiore del male che vorrebbe curare.

Una società da te auspicata la si potrebbe adattare meglio in contesti ristretti, vedi piccole Comunità locali o comunità come i kibuz (?) israeliani, ma non la ritengo una soluzione macro economica-sociale.
Meglio liberi in una libera società dove si possa scegliere chi e come farsi amministrare.
Un saluto.

.
----------------  RISPONDI





In risposta a: ....appunto caro Alessio..... del 4/9/2014 - 8:24
Ma senti un po'
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

4/9/2014 - 14:19

«Da ciascuno secondo le proprie possibilità, a ciascuno secondo il proprio bisogno» è il succo del Marxismo, fondato però su un concetto straordinariamente meritocratico: la riappropriazione del frutto del lavoro.
Quantificando in maniera grossolana, possiamo far conto che i 4.000 mld di $ al giorno di transazioni finanziare in contrapposizione ai 20.000 mld di $ l'anno di economia reale, rappresentino - a livello mondiale - oltre il 98% dell'economia globale; se per «economia reale» vogliamo intendere il lavoro salariato sommato al profitto commerciale (non finanziario) dell'imprenditore, possiamo quantificare il primo tra lo 0,5 e l'1% del totale.
In altre parole, accade che sul pianeta terra un lavoratore dipendente producendo 100, si riappropri mediamente - quando va bene - di una sola unità, mentre il resto è profitto per la quasi totalità finanziario.
Vuoi poi farmi credere che i redditi parassitari da capitale finanziario siano un'attività lavorativa :cosa ci sarebbe di meritocratico in tutto questo?
Una società invece che identifichi i bisogni di tutti e decida come soddisfarli senza portare profitto a chicchessia, pretendendo da ciascuno di contribuire con il proprio lavoro alla produzione del benessere collettivo e - per converso - non è una società meritocratica?
Una società in cui tutti decidono - come imprenditori - cosa sia il bene comune e poi - come lavoratori - lo costruiscano, ricavandone soddisfazione personale senza nuocere a nessun altro non è sufficientemente meritocratico?
È forse meglio invece negare ad un eccellente e valido pittore la facoltà di dipingere - poiché nato nel contesto sociale sbagliato - costringendolo magari a svolgere attività usuranti una vita intera e senza mai poter disporre del proprio tempo, per permettere al figlio di papà di turno - incapace, inetto e incompetente di farlo al posto suo - solo perché a fine mese può contare sui proventi di un investimento finanziario o su una rendita immobiliare?
Questo è il merito socialdemocratico - senza ne' capo ne' coda - contrapposto a quello marxista che prevede che tu restituisca in lavoro alla collettività ciò che tu stesso - insieme a tutti gli altri tuoi pari - hai deciso dovesse essere il tuo contributo, potendoti permettere per tutto il tempo restante di dedicarti a qualunque altra attività.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Questa comincia a somigliare... del 4/9/2014 - 0:21
....appunto caro Alessio.....
AUTORE: pedro
email: -

4/9/2014 - 8:24

...ammettiamo pure che il leninismo abbia messo a nudo quanto tu vai scrivendo:il solo perseguimento dell'interesse personale delle democrazie socialdemocratiche.

Ti propongo un'esempio semplice.

Ora se io lavoro, mi applico, e mi attrezzo per migliorarmi e per offrire un esempio ai miei figli e nipoti, mentre altri, alle mie stesse condizioni di vita, per scarsa volontà, o per furbizia o quant'altro ottengono dal sistema che tu auspichi gli stessi benefici pur senza sacrifici e scarso impegno sul lavoro, chi dei due persegue l'interesse personale?

Siamo o no al punto di partenza, è solo questione di punti di vista, mi adeguo, ma i risultati nei confronti del "bene comune" vanno in rosso.

Lascerei perdere Cuba, gli USA e la Russia, quella è un'altra storia.
Un sistema che tu auspichi non può reggere senza autoritarismo ma solo attraverso una democrazia meritocratica e rappresentativa premiante per cittadini, partiti o associazioni di cittadini che operano al meglio per le maggioranze e per le minoranze.
Un saluto.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Un'altra visione della realtà. del 3/9/2014 - 11:32
Questa comincia a somigliare...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

4/9/2014 - 0:21

... a onestà intellettuale, Pedro.
Con particolare riferimento alla frase: «Mi rendo conto, c’è chi ha avuto le giuste opportunità per crescere e sono altrettanto consapevole che esistono persone meno fortunate [...]».
Il succo del materialismo dialettico sta proprio nell'analisi del contenuto di classe che ciascuno può esprimere: inevitabilmente, dietro l'apparente pigrizia d'intelletto imputabile a qualunque democratico-progressista, si nasconde una in realtà malcelata e strenua difesa del proprio status, ancorché costruito su instabili premesse (di fronte all'oggettività) e sulla spartizione delle briciole, degli avanzi del sontuoso banchetto di un ormai defunto capitalismo dal volto umano.
Per difendere la trascurabile (di fronte al tutto) estensione del proprio orticello si è disposti a transigere su tutto, dalle sorti dei bambini palestinesi - un tempo difesi a spada tratta - all'autodeterminazione dei popoli russofoni dell'Ukraina orientale, dalle privatizzazioni dei beni comuni alle opere inutili.
Ecco dunque l'aspetto più inverecondo e terrificante del Leninismo: quello di mettere a nudo la verità qual essa è: dietro l'eccessivo slancio democratico si nasconde il bieco - seppur comprensibile - perseguimento dell'interesse personale. Come è costume tra ogni liberaldemocratico o socialdemocratico che si rispetti.
Del resto non è forse vero che Fidel Castro fu messo al bando dagli USA - piuttosto che per le inclinazioni socialiste della «sua» rivoluzione - per di scambiare petrolio russo con lo zucchero cubano, impedendo alle multinazionali a stelle e strisce di depredare liberamente ile risorse cubane?!?
Questo è il vero spirito della democrazia classica occidentale (o borghese) e di chi la sostiene: se il RAS locale (vedi i vari Saddam Hussein) permettono agli USA di appropriarsi delle proprie risorse, sono belli e buoni anche se massacrano Curdi e Sciiti. Ma se nazionalizzano il petrolio, allora non si va più d'accordo. Non è vero Pedro?!?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Abbi pure l'ardire, Pedro ma... del 2/9/2014 - 18:17
Un'altra visione della realtà.
AUTORE: pedro
email: -

3/9/2014 - 11:32

Faccio parte di una Nazione, l’Italia, tra le più avanzate socialmente ed economicamente al mondo, pur con molte contraddizioni e ingiustizie.
Vivo in una Regione, la Toscana dove le contraddizioni e le ingiustizie sono meno evidenti che in altre regioni e vige una miglior giustizia ed equità sociale, anche se in Europa potremmo ritrovare situazioni migliori e da prendere ad esempio.

Mi sento dunque Cittadino Europeo e come me moltissimi dei 500 milioni di Europei che credono in una Europa Unita.

Ammesso e non concesso che l'austerity non mi abbia nemmeno sfiorato e che per me e i miei familiari tutto proceda a gonfie vele; secondo le tue deduzioni io dovrei provare angoscia o complessi di colpa? Dovrei rendere grazia a qualche governo?

Coloro che nei loro percorsi di vita hanno fatto i salti mortali, in termini di dedizione al lavoro, di sacrifici e rinunce o obbligati a trasferimenti di città in città, pagando le imposte dovute….. .e che alla fine del percorso lavorativo si trovano ad godere dei benefici acquisti a quale governo dovrebbe rendere grazia?

Mi rendo conto, c’è chi ha avuto le giuste opportunità per crescere e sono altrettanto consapevole che esistono persone meno fortunate, ma non per questo lotterò per distruggere quanto di buono è stato costruito dal dopo guerra ad oggi, oppure per vanificare quanto hanno dovuto dare in termini di tempo e sacrifici per se e per i loro cari chi cerca e prova a darsi un futuro migliore.

I migranti che attraversano il mediterraneo non hanno aspettative di buon governo o di rivoluzioni improbabili , ma sognano un futuro migliore attraverso le proprie capacità, e la buona volontà, qualcuno non arriva sulle nostre coste, altri meno fortunati si perdono nei percorsi della vita, ma molti trovano i loro spazi di lavoro e di felicità. Si potrebbe fare di più e meglio? Certo! Ma non vorrò mai togliere ad ognuno di loro il sogno di ricercare e trovare chi può offrire delle opportunità, per poi eventualmente ritornare nei rispettivi paesi e provare a costruire un futuro anche per tutti coloro che sono rimasti a casa. A fine ottocento erano gli Italiani a sognare un mondo migliore, oggi siamo noi ad accoglierli, ma pur con la pelle scura sono come noi cittadini del mondo.
Il leninismo? Molta buona teoria. Chi ha provato ad applicare “la ricetta” si è poi reso conto che la “maionese” non ha fatto presa. Sono le umane debolezze ad applicare le leggi teoriche e succede poi che “le pietanze” restano immangiabili.
Un saluto.
----------------  RISPONDI





In risposta a: E basta.. del 2/9/2014 - 21:26
«Io speriamo che me la cavo»
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

3/9/2014 - 10:59

È mia convinta opinione che disquisire intorno all’uso dell’apostrofo - per i cittadini di questa amena parte della Piana di Pisa, racchiusa tra il Monte Pisano, il Lago di Massaciuccoli, il Mar Ligure e l’Arno e terra natia di Antonio Tabucchi - sia, oltre che nobile ed edificante, un manifesto tentativo di riconciliazione con la lingua italiana, dunque fatto di per sé lusinghiero della tradizione letteraria ed evento di un certo desueto spessore culturale, in un mondo in cui a stilare la scaletta delle discussioni e dei dibattiti sono rimasti - ormai ad ogni livello - i vati dell’oscurantismo, i professionisti dell’intrattenimento o gli incapaci di qualsiasi forma di pensiero (i salotti dei talk show televisivi docent).
Davvero singolare e decisamente inopportuno è il fatto che a scatenare questa discussione sia stato il tentativo di esprimere un’opinione intorno a qualcosa, espressa in modo accorato e senza far mistero della propria ignoranza circa le regole grammaticali dell’Italiano.
Da par mio sarei d’accordo nell’eliminare la forma troncata di «quale» per poter tornare ad usare l’apostrofo anche al maschile: ma non va trascurato neanche il valore diacritico della forma «qual» che talvolta può essere di aiuto per districare il genere del nome - comune o proprio - cui è riferito.
Tuttavia, rifacendomi ad un bellissimo saggio della mia prof. d’Italiano del Liceo, «Testo e Contesto», posso affermare con assoluta certezza essere veramente rari i casi in cui diventi difficile riconoscere il genere senza il ricorso alla distinzione tra il troncamento e l’elisione di «quale».
Ciò nondimeno, va anche ricordato che - per analogia con l’articolo indeterminativo in cui l’elisione ha conclamato valore diacritico (l’uso di «un» apostrofato davanti ad una vocale introduce sempre e necessariamente un femminile) - anche da «quale» ci si potrebbe aspettare un comportamento simile.
Detto questo, ringraziato Roberto Antonelli per aver tentato di mettere la parola fine sull’annoso dibattito citando un articolo - purtroppo - decisamente poco risolutivo, e memore - ai tempi della mia seconda Liceo - di tre o quattro giorni trascorsi insonni a scervellarmi sulla regola che trasforma singolari come «camicia» o «flangia» in «camicie» o «flange» (al tempo non esisteva il web e reperire una soluzione ad un problema di questa portata poteva costare diverse giornate in biblioteca), direi che - frattanto che l’Accademia della Crusca o l’Istituto Superiore di Linguistica siano riusciti a dirimere la questione - sarebbe forse il caso di tornare ai tanti scottanti problemi che assillano la società contemporanea ben più di un apostrofo piazzato in maniera discutibile tra un «quale» arbitrariamente passato per la scure dell’elisione ed una quieta terza persona singolare del verbo «essere», lasciando - con il dovuto rispetto per chiunque - la facoltà allo scrittore di decidere se mantenersi nell’alveo di una correttezza esasperata - come in questo caso - o di una scorrettezza veniale.
----------------  RISPONDI





In risposta a: E basta.. del 2/9/2014 - 21:26
Mi consenta....
AUTORE: Bruno Baglini Migliarino
email: -

3/9/2014 - 8:35

Dissento un "gocciolino tanto" dal titolo "E basta" dato al copia/incolla del sig. Roberto Antonelli che con quello "si illude" di chiudere la questione che a tanti può sembrar (o sembrare) banale ma non lo è.

Il motivo primo dell'esistenza e del successo poi che ha avuto questo giornale online che "modestamente apparte" direbbe il Cioni Mario di Gaspare fù Giulia ed anche a mio avviso non ha eguali oggi in Italia; ma che dico in Italia, in Toscana, nella provincia di Pisa, fra Calci-Vecchiano-San Giuliano insomma.
Questo giornale ha dato la parola a tutti e tutti si possono esprimere fino alla noia od alla soddisfazione propria ed altrui, ed il fatto di accettare anche le firme dii Willy il Coiote che risponde a "Dilandogghe" è segno di piena libertà e lo vediamo perchè chi chiede la registrazione e l'indirizzo mail sono: od i grandi giornali tipo Repubblica o giornali online locali che hanno pochissimi lettori perchè nessuno gli scrive e dopo poco tempo chiudono (vedi i giornali online di partito locali, non ne campa uno ed essendo di partito poi è chiaro che sono "di parte" e quindi si castrano da soli.

Dire "E basta" è fuorviante perchè sappiamo bene che le lingue parlate e scritte cambiano evolvendosi in continuazione, basti vedere/sentire più che altro i nostri emigranti "all'estero" quando ritornano fra noi e non a caso e per caso l'antesignano della Voce del Serchio nel lontano 2002 si chiamò "Migliarinesi all'estero" e mentre Pippo ritornando al paesello parlava udinese, Fumacchio parlava un "forbito" milanese, mentre il figliolo di Sirio dello Sbranetto da Via delle Morella d'Albavola parla ancora il migliarinese ma già Piero Chicca di Vecchiano quando gli feci notare anni fa che in un suo libro in lingua glocale c'era uno sbaglio ed era " insennonnò" e lui mi fece notare che a Migliarino dite 'nsennò o 'nsenò a Vecchiano si dice insennonnò o 'nsennonno.
Chiusa la questione? eguà ci mancherebbe.

Dice la sig.ra Ludmilla ad Avanti Popolo: menomale che sulla VdS c'è solo la censura, se ci fosse anche una maestra elementare, "poveratte".
Povero a Lei ad uno che si ritiene di rango inferiore è "difficilerrimo " dirlo; così come quando ci rivolgiamo ai venditori di colore od ai lavavetro; mai sentito "uno" dargli del lei.
Il lettore/scrittore del Forum che si firma con lo pseudonimo Avanti Popolo od avanti popolo, mi risulta sia stato censurato una sola volta e sol perchè aveva offeso pesantemente "qualcuno" e quel qualcuno che stesse in alto od in basso nella scala sociale non ha importanza.
Non si offende nessuno su questo giornale e basta! cosi è stato rammentato più volte dal suo/nostro Direttore più volte.
Cambiare/correggere non serve o serve a poco. Se è persona interessata a farsi intendere poi con il tempo come han fatto molti migliorerà il suo linguaggio/scrittura, ma ebbe a dire Mikail Gorbaciov ad un suo "scriba" quello non sono io, io sono quello con la macchia della voglia del vino sulla chiorba.

Vediamo poi la contaminazione buona che avviene anche fra acerrimi rivali; vedi Alessio Niccolai che ha nella ultima sua, il modo di titolare i suoi interventi copiato proprio dal lettore/scrittore altrettanto presente su Forum e che si firma Ultimo; lui le più volte mette un titolo che per ristrettezza delle battute concesse ai titoli, mette diversi puntini.....e...continua il titolo nel testo.
Alessio lo ha copiato e che c'è di male? forse Ultimo è padrone assoluto dei puntini....no davvero e si vede.

Dire "E basta" come sostiene il sig. Antonelli servirà a Lui ma...e basta poi lo decide anche la noia di un gioco che dura troppo e non è detto che tutti debbono scrivere sulla VdS per dichiararsi da-cordo o contrari ad un andamento...lento o come vi pare.

piesse, ebbe a dire Roberto Benigni a Ferruccio ed al mi fratello Giordano il ventun febbraio del/76 al Teatro del Popolo di Migliarino: voi mi avete preso per Cioni Mario di Gaspare fù Giulia, ma quello sul palco era il mio personaggio; Roberto Benigni è quello che avete davanti agli occhi ed è quello che aspetta che gli paghiate un caffè e poi quando "cià sordi ve li ridarà"..infatti poi quando gli demmo le 100 mila lire pattuite, poi ci pagò bè. (della serie nomi-pseudonomi-personaggi rappresentati e veritieri).
buona giornata
bb
----------------  RISPONDI





In risposta a: E basta.. del 2/9/2014 - 21:26
Al Lettore
AUTORE: Ludmilla
email: -

3/9/2014 - 7:30

Grazie ad Antonelli ora io dormo sonni più tranquilli ed il Lettore in futuro ci penserà due volte prima di fare il saccente sulla cultura, specialmente a questo livello.
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