none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
 0
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Il primo lettore che risponde a un tema già presente nel forum e adopera il comando RISPONDI attiva automaticamente un dibattito. Il comando RISPONDI consente di sviluppare dibattiti su temi specifici.
In risposta a: Pag. n°25 Archivio Forum della VdS del 31/7/2014 - 21:04
Mi ha ingannato ...............
AUTORE: Ultimo.
email: -

31/7/2014 - 22:14

.......... gli ho creduto ..... Il " Rottamare " era solo uno slogan vincente. Ma quel " #staisereno " pochi giorni prima di rivelarsi un novello Bruto ....... mi ha fatto aprire gli occhi. Dopo quello che sta succedendo al Senato, i conti che si stanno rivelando sbagliati e l'economia che non cresce ........ sono pronto a scommettere su " #Matteoduripoo " .......... Ultimo
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In risposta a: Dalla padella nella brace .......... del 31/7/2014 - 13:19
Pag. n°25 Archivio Forum della VdS
AUTORE: Lettore della VdS
email: -

31/7/2014 - 21:04

Vota Matteo Renzi ............

AUTORE: Ultimo

email: -

6/12/2013 - 13:00

......... invece di " votarti " le scatole 'on quell'aRtri. ....... Ultimo.
;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;
nb, forse sono uno e trino gli autori che si firmano Ultimo sulla VdS, ma ho notato anche nella vita politica reale che i "fanze" del primo Renzi; colui che "sembrava" volesse cancellare il Partito Democratico era molto apprezato dagli anti PD che lo vedevano bene nella funzione di cavallo di Troia e cioè: entrare nel fortino del PD e farci fuori tutti.

...invece il ragazzo gioca bene ed ha portato il PD nelle ultime votazioni al 40,80% risultato mai raggiunto da nessun segretario PCI-PDS-DS-PD e lo ha fatto in perfetto stile della lotta giapponese: usando la forza dell'avversario (Fassina e Cuperlo docet).
..ed ora il boccino lo ha in mano lui, non i sette senatori vendoliani con i loro 9.000 emendamenti per rimanere abbarbicati li dove non servono più.
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AUTORE: Ultimo.
email: -

31/7/2014 - 13:19

.............. ossia ..... dopo Berlusconi Renzi. ....... Ultimo
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In risposta a: del
NON E' CAMBIATO NIENTE
AUTORE: UNI SANO
email: -

30/7/2014 - 14:26

COME VOLEVASI DIMOSTRARE IN POLITICA NON E' CAMBIATO IL VENTO, GIRA E RIGIRA SEMPRE DA LUI BISOGNA PASSARE. VOTATE ITALIANI VOTATE!!!!!!!!!!
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In risposta a: Come al solito!!!!! del 22/7/2014 - 17:04
A buon intenditor................
AUTORE: Cittadino sempre censurato
email: -

22/7/2014 - 20:21

Caro redattore 3 ti sembreranno a te cose senza senso ma di senso ne hanno a palate. Se non hai capito pazienza ma chi legge capisce al sicuro. A volte tre parole dicono di più di un poema. Io non ho offeso nessuno ho solo fatto la critica che volevo fare e ho detto la mia opinione....è lecito? Se mi devo ripetere in parole più semplici dico che mi dispiace sentire certe risposte a certi interventi seri e competenti. In quanto ai suggerimenti dico che chi non sa rispondere con competenza è meglio che stia zitto.
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In risposta a: Leggendo... del 22/7/2014 - 13:43
Come al solito!!!!!
AUTORE: Cittadino sempre censurato
email: -

22/7/2014 - 17:04

In questo forum c'è chi chiama cervelli e chi risponde corbelli.
COME AL SOLITO !!!!!!!!!

NDR (Redattore 3)
Se scrivi queste cose senza senso, senza esprimere opinioni, critiche o suggerimenti, non vieni censurato ma il post viene cancellato perchè completamente inutile.
Prova a dire qualcosa, senza offendere nessuno, e poi vediamo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: SCOUT: anche l'amore per la natura ha un "limite del 22/7/2014 - 8:18
Leggendo...
AUTORE: Bruno Baglini, cittadino del Parco
email: -

22/7/2014 - 13:43

Leggendo il FORUM della Voce del Serchio.
1°vedo sotto la finca rossa FORUM-Leggi le opinioni - Scrivi un opinione.
...contenuto apparte; che in un Forun online come quello "concesso" sulla VdS possono scrivere o riportare opinioni altrui anche in maniera anonima, però, un però c'è sempre.
L'opinione dell'esimio prof. dell'Università di Camerino è già stata pubblicata su questo giornale ed è servita per continuare il dibattito sull'opportunità o meno di ospitare gli Agescini in Coltano come suggerivano i 200 firmatari dell'appello "si all'Agesci in Coltano" (od altrove) tipo...sul Monte Serra come sarebbe piaciuto anche a me.
Non sono curioso a tal punto di voler sapere se il prof. Alessandro Spinelli ed il prof. Giacinto Nudi ex presidente del Parco MSM (che ha scritto una lettera aperta al Presidente del Parco (sul FORUM della VdS) in merito alla disfida a due nella sala Gronchi hanno scoperto da se l'opportunità data da questo giornale dove il dibattito sulla questione iniziò in Aprile come riferì il Sindaco Lunardi il 26/4/14 al prof. Salvatore Settis in Consiglio Comunale che...grazie alla VdS ed alla redazione di quel giornale si ha l'opportunità tutti di dir la nostra; (o "riportare" altre opinione come fa spesso chi ha -trascritto nel post precedente al mio, l'opinione di altri-su "Scrivi un opinione"

Nel frattempo come facente parte del primo Comitato Iniziativa Parco (CIP) del 68/69 e del Comitato Parco di Migliarino degli anni 2.000 fino ad ora, mi son preso del "benaltrista" perchè ho rammentato che oltre la tre giorni dell'Agesci il Nostro Parco ha sofferto per 20 anni la questione "prostituzione imperante" facendo diventare la vecchia Aurelia da Villa Salviati al PL 110+221 (mezza macchia-Montioni)zona off limites per Cittadini del Parco essendo a tutti gli effetti esser diventato il "casino a cielo aperto più grosso e grande della Toscana" e..persiste (speriamo di no in seguito) un poligono di tiro in località Montioni da Settembre a Maggio con mitragliate nel nostro mare e conseguente chiusura della pista ciclabile pagata con fondi Europei e...frastuono assordate in pieno cuore della Marina del Parco; ripeto: da Settembre a Maggio di tutti gli anni, chiusa la pista ciclabile sul Balipedio per raffiche di mitra.

...poi come si conviene ad una persona che non ha pre/concetti, mi son preso dell'ondivago perchè non nettamente schierato a favore o contro la tre giorni dell'Agesci.

Poi vedremo difronte al creatore di tutti noi (se c'è) e fra parecchiotti anni (spero) se mi merito l'inferno per essere stato Comunista ed aver cercato con tutti i miei mezzi di recuperare la fiducia del signore iddio nostro sacrificando giornate (tante) a ripulire/rimediare i danni fatti dall'incuria che partono dal /72 ben prima dell'istituzione della legge Regionale che istituiva il Parco che già a quel tempo le guardie del duca Salviati erano ridotte in numero e servizi di controllo che lasciavano campo agli abusi.
Chi vivrà vedrà ma..per l'intanto le vittime della polvere bianca spacciata all'interno del Nostro Parco non si fermano.

Buon futuro a tutti noi Cittadini del Parco e.. a chi ci ama.
..ama e fa ciò che vuoi!

Ecco, l'amico e compagno Marinelli conclude sempre con citazioni di Gandi e quindi sant. Agostino è santo a pari merito del Mahatma Gandhi.

nb, è inteso che il tutto è a titolo personale con firma ed indirizzo di casa e non indirizzo mail per ovvi motivi di discrezionalità.
Bruno Baglini Via Pratavecchie n°45 Migliarino. P
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AUTORE: Marcello Marinelli
email: -

22/7/2014 - 8:18

Pensando di fare cosa gradita utilizzo l'indirizzario di Alessandro Spinelli per queste interessanti riflessioni sulla vicenda di S.Rossore e piu' in generale sulla politica dei parchi di Franco Ferroni Responsabile Policy Biodiversità, Aree protette, Politiche Agricole WWF Italia.
Franco Ferroni
RADUNO AGESCI NEL PARCO NATURALE REGIONALE DI SAN ROSSORE: ANCHE L’AMORE PER LA NATURA HA UN “LIMITE”, QUELLO DELLA CAPACITA’ DI CARICO DEGLI ECOSISTEMI. IL DIBATTITO SUL RADUNO AGESCI A SAN ROSSORE PONE MOLTI INTERROGATIVI, IN PARTICOLARE AGLI AMBIENTALISTI.
Da settimane è aperto un confronto pubblico, sulla rete e sulla stampa, in relazione al prossimo raduno ‪#‎AGESCI‬ nella ex tenuta presidenziale di‪#‎SanRossore‬, oggi ‪#‎Parco‬ Naturale regionale della ‪#‎Toscana‬.
Il caso di San Rossore e’ uno dei tanti esempi delle contraddizioni tra “forma” e “sostanza” che caratterizza ormai la gestione dei parchi e delle altre aree naturali protette nel nostro Paese. Il rispetto “formale” delle procedure e’ stato garantito, e’ stato concesso il nulla osta con le opportune prescrizioni da parte dell’Ente responsabile della gestione, e’ stata effettuata la Valutazione d’Incidenza essendo l’area un sito Natura 2000, è arrivata la benedizione di tutti gli Enti preposti alla conservazione del ns. patrimonio naturale (dalla DPN del Ministero dell’Ambiente, alla Regione Toscana, a tutti gli Enti Locali interessati). Per le carte formali il raduno dei 25.000 scout e’ quindi compatibile con la tutela dell’area naturale protetta.
La “sostanza” delle cose induce ad una valutazione diversa, perche’ oggettivamente e’ davvero difficile che un carico di persone cosi’ elevato, concentrato in un’area vulnerabile e di pregio dal punto di vista naturalistico (altrimenti non sarebbe un parco) non determini alcun impatto rilevante. Non esi

​s​tono in Italia ed in Toscana altre localita’ piu’ adatte ad ospitare l’incontro dell’AGESCI ?, al di fuori del Parco naturale di San Rossore o di qualsiasi altra area naturale protetta ? ( che ricordo interessano solo il 10,41% del territorio nazionale).
Ma oltre al grave problema dell’impatto sugli ecosistemi del parco naturale regionale il caso San Rossore pone, a mio parere, a tutto il movimento ambientalista alcuni seri interrogativi. Provo a riassumerli in estrema sintesi.
Dopo 34 anni dallo storico incontro di Camerino che lancio’ la sfida del 10% di territorio protetto entro il 2000 abbiamo in Italia 871 aree protette che sulla carta tutelano il 10,41 % del nostro territorio, se consideriamo anche le aree Natura 2000 arriviamo ad oltre il 19%. La sfida di Camerino 1980 e’ quindi stata vinta ?
Personalmente ritengo di NO, ovviamente non solo per il caso esemplificativo del raduno scout di San Rossore. Significativi sono i dati del rapporto ISPRA redatto in base all’art.17 della Direttiva UE Habitat che conferma la sistematica perdita di biodiversita’ oggi nel nostro paese, con il 50% delle specie e 7 habitat su 10 in Direttiva UE in un cattivo o inadeguato stato di conservazione. Altro indicatore della perdita della nostra storica sfida e’ il dossier denuncia presentato dal WWF e dalla LIPU alla stessa Commissione UE sulla inadeguatezza delle valutazioni di incidenza per gli interventi realizzati in siti Natura 2000 in base all’art.6 della stessa Direttiva UE. Speriamo solo che la valutazione d’incidenza nel caso del raduno AGESCI nel sito Natura 2000 di San Rossore sia stata eseguita con maggiore serieta’ e competenza rispetto ai numerosi casi denunciati dal WWF e dalla LIPU.
Ma la nostra vera sconfitta ritengo sia soprattutto culturale. E’ necessario chiedersi perche’ un pubblico sensibile come gli scout AGESCI non si siano adeguatamente posti il problema della capacita’ di carico degli ecosistemi all’interno del parco naturale di San Rossore in relazione ai numeri e conseguenti impatti del loro raduno.
Se oggi neppure una delle componenti piu’ sensibili ed attente della nostra Società non si pone il problema dei possibili impatti sui delicati ecosistemi di un parco naturale, dobbiamo ritengo interrogarci sull’efficacia del nostro lavoro di ambientalisti nei 34 anni che ci separano dall’incontro di Camerino nel 1980.
Aurelio Peccei ci ha insegnato che la sfida per la sostenibilità del rapporto tra la nostra specie e il suo ambiente (naturale, ma anche sociale) è prima di tutto una sfida culturale.
Nonostante i tanti importanti successi e traguardi raggiunti il caso San Rossore ci ricorda che questa sfida culturale non e’ stata ancora vinta.
Ma mi chiedo il movimento ambientalista costituito oggi da un arcipelago di Associazioni, gruppi, comitati e singole persone, forse numericamente molto più numeroso rispetto al 1980, ma senz’altro piu’ frammentato e litigioso, continua ad operare con convinzione per affrontare e vincere questa sfida ?
Le sfide culturali si vincono soprattutto con l’educazione, una disciplina ed una pratica che opera inevitabilmente su tempi lunghi e richiede particolare dedizione verso i bambini (in particolare nei primi anni di vita). Quale e’ stato e quale e’ oggi l’impegno delle maggiori Associazioni ambientaliste nel settore dell’educazione alla “sostenibilita’” ?
In molti casi si e’ ridotto tutto ad operazioni di marketing o lodevoli esperienze di green economy, forse utili e necessarie, ma spesso (quasi sempre) del tutto estranee alle finalità dell’educazione intesa come formazione della capacità di interpretare le nostre relazioni con la natura e con le altre persone. Da troppo tempo le nostre azioni in tal senso sono ininfluenti rispetto alla vera sfida che abbiamo di fronte. Una sfida diventata nel tempo piu’ complessa, che richiede maggiore capacità di analisi e la scoperta o semplicemente la ri-scoperta di azioni piu’ efficaci.
Le Associazioni ambientaliste storiche sono state incapaci di leggere ed interpretare le trasformazioni in atto nella nostra società, come la nascita dei “nativi digitali” determinata dalla rivoluzione del web. Dov’e’ oggi nelle Associazioni ambientaliste il dibattito ed il confronto su questi temi, sul ruolo delle pedagogie attive, sui processi cognitivi che formano i valori di riferimento delle persone, dei gruppi e delle comunità ?
Le maggiori Associazioni ambientaliste sembra abbiano da tempo di-smesso il loro impegno per vincere questa sfida culturale.
Nel frattempo tutto e tutti sono diventati “sostenibili”, tutti si candidano ad alfieri della green economy, tutti possono liberamente dichiarare di essere “amanti e rispettosi della Natura” dai cacciatori agli scout AGESCI, dagli Amministratori pubblici che promuovono ed autorizzano nuove faraoniche opere pubbliche (che assicurano ingenti illeciti profitti personali ai politici di turno), dalle imprese multinazionali che spacciano OGM o combustibili fossili rigorosamente in modo “sostenibile”, “compatibile” ed “innovativo”. Chi prova a contestare e denunciare le tante ipocrisie o semplicemente le incongruenze o contraddizioni viene facilmente liquidato come “retrogrado”, “radicale estremista”, “nostalgico”, ecc. ecc.
Non ho ovviamente la pretesa di avere verita’ in tasca, da diffondere per ogni circostanza, ma ritengo un grave errore del movimento ambientalista aver attenuato (se non del tutto abbandonato) il proprio lavoro sull’educazione alla “sostenibilita’”, proprio nel decennio dedicato dall’ONU a questo tema.
Citando Gandi “Dobbiamo (PRIMA) diventare (NOI) il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo”…!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
articolo del 17 Luglio
AUTORE: Max
email: -

18/7/2014 - 10:12

Pare strano che questo sito non pubblichi l'articolo uscito ieri sui quotidiani relativo all'ultimo Consiglio Comunale. va bene essere schierati ma cosi è nauseante...

NDR
Caro Max forse potresti riflettere un po' di più prima di fare certe affermazioni. Ti dimentichi che questo è un giornale che si basa su opera di volontari (a volte incompetenti secondo alcuni) che non ha una redazione di dipendenti e giornalisti sempre pronti a tutte le notizie. La redazione fa quello che può e si basa molto sul contributo dei propri lettori. Se questo articolo era per te così importante potevi riportarlo tu stesso su questo post.
Evitavi la nausea ma soprattutto quella di dire corbellerie.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ad Alessio Niccolai del 12/7/2014 - 15:53
Risposta breve e di getto
AUTORE: Alessio
email: [protetta]

14/7/2014 - 13:29

Caro Maini, come Marxista non posso che prendere atto dello “storicamente determinato” anche rispetto alle lunghe querelles di Bosnia, Iraq e Afghanistan: ai tempi di Tito e sotto la denominazione di Jugoslavia, Serbi, Croati, Bosniaci (Musulmani e non), Montenegrini vissero in perfetto ed armonioso equilibrio, benché il genio guastatori ustaša abbia tentato più volte di consegnarne una porzione di rilievo alle potenze dell’Asse e alla brutalità Nazi-Fascista.
Un equilibrio - tra l’altro - perfettamente equidistante da URSS ed Occidente.
Per quanto concerne l’Iraq, la questione è ben più complessa e di difficile comprensione: i Curdi non si sono mai fatti una ragione di essere sparpagliati fra diversi stati assolutamente estranei alla loro cultura: Mussolini in “Italia” - su scala decisamente minore - pretese la stessa cosa dall’etnia ladina dislocata in 6 valli fra Alto Adige, Trentino e Veneto, auspicandone la sordida (e violenta) italianizzazione.
Purtroppo pretendere che i Curdi accettino di buon grado la propria ripartizione territoriale tra Turchia, Iraq, Iran, Armenia e Siria è - in ugual misura - è purissima follia: che un coacervo di borghesie compradore - assolutamente estranee alla loro storia e alle loro tradizioni, non è soltanto una violazione criminale del sacrosanto ed inderogabile principio di autodeterminazione dei popoli, ma anche una velleità pura e semplice come tante altre coltivate dall’Occidente (Palestina docet!).
Per ciò che attiene l’Iraq in particolare, bisognerà forse che le ricordi - carissimo Maini - che l’originaria vocazione socialista e filo-sovietica del partito Ba’th già al potere - dacché Saddam Hussein se ne impadronì nel 1979 - fu abbandonata per perseguire con maggiore facilità le prescrizioni americane.
Questo “brav’uomo”, inizialmente tanto nelle grazie dei potentati occidentali in cerca di un grimaldello per scardinare - altro indesiderato frutto dell’autoderminazione dei popoli - gli Ayatollah iraniani, colpevoli di aver deposto governi condiscendenti e filo-americani, con la nazionalizzazione dei pozzi petroliferi tradì le inclinazioni dell’OPEC a spartire la torta fra le grandi corporate dell’oro nero, rendendolo inviso agli occhi del vecchio e premuroso Zio Sam.
Peccato: mi ricordavo che prima del provvidenziale intervento occidentale, la storia di questi luoghi godesse di un’ottima e naturale sequenzialità dalle antiche glorie assiro-babilonesi, attraverso le vicissitudini di Ciro Il Grande, dei fieri Parti - temuti dalla stessa Roma imperiale - e della conquista sassanide fino al lungo dominio ottomano.
L’insanabile conflitto - in origine meramente teologico - tra Sciiti e Sunniti non si può risolvere parteggiando un giorno per gli uni, un giorno per gli altri sempre e sulla base di chi sembri più affidabile per far defluire l’oro nero dalla terra fra il Tigri all’Eufrate verso gli USA (o i loro centri di potere) alle condizioni stabilite dall’Occidente: ha voglia Maini di chiamare la presenza militare in Iraq “peace keeping” o in qualunque altro modo… la verità è che la storia non si può piegare alle esigenze delle multinazionali del petrolio o della “ricostruzione” dei paesi bombardati!
Capita pure - amante delle culture e dei popoli - che il sottoscritto abbia per intero letto una discreta traduzione del Corano e delle Mille e una Notte (oltre ad aver assolto agli obblighi di leva), caro Maini: la scarsa propensione delle forze armate occidentali a documentarsi prima di aggredire i popoli per effetto di decisioni politiche aberranti, è la naturale spiegazione a tanti fatti - ivi inclusa Nassiriya - nei quali tanta carne da macello è stata coinvolta senza manco sapere cosa esattamente stesse facendo.
Ora, se vogliamo attribuire ad ogni costo un’utilità ai militari o alle scriteriate missioni disposte - per conto dei grandi interessi economico-finanziari occidentali - dal gendarme del mondo, quello stesso che - in America Latina - ha appoggiato i Narcotrafficanti, o che ha inviato gli Squadroni della Morte in Egitto, Libia e Siria a destabilizzare e - sostanzialmente - a mettere tutti contro tutti, facciamolo pure: d’altra parte è pur vero che anche l’industria bellica dia da mangiare ad un sacco di famiglie, o se vogliamo raccontare al mondo questa castroneria antropologica della superiorità occidentale e delle sue “democrazie”, raccontiamocelo pure: la verità è che i militari italiani (e non) - incrociando in Iraq, in Afghanistan o in Jugoslavia, assecondano decisioni politiche barbare, criminali e contrarie al principio di autodeterminazione dei popoli, maturate all’ombra di interessi economici a loro stessi non conosciute, inoculando nelle loro testoline l’idea assolutamente fuorviante e illusoria di combinare qualcosa di buono per l’umanità.
E questo vale anche per quanti, anziché coadiuvare - ad esempio - il proibitivo lavoro delle Procure Anti-Mafia, si trovino a sparare senza una ragione plausibile a due innocenti pescatori… la colpa non è loro o, perlomeno, non del tutto: chi li ha messi su una nave da crociera al servizio di una multinazionale della navigazione, anziché al servizio degli italiani? E chi è morto a Nassiriya (c’era anche un mio caro compagno di liceo), sapeva esattamente perché si trovasse lì o quali interessi andasse compiacendo con una divisa ed un fucile?!?
Ora, caro Maini, lei mi deve dire esattamente: essere al servizio degli italiani (come collettività) presuppone anche fare tutto ciò che prescrive la Casa Bianca?
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Ad Alessio Niccolai
AUTORE: Riccardo Maini
email: -

12/7/2014 - 15:53

Non ho voluto rispondere immediatamente al suo scritto perché non volevo che qualcuno potesse tacciarmi di “appropriarmi” egoisticamente e con troppa frequenza di spazi comuni, ma verificando che i frequentatori del Forum sembrano essere andati in vacanza, rispondo oggi al suo intervento.
Mi fa piacere costatare che ha fatto il servizio militare, non perché ciò possa essere considerato banalmente un punto di merito, ma semplicemente perché personalmente accetto, anche se poi posso non condividerle, le critiche più feroci che provengono da coloro i quali parlano con cognizione di causa in quanto hanno vissuto in prima persona l'esperienza e per tale motivo hanno tutto il diritto di parola.
Come potrà ben comprendere, non condivido il suo punto di vista per ciò che riguarda le “missioni internazionali di polizia”, che io chiamo invece di “peace keeping”.
Sono stato per sei mesi in Bosnia nel 1996 subito dopo gli accordi di Dayton del 21 novembre 1995 ed altri sei nel 1999 e posso affermare che solo grazie alla presenza delle Forze IFOR si è potuta costruire una situazione di pace tra croati-musulmani e serbi, impensabile, che ancora oggi dura.
L'IRAK è esattamente l'opposto.
Le Forze di Polizia, come le chiama, si sono ritirate, permettendo alle tre grandi “etnie” sciiti, sunniti e kurdi di combattersi per la supremazia e si continuano a contare morti e carneficine e tutto ciò per lei è accettabile, giustificando il tutto come l'autodeterminazione dei popoli?.
E' giusto assistere a quello che succede in Siria senza intervenire?.
Io credo che in determinate situazioni quando si assiste all'annientamento di una parte di una popolazione o di una etnia senza intervenire o ancora peggio far finta di niente vuol dire che si appartiene ad un genere umano che non è degno di vivere in questa nostra società civile.
Velivoli, navi, carri armati se possono essere utili per bloccare morte e devastazione, per me, ben vengano.
Personalmente credo che quei rappresentanti, quei simpatizzanti di alcune forze politiche di estrema sinistra che hanno gridato nei loro cortei “10, 100, 1000, Nassiriya” abbiano raggiunto la più ignobile e abietta bassezza che solo la loro stupidità e mediocrità può far loro esprimere.
Credo, ma come sempre posso essere contestato, che di fronte a simili eventi una Nazione si debba raccogliere compatta intorno ai propri caduti, noi siamo, invece, riusciti a far vedere al mondo la nostra grettezza.
Un cordiale saluto
----------------  RISPONDI





In risposta a: Puno e a capo? del 7/7/2014 - 21:50
A modino
AUTORE: Consigliere Comunale
email: -

9/7/2014 - 0:23

Controlla a modino eccolo estratto dal sito del comune il giorno 3 luglio
Convocazione Consiglio Comunale
San Giuliano Terme, 3 luglio 2014
E' convocato il Consiglio Comunale che avrà luogo nella sala Consiliare del Comune alle ore 18,00 di martedì 8 luglio per la trattazione del seguente ordine del giorno:
Comunicazioni;
Nomina della commissione consiliare Statuto e Regolamento;
Nomina delle commissioni consultive;
Nomina della commissione consiliare Verifica e Controllo;
Nomina dei rappresentanti del Consiglio comunale in seno alla commissione Toponomastica;
Nomina dei componenti la commissione comunale per l'aggiornamento degli albi dei giudici popolari presso la Corte d'Assise e la Corte d'Assise di appello;
Recesso dalla convenzione di segreteria comunale tra i comuni di San Giuliano Terme e Vecchiano;
Consigliere comunale Giacomo Mannocci - interrogazione al Sindaco ad oggetto "valutazione della compatibilità con l'ufficio di Assessore degli incarichi ricoperti attualmente dal Dott. Carlo Guelfi;
Mozione presentata dal Consigliere Giacomo Mannocci ad oggetto "il comune di San Giuliano a fianco dei marò detenuti in India;
Mozione presentata dal Consigliere Giacomo Mannocci in merito al corretto funzionamento dei gruppi consiliari comunali;
Mozione presentata dai gruppi di minoranza in merito alla condivisione dei lavori del Consiglio comunalee dei gruppi consiliari;
Mozione presentata dal Consigliere comunale Fabiano Martinelli di sostegno al popolo Saharawi;
----------------  RISPONDI





In risposta a: A Alessio Niccolai del 8/7/2014 - 16:20
Questione di prospettiva, Maini
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

8/7/2014 - 19:05

Gentile Maini mi permetto di corrisponderle la mia stima - non già per il bell’artificio letterario e comunicativo cui ha fatto ricorso, dipingendosi modesto Davide in un improbabile confronto con un possente Golia - ma, paradossalmente, per la straordinaria continuità con cui - a dispetto degli inevitabili detrattori - ha insistito a gridare al mondo come la pensa per tutti questi anni. Perché ciò fa di lei una persona schietta e presumibilmente retta, una persona con cui diventa inevitabile confrontarsi e, evidentemente, un interlocutore degno di attenzioni.
Venendo a noi però, comincerò dalla fine del suo intervento: quella che lei definisce “banale demagogia di coloro i quali […]” è in realtà una forma mentis compiuta, perfettamente razionale e frutto - non di un ribellione interiore ed esteriore, ma - di una consapevole riflessione.
Non è con un obiettore di coscienza o con un dogmatico non-violento che si sta confrontando: ho prestato servizio presso il 66° Reggimento Fanteria “Trieste” di Forlì, congedandomi con due encomi ed un grado da Sergente mancato soltanto per effetto della riforma delle gerarchie occorsa proprio nel biennio 1994/95, interessando sfavorevolmente il mio scaglione.
La mia è una formazione leninista ed i miei paradigmi sono generalmente molto diversi dal resto del calderone che lei considera Sinistra: il mio obiettivo è l’«abolizione dello stato di cose presente» che la storia insegna conseguibile ai suoi seguaci soltanto lavorando a fianco dei militari e non contrapponendovisi; ciò detto, Maini, sappia che - pungolo a parte sulle gerarchie militari, calato nel mio intervento giusto per provocare la sua reazione - quella sui velivoli da combattimento o sulle missioni di guerra, non è demagogia ma, semplicemente, una prospettiva totalmente diversa dalla sua.
Secondo il mio modo di vedere le cose, un esercito che travalichi i confini del proprio Paese, commette sempre e comunque un atto di guerra imperialista, poiché viola il principio di autodeterminazione dei popoli.
Che un intervento si chiami «Missione Internazionale di Polizia» o pinco pallo, che abbia legittimazione dalla NATO, dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU o che sia una raccapricciante declinazione personale del delirio di onnipotenza di una Nazione, poco mi importa: non ho esitato a considerare aggressione imperialista l’intervento dell’Armata Rossa - guidata dall’abile stratega militare Trotskij - a sostegno degli Spartachisti tedeschi insorti nel 1919 contro il governo della Repubblica di Weimar, figuriamoci cosa possa pensare delle “missioni di pace” con cui gli eserciti d’Occidente hanno consegnato il mondo al capitale finanziario multinazionale!
Non le dovrebbe quindi risultare incomprensibile che consideri criminale l’acquisto dei fantomatici velivoli da combattimento, laddove la scuola (del resto, a SGT ne sono state vendute ben 2, come lei ricorderà!) e la sanità pubbliche stanno andando letteralmente a brandelli, salire su un’autobus equivale a chiedere un mutuo o arrivare a fine mese si fa - giorno dopo giorno sempre di più - un’arrampicata sugli specchi.
Ma del resto, come considero scriteriate le spese militari di questa natura, non faccio certo sconti ad altri tipi di sperperi - secondo il modesto avviso - assolutamente scriteriati (TAV, MOSE, Expo, allungamento della pista di Peretola, Porto di Marina, etc.).
E le voglio dire di più: se governassi io, tutto il contingente attualmente impegnato in Iraq, in Afghanistan e, residualmente, in Jugoslavia (così continuerò a chiamarla, visto che sotto quella denominazione - ai tempi di Tito - i suoi popoli hanno goduto di pace, benessere diffuso ed indipendenza economica), sarebbe impiegato - seduta stante - alle dipendenze di Procure come quella di Palermo e disseminato per tutta la Sicilia, la Calabria, la Campania e la Puglia a mettere la parola fine su certuni cancri socio-politici che affliggono l’Italia.
Per il resto - amico mio - collocarmi agli antipodi rispetto alla sua posizione è forse l’unico peccato di presunzione intellettiva commesso scrivendo l’intervento di cui sotto: prova ne sia la sconsiderata leggerezza con cui afferma «un personaggio come lei l'avrei visto molto bene seduto su uno dei seggioloni, in consiglio comunale».
Un “personaggio come me”, appartiene ad una Sinistra che non raccoglie o accetta ordini di scuderia, che non teme il confronto con chicchessia, che non ha paura di convergere finanche con l’Estrema Destra intorno ad una tematica che le sia cara, che non si discosta dai suoi interlocutori sociali privilegiati ma, soprattutto, che ha il difetto di voler davvero presiedere ad un cambiamento epocale, anziché millantarlo inutilmente quasi confortato dalla certezza che non avrà mai luogo.
Ed è proprio per questo che non mi vedrà mai seduto su uno scranno di rilievo: i sognatori sono pericolosi perché non temono ma anzi, provocano il cambiamento.
L’Europa? Mi piacerebbe senz’altro: un’Europa dei Popoli, un’Europa dei Diritti, un’Europa in cui anziani e bambini siano in cima alla lista delle priorità politiche, un’Europa solidale, un’Europa in cui gli “ultimi” possano trovare un equilibrio. Questa no: non è e non sarà mai la mia Europa.
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In risposta a: del
A Alessio Niccolai
AUTORE: Riccardo Maini
email: -

8/7/2014 - 16:20

Egregio, leggo sempre con molta attenzione gli scritti che vengono pubblicati sulla VDS a sua firma; li trovo intrisi di una profonda conoscenza politica, pieni di riferimenti storici molto precisi e di valutazioni socio-culturali di indubbia sensibilità.
Provare a rispondere ad un personaggio di tale livello culturale, io ex soldataccio, con il rischio di essere asfaltato, come si usa dire, dalla sua controrisposta, non è certo facile, ma dieci anni di attività come consigliere comunale nelle file dell'opposizione, ormai ex, attaccato, senza pietà, con giudizi quasi mai positivi, anche se con un certo timore riverenziale nei suoi confronti, provo a darle una risposta.
Vediamo di andare con ordine, lei mi chiede da quale parte io stia, questa è una risposta semplice, esattamente dalla parte opposta da quella che sta lei.
Se ci fossero dubbi, le confermo che politicamente mi colloco nell'ala moderata del centrodestra e sono un convinto europeista.
Corretto quello che scrive, io non rientro nel novero di quei "magnifici 5" scelti dal sindaco Di Maio per formare la giunta, bisogna, oltre ad avere un'ideologia politica molto differente dalla mia come già detto, avere qualità e capacità che solo chi ha militato per anni ed anni nel PD e nella sinistra in generale possono acquisire e se mi permette, un personaggio come lei l'avrei visto molto bene seduto su uno dei seggioloni, in consiglio comunale.
Provo rammarico e molta tristezza e non è la prima volta che lo dico nel vedere come si è ridotto il centro destra locale, tre soli consiglieri che mi sembrano molto discordi e giudico, spero che me lo conceda, l'opposizione di sinistra alquanto evanescente e le ribadisco, perché non vorrei che nel mio italiano molto approssimativo non fossi stato sufficientemente chiaro che la figura che i consiglieri pentastellati, "grillini" per i soli amici, fatta nel primo consiglio comunale è stata veramente penosa e se questa è la parte trainante dell'opposizione mi conceda di avere molto dubbi.
Sig. Niccolai , nel chiudere questo certamente troppo lungo intervento, la invito, proprio per la grande ammirazione che nutro per lei, a non scendere nella banale demagogia di coloro i quali non sapendo alla fine come sostenere le proprie idee tirano fuori i soliti discorsi sulle gerarchie militari, sui velivoli da combattimento o sui finanziamenti alle missioni che lei chiama di guerra.
Da lei mi aspetto argomenti molto corposi, di sostanza.
Un cordiale saluto e mi perdoni se non sono stato chiaro.
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In risposta a: A CCP del 8/7/2014 - 8:51
Carissimi Colleghi lettori/scrittori
AUTORE: Lettore/scrittore della VdS
email: -

8/7/2014 - 9:46

Visto che con il vostro/nostro giornale si ha/da modo anche a chi modo non aveva, o ne aveva pochissimo di modo di intervenire nel dibattito generale che di solito si svoge nelle sedi istituzionali (Consigli Comunali aperti), o assemblee cittadine e di associati alle varie associazioni culturali, politiche e del tempo libero).
Li non sempre ci tocca la parola, o perchè si è fatto tardi o perchè i vari CCP, H Bosh, Ultimo& dovrebbero appalesarsi, perchè da noi in piazza o in Consiglio Comunale il burqua non lo porta nessuno.

Cari amici lettori/scrittori, radio Radicale anni fa provò a lasciare il canale aperto senza filtri e dopo una mezzoretta la miglior parola detta ed intesa era: rbudello di tumà maiala, anzi maialissima, insieme alla budella della tu sorella etc-etc...fine di quella balorda esperienza.
...mi trovai ad un dibattito in una libera TV delle prime TV libere parecchi anni fa e anche quella adottò il microfono libero al dilà dello schermo e dopo dieci minuti di libero e serio confronto arrivò un esclamazione bella colorita da un simil livornerese e...che belle 'osche che hai e...te stè li a perde tempo con lorolì, disse alla conduttrice: vieni hon me vedrai ti diverti di più e...via di quel passo finchè l'audio non fu tolto.

Quindi invece di ringraziare il direttore e la redazione per la loro disponibilita a far leggere come è successo ieri a 16.466 persone questo utile giornale si tenta di far chiudere questa utilità che ci aggiorna anche sul meteo nonche della cronaca principalmente dei due comuni Vecchiano-San Giuliano ed un po di Calci, Pisa &.
A nessuno è impedito leggere altrove di cose nostre o fare in proprio altri giornali (vedi il fidanzato della Pascale, ne ha regalato uno anche a suo fratello meno capace)
quindi di opzioni ce ne saranno o no!
bona
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In risposta a: Purtroppo.. del 2/7/2014 - 22:17
A CCP
AUTORE: Tiziano Nizzoli, Ass.ne Cittadini e Territorio
email: [protetta]

8/7/2014 - 8:51

Fai male ad andartene, anche se sono d'accordo con te sulla censura non certo imparziale. Quest'ultima parola ha un significato inequivocabile, NON DI PARTE, che non può assolutamente essere applicato ai censori della VdS, come al Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Corte dei Conti, Consiglio Superiore della Magistratura,Presidenti di Regione, Provincia, Comune.....etc.
Non la puoi neanche applicare a te stesso, ad Alessio oppure a me stesso, quindi diciamo pure che essere imparziali è difficile per un giudice, figuriamoci per (....)
Fatta questa premessa, dal momento che ne hai le capacità, ti invito a continuare a scrivere, magari in una forma che dietro le righe lancia messaggi "subliminali" che la censura non può ritenere offensivi per chicchessia.
Ne vuoi un esempio? E' stata abbondantemente pubblicizzata dalla Voce e dai quotidiani l'attività dell'attuale vicesindaco, in occasione di una sua visita ad una struttura assistita, dove è recentemente tornato in occasione di un compleanno centenario. Se a commento metti una frase troppo "schietta" che invita la suddetta figura istituzionale a muoversi anche nei campi coperti dalle sue numerose deleghe, probabilmente più urgenti ed importanti, può succedere che te la censurino. Se invece replichi con un "Bravo, e ora mettiamo lo stesso impegno nelle attività economiche e turistiche", questa te la passano.
Tu naturalmente hai capito cosa voglio dire, vediamo ora cosa ne pensa la censura!
Purtroppo non ho il tuo indirizzo mail, altrimenti ci potevamo scambiare inter nos gli articoli censurati, così, tanto per farci due risate!
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In risposta a: Neanche un refolino del 7/7/2014 - 16:01
Ma Maini da che parte sta?
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

7/7/2014 - 23:02

Curiosa posizione quella di Riccardo Maini che - ammantato di una pretestuosa vacuità - sembrerebbe volersi collocare al di sopra di tutto e di tutti, almeno a giudicare dalle affermazioni «Mi sarei aspettato da questo nuovo sindaco, dalla giunta e dalla maggioranza una ventata di fervida attività politica [...] e l'opposizione a tentare di metterla in difficoltà con inutili ordini del giorno [...]».
Se non vado errato, Maini non rientra nel novero di quei «magnifici 5» che il Di Maio ha chiamato a formare la sua Giunta per il prossimo quinquennio; ma a quanto pare, non sembrerebbe intenzionato neanche a confondersi con l'Opposizione, più preoccupata - a suo avviso - di ottenere «un computer ed una risma di carta che a ridurre le tasse» o appassionata evidentemente di falsi problemi come la «caduta degli alberi».
Stenderei un velo pietoso su quest'ultima leggerezza che denuncia la scarsa attenzione di Maini alla più tragica attualità; ma fonte di maggiore apprensione, è senz'altro la precedente affermazione... Dio volesse che alla democrazia fossero sufficienti soltanto un computer e qualche risma di carta! Ma, come ogni altro seguace delle dottrine e/o delle inclinazioni liberal-populiste, il suo problema, la sua ossessione è costituita dalle "tasse", l'atavico simbolo dell'oppressione statale sull'iniziativa privata.
La fiscalità, quello strumento con cui tendenzialmente si dovrebbero sostenere la scuola pubblica, la sanità pubblica, la spesa sociale, la cultura e la vocazione solidaristico-collettivista dello Stato, usata oggi invece per i passaggi di grado delle gerarchie militari, per finanziare le missioni di guerra, per l'acquisto di velivoli da combattimento, o per pascere le tasche di pochi a danno della collettività intera, attraverso strumenti micidiali come l'indebitamento.
Degna di nota - a tal proposito - è la sua conclusione: «L'opposizione che si è presentata nel primo consiglio comunale non sembra in grado di tutelare i nostri interessi»; sarebbe interessante che Maini ci raccontasse cosa volesse intendere per "nostri interessi", soprattutto con il possessivo "nostri".
È veramente una fortuna per i sangiulianesi che il suo gruppo consiliare sia ridotto ai minimi termini: sarebbe stata dura immaginarsi un'Opposizione alla Giunta Di Maio quando questa fosse stata composta dal suo solo schieramento!
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In risposta a: Tutto è possibile, amico mio del 5/7/2014 - 13:42
Umiltà
AUTORE: Napolitano Francesco
email: [protetta]

7/7/2014 - 21:54

Ci dovrebbe lavorare chi ne soffre della sindrome, ma prima bisognerebbe che esso stesso la riconosca, ma perchè ciò avvenga, dovrebbe arrivare una secchiata di umiltà.
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In risposta a: Neanche un refolino del 7/7/2014 - 16:01
Puno e a capo?
AUTORE: Napolitano Francesco
email: [protetta]

7/7/2014 - 21:50

Intanto è mancata la pubblicazione sul sito istituzionale del consiglio comunale di domani.
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In risposta a: del
Neanche un refolino
AUTORE: Riccardo Maini
email: -

7/7/2014 - 16:01

Mi sarei aspettato da questo nuovo sindaco, dalla giunta e dalla maggioranza una ventata di fervida attività politica per dimostrare ai cittadini la volontà di cambiamento e di voglia di fare. Invece neanche un refolino, dopo la penosa e direi pietosa prima seduta consiliare, dove la nuova coalizione di maggioranza ha dimostrato tutta la propria incapacità a gestire la nuova situazione e l'opposizione a tentare di metterla in difficoltà con inutili ordini del giorno, tutto è caduto nel più profondo silenzio.

Le cose da fare nel nostro comune non mancano certo e mettere a lavorare immediatamente le commissioni non sarebbe certo male, ma visto la pochezza delle idee che circolano è meglio far riposare la mente. Il caldo e la pausa del mese di agosto porteranno a settembre tutti i problemi visto che si devono definire le nuove tasse che i sangiulianesi dovranno pagare.
L'opposizione che si è presentata nel primo consiglio comunale non sembra in grado di tutelare i nostri interessi , più preoccupata ad avere un computer ed una risma di carta che a ridurre le tasse, la caduta degli alberi sembra essere per il momento l'unico problema importante.
Io speriamo che me la cavo.
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In risposta a: Gli estremi si attraggono sempre! del 5/7/2014 - 13:56
Che gli estremi si possano attrarre...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

5/7/2014 - 20:04

... non c'è da stupirsi: se le voci fuori dal coro stonato sono bipartisan non è certo colpa di chi sa cantare bene, bello mio!
Con un po' di intelligenza e di acutezza, si potrebbe considerare però questo genere di intervento biunivocamente contrario alle prescrizioni del Forum a proposito del rispetto dell'opinione altrui: infatti uno dei più sordidi tentativi di manomissione mediatica, consiste proprio nell'accomunare la cultura "altra" considerandola un tutto indistinto.
Si tratta di un'illazione protesa a confondere le idee e le opinioni che animano quanti non si riconoscano nella cosiddetta Große Koaliktion, con l'inevitabile convergenza su tutta una serie di tematiche, prima fra tutte l'euro-scetticismo o l'euro-criticismo.
Va da sé, mio caro XXL, che se Farade o la Le Pen intendono promuovere un referendum sulla permanenza nell'euro-zona, non possano che trovare la mia contingente benedizione, poiché ritengo - a torto o a ragione - che l'alienazione di sovranità - in ogni suo singolo step - non sia materia di ordinaria politica internazionale, ma presupposto fondativo di un nuovo Pactum Societatis fra gli uomini.
Insomma, dovendo scegliere - come parte di una Sinistra anti-europeista - se percorrere un pezzetto con la "Sinistra" del Fiscal Compact, del MES, del pareggio di bilancio, etc. o con la Destra euro-scettica, è scontato che - seppur a malincuore - debba optare inevitabilmente per quest'ultima
Se tu una mattina ti svegli e decidi che Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza smettono di esistere perché al loro posto si insedia un loro succedaneo sovra-nazionale dal nome EuroGendFor, a me risulta evidente che il Parlamento non abbia facoltà di decidere: i suoi elettori non gli hanno accordato questa facoltà. Come del resto - a suo tempo - non gli accordarono quella di decretare l'entrata incondizionata nell'unione alle regole prescritte dalla Germania.
Detto questo, mi spiace contraddirti anche sull'improvvido paragone tra il capolavoro di Beethoven-Schiller e l'Inno di Mameli che, ahimè, dal punto di vista artistico-musicale non può aspirare ad esserne neanche il parente più povero: mi spiace molto, ma in fatto di gusti estetico-musicali sono stati senz'altro più avveduti nel 1972 i "padri" costituenti della UE nella scelta della IX Sinfonia Corale di quanto non abbia fatto - il 12 ottobre 1946 - Cipriano Facchinetti con l'adozione de Il Canto degli Italiani.
Ma quella - secondo il modesto avviso di chi nel 1972 ha visto la luce - è stata l'ultima buona scelta compiuta dagli eurofili!
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In risposta a: Tutto è possibile, amico mio del 5/7/2014 - 13:42
Gli estremi si attraggono sempre!
AUTORE: XXXL
email: -

5/7/2014 - 13:56

...mapperò, noi italiani-europei e cittadini del mondo; nonostante che l'inno di Mameli non sia così bello come la nona e.. nonostate Bossi&, lo vogliamo sentire e ri/sentire negli e per gli eventi importanti e di felicità e sarà certamente cosa più bella assai del posteriore degli ultimi arrivati in scena per niente.

...poi ci sarebbe anche la storia o le storie di chi fa vedere il suo bel "solino" leggi gravattino a sciacquone (quelli con l'elastico) che i bimbetti piccini e poveri, essendone sprovvisti, tiravano giù all'amico e così ridevano mpopò di cose vaque; e..la bellona del paese che per sembrare ancor più bella si portava dietro una "scarbatra" e, questo credo sia il termine giusto o giù di lì di "tenersi bordone".
..meditate gente e pur di dar contro, poi danno contro anche a se medesimi e..vissero infelici e scontenti.
...poi ci sarebbe anche il "ravvedimento" che offre la politica, ma la politica è di per se compromesso; ma questo è un'altro capitolo che noi Europei si è imparato purtroppo dopo milioni di morti infilzati da una baionetta o cannonata tirata nel groppone da contadini ed operai nostri fratelli.
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In risposta a: Comunismo? del 4/7/2014 - 22:34
Tutto è possibile, amico mio
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

5/7/2014 - 13:42

L'ipotesi è suggestiva e probabilmente realistica: lavoriamoci su!
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In risposta a: Vecchia scuola Comunista del 3/7/2014 - 21:35
Comunismo?
AUTORE: Napolitano Francesco
email: [protetta]

4/7/2014 - 22:34

Alessio, ma se invece dietro al paravento del commento "inadatto", si nasconde un disturbo narcisistico della personalità?
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In risposta a: Come volevasi dimostrare: ne pregiudizio... del 3/7/2014 - 7:40
Adoratore della IX Sinfonia Corale
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

3/7/2014 - 23:44

Caro lettore, si sale sui tetti di Montecitorio quando scarseggiano gli strumenti decisionali per la società civile che - alle Europee - si è divisa fra il M5S, Tsipras, le schede bianche, le schede nulle e l'astensione che insieme costituiscono ben più di una maggioranza qualificata; a San Giuliano Terme poi la forbice tra la Grosse Koalition (GK) e questa voce fioca, tendenzialmente coperta dagli schiamazzi mediatici e osteggiata con tutti i mezzi possibili è drammaticamente più ampia, come ben ricorda Tiziano Nizzoli.
Se quindi ti può risultare appropriato l'uso del «læti triumphantes» per le performance locali e sovranazionali della GK e inopportuno che - chiunque si sia visto negare finanche il diritto di replica - salga «sui tetti» per attirare l'attenzione (del resto anche i Beatles si sono esibiti a lungo sui tetti londinesi con finalità analoghe) mediatica, peché per qualcun altro la scala di valori buona non può essere quella inversa?
Detto questo, come musicista-compositore e appassionato beethoveniano, ho studiato sulla partitura d'orchestra e coro ogni singola battuta di ogni strumento della IX Sinfonia Corale, ritenendo quest'opera la più suggestiva e rivoluzionaria (in senso musicale e non) che sia mai stata concepita: ritengo a buon diritto che Beethoven e Schiller si rigirino nella tomba a sapere un siffatto capolavoro eseguito per pontificare intorno a nomi come Junker, Draghi o la Merkel.
Ne' ritengo che la «gioia, vaga luce eccelsa scesa dall'Elisio a noi» possa mai avere a che fare con un'Europa come questa, con un'Europa nemica dei suoi popoli, con un'Europa che neanche riesce a rendere onore al leggendario nome che porta.
Girarsi di spalle all'euro-establishment non equivale a irridere la grandezza sempiterna dell'Ode alla Gioia ma, probabilmente, a ricordare a tutti che ne' Beethoven ne' Schiller avrebbero mai concesso l'uso di questa loro creatura per testimoniare l'idea presente d'Europa.
FAresti bene lettore a informarti su quest'opera che certamente non ha mai aspirato a divenire «Inno d'Europa»: senz'altro non di questa!
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