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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: In prima fila per la difesa dei pensionati e ... del 29/3/2014 - 13:12
La maggioranza
AUTORE: CCP
email: -

29/3/2014 - 15:03

dei cittadini la pensa in modo diverso, e lo ha dimostrato anche a lei pochi giorni fa. Renzi ha un forte gradimento nel Paese, le logiche cambiano e si aggiornano se ne faccia una ragione.
Qualora il governo Renzi cascasse a causa di fuoco amico, vedrà che avrà ben altro di cui recriminare, attenzione.
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In risposta a: In prima fila per la difesa dei pensionati e ... del 29/3/2014 - 13:12
Ahiahiahi signora Longari: lei mi casca...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

29/3/2014 - 14:14

... sul «pisello» oserei dire , caro Franco!
Tutto giusto e condivisibile ciò che asserisci in questo tuo intervento accuratissimo e capace di prevedere perfettamente scenari apocalittici - sia sul piano della tenuta sociale che di quella democratica - come conseguenza delle più recenti avventate scelte del Governo.
Il quale - senza la minima ombra di dubbio - rivela tutta la sua vocazione autoritaria - non già da una paventata razionalizzazione delle Province che preserverà invece il motivo per cui questi enti risultano assai gravosi per la collettività (le partecipazioni in società privatistiche e gli apparati sovrabbondanti), ma che si spertica nel tentativo di dissiparne la funzione rappresentativa con qualche pretestuosa argomentazione, non già da una riforma del Senato mutuata agli stessi improvvidi principi (se d'altro canto persino i Latini convennero intorno all'esistenza di questa istituzione, un motivo ci sarà pur stato!), non già dalle ultime dichiarazioni in merito alla «concertazione» (per me seguace della conflittualità tipica dei COBAS già metodologicamente concetto errato) che deve lasciare il posto al «decisionismo» dell'Esecutivo, ma - dal modo a dir poco perverso in cui si è insediato, inseguito ad una competizione privata e pagante, senza alcuna legittimazione popolare e senza il benché minimo suffragio costituzionale.
Vero è anche che il meccanismo socio-economico da te descritto è una concausa certa di ulteriori scivoloni recessivi, di nuova «Austerity» e di un aumento indiscriminato di disparità.
Rimane però un problema: anziché scegliere il «campo» disegnato dalla nascente Lista Tsipras - già largamente frequentato da una moltitudine di delusi PD che non riescono a farsi una ragione che il M5S possa essere l'unica alternativa alla debacle neo-liberista del CS (perfettamente descritta da Landini l'altra sera a «Servizio Pubblico» e che non hanno sopportato (con ottime ragione) la meteorica ascesa di Renzi ne' nel metodo ne' nel merito -, a San Giuliano Terme hai trovato più opportuno percorrere una strada di tutt'altro segno rispetto alla nobile e condivisibile analisi di cui sotto.
Sicuramente il CS sangiulianese, auto-epuratosi della componente renziana - che per contro ha trovato (delusione inattesa) nella «società civile» di Sandro Petri, il «nuovo-che-avanza» nel recinto di Slow Food, una sponda alle proprie velleità politiche - non è da considerarsi foriero di tutte le iatture che così bene hai dipinto, per carità; ma è pur vero che sul livello locale la Maggioranza CS abbia prodotto danni al welfare non paragonabili a quelli drammatici cui presiederanno le più recenti misure nazionali soltanto per dimensione e contesto!
Quindi si pone un problema non trascurabile: lo spirito di Tsipras aleggia intorno alla figura di Luca Barbuti e non certo intorno a chi - per ragioni di opportunità politica - ha scelto di appartenere allo schieramento responsabile di tutti gli sfaceli locali e (ora) anche nazionali.
Come la mettiamo, Franco?!? Ti sarei grato se mi volessi rispondere, visto che ci sarà - prossimamente - da condividere un percorso politico a sostegno di Francuccio Gesualdi!
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AUTORE: Franco Marchetti
email: -

29/3/2014 - 13:12

In prima fila per la difesa dei pensionati e dei giovani, i rischi della tenuta democratica

Diceva Norberto Bobbio non c'è niente di più ideologico di chi dice che non ci sono più ideologie.
Ed è quanto avviene oggi anche con le ultime misure del Governo Renzi. Se uno si permette di criticarle nel merito, subito viene accusato di essere ideologico. È cosi per il decreto sul lavoro, infatti si introduce un contratto a tempo determinato rinnovabile fino ad otto volte nei tre anni, alla fine del quale , senza che vi sia obbligo di assunzione, senza obbligo di formazione, un dipendente può facilmente essere licenziato, e bastano due contratti di tre anni perchè una persona passi l'età dei ventinove anni perché sia ancora più difficile che trovi un lavoro. Ora nel mondo del lavoro ci sono mansioni qualificate ed altre no. Se un lavoratore che viene assunto col contratto a termine, nel periodo del lavoro, non gli viene data la possibilità di progredire professionalmente, e il contratto non gli viene rinnovato alla scadenza dei tre anni, come facilmente accadrà, costui non potrà neanche vantare una professionalità spendibile in altro lavoro. Il datore di lavoro, vista questa enorme possibilità, non ha interesse a formarlo, perchè gli costerebbe di più, e non ha interesse a tenerlo dopo trentasei mesi perchè se qualora dovesse licenziarlo anche senza giusta causa (gli effetti disastrosi dell'abolizione del art 18) dovrebbe pagare fino a trentasei mensilità. Si fanno queste operazioni mascherando la realtà vera, infatti dal 2008 al 2012 i lavoratori dipendenti sono calati di ben 350.000 unità, questo è avvenuto per il calo del lavoro, per l'assenza di investimenti in innovazione tecnologica e di progetto. E in questi anni sono diminuiti anche i salari dei lavoratori dipendenti.
L'altro elemento riguarda i pensionati. Si danno 80.€ mensili ai lavoratori dipendenti nelle fasce di reddito che vanno da 8150 ai 25000€ annui, chi è incapiente non prende nulla (sotto gli 8.000€ annui) . Nulla viene riconosciuto ai Pensionati, i quali per l'ennesima volta si trovano a pagare tre volte gli effetti della crisi. Non hanno benefici, dalle manovre del governo, e sappiamo quanto siano state importanti le pensioni per tante famiglie in difficoltà. Il governo taglia ulteriormente sulla sanità, e già oggi ci sono persone, non solo che rinunciano alla prevenzione, ma anche alle cure minime, ed il terzo elemento riguarda il taglio ai trasferimenti agli enti locali ,che inevitabilmente si ripercuoterà negativamente sulle famiglie e le persone più bisognose.
Ma un altro pericolo incombe sulle pensioni se non vengono attuate quelle riforme condivise fin dall 1995, il sistema previdenziale oggi regge perchè sono in aumento i contributi dei lavoratori autonomi ed in parte gli extracomunitari regolarmente presenti nel nostro paese, ma quanto può reggere una situazione come questa? Se continuano a calare i lavoratori dipendenti e l'INPS deve farsi anche carico di quei fondi pensione che erogano di più di quanto incassano? Se non si arriva subito alla separazione della assistenza dalla previdenza, se non si recupera parti importanti della evasione contributiva, se non si modificano le leggi sul lavoro rendendolo più stabile, e investendoci davvero, rischia di saltare uno dei sistemi fondamentali dello stato sociale con rischi enormi per la stessa tenuta democratica. E queste riforme non si fanno perchè in questi anni le pensioni dei lavoratori dipendenti sono state e continuano ad esserlo, il bancomat dei vari governi che si sono succeduti. Il risultato è stato quello, con le varie riforme, di bloccare la progressione delle pensioni in essere, e di allontanare nel tempo la possibilità di andare in pensione alle generazioni future. Ecco perchè non è ideologico porre questioni fondamentali di contenuto e vedere insieme come risolverli.
Il governo poi dice che la concertazione è finita che il governo decide. Bene, io non sono legato a questo modo di procedere, perchè la concertazione è un mezzo e non un fine, il fine sono i risultati. Ma c'è un punto di fondo che si tende ad eludere, se con questa posizione si intende negare le forme di rappresentanza, politica e sociale.
A livello locale quando è stata svolta la contrattazione sociale ci sono stati importanti risultati per i lavoratori e per le stesse amministrazioni che hanno adottato questo metodo. Sarebbe davvero grave se a fronte della crisi, anziché vedere insieme come affrontarla assumendoci ogni uno la propria responsabilità, si passasse sopra ai confronti per imporre scelte impopolari e poi magari dire che è ideologico chi le critica.
Anche questa è una ragione per la quale mi candido alle prossime amministrative. Perché la redistribuzione delle risorse a favore delle fasce sociali più deboli, come scritto nel programma della coalizione, venga pienamente attuato, e assumendomi le mie responsabiltà, sarò, come sempre in prima fila insieme ai miei compagni pensionati perchè ciò accada..



Franco Marchetti
candidato per SEL al consiglio comunale
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AUTORE: pedro
email: -

27/3/2014 - 11:10

Il manager...come dire? Saper "manipolare" al fine del raggiungimento degli obiettivi prestabiliti, il personale, o la struttura organizzativa sottostante, a fronte della quale il manager è chiamato ad assumerne le responsabilità organizzative, motivazionali, di controllo, di comando...
Doti necessarie:sapersi adattare alle diverse situazioni: conoscitive, evolutive,formative, ambientali, gerarchiche,interpersonali... all'interno di strutture organizzative normalmente complesse e stratificate, senza perdere di vista gli obiettivi e l'evoluzione /motivazione delle risorse umane coinvolte nei progetti assegnati.
Un saluto.
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In risposta a: Da Monte Lupo......... del 26/3/2014 - 13:26
«Dobbiamo insegnare [...]
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

26/3/2014 - 18:59

... anche ad una semplice massaia come governare lo Stato», sostenne Lenin in «Stato e Rivoluzione» e questa è la mia linea guida, signor "Da Monte Lupo".
Frattanto - nel frattempo cioè che tutte le tessere del grande puzzle rivoluzionario globale siano andate al loro posto - si presume che i paradigmi di gestione (bada bene: non di «amministrazione» dello Stato!) siano abbastanza arbitrari da non poter stabilire cosa sia il «merito», la «competenza» o l'«esperienza» gestionale.
Vuoi sapere perché? È presto detto: secondo qualcuno un manager pubblico dovrebbe comportarsi come uno privato ingenerando cioè le condizioni più favorevoli alla produzione di un profitto aziendale, mentre secondo qualcun altro (ed io sono fra quelli) l'ente (e non l'«azienda») pubblico deve comportarsi come una cooperativa sociale - perseguendo il pareggio - a livello di bilancio, puntare ad una qualità molto elevata nell'erogazione dei servizi, abbatterne i costi al punto di renderli accessibili alla maggioranza ma, soprattutto, ispirare la propria strategia ai principi di sussidiarietà e di solidarietà sociale, piegare il proprio operato alle istanze della collettività sfuggendo a quelle private e - in definitiva - retribuire la macchina di cui è gestore attraverso una fiscalità equa e progressiva.
Chi è dunque più meritevole, competente ed esperto nel management pubblico? E, seguendo il secondo e più conforme principio, ti sembra possibile che una persona possa essere retribuita 850.000 € l'anno per gestire una cosa che è anche mia, tua, di Brunone, di Ultimo, di Ovidio, della Zoppa di Montenero, etc.?
Oserei dire che se qualcosa appartiene a tutti indistintamente, chiunque può legittimamente aspirare a gestirla; e questo rende sicuramente l'emolumento plausibile di molto più basso.
Senza contare poi un'altro fatto eminente: se esiste il «gestore» di qualcosa, significa che ne esiste anche un «amministratore», e poiché a questi - su mandato popolare - viene già corrisposta una lauta indennità a tal fine, non vedo perché debba esistere qualcun altro che guadagna circa 4 volte per non assumersi le stesse responsabilità. Prima ci si lamenta che i Parlamentari guadagnano troppo (ed è più che legittimo), poi si benedice la retribuzione di un uomo di apparato chiamato a risolvere i problemi di qualcuno anziché di tutti?!?
I paragoni poi con l'antichità classica non si reggono: nel MDP schiavistico è il rango a decretare preventivamente chi possa fare cosa; nell'Antica Roma o eri dotato della cittadinanza o eri uno schiavo; e poiché il 95% delle mansioni produttive erano colà svolte dagli schiavi - ai quali era preclusa la possibilità di studiare e/o l'onore di «andare a morire per Roma» - difficile pensare che un ordine sociale così difficilmente osmotico permettesse ad un contadino di comandare una legione.
Ciò nondimeno, se una mattina tutti i contadini, gli allevatori, i pescatori ed i raccoglitori decretassero uno sciopero planetario e non approvvigionassero più alcuna azienda di trasformazione e/o intermediario della distribuzione per un mese, vedresti i potenti del G7 - impegnati quest'oggi a contestare un referendum più che legittimo - mordicchiarsi i calcagni dalla rabbia e Mauro Moretti chiedersi sempre più insistentemente a cosa possa servire una vanga.
C'è poi un'ultima considerazione da fare: nel pubblico una posizione non può diventare «baronale» e assurgere a regno incontrastato di una sola persona; vorrei ricordarti che se cambiano gli «amministratori», a maggior ragione devono cambiare i «gestori» della casa comune!
Altrimenti possiamo tranquillamente restaurare la dinastia sabauda (meglio sarebbe quella lorenese!) e ristabilire tutti i privilegi feudali.
E per concludere, ti voglio rassicurare: conosco non meno di una ventina di bravi contadini che - messi nella posizione di Mauro Moretti o similari - per 4.000 € al mese sarebbero capaci - quantomeno - di non inanellare una serie di insuccessi (pagati con i soldi della collettività) impressionanti, di non alimentare taluni interessi privati e di tenere alto il principio di «pubblico» come espressione del bene comune e dell'interesse collettivo. Vogliamo fare una prova?!?
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In risposta a: Da Monte Lupo......... del 26/3/2014 - 13:26
@ Uomo libero
AUTORE: Bruno della Baldinacca
email: -

26/3/2014 - 16:24

Da Monte Lupo non si vedrà mai niente perchè non esiste "Monte Lupo" ed anche la Capraia che si vede da Montelupo Fiorentino pare chè non sia l'Isola di Capraia ma un paesello li vicino o Località Capraia; quindi c'è da appaiare poetto.

Poi quale manager espertissimo può insegnare a recitare ad un tipo come Roberto Benigni e nel male: chi può insegnare divolerie spaventose messe in atto per il suo potere mafioso ad un Totò Riina che magari avrà la quinta elementare; oppure l'allenatore di Maradona o di Messi che gli danno ordini come muoversi in campo; suvvia!

Certo, Pavarotti sarà anche andato a scuola di solfeggio per modulare così bene la sua splendida voce.
Ce ne sarebbero di esempi da riempire tutte le diecimila battute concesse al Forum.

Veder "mandare" una vanga con la maestria che era capace mio cugino Renzo Baglini su una proda di terra asciutta e scoscesa e non vedere neppure una briciolina di terra scivolare, era emozionante come vedere la leggiadria delle mani posate sulle corde di un arpa.

Scipione del podere Cotonmoro, faceva quaranta solchi in un campo che a vederli così diritti abbagliavano gli occhi peggio della giacchetta a quadrettini piccoli che indossava Alessandro Natta in TV.

Il detto contadino che: da un contadino ci rilevi uomini buoni per qualsiasi tipo di attività ma "viceversa" mai! ultimamente è stato superato dalla maggiore informazione che proviene soprattutto da internet e chi ha maggiori basi culturali di fondo, con un clik fa presto a vedere quando si seminano gli spinaci ed i fagioli.
Prima si tramandavano esperienza sulle cultivar e gli allevamenti di bestiame anche con i proverbi e le veglie, altrimenti certi contadini rischiavano se non di morir di fame ma di rimanere "secchi riuciti come usci".

...poi c'è chi si mette a far politica a quaranta anni e son molto richiesti untimamente questi inespertoni dalle liste civiche perchè secondo la loro modestissima idea non compromessi con i partiti politici quindi vergini in tutto, ma se mai richiesti da alcuno, neppure per fare il consigliere di Frazione; poi sono come la donna non desiderata da altri che rammentava Enzo Biagi perchè se nessuno mai l'ha desiderata a 40 anni vuol dire che era un catorcio e..da li il detto delle tavole di Mosè "non desiderare la donna d'alti" ma..ci siamo intesi se nessuno lo ha cercato/cercata, vuol dire che..
...ed anche se sembra una storia diversa lega bene col fatto che: senza basi di studio profondo non si mandano sputinik in aria, così come senza calli alle mani più di tre ore non si vanga: oppure si fa finta sia di saper lavorare come un contadino o saper insegnare alla gente come un professore delle Normali di Pisa.
A tutti però non è impedito provarci e se a Giuseppino; su pà gli avesse fatto continuare gli studi superiori, poteva darsi poi come disse Giuseppino al fattore dei duchi Salviati: potevo anco esse io ir fattore e non te! fattori non si nasce; si doventa!
eapito?
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In risposta a: A Manager Straricco: la Legge dei Numeri del 26/3/2014 - 11:58
Forse non volendo, il mio amico Alessione..
AUTORE: Nativo Baldinacca
email: -

26/3/2014 - 13:34

...stavota c'ha 'nfilato.
Maccome pole fà la seonda mollie abbandonata dal berlusca a spende ammodino i 100.000 (centomila euri)al giorno?
Forse che quando va dal pizzicagnolo 'ompra 362 (trecentosessantadue) chili di soppressata per farsi un panino verso le ghieci e mezzo dopo aver fatto "Jogghinghe".
Mettiamo che n'una mattinata la ex 'ognata di Paolo Berlusconi riesca a spendenne anche 50.000 di euri andando dal fabbretto a Nodia come ho sempre sognato io e dire: cariami dunniosa sur camio li fori e lo scarii li di finaco 'asa, poi quando torno da fa una chiacchierata con Meghe e Piero Chicca li 'mpiazza a Vecchiano, poi la metto a posto io e c'ho roba per fa arsellaie finchè campo.

Poi c'è tutto un pomeriggio per spendere gli altri 50.000 (cinquantamila) euri dovuti dal fidanzato della Pascale e ora menomale le giornate si allungano un gocciolino e cosi la Sig.ra Lario (che ha ripreso il suo cognome) pole 'ndà anche alla Kea del Navicello a comprà 11.500 barattolini vuoti da mezzochilo per fa la 'onserva di pumodoro, mappoi forse..gni vien la compulsione dello spendere e spandere come successe a me nel /64 quando il conte Villaverde, marito di Carmenzita Franco (la filliola di Franco di Spagna)a fine battuta di caccia nella bandita Lionardo & Forese Salviati mi dette ghieci mila lire di mancia e...bimbomio, due! anzi tre pacchetti di Muratti Ambassadors, tre gazzose bevute una ghietro l'altra e...una tascata di cingomme ameriane, sette paste alla crema dalla Odetta...poi le tre pizze dal Montino un mi riescì finille e la cecina la misi 'ntasca per il giorno dopo.

Ora l'antifona mi par d'avella detta tutta, ma la 'osa è seria.
Come pole un figliolo di Monti o della Fornero andà a scuola a Avrarde e studià magari 45 ore al giorno e poi se è zuccone di suo è uno sciupio fa la fine della soppressata comprata la mattina per la guazza a ghiecine di chili da quella sig.ra menzionata sopra, va a gatti!

Ergo: du fettine di soppressata x un panino, 2/3 ore di studio anche all'Università di Pisa bastino, dal Fabbretto a Nodia si va tutti con la sportina e non cor rcamio, 11,500 barattolini di 'onserva èn troppi anco per una famillia allargata e..'nsenò che chi c'ha lo Jotte e lo userà si e no "ottoosette" vorte n'un'nanno e chi gni tocca 'nda a mazacchera sur rporto delle cee perchè un c'ha nemmeno una pattana o un patinetto a du' posti per montà su' rsu' filliolo e 'nsennianni a chiappà llanguille 'o beci.
bona
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In risposta a: del
Da Monte Lupo.........
AUTORE: Uomo libero
email: -

26/3/2014 - 13:26

A parte quel contadino che lo andarono a chiamare nel campo mentre era a insorcare con la moglie e lo mandarono a comandare l’esercito romano io non ho mai sentito dire di contadini che sono diventati menager. Il contadino romano insorcava il campo hè non pensate subito male anche se molti contadini sono stati generati nelle sorca del granturco o alla pila. Per vangare le prode in una settimana si impara ma per fare il dirigente di grandi ditte ci vuole più tempo per imparare perchè bisogna studiare anni e anni e non è detto che tutti ci riescono. Pertanto bisogna stare bene attenti quando si parla di menager. Volete mettere le responsabilità di un menager con quelle di un contadino o del suo amico?????. Sono d’accordo che i menager bisogna pagarli meno ma non troppo altrimenti poi vanno via dall’Italia e a dirigere ci va i contadini o i suoi amici ??????? Sa andà benino.
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In risposta a: A Pallino del 26/3/2014 - 8:03
A Manager Straricco: la Legge dei Numeri
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

26/3/2014 - 11:58

Ipotizziamo che con l'annualità da manager FFSS - attualmente circa 850.000 € -, si elevino 50 pensioni minime da circa 450 € a 1.200 mensili: ebbene, ci rimangono quasi 32.900 € mensili per assumere 5 giovani manager ad un decoroso stipendio di 3.200 € al mese e un'altra decina - a sbloccare il Patto di Stabilità interno della PA - per evitare l'outsourcing dei servizi con una mensilità di circa 1.500 €.
Risultato: abbiamo coinvolto nella re-distribuzione dello stipendio di Moretti 65 persone che - anziché investire in finanza tossica ed incrementare il volume di interessi passivi dello Stato (perché ad un certo punto, con 850.000 € all'anno, quando hai comprato casa alla prossima generazione di bisnipoti e non meno di una casa-vacanza in 1/3 del globo, senza contare tutti gli agi che si possano immaginare, non vedo cos'altro ti puoi comprare) - faranno da sponda per qualche altro giovane nell'apertura di una piccola azienda, che alimenteranno un paio di gite in più all'anno a Pietralcina o a Casone di Profecchia, che significheranno qualche cena in più in un ristoranti di seconda categoria, qualche giorno complessivo di vacanza in più senza "badare a spese" ma, soprattutto, che verranno impiegati presso esercizi commerciali diversi, sostenendo un tessuto micro-economico diffuso (una persona che guadagni 850.000 € deve soddisfare un certo numero di bisogni esattamente come una che ne guadagna 500; ma in genere una sola persona si avvale di un numero limitato di fornitori ed è chiaro che 65 persone moltiplicano esponenzialmente la capacità di sopravvivenza commerciale di tanti soggetti diversi, mentre una sola - per quanto possa spendere e spandere - circoscriverà il proprio range di fornitori).
La domanda dunque è: quanto lavoro si può creare senza il Moretti della situazione?
E se i risparmi si investono per evitare l'outsourcing (la cosiddetta "esternalizzazione" dei servizi) che arricchisce con le risorse collettive un numero limitato di aziende compiacenti, permettendo alla PA di riappropriarsi dell'erogazione di servizi strategici dotandosi di proprio personale giovane, qualificato e desideroso di "fare" (come direbbero i fanatici del "nuovismo", del "giovanilismo", del "concretismo" qualunquista, del produttivismo e dell'efficientismo ad ogni costo), i cittadini si ritroverebbero a godere di servizi più efficaci/efficienti a costi epurati del profitto privato. Sai cosa significa ciò?
Se poi - fatto 30 - si decide di fare anche 31, chiudendo in un cassetto progetti in ragione di quali si corrispondono a certuni super-manager retribuzioni faraoniche - come ad esempio la TAV (o, al limite, gli F35), si ottengono altri importanti risultati: si circoscrive e re-distribuisce il peso politico di figure che sono chiamate a svolgere un'attività dirigenziale, non a imporre le proprie scelte amministrative ai cittadini, ma si riduce di rimando anche il peso politico di certune aziende nelle grazie del dirigente di turno, la possibilità che possano imporre alla collettività i propri piani industriali come scelte pubbliche e si restituisce la facoltà alla società civile di presidiare il territorio, di goderne - in quanto bene comune - e di non rischiarne la cementificazione.
Questa è - in soldoni - la Legge dei Numeri che, ahimè, viene invece utilizzata al contrario: tassare sempre di più una moltitudine per convogliare il "maltolto" verso un novero sempre più ristretto di persone... e dire che la fiscalità dovrebbe essere utilizzata per la scuola, la sanità, la previdenza e/o i trasporti pubblici, la cultura... invece no: finisce dritta dritta a finanziare gli interessi (circa il 91% del debito pubblico) creditizi!
----------------  RISPONDI





In risposta a: manager del 25/3/2014 - 23:42
A Pallino
AUTORE: Manager straricco
email: -

26/3/2014 - 8:03

Pallino, ma cosa dici? Se mi tolgono i soldi io come li pago i giardinieri, le cameriere, l'autista? Già ho dovuto spostare il grosso dei miei soldi alle Cayman, la sede della società a Londra e lo yatch in Croazia, vuoi anche che vada via con tutta la famiglia? Sai quanti soldi vi verranno a mancare se andiamo a spendere altrove? E i miei dipendenti che resteranno disoccupati dove li metti?
Ma smettetela con la caccia al ricco, io lo sono e non mi potete fare niente, pago le tasse ed i contributi e do lavoro a tante persone, come potete pensare che potrei vivere con meno di due-trecentomila euro al mese?
I ricchi li dovete amare e coccolare, poichè se se ne vanno sarete sempre più poveri, ricordate.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
manager
AUTORE: pallino
email: -

25/3/2014 - 23:42

Vorrei sottoporre all'attenzione dei vs lettori la questione degli stipendi dei manager pubblici che ammontano a ben oltre le dieci volte lo stipendio mensile di un lavoratore. Leggo che è in elaborazione un dispositivo di legge che imporrebbe un limite agli stipendi, è cosa giusta! vorrei che anche gli stipendi dei manager privati rispettassero dei limiti superiori. E' impensabile che un manager percepisca stipendi da sogno e che possa vivere da nababbo mentre chiede la mobilità e la cassa integrazione per i lavoratori. Si dovrebbero vergognare ed invece niente magari si fanno anche un ritocchino al rialzo dello stipendio, tanto la CIG la paghiamo tutti quanti. I sindacati dove sono?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Alla redazione del 24/3/2014 - 19:26
Criteri
AUTORE: Redattore di Cultura
email: -

25/3/2014 - 10:49

Caro lettore la tua osservazione mi permette di chiarire i criteri con cui viene redatta questa rubrica.
Vorrei prima di tutto precisare che la nozione di cultura è assai più vasta di quello che comunemente si pensa.
Basta infatti guardare in Internet il significato della parola per rendersi conto in quanti ambiti questa possa spaziare e non solo in quello ristretto e riservato all'arte vera e propria o alla poesia o alla letteratura o ad altre forme nobili di spettacolo e di argomento.
Ecco che quando un personaggio diventa pubblico, sia per motivi nobili o anche per meno nobili o anche efferati, cultura è sapere da dove viene, conoscere la sua vita ed il percorso fatto fino a quel momento.
Briatore risponde in pieno a questo criterio.
I compleanni vengono scelti con criteri puramente editoriali: è più curioso leggere la biografia di Mario Cipollini piuttosto che di uno scrittore dell'800, sconosciuto ai più.
Accanto a questi inserimenti riservati alla cronaca la ricerca di ricorrenze importanti, quando il tempo ed il ricordo lo permette, come pure la segnalazione di libri o films o canzoni che hanno colpito, per la loro bellezza, l'animo dei redattori.
Infine un piccolo spazio alle tradizioni locali con la riproposizione alfabetica delle Parole di Ieri, che sembrano già molto lontane nel tempo.
Un criterio di scelta quindi molto vasto che può anche apparire disorganico, ma che rende l'idea della complessità, e non della ristrettezza, di quello che oggi possiamo definire cultura.
----------------  RISPONDI





AUTORE: Ultimo.
email: -

24/3/2014 - 19:58

........... anzi pensiamola con le menti di chi era appena uscito da una guerra tremenda ........ con quelle menti che pensavano alla pace, alla solidarietà fra i popoli, alla convivenza civile, ad esaltare tutto ciò che unisce e reprimere quello che divide ........ insomma ad una unione dei popoli ....... ad un Europa che fosse una famiglia. ......... Che bello sarebbe una grande famiglia estesa dall'Atlantico agli Urali ....... un sogno .... si .... ma sognare non è proibito. Il passare del tempo fa dimenticare le brutture della guerra ...... e risorgono gli egoismi. Allora si comincia a pensare che l'Europa è un ottima occasione per arricchirsi ........ e cambiano i politici ed i nobili pensieri. I nuovi politici pensano che l'Europa sia, non più solidale ma egoista, e ciascuno stato difende i propri orticelli. I banchieri, la finanza e gli interessi hanno sostituito la solidarietà ........ e la legge del più forte si è fatta valere. I finanzieri si stanno arricchendo a dismisura ed i popoli si impoveriscono ......... e mi sembra che una specie di P2 europea ....... una oligarghia. E' questa l'Europa che vogliamo e che avevano ideato i promotori? ......... Ultimo.
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In risposta a: del
Alla redazione
AUTORE: Lettore
email: -

24/3/2014 - 19:26

Vorrei sapere cosa c'è di culturale nelle biografie di Briatore e di Cipollini e di molti altri che ogni tanto vedo apparire nella rubrica cultura.
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In risposta a: Disorientato del 23/3/2014 - 8:40
Non ho parole
AUTORE: Iscritto Pd
email: -

23/3/2014 - 9:12

Non capisco il nesso con la Sicilia. Anche io sono meridionale ma ho sposato un toscano e quindi non ho diritti?
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In risposta a: Nomi Anonimi del 22/3/2014 - 18:46
E' vero?
AUTORE: Lettore della VdS
email: -

23/3/2014 - 9:10

Ed anche se sembra vero alle volte non è e mi spiego con due "fattarelli".
Aldo della Silvana va a casa del su' fratello Antonio e li fuori dal cancello lo chiama: Antonio ci siei!?
no! ah..menomale non son venuto a trovarti...mapperò in casa poteva esserci anche Cippico, l'altro fratello dei due e rispondendo no (e basta) diceva la verità.

...poi sono su fb e ciatto con un amico; vedo anche il suo ritrattino in foto e quindi sono convinto di spettegolare o parlare/scrivere direttamente con lui, poi invece mi sento rispondere che si, la tale è una bella donna ed è bionda ed alta quanto me.
...evisto? alla tastiera c'èra la su moglie.

Poi ci sono i Mario Rossi i Mario Bianchi a decine nel mondo ed infatti sono i "nomi veri" più usati nei Forum.
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In risposta a: del
Disorientato
AUTORE: Uno dei molti cittadini di San Giuliano
email: -

23/3/2014 - 8:40

Quando ero piccolo, facevo come molti di quelli della mia generazione (50 anni), l'album delle figurine. Ogni hanno il numero delle figurine cresceva (ricordo un anno che arrivarono a più di 600), ma nonostante questo eravamo in grado di riconoscere al volo i doppioni con il famoso... celo - manca!

In questi giorni, essendo iniziata la primavera, stanno fiorendo i candidati a Sindaco di San Giuliano terme, come i funghi a settembre.

Non ci si capisce più nulla. Provo a fare un riepilogo:

Il PD fa le primarie e propone tre candidati: Marchetti, Di Maio e Betti. Vince Di Maio

Poi c'è Parducci.

Nicosia candidato da Lista Cittadini e Territorio di Luvisotti e da Forza Italia.

L'NCD candida Tizzanini.

NOI adesso SanGiliano (lista civica) non ho capito chi candida (ma questo è probabilmente un mio limite informativo).

Oggi leggo che Marchettti, dopo aver partecipato alle primaria del PD, si candida con SEL.

Per finire Rifondazione e Comunisti, candidano Barbuti.

Fratelli d'Italia presenterà a breve la propia lista.

Come nota di margine osservo che due dei candidati presentati come "principali" hanno origini siciliane, con tutto il rispetto per i siciliani.

Spero di non aver dimenticato nessuno e nel caso me ne scuso.

Ora senza volere entrare nel merito delle appartenze politiche e delle scelte che ne potranno derivare, dico, ma vi rendete conto?
Il disorientamento è totale. Ma veramente noi cittadini di San Giuliano meritiamo tutto questo?
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In risposta a: LE REGOLE DI FORUM E COMMENTI del 21/3/2014 - 12:05
Nomi Anonimi
AUTORE: Un Redattore
email: -

22/3/2014 - 18:46

Cari amici, dopo le precisazioni che abbiamo fatto sulle regole (sempre utili da ricordare), vorrei approfittare della vostra pazienza e farvi notare quella che secondo me è una inesattezza ma anche una falla del forum: [...] Nel forum e nei commenti, vengono consentiti anche interventi anonimi [...].
Secondo me gli interventi sono tutti anonimi, nel campo del nome, chiunque puo' scrivere il nome reale di un vecchianese senza in realtà esserlo. Chiunque puo' esprimere idee a nome di un altro e se questo non legge il giornale non se ne accorgerà mai.
Forse voi verificate le fonti che non credete essere anonime?
Mi piacerebbe sentire un parere in proposito, grazie ancora e buon lavoro.
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In risposta a: del
AMPLIAMENTO SCUOLA DI FILETTOLE
AUTORE: propositivo
email: -

21/3/2014 - 13:43

Si è saputo perchè ci vogliono tutti quei soldi per ampliare la scuola di filettole?
se qualcuno sa aggiornarmi, ringrazio anticipatamente
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In risposta a: del
LE REGOLE DI FORUM E COMMENTI
AUTORE: La Redazione
email: -

21/3/2014 - 12:05

Cari amici, cari lettori
siamo costretti a pubblicare per l'ennesima volta le regole a cui bisogna attenersi per inserire post nel forum o nei commenti. Purtroppo continuano ad arrivare interventi che non sono in linea con le indicazioni della redazione, ed è spiacevole per tutti procedere alla cancellazione, perchè i lettori perdono inutilmente il loro tempo e noi poi veniamo accusati di procedere a indebite censure. In realtà, ovviamente, non si tratta di censure, ma di rispetto di regole che noi ci siamo dati. Chi non è d'accordo è comunque libero di scrivere su altri giornali on line.

Nel forum e nei commenti, vengono consentiti anche interventi anonimi, perchè questo spazio riservato ai lettori ha lo scopo di favorire il confronto sulle idee, libero da quei pegiudizi ideologici che spesso si creano quando si conosce il nome degli autori: e cioè si giudica preventivamente l'autore senza ascoltare quello che dice. Per questo motivo si accettano soltanto interventi riguardanti i problemi o le idee, e non gli interventi riguardanti le persone.

Per riassumere:

SI ACCETTANO le critiche alle scelte delle amministrazioni, le critiche alle scelte dei partiti, le critiche ai contenuti dei documenti, le critiche ai commenti dei lettori, le critiche alle opinioni dei lettori, le critiche alle opinioni dei politici, le critiche alle opinioni degli amministratori.

NON SI ACCETTANO le critiche personali agli amministratori, le critiche personali ai rappresentanti dei partiti, le critiche personali ai commenti e alle opinioni dei lettori (anche se anonimi), le critiche personali ai politici.

Naturalmente non verranno accettate neppure espressioni offensive a chiunque rivolte, non solo alle persone (anche se anonime), ma anche alle ammininistrazioni o alle associazioni.

Le regole saranno applicate in modo tassativo. Vogliamo impedire che questo luogo di confronto diventi uno strumento per colpire le persone, protetti dall'anonimato.
La Redazione
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In risposta a: del
VIA CAMPOLUNGO GELLO
AUTORE: max
email: -

20/3/2014 - 20:00

E' passato un mese e la strada è sempre chiusa......ora si pensa alle elezioni del sindaco....speriamo che dopo si pensi anche ai cittadini
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In risposta a: del
Li voleva rottamà ............
AUTORE: Ultimo.
email: -

19/3/2014 - 12:18

.......... ora, invece, li voR candidà alle elezioni europee ....... insomma l'hanno 'onvinto di levasseli di 'ulo alla maniera imposta dai rottamandi. Solo uno si è rifiutato di essere dirottato a Bruxelles o Strasburgo, ma vuole continuare il proprio impegno con gli elettori toscani, ed è il Governatore Enrico Rossi, al quale esprimo la mia stima per la coerenza e la serietà dimostrata oltre alle indubbie capacità e all'amore per la Sua terra. Un toscano vero non lascia la propria terra e le proprie radici per qualche euro in più ........ grazie Enrico la Toscana ha bisogno di uomini veri come te ....... e non di uomini che dicono delle cose ma pensano a farne altre. ......... Ultimo
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In risposta a: Ieri sono stato all'Ikea di Pisa del 14/3/2014 - 9:40
ci puoi tornare domani.....
AUTORE: il giustiziere .....
email: -

17/3/2014 - 23:53

dato che per te è il paese delle meraviglie ci puoi andare tutti i giorni ......non hai capito nulla di questa storia ,io sono fiero che il mio paese si è ribellato alla speculazione di una multinazionale e che ha rispettato le regole ...poi vai a vedere cosa fa ikea nel mondo e assumerti la responsabilità morale.(wikipedia).
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In risposta a: BUGIARDO!! del 15/3/2014 - 12:43
Pisa
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

16/3/2014 - 0:01

sono stato a quello di Pisa ma, come precisato, sono stato sfortunato, sono solo tre gli "stranieri" ?...l'ho presi tutti io....oppure..................
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In risposta a: "..e si stava meglio quando si stava peggio.."? del 15/3/2014 - 15:16
Bravo...
AUTORE: CCP
email: -

15/3/2014 - 18:32

Purtroppo l'unico antidoto alla voce unica che i media fanno passare e' dapprima l'educazione che i genitori devono impartire ai figli e alla pari l'evoluzione culturale che solo tanto sano studio può dare, altrimenti rimani ostaggio degli altri.
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