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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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AUTORE: CCP
email: -

11/2/2014 - 13:12

"Che cos'è il genio? È intuizione, decisione, velocità d'esecuzione". Così il Conte Mascetti (Ugo Tognazzi) in una celebrata scena di Amici miei. Se il genio è questo, è mancato del tutto nella vicenda del rigassificatore di Livorno, per la quale (A) ci sono voluti più di 10 anni fra autorizzazione ed esecuzione, inaugurato finalmente nel 2013. E soprattutto (B) non lavora. Zero contratti. Nemmeno un metro cubo di gas scaricato. Ma il genio sta nel conto: lo pagheranno i contribuenti. È una di quelle cose di cui non si vorrebbe mai dover scrivere, e neppure leggere. Ma lo facciamo lo stesso, per tenere allenata la capacità di stupirci, interrogarci, e se del caso - lo è - indignarci. Non siamo ancora pronti per Bananas.

Premessa. Perché mai si costruiscono i rigassificatori? Non per fare imbufalire gli ambientalisti (anche se per alcuni sarebbe già una buona ragione) ma per comprare il gas alle condizioni, normalmente più convenienti, del mercato spot del gas naturale liquefatto (LNG) trasportato via mare, e in questo modo affrancarsi dai grandi gasdotti governati da monopolisti.

Correva l'anno 2003 quando la piccola società Iride - società del gas di proprietà dei comuni di Genova e Torino, figlia delle municipalizzate delle due città e madre, dopo la fusione con Enia, dell'attuale multiutility Iren quotata in borsa - decideva, con la controllata OLT (Offshore LNG Toscana), di realizzare un rigassificatore on board a Livorno trasformando una nave metaniera, la Golar Frost. Il rigassificatore, finalmente inaugurato, ha una capacità di rigassificazione di 3.7 miliardi di mc/anno (4% del fabbisogno nazionale).

Prima anomalia. Nessun'altra utility di dimensioni così ridotte gestiva allora, né gestisce oggi, una roba così grossa e complessa. Per dire, gli altri due impianti che operano in Italia, Panigallia e Rovigo, sono gestiti rispettivamente da ENI ed Edison.

Oltre tutto, l'avventura tecnologica si annunciava complicata, poiché nessuno al mondo aveva mai trasformato una nave gasiera in un rigassificatore, con problemi tecnici, e relativi extracosti, legati tra l'altro all'ancoraggio della struttura e all'accosto delle navi LNG. Di qui uno dei problemi: la dimensione relativamente ridotta delle navi che possono attraccare a questa struttura rispetto a quelle che prevalgono oggi sul mercato.

Che fosse un casino, si è visto presto: i costi di realizzazione inizialmente stimati in 350-400 milioni sono schizzati a poco meno di un miliardo. Idem per i tempi: l'impianto avrebbe dovuto essere operativo nell'esercizio 2008/2009 ed è stato invece inaugurato commercialmente il 20 Dicembre 2013.

Ma - guarda un po' - avere un rigassificatore è del tutto inutile, ed economicamente fallimentare, se non sei capace a comprare il gas. Ci vuole una certa competenza per operare bene sui mercati spot, e in OLT, ma anche nell'intero gruppo Iren, non sembra essercene traccia. Con la conseguenza che il rigassificatore di Livorno è tuttora completamente inutilizzato. Neppure un contratto per la fornitura di LNG è stato sin qui siglato. Argomento difensivo, non del tutto infondato: la domanda complessiva di gas è bassa, ma il prezzo del LNG è alto perché altrove nel mondo (Far East, Sudamerica) la domanda è alta, e ne fa lievitare il prezzo spiazzandolo rispetto ai gasdotti.

Insomma, errori dei manager. Ne fanno di continuo, anche nelle aziende private, figuriamoci in quelle pubbliche dove sono nominati dalla politica e scelti col criterio dell'amicizia e fedeltà ai padrini politici, anziché con quello della capacità. Ma se fosse un'impresa privata, sarebbero cavoli loro e dei loro azionisti. Invece è un'impresa (quasi interamente) pubblica, e questo scempio è stato realizzato con i soldi dei contribuenti, o con i prestiti delle banche garantiti dalle bollette future degli utenti. E allora è giusto che paghino i contribuenti, che diamine! Come in una vignetta di Altan, "Caro Cipputi, i nostri crediti, prima o poi, dobbiamo pagarli".

Conseguenze ormai quasi certe.

Mentre, negli anni, Iride prima e Iren oggi, monopoliste sui rispettivi mercati territoriali, hanno distribuito milioni di euro ai comuni loro azionisti, ora che l'impianto è operativo e soggetto all'ammortamento i costi andranno alle stelle, e gli utili negli abissi, con effetti catastrofici sui bilanci dei comuni comproprietari. I quali sono immancabilmente sull'orlo del baratro, malgrado alte tasse comunali, alte tariffe dei servizi, impennate delle multe o di qualunque altro mezzo utile a far cassa. E quindi non tapperanno i buchi creati dai geni da loro nominati ad amministrare così brillantemente le loro aziende.

E allora? Niente paura. Ci pensa il contribuente. Il Ministero dello Sviluppo Economico sta infatti approntando un apposito decreto per assegnare all'impianto il c.d. "fattore di garanzia". Che cos'è? Presto detto. Il rigassificatore può chiedere di entrare nel sistema regolato, cioè il proprietario lo rende disponibile a potenziali (quanto improbabili) altri operatori, e in cambio gli viene garantito il 70% dei ricavi massimi, corrispondenti al suo pieno utilizzo, prelevandoli dalle bollette degli utenti. Questo anche se continua a non passarci un metro cubo di gas.

Insomma: nel Paese delle meraviglie, il 70% di zero fa 70. Se non è genio questo. Diceva il principe De Curtis, in arte Totò, che nella vita ci sono le cose reali e quelle supposte. Se mettiamo da parte le reali, le supposte dove le mettiamo? E questi ricavi supposti, quanto costeranno ai contribuenti? Circa 100 milioni all'anno per 20 anni. Occorre però far rientrare l'impianto nella "strategia energetica nazionale" del Ministero, con la quale non aveva nulla a che fare, e riconoscerlo "opera energetica di interesse strategico nazionale", circostanza che i fatti (l'impianto vuoto) smentiscono in tempo reale. Ma, si sa, nel Paese delle meraviglie ogni cosa "è", e insieme "non è".

Si fregano le mani i comuni principali azionisti (tutti a guida sinistra, con sindaci pd o usciti da primarie variamente cucinate). E si spalma su tutti i contribuenti italiani (cittadini e imprese) un danno economico prodotto principalmente da manager lottizzati e politici che li hanno nominati. Per inciso, anche nei recentissimi rinnovi degli amministratori delle società del gruppo Iren, a cura dei sindaci di Genova, Torino e Reggio Emilia, non c'è un esperto di gas, né risulta che sia stato nel frattempo assunto qualcuno che ne capisca qualcosa. Si è preferito procedere more solito, anche confermando alcuni dei (cor)responsabili di questo disastro.

È tutto così Bananas-style che anche di fronte ai ricavi garantiti il socio tedesco E.on (paritetico con il gruppo Iren) ha detto di voler uscire, e un socio privato di minoranza (Belleli) addirittura si oppone al decreto sottolineando che la richiesta di rientro nel mercato regolato copre l'incapacità gestionale.

Sostiene l'azienda che il mercato letteralmente esploderà entro pochissimi mesi. Splendido. Che sciocchi noi a dubitare. Ma che volete farci, il genio è spesso incompreso.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Domanda d'obbligo a Simone del 11/2/2014 - 9:27
Non votare Centro Sinistra è quello che chiede..
AUTORE: Maunvorpiove
email: -

11/2/2014 - 11:12

...da 20 anni il più ricco e furbo di tutti noi e...non a caso diceva al povero credinciano bertinotto: te si che siei un vero 'omunista...
...evisto!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Su questo la penso diversamente del 10/2/2014 - 22:42
Domanda d'obbligo a Simone
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

11/2/2014 - 9:27

Non è che che anche te appartieni a quella fitta schiera di distorsori del campo della realtà che parte dal presupposto che non votare PD/CS equivale a regalare un voto a Berlusconi?!?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Su questo la penso diversamente del 10/2/2014 - 22:42
A Simone
AUTORE: Tiziano Nizzoli, Cittadini e Territorio
email: -

11/2/2014 - 7:22

Credevo di essere solo nella cabina elettorale! Simone, dovresti allargare i tuoi orizzonti e guardare al futuro con fare propositivo, sappi comunque che io non mi riconosco in NESSUN partito politico, votero' il partito del FARE e valutero' le persone ed i programmi. Questa considerazione e' naturalmente riferita alle prossime consultazioni comunali, dove credo di conoscere le problematiche e poter suggerire soluzioni, tutto il resto e' troppo grande per me.
----------------  RISPONDI





In risposta a: A Simone del 10/2/2014 - 17:42
Su questo la penso diversamente
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

10/2/2014 - 22:42

Da cittadino libero e quindi non schierato a priori posso dirti che aver votato partiti direttamente o indirettamente legati al cavaliere hanno contribuito a consolidare il potere dello stesso e del sistema a lui riferito.
Questo è un dato di fatto incontrovertibile a tutti i livelli politici dal consiglio di quartiere a quello nazionale.
La tua opinione e il tuo contrasto verso certe situazioni si vanifica nell'urna e, da riferimento politico, quale sei attualmente, anche nella scelta di campo.
Ovviamente non serbo rancore e non si intacca la stima nella persona ma proprio perchè ti ritengo intelligente, respingo il tuo risentimento.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Esatto! del 10/2/2014 - 13:59
A Simone
AUTORE: Tiziano Nizzoli, Cittadini e Territorio
email: -

10/2/2014 - 17:42

Sono costretto a "volertene", poiche' il mio voto non ha certo contribuito e non credo che i miei interventi sul Forum abbiano mai fatto pensare ad una cosa del genere. Mi ritengo un cittadino senza prosciutto sull'occhi, capace di distinguere chi ruba, chi approfitta della sua posizione per procurarsene vantaggi di ogni tipo, chi promuove da anni politiche clientelari, chi non si e' dimostrato all'altezza del compito affidatogli. Sono altresi' convinto che abbiamo il potenziale umano e le idee per migliorare la societa' in cui viviamo e non ho mai avversato le buone iniziative, di qualunque colore esse fossero.
Tanto era dovuto, per onor di chiarezza.
----------------  RISPONDI





AUTORE: Coli
email: [protetta]

10/2/2014 - 16:37

Spesso gli uffici comunali, soprattutto quelli aperti al pubblico, si trovano in difficoltà nel gestire gli utenti: carenze del personale, cattiva organizzazione, scarsa preparazione professionale sono fattori entrati a far parte del linguaggio comune della Pubblica amministrazione. Ciò che sta alla base di un disservizio può essere la conseguenza di una scelta organizzativa azzardata ed il cittadino è ignaro di cosa sta dietro a questo o quel funzionario. Un territorio come quello di San Giuliano non può certo considerarsi limitato ma, anzi, piuttosto variegato nella popolazione e nelle esigenze. Di solito si sentono critiche sull'operato dei dipendenti per ritardi, lunghe attese a scapito degli utenti ma esistono anche realtà "nascoste" di uffici dove, nonostante difficoltà organizzative e scarsità di risorse, il lavoro va avanti senza meriti particolari. L'esempio di un ufficio dove ho richiesto dei certificati di stato civile, mediante una ricerca negli archivi di anni passati, ed informazioni che gli operatori hanno fornito con precisione e professionalità. Nonostante nell'ufficio si svolgono più attività rispetto al numero degli impiegati in servizio, questi operatori con onestà hanno provveduto senza una grossa attesa; anzi si apprende obiettivamente che l'ufficio meriterebbe più attenzione per la sua delicatezza da parte dell'amministrazione.
Queste parole non sono una critica ma un messaggio a chi vuole intendere, che anche nelle realtà locali ci sono dipendenti che guardano quello che fanno nell'interesse di tutti.

Citt.Coli
----------------  RISPONDI





In risposta a: Puntualizziamo del 9/2/2014 - 11:24
Esatto!
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

10/2/2014 - 13:59

Sono pienamente d'accordo, senza entrare nei tecnicismi, visto che questo è un forum, hai ben illustrato la situazione.
Certo non è che 25 anni fa la giustizia italiana fosse messa benissimo, tuttavia se evadevi le tasse ti facevi un po' di galera e la prescrizione era così lontana che praticamente tutti arrivavano a sentenza.
L'era del pregiudicato in questione ha fatto precipitare la situazione e sul tema del voto, non da ora, sono in piena sintonia con quello che affermi, non me ne voglia il Nizzoli, ma il suo voto, probabilmante ha contribuito e non poco, a dare forza a Berlusconi, nella logica del consenso gli ha permesso di giustificare ogni nefandezza prodotta in anni di governo e non solo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: dicotomia del 10/2/2014 - 11:57
A Giancarlo
AUTORE: Tiziano Nizzoli, Cittadini e Territorio
email: -

10/2/2014 - 12:49

Quindi ammetti l'errore giudiziario, l'affermazione che con i soldi si puo' avere una giustizia "diversa", che le nostre leggi sono in un marasma interpretativo? Io ho detto in piu' che si possono portare via faldoni dai tribunali ed intimorire il giudice di sorveglianza? Della prima affermazione sono testimone diretto, per quanto riguarda la seconda, mi sono messo nei panni di un giudice di sorveglianza con moglie e figli a Gioia Tauro, tanto per dire una delle cento localita' che mi sono venute in mente, messo sotto pressione dalla 'ndrangheta locale, magari rappresentata da un parlamentare, affinche' usi un occhio di riguardo nei confronti di un suo sorvegliato.
Senza infrangere la legge, ma usando i mille cavilli e postille, unite ad una discrezionalita' di valutazione, pensi che alla fine si possa affermare, come si sente nei film, "giustizia e' fatta"?
----------------  RISPONDI





In risposta a: E questa e' la legge. del 10/2/2014 - 7:24
dicotomia
AUTORE: giancarlo
email: -

10/2/2014 - 11:57

Caro Tiziano il problema che tu poni è meramante amministrativo, ossia su come la giustizia è amministrata,il problema dei tribunali viene prima del problema dell'applicazione della sentenza perchè tu dal Magistrato di Sorveglianza a toglierli o bruciare i faldoni non ci puoi andare.
Questa tipologia di sistema non permette un regolare svolgimento dei processi a causa degli infiniti cavilli normativi che si annidano tra le pieghe di principio delle leggi.
Solo in Italia si ha una discrezionalità amplissima sulla interpretazione della legge con minimi e massimi edittali che non esistono in nessun altro tipo di sistema. E poi credimi, che i magistrati siano intimiditi penso che sia solo un film che vedi tu, perchè di fatto hanno in mano la vita di tutti e se uno come te o me senza i soldi del Cav. incappa in un errore giudiziario stai tranquillo che non ci leviamo le gambe.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Puntualizziamo del 9/2/2014 - 11:24
E questa e' la legge.
AUTORE: Tiziano Nizzoli, Cittadini e Territorio
email: -

10/2/2014 - 7:24

Ora proviamo a guardare oltre le leggi ed i codici. Se al magistrato di sorveglianza e' data una capacita' discrezionale sulla valutazione di come applicare la pena, il gioco e' fatto. In un Paese come il nostro, garantista e comunque "pro reo", proviamo ad infilarci dentro anche un po' di corruzione ed intimidazione nella magistratura ed ecco spiegato perche' assassini, stupratori, pedofili, bancarottieri e ladri siano in liberta' dopo poco.
Aggiungiamoci la situazione dei Tribunali, dove chiunque puo' entrare e portarsi a casa un incartamento processuale, oppure, se gli pare fatica, appiccare un incendio, ed abbiamo messo la ciliegina sulla torta.
Quando in una Nazione non funziona la Giustizia, quella Nazione e' destinata all'emarginazione internazionale, ricordatevelo!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Come mai la legge ............. del 4/2/2014 - 17:46
Puntualizziamo
AUTORE: Giancarlo
email: -

9/2/2014 - 11:24

Scusate se intervengo in merito alla questione legge ed applicazione della legge ma debbo perchè in base agli interventi letti è doveroso introdurre delle nozioni di base che se non si conoscono rischiamo di far confusione.
Inerentemente alla condanna del Cav. passata in giudicato si dibatte su come mai non venga applicata la pena.Su questo punto la palla è passata al magistrato di sorveglianza ossia è il Diritto Penitenziario a tradurre in esecuzione una sentenza stabilita dal Diritto Penale, ossia, il giudice chiamato a giudicare in sede penale applica il codice penale infliggendo la pena prevista ma interpretata come meglio ritiene in base al reato accertato. Emessa la sentenza vi sono procedure amministrative che trasbordano la sentenza ad un altro ramo dell'amministrazione che si occupa appunto dell'applicazione della pena.Per applicare la pena servono dei criteri particolari che prescindono dalla decisione del giudice emittente la sentenza: possono essere la reiterazione del reato, del pericolo di fuga, della necessità ed urgenza, della compatibilità carceraria, del disprezzo per la legge,se reato contro la persona, se reato contro il patrimonio, se reato associativo, se reato di stampo mafioso, se reato internazionale, se reato per coprire altro reato,se reato contro la P.A., se vincolo necessario alla carcerazione ecc..
Tutti questi criteri vengono interpretati con la modalità dell'interpretazione chiamata "Specialpreventiva" ossia il nostro ordinamento in virtù della nostra Costituzione( e non le leggi fatte dal cavaliere)prescrive che le pene emesse per la loro comminazione debbano essere effettivamente rivolte alla efficacia del recupero del reo interpretando la legge " Favor Rei" e sempre che tale applicazione non risulti sproporzionata in virtù della sentenza di colpevolezza emessa e si ritorna al discorso della tipologia di reato.
Il problema che da alcuni è sentito per il tipo di reato commesso dal Cav. e del motivo per cui non sia in carcere è perchè il tipo di reato accertato non è per l'Ordinamento stesso un reato grave: e non lo dico io lo dice la storia degli ultimi anni la dove alcuni personaggi famosi non sono nemmeno stati rinviati a giudizio per lo stesso reato ma chiamati a trattare col fisco.
Quindi la questione è che magari al Cav. non applichino la sentenza perchè di per se può essere già punitiva l'emissione della sentenza stessa e quindi l'applicazione potrebbe essere fatta prescrivere.
E questo succede in Italia perchè l'applicazione e l'interpretazione della legge avviene sempre a favore del reo non tenendo conto ne delle vittime o dei danneggiati dal reato. Questo è quello che prescrive la Costituzione.
Quando ci chiediamo come mai il pedofilo è già fuori? Come mai un assassino è condannato solo a 28 anni e non all'ergastolo e dopo 11 è fuori? Proprio in virtù del sistema Specialpreventivo, mentre in molti altri Ordinamenti la pena viene comminata secondo il criterio " Retributivo" detta in parole secche occhio per occhio: se uccidi ti uccido o ti do' l'ergastolo senza che tu possa mai uscire, se uccidi più di una persona ti uno,due,tre ergastoli ecc.,in Italia non potrebbe mai succedere che tu uccida uno o quattro persone se ti danno l'ergastolo ne prendi uno non è previsto il cumulo della pena.
Per cui è il Sistema Italia che crea disparità e ingiustizie pensateci quando andate a votare e se volete che i criminali rimangano in carcere.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Evidentemente ti sei sbagliato ............ del 5/2/2014 - 19:48
è la legge
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

6/2/2014 - 15:00

La risposta è semplice, è la legge italiana che consente a chi ha da scontare una pena al di sotto di un certo periodo, se incensurato, può godere dello stato di semilibertà, nel senso che può girare a piede libero solo in Italia purchè si sappia dov'è.
Ritieni forse che i giudici abbiano consentito una cosa non regolare? fai un esposto, ma visto che nemmeno i parlamentari M5S hanno osato obiettare devo supporre che è tutto regolare, purtroppo ed al netto di quanto ti ho già detto.
----------------  RISPONDI





In risposta a: ti facevo più sveglio del 5/2/2014 - 15:12
Evidentemente ti sei sbagliato ............
AUTORE: Ultimo.
email: -

5/2/2014 - 19:48

......... ed hai divagato in maniera sconcertante andando di palo in frasca. La sostanza del mio intervento era molto semplice e la tua risposta molto ondivaga cercando di far credere che Gesù è morto di sonno. Se queste sono le leggi attuali perchè a "quasi tutti" vengono applicate ed al Cavaliere no? La domanda era semplice ........ non serviva una risposta argomentata. ......... Ultimo
----------------  RISPONDI





In risposta a: Come mai la legge ............. del 4/2/2014 - 17:46
ti facevo più sveglio
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

5/2/2014 - 15:12

Quello che dici è in parte vero, il problema, credo, dipenda dalle leggi italiane e non dai giudici che le applicano.
Ora, se il pregiudicato in questione ha fatto le leggi per molto tempo grazie al consenso degli italiani (è bene non dimenticarlo mai), conoscendo bene i reati che ha commesso, non credi che abbia modificato l'ordinamento in modo che, reati che altrove vengono puniti con pene severissime, da noi al massimo c'è la pacca sulla spalla?
Non è forse una delle ragioni per cui gli investitori stranieri seri non arrivano e ci restano solo quelli tipo Electrolux o peggio?
Che dire poi di quegli immigrati che altrove vanno in gran parte per lavorare e da noi invece ne arrivano molti per fare altro?
Non so se gli italiani ci sono o ci fanno, resta il fatto che per non arrivare a questo punto bastava non votarlo mai, tantè che il soggetto era già attenzionato da Falcone e Borsellino ben prima di dedicarsi (si fa per dire) alla politica, al massimo in quegli anni si rivolgeva ad essa per avere grandi favori e passare per un grande industriale, invece è del tipo "ti piace vincere facile".
Visto comunque il grande consenso che ha anche oggi (se i sondaggi non mentono), non mi sorprende che non vi siano sommosse popolari per chiedere pene più severe per i reati a lui ascritti, in quanto tolgono soldi e servizi alla popolazione, quella che paga le tasse ovviamente ed evidentemente in gran minoranza.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
attenzione truffa
AUTORE: la redazione
email: -

4/2/2014 - 20:21

Buonasera ai lettori.
Sono arrivate segnalazioni di un individuo che suona alle case di Migliarino presentandosi come inviato dalla Pubblica Assistenza per la raccolta di fondi.
La P.A è stata informata e si dichiara completamente all'oscuro della faccenda ed ha inviato alcuni dei suoi soci in giro per il paese cercando di trovare tracce del truffatore, ma senza risultato.
Attenzione quindi e passate parola a chi pensate sia un facile bersaglio.
Grazie
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Come mai la legge .............
AUTORE: Ultimo.
email: -

4/2/2014 - 17:46

La legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali per la legge.
Il Cavaliere condannato in via definitiva, espulso dal Senato, e senza il potere di espatrio ....... gira per l'Italia come un onesto cittadino! Forse i giudici sono, come dice il Cavaliere, "politicizzati" e non fanno eseguire "alcune" condanne? Certo è che non ho sentito la voce di un politico esprimersi ........ sembra che sia scattato un accordo tra i politici, sia di destra che di sinistra, per una tacita immunità " ad personam" per il personaggio in questione. ........ Ultimo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: E un fa cosi', Ultimo del 2/2/2014 - 17:58
Candelora
AUTORE: Nody
email: -

3/2/2014 - 11:31

A casa mia invece fa cosi, se piove o se gragnola dell'inverno semo fora
se brina o tira vento nell'inverno semo drento.
----------------  RISPONDI





In risposta a: La questione Banca d’Italia, spiegata bene del 31/1/2014 - 20:39
Come la giri la giri
AUTORE: giancarlo
email: -

3/2/2014 - 9:57

Il suo articolo, ben scritto, colmo di tecnicismo non cambia la realtà dei fatti.
Nonostante i presunti vantaggi elencati ci sono comunque sia delle oggettività che non si debbono ignorare e contro le quali non possiamo essere lassisti e mi spiego.
Questo decreto convertito è un'altro regalo fatto alla UE ( e banche) in vista dei famosi stress-test.
In pieno svolgimento di crisi dove in tutta Europa le banche stavano affogando la BCE di concerto con la Commissione Europea ( il vero organo decisionale de'UE)hanno prescritto ai sistemi bancari una ricapitalizzazione in modo da avere un capitale strutturato più forte e grande. In merito a questo onde evitare di spremere il capitale circolante ed evitare una maggiore contrazione della liquidità fu deciso di immettere nel flusso monetario ben
370 miliardi di euro di cui 100 sono andate alle banche italiane con un tasso di pagamento di interessi all'1%. Questi soldi dovevano servire a concedere credito alla aziende, ricapitalizzare le banche( non in vista dei dividendi azionari) ma per far si che tra banche continuassero i prestiti in modo da far scendere l'EURIBOR a media scadenza in modo da evitare l'innalzamento dei tassi d'interesse sia sui mutui che sui conti affidati per le aziende.
Le nostre "amiche" banche che hanno fatto? Hanno comprato invece titoli di stato ( e già lo aveva fatto la BCE)ad un rendimento del 6%.
E' vero che questa operazione è solo cartacea ma è altrettanto vero che le banche si troveranno ricapitalizzato il loro patrimonio a costo 0 avendo già ricevuto aiuti per questa operazione che di fatto non è stata eseguita.Gli interessi sui prestiti sono aumentati e loro non hanno fatto nessuno sforzo grazie agli aiutini che gli sono stati concessi.E se lo Stato riceve delle tasse da questa operazione saranno sempre inferiori rispetto agli interessi che pagherà con i titoli acquisiti dalle banche (100 Mld di euro) che al 6,25% fanno 6,25 Mld di euro quindi si trovano 7,5 Mld di ricapitalizzazione più altri 6,25 Mld fatevi i conti di quanto le banche abbiano approfittato della crisi.
La ricapitalizzazione doveva avvenire mediante la ristrutturazione aziendale delle banche, ma in Italia non avverrà mai perchè la proprietà delle banche è delle fondazioni che creano un nugolo di norme nelle quali è impossibile addrentrarsi.
Una politica innovatrice con la conversione del DL dovrebbe cancellare le Fondazioni dalle proprietà bancarie, pretendere la ricapitalizzazione andando sul mercato e chiedendo agli azionisti il contributo per tale operazione oppure pretendere che i soldi presi all'1% vadano in quella direzione.
Questa conversione è un magheggio degno della peggiore politica e il PD ne parte integrante e ne è fautrice.
trovare i soldi per l'IMU era semplice e non complicato come vogliono far credere.
----------------  RISPONDI





In risposta a: La Candelora del 2/2/2014 - 6:01
E un fa cosi', Ultimo
AUTORE: Ludmilla
email: -

2/2/2014 - 17:58

...ma se piove o tira vento, nell'inverno siamo drento!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
La Candelora
AUTORE: Ultimo.
email: -

2/2/2014 - 6:01

« Per la santa Candelora
se nevica o se plora
dell'inverno siamo fora;
ma se l'è sole o solicello
siamo sempre a mezzo inverno »
----------------  RISPONDI





In risposta a: Richiesta del 1/2/2014 - 17:34
Al cittadino
AUTORE: Sehakisperi
email: -

1/2/2014 - 18:24

Grazie per la segnalazione, appena si finisce di pulire la discarica abusiva un po' piu' avanti, al ritorno si sistema tutto, oltre al mazzetto ci si fa' anche una bella tettoia!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Richiesta
AUTORE: Cittadino
email: -

1/2/2014 - 17:34

Chiedo al Sig. Sindaco Panattoni se può provvedere, anche per l'igiene, a far fare un piccolo massetto alla base della fontana pubblica di via dei Condotti perchè c'è sempre un pantano pieno di sporicizia e inoltre resta difficile avvicinarsi alla fontana. chiedo anche se può far controllare periodicamente il rubinetto che spesso si rompe. Consideri che ci sono moltissime persone che si servono di quella fontana e non è nè bello nè civile vedere una simile trascuratezza e soprattutto perchè il lavoro può essere fatto con una spesa minima.
Grazie.
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In risposta a: del
Attenzione
AUTORE: F.C.
email: -

1/2/2014 - 12:32

Circola per Migliarino una ragazza per conto Enel, dice, che si rivolge agli abitanti dicendo: "Lei non ha fatto la domanda per la riduzione della tariffa Enel, ho qui il modulo di domanda da firmare.." poi parlando accomuna Enel con Gas,il che significa che la richiesta di riduzione tariffa Enel, presumo, sia possibile con cambio gestore gas. Indipendentemente dalla validità di quanto viene asserito è bene non firmare NIENTE e semmai chiedere chiarimenti agli uffici Enel.
In sostanza viene utilizzato un modo di approccio che può mettere in difficoltà qualche persona.

ndr, son più di una/uno-grazie F.C per l'attenzione.
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In risposta a: La questione Banca d’Italia, spiegata bene del 31/1/2014 - 20:39
La tiritera del pubblico che non è più
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

31/1/2014 - 22:50

- vorrei tornare a ripetere un concetto importante: un soggetto non è pubblico perché la giurisprudenza lo ascrive a quello specifico settore del diritto.
Un soggetto lo è quando svolge la sua attività senza produrre profitto.
Si continua a svendere - anzi a regalare - patrimonio pagato con le risorse di tutti e per farlo si fanno leggi elettorali che permettano ai rappresentanti politici di meno del 30% complessivo degli italiani (nonché di meno del 10% degli interessi economico-sociali) di costituirsi un sistema ad hoc in cui, con un pugno di voti si riempie il Parlamento.
Lo Stato non è un'azienda, non lo deve diventare ne' le deve somigliare sia in termini di produttività che di rappresentatività; e questo è quanto.
Inutile perdere tempo a indagare i nuovi meccanismi che regoleranno il funzionamento di Bankitalia: la verità è che un altro pezzo di bene comune è stato esiliato dalle sue prerogative. E per cosa? Per realizzare il programma elettorale di Berlusconi?!?
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