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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: La colpa morì fanciulla? del 3/12/2013 - 11:45
Due/tre volte mi è capitata fra i forasacchi la..
AUTORE: non mi firmo
email: -

3/12/2013 - 14:05

....banconota da 500 euro e la prima/seconda/terza volta l'ho lasciata li perchè non era mia.
Avevo 44 anni e mi proposero 7 anni di scivolo e non "vorsi scivolare" perchè era ingiusto nei confronti di miei compagni più anziani che erano fuori tempo per età a concorrere per diventare ferrovieri e rimanendo al lavoro nei campi continuavano a lavorare sodo come io da giovane fino al raggiungimento del massimo di contibuti; per la cronaca lo scrivete ha superato il massimo consentito da FF.SS di 2 anni e mezzo perchè i 40 anni era il mio obbiettivo e 37 e mezzo stabilii d'imperio che era un privilegio nei confronti di altri lavoratori e chiesi la proroga per arrivare ai 40 anni di contributi.

La volta precedente invece di banconote da 500 euri ne lasciai li un bel mazzetto perchè mi proposero come esperto e forte sindacalista CGIL di entrare a far parte di quella cerchia di lavoratori; pochi e già "affortunati" che lavoravano per l'Azienda Agricola Presidenziale-San Rossore-.
Percepivano già il doppio di chi faceva lo stesso lavoro sulla riva destra del Serchio e la proposta del capo della Fedrerbraccianti era: parità salariale con i donzelli del Senato della Repubblica ed il mio niet per quella rivendicazione salariale ingiusta fu no!-no! deciso.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Se i lavoratori del Pubblico Impiego sono troppi del 3/12/2013 - 8:09
La colpa morì fanciulla?
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

3/12/2013 - 11:45

Naturale che non si debba fare di tutta l'erba un fascio: del resto se i lavoratori FFSS a suo tempo ebbero lo scivolo eccessivamente precoce per andare in pensione, si può onestamente affermare che sia colpa loro?
La domanda è d'obbligo perché immagino che chiunque abbia beneficiato di quella favorevole condizione, quando gli fu prospettata debba essersi sentito un po' come si sentirebbe chiunque che - facendo jogging su uno dei tanti argini della Bassa Valdiserchio - trovasse fra i tarassachi una banconota da 500 €.
Il fatto è che quando si parla di un problema - sempre che oggettivamente lo sia o lo sia stato - bisogna risalire alle sue cause, anziché inventarsene di sana pianta per giustificare soluzioni avventate (o più semplicemente, in linea con la propria visione opportunistica della società) e per niente decisive o incisive.
Perché non provare invece a scoprire chi si è prodigato nell'aspergere cotanta manna dal cielo? Perché non indagare intorno ai responsabili di quello che a buon diritto può essere letto come un vero e proprio sfacelo?!? E perché non pretendere che siano loro e non i beneficiari del trattamento a pagare per l'eventuale ammanco?
Stiamo in fondo parlando di una piramide di persone che, quantunque possa non essersi ancora pensionata, quando lo farà si metterà in tasca cifre da capogiro come del resto accade ora o è già accaduto in passato, di una legione di persone cui sarebbe lecito - una volta tanto - presentare il conto della collettività.
Del resto, non sarebbe opportuno riconsiderare la Terza Età come un momento in cui valorizzare la dignità umana, un momento in cui assicurare benessere a chicchessia a prescindere da quanto prestigioso e remunerato sia stata la sua carriera lavorativa?
Non sarebbe opportuno fissare un tetto di reddito a 2.500 € (accordandolo non a chi ha guadagnato di più, ma a chi ha dovuto sostenere attività maggiormente usuranti in età lavorativa) ed uno minimo di 1.300 €, senza cumuli, doppie, triple o quadruple indennità al netto di qualunque altra fonte di reddito accessorio?
Torno a rileggere i dati dal 1990 ad oggi: 175 mld di debito "reale" (ovvero scaturito dalla sommatoria di avanzi o disavanzi) e 1906 mld di interessi passivi, includendo le missioni militari (le aggressioni) all'Iraq, all'Afghanistan e alla Serbia, l'acquisto di F35, il mantenimento di cantieri come quello del Ponte sullo Stretto o l'apertura di altri inutili come quello della TAV Torino-Lione, il ripianamento dei debiti di questa o quell'altra banca, la socializzazione delle perdite di questa o quest'altra industria, l'elusione - pratica comune della GDO - e l'evasione fiscale, o la cantierizzazione di una altro numero indefinito di opere inutili e mai completate, tanto per fare qualche esempio...
Questa analisi impietosa ci racconta che sarebbero state molte in realtà le categorie cui accordare una baby-pensione senza intaccare in alcun modo il peso economico specifico dello Stato, se mai si fosse voluta perseguire una politica di solidarietà sociale diffusa, anziché una di trasferimento di beni e profitti a questa o quell'altra compagine di mercato!
Ma si sarebbero potute fare un sacco di altre cose - nel nome del bene comune - a vantaggio di tutta la collettività, come restituire - conformemente al dettato costituzionale) gratuità, efficacia ed efficienza alla scuola e alla sanità pubblica, uno sviluppo urbanistico eco-compatibile e sostenibile, trasporti pubblici secondo gli standard - quelli sì - europei, etc.
Se andiamo a leggere con cura, attenzione e intelligenza le statistiche, scopriremo che hanno gravato sul debito sovrano ben più una quindicina di anni di piani pensionistici privati - i famosi risparmi accantonati per integrare la pensione di diritto riversati nella finanza derivata dai broker per alleggerire i portafogli pubblici - che una cinquantina di pessime gestioni INPS-INPDAP-ENPALS!
Ma tutto questo scaturisce da scelte politiche ben precise, prima fra tutte quella di non considerare la vecchiaia come un diritto sacrosanto per tutti: perché non si prende il coraggio di fissare un massimale di pensione come quello che ho proposto io, scorporandone dal diritto chiunque abbia già una fonte di reddito?
Perché perpetrare le differenze ad libitum? Non vi risulta che ad un giovane figlio di un pensionato d'oro convenga di più fare il disoccupato e scegliersi il lavoro che più gli aggrada quando e se gli si presenta l'occasione, mentre a quello di un disgraziato con la minima?
E poi si viene fuori con l'idea che la macchina pubblica è eccessivamente gonfiata rispetto al fabbisogno... certo, se si continua sulla strada dell'outsourcing, con la privatizzazione e la liberalizzazione, indubbiamente troveremo che molti dipendenti pubblici sono in esubero: ma se i servizi inerenti la pubblica utilità (leggessi bene comune o interesse collettivo) rimanessero debitamente al loro posto, garantendo costi calmierati per il cittadino, certuni benpensanti non avrebbero tutta questa fretta di disfarsi dell'esercizio di sovranità (perché alla fine di questo si tratta: ritrovarsi con una democrazia farlocca governata dai CdA privati che assicura ad una minima parte di elettori profitti parassitari).
Invece, da quando interi settori del pubblico sono stati coattivamente dismessi (anche quando il loro feedback fosse stato positivo), abbiamo assistito impietosamente al peggioramento nell'erogazione dei servizi e ad un aumento incontenibile dei loro costi (del resto, non sono leggi di mercato a regolare le privatizzazioni? Abbattere i costi si traduce in debilitazione dell'offerta e aumentare i profitti nell'aumentare i prezzi al pubblico).
Chi può dire che oggi - a dispetto del Referendum - l'acqua privatizzata costi meno e sia migliore di quando era (e tornerà ad essere) pubblica? Chi può dire che i servizi di nettezza urbana siano più efficaci oggi e meno insostenibili di prima? Chi può dire che le Poste Italiane siano più efficaci oggi - che si interessano all'acquisto di Alitalia - di prima, quando espletavano anche ad una funzione sociale e di presidio territoriale? Chi può dire che la Telecom o l'ENEL sprigionino più simpatia oggi di un tempo? E qualcuno ricorda comunque che tutti i profitti che queste aziende si stanno assicurando si basano sull'immissione sul mercato di un patrimonio pagato con i soldi di tutti?!?
Disfarsi dello Stato equivale a disfarsi di sé stessi e in nome di che cosa? Certo pretendere scelte pubbliche più oculate e nell'interesse di tutti è indice di civiltà, che i servizi erogati siano prima di tutto efficaci, poco costosi e peraltro efficienti è un obiettivo cui non si dovrebbe rinunciare... ma il problema è che una miriade di aziende (leggasi "interessi privati") si arricchiscono letteralmente sulle pubbliche infermità, sulle paralisi degli apparati.
Basta vedere l'infrastruttura informatica dello Stato con le sue decine di migliaia di costosissimi protocolli, tutti regolarmente incompatibili ed incapaci di dialogare fra di loro, per capire quante compagnie di sviluppo, quante assistenze private e quale - in definitiva - PIL produca l'improduttività della macchina statale!
Attenzione infine alle profezie di Casaleggio: i suoi sillogismi si fondano su teorie plausibili (e neanche le più catastrofiche) perché legate ai numeri "reali", non a quelli sputacchiati dai fantasiosi economisti nostrani...
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ci risiamo del 2/12/2013 - 8:46
Si ci sono e molto convinto !!!
AUTORE: il censore
email: -

3/12/2013 - 8:54

Grazie a te per la conversazione, che ritengo utile ad una sana dialettica, anzi addirittura salutare quando le opinioni divergono, pensa che mondo monotono sarebbe se tutti la pensassero allo stesso modo!
Devo però osservare che le tue argomentazioni non hanno scalfito l’impianto del mio intervento, perché in sostanza hai ammesso che esiste un evasione fiscale delle dimensioni ed entità che ho descritto.

Hai solo tentato di riclassificare le varie categorie smistandone l’entità in fattispecie riconducibili comunque al fenomeno, con nomi e responsabilità diverse per attribuirne la paternità in maniera confusa, diluendone la gravità e sfumandone i contorni in un indistinto panorama tipicamente italiota, dove nessuno è responsabile e la colpa morì fanciulla.

quando attribuisci 110 miliardi alle attività criminose, non ti riferisci forse a chi trucca i bilanci per fare la cresta e non pagare il dovuto all’erario?….a chi costituisce fondi neri, avendo ampi margini di discrezionalità con le imposte?… o a chi manipola con false fatturazioni la sua posizione per lucrare indebitamente risorse?…. e gli esercizi che riciclano il denaro sporco, ancorché prevalga l’aspetto penale del crimine,…. non sono anche evasori?

La corruzione oltre ad essere deprecabile di per sé, non movimenta masse di denaro sottraendolo ai normali circuiti finanziari ingenti risorse? ,,, certamente quando c'è un corruttore c'è anche un corrotto, ma sono entrambi censurabili, perchè spesso chi si adatta a questo metodo, trae benefici a sua volta lucrando, ed inoltre godendo di favore illegittimo e condizioni meno onerose, danneggia chi rispetta le regole e la onesta prassi.

Inoltre chi esporta capitali all’estero?… non certo l’impiegato alle poste o il bidello di scuola, ma chi è abituati a occultare le proprie entrate, potendolo fare…. impunemente da decenni.

Sono d’accordo con te quando affermi che bisogna spendere meglio, ridurre i costi della spesa pubblica per pagare meno tasse….
MA PROPRIO PER QUESTO BISOGNA PAGARE TUTTI, PER PAGARE MENO….

IO ho cercato di proporre un modello, per chiarire che è possibile pagare meno e avere più soldi in tasca…. APPLICABILE CON EQUITà E GIUSTIZIA ED ESTESO FINAMENTE A TUTTI, NON SOLO AI SOLITI NOTI, tu rivendichi il diritto dei soliti privilegiati.

TI DIRò infine che sono d’accordo sul sistema delle detrazioni, così come si fa in U.S.A. dove chi non paga le tasse è duramente perseguito dalla legge e dalla pubblica riprovazione.(non so se la tua parrucchiera sarebbe d’accordo…. anche se ritengo che alla lunga converrebbe anche a lei)

A proposito, quanto concerne la parrucchiera che evade 2000 euro ma, virtuosamente li reimmette nel flusso finanziario del mercato e quindi sostieni si possa chiudere un occhio, ti dirò che non ci tengo a perseguitare nessuno e in special modo le parrucchiere, ma la stessa facoltà non è data ad un’operaia o ad un operatrice ecologica….. NON è DISPARITà CENSURABILE ANCHE QUESTA?


IO NON CRIMINALIZZO NESSUNO, E PERCIç non gradisco mi vengano ATTRIBUITE AFFERMAZIONI CHE NON HO FATTO a proposito del luogo comune che vuole gli italiani un popolo di evasori….

cito solo le risultanze, non le previsioni statistiche o le stime, ma le certificazioni dei risultati ufficiali pubblicati dal ministero delle finanze in base a dati concreti e reali, quando affermano che in Italia, un gioielliere di via Condotti a Roma, dichiari di guadagnare meno del suo fattorino,

oppure un medico meno di un impiegato del comune, un notaio poco più di un operaio, un commerciante pochi spiccioli, un proprietario di 45 appartamenti locati al nero, risulti nullatenente e sconosciuto al fisco.

Capita così che il figlio di un concessionario d’uto non paghi le tasse universitarie, mentre il figlio di un impiegato del catasto si, oppure che il figlio di un costruttore non paghi i buoni pranzo alla mensa scolastica e quello di un tranviere si, che un farmacista goda dell’aliquota IRPEF più bassa o nulla e ad un insegnante sia applicata anche quelle superiori al 40 per cento….

LE TASSE NON PIACCIONO A NESSUNO, MA HANNO RAGION D’ESSERE, E NON PAGARLE è ESECRABILE, SE TUTTI LE PAGASSERO,IL LORO PESO SAREBBE SOPPORTABILE PER TUTTI, inoltre sarebbe giusto ed etico.

INFINE abbattere le tasse del cuneo fiscale e sul lavoro, non è forse riduzione del peso e dell’ingerenza intrusiva dello stato?

Abbattere il deficit annuale, non comporterebbe la diminuzione degli interessi al credito, ma anche di quelli che lo stato paga ogni anno e che ammontano a 80 miliardi, e costituiscono il vero fardello intollerabile del disavanzo. altrimenti in attivo?

investire ingenti capitali in scuola, salvaguardia del territorio, ricerca infrastrutture, sanità, non sarebbe anche una straordinaria molla economica?

,,, e non mi dire che non ho considerato il modo sciagurata in cui viene dilapidata la spesa pubblica e i fenomeni della corruzione, quando ho più volte invocato come necessario un nuovo rigore etico, onestà e giustizia, censurando corruzione e arbitrio, interesse personale e convenienze particolari.

… per me è un piacere discutere con tutti, specialmente quando l’interlocutore è preparato ed informato, perché ritengo il confronto dialettico utile stimolo , prodromo di fantasia creatrice e fattore di chiarificazione, per questo ti ringrazio della pazienza che mi dedichi, restando però convinto di quel che ho affermato.

Ha ragione Pedro, quando dice che L’Italia è povera, ma gli italiani, almeno alcuni, sono Ricchi,…. MENO MALE!___BENE BENISSIMO; sono contento per loro!…. che almeno paghino le tasse!…di certo continueranno a esserlo!!!!!!!!!!
----------------  RISPONDI





In risposta a: e io pago... del 2/12/2013 - 18:22
Se i lavoratori del Pubblico Impiego sono troppi
AUTORE: Dipendente Pubblico Tartassato
email: -

3/12/2013 - 8:09

che mi dici dei pensionati delle FF.SS. che godono delle pensioni da quando avevano 40 anni e che dopo si sono messi anche a fare altri lavori, spesso anche al nero.
Che mi dici di chi ha il contratto di lavoro bloccato dal 2009 e che lo resterà tale fino al 2016 mentre nel frattempo tutto è aumentato.
Ricordati di non fare di tutta l'erba un fascio.
----------------  RISPONDI





In risposta a: e io pago... del 2/12/2013 - 18:22
@ Tar-tassato
AUTORE: Lettore dei discorsi (anche a colocchia) sulla Vd
email: -

3/12/2013 - 1:05

Il sig. Casaleggio ha previsto uno spiocinio di 6 miliardi umani su 7 che siamo ed anche quella sperando che tocchi a lui gliè una soluzione per poi da lavoro a quel miliardetto incrocci che rimane; o se 'nvece si ralizzasse x davvero quello che credevamo quando si lavorava anche troppo e cioè lavorare il 27 del mese e basta e riscuotere tutti i giorni un'è mellio!?
Guarda che siamo il 5° paese al mondo per ricchezza, solo che Tronchetti Provera piglia 1.250 euro l'ora anche quando dorme e la seonda mollie dell'ex senatore Berlusconi, anco di più.
bona.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Si chiama... del 2/12/2013 - 21:56
Profitti sulle spalle degli altri
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

2/12/2013 - 23:38

Dal 1990 ad oggi tutti gli investimenti - quelli sì - sullo stato sociale, dunque nell'interesse collettivo, si sono ridotti in maniera consistente e devastante mentre la grande abbuffata di interessi passivi sul debito pubblico - fatto levitare ad arte per compiacere l'avidità di benpensanti come CCP - pasceva le tasche di tanti bravi «risparmiatori» dediti al Superenalotto della finanza derivata, lo strumento in ragione del quale oggi un lavoratore si riappropria dell'1% medio del frutto del proprio lavoro.
Diciamo le cose come stanno, invece di infilare cazzate su cazzate: finché il pubblico ha compiaciuto l'interesse privato gonfiando portafogli con politiche criminali come la socializzazione delle perdite, nessuno si è accorto della deriva dello Stato.
Centinaia di aziende e di consulenti privati hanno banchettato intorno alle inefficienze del pubblico intessute intorno alla volontà di inefficacia sociale; oggi che certuni benpensanti hanno scoperto di poter trarre più profitto prestando i soldi allo Stato che dalle politiche clientelari, di colpo scoprono il «merito», la concorrenza e il libero mercato, pretesti vacui, deviati e fallimentari per continuare a farsi beffe della collettività, per ricavarne redditi parassitari e grogiolarsi nelle loro bramosie d'accaparramento.
Dovrebbero essere considerati dei criminali, invece si magnificano della loro avidità, del loro becero individualismo... e, come se non bastasse, danno dei parassiti a coloro che riempiono i loro portafogli!
È veramente il colmo!
----------------  RISPONDI





In risposta a: e io pago... del 2/12/2013 - 18:22
Si chiama...
AUTORE: CCP
email: -

2/12/2013 - 21:56

Solidarietà sulle spalle degli altri, purtroppo e" spesso citata da chi non riesce ad avere una visione del futuro diversa da quello che e' stato il passato. L'Italia ha grandi possibilità ma servono menti brillanti e nuove che le possano attuare rompendo gli schemi attuali. Primo passo rottamare quelli che si oppongono a questo cambiamento spesso solo per conservare i privilegi acquisiti.
Saluti
----------------  RISPONDI





In risposta a: Non sono M5S del 1/12/2013 - 11:10
e io pago...
AUTORE: tar tassato
email: -

2/12/2013 - 18:22

vedi Giancarlo come ti rispondono? Con abbondanti e ridondanti chiacchere senza senso:
"Cinque milioni di dipendenti pubblici venivano pagati a sufficienza quando le nostre industrie esportavano vagonate di prodotti made in Italy.
Ora volendo, in certi uffici potremmo impiegare anche metà di quel personale che le nuove tecniche hanno sostituito i...
Il conto poi è presto fatto. Li mettiamo a produrre vagonate di roba che resterà invenduta come quella che vediamo nei nostri magazzini/negozi traboccanti di tutto un po? oppure li lasciamo a casa e diamo loro come dicono taluni sprovveduti politici congelati dell'ultima ora e gli diamo un sussidio per star li a vegetare o appassire?"

Praticamente ti ha detto che vanno mantenuti a far finta di lavorare perché altre soluzioni non ci sono... Come fa l'Italia a non fallire con queste menti illuminate?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ci risiamo del 2/12/2013 - 8:46
Ma allora.....
AUTORE: pedro
email: -

2/12/2013 - 9:29

....come si potrebbe spiegare il fatto che l'O.C.S.E ha dichiarato, solo l'altro giorno, che il l'Italia ha il debito pubblico più alto in Europa, ed è tra le prime 5 nazioni nel mondo, mentre la ricchezza detenuta dai privati italiani complessivamente è la prima in Europa.
Siamo privatamente più ricchi di Germania, Regno Unito, Francia ecc.
Ma allora, chi ha pagato le tasse e chi le ha evase? Oppure siamo come sempre solo i più furbi?
Un saluto.
----------------  RISPONDI





In risposta a: NON è TUTTO ORO Ciò CHE LUCCICA... del 1/12/2013 - 15:33
Ci risiamo
AUTORE: Giancarlo
email: -

2/12/2013 - 8:46

Grazie per il tuo intervento, l'ho letto con molta attenzione e mi fa piacere conoscere il tuo punto di vista grazie sincero.
La mia critica però è quanto mai scontata, mi porgi il fianco per la risposta.
Come tutta la campagna dei mass-media e del governo Monti sei incappato in quello che sembra realmente il problema del nostro paese cioè la vituperata evasione fiscale.Vorrei però dirti che c'è un errore su i tuoi dati, è vero che l'evasione stimata ammonta a 200 Mld di euro ma non è da imputare nella maggior parte ai privati( cioè PMI o cittadini qualunque). Se leggi le relazioni della Corte dei Conti tra cui la più interessante è quella dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2011 ti accorgi che l'evasione ci concentra per circa 110 Mld di euro in attvità criminose, ossia dai proventi fittiziamente leciti ma che nascondo attività illecite come il riciclaggio di denaro o come aziende appartenenti ad attività che nascondono falsi di giri di fatturazione per distrarre patrimoni al fisco. Quindi già un buon 60% di quella evasione non è imputabile ad una scientifica scelta di aziende che si arrabattano. I restanti 90 Mld presunti sono frutto di lavoro in nero, corruzione, ed esportazioni di capitali.
La Corte stima in 60 Mld di euro la corruzione, e chi corrompe o chi fa concussione? Sicuramente non i cittadini ma coloro che ricoprono certe cariche. Non solo ma la Corte ritiene ( ti ricordo che siamo già a 170 Mld) che l'esportazione di capitali ammonta a circa 25 Mld di euro l'anno ed è praticata dai grossi gruppi. I restanti 15 sono frutto di evasione prettamente privata e se fai due conti l'evasione che citi tu è solo del 9%, cioè quella commessa da PMI o cittadini normali. Quindi dire che gli italiani sono un popolo di evasori lo si fa per distogliere e giustificare provvedimenti stupidi ed idioti che al governo adottano. Gli studi economici della Harward University e della Oxford hanno preso a campione uno studio di 5 anni in merito al carico fiscale ed il suo aumento riferito ai servizi resi da uno Stato prendendo a riferimento la Gran Bretagna per l'europa, Il Messico per le Americhe,la Corea del sud per l'Asia ed il Marocco per l'Africa. Ebbene tutti questi paesi hanno iniziato circa 20 anni fa a ridurre il debito, tagliando la spesa improduttiva ed abbassare le tasse, oggi hanno minima evasione e grande crescita attirando investitori esteri. Vi ricordo che il Messico aveva un debito pubblico pari al 180% del PIL.
Per combattere l'evasione privata od elusione basta un semplice provvedimento: mi fai detrarre le spese, se viene l'idraulico la fattura la porto in detrazione, se viene il muratore per sistemare le piastrelle la fattura la detraggo ecc.,e già conti alla mano si recuperano in base ai calcoli fatti dal ministero delle finanze circa 7 Mld di euro. Altra considerazione da fare è questa: molti economisti (al contrario di Monti) ritengono che quella parte di evasione-elusione rimmessa nel circolo economico non sia evasione vera e propria in quanto i 2000,00€ elusi da un parrucchiere, un idraulico e così via vengono rispesi per fare la spesa, pagare i libri di scuola ai figli, pagare le bollette e quindi non vengono portati all'estero.
Dire che tutta colpa dell'evasione quando un'impresa paga il 63% di pressione fiscale è non voler guardare i fatti.
Se il carico fiscale fosse del 30% chi avrebbe interesse ad evadere delle ditte o aziende?
Ma se il baraccone pubblico rimane tale non ce la faremo mai ad abbassare le aliquote e renderle una " non tentazione di evasione" soprattutto in base ai servizi ricevuti.
Basta andare alla scuola dell'obbligo dove i genitori devono portare carta igenica,risme di fogli, contribuire alle spese per le fotocopie e tutto questo quando i comuni destinano il 60% delle risorse in stipendi!
Il pubblico così come è deleterio è un cancro!!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Non sono M5S del 1/12/2013 - 11:10
articolo..
AUTORE: CCP
email: -

1/12/2013 - 23:10

Ineccepibile, sono d'accordo su tutto. Però voglio continuare a sperare in un PD diverso...ancora per un po'.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Evasione fiscale del 1/12/2013 - 19:42
La proprietà è un furto. In Italia una rapina
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

1/12/2013 - 22:39

I teorici del liberismo ed i loro inconsapevoli sostenitori (ora abbiamo anche chi benedice l'evasione perché ritratto di una società opulenta), pur di assicurare ai creditori dello Stato un profitto parassitario, si inventano ogni genere di possibile scemenza: la verità è che tutte le loro ignobili congetture sono state sconfessate una per una dalla realtà oggettiva.
L'idea di tagliare la spesa pubblica fa eco all'outsourcing forzoso e alla smania di privatizzare: peccato che ogni servizio sottratto alla sovranità popolare, al campo dell'interesse collettivo e al bene comune (perché è questo che accade quando si trasferisce il patrimonio pubblico a quegli interessi privati che dal pubblico sono stati arricchiti nel tempo per effetto di politiche clientelari e privatistiche), finisca per soggiacere alle leggi del profitto.
Ma qualcuno si è avvisto che la «competizione» abbia indotto un qualsiasi miglioramento dei servizi o una riduzione dei costi?
La dobbiamo finire e subito con le minchiate: mi sembra che l'unico ad avere idee chiare e condivisibili in materia di rapporto fra pubblico e privato sia Beppe Grillo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: NON è TUTTO ORO Ciò CHE LUCCICA... del 1/12/2013 - 15:33
Evasione fiscale
AUTORE: emilio
email: -

1/12/2013 - 19:42

Se continua così, cioè senza riduzione della spesa pubblica, non si esce dalla crisi e, l'evasione fiscale sarà un lusso, cioè senza profitti non ci sarà nulla da evadere.
L'evasione fiscale è comunque un lusso di una società opulenta e comunque ci sono fior di leggi che contrastano l'evasione fiscale, ne è purtroppo vittima e capro espiatorio quel Silvio che tutti conosciamo, che al momento ha raccattato quattro anni, non so che cosa lei vorrebbe fare agli evasori.
Mi pare però che il suo intervento trascuri di brutto quello che è scandaloso in Italia e molto di più delle sue presunte evasioni fiscali e oltre al fatto che generano multe e confische di patrimoni. Mi riferisco alla sciagurata gestione della spesa pubblica com'è emersa dai consigli regionali, per nulla sanzionata e col beneplacito di tutto l'arco costituzionale.
Quella si che affossa il bilancio dello stato e senza il minimo rischio.
Furti si ma legalizzati, come del resto le retribuzioni dirigenziali
ne è un pallido esempio il premio di produttività di euro 31.000 che in tempi di crisi per il popolino avrebbe cospicuamente riempito le tasche di solerti funzionari addirittura per incentivare l'uso delle e mail all'interno dei rispettivi uffici.
Benedetta sia l'evasione, sempre che ci siano profitti, ma se continua così la vedo dura.
Evadere si, ma dai patrii confini,
come stanno facendo industrie e giovani speranzosi.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Non sono M5S del 1/12/2013 - 11:10
NON è TUTTO ORO Ciò CHE LUCCICA...
AUTORE: il censore
email: -

1/12/2013 - 15:33

A Giancarlo vorrei dire che con i mancati introiti dovuti all’evasione fiscale ( in massima parte dovuta a realtà private) lo stato perde 200 DUECENTO MILIARDI OGNI ANNO, e una cifra incalcolabile la perde con l’elusione fiscale, cioè con tutti quei trucchetti e forzature con i quali legioni di valenti azzeccagarbugli (privati) riescono a ingannare il popolo di contribuenti onesti, o costretti a essere tali.

Con 45 miliardi dei 200 totali , potremmo azzerare il deficit annuale e non avere bisogno di manovre finanziarie, riacquistare credibilità e far abbassare i tessi del credito e rimettere in moto l’intero mercato del credito, ed in generale.

CON ALTI 100 potremmo abbassare il cuneo fiscale e le tasse sul lavoro per le imprese, ma con
vantaggi in busta paga sensibili,( con 5 miliardi il governo spera di restituire 225 euro annui, in questo caso sarebbero 20 volte tanti , 4500 euro pari a più di 400 netti in busta paga mensile, oltre ad analogia vantaggi per le imprese) RIDANDO fiato ai consumi, alla domanda interna, alla competitività delle imprese, permettendo un boom economico senza precedenti, e riuscendo a ridimensionare o estinguere il debito nazionale.

I 50 CHE RESTANO SAREBBERO SUFFICIENTI a garantirvi un sistema sanitario efficiente, scuola e università di prim’ordine, ricerca scientifica di eccellenza, infrastrutture adeguate, messa in sicurezza del territorio e quant’altro.

esistono competenze, mansioni,campi d’azione in cui è bene che la sfera d’intervento rimanga saldamente in mano pubblica, non per demonizzare il privato, ma semplicemente per la diversa natura e missione per cui esistono le due realtà.

D’ALTRA PARTE si è visto come banche, e assicurazioni facciano pagare le loro inefficienze agli assicurati (RCA docet) LE COMPAGNIE PETROLIFERE FACCIANO CARTELLO, lucrando la loro rendita di posizione,( PREZZO CARBURANTI) , i produttori di latte infrangano le regole e le leggi , facendo pagare miliardi(MILIARDI) DI MULTE allo stato, cioè alla comunità.
la sanità privata curi a prezzi esosi finchè lucra guadagni e abbandona alla loro sorte incurabili e indigenti. le stesse compagnie telefoniche limitino la copertura ad aree densamente popolate, e remunerative, trascurando le altre … e così via.

è noto anche il fenomeno per cui gli utili siano sempre privati, mentre appena arrivano le difficoltà e i debiti, questi debbano invariabilmente essere onorati dallo stato, cioè essere a carico pubblico.

Sicuramente esistono sacche di inefficienza e disparità di trattamento fra pubblico e privato, ma non credere che siano sempre a svantaggio del privato… vedi blocco degli stipendi, esiguità degli stessi, scarse possibilità di carriera e promozione sociale, ma anche sacrificio e impegno, a volte spirito missionario non riconosciuti.

Tutto si può fare, anche quello che dice Giancarlo, quando si riferisce agli sprechi, alle consulenze esterne, alla riduzione dei costi della politica, alla soppressione del finanziamento pubblico dei partiti...

MA NON SOLO!!!!!!l
la delinquenza organizzata ci costa oltre a crimini e malaffare diffusi, cifre incalcolabili, l'inquinamento danni irreparabili anche in salute, l'abuso del territorio valanghe di capitali e sofferenze di ogni cenere, la speculazione finanziaria e la scarsa concorrenza reale cifre astronomiche... le disuguaglianze sociali alla fine danneggiano tutti... le inefficienze del sistema giudiziario la perdita di opportunità economica e di giustizia…

Bisogna cominciare a non essere settari, esponendo solo critiche e soluzioni parziali, stigmatizzare solo ciò che fa comodo, ignorando analisi serie e trascurando disinvoltamente indagini nel proprio campo di interessi, o nella sfera del proprio gradimento e orientamento politico o visione sociale.

Questo paese ha bisogno in primo luogo di onestà, anche e soprattutto intellettuale, di ritrovare un senso etico, riconoscersi in un sistema valoriale comune, condividere e rispettare regole di civile e comune convivenza.

Questo paese ha fame di giustizia. equità, solidarietà, uguaglianza, uguali opportunità, che diano entusiasmo e dignità ai cittadini, spirito di appartenenza alla comunità, fierezza ed orgoglio di far parte di una comunità di uomini e donne liberi, capaci di governare il proprio destino, progettare un futuro ed un mondo migliore per chi c'è e per chi verrà.

Rinnegare egoismi, individualismi, protagonismi e crescere in cultura, consapevolezza del proprio valore ed umanità.

Tutte cose che risulteranno di difficile attuazione finchè l'espressione massima della nostra classe politica sarà rappresentata da evasori fiscali impenitenti, concessionari abusivi di licenze, mistificatori e manipolatori dell'opinione pubblica, profittatori di rendite di posizione, corruttori di costumi e coscienzei, addomesticatoti di codici e leggi alle proprie illegittime esigenze, millantatori di inesistenti capacità e virtù taumaturgiche, sedicenti realizzatori di miracoli e concreti arbitrari utilizzatori di cariche e prebende per cialtroneschi fini personali.

IL VERO DANNO , E IL MISFATTO Più GRAVE, che imputo a QUESTI PERSONAGGI è PERò QUELLO DI COSTITUIRE UN ESEMPIO SCELLERATO, UN MODELLO DI DISVALORI, LA PROVA VIVENTE CHE ASTUZIA, CALCOLO PERSONALE, IMBROGLIO E DISPREZZO DEL PROSSIMO SONO VINCENTI E PAGANO IN PROSPETTIVA DI VITA.

COSTITUENDO INSIEME A DESTREZZA ED INGANNO, LA CIFRA DEGLI ULTIMI VENT'ANNI DI PROFONDO DECLINO DEL PAESE TUTTO, MORTIFICATO E VILIPESO INGIUSTAMENTE.

nb

non sono d'accordo con chi dice che ogni popolo ha il governo che si merita, nessun paese si meriterebbe un branco di locuste, scientificamente organizzato per devastarlo e depredarlo sistematicamente con l'inganno ...

SI TRATTA INVECE DI una devastante, brutale incursione ed invasione di barbari... che in tanti deplorano e a cui urge reagire...

aaa
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In risposta a: Non sono M5S del 1/12/2013 - 11:10
Non sono del PD, ma ....
AUTORE: pedro
email: -

1/12/2013 - 14:34

lo sostengo e lo critico.
Colgo il tuo invito e provo a porti altrettante mie considerazioni.

Viviamo in uno Stato di diritto che tuttavia funziona male e le cose che tu elenchi sono in parte condivisibili, ma alcune sono l’espressione di una tua probabile indignazione, e non di coerenti valutazioni, a fronte delle quali provo a esporti le mie.

Per esempio: se un'azienda va male e fallisce, e se lo Stato interviene finanziandone le attività, senza esaminare le ragioni del fallimento, non mi pare una soluzione adeguata.Una volta interveniva l'IRI, pozzo senza fondo.
Una azienda fallisce per svariati motivi:l’impresa non è competitiva o non ha una gestione amministrativa oculata, o perché non ha saputo evolvere per restare competitiva ecc, ecc..
Mentre il Comune è un ente della Comunità, ogni qualvolta la Comunità non è stata attenta alla gestione del proprio ente, si pone la necessità del commissariamento, e si attende l’elezione della prossima giunta ma solo dopo che il Commissario ha risanato la situazione.
Le Giunte comunali si possono cambiare ogni 5 anni, dopo il voto dei cittadini, mentre gli impiegati comunali inefficienti dipendono dal dirigente comunale, il quale dovrebbe avere tutti gli argomenti e i mezzi per ricercare l’efficienza dei suoi impiegati, ma se il dirigente è altrettanto inefficiente….Ecco la classe dirigente, così come ti accennavo nel post precedente…
L’Europa su questi temi ha molto da insegnarci.
Le Democrazie hanno dei costi che le dittature potrebbero senza dubbio ridurre o eliminare, peccato che poi non ci daranno la possibilità, come oggi facciamo noi sul Forum, di criticarle o avversarle.
In ogni caso, una Giunta eletta che riscontra l’inefficienza dei dirigenti comunali ha tutti gli elementi/argomenti per sostituirli. Le maggioranze ed le opposizioni al lavoro in Giunta dovrebbero anche monitorare l’efficienza dei dipendenti comunali, proponendo tra l’altro, investimenti per la formazione e la crescita professionale dei loro dipendenti comunali ecc.

Sul metodo per aumentare la produttività e l’efficienza degli uffici comunali o assimilati non intervengo, il discorso si allungherebbe troppo.
Posso solo dirti che serve valutare ciò che sta dietro (back office) e ciò che sta davanti (front office),quest’ultimo deve erogare servizi al pubblico utente e non è etico scaricare la sola produttività a discapito dei flussi imprevisti o della qualità del servizio. Dunque per intervenire in questa situazione è ragionevole valutare singole strutture e organizzazioni, e come giustamente tu proponi intervenire per aumentare l’efficienza, senza diminuire il servizio.

Come vedi le mie valutazioni stanno dentro un concetto di appartenenza all'interno delle Istituzioni democratiche, le quali devastate da oltre 40 anni di tentativi eversivi e antidemocratici, sono ancora in grado di reggere e reagire.
I rimedi sono tutti alla nostra portata, dipende solo dal comune senso civico.
Poi leggo che il problema dell’Italia sono il PD o le Primarie.
Se il PD porta in Parlamento il 70% di nuovi eletti, votati con elezioni primarie "parlamentarie", garantendo l’elezione al 50% delle “quote rosa”, vincono i senior e i presunti mandanti?
Giancarlo, pensi davvero che gli oltre 300 neo parlamentari PD non siano liberi di pensare secondo coscienza?
Il fatto che il PD dia la possibilità ai suoi sostenitori di rivoltarlo come un calzino non è irrilevante, a mio avviso, mentre è alquanto disdicevole il fatto che altrettanto non succeda negli altri comitati/movimenti/partiti padronali presenti in parlamento.
Se mandare a casa i “senior” intendi togliergli la libertà di pensiero e di espressione politica, allora potrei comprendere il tuo ideale politico, ma dovresti considerarmi un tuo avversario. Io, in ogni caso, come ho già detto altre volte, lotterò affinché tu possa ancora esprimere le tue opinioni, ma sarò altrettanto combattivo con coloro che proveranno a limitare il mio e altrui libero pensiero.
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In risposta a: Non sono M5S del 1/12/2013 - 11:10
Ha ragione mio fratello Giordano. la ragione....
AUTORE: Bruno della Baldinacca
email: -

1/12/2013 - 14:23

...non sta mai al 100% da una parte sola.
L'arte di arrabattarsi ultimamente è quella più praticata e se da un piccolo vantaggino è subito rimangiato dalla contingenza del momento e così si va poo lontano: disse Fredo del Lelli a Togno Nero. Fredo remava-remava ma Togno non aveva tirato su il peso che teneva la barca ferma in mezzo al Serchio durante la pescata di mazzacchera.

Cinque milioni di dipendenti pubblici venivano pagati a sufficienza quando le nostre industrie esportavano vagonate di prodotti made in Italy.
Ora volendo, in certi uffici potremmo impiegare anche metà di quel personale che le nuove tecniche hanno sostituito i...
Il conto poi è presto fatto. Li mettiamo a produrre vagonate di roba che resterà invenduta come quella che vediamo nei nostri magazzini/negozi traboccanti di tutto un po? oppure li lasciamo a casa e diamo loro come dicono taluni sprovveduti politici congelati dell'ultima ora e gli diamo un sussidio per star li a vegetare o appassire?

La nostra è una spaventosa crisi di crescita ed i podromi si eran visti quando le case, i capannoni ed altre strutture o infrastrutture non duravano quanto un paio di canzini e quindi non era solamente casa nostra quella che tanti di noi si è murato, ma è un opera fatta per varie generazioni e quindi anche tutto l'indotto conseguente dava lavoro a milioni di persone.

Aver liberato dal lavoro della sola terra il 90% degli addetti in un solo secolo, ha prodotto immensa ricchezza in servizi, in opere e creato migliaia di opportunità rese alla Nazione Italia con il lavoro di intellettuali, Piloti di ogni tipo che prima eran carrettieri occasionali, medici ed insegnanti di ogni tipo che all'albori del nostro sviluppo tali opere erano fatte alla meglio dai maniscalchi e dal vecchio saggio di casa.

Non sono fantasie raccontate la prima Domenica di Dicembre 2013.
Lo sapevamo che a tutto c'è un limite; disse il buon Tolaini Mauro.
Se saliamo su un monte, vediamo che metà della nostra terra è ricoperta dai tetti e dall'asfalto e come pensiamo di arrivare all'anno 3.000?
Crescete e moltiplicatevi andava bene per quei tempi antichi e forse anche fino a metà del secolo scorso perchè una famiglia in cerca di un podere da lavorare se avesse avuto un solo figlio come "costuma" oggi e magari di sesso femminile; col cavolo che aveva affidato un podere nella Bandita Salviati ma neppure alla fattoria "dei cei" che li i poderi eran più piccoli.

Era tutta una corsa a veder di lavorar meno e sodo delle 12/13 ore giornaliere e quindi ben arrivati i trattori al posto di 24 persone che vangavano/zappavano/falciavano un
campo. Poi arrivarono le mietitrebbie ed i nostri vecchi dissero subito: noi si è lavorato anche troppo, ma di questo passo i nostri nipoti se non lavorano una mezza giornata a settimana a testa, per loro non ci sarà più lavoro; infatti quello che io ed akltri 60.000 ferrovieri si faceva da Roma a Verceli, da Firenza a Pisa e da Pisa a Piazza al Serchio lo fanno in tre miei più giovani colleghi super specializzati con un piccolo topo in mano (evisto? basta una mano sola e..maritta o mancina è la listesima) ed il tutto è avvenuto nell'arco di mezzo secolo; arrivà al 3.000 e li che ti ci voglio (se non succede come pensa Casaleggio però) oh attaccaci mpopò un toppino!
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In risposta a: del
ffa
AUTORE: vaf
email: -

1/12/2013 - 13:57

Oggi il vaffa day in diretta su LA7. buona domenica a tutti.
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In risposta a: Non sono M5S del 1/12/2013 - 11:10
come si fa a progredire?????
AUTORE: spaventato
email: -

1/12/2013 - 13:05

una volta avvallate le decisioni e lapidato il patrimonio siamo tutti fregati junior e senjor....
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In risposta a: Non sono M5S del 1/12/2013 - 11:10
parole sante ma ostiche per i partiti
AUTORE: J.P.D.
email: -

1/12/2013 - 12:16

In effetti non si capisce , o meglio si capisce anche troppo bene a chi serve la differenziazione tra pubblico e privato.
Velocemente unificherei per tutti i lavoratori sia i diritti che i doveri.
Non sono convinto che la soluzione di non assumere di nuovi fino a che... porti a benefici senza indurre in altri casini.
Ora con tutto il rispetto del personale pubblico che lavora con onestà e competenza (e ce ne sono)
Tra di loro purtroppo ce ne sono anche tanti sia ai bassi che a alti livelli che in un ambiente privato camperebbero pochino.
Di come procedere ...? è talmente ovvio.. basta copiare.
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In risposta a: Se per ipotesi dovessi tu passare ..... del 30/11/2013 - 11:39
Non sono M5S
AUTORE: Giancarlo
email: -

1/12/2013 - 11:10

Non sono del movimento 5 s come dici, ti ringrazio della risposta.
Essere stanchi di sentire ciò che non va è legittimo ma se la realtà è questa non possiamo farci niente.
Ti invito però a riflettere sulle tue considerazioni con altre che ti pongo.
Noi tutti dovremmo o per lo meno speriamo di vivere in uno Stato di diritto, giuridicamente parlando significa che lo Stato stesso deve soggiacere alle stesse leggi che emana. Sei convinto( anche in merito ai dipendenti pubblici) che sia così?
Se lavori nel privato e fai una cazzata ti spediscono a casa con una procedura particolare ma l'azienda privata può farlo. Il dipendente pubblico se fa una cazzata, e ne fanno tante, rimane al suo posto. Già! siamo di fronte ad una discriminazione. Se un'azienda va male fallisce, non l'aiuta nessuno! Se un comune è indebitato si apre la procedura del commissariamneto Statale e continua la sua vita. Quindi l'azienda manda tutti a casa e chiude il Comune invece, continua la sua vita e tutti rimangono stipendiati nonostante tutti abbiano contribuito alla lapidazione delle risorse. Bisognerebbe che anche gli enti Statali soggiacessero alle stesse leggi, così il dipendente sa che rischia il suo posto di lavoro e contribuisce alla sana gestione dell'ente. Se aspettiamo la cultura come dici tu ci viene la barba bianca e non si ottiene nulla. Di fatto basta porre sullo stesso piano giuridico tutti i dipendenti, Statali e non, e già così vi sarebbero risparmi cospicui. Io ti ho elencato alcune cose che possone essere fatte e ti spiego meglio sul discorso dei tagli ai dipendenti pubblici. Non so che lavoro fai ma io ho esperienza nel campo in quanto ho lavorato come fornitore per strutture pubbliche: negli uffici tecnici, negli economati, negli uffici per la sicurezza degli ambienti, qualsiasi sia stato l'ente con cui ho avuto a che fare ho visto la sovrabbondanza di dipendenti per lo stesso ufficio. Entravo e c'era chi giocava con i giochi nel computer, chi usava il telefono comunale per parlare con gli amici, chi andava in pausa ed io ad aspettare anche per 45 min. ed altro ancora. Questa è una realtà diffusissima ma per cambiarla basta bloccare le assunzioni e per ogni persona che va in pensione in un ufficio non se ne assumono altre finchè non si raggiunge il numero giusto per la produttività dell'ufficio stesso. La produttività va commisurata in base alle pratiche risolte per singolo ufficio e per singolo dipendente, se questa viene meno, si licenzia come deve essere. I paramentri per misurare la produttività dell'ente pubblico ci sono: basta prendere i risultati di un'azienda privata sana con lo stesso numero di dipendenti e verificare il lavoro svolto nella stessa mansione del privato. Se per passare in prima nota un giro di fatturazione in un'azienda privata ci vogliono 3 persone ed in un anno sbrigano 35 milioni di euro in un comune con stesso valore di soldi non ce ne possono essere 7 e nonostante siano in sette passano in prima nota 9 milioni di euro. In quell'ufficio non si assune più nessuno finchè rimarranno in due per riportarli a 3 e così via per tutta la pubblica amministrazione.
non si tratta di licenziare indiscriminatamente ma di riequilibrare la produttività della PA.
Poi per fare il cambiamento pensi davvero che andare alle primarie e votare "nuovi" candidati cambi qualcosa? Nel PD di nuovo non c'è nessuno chi vince vince i senjor rimangono al suo posto. Piuttosto guardate ora che fa il PD, è al governo e continua la stessa politica di sempre, sono loro che hanno condonato 3Mld di euro alle società delle slot, sono loro che non stanno tagliando la spesa pubblica e aumentando le tasse. Stanno continuando a lievitare le spese di camera e senato. Ma in campagna elettorale non dicevano il contrario? Pensi che Renzi o chi per lui mandi a casa la Bindi, D'Alema,Bersani,Violante ecc., pensate davvero che cambi qualcosa, se deve cambiare qualcosa il nuovo segraterio dovrebbe staccare la spina al governo ma non succederà niente di tutto questo. Non hanno ancora messo mano alla legge elettorale.
Si avvalgono di Alfano e compagni ma non vi chiedete il motivo? Davvero pensate che sia per l'interesse del paese? Aprite gli occhi. Se davvero volete cambiare dall'interno il partito dovere rivoltarlo come un calzino!!
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In risposta a: Vederemo x il prossimamente del 1/12/2013 - 9:17
Al consorziato
AUTORE: Ludmilla
email: -

1/12/2013 - 9:51

Spendere I soldi e tenere I conti in ordine e' una cosa ovvia e rientra nell'assoluta normalita', non certo nei meriti. Sembrerebbe di capire che chi non ruba e' sicuramente bravo, poveri noi, quale morale! L'importante e' spenderli bene e far si' che siano piu' numerose le persone che lavorano di quelle che teorizzano, pianificano e discutono, abbiamo bisogno di gente sui trattori, non sulle poltrone!
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In risposta a: Elezioni Consorzio di bonifica del 1/12/2013 - 9:05
esatto...
AUTORE: CCP
email: -

1/12/2013 - 9:25

Se la suonano e se la cantano, hai presente il Titanic mentre stava affondando.....suonate suonate.....
Ci vuole qualcuno con le palle che attui il cambiamento....siamo all'ancora!!
Saluti
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In risposta a: Elezioni Consorzio di bonifica del 1/12/2013 - 9:05
Vederemo x il prossimamente
AUTORE: Consorziato
email: -

1/12/2013 - 9:17

.....Oltre 130 milioni investiti sul territorio in 12 anni, conti sempre in ordine e una lunga serie di opere e collaborazioni che stanno facendo scuola in tutta la Toscana: “Con fatti concreti e non con i sondaggi – parola di.....
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In risposta a: del
Elezioni Consorzio di bonifica
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

1/12/2013 - 9:05

Se si fanno delle elezioni in cui il numero dei votanti e' inferiore al 3%, che messaggio devono ricevere i vari politici? Presidente Rossi, assessore Bramerini, aspettiamo le vostre considerazioni e magari, gia' che ci siete, quanto si e' speso per un voto. E per favore non dite che e' stato un successo perche' siete passati dal 2,5% al 2,7%, sarebbe il colmo!
Ma non e' ancora finita: dopo il "non voto" popolare, adesso si procedera'alle nomine politiche, la farsa continua....e le nutrie scavano....e gli argini collassano....e le chiuse non funzionano....e i ponti crollano....e la gente muore....e nessuno paga per gli errori commessi!
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In risposta a: Al direttore della CONAD del 30/11/2013 - 15:48
Etichette, queste sconosciute...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

30/11/2013 - 20:42

Servirebbe un apposito corso di laurea per imparare a decodificare le etichette dei prodotti nella GDO: bada bene perché il tuo non è ne' un caso isolato ne' ascrivibile alla sola CONAD.
Ad un convegno sul pescato locale cui presi parte lo scorso anno, un Ufficiale della Capitaneria di Porto ha rivelato - ad esempio - come sistematicamente i supermercati siano soliti dare luogo ad etichette equivoche, dietro alle quali si nasconde di regola pesce indo-pacifico facilmente confondibile con pescato dei nostri mari.
Le sue rivelazioni si spingono oltre: in GDO si preferisce pagare multe anche salatissime piuttosto che attingere in filiera corta.
Ma se la legge permette questo genere di contraffazione strisciante, non c'è da prendersela col direttore di CONAD...
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