none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: Qualche precisazione del 27/11/2013 - 10:34
Gli accordi e i trattati internazionali...
AUTORE: pedro
email: -

27/11/2013 - 16:00

...siglati dai nostri governi in oltre 60 anni di storia repubblicana dovrebbero essere rispettati.
Gentile Giancarlo, già troppe volte la nostra storia patria ci documenta i vergognosi mancati rispetti degli accordi internazionali.

Il trattato di Maastricht convenuto tra le nazioni europee, imponeva agli Stati membri, tra l'altro, il rispetto di alcuni parametri economici comuni.
Le politiche economiche nazionali hanno generato lo sforamento di quei parametri, e quei parametri non sarebbero stati impossibili per la nostra economia se le nostre politiche economiche fossero state in sintonia con gli accordi intercorsi con i trattati UE.
Negli anni 90 pagavamo tassi d'interesse sul debito pubblico esorbitanti, mentre a partire dal 2002 sino al 2007 con la moneta unica, i nostri tassi d'interesse sul debito pubblico si erano attestati a meno del 3%.

Sono state le forze politiche anti UE, presenti nel nostro parlamento a pianificare politiche economiche nazionali divergenti rispetto agli accordi stipulati. Aggiungerei inoltre le mancate riforme strutturali e la crisi economica mondiale.
I Tedeschi le riforme strutturali le hanno fatte per tempo e oggi ci dettano i compiti.
Ce ne siamo accorti nel 2011, quando i nostri ministri sono stati richiamati a rientrare velocemente nei paramatri UE.
E il nostro Primo Ministro (si fa per dire..)ha passato la mano.
Obbligati dai tassi d'interesse sul debito pubblico, schizzato oltre ogni limite di ragionevole e possibile restituzione pluriennale (fallimento). E per provare a ridurre quei tassi d'interesse ci hanno imposto, o meglio la UE ha imposto ai nostri governi tagli drastici che ancora oggi e per alcuni anni dobbiamo subire.

Ora la politica de "noartri" vorrebbe salvare "capra e cavoli" ritornando alla liretta?
Una nazione che produce prevalentemente importando, trasformando e rivendendo le materie prime, come potrebbe competere in Europa e nel mondo dovendo acquistare sui mercati esteri le materie prime in dollari con una monetina in costante svalutazione?
Stampare carta moneta, senza una reale ricchezza economica, vuol dire svalutarne il valore. Chi oggi possiede Euro nei paradisi fiscali potrà certamente far rientrare i capitali e ritornando ad investire in patria trarrà enormi guadagni, mentre chi vive del solo salario o pensione sarà ancora una volta "cornuto e mazziato", in attesa di veder svanire progressivamente il proprio reddito da lavoro o da pensione.

In Europa ci sono popoli che sono in lista d'attesa per entrare nell'Euro, e noi "italians" pur di non fare le riforme, che ci aiuterebbero ad allinearci alle nazioni europee più evolute continuiamo a dare ascolto a quel mondo, come dire, "pseudo-malavitoso"?, che della politica anti europea ne fa una bandiera e si attesta sull'ultima spiaggia per continuare a sopravvivere.
Un saluto.
----------------  RISPONDI





In risposta a: D'accordo, ma fino ad un certo punto del 27/11/2013 - 14:03
Menomale che...
AUTORE: Oracolo politio autoctono
email: -

27/11/2013 - 15:18

....l'Alessio della Valdiserchio non vuole escì dall'euro (dice) come tanti tondomenii vorebban fa'.

O cosa crederebbano di ritornà a pagà una pizza dumilacinquecento lire a escì dall'euro?
hmm...se poi ti chiedano dugencinquantamilalire la cai li e mangi ir pane strucio co' pumodori a pera come faceva Fredo del Lelli, mi pà e ll'Angiolina nel /55.

Eppoi, dice che 'arciofi gostavano millelire e con l'euro-un'euro che èn guasi dumilalire.
"Apparte'rfatto" come diceva il Bacci che la pizza e 'arciofi si possino fa anche da noi, ma gli anziani pizzaioli o il Valentini che seminava spinaci e coglieva 'arciofi sess'ant'anni fa gliè sempre li a lavorà la tera, vordi che con l'euro un's'ènno aricchiti 'ome dice la gente.

Certo che se si fa' 'onti di vanto valeva la lira ner/68 che con 4 milioni di vecchie lire si portava una 'asa di dù piani ar tetto, ed'ora coll'IVA ar 22% ci si paga una finestra ed una seranda al portio; s'è svalutata più di un gocciolinino tanto.
...e allora!?! anzi oh allora? 'osa si doveva fà la rivoluzione?
Si fece ner/68 e si vinse ancho, ma poi ner/72 'mpiazza a Bologna tirollo ll'ova marce a Luciano Lama e vinse l'involuzione.

Poi vienze Crassi, poi lo mandonno via a pumodorate ner rgroppone, poi arivò quello che a buio (mercoledì 27 novembre 2013) chiude e libbri come nostro rappresentante 'nParlamento.
A da passà la nottata e...all'arba vinceremo? speriamo 'nsenò è nnutile sta a ragionà.

piesse, per vittoria 'ntendo: i poveri, i lavoratori, i pensionati, gli studenti, ll'operai fissi e quelli chiamati a giornata e quelli appartenenti all'ex "medio ceto" 'ome dice rmi fratello; e 'omunisti ed i democratihi che un han me' vinto tuttinsieme perer rgoverno a Roma.
Speriamo giù, poi allefattefine un giorno dovremo fa la legge anco per conto nostro o s'aspetta un'antropò?
No davero! diino a Toredellago; onni uno dove pensa a lui; 'ndomo alla Merkelle!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Qualche precisazione del 27/11/2013 - 10:34
D'accordo, ma fino ad un certo punto
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

27/11/2013 - 14:03

Caro Giancarlo, non mi annovero fra i più strenui difensori della Costituzione, proprio perché la rilevo deficitaria in materia di interesse collettivo, bene comune e beni comuni.; ne' la mia pretesa referendaria voleva essere applicata ad un'eventuale richiesta di uscita dall'euro; in realtà la domanda che mi ero posto era di un altro tipo e a prescindere dall'articolo 75 della Costituzione: aveva il sistema rappresentativo mandato per trasformare l'Italia in un'appendice dell'Europa?
Quanto poi alle modifiche costituzionale, è tutto un darsela ad intendere: per modificare l'articolo 81 secondo la volontà dell'Euro-Sultana in quattro e quattr'otto si è fatto... e sembrerà strano, ma con quella modifica costituzionale si sono stralciati i 9/10 del restante dettato, ancorché sia rimasto scritto lì sulla carta.
Sulla disamina economica sono abbastanza d'accordo, tranne che per l'uso un po' troppo leggerino di "famiglie italiane": non dice molto questa allocuzione sulla composizione sociale di quel 25% di creditori dello Stato ne' - per quanto mi riguarda - il 60% del debito detenuto da Francia e Germania si può considerare meno "detestabile" del restante.
La questione è un'altra: dal 1990 a oggi l'ammontare di Entrate Correnti dello Stato è ammontato a circa 12.593 mld, quello delle Entrate Totali (quindi, con l'inclusione delle Entrate in Conto Capitale) è stato di appena 175 e spiccioli di più, a fronte di un'ammontare di Uscite Correnti per 12.945 mld che colloca il totale dei Disavanzi Primari sui 175 mld; non so quindi se mi sono spiegato: il debito - detestabile o meno che sia - ammonterebbe soltanto a quella cifra, se dal 1990 non si fosse maturato un totale di ben 1.906,5 mld di Interessi Passivi!
Ciò significa che appena più del 9% del debito sovrano a partire dal 1990 è dovuto ad un saldo negativo fra Entrate e Uscite, mentre tutto il resto, quindi quasi il 91%, è rappresentato dagli Interessi Passivi.
Ora spero vivamente che questi numeri siano più eloquenti circa quello che intendevo dire: per il resto concordo sul fatto che uscire dall'eurozona non sia la peggiore delle ipotesi.
Ho detto però che in questo momento - pur aspirando a ritrovare una Banca Centrale nelle mani dello Stato anziché dei mercati - mi accontenterei frattanto di fermare l'emorragia attribuendo alla BCE questa funzione... misura senz'altro insufficiente ma, prima di poter intervenire sulla salute generale del sistema, c'è da evitare che collassi irreversibilmente. O magari no?!?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Paradigma della propaganda di regime del 25/11/2013 - 13:43
Qualche precisazione
AUTORE: Giancarlo
email: [protetta]

27/11/2013 - 10:34

Leggo sempre con molto interesse gli interventi in generale sull'economia e sulla politica economica, sui dibattti dell'europa, euro ecc., ma vorrei porre al sig. Niccolai alcune precisazioni sulla democrazia diretta calata nel nostro contesto costituzionale ed alcune considerazioni economiche.
Prima di tutto la nostra costituzione( che tanti ignoranti della stessa difendono) non prevede il referendum in materia di trattati internazionali, quindi porre un referendum sull'euro o europa non sarebbe ammesso dalla Corte Costituzionale.Se volessimo ciò dovremmo con legge Costituzionale tramite art. 138 Cost. riformare l'art. 75 che prevede appunto il diniego sui referendum in materia di diritto internazionale e sfido qualsiasi parte politica a proporre una tale riforma a maggioranza dei 2/3. Inerentemente all'uscita dall'euro dell'Italia è una grossolana bugia che sarebbe una catastrofe per l'italiani, per le banche, la perdita del valore del denaro (la lira) rosicchiando i risparmi delle famiglie e che pagheremmo interessi altissimi sui prestiti o sul debito. E sapete perchè? Perchè riavremmo una banca Centrale che batte moneta e con politiche monetarie potremmo stampare soldi per un periodo congruo e in maniera tale da riequilibrare i cambi internazionali, non solo, ma il volore della moneta potrebbe essere legato alle riserve auree in maniera tale da seguire il flusso di valore delle materie prime tipo l'oro. In merito al debito vi ricordo che il 60% del debito pubblico è composto della vendita di Titoli di Stato e di questo 60% più della metà e in mano alle banche tedesche e francesi, la parte rimanente di di questo 60% circa 25% e in mano alle famiglie italiane. L'altro 40% di debito è dovuto alle spese di cassa corrente dello Stato per chi non lo sa significa che è stato creato spendendo di più di quello che lo Stato ha incassato con l'Erario. Ebbene quest'ultima parte può essere abbattuta con lo strumento del " DEBITO DETESTABILE" ossia questa parte di debito può essere annullata in quanto la spesa fatta per creare questo debito non ha portato alcun vantaggio sociale e quindi la si annulla con legge. Vi chedete se si può veramente fare? La risposta è si e un paese che se ne è servito sono gli USA. Con questo strumento essendo un parte di debito con noi stessi lo Stato può decidere di annullarlo e non conteggiarlo più negli interessi sul debito complessivo portando così ad un abbattimento di circa 24 miliardi di euro all'anno.
Vi chiederete come mai i nostri politici non lo fanno? Perchè hanno paura della risposta dei mercati, perchè pensano che un tale strumento evidenzierebbe l'incapacità del nostro paese a mantenere gli impegni presi con l'Europa, è solo una mera questione di facciata. Gli USA lo hanno fatto come il Giappone in quanto hanno il potere delle Banche Centrali.
Con tutta evidenza bisogna che gli italiani prendano coscienza delle grandi bugie e mistificazioni che la politica dice sull'euro e l'Europa, un'economia come quella italiana la terza manifattura del mondo è stata distrutta dall'euro che si affianca ad una economia prettamente industriale. La verità è che l'euro a questo punto del suo cammino non è più la fortuna dell'Europa e soprattutto dell'Italia, ma non per perchè i prezzi sono aumentati o altri discorsi da bar ma perchè sta distruggendo il tessuto economico italiano che era formato dalle PMI e prima dell'euro garantivano posti di lavoro ed esportazioni.
Tutti gli indici economici mostrano che dall'euro in poi la pressione fiscale è salita e c'è un motivo molto semplice, banale: primo normalizzando verso l'annullamento i dazi doganali sui semi-lavorati( come ha voluto l'europoa) le nostre aziende si sono viste in casa l'importazione di materiali fatti all'estero a metà prezzo schiantando la produzione italiana, la perdita di queste entrate sono state ricompensate con aumenti IRAP,IVA,ADDIZIONALI SSN, perchè lo stato aveva una perdita secca di circa 13 milardi di € l'anno.
Non avendo più la lira che garantiva l'esportazioni e gli introiti sui dazi doganali inerenti ai semilavorati le nostre aziende hanno perso competitività rimanendo schiacciate dei mercati prettamente strutturati in industrie. E i nostri politici, tutti, hanno svenduto la ricchezza del nostro paese.
Mi fermo ma il discorso potrebbe andare avanti.....
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In risposta a: Risposta al sig. Sfinito del 25/11/2013 - 14:10
l'importante è avera sempre una scusa pronta
AUTORE: sfinito
email: -

27/11/2013 - 9:56

hai fatto tante chiacchiere ma i fatti non cambiano: le poltrone rimangono e i beni statali se ne vanno.
Bastaaa
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In risposta a: @ P.G_ del 25/11/2013 - 16:37
Hai ragione compagno Bugatti ..............
AUTORE: Ultimo
email: -

25/11/2013 - 17:35

..ma D'Alema resta sempre un personaggio da rottamare.
Ultimo.
(già fatto)cit
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In risposta a: Caro ABC del 25/11/2013 - 15:43
@ P.G_
AUTORE: Compagno Bugatti
email: -

25/11/2013 - 16:37

Enrico Berlinguer era persona molto attenta anche alle forme esteriori e ti sfido a trovare una sua foto che lo ritrae con il pugno chiuso alzato.
Alla Festa dell'Unità a Venezia ci fece ammattire; noi li sotto il palco a gridargli: Enrico, chiudela quella mano ed alza il pugno; così come faccio io disse Ciampino.
Poi arrivai li sotto anch'io e Gino della Dalma detto Moccolo ed anche lui gni dette un'urlo carico di moccoli perchè chiudesse il pugno come faceva Giancarlo PaJetta li accanto, ma nisba!

Lui era certamente un compagno comunista, ma alla domanda di cosa aspirasse lui per il suo popolo, la risposta fù che aspirava a che elementi di socialismo permeassero la nostra Italia ed infatti con Breznev se la diceva poetto e...credo che come "signori" avrebbe accettato nel suo partito Federico Fellini, Renato Guttuso ma non ceramente il finziere della City Serra, Briatore e family.

D'alema non è solo la tua ossessione, basti fare un giretto su fb e c'è pieno di maleditori di quel poveromo non peggio di Previti, Mangano, Bossi, Grillo e quelilì.

Poi anche i giornali....
...Pd: D'Alema, assente a convention perche' impegnato a funerale
Asca.it – 52 minuti fa.

Se massimo D'alema non ha partecipato alla convention del Pd, e' perche' l'ex premier e' stato impossibilitato dall'improvvisa scomparsa del suocero. Il chiarimento e' arrivato oggi dallo stesso D'Alema a margine di un convegno, in corso a Milano, della 'sua' fondazione Italianieuroepi.
''Ieri ero a Foggia perche' e' morto mio suocero e c'e' stato il funerale''
ha sottolineato D'Alema lanciando un attacco nei confronti dei media: ''Ho letto che sui giornali c'e' scritto che non ero li' perche' non potevo. I giornali scrivono solo idiozie''.
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In risposta a: Anni e malanni... del 24/11/2013 - 19:48
Caro ABC
AUTORE: P.G_
email: -

25/11/2013 - 15:43

Quando Berlinguer diceva "Cari compagni" io sentivo un brivido e mi sentivo felice, felice di appartenere ad una comunità in cui credevo e in cui mi identificavo. Quando vedo il video dei suoi funerali ancora mi commuovo.
Quando invece lo sento dire da D'Alema non sento niente, forse anche un po' di irritazione, e quando lo sento dire "Difenderemo il nostro territorio palmo a palmo" in relazione alla vittoria di Renzi capisco perchè siamo dove siamo, perchè da venti anni il nostro paese è in mano al Cavaliere e alla sua banda.
Al "cari compagni" di D'Alema allora preferisco di gran lunga il "signori miei di Matteo Renzi".
----------------  RISPONDI





In risposta a: Bastaaa! del 25/11/2013 - 13:09
Risposta al sig. Sfinito
AUTORE: Bruno della Baldinacca
email: -

25/11/2013 - 14:10

...disse mia madre tanti anni fa dopo che sentì Amintore Fanfani fare appello al voto per la Democrazia Cristiana: però...! non ha mia (mica) parlato male luilì!

...o cosa credi mamma che venga a dire che la tua pensione di 57.000 lire e quella di mì pà di 63.000 lire al mese vi venga levata perchè il sindacato Federbraccianti ha fatto uno sbaglio a farvela avere anche a voi contadini che non avete versato come gli operai della "sangobè" e magari il Fanfani dica quello che pensa veramente? lo sapeva lui cosa darci ad intendere 'n'aveppaura; piccino si ma furbo un fottio.

Ora Fanfani della DC, Togliatti del PCI ed il Nenni mpopò con l'uno e con l'altro non ci sono più per ovvie ragioni.
Ora ci son quelli nuovi che promettono e ci fanno sperare e il sig. Sperandio non è che poi fosse molto contento di viver di speranze e...

Il più ricco e furbo di tutti noi, ha sistemato le sue famiglie e tutti i sù figlioli e concede alla sig.ra Veronica Lario sua ex seconda moglie 100.000 euro al giorno anche se piove e quando dorme!?! quanto gli viene assegnato sul suo conto ogni ora? faccia i conti il sig. Sfinito che dice a noi cosa ne pensiamo poi magari assieme ci arrabbieremo ancor di più.

Poi dice SEL compatta: noi si è votato per "Italia bene Comune" e non per un governo con Scelta Civica ed il PDL. "epperchè" io e tutti del mio partito PD si è votato per fare questo governo?

La sinistra ha espresso: il Presidente del Consiglio, il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato (seconda carica dello Stato) il Presidente della Camera del Deputati (terza carica dello Stato).
Ha vinto elezioni nelle maggiori Regioni Italiane (vedi Sicilia per la prima volta) nei maggiori Comuni dove prima c'èra il centrodestra(Milano, Roma ed anche Lucca).
Nonostante tutto non è bastato perchè al Senato della Repubblica il cosiddetto premio di maggioranza previsto per dar modo ad un governo nei numeri risicato, di governare, li non è pervenuto e non aver fatto cappotto pieno ci ha portato ad essere sbeffeggiati un gocciolino tanto.
Ora quello nuovo (il sindahino di Fiorenza) dice di voler vincere tutto e da solo come disse e fece Veltroni lasciando il PRC fuori dal Parlamento per "chiappà" l'ex IDV ed una brancatina di Radicali. Auguri!

La Sig.ra Merkel di Germania governado con un governo da 6 anni pari il nostro attuale ha arricchito la Germania unita, ma noi siamo dei chiorboni e credinciani per natura e ci manteniamo un Sud maanche ormai un Nord Italia pieno di mafiosi ricattatori di aziende che potrebbero produrre ricchezza e a quel punto non saremmo angosciati così tanto di come si compongono o scompongono i governi centrali, saremmo ricchi di nostro in autonomie politiche locali.

Diamo una risposta valida alla politica partendo dalle nostre comunità locali ed anche dalla politica a noi più vicina senza chiedere in continuazione "Tutti a casa".
----------------  RISPONDI





In risposta a: E speriamo che piova del 25/11/2013 - 7:22
Paradigma della propaganda di regime
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

25/11/2013 - 13:43

Ora i vati locali della compressione della domanda interna non trovano di meglio che dare al sottoscritto del «Referendario» per sdoganare le loro tesi, elette a verità assoluta da qualche stolto bocconiano o da qualche economista neo-liberal.
Il Referendum - per un sostenitore della democrazia diretta - dovrebbe essere lo strumento principe: lo capirebbe anche la Zoppa di Montinero (ma non «quella» che scrive sulla VdS: quella vera!).
La questione che ho posto col mio precedente intervento era di un'altro tipo: i cosiddetti «Rappresentanti» del popolo italiano che hanno precipitato il Paese nel poli-sultanato della Merkel, erano nel diritto di farlo senza prima aver consultato gli Italiani? Non pensa Andrea che ci siano dei limiti anche alla cosiddetta «delega in bianco» che da un po' di tempo i dispositivi normanti che da un po' di tempo riconoscono loro?
E poi non ho paragonato l'Islanda all'Italia: ho soltanto detto che quella terra per prima ha scelto un approccio al debito sovrano tenente conto non delle fameliche istanze dei mercati, ma delle aspettative dei cittadini; per quanto mi riguarda la soluzione islandese è fin troppo generosa con la finanza e con le banche: congelare il debito o spalmarlo - ancorché non ti sottragga alla circospetta benevolenza del FMI - non è ne' complessivamente risolutivo, ne' politicamente la risposta giusta.
La questione - e pregherei Andrea di farsi due conti bilanci alla mano, anziché sparare «'ndo' cojo cojo» - è comprendere e ridefinire il ruolo dello Stato e del pubblico in genere non sulle aspettative dei mercati o sulle congetture (che nella realtà oltre a essersi rivelate infondate, si sono candidate a mettersi a nudo come problemi e non come soluzione agli stessi) dei teorici neo-liberal, ma del solo interesse collettivo e del bene comune, perché questo è l'unico modo efficace sia per comprendere la portata delle cose che per uscirne senza spezzarsi tutti i braccini.
Inutile che tu vaneggi sull'uscita dall'Euro: allo stato attuale delle cose potrebbe senz'altro non essere la migliore delle cose, ma è inutile cercare Maria per avere: l'emergenza - almeno sul breve termine - non è quella di uscire da questa cavolo d'Europa, ma quella di fermare l'emorragia sottraendo la BCE al controllo dei mercati.
Sul debito c'è molto da discutere e da riflettere: dal 1990 ad oggi (fatti un foglio di calcolo e verifica da solo), l'avanzo primario dello Stato ha sempre avuto un'ottima consistenza, ma è da allora che sono maturati circa 2300 miliardi di euro di interessi (più dell'ammontare del debito sovrano). Anche un moribondo comprenderebbe che il problema è lì e che lì bisogna avere il coraggio di intervenire brutalmente!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Bastaaa!
AUTORE: sfinito
email: -

25/11/2013 - 13:09

E adesso vendono i beni dello stato? Ma in campagna elettorale sembrava che dimezzassero parlamentari e poltronari delle province ma ora vendono i beni statali (magari a qualche amichetto).
Non ne posso più! Non so più cosa dire! Non so più cosa pensare! Non li posso più vedere!
e voi che dite in merito?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Che tu un sia finto............. del 24/11/2013 - 20:26
Appunto!... bisogna dimostrallo...
AUTORE: il censore
email: -

25/11/2013 - 10:23

troppo facile dillo e basta. se insisti devi spiegatti meglio, fammi e facci apì perché sei onvinto...

....o URTIMO.......unno ppiù voglia.... e comunque sei te che devi dimostrallo... wer ke dici...

......di solito si fa così!!!

......ti credi di poté sparà sentenze senza r beneficio d'inventario , ma... le sentenze devino esse motivate prima di 60 o 90 giorni... boh ...

sennò restino parole a vanvera ...
----------------  RISPONDI





In risposta a: Anni e malanni... del 24/11/2013 - 19:48
GUAI AI BISOGNOSI.... ad aver bisogno...
AUTORE: IL CENsore
email: -

25/11/2013 - 10:04

Ho letto con profonda tristezza, ed anche sgomento mutato in rabbia , il post della novantenne " Anni e malanni " trovando conferma dell'impressione che ho maturato frequentando la burocrazia sanitaria ed assistenziale a livello locale e nazionale.

Sembra che, al di là dell'impegno e della sensibilità dei singoli operatori, a volte straordinaria, la macchina burocratica sia un moloch che si diverte a creare ostacoli e difficoltà da cospargere sulla via crucis che per molti è diventato il percorso di vita.

Centri prenotazione telefonici che non rispondono, o lo fanno dopo lunghissime attese, possibilità di parlare con un operatore, dopo che una voce registrata ha finito di leggere l'elenco telefonico di Roma o di Milano, prenotazione dopo aver optato decine di volte per la busta... ops...il tasto 1 o il 2 o il tre, ma a volte anche il 7, l'8 o il 9.

Uffici aperti a singhiozzo, in orari scomodi, in maniera alternata per diverse località, con siti sempre meno agibili, meno diffusi sul territorio e di difficile fruibilità, sovraffollati, anonimi e indifferenti.

Procedure complicate e astruse, sempre più spersonalizzate e complicate, provvedimenti e adempimenti bizantini, di difficile comprensione ed ottemperanza.

.... e poi l'aspetto più esecrabile di tutti, un'inaccettabile arroganza e una concreta sufficienza se non fastidio, per le esigenze, i bisogni, le fragilità, la debolezza , l'estrema vulnerabilità di molti di quelli che sono costretti a rivolgersi per necessità a quegli uffici.

... SI decurtano gli assegni pensionistici senza spiegazioni, pretendendo che chi viene colpito non abbia diritto neanche ad essere informato, e se intenzionato a conoscere le motivazioni, faccia domanda in carta bollata.

... oppure si chieda ad un quadriplegico, con toni ultimativi, di presentarsi inderogabilmente in bolge decentrate e difficilmente raggiungibili anche per chi gode di ottima salute, solo per dimostrare il suo diritto all'assistenza.

...per un esame del sangue, a Vecchiano, bisogna capire quale laboratorio sia aperto, se a Vecchiano o a San Giuliano, raggiungerlo con un certo anticipo sperando non ci sia già la fila, litigare per meritarsi il proprio numero appena vengono resi disponibili , poi bisogna fare due file contemporaneamente, quella del laboratorio e quella per pagare il ticket- e preparare i documenti necessari.

Al laboratorio vogliono la documentazione della prestazione, il menù degli esami preparato nell'altro ufficio ma spesso l'ufficio esattore apre dopo, o non si è potuto provvedere perché c'è la fila di chi ci precede, ma che a sua volta teme di perdere il posto nella fila del laboratorio prelievi.

Nel primo ufficio che provvede anche all' esazione ticket, per altro, l'accesso è ancor più caotico, perché non vengono distribuiti numeri, e ci sono diverse tipologie di fruitori, ad esempio chi paga ha il diritto di precedenza.

Liti e discussioni sono all'ordine del giorno.
Sovraffollamento e disagio fisico e psicologico, per ansia e mancanza di sedie, si sommano ai problemi di salute anche gravi.

Una volta effettuato il prelievo, e smaltita anche la rabbia per chi riesce a bypassare la fila surrettiziamente, si dovrebbe consegnare anche la ricevuta del pagamento ticket, cioè ritornare nel primo ufficio per chi non l'ha ancora fatto, e portarla nell'altro.

Per la risposta occorre tornare in tempi successivi, esibendo la ricevuta, se ne siamo in possesso, oppure andare il giorno dopo nell'altra sede aperta.

SI COSTRINGONO MALATI E PERSONE VULNERATE, DEBOLI, HANDYCAPPATE, AD UNO SLALOM DI GUERRA ONEROSO ANCHE PER UNA SQUADRA SPECIALE DI MARINS....

.....NON VI SEMBRA VERGOGNOSO E INTOLLERABILE????
----------------  RISPONDI





In risposta a: Si prenderà l'ombrello... del 24/11/2013 - 15:27
E speriamo che piova
AUTORE: Andrea
email: -

25/11/2013 - 7:22

Boia sei diventato anche referendario ora; certo se il pil fosse affidato a quelli come te dall'Europa c'avrebbero già' cacciato, senza dove' ricorrer a referendum più' o meno strampalati. Come.credi di poter autofinziarci se le tasse sono già' al massimo sostenibile ? Come pensi di poter paragonare Islanda e Italia? Dai un occhiata al solo dato demografico e capirai che non sta in piedi il possibile parallelo. La verità è' che senza Euro saremmo messi anche peggio.
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In risposta a: BBongiorno... e tre òva... del 24/11/2013 - 18:56
Che tu un sia finto.............
AUTORE: Ultimo
email: -

24/11/2013 - 20:26

.......... è sempre tutto da dimostrare ....... Probabirmente anco te un siei dell'ultima 'ovata ma siei stato 'ovato con un altro pseudonimo ......... Voi due, se siete due, un avete anco 'apito il vero spirito di questo giornale ........ che è quello di un giornalino locale fatto alla bona e riempito nei ritagli di tempo che ciascuno di noi ha ........ oltre all'impegno quasi quotidiano dei soliti sei. A voi, che un avete 'apito un kaiser, vi sembra di scrive su Repubbria o sur Corriere della Sera. E io un vi leggo quasi mai, perchè tanto un dite mai niente di novo e di vostro, e vi salto a piè pari ........Ultimo
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In risposta a: del
Anni e malanni...
AUTORE: ABC*
email: -

24/11/2013 - 19:48

Sono una signora novantenne (cioè, no, signora mi ci chiama Renzi, che chiama tutti signori miei, invece io sono una compagna, come mi avrebbe chiamato Berlinguer), insomma sono una donna novantenne sola che ho ricevuto una lettera dall'Inps che mi dice che sono in debito di 40 euri, perché la mia pensione di 490 euri al mese è troppa e lui, l'Inps, me la riduce a 450 senza dirmi perché. Sulla lettera c'è scritto soltanto che ho un debito di 40 euri e se il perché lo voglio sapere devo telefonare o andare di persona. Ora io telefonare potrei ma penso che non capirei e a parte che di persona non ci posso andare, non capirei nemmeno se ci andassi, e nemmeno se mi rivolgessi al patronato dei pensionati. Sicché non mi resta che accettare a scatola chiusa, sentirmi chiamare debitrice -io che debiti non ne ho mai fatto- e pagare il bollettino di 40 euri. Il bollettino però lo devo andare a prendere in bianco alla posta e riempirlo, che siccome non lo so riempire e non ci vedo guasi più me lo farò riempire da qualcuno. E intanto io spendo 1 euro di spesa postale, e fanno 41, poi c'è il costo dell'impiegata che lo riceve, il costo delle macchine, il costo del tempo e via discorrendo. I miei 40 euri l'Inps li riscuote, ma se conti tutte le spese per farglieli arrivare è più lo scapito del guadagno. Ora io sono vecchia e forse non intendo più tanto bene, ma se invece di fare tutto questo lavorio me li levavano sulla pensione non era meglio? (E meglio sarebbe stato se mi levavano 3 euri al mese per 13 mesi, perché questi 40 euri in più non me li hanno dati tutti in un colpo solo, me li hanno dati a 3 alla volta per 13 mesi ma li rivogliono tutti insieme, o sennò devo andare all'Inps per fare le rate. E io mi faccio portare a Pisa per farmi fare 4 rate da 10 euri?, così pago anche 4 euri di bollettini?). Allora, non era meglio se me li levavano sulla pensione? Io restavo sempre allo scuro del perché me li levano, ma almeno non mi accidentavo. Lo so che è meglio avere 40 euri tutti in un colpo che averli un tanto al mese, perché il loro ragionamento è che è meglio un ovo e una gallina oggi che niente domani (anche se gli toccherà la gallina sola perché l'ovo glie lo hanno mangiato in culo).
Vabbè, pazienza, d'ora in avanti comprerò qualche fetta biscottata in meno, qualche cartoccio di latte in meno -o lo allungo coll'acqua- e tirerò a campare, tanto il più pane l'ho mangiato.
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In risposta a: Er Censore se n'è accorto ............ del 24/11/2013 - 14:21
BBongiorno... e tre òva...
AUTORE: ERRR......CENSORE......
email: -

24/11/2013 - 18:56

Ni voglio di a Urtimo... hai ragione.... ho provato a ordinanne m po' ... manno detto e d'inteligenza n'è rimasta pòa, bisogna avè pazienza, però sessinsiste se ne trova àncòra...

Mi pare di dì le solite ose...
....e n sostanza dò ragione a Alessio....
... ma comunque è vero, ci sono stati progressi...
... anco te alle fine, ti sei accorto e un sono finto...

piano, piano ... r'maestro Manzi, che mi garbava guardà n tivvu disegnà wand'ero bimbetto diceva ...e unnemmai troppo tardi... c'è chi ariva subito... e chi ni ci vor der tempo...
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In risposta a: Er Censore se n'è accorto ............ del 24/11/2013 - 14:21
Se l'uva è matura
AUTORE: Lettore attentissimo
email: -

24/11/2013 - 18:22

Se l'uva è matura la volpe non c'arriva; ma quando c'arriva l'uva è in terra e non è più bona a nulla.
Lo disse BB
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In risposta a: @ il censore (che ho letto) ed @ Alessio che... del 24/11/2013 - 13:58
Si prenderà l'ombrello...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

24/11/2013 - 15:27

... sempre che qualcuno non pretenda gli interessi anche su quello!
Ma, caro MUVP alias BB, stavolta hai fatto male a non leggermi perché non ho parlato di Islanda.
A quella terra gelida (il freddo aiuta l'intelligenza a conservarsi) riconosco lo straordinario merito di aver voluto affrontare la questione del debito con un approccio non euro-centrico e alle sue istituzioni di aver voluto considerare il problema dal punto di vista dei cittadini anziché da quello delle banche.
Da quelle parti - allorché ci si è resi conto di non poter più operare in rappresentanza dei cittadini, si è rimesso loro il mandato parlamentare in mano, ricorrendo allo strumento referendario: risultato? Non sarà tutto rose e fiori, ma intanto qualche banchiere inglese e olandese è ora ricercato dall'Interpol, anziché essere lì a bussare alle porte dello Stato per pretendere interessi passivi.
Da queste parti - perfettamente in linea con il principio per cui la proprietà e l'interesse privato hanno la preminenza sul bene comune e sul l'interesse collettivo - la Presidenza della Repubblica sta diventando progressivamente una roba dinastica, ogni qualvolta il Parlamento provi ad alzare la china c'è un Presidente che impone i suoi out out, i partiti di governo non sono soltanto collegati a certuni interessi bancari e finanziari ma ne sono anche promotori e sostenitori, e 5 leggi hanno trasformato una pessima democrazia in una perfetta oligarchia.
Che mi ricordi, non si è fatto un Referendum neanche per stabilire se entrare o meno nell'Euro, ma in tal caso i quesiti avrebbero dovuto essere:
1) sei disposto a consegnare al Governo Tedesco la sovranità monetaria?
2) sei disposto - se non sei creditore dello Stato - a rinunciare alla rappresentatività parlamentare?
3) sei disposto - se non sei creditore dello Stato - a rinunciare a tutte le prerogative del pubblico ed in particolare a quelle dello Stato?
4) sei disposto - se non sei creditore dello Stato - a rinunciare ad ogni pretesa costituzionale, prima fra tutte quella di cui all'Art. 1?
5) sei disposto - se non sei creditore dello Stato - a corrispondere gli interessi passivi ai creditori dello Stato, visto che d'ora in avanti non potrà finanziarsi in altro modo se non indebitandosi?
6) sei disposto - se non sei creditore dello Stato - a soggiacere ad una pressione fiscale superiore al 50% senza ottenere in cambio una scuola ed una sanità gratuita, un sistema previdenziale equilibrato, politiche improntate alla solidarietà e al bene comune, una buona tutela ambientale e paesaggistica o la messa in sicurezza del tuo territorio?
7) sei disposto - se non sei creditore dello Stato - a sacrificare le poche certezze che hai per soggiacere alla legge della giungla dei mercati?

Potrei andare avanti ancora per molto, ma mi limiterò a dire una sola cosa: se l'economia reale planetaria è meno del 2% di quella complessiva - laddove per «economia reale» si intenda comunemente anche il profitto ordinario dell'imprenditore (tecnicamente il «plusvalore») e che, facendo una stima bonaria, esso si attesti su qualcosa meno dell'1% - non risulta immediatamente chiaro che il lavoratore salariato nel mondo riesca mediamente ad appropriarsi dell'1% di ciò che produce?!?
Se la stima 4000 mld di $ al giorno di transazioni finanziarie contro 20.000 mld di $ all'anno di economia reale, è ragionevole pensare che qualcuno si appropri del 99% del frutto del lavoro: ipotizzando che uno stipendio da 1.100 € mensili sia il medio fra tutti quelli da lavoro dipendente nel mondo, per ottenere una trattamento equanime non dovrebbe essere questo innalzato a 65.000/70.000 € mensili?
Non è una misura rivoluzionaria: ne rimangono 35.000/40.000 mensili di possibile profitto... oppure indebitando coattivamente gli stati vogliamo arrivare a lavorare tutti gratis per quell'insieme di parassiti di cui la politica è già ostaggio?
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In risposta a: @ il censore (che ho letto) ed @ Alessio che... del 24/11/2013 - 13:58
Er Censore se n'è accorto ............
AUTORE: Ultimo
email: -

24/11/2013 - 14:21

........... er Niccolai, che è più duro, ancora no. Smettetela 'on questa patetica esibizione " dell'inconcludente e del saccente " per il bene del forum ......... sarebbe una dimostrazione di intelligenza ......... ma, purtoppo, l'intelligenza non è merce che si possa comprare al supermercato. ......... Ultimo.
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In risposta a: Pagare o congelare?..c'è del marcio in Danimarca del 24/11/2013 - 11:24
Al Censore
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

24/11/2013 - 14:10

Ho ancora le lacrime agli occhi per la tua conclusione a dir poco esilarante. Voglio subito dirti che la suddivisione tra cecchini e tacchini era una provocazione indirizzata al Lettore, che appena il tacchino Nizzoli si muove, lui spara!
Leggo con interesse gli interventi che tu, Pedro ed Alessio fate sulla Voce: non nego di averli a volte considerati prolissi e "ridondanti", ma per me ogni occasione e' buona per rispolverare la terminologia e la varieta' della lingua italiana. Io penso di essere molto piu' "rozzo", ma anche piu' diretto, come si addice ad un militare. La moglie mi chiama e sento odore di tortellini in brodo, a risentirci
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In risposta a: Pagare o congelare?..c'è del marcio in Danimarca del 24/11/2013 - 11:24
@ il censore (che ho letto) ed @ Alessio che...
AUTORE: Maunvorpiove
email: -

24/11/2013 - 13:58

...non ho letto(ma che lo so a mente ormai) e di "scangìo" anche @ Ultimo ; con un esempio fattomi dal mio amico estivo della Val di Fassa.
Alberto Leone; prof. primario ospedaliero in quel di Roma sostiene:
mo, quì semo nel Comune di Campitello di Fassa che conta 748 abitanti, più noi estivi occasionali e si possono mettere/permettere due/quattro cassoni profondi 5 metri interrati per la raccolta differenziata dei rifiuti e tutto sommato son riusciti a fare un eccellente lavoro ed ogni abitante o padrone di pensioncine ha la sua chiave del cassone interrato, ma noi de' Roma semo 2.753 mioni (milioni) e che famo; trapanamo tutta Roma? e poi come controllamo le centinaia di migliaia di visitatori de' Roma?

Ecco la picolissima Islada può permettersi di agire come sostiene Alessio Niccolai (congelare il suo debito) che in quattro balleti può fare e nessuno se ne accorge, ma, noi Italiani semo, direbbe Alberto Leone 60 mioni e con tutte le barcate che ci arrivano ogni giorno dall'Africa ed dal sud del mondo, fossimo piccinini come l'Islanda si affogherebbe tutti entro un mese, maanche meno.
E come disse il prete dall'altare: fratelli: siamo tutti ugali all'orazione, non a colazione.

L'Italia come sostiene Gianni Cuperlo è una delle Nazioni più ricche del mondo, ma con una distribuzione del tutto un po' più "dis-pari" di tutto il mondo.

...ovvia!!! trovateni 'rverso fra tutti, poi si fa piove.

Maunvorpiove: alias bb
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In risposta a: quesito ad Alessio ed al Censore del 23/11/2013 - 8:08
Pagare o congelare?..c'è del marcio in Danimarca
AUTORE: il censore
email: -

24/11/2013 - 11:24

RISPONDO A TIZIANO…
Premetto di non essere un cecchino, anche se durante il servizio militare mi sono scoperto una discreta precisione di mira… e non gradisco il ruolo di Tacchino … accetto e valuto critiche, esamino a mia volta i contributi degli altri, in una naturale e feconda osmosi delle idee, che credo sia utile a tutti… anche prendendo le distanze esprimendo diniego, si formano opinioni e convinzioni di maggior spessore e valore…

LA tua è una di quelle domande cui è velleitario pensare di poter rispondere..... a maggior ragione per me... semplice appassionato di storia, e comune cittadino, senza preparazione specifica, dotato solo di spirito di osservazione e passione civile.. con le quali tento di surrogare, non competenze che non ho. ma una sollecitudine concreta e una vicinanza interessata ed affettuosa per le sorti del mio paese.

Scelte di questo genere sono già state fatte, l’Inghilterra nel trecento non ha pagato le banche fiorentine dei Bardi e dei Peruzzi, la Spagna nel massimo fulgore della propria potenza ha dichiarato bancarotta 3 o 4 volte.

in Francia è scoppiata la rivoluzione nel 1789 a causa del debito, la Germania ha subito un involuzione totalitaria a causa dei debiti della “grande guerra” e ha finanziato il riarmo in vista della seconda guerra mondiale, con un debito monstre che pensava di estinguere con “il bottino di guerra” condannandosi o votandosi al conflitto.

ma la stessa Argentina in tempi più recenti, ha subito le conseguenze di tre drammatici default, che l’hanno fatta regredire da paese ricco e sviluppato dei primi anni del novecento all’attuale condizione prossima al sottosviluppo, e potrei citare altri esempi nel tempo e nei luoghi.

i risultati sono ovviamente contraddittori e disomogenei.

L'Italia ( una Sherwood al contrario dove vari sceriffi si affannano per depredare poveri cristi a vantaggio di pochi satrapi) ha uno scarso peso economico, anche se di rilievo, e un influenza e un prestigio ancor minori, inoltre una classe dirigente improvvida, timida, impreparata, e abituata alla gregarietà ( ai confini del servilismo)

NON farà mai una scelta unilaterale , sfidando il mondo ed i poteri forti, in una determinazione organizzata che se ben governata e orchestrata potrebbe avere un qualche successo.


POTREBBE però con maggiori probabilità, subire la coercizione di gravi ritorsioni e danni economici fatali, nell'immediato, se lasciasse il sentiero "virtuoso" ed ortodosso disegnatole addosso, (impostole, ma anche autoinflittosi masochisticamente, indulgendo in conformismo ansioso di approvazione legittimante, prona e acritica tipica spia di gregarietà endemica), del risanamento delle sue finanze, dando l'impressione di una qualche deriva economica.

Sarebbe immediatamente aggredita dalla speculazione, ed ostracizzata ed emarginata dalla comunità internazionale, alla stregua degli appestati, come monito ad altre tentazioni.

L’ESEMPIO di Islanda e altri piccoli paesi, che hanno preso questa determinazione, non è significativo secondo me, anche se per loro esiziale e salvifico, per l’estrema irrilevanza e marginalità che esprimono.
il potere finanziario globale ha tutto l’interesse a mettere la sordina, disinteressato alla pesca sportiva, per pascersi con quella d’altura, ricca di ben altre prede con grande stazza.

l’Italia ( un tonno, una foca, una carretta - carretta nel senso di tartaruga) invece interessa per vari motivi, il peso del suo mercato, gli intrecci e le collaborazioni, la posizione geo politica, gli equilibri di forza, la sua naturale vocazione di ponte tra culture e civiltà diverse, il rinnovato interesse logistico a supporto egemonico e militare nell’area mediterranea.

Per giocare il suo peso di mercato, e le possibili contaminazioni a livello di conseguenze economiche indotte ad altri partners, sullo scacchiere europeo, potrebbe minacciare possibili contagi, scenari apocalittici che coinvolgano gli altri attori, in un domino generale, costringendoli a solidarizzare e concretizzare interventi di soccorso o mutare atteggiamento in modo meno ostile e più collaborativo, o almeno acquiescente.

CORAGGIO E RISOLUTEZZA PER GIOCARE LA CARTA dello sviluppo e della ripresa della crescita economica, ma occorrerebbe una classe dirigente ed un governo determinati, una coesione e determinazione che non abbiamo.

MOLTO Più PROBABILE invece, in caso di diserzione delle aste dei titoli del debito, o congelamento unilaterale dello stesso, senza il supporto di iniziative collegate e la contrattazione di accordi internazionali, o la tolleranza benevola e non ostile dei paesi che contano, un implosione dello stato, e un'esplosione della società e dell'economia. (non è un adesione solidale o un riconoscimento del modello economico, solo una constatazione amara della realtà attuale)


LA VIA suggerita da Alessio, è valida, equa, eticamente propositiva, e resta forse l'unica alternativa, la chance estrema del riscatto, ma ha prospettive di lungo termine che mal si conciliano con l'emergenza attuale.
impone trattative, collaborazioni, bracci di ferro, in una genesi complessa e articolata, da sviluppare nel tempo e con fatica, in una transizione non traumatica e non violenta.

O forse no?

è ARRIVATA l'ora di scelte cruciali che ribaltino situazioni insostenibili da molteplici punti di vista?

"Apres moi le déluge ..."
disse Luigi XV... e anche XVI, prima della Bastiglia ed essere ghigliottinato; uguale sorte per Maria Antonietta quando disse:- … se non hanno pane… mangino le brioches…. riferendosi al popolo affamato.

NOI invece si suol dire che la fame leva il lupo dal bosco… le rivoluzioni scoppiano quando la pancia è vuota… e lo sapevano bene i Romani , quando dispensavano “panem et circenses” ai clientes, continuando a gozzovigliare sul triclinio indisturbati.

Si tratta quindi di scelte, opzioni diverse che determinano conseguenze diverse e risultati compositi, in sostanza bisogna scegliere avendo contezza che le diverse strade implicano rischi, impegno e atteggiamenti e sacrifici, tensioni sociali, anche agli antipodi in un ventaglio di soluzioni il cui grado di sofferenze è calibrato sui comportamenti.

Niente di nuovo sotto il sole: il nostro destino dipende da noi che lo costruiamo ogni giorno… anche con l’inazione…la passività inerte, non arresta evoluzioni, transizioni, digressioni, degenerazioni e involuzioni.

…………..O SCRITTO UN FOTTIO PER UN DI NA SEGA… HA RAGIONE URTIMO!!!!!!
……………..EEE DEVO SMETTE!!!!
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In risposta a: INTERDETTO E PIENO DI DUBBI... del 22/11/2013 - 16:08
Non mi sposto di una virgola
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

23/11/2013 - 17:38

Tiziano non dice una cosa avventata o fuori luogo: descrive esattamente uno stato di cose deviato brutalmente dall'alveo della legittimità per effetto dell'avvento dell'Euro.
Uno Stato cui sia negata la possibilità di immettere moneta in circolazione (voglio concedere: anche attraverso la BCE!) è un Paese costretto a finanziare a debito le proprie iniziative politiche, a ricorrere cioè all'improvvido ausilio dei mercati per condurre la propria attività.
La distorsione del campo della realtà è straordinaria: come si può chiedere ad una collettività che è per natura lo Stato stesso di pretendere da lui (cioè da sé stessa) il pagamento di un interesse debitorio?
Vi sembra plausibile che qualcuno possa ricavare un reddito parassitario per il solo fatto di aver finanziato la scuola o la sanità pubbliche? Significa ammettere che lo Stato non abbia più autonomia e facoltà di imporre ai propri cittadini una politica fiscale nell'ottica di garantire loro servizi di interesse collettivo efficaci (e, se possibile, efficienti e gratuiti), ma che al contrario, debba ricorrere a farsi prestare le risorse da quel 10% che ne detiene il 90% (e che, guarda caso, è anche l'unica classe sociale i cui interessi siano rappresentati in Parlamento) per garantire loro una rendita finanziaria, imponendo a tutti gli altri sacrifici, disservizi, costi improponibili e disservizi.
Proviamo a immaginare quanti in vita loro non abbiano dovuto far ricorso alle cure mediche: vi sembra plausibile retribuire chiunque si possa permettere una clinica privata con il pagamento degli interessi passivi, facendo pagare a tutti gli altri disgraziati cure sempre meno efficaci e- contestualmente - una royalty per i primi?
I teorici del capitalismo moderno, i famosi neo-liberal di cui Monti & C. rappresentano l'avanguardia nazionale, ritengono che abbassando la domanda interna si possa far ripartire lo sviluppo: ma de che, ahò?
Anche la GDO produce profitti finanziari per effetto delle dilazioni di pagamento superiori ai 90 giorni, ma se nessuno compra più niente, anche i supermercati (che notoriamente non sono nelle mie grazie) saranno costretti a chiudere i battenti.
I grandi economisti della Bocconi pensano dunque che il volume di risorse sottratto dalla GDO ai territori debba essere reinvestito in azioni speculative o - magari - sul debito pubblico perché rende di più e meglio della vendita al dettaglio?
Poi, per rispondere qualcosa all'amico Censore: gli USA hanno il maggior debito sovrano ma, ahimè, la Federal Reserve è un organismo saldamente nelle mani dello Stato che crea nuova moneta - non sulla base di ciò che pretenderebbero i mercati, ma - su quanto prevede la Casa Bianca.
Il Giappone è prospero grazie al debito, e non "nonostante" il debito: d'altra parte non ha mica una Merkel che intenda trasformarne l'intero territorio in un villaggio-vacanza per i propri concittadini!
La Cina detiene la maggior quota del debito USA? Certo, ma questo non le pone strutturalmente in conflitto: pone gli USA in rapporto di sudditanza politica alla Cina...
La finanza di carta? I ludopati della speculazione facciano ciò che ritengono (per me possono andare tutti a farsi friggere), l'importante è che non lo facciano con il debito sovrano: abbiamo bisogno di sottrarlo al loro controllo. Per il resto l'economia reale planetaria rappresenta il 2% dell'intera economia: ciò significa che tutto il resto è web-moneta e parassiti che si fanno retribuire dagli interessi anziché dal lavoro...
Non è questo il merito cui allude di solito CCP? Meritevole è chi ha i soldi, non chi vale qualcosa davvero... come dire che il figlio di Facchinetti dei Pooh è grande quanto il padre!
I paesi del "primo mondo" sono destinati all'impoverimento? Le contraddizioni del capitalismo fanno da sole il loro corso, ma se le si aiuta con politiche deflazionistiche, autoritarie e di austerità si fa molto prima... tanto peggio tanto meglio? Sono un rivoluzionario, ma confido ancora in un cambiamento epocale non travagliato.
Dirigismi e influenze indebite nei Paesi sviluppati a cosa portano? Per il momento ad un'espulsione dal consenso politico-sociale (la famosa tendenza all'astensione elettorale), in futuro non so... ma già ora non mi aspetto che - ad esempio - Monti possa circolare per una strada qualunque d'Italia senza raccattare neanche un'ingiuria, uno scaracchio o un cazzotto nei denti!
I Paesi emergenti non accettano un fico secco: pensa che oggi stesso l'Ucraina - il principale e storico nemico della Russia - ha fatto sapere all'UE di preferire l'influenza di Putin a quella della Merkel... sul lungo periodo vedremo, ma sul breve sicuramente sono più svegli di noi euro-dipendenti!
Il controllo globale delle variabili? Impossibile: bisogna abolire le classi sociali, il profitto e la proprietà privata.
Risultati di governo aleatori? Non direi: chiedilo a quel 10% di ricchi che trovano in quest'Europa "Sceriffo di Nottingham" la migliore sponda per assicurarsi guadagni facili alle spalle delle collettività, a discapito dei territori e della loro sicurezza!
Il potere fittizio della finanza si basa - ahimè - principalmente sui luoghi comuni, sulle stronzate propinate quotidianamente dai palinsesti TV, dai talk show e, soprattutto, dai partiti che ne rappresentano gli interessi economici (l'attuale maggioranza di governo, per intenderci!)... tutti sono in effetti convinti che se lo Spread si mantiene al di sotto dei 250 punti si starà tutti meglio: quando la maggioranza della popolazione mondiale avrà capito - seppur per grandi linee - quanti e quali danni le ha arrecato la finanza, non vorrei essere nei panni di chi la sostiene o ne ricava benefici economici!
Sul punto dodici, ti contraddico: mi sembra che siano usciti allo scoperto... pensa a Letta che vorrebbe vendere all'ENI una parte del proprio debito a debito o a chi sostiene che i pensionati sono una palla al piede... altro che understatement: il problema è che qualcuno ne segue anche la predicazione!
Gli ineffabili cospiratori come godranno il frutto dei propri titanici sforzi? Chissà, magari si sono prefigurati che un giorno - mentre la maggioranza della popolazione mondiale combatterà corpo a corpo per assicurarsi una stilla d'acqua potabile - potranno bere a profusione, indifferentemente acqua pura, champagne o coca cola... la mia opinione - ed il mio augurio - è che i popoli scavino loro una fossa (comune) e ce li precipitino, prima che non avvenga il contrario.

PS
Se tassi i patrimoni, le rendite finanziarie o qualunque altro reddito parassitario - vanificando de facto la riscossione da parte dei creditori dello Stato degli interessi - lascia pure che le aste per BOT e CCT vadano deserte!!!
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In risposta a: giochino del 23/11/2013 - 9:22
Al Lettore
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

23/11/2013 - 16:50

Comincio a pensare che sulla Voce agiscono due categorie di "scrittori", I cecchini ed I tacchini: come un tacchino si muove, ecco il cecchino che spara!
Per amor del cielo, mi guarderei bene dall'esprimere un parere tecnico in materia, non sono certo un economista, quindi il cecchino oggi non sparera'. Mi sarebbe solamente piaciuto ascoltare chi ne capisce piu' di me, tutto qui.
Se si spende piu' di quello che si guadagna e' difficile che I conti tornino; se poi, per mantenere lo stesso livello di vita, chiedi I soldi in prestito alle banche, dovrai aggiungere alle spese anche gli interessi. Se lo Stato e' senza soldi, mette piu' tasse e taglia le spese, ma il nostro e' uno Stato particolare, una specie di Robin Hood alla rovescia, toglie ai poveri per far si che I ricchi siano sempre piu' ricchi.
E I ricchi cosa fanno? Consci di avere tantissimi soldi, per paura che qualcuno venga a prenderseli, li nascondono nei vari paradisi fiscali ed in patria si divertono a praticare il loro sport preferito, l'evasione fiscale.
Politici corrotti fanno si' di non varare leggi contro le caste, altrimenti diminuiscono le tangenti ed anche I giudici tirano in ballo la Costituzione per non togliere I diritti acquisiti, di cui loro sono i primi beneficiari. Le pensioni d'oro restano d'oro, quelle baby restano baby, quelle guadagnate dopo una vita di lavoro e contributi diventano di merda, quando addirittura le fanno...esodare. Le banche sono le vere burattinaie del mondo economico, distruggono Stati ed affamano le popolazioni manovrando debiti pubblici, moneta ed una finanza creativa che non faccio neppure il tentativo di spiegarvi. Il dilettantismo politico sta facendo avanzare il popolo degli indignati, dei populisti sbraitanti, degli aspiranti suicide, degli apatici e dei poveri sempre piu' incazzati.
Peccato, devo andare a prendere il nipotino, continuo un'altra volta. Alessio, continua tu!
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