none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: AVVERTENZA del 16/11/2013 - 18:12
Doverose le scuse...
AUTORE: il censore
email: -

16/11/2013 - 20:23

Ringrazio la redazione, soprattutto per non aver pubblicato in toto, il mio intervento, scritto sull'onda dell'indignazione per quella che considero una vera aggressione personale.

Accetto critiche alle idee, ma considero irricevibili gli attacchi alla mia persona in quanto tali.

Devo ammettere di essermi pentito quasi subito di aver reagito al tono offensivo ripagandolo con ugual moneta, ma l'atteggiamento e la predisposizione malevola, nonché il pregiudizio nei miei confronti, mi risultano francamente inaccettabili ed inguistificati.

L'ostilità reiterata e pervicace mi è di difficile decrittazione, e francamente non ho né la voglia né l'indole litigiosa che sarebbe utile, ma sconveniente in questi casi.

Forzandomi nella violenza verbale, ed inducendomi ad apparire diverso nei modi e nell'approccio comunicativo, evidente anche nell'inquietudine dimostrata con errori nel testo,mi sono sentito ancora più vulnerato ed offeso.

Grazie per la sensibilità dimostrate in tempestività efficace ed esemplare.
----------------  RISPONDI





In risposta a: il SUV o meno del 16/11/2013 - 18:09
I SUV? Le statistiche sono impietose
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

16/11/2013 - 18:59

Le statistiche dicono che i SUV garantiscono sicurezza soltanto a chi li guida, aumentando esponenzialmente i fattori di rischio per tutti gli altri, in particolare pedoni e biciclette.
Detto questo, non ne faccio una questione personale - ne' se ha letto bene - ho parlato di conducenti di SUV in particolare quando mi sono riferito alla cretinaggine di tanti guidatori.
Che poi ritenga il SUV un prodotto da eliminare dal mercato questo lo concedo a Carla, ma per ragioni assai più serie dell'idiosincrasia verso il mezzo in sé: ci sono ragioni energetiche, ambientali e sociali.
Ed è a quest'ultimo problema che ho posto la massima attenzione: poiché è indiscutibile che l'impatto ambientale ed energetico aumenti proporzionalmente con l'aumentare della cilindrata, così come i fattori di stress per la sicurezza nella circolazione, è giusto che lo paghi chi lo produce e non chi lo subisce.
E siccome questo «impatto» ha dei costi - ancorché non facilmente deducibili - importanti per la collettività, è ragionevole pensare che non le debbano essere imputati, onde evitare l'ennesima socializzazione delle perdite.
Dovrebbe diventare buona consuetudine per tutti prima di comprare un bene qualunque, non se il costo possa essere sostenuto dall'acquirente, ma se la collettività ne possa sostenere i costi connessi.
Mi sono spiegato?!?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Rispondo a tono.. perché l'interlocutore lo meri del 16/11/2013 - 17:36
AVVERTENZA
AUTORE: La Redazione
email: -

16/11/2013 - 18:12

Avviso ai forumisti.
Ultimamente sono comparsi nei post molti attacchi personali, anche offese manifeste. Al momento la redazione si è limitata alla censura delle parole o delle frasi offensive.
Si avverte che da ora in poi ogni parola non utile alla discussione e rivolta personalmente all'interlocutore in maniera meno che corretta comporterà la cancellazione dell'intero post.
La Redazione
----------------  RISPONDI





In risposta a: Proposte shock per la mobilità del 15/11/2013 - 23:30
il SUV o meno
AUTORE: Carla
email: -

16/11/2013 - 18:09

Mi sembrate tutti bravi a criticare gli altri a Vecchiano (inteso come Comune) e specialmente lei Sig. Niccolai. Lei parla dei SUV come di mostri che sfecciano sulla strada, che inquinano più di una normale macchina, e lasciamo perdere di cosa pensa dei proprietari dei suddetti...vorrebbe persino che pagassero una tassa aggiuntiva al mese solo per aver scelto una tipologia di macchina che lei non considera tale.
Io possiedo un SUV e le posso dire di rispettare le regole e la velocità più di chi ha una panda o simili. Ho persino più punti dei normali 20 sulla patente, pensi un pò.
Il problema non è la macchina, è l'automobilista, e quello purtroppo per lei non ha a che fare con l'acquisto di un SUV. L'automobilista serio, rispetta le regole e non solo quando percorre una strada, ma anche quando deve parcheggiare. Tempo fa le chiesero come mai parcheggiasse la sua auto sempre sul marciapiede davanti alla sua casa, e lei disse che l'avrebbe tolta (cosa che ha fatto)...ma prima che gli chiedessero di farlo non ha pensato che il marciapiede potesse servire a qualcuno?
Come vede sbaglia anche chi non ha un SUV ;-)
----------------  RISPONDI





In risposta a: del 1/1/1970 - 1:00
Rispondo a tono.. perché l'interlocutore lo meri
AUTORE: I CENSORE
email: -

16/11/2013 - 17:36

Apprendo con orrore e disappunto che c'è ancora chi ha l'abitudine di gettare i libri nella pattumiera,,,

I libri non si buttano, sono memoria e ricchezza, scrigni colmi di esperienze, idee, suggestioni, tesori del sapere, alcova di suggestioni, incubatori di creatività e stimolatori di fantasia, straordinari strumenti di crescita e maturazione personale,
.
+ con la parola scritta che l'uomo supera la sua condizione di bruto, travalicando i suoi limiti e riuscendo s condividere il sapere, favorendo il progresso.

L'oscurantismo e il totalitarismo bigotto e fanatico hanno sempre avuto in spregio questo prezioso ausilio, bruciando libri nelle piazze e nelle biblioteche in rituali brutali e sconci che coincidono guarda caso con i periodi più infelici e drammatici, le repressioni più feroci.

La fioritura della cultura si accompagna viceversa ai ai momenti più fulgidi della civiltà , alle svolte topiche del progresso e ai grandi traguardi dell'uomo.

I LIBRI sono un toccasana , una panacea, una mano santa per molti, e permettono a tanti di emanciparsi dalla condizione belluina, affrancandosi dall'ignoranza incolpevole , ma limitante il talento e l'indole volgare...

MOLTISSIMI TRAGGONO BENEFICIO DALLA LETTURA, MA SONO CERTO CHE TU SIA IMMUNE ED IMPERMEABILE A QUALSIASI BENEFICA INFLUENZA...
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
rispettiamo il dolore
AUTORE: Cittadina di Avane
email: [protetta]

16/11/2013 - 16:44

come accade per ogni evento in piccoli paesi come i nostri,( e per fortuna casi come l'incidente costato la vita ad un giovane ragazzo,si contano sulle dita)la cosa più importante è sempre la stessa:il pettegolezzo!
Ci si preoccupa solo di raccontare l'evento, magari aggiungendo del personale che spesso stravolge la realtà, e fare i fenomeni su come noi avremmo fatto, su come sarebbe giusto intervenire. Ogni volta l'attenzione corre dietro a riecheggi inutili, perdendo di vista il dolore che accompagna tragedie come questa. Bisognerebbe imparare un po' di educazione e partire dalla cosa più importante nell'immediato: il rispetto per il dolore della famiglia e l'infinita tristezza che è inevitabile provare per la perdita di una vita.
Il resto viene successivamente e dovremmo cercare di farlo nella maniera più discreta possibile.
E chiaro che ognuno di noi abbia voglia di suggerire il da farsi, ma le cose non sono mai semplici, specie in Italia. Serve una visione globale e tante di quelle conoscenze legali, amministrative, topografiche etc etc che nessuno di noi immagina neanche. Le cose avvengono sempre per una serie di concause che girano tutte storte nello stesso momento. E' giusto suggerire interventi migliorativi per evitare o quanto meno ridurre gli incidenti mortali, ma cerchiamo di farlo dopo un'attenta valutazione a 360 gradi che ci faccia evitare di sparare tante cazzate gratuite. Valutiamo coscientemente, intanto rispetto e cordoglio!

ndr, Attenzione
questa opinione era stata inviata erroneamente su ANNUNCI
----------------  RISPONDI





In risposta a: non la buttar sempre in rivoluzione del 16/11/2013 - 10:40
Caro compaesano...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

16/11/2013 - 14:26

se quelle che ho menzionato ti sembrano misure rivoluzionarie, te non hai la minima idea di cosa sia una rivoluzione!
Ho parlato di dissuasori alla francese, di tecnologia di accensione dei veicoli e di possibili fonti per finanziare le iniziative da intraprendere... perché la sola volontà degli amministratori non è sufficiente: quando una ditta installa un autovelox o un dissuasore, ancorché la cosa vada a vantaggio della collettività, intende comunque riscuotere e mi risulta che l'ultimo Cappio di Stabilità abbia sottratto sui 6 miliardi alla mobilità pubblica e non si quanto ad opere di messa in sicurezza della viabilità o di costruzione di ciclabili o affini.
Allora, ammettendo che l'Amministrazione di Vecchiano intenda mettere in sicurezza la viabilità del territorio, chi paga?
Non sono io ad andare fuori dal seminato: conoscendo esattamente i meccanismi funzionali, cerco soluzioni perseguibili.
----------------  RISPONDI





AUTORE: In ricordo di Raimondo D'Inzeo
email: -

16/11/2013 - 13:28

Roma, 28 ago.1995 (Adnkronos) - I binomi selezionati per la partecipazione italiana al Campionato del Mondo per Giovani Cavalli in programma a Lanaken (Belgio), dal 14 al 17 settembre prossimi, sono stati convocati da Raimondo D'Inzeo per partecipare ad un ritiro collegiale, che si terra' da domani fino a giovedi' 31 agosto, al CENTRO IPPICO PINETA SALVIA DI DI MIGLIARINO PISANO
D'Inzeo, direttore tecnico designato dall'Enci (Ente Nazionale per il Cavallo Italiano) per seguire la nazionale azzurra in occasione dei primi Campionati Mondiali riservati ai giovani cavalli in rappresentanza dei vari allenamenti nazionali, ufficializzera' giovedi' 31 agosto, al termine dei tre giorni di lavoro con cavalli e cavalieri, i componenti della rappresentativa azzurra. L'allevamento italiano potra' schierare nell'occasione 4 cavalli di cinque anni, 4 di sei anni e 3 di sette anni.

''Questo breve periodo di lavoro -ha sottolineato D'Inzeo- dovra' servire per verificare lo stato di forma dei cavalli gia' selezionati lo scorso luglio sulla base dei risultati ottenuti in un apposito circuito di gare di qualificazione. Lavoreremo sulle stesse difficolta' che poi andremo ad affrontare in Belgio''.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Proposte shock per la mobilità del 15/11/2013 - 23:30
non la buttar sempre in rivoluzione
AUTORE: Un Avanese
email: -

16/11/2013 - 10:40

Caro Alssio, riesci a non stare sul punto con capacità' sorprendenti, cerchi sempre di fuggire la realtà' per tentare di farla aderire a le tue fissazioni. La proposta di autovelox, dissuasori, segnaletiche adeguate e' l,'unica via per chi vuol risolvere un problema qui e ora. Per la rivoluzione magari puoi darti da fare nel frattempo, ma mai perdere di vista il concerto di urgenza e quello di contingenza. Chi non fa niente e' responsabile. Tu fossi un amministratore (sic!) cosa faresti in attesa della rivoluzione per affrontare il rischio di morti sulle strade del nostro comune?
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In risposta a: Proposte shock per la mobilità del 15/11/2013 - 23:30
Tutte le volte
AUTORE: CCP
email: -

16/11/2013 - 8:27

Vuoi raggiungere la pace nel mondo, non sarebbe meglio dirimere una lite condominiale per volta?
No perché con l'utopia ci si sciacqua la bocca ma non si va da nessuna parte.
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In risposta a: E' vero del 15/11/2013 - 10:38
Non solo di fatalità... si tratta...
AUTORE: il censore
email: -

16/11/2013 - 7:56

Mi associo al cordoglio, partecipando al dolore, e condividendo lo sgomento per le vittime della strada, sia quelle recenti, che quelle passate, e purtroppo future. (speriamo sempre in minor numero)

L'INCIDENTE avvenuto in Avane qualche giorno addietro, non è solo il prodotto casuale della fatalità, od una disgrazia sporadica , verificatasi per la congruenza nefasta ed accidentale di eventi negativi, od una circostanza dovuta ad una particolare congiunzione astrale, remota ed dipendente solo dall'arbitrio del fato, ma un lutto annunciato.

Se è vero che gli incidenti avvengono dovunque. in Europa e nel mondo, da noi le probabilità statistiche sono assai maggiori, e confermate dal numero delle vittime e dei feriti ogni anno.

In questo campo siamo primi in EUROPA, purtroppo , e non consola essere preceduti dai paesi del terzo mondo, che riescono a far peggio di noi.

LE ragioni ed i fattori sono molteplici, non stò a ricordarli, ma tutti sono riconducibili alla nostra insipienza, individuale e collettiva, personale e di governo.

Ci ricordiamo della sicurezza stradale, solo in circostanze luttuose, affannandoci a trovare soluzioni estemporanee, frutto dell'emergenza, limitandoci a rattoppare situazioni compromesse.

Siamo ormai un paese incapace di progettare il proprio futuro, gestire l'ordinaria amministrazione non dico con lungimiranza e lucida visione, ma neanche di agire con senno e ponderatezza minimali.

Rinunciamo scientemente ad adottare misure idonee, strategie e politiche adeguate, scegliendo di non gestire il nostro destino, ed incidere con efficacia e consapevolezza nella costruzione di una realtà più vivibile, meno rischiosa, più civile,

In mancanza di una correzione di questa rotta sciagurata e incomprensibile, rassegnamoci a contare altri casi luttuosi in futuro, e a dolerci della nostra stupidità reiterata.

In questo caso, spero ardentemente di essere smentito nei fatti, ed aver esagerato esaltando la mia propensione ad un pessimismo considerato cosmico, da alcuni, ma di solito verificato dalla concreta brutalità delle circostanze.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Autovelox del 15/11/2013 - 19:25
Proposte shock per la mobilità
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

15/11/2013 - 23:30

Gli autovelox non sono mai stati dei solidi deterrenti, non almeno per chi - nello sprezzo delle regole e dell'interesse collettivo - si possa permettere il lusso di pagare una multa come si trattasse del pedaggio autostradale.
Il principio della sanzione economica poggia sempre e diseducativamente sull'idea che il mercato possa normare ogni cosa; la legge inoltre prevede una riduzione di quasi la metà della multa se pagata contestualmente: una discriminante sociale che non contribuisce in nessun modo positivo.
La cosa migliore potrebbe senz'altro essere la preclusione alle case automobilistiche di produrre veicoli la cui velocità superi quella del massimo limite in vigore, ma questo vorrebbe dire essere approdati ad una società in cui la famiglia Agnelli ha smesso di incidere - insieme ad un altro centinaio fra banche e aziende - sulla creazione di ogni legge dello Stato.
Nel frattempo si potrebbero digitalizzare certuni processi (accensione del veicolo a impronta digitale), facendo pagare l'assicurazione al distributore sulla base di chi guida in rapporto con le caratteristiche del mezzo.
Ed è lì che si potrebbe prevedere una super-accisa sui veicoli di cilindrata superiore ai 1700 cc da devolvere per metà ai Comuni affinché la spendano per restituirci una mobilità sostenibile (dissuasori alla francese, piste ciclabili e pedonali, rotonde concepite come Dio comanda, adeguamenti o recuperi di vecchie vie di comunicazione, etc.), e per metà allo Stato affinché la destini alla mobilità pubblica.
Perché, se ancora non si è davvero capito in che cosa consista veramente il problema, è bene allora ricordarlo: il trasporto privato è irragionevolmente troppo più pesante di quello pubblico, troppo più economicamente conveniente, dispotico, caotico, ingerente, disordinato e indisciplinato.
Le forze di polizia sono ridotte al lumicino per numero ed esautorate per competenze, i SUV abbondano, i cretini alla guida pure, le assicurazioni - manco a dirlo - si fanno tonde e a farne le spese - tanto per cambiare - sono i giovanissimi e gli anziani, coloro cioè che per muoversi in autonomia o ricorrono al mezzo pubblico (sempre più proibitivo) o si attaccano.
Consegnare la mobilità al mercato - con particolare riferimento a quello automobilistico ed assicurativo - significa voler rinunciare alla sicurezza e ad un governo collettivo delle risorse energetiche, dell'impatto ambientale, dei modelli urbanistici e della sostenibilità dei trasporti.
L'idea vincente è tassare alla fonte i passionisti delle grosse cilindrate (una certa psicanalisi intravede in quella psicosi disfunzioni del cilindro principale!) e farlo in maniera pesante: se non si levano da lì le risorse per costruire una buona mobilità e per estromettere il mercato dal suo governo, dov'altro si dovrebbero pescare?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Gli autovelox non servono del 14/11/2013 - 20:33
Autovelox
AUTORE: CCP
email: -

15/11/2013 - 19:25

Mi limito a riportare una mia esperienza. Ho visitato alcuni paesi lungo il Lago di Garda. Mi ha fatto impressione vedere quanti siano gli autovelox presenti. Innanzi tutto sono segnalati in modo incredibile con una illuminazione a led visibilissima. Sono molti, per fare un esempio tra Pontasserchio e Nodica dovrebbero essere almeno una ventina. Ma l'idea vincente a mio avviso è che all'interno di ognuno non c'e l'autovelox, lo so perchè me lo hanno spiegato infatti un vetro scuro non permette di vedere all'interno. Gli autovelox presenti sono 1 massimo 2 ed i vigili con cadenza di qualche mese gli spostano in uno qualsiasi dei contenitori. E' chiaro che l'automobilista non sapendo dove sia il rilevatore va comunque sempre piano. Il contenitore di per se è plastico e non dà l'idea di avere un costo eccessivo.
La sicurezza stradale se si vuole si può fare, l'importante è non pensare ai voti che si potrebbero perdere per qualche arrabbiatura.
Saluti
----------------  RISPONDI





In risposta a: E' vero del 15/11/2013 - 10:38
La nuda e cruda verità
AUTORE: Giancarlo
email: [protetta]

15/11/2013 - 11:27

Il problema della sicurezza è annoso nel nostro paese in generale e quindi figuriamoci nelle piccole frazioni:mi spiace dirlo ma quell'episodio non sarà l'ultimo.
Anche nel Comune di San Giuliano vi sono strade pericolose anzi pericolosissime ad esempio la strada provinciale Panoramica.
Sono anni che i cittadini chiedono la messa in sicurezza della strada per tutti e soprattutto per coloro che ne fruiscono in bicicletta.
E' stata a vedere la strada anche l'assessore Mele per farle notare che vi sono macchine parcheggiate ovunque in prossimità delle curve, costringendo a spostarsi quelle che scendono o salgono e i ciclisti all'interno della carreggiata per evitare proprio quelle stazionate sulle curve e la conseguenza è che ogni poco sale su un'ambulanza fin quando scatterà un morto. I giorni della caccia al cinghiale sono infernali, cacciatori che mettono le loro auto dove capita dal ristorante vecchio "Ciapino" sino a dilungarsi verso la chiesina e due mezzi anche piccoli non riescono a scambiarsi se si incrociano.
Pensate che il consigliere comunale Maini intercettando la richiesta dei cittadini a fatto un'interpellanza agli assessori preposti e sapete la risposta? E' stato risposto dagli assessori (chiedete pure al Maini) io l'ho vista scritta, che "...le auto in prossimità delle curve sono un disincentivo alla velocità e quindi hanno la funzione di rallentare il traffico aumentando la sicurezza della strada stessa".
Queste pressappoco sono le parole delle autorità competenti.
Quindi se parcheggiate in curva non abbiate paura perchè al vigile potete dire che il comune ritiene aumentata la sicurezza in quanto il traffico è costretto a rallentare e per cui rendete un servizio di sicurezza alla cittadinanza.
Saluti
----------------  RISPONDI





In risposta a: i soliti luoghi comuni del 15/11/2013 - 8:53
E' vero
AUTORE: Franco
email: -

15/11/2013 - 10:38

E' vero: dovrebbero fare una bella biciclettata i nostri amministratori. Provino ad andare da Avane a Vecchiano oppure a Filettole, (magari per andare alla posta) e vedere quante volte gli fanno il pelo .
Poi se gli va bene provino anche a fare da Nodica a Migliarino.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Gli autovelox non servono del 14/11/2013 - 20:33
i soliti luoghi comuni
AUTORE: Luca Moretti
email: [protetta]

15/11/2013 - 8:53

E' uso dire che gli autovelox non servono, e allora qual'è l'alternativa con una viabilità del genere? Fare appello all'intelligenza? Che facciamo chiediamo al comune di distribuirla le pillole di intelligenza oltre a quelle per combattere le zanzare?
Non è un problema di podismo il problema è che camminare, andare in bicicletta, attraversare la nostra provinciale è rischioso per la vita. Non è un fatto ineluttabile cui per forza ci si deve abituare. E' una arretratezza culturale che viene ogni volta riconfermata ogni qual volta si tirano fuori i soliti luoghi comuni.(l'autovelox serva alle casse - le vecchiette dovrebbero stare a casa - se l'è cercata - andar piano è più pericoloso (questa poi) .
Se si vuole il problema si risolve altrimenti si accetta che la tragica lista continui a crescere. Sarebbe interessante un bel censimento dei morti sul territorio comunale negli ultimi 30 anni, magari da sovrapporre a quella bella mappa che il comune ha sul suo sito e che ci racconta un territorio vivibile a misura di bici, e scarpe da ginnastica:
http://www.comune.vecchiano.pi.it/installazioni/vecchiano/file_system/allegati/contenuti_sezione/214/CARTA.GENERALEciclabili.jpg
----------------  RISPONDI





In risposta a: bisogna fare qualcosa del 14/11/2013 - 12:59
Gli autovelox non servono
AUTORE: MBMB
email: -

14/11/2013 - 20:33

Gli autovelox fanno solo fare cassa al comune. Se sai che ci sono postazioni fisse rallenti quei 10 metri e poi tutto come prima.

SEMMAI SONO DACCORDO CON LA DISTRAZIONE, ma anche quella non c'è medicina, fra gli stolti che mandano sms mentre guidano, e chi è semplicemente stressato dalla fretta e dai problemi quotidiani, la distrazione è nel DNA umano non c'è cura.

SE SEI DISTRATTO UNO LO INVESTI ANCHE A 40 ALL'ORA, ANZI E' PIù FACILE ESSERE DISTRATTI ANDANDO PIANO PERCHè CI SI ANNOIA CHE ANDANDO UN Pò PIù VELOCI PERCHè CONSCIO DELLA VELOCITà STAI Più ATTENTO.

Semmai occore più intelligenza da parte di tutti, mi dispiace per chi è morto a 39 anni non se lo merita nessuno , ma , in un messaggio qualcuno ha scritto..

MA PROPRIO SULLA PROVINCIALE DEVI CORRERE??????? ECCO QUESTA LA CHIAMO PREVENZIONE PERSONALE , VAI A CORRERE IN PINETA O COMPRATI UN TAPIRULAN.

Se poi è vero che come ho letto in qualche messaggio del forum l'investitore è una vecchietta di 70 anni il patatrak è completo. Non che gli anziani non devono guidare, ma certi anziani proprio la patente gli và tolta.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Bisogna fare qualcosa del 14/11/2013 - 11:20
bisogna fare qualcosa
AUTORE: luca moretti
email: [protetta]

14/11/2013 - 12:59

Hai ragione caro Alessio, bisogna fare qualcosa, partirei da qui. Non sono un fan degli autovelox ma spesso sono l'unica risorsa, nel breve termine, tesa ad evitare tragedie come quelle di ieri. Su questo fronte (ma non solo) siamo un paese arretrato dove le responsabilita' istituzionali oltretutto si liquefanno nella miriadi di enti e competenze, sempre con il sottostante incubo di chi amministra le istituzioni: perdere consenso.

Se il Comune vuole può chiedere al prefetto l'istallazione delle postazioni già da domani mattina. Quindi hai ragione, cominciamo a fare qualcosa e che gli amministratori almeno ogni scelgano l'impopolarità all'anti-popolarità.
Luca Moretti
----------------  RISPONDI





In risposta a: salto di civiltà del 14/11/2013 - 9:30
Bisogna fare qualcosa
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

14/11/2013 - 11:20

La tragica vicenda di ieri ha messo a nudo molte delle fragilità del nostro territorio e non posso che concordare con Luca e Sara nella disamina nuda e cruda delle cose.
Bisogna tuttavia sforzarsi di trovare soluzioni - tardive, ahimè e neanche le più opportune - perché a questo punto e come al solito se non sulla sempre più gettonata sussidiarietà economica della società civile c'è ben poco su cui contare.
Bisogna innanzitutto ricordarsi un fatto: la doppia curva che - venendo da Avane - precede la stretta dove ha avuto luogo il fatale incidente di ieri, non sarebbe dovuta esistere se a suo tempo non ci fosse stata la volontà di compiacere certuni interessi di bottega.
E per questo purtroppo è ormai tardi.
C'è anche di peggio però: in paese ad esempio, su intensa e legittima sollecitazione di qualcuno, il Comune provvide ad installare un certo numero di dissuasori... che però a qualche mio compaesano non piacquero per i sommovimenti che ingeneravano agli edifici al passaggio degli autobus (magari la soluzione poteva essere estremamente semplice: far circolare gli autobus più lentamente!).
Ora però - ad aggravare le cose -, la più recente sequenza di "Cappi di Stabilità" ha reso il trasporto pubblico e tutte le opportunità complementari al suo funzionamento (piste ciclabili in testa) un vero e proprio colabrodo.
Lo si può evincere abbastanza facilmente a partire proprio dal CTT
(sentivo Ombretta giustamente domandarsi che fine hanno fatto le LAM - le fantomatiche «Linee ad Alta Manutenzione», come le ha ribattezzate mio padre -) con non so quanti mezzi privi di revisione e costi-biglietto a dir poco insostenibili.
Quindi, fatto salvo che in quel punto trovare una soluzione organica - e magari comprensiva di una pista ciclabile o di un camminamento in sicurezza - è piuttosto difficile e sicuramente non finanziabile, bisognerà premere sull'ente competente per quella strada (la Provincia) affinché trovi un rimedio-tampone, come i tanto vituperati dissuasori di velocità.
Il problema non si risolve - a mio modesto avviso - con un Autovelox: la sanzione amministrativa non racconta niente ne' sul valore della vita umana, ne' sul fatto che in quel punto ci sia un reale fattore di rischio... bisogna fare in modo che - giunti nelle sue immediate vicinanze - si avverta il pericolo in maniera decisa.
Se poi si volesse aprire un dibattito su come ricavare efficacemente - da un vero e proprio collo di bottiglia - un camminamento e/o una pista ciclabile credo lo si possa anche fare ma, immagino, sia necessario ponderare soluzioni futuristiche (ed estremamente costose).
Intanto però bisogna porre fine ad un potenziale stillicidio e bisogna farlo in fretta onde evitare altre tragedie come quella di ieri...
----------------  RISPONDI





In risposta a: 35000 Scouts al Parco S. Rossore del 9/11/2013 - 21:02
Risp
AUTORE: sasà
email: [protetta]

14/11/2013 - 11:13

Voglio solo dire una cosa, questo è quello che fate voi, Nordisti , quando si fa qualcosa li da voi, subito vi brucia il sederino, intanto noi qua stiamo a morire per i rifiuti che ci avete mandato voi...e con questo chiudo! io sono scout e rispetto l'ambiente, se non ci credi vieni a vedere anche tu come ci comporteremo a San Rossore!
----------------  RISPONDI





In risposta a: oggi ad Avane del 14/11/2013 - 0:13
salto di civiltà
AUTORE: Luca Moretti
email: [protetta]

14/11/2013 - 9:30

Condivido in pieno quanto espresso da Sara; mi pare un problema sottovalutato, dovuto anche ad una certa arretratezza culturale, che uccide donne uomini e bambini, che uccide territori, che soffoca virtuose opportunità di sviluppo, che peggiora la qualità della vita. La tragedia di ieri ci ricorda che usare la bicicletta o andare piedi da una frazione all'altra significa mettere a rischio la propria vita(ma anche il semplice attraversamento pedonale sulla provinciale può esser molto pericoloso).
Non mi pare accettabile tutto ciò e credo sia irresponsabile quell'istituzione che si trincera dietro le difficoltà burocratiche, o si nasconde nella giungla delle competenze: è inutile installare cartelli con il divieto di superare i 30km/h senza poi occuparsi di farlo rispettare.

Ai nostri amministratori chiedo:
Quanti morti occorrono per cambiare una mentalità? Perchè si decide di non installare postazioni di rilevazione di velocità fisse? Cosa lo impedisce? Non sarebbe un salto di civiltà oltre che un atto di buona amministrazione?
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In risposta a: oggi ad Avane del 14/11/2013 - 0:13
Condivido
AUTORE: Ombretta
email: [protetta]

14/11/2013 - 8:36

Condivido totalmente quello che hai detto. Sembra di essere nella terra di nessuno a partire dai mezzi pubblici. Tanta pubblicità fu fatta per l'ipotetica lam che doveva arrivare dalle nostre parti con passaggi ogni mezz'ora. Poi non se n'è saputo più nulla. La conseguenza di tutto questo è che per ogni minimo spostamento dobbiamo utilizzare l'auto con le ricadute che sono note a tutti. Non parliamo poi delle piste ciclabili totalmente inesistenti e se per caso a qualcuno venisse voglia di farsi una passeggiata verso Vecchiano l'unico modo, per non rischiare che ci succeda quello che è successo ieri, è di camminare sul muro che costeggia il Serchio. Vi sembra normale?
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In risposta a: del
oggi ad Avane
AUTORE: sara
email: [protetta]

14/11/2013 - 0:13

Scrivo con l'emozione che ha contraddistinto la giornata di oggi per la nostra frazione...
auspico che presto ci possa essere nel nostro territorio la possibilità di affrontare il tema della mobilità tra le frazioni, la sicurezza della viabilità, la creazione di piste ciclabili, la messa in sicurezza, anche attraverso autovelox fissi, dissuasori di velocità, guard rail con segnalatori luminosi, la strada provinciale che attraversa il nostro comune.

Non è accettabile, in un comune con ampie zone rurali, che non ci sia un sistema di viabilità sicuro per tutti, per chi vuole prendere la bici, per chi vuole andare a piedi.
La tragedia di oggi non doveva accadere... e deve essere l'ultima!

Chi ci amministra è a conoscenza del fatto che in molti punti la strada provinciale è estremamente pericolosa (scarsa visibilità,  strada stretta, eccessiva velocità a tutte le ore del giorno e della notte) e se non fa niente per metterla in sicurezza è del tutto colpevole.
Grazie Sara
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In risposta a: 35000 Scouts al Parco S. Rossore del 9/11/2013 - 21:02
@ Cassandra a senso unico.
AUTORE: Cittadino del Parco
email: -

13/11/2013 - 22:57

Al precedente Presidente del Nostro Parco Naturale, gli chiese niente il o la Cassandra odierna quando il CTC e il sig. Di Bussolo di Ikea Italia presentarono in CC aperto alle scuole di Vecchiano nel 2007 il "Parco Commerciale San Rossore" a Migliarino Pisano in un terreno agricolo di 43 ettari con un previsto parcheggio di 21.000 automobili al giorno posizionato a 18 metri e mezzo dal Parco Naturale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli!?!
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In risposta a: scout del 13/11/2013 - 18:38
Ho le mie ragioni per dirlo
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

13/11/2013 - 22:29

Mi darei una calmata Max, innanzitutto: non ho detto cose negative degli Scouts, anzi ho casomai esaltato le loro virtù.
Ma il sale di tutto il ragionamento sta nelle regole e nell'organizzazione gerarchica: un gruppo che «sa come stare al mondo», un gruppo i cui componenti - non di rado - esplorano boschi e campeggiano en plein air, non sopravvive mezza giornata se non si subordina ad una rigida disciplina.
Per il resto, se dico che negli anni '80 molte famiglie affidavano i propri figli maschi alle cure del CNGEI con il motivo di cui sotto, ho fondati motivi.
Ti confermo di non averne fatto parte, ma di aver annoverato fra amici e conoscenti non meno di un'ottantina di Scout...
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