none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Emanuele Cerullo
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
 0
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In risposta a: Mi rivolgo ai lettori. del 25/10/2013 - 17:52
avete czpito?????
AUTORE: Lettori
email: -

25/10/2013 - 22:01

io no io no io no io no io no io no io no io no..............
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ho letto che... del 25/10/2013 - 12:10
Mi rivolgo ai lettori.
AUTORE: Adamo
email: -

25/10/2013 - 17:52

Nell'intervento di informato qb qualcuno ci ha capito qualcosa?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Un altro fuso orario? del 25/10/2013 - 10:25
...in giro per le frazioni..
AUTORE: Vecchianese
email: -

25/10/2013 - 16:46

Gli Amministratori magari no,ma i Vigili?
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
occosè..????
AUTORE: lettore
email: -

25/10/2013 - 14:31

C'è qualcuno in grado di dirmi(ci) che diavoleria è quella che è stata messa al campo sportivo di Migliarino???
No perchè una mezza idea ce l'avrei e se fosse quel che m'intendo (speriamo di no)tanti auguri a tutti!!!!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Un altro fuso orario? del 25/10/2013 - 10:25
Ho letto che...
AUTORE: Informato qb
email: -

25/10/2013 - 12:10

...in antichità passava un "omino" ad accendere e spengere (o spegnere) i "moccoli" -luci a petrolio- accesi in quelle poche strade e piazze di allora, aveva una canna grande di bambù con un cappuccio in cima e mettendolo sopra si spengeva il cosiddetto moccolo(lume a petrolio...quelli che schiacciava mi pà erano moccoli di altro genere e bastava schiacciarne uno solo per andare negli inferi per tutta l'eternità, così diceva don Lelio.

Ora invece in tempi di fotocellule i "lumi" si accendono quando è buio in automatico o come la mia lampadina davanti all'ingresso di casa passandoci davanti; sempre a buio o in caso di eclissi totale di sole.

Poi dovendo sostituire qualche lampada esaurita o fulminata, non credo che l'addetto aspetti che faccia buio (notte) per fare quella semplice operazione e per vedere chi fa "lume" e chi no fra le migliaia ormai di lampade in tutti i paesi e immagino che passi dov'è la fotocellula (se non lo fa con un comando a distanza con un codice insito nel telefono) e la metta "a notte" cioè che si accendino anche di giorno per vedere le lampade filminate (spente) e le lascia ACCESE DI GIORNO per quanto basta per sostituire quelle fulminate(spente).

Ps, lasciate perdere i fronzoli del preambolo che tanto per chi non ha senso del divertimento e dell'ironia è solo perdita di tempo (per loro)
ma il senso pratico si capisce benissimo e lo ripeto.
Per sostituire le lampade esaurite, fulminate, che non si accendono insomma; bisogna che l'intera fila di lampade sia accesa e l'ignaro che passa di li pensa che sia solo spreco di energia vedendo una fila di lampade accese di giorno;
punto e basta! se poi non avete capito, cagione vostra.
bona.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Un altro fuso orario?
AUTORE: Alfredo
email: -

25/10/2013 - 10:25

Vorrei sapere se a Vecchiano c'è un fuso orario diverso, perchè la pobblica illuminazione nelle strade resta accesa tutto il giorno. Nessun amministratore se n'è accorto? Già, ma tanto la bolletta la pagano con i nostri soldi. Questo non è spreco? Poi mancano i soldi per le cose necessarie.
----------------  RISPONDI





In risposta a: piena e piene del 22/10/2013 - 8:48
è più cieca una persona che non vul vedere che l
AUTORE: Domani ridovete cantà bandiera rossa
email: -

25/10/2013 - 8:10

Se avrai notato, sul Tirreno giorni fà,C'è la diga di Barga, in superficie si vedevanno dei tronchi galleggiare! Questo perchè anche oggi siamo in dovere di ringraziare una politica di appoggio.
Non si risolve certi problemi mandare 4 bambini con cappellino giallo a marina, non si risolvono, non pulendo il letto del fiume dal materiale inerte o dalle piante lasciate precedentemente.Ma secondo persone si risolvono nel rinforzare gli argini e non tutelare come avveniva.(Più facile stare negli uffici che fare un giro lungo le sponde e prevenire, che dopo curare!)
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
piena e piene
AUTORE: migliarinese
email: -

22/10/2013 - 8:48

la prima è del Serchio, la seconda delle...
ora si deve andare anche a discutere della piena del 18 marzo?
ma non c'è altro?
intendo anche oltre vichipedia?
si copia tutto per avere ragione?
a noi del ponte del diavolo c'importa un tubo(ne), noi stiamo alla foce e non in garfagnana!
noi il mare l'abbiano alla pari altrimenti non si direbbe slm.
il mare riceve il Serchio e non i lucchesi, la lucchesia manda i suoi scarti a noi e il mare lo usa come discarica!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
sezione A.R.I.-Pisa
AUTORE: Marchetti Luigi
email: -

20/10/2013 - 14:46

La sezione A.R.I.-Pisa comunica che il 30 ottobre alle ore 19 in forma digitale e alle ore 20 in fonia ci sara' dalla sala operativa della Prefettura di Pisa la 362° esercitazione di Radiocomunicazioni Alternative di Emergenza per protezione civile,con collegamenti radio tra ca. 40 prefetture d'Italia,il Dipartimento Protezione Civile e la nave Cavour della Marina Militare.
Marchetti Luigi pres. A.R.I.-Pisa
----------------  RISPONDI





In risposta a: Non se ne esce... del 17/10/2013 - 22:05
il mondo
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

18/10/2013 - 15:19

Non ho mai temuto nè perseguito sentimenti di astio nei tuoi confronti nè ne gli altri, le tue affermazioni mi fanno piacere anche se le reputo scontate trattando di discorsi tra galantuomini.
Forse più che storie diverse, contano le generazioni diverse ed il contesto storico che viviamo.
Non ho ben capito se la tua prospettiva di società si basa su una sola classe sociale o se piuttosto concentri le tue attenzioni su una in particolare, quindi quella più in basso.
Antropologicamente parlando, da che il mondo è popolato dall'uomo, esso, esssendo per natura "politico", ha sempre cercato di strutturarsi in fasce sociali a strutura piramidale, dove alcuni sono riconosciuti dal gruppo come classe dirigente, seguendo percorsi e principi diversi ma col risultato solito in cui la comunità sceglie da chi farsi dirigere e quando non va più bene si cambia.
Questo avviene in forme diverse in tutte le parti del mondo e in modo da apparire istintivamente naturale, la cultura di un popolo ed il suo livello di progresso, all'interno di questo schema piramidale universale, struttura fasce e declinazioni diverse.
Anche laddove la classe dirigente si autoelegge con forme autoritarie, prima o poi il gruppo si organizza per mutarne gli equilibri anche a costo della vita.
Situazioni di anarchia seppur possibili hanno di fatto vita breve.
Per tornare ai giorni nostri e continuare il confronto sul tema "perchè siamo a questo punto?", prima di stamani non avevo elementi di progresso, poi ho letto alcuni tratti dell'intervista a Lapo Elkann e nella genialità che riconosco al personaggio ho estrapolato un concetto.
Noi siamo a questo punto di disgregazione perchè in Italia si è istaurato un sistema che per semplicità è stato definito "berlusconismo o sistema Berlusconi".
Non è la nostra democrazia, seppur fragile, o la nostra costituzione ad essere obsoleta o inadatta al tempo, è il virus del sistema Berlusconi che ha infettato il nostro ordinamento e la nostra società.
Se lo stato fosse un computer con harware e software, il virus B. ha intaccato il sistema operativo (il sistema Stato nel suo insieme) e tutte le applicazioni (società civile) al punto di corromperne le funzioni ed operare in modo diverso da come erano impostate in origine, creando conflitti di sistema che possono arrivare al surriscaldamento del processore con le note conseguenze.
In questo contesto, parlare di riorganizzazione delle classi sociali senza aver trovato un buon antivirus è molto prematuro poichè tali virus, se non completamente rimossi, sono in grado di reistallarsi e ricominciare a devastare il sistema.
Un lavorone e un lavoraccio se non si prende coscienza che tutti nel proprio piccolo, bisogna fare opera di correzione del nostro modo distorto di vedere le cose.
Si parte dal rispetto delle regole, dal selezionare in modo critico chi merita di essere considerato e chi no, ricreando un sistema di selezione basato su principi "puliti", non è facile anche perchè abbiamo raggiunto un degrado tale che renderà il ripristino del sistema lungo, faticoso e non privo di grandi sacrifici.
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In risposta a: Quando le mosche volano basso........ del 18/10/2013 - 3:28
Menomale che...
AUTORE: XXXL
email: -

18/10/2013 - 8:18

....Afrodite, Persefone e il geloso Ares, non ci sono più da tempo 'nsenò... 'nAvane c'era anche quarche cignale 'ngiro che voleva far fuori il nostro Adone de noantri.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Non se ne esce... del 17/10/2013 - 22:05
Quando le mosche volano basso........
AUTORE: il censore
email: -

18/10/2013 - 3:28

Eclettico, vulcanico, sulfureo, geniale, ma potrei anche dire appassionato, generoso, ironico, icastico, od anche serio, colto, preparato, puntuale, tempestivo, ovvero polemico, reattivo, perspicace talentuoso......

è ovvio che una persona di valore e di pensiero, originale, informale, con idee e convinzioni strutturate, capacità oratorie, di sintesi, lucida eloquenza........

NON PASSI INOSSERVATA E DESTI UNA QUALCHE OSTILITà, SCOMPAGINANDO LE ACQUE CALME DELLO STAGNO........

Alessio è stimolante e provocatore, catalizzatore di discussioni e anima la dialettica creando motivi di interesse non banale e grande spessore culturale...

Simone e Pedro hanno altre qualità, sono portatori a loro modo di altre istanze culturali, civili, ideologiche, politiche. ideali non meno importanti e valide, ma con diverse prospettive, rispondenti ad altre inclinazioni, frutto di altre sensibilità, percorsi personali....

che non stò ad elencare qui ed ora perché potrei essere tacciato...... con linguaggio colorito, ma efficace dei luoghi, di indulgere in pratiche di coprofilia con i rispettivi deretani......( l'eterno vizio italico altresì volgarmente detto......leccaculismo)

In altre parole, ognuno è di stimolo ed utilità alla discussione, che è tale ed ha una sua funzione e una dignità e ragion d'essere nel confronto proficuo delle idee, e delle tesi contrapposte.....

C' è chi teorizza e pratica con sistematicità e metodo, le virtù della cosiddetta "Brain Storming" o Tempesta dei Cervelli" dove la diversità... di vedute, talenti, temperamenti, opinioni, ed anche capacità.... son ritenute fondamentali fattori di creatività, indispensabili contributi all'elaborazione di concrete strategie industriali e di mercato......

D'altronde è risaputo che fantasia e vivacità delle idee, scambio di esperienze e opinioni e opzioni costituiscono da sempre elemento fondamentale per il progresso della società.......

se un si litia sur serio, si fa per burletta.......

ome fassi na sega......

ome le mosche ando girano basso e a vòto ntorno a nà caàta..... tanto asino pè nulla, anzi ci si smerda
a gratisse.....

e meno male che non sono Paduli.... che notoriamente volano ad altre.... altezze......

SCUSATE LA VOLGARITà......
----------------  RISPONDI





In risposta a: grazie! del 17/10/2013 - 15:34
Non se ne esce...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

17/10/2013 - 22:05

Non sono certo di non conoscere personalmente sia Pedro che Simone, ma sono sicuro che - se così fosse - li stimerei come care persone se non, addirittura, come buoni amici.
E tuttavia - mi viene da dire - non se ne esce: per sintetizzare il sottoscritto ha una prospettiva di classe o, per meglio dire, di una precisa classe (sociale) mentre gli altri due interlocutori - che piaccia loro o meno - ne hanno un'altra.
Inoltre il sottoscritto non è interessato al «contenitore» dello Stato almeno quanto lo è al suo «contenuto» (intendendosi sempre «di classe», come si conviene a chi persegua il materialismo storico), mentre Simone e Pedro, in nome dell'immutabilità del «contenitore» sono disposti a sacrificarne il «contenuto».
È e rimane dunque un banale problema di prospettiva; il problema più grosso sta però in una teoria di Pedro che vorrebbe i Rivoluzionari come dei minorenni pronti a ripudiare una certa patria potestà.
Evidentemente Pedro non ha ben chiara la differenza fra Rivoluzionario e Ribelle: il primo è incline a formulare un nuovo pactum societatis fra gli uomini in quanto di per sé rigoroso osservante delle regole, mentre il secondo, non sentendosi tenuto a rispettarle, ne è anche - e forse involontariamente - ignaro fautore e sostenitore.
Per il resto Alessio Niccolai nutre un profondo e deferente rispetto politico per quegli amabili visionari che sono gli Anarchici, un rispetto fraterno che non ritiene di dovere a nessun militante del CS, ma - ahimè - non è esso stesso Anarchico; a meno che Pedro non pretenda di far rigirare nella tomba sia Marx che Proudhon al contempo...
----------------  RISPONDI





In risposta a: Problemi di prospettiva del 16/10/2013 - 22:37
grazie!
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

17/10/2013 - 15:34

Ringrazio Alessio per le dispense in latino, lingua quanto mai presente e stuzzicante più e meglio del pratico inglese o del colorito "volgare", tanto caro a noi toscani.
Purtroppo questo è un forum e gli azzecca garbugli di manzoniana memoria non sono così apprezzati, se non altro perchè costringono i lettori ignoranti in materia, come il sottoscritto ad una veloce ricerca su wikipedia e poi perchè a noi toscani piace di più dirsele in modo schietto senza tanti rigiri.
Apprezzo il tentativo di spiegazione del concetto di governo,lo trovo più "grilliano" che di uomo di sinistra,ma di fatto mi attribuisci un concetto che non condivido.
Governare un Paese non è accaparrarsi il potere, io interpreto questa che fu nobile arte, come la gestione delle risorse pubbliche, decidere quali priorità seguire nel tassare il cittadino o distribuire il bene pubblico che può essere composto in servizi, sussidi, detassazioni etc.
L'equazione governo=potere è recente e sai anche da quando risale; prima del novecento era di fatto un concetto reale in quanto chi governava aveva potere assoluto sul popolo ma questo derivava da circostanze extraterrene o di discendenza.
L'avvento della democrazia partecipata ha modificato l'equazione e governare è = a scegliere, cosa che in questi ultimi 20 anni non si è visto fare.
Scegliere la politica industriale che l'Italia deve perseguire, scegliere quali fasce di reddito devono essere tutelate a discapito di altre, scegliere quale ruolo avere nei contesti internazionali siano essi economici e/o militari, scegliere il tipo di scuola ed il livello di istruzione da dare alle future generazioni etc.
In altre parole, e qui siamo d'accordo, il governo dovrebbe avere una visione in prospettiva e non gestire le cose rispetto al tempo in cui opera.
Se fosse andata così non avremmo milioni di leggi una in contrasto con l'altra, non avremmo situazioni che valgono solo per un certo periodo, poi cambiano, magari retroattivamente, dando un senso di sbandamento.
Purtroppo la storia passata e sopratutto quella recente (da cui deriva), ci parlano d'altro, di roba che vale per ieri,al massimo di oggi ma non arriva a stasera e non so se sono chiaro.
Cosa ha determinato questo?
Il concetto di consenso, rincorrere il consenso su promesse legate all'oggi tralasciando la prospettiva.
Un piccolo esempio:
Berlusconi (ancora lui, sigh!) non ha vinto le ultime elezioni, ma sulla base di una promessa, togliere l'IMU già pagata e condonare edifici abusivi(rif.to allo "ieri") ha ottenuto un consenso popolare altissimo e tale da contare ancora nonostante tutto.
Ha ovviamente omesso che per tale scelta sarebbe aumentata l'IVA sui consumi di oggi e senza l'introito futuro dell'IMU per tutti si negheranno servizi in futuro.
Questo ovviamente a patto che non cambi qualcosa e questo è il punto delle regole che mutano continuamente generando confusione e sfiducia nello Stato che quando va male non rispetta i patti stretti col cittadino (vedi esodati e donatori di sangue che, nello specifico, per fare del bene, a momento di andare in pensione dovranno "scontare" i permessi ricevuti per donare.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Problemi di prospettiva del 16/10/2013 - 22:37
avrei meglio compreso....
AUTORE: pedro
email: -

17/10/2013 - 10:08

il significato delle tue considerazioni se avessi posto come esempio una comunità di due adulti (donna e uomo) e dieci minorenni conviventi in un imprecisato appartamento di 100 mq.
Il governo di questo gruppo pseudo-familiare a chi lo lasciamo?
A)Ad alcuni dei dieci minorenni recalcitranti che non riconoscono l'autorità degli adulti e si avvalgono delle tue teorie, e cioè "non rinunceranno ai loro obiettivi"?
B)Oppure si troveranno in un "contenitore sbagliato" e saranno gli adulti a prendere il controllo della situazione in quanto resi responsabili dalla loro maggior esperienza?
C)O ancora, estremizzando, sarà la Società e le sue Istituzioni ad intervenire per rimediare allo scompenso che i due adulti non sono stati in grado di gestire?
Quale governo in questo gruppo familiare?
A)Anarchico deresponsabilizzato.
B)Autoritario-responsabile.
C)Istituzionale e a carico della Sociale Civile?
Un saluto.
----------------  RISPONDI





In risposta a: intanto la ...... di .. ... poi m'informo. del 16/10/2013 - 15:05
Problemi di prospettiva
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

16/10/2013 - 22:37

Dice - forse giustamente - il buon Simone: «Se poi il buon Alessio mi chiarisce il suo concetto di governo e cosa vorrebbe fare sarebbe utile poichè la mera contestazione è semplice quanto beffarda».
E aggiunge - fra l'altro - qualche considerazione silenziosamente interrogativa sull'uso (e non dell'abuso) del Latino.
Ebbene, per rispondergli comincerò proprio da qui, da questo utilizzo di un'idioma che molti detrattori pretenderebbero morta, ma che invece - oltre ad essere viva, vegeta e scalpitante - ha tutta una serie di pregi comunicativi non indifferenti: in primo luogo - poiché madre dell'Italiano - spesso e volentieri a braccia se ne coglie il significato; certo, non sempre: a volte se ne raccattano anche cantonate colossali, dunque non si può eleggere questa considerazione a legge universale.
Ma due cose si possono affermare con assoluta certezza: il Latino ha il potere - se utilizzato in maniera laconica come sono solito fare io stesso - di rimanere impresso nella memoria, a volte in maniera indelebile e a dispetto della possibilità che non se ne sia neanche afferrato il significato.
Si può inoltre asserire con una certa tranquillità che la solennità conferita dal Latino ad una proposizione, fa solitamente da stimolo alla curiosità di chi vi si imbatta, rivelandosi spesso più efficace delle sue relative traduzioni.
C'è infine un ultimissimo motivo: il Latino è una proiezione ancestrale di tutte le lingue romanze, un invito velato cioè a svelare gli enigmi più oscuri ed irrisolti del passato onde poter affrontare con la giusta prospettiva le sfide del presente e prefigurare consapevolmente quelle del futuro.
Ed è proprio e banalmente di prospettive che stiamo parlando, per rispondere alla prima domanda che sembra produrre così tanti e diffusi mal di pancia in chi la pensi come Simone.
Invito a tal fine ciascun lettore a pensare a sei persone diverse e prese a caso fra i propri conoscenti, immaginandosi in che cosa possano contemporaneamente essere impegnate, ciascuna ignara dell'altra, ciascuna di età, formazione ed estrazione sociale diversa: prendiamo ad esempio un qualsiasi Marco, una qualsiasi Simona e altrettanti Salvatore, Gina, Valerio e Marta alle ore 22:30 di un imprecisato mercoledì di dicembre.
Marco sta leggendo un libro nel proprio letto, Simona si trova seduta ad una tavolata di ex-compagni di scuola, Salvatore si trova ancora in ufficio a terminare un progetto, Gina si è appena seduta sotto la statua di Garibaldi con una bottiglia di birra in mano, Valerio è al gate 9 dell'aeroporto in attesa del proprio volo, Marta si è appena tolta il reggiseno in un'utilitaria - appartata in una boscaglia - dai vetri appannati in compagnia di un partner occasionale.
Ognuna di queste persone sta compiendo un'azione storicamente determinata che, con ogni probabilità ha attinenza con ciascuna delle altre cinque soltanto in quanto parte della storia stessa.
Ciascuna di queste persone ha una prospettiva ed una scaletta di priorità che può coincidere solo in parte e non necessariamente allo stesso tempo con quelle degli altri, in ragione non di ciò che ha compreso della realtà oggettiva ma, più probabilmente, di quanto di essa non ha capito.
Le finalità delle sei persone sul breve, medio e lungo periodo non coincidono in ragione non della loro libertà individuale, ma di quanto l'incomprensione del reale non le abbia indotte a fare.
Ora se Simone ritiene prioritario «governare», significa che si è perso per strada una buona parte della realtà oggettiva, rinunciando più o meno deliberatamente a qualcosa.
Nella mia scaletta di priorità governare non equivale a prendere il potere politico, dunque non mi interessa proprio: la realtà dice che in questo sistema governare significa dover rinunciare ai propri obiettivi, infilarsi in un contenitore sbagliato e mediare su questioni su cui non è possibile (almeno a me) transigere.
Se dieci persone condividono una prospettiva, quelle hanno il dovere di costituirsi partito politico e puntare dritto dritto a prendere il potere politico senz'altro più di centomila che non hanno nulla in comune ma che si sono unite per governare, nella vana speranza di trovare un'improbabile sintesi vettoriale fra indirizzi finanche contrapposti.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
AURELIA
AUTORE: max
email: -

16/10/2013 - 19:18

Oggi dopo tanto tempo sono passato sull'aurelia direzione Viareggio-Pisa e ho notato con piacere che i lavori stanno procedendo bene e sono al termine. Si stanno posizionando i guard rail e fin qui tutto bene. Abbiamo letto recentemente sulla VDS che il comune sta sollecitando la rotatoria all'uscita dell'autostrada e di conseguenza la nuova intersezione della via traversagna con l'aurelia. A questo punto dei lavori non sembra che non si sia pensato a predisporre l'innesto della traversagna/aurelia. Quindi lo scenario che ci si aspetta potrebbe essere: fine dei lavori sull'aurelia, pagamento dei lavori, avvio della rotatoria, rismantellamento di un pezzo dell'aurelia per l'intersezione della traversagna, insomma paghiamo oggi per ridistruggere domani e ripagare per ricostruire.........ma non c'è proprio nessuno che coordini questi lavori????? ma l'ANAS a cosa serve????
----------------  RISPONDI





In risposta a: Come siamo bravi «noi» del 16/10/2013 - 11:06
intanto la ...... di .. ... poi m'informo.
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

16/10/2013 - 15:05

Leggendo il latino pensiero o proverbio del dotto Alessio, un po' mi spiace non aver perseguito gli studi al classico per risponedere in rima, anche perchè tutta quella trafila di parole, concetti e via dicendo, in un forum, diciamolo, stancano.
Cosa vuol insinuare costui?
Esso dice che mi specchio e mi dico "che bello che sono!", sarà l'impressione che emerge ma è lontanissima dal mio modo di pensare.
Quello che ho detto più volte e che ripeto volentieri, è che se siamo dove siamo e stiamo come stiamo, è dovuto essenzialmente al nostro passato dalla così detta prima Repubblica ad oggi.
Le scelte fatte nel dopoguerra che hanno portato al primo boom economico, le prime crisi degli anni '70, '80, le spese folli per sostenere il tenore di vita degli italiani allinati a quelli europei, i privilegi, le pensioni baby e quelle d'oro; tutte cose a prima vista e per quegli occhi, giuste e doverose, peccato che era tutto basato sul un debito che pesa sulle attuali e future generazioni.
Chi decideva tutto era la DC, la Chiesa, gli U.S.A., dall'orientamento dei governi alle scelte strategiche.
Gli italiani, intesi come popolo sovrano,secondo me, non hanno mai scelto in prima persona e con cognizione del loro presente e futuro ma si sono accontentati dei regalucci offerti di volta in volta.
Dal '94 abbiamo subito un terremoto, una novità, finita la I Repubblica, orfani dei partiti fin qui riconosciuti e ancora disorientati, abbiamo scoperto il partito personale fatto di spot, promesse rimaste sempre tali e sempre utili per la volta dopo, martellamenti mediatici, talk-show litigiosi dove quello che urla ha ragione e se offende fà pure ridere, alla fine però non ci si capiva un bel niente tanta era la polvere smossa da mille argomenti discussi in modo tumultuoso; dove le affermazioni non si potevano smentire in quanto mancava l'arbitro e per arbitro intendo un giornalista in grado di smontare false verità, cosicchè alla fine ogniuno rimaneva della propria opinione.
Nel frattempo destra e sinistra cercavano affannosamente liquidità per ripristinare quanto avveniva prima.
Sappiamo che a grandi linee U.S.A. e la Chiesa finanziavamo DC e PSI, di contraltare il PCI era finanziato dall'allora URSS, caduto il muro di Berlino e sfagliata l'Unione Sovietica per il PCI, poi DS e via dicendo, non potendo contare su Stati "amici", per contrastare un emergente politico miliardario, diciamo, s'è attrezzata imitando l'avversario.
Visto poi che la politica della II Repubblica verteva essenzialmente sul consenso è ovvio che rincorrendolo non si possa fare a meno di avere atteggiamenti somiglianti.
Cosa ha fatto la sinistra a cui tieni per far sì che potesse diventare maggioranza?
Io mi ricordo di un certo Fausto Bertinotti, ad esmpio, che oggi viene beccato nei salotti buoni di Roma, ma che al tempo in cui era uomo politico attivo, pur di evitare che le cooperative a lui più vicine che lavoravano per Fininvest, fossero cacciate da Berlusconi, fece cadere il primo governo Prodi, favorendo la futura vittoria del cavaliere oggi pregiudicato ma ancora detentore di consenso.
Questo dettaglio è per me preoccupante, non so per il dotto Alessio e comunque questo non può essere attribuito alla sinistra intesa come PD, se agli italiani piace che un (.....) decida del loro futuro rispetto a tante brave persone, presenti anche a destra, non si può che prenderne atto.
Se poi il buon Alessio mi chiarisce il suo concetto di governo e cosa vorrebbe fare sarebbe utile poichè la mera contestazione è semplice quanto beffarda.
----------------  RISPONDI





In risposta a: La storia è importante del 12/10/2013 - 11:02
Come siamo bravi «noi»
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

16/10/2013 - 11:06

È sempre tremendamente semplice indulgere sui vizi degli altri dacché mondo è mondo, Simone: è un modo straordinario per tessere le lodi delle proprie virtù.
Ma «virtutes iam dudum pridem latent» - avrebbero detto i latini - se mai ne sono realmente esistite anche laddove la geografia politica parlamentare ha inteso collocare una «Sinistra», intendendosi con questo termine «Sinistra Annacquatoio» al fine di distinguerla da quella vera.
Lo schieramento di cui intenderesti celebrare dirittura e probità non ha forse perso il proprio originario focus di classe per lasciarsi travolgere dagli aridi venti d'Oltreoceano e farsi accarezzare da principi vacui - come l'«unitarietà» ad ogni costo, come la voglia indomita di accontentare tutti grazie alla quale finisce puntualmente per scontentarli?
Non è stata forse quella pseudo-Sinistra essa stessa costruttrice di interessi economici preminenti? Non ha forse ingenerato grandi sommovimenti finanziari ed una propria dimensione macro-economica con un impero cooperativo stratosferico, super-manager che ben poco hanno a che vedere con la classe operaia, un proprio efficace circuito bancario e assicurativo, e potremmo andare avanti giù giù con una moltitudine di contraddizioni socio-economiche di cui si è resa - non soltanto partecipe, ma addirittura - protagonista?
La visione «economicista» in ragione della quale l'esercizio del «contropotere politico» si sarebbe dovuto tradurre in un sistema di gestione ed amministrazione dei flussi economico-finanziari antagonisti a quelli creati dalla borghesia nazionale, non ha di per sé costituito un ascensore sociale per qualcuno, portando in dote a quella classe nuove unità?
Insomma, caro Simone, a suon di ingenerare contraddizioni nel vano tentativo di superarne altre (la famosa strada dell'inferno lastricata di buone intenzioni) per mezzo di strumenti prevedibilmente sbagliati, non ti ritrovi con un minestrone di reduci di Prime, Seconde e Terze Repubbliche intenti a difendere a parole l'interesse indifendibile di un ceto medio in via di proletarizzazione e, sommessamente e più proforma che altro, quello dimenticato nei recessi della memoria di una classe di lavoratori ormai preda della solitudine politica? E non è che alla fine l'unico suo vero focus socio-economico è l'interesse di quella - ormai - grande borghesia nazionale di cui i rampolli dell'apparato industriale collegatole sono entrati a far parte?
Come penseresti che questo improvvido soggetto politico possa trovare una sintesi - in nome dell'unitarietà che si è prefisso quale unico obiettivo serio da perseguire - tra anime che si richiamano a dottrine pressappoco contrapposte della società?
Non pensi Simone che, ad esempio, i Renziani abbiano più affinità con la Destra che con la Sinistra? E allora per quali motivo voialtri «Annacquatoi» dovreste continuare a condividere con loro un percorso politico?!?
I teoremi alla fin fine sono estremamente semplici da capire: se con un cuneo fiscale equamente distribuito (cioè secondo principi di «progressività» cari a suo tempo non al PCI ma al Partito d'Azione) retribuisco dei buoni servizi pubblici (e sottolineo «pubblici», escludendo cioè a priori «outsourcing», liberalizzazioni, privatizzazioni ed altre castronerie liberiste) nell'interesse collettivo, sui redditi più bassi la vita quotidiana finisce per pesare estremamente poco; ma se con quelle risorse - cavate come il sangue secondo un principio diametralmente opposto in nome della «legge dei numeri» - risano i bilanci delle grandi aziende in perdita (permettendo forme di elusione fiscale perfettamente legalizzata come quelle praticate dalla GDO), i settori più deboli della società si trovano a dover pagare un patrimonio la scuola pubblica (mentre quella privata - che ricorda un'impresa - raccatta agevolazioni e sgravi), a dover vendere un rene per curare un proprio congiunto ammalato, a preferire - nonostante i prezzi esorbitanti delle benzine - il trasporto privato a quello pubblico in quanto, ahimè, comunque più conveniente, etc.
Allora, invece di scimmiottare questo insulso e poco credibile «benicomunitarismo» senza ne' capo ne' coda - considerando le inclinazioni neo-liberiste che hanno travolto la «Sinistra Annacquatoio» come il morbo più pestifero - in un clima di appagamento autocelebrativo insulso ed ingiustificato, sarebbe forse bene che i suoi esponenti provassero a guardare in casa propria senza tentare di «lavarvi i panni sporchi», procedendo secondo quel sano principio leninista dell'«autocritica» e secondo quello maoista dell'«isolare in ogni cosa la linea rossa da quella nera», dimenticando le perturbazioni di una Destra verso cui da tempo immemore si sono ormai essi stessi orientati.
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In risposta a: Coda di paglia? del 16/10/2013 - 8:17
Attore? si!
AUTORE: Informato qb (e non a caso e per caso, ma attore)
email: -

16/10/2013 - 9:29

Attore non certo in quel film, perchè alle volte sono anch'io "cittadino di passaggio" e l'altro giorno sulla via privata di uso pubblico; la Via del Mare, li poco dopo la bella rotondina tenuta ad arte dalla Fattoria di Migliarino, c'erano una quindicina di Cingalesi intorno ad una piccola tenda prima della curva, vidi subito dalla "giraffa" manovrata da un regista che trattavasi di ripresa cinematografica o documentario.

Rallentando la mia modesta corsa con la bici e non vedendo in opera il nostro regista "autoctono" il Tofanelli, non mi fermai e tutto fini li.
Se poi sono stati visti da lontano da altri non capendo cosa stavano facendo con un pulman e tende in una strada riservata al traffico dei comion di legname dell'Azienda Forestale Salviati/Centurione ed ai residenti del Troncolo e a tutti i cittadini del mondo che vogliono passeggiare in piena libertà in quella strada "deputtanizza per forza maggiore" (mancando il traffico di automobili le "passeggiatrici" battono altri marciapiedi) e ripulita dai volontari del "Maggio Migliarinese" e da altri cittadini in seguito e fino a rendere quella via una delle più belle della Provincia, ci può stare che ora sia da film o documentario: non dell'orrore come qualche anno fa.

Pensare solo come era dal 16 di ottobre del 1988 quando fu occupata in pianta stabile dalla prostituzione di colore e quindi abbandonata dalle passeggiate in bici ed a piedi per molestie varie e quindi; sudicio tira sudicio e tanti citrulli che non provenivano da molto lontano, usavano quella via come discarica per matriali inerti e pesanti, quale: divani, TV di ogni colore, cacatoi, lavandini in ceramica che se lasciati li sul ciglio sarebbero stati li per 40.000 anni come minimo.

nb, lo scrivente ne parla con cognizione di causa perchè avrò anche in certi momenti la coda di paglia come tu "credi" di affermare ma se credi di conoscermi, tutte non le sai, perchè con un immensa sfida e con alterne fortune sono immensamente soddisfatto di essere stato un primo "attore" in questo caso per ridare dignità alla nostra ormai Via dei Pini; chiusa a tutti i traffici ed aperta al godimento di tutti e tutti rimaniamo in attesa di un accordo: Regione Toscana "padrona putativa del Parco" con i padroni veri della tenuta Salviati-Centurione e che possono arrivare ad un compromesso utile per entrambi e per noi tutti di: continuare la pista ciclabile come ormai è Via dei Pini ed avere uno sbocco al mare o da via Francesca (solo per i festivi) o da Via dei Soldati ogni giorno, ma per vedere cammello cacciare moneta.
Gia ora volendo tutti i cittadini possono richiedere un permesso a pagamento per accedere alla macchia di Migliarino, ma con un accordo "superiore" e regolamentato potremmo godere assieme di quella risorsa d'aria salubre fresca in estate, temperata ora e...
...senza farla ulteriormente lunga, la gente di buona volontà sa cosa vuole per il godimento ulteriore del "nostro Parco" e se vogliamo veramente farlo nostro: cittadini del Parco- proprietà Salviati/Centurione è ora che il Primo Cittadino di Vecchiano ed il Governatore della Toscana si trovino per stipulare un accordo vantaggioso per tutti e come è stata allontanata la prostituzione definitivamente in quel luogo, cacceremo con la nostra presenza di cittadini "ammodino" tutti gli spacciatori che si annidano li.
Intanto qualche "nido" è stato abbattuto e qualche protezione con fossati e reti è stata eretta e basta crederci un "gocciolino" in più e ci siamo.
bb
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In risposta a: E vietato il transito ma.. del 16/10/2013 - 0:11
Coda di paglia?
AUTORE: Cittadino di passaggio
email: -

16/10/2013 - 8:17

Caro informato qb la presenza del pulman in una strada con divieto di transito non è una accusa rivolta all' Amministrazione, questo è quello che hai capito te, non quello che chiedevo io.
Se in un posto come quello c'era un pulman poteva significare che nell'area, tra l'altro oggetto di attività illecite, si stava svolgendo un qualcosa di interessante e, se come dici, si trattava delle riprese di un film tanto di cappello. Le iniziative che valorizzano il nostro territorio potrebbero anche essere meglio divulgate così che chi ci vive non cada dalle nuvole.

PS: ma se il Comune di Vecchiano è il proprietario perchè non si adopera meglio per mantenere la strada chiusa meglio utilizzabile e fruibile da chi la frequenta con biciclette o a piedi?
Averla chiusa è tornato utile solo alle Ferrovie e così abbandonata non è certo utile ai cittadini.

Ciao amico dalla coda di paglia.
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In risposta a: La storia è importante del 12/10/2013 - 11:02
Non sono ecumenico...ma realista!!!...visionario??
AUTORE: il censore
email: -

16/10/2013 - 4:15

Con una capacità di sintesi notevole, ed una lucidità razionale metdica, puntuale ed indagatrice di ampio respiro, sobria, ma impietosa, pacata, ma devastante quanto efficace e corretta, hai evidenziato vizi e contraddizioni comuni e diffusi a molta parte dell'elettorato di destra, in Italia.

Un affresco sociale, direi antropologico che fissa una realtà attuale scomoda e dolorosa per l'intero corpo sociale, perché la presenza di una destra vitale e matura, moderna e corretta, esente da demagogia e populismo, tentazioni opportunistiche e scorciatoie semplicistiche, sarebbe di gran beneficio e utilità alla dialettica democratica e alla formazione di una comune eredità e cornice identitaria.

"NON condivido le tue affermazioni, non sono d'accordo con le tue convinzioni, ma non permetterò che tu non possa esporle".... diceva Montesquiè,,, credo di ricordare fosse lui......

Il Vico invece affermava che la storia si ripete con caratteri di ciclicità, perché l'attore principale è l'uomo, la sua natura, passioni, idealità difetti e vizi, da cui consegue l'estrema importanza di conoscere ciò che è già avvenuto nei processi ed interazioni sociali, per avere una memoria che ci consenta di non ripetere gli errori.

In sintesi estrema, per affrontare con maggior consapevolezza, speranza, ma anche utilisticamente. in maniera logica e conseguentemente efficace e serena il futuro, occorre conoscere e padroneggiare gli insegnamenti del passato....

rielaborandoli in maniera attuale ed utile alla civile convivenza, alla formazione di un sentimento di fratellanza...
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In risposta a: Chi sa chi lo sa del 15/10/2013 - 23:30
E vietato il transito ma..
AUTORE: Informato qb
email: -

16/10/2013 - 0:11

...ci sono anche deroghe per girare un film come loro stavano facendo e certamente il Comune di Vecchiano, proprietario della Via dei Pini ed il Parco avranno concesso loro di lavorare.
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In risposta a: del
Chi sa chi lo sa
AUTORE: Cittadino di passaggio
email: -

15/10/2013 - 23:30

Volevo porre un quesito e possibilmente avere una risposta.
Ieri mattina, alla fine del Viale dei Pini, in prossimità dell'ex passaggio a livello della Costanza dalla parte chiusa al traffico, c'erano un pulman bianco e dei gazebi che si intravedevano percorrendo la statale aurelia in direzione Viareggio. Che cosa ci facevano in quel posto dove è vietato il transito?
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In risposta a: il mondo corre... del 8/10/2013 - 23:16
La storia è importante
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

12/10/2013 - 11:02

Certo il presente ti interessa e ciò che è stato non ti riguarda; visione tipica dell'homo destrus.
Un popolo senza storia non ha futuro, ma per i destrorsi, scavare a destra significa riscoprire i fallimenti del fascismo di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze.
La costituzione odierna è anche conseguenza di quelle esperienze e capisco che non ti piaccia.
Prima di cambiarla però sarebbe interessante iniziare ad attuarla in tutte le sue parti, ma per fare questo è indispensabile conoscerla.
Certo i politici attuali non sembrano in grado di guardare in prospettiva, la storia di questi 20-25 anni nasconde la causa e probabilmente la soluzione.
Come vedi la storia è importante, certo se per nuovo intendi eleggere la figlia di Berlusconi solo per il fatto che sarebbe la prima donna premier italiana, non ci hai capito molto, ma vedrai che finirà così.
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