none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Emanuele Cerullo
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
 0
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In risposta a: Poverannoi del 12/9/2013 - 9:00
In risposta a Povero Me
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

13/9/2013 - 0:03

Essendo un produttore biologico non uso i veleni di cui parla e finora ho cercato di dissuadere gli olivicoltori dal farlo, consigliando loro di impiegare prodotti rameici anzichè dimetoato e simili. Purtroppo in questi giorni la presenza di mosca olearia è aumentata ed il ricorso a questo terribile veleno, dannoso per l'ambiente e cancerogeno per l'uomo, è ai massimi livelli. Vi sono olivicoltori che addirittura lo cospargono "a calendario", iniziano a giugno e lo danno una volta al mese fino a ottobre, per poi raccogliere a novembre. Il "tempo di carenza" del dimetoato, cioè il tempo che occorre far passare tra l'ultima irrorazione ed il raccolto, è di 35 giorni, tanto per far capire la potenza del prodotto! Naturalmente esistono delle prescrizioni da seguire, ma purtroppo sono sempre disattese: per prima cosa occorre proteggere l'operatore con tuta, maschera a filtri particolati e non solo antipolvere, guanti e stivali. Poi occorre dare il prodotto in assenza di vento, proprio per evitare di avvelenare le coltivazioni vicine e comunque ad una distanza di almeno dieci metri dal confine. Sarebbe inoltre necessario segnalare con appositi cartelli di non entrare nell'oliveta trattata, poichè si potrebbe verificare che magari qualcuno va a far more farcite di veleno a sua insaputa. Quante volte ho visto olivicoltori sprovveduti dare il dimetoato in pantaloncini corti e senza alcuna protezione alle vie respiratorie, magari a ridosso di orti e frutteti! Che fare? Potreste chiamare la Forestale oppure la Polizia Municipale, ma forse sarebbe meglio convincere il vicino a non usare veleni.
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In risposta a: tecnicamente disinformato del 12/9/2013 - 14:38
Senti mo', CCP
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

12/9/2013 - 21:35

C'è sempre un macroscopico «però» in ciò che sostieni così a cuor leggero e - non voglio dubitare - in buona fede, anzi, in questo specifico caso due.
Il primo è ormai annoso e incancrenito: da quando la gestione della cosa pubblica si fonda sui farneticanti paradigmi neo-liberal, sussiste un non trascurabile problema che non ho mai esitato a chiamare «cappio di stabilità», la ciliegina sulla torta all'outsourcing coattivo.
Non potendo gli enti locali e le authorities assumere una bella cippa di nessuno, chi dovrebbe essere deputato a «fare i controlli»? Un'auto regole azienda privata o una pseudo-pubblica?!?
C'è poi il più insormontabile degli ostacoli: in controtendenza rispetto a tutti i paesi a capitalismo «avanzato» (mettitelo pure in frigorifero!), l'Italia ha provvisto l'outsorcing persino degli enti di certificazione, a patto che siano accreditati presso l'Authority «Accredia».
Il che equivale pressappoco a dire che l'azienda paga e un'altra le rilascia le certificazioni.
Quindi - pur volendo confidare nella buona fede dell'industrialotto di turno (ma nel 95% dei casi è mal riposta) - sei davvero convinto che una eco-label possa essere sufficiente a rassicurare una comunità intorno alla capacità di un'azienda di non immettere inquinanti nell'ambiente?
Ci vuole un ente pubblico non economico per fare questo genere di lavoro, austero come l'Agenzia delle Entrate e implacabile come avviene in Germania.
C'è poi un altra questione accessoria ma, comunque, non trascurabile: l'imprenditore italiano mediamente non vede nella formazione un investimento, ma una scocciatura e, soprattutto, una spesa inutile.
Come la mettiamo, dunque? Ci vai te a fare i controlli, a eco-certificare e magari ad allargare le vedute di una lunga teoria di abulici imprenditori, maldisposti verso tutto e tutti tranne che verso il profitto?
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In risposta a: Ancora Marina del 12/9/2013 - 10:48
il parco degli amici
AUTORE: ccp
email: -

12/9/2013 - 21:08

Comodo tornare al passato, la sbarra c' era per il comodo dei soliti ammanicati che avevano la chiave. Ambientalismo tra parac...
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In risposta a: del
Cercasi scivolo disperatamente
AUTORE: Ricercatore
email: -

12/9/2013 - 20:18

L'estate sta finendo e vorrei portare la barca a casa da bocca. Vorrei avere informazioni sullo scivolo per le barche che deve essere fatto a San Frediano.
L'hanno fatto da un'altra parte perché non mi riesce trovarlo. Mi sbaglio che su questo scivolo TF aveva fatto una battaglia.
Perché non lo fate fare io voglio portare la barca a casa a San Frediano.
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In risposta a: Immobilismo del 12/9/2013 - 15:05
Caro piovuto (dall'Ameria?) ..............
AUTORE: Ultimo
email: -

12/9/2013 - 20:02

............ non credo che il Parco nazionale di Yellowstone sia la condanna di quel territorio immenso ......... e immobilismo credo che voglia dire non fare niente per tutelare il nostro parco. Hai scritto: " Negli USA (Stati Uniti d'America), non nell'URSS o a Cuba, tutte, ma tutte le spiagge sono libere ". Non credi di contraddirti? In questo caso non si tratta di una semplice spiaggia ...... ma della spiaggia di un parco naturale e questo dovrebbe dire " una spiaggia docg ". Capisco che la mentalità americana del profitto senza scrupoli abbia messo le radici nel tuo modo di ragionare ........ ma fermati un momento a riflettere con calma ...... e non pensare che il progresso sia solo cementificazione ........ sai che spesso è progresso riuscire a conservare il bello in ogni senso ...... sia nell'arte che nella natura. ......... Ultimo.
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In risposta a: Condivido in toto .......... del 12/9/2013 - 11:27
Immobilismo
AUTORE: Il Piovuto
email: -

12/9/2013 - 15:05

Con questa visione ci condannate all'immobilismo, a morire come territorio.
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In risposta a: Qualità delle acque del 12/9/2013 - 1:47
tecnicamente disinformato
AUTORE: ccp
email: -

12/9/2013 - 14:38

Un industria con gli impianti di abbattimento degli inquinanti in perfetto funzionamento non inquina. Il problema e' quando si tende a chiudere gli occhi tra controllato e controllore tipico comportamento del tempo che viviamo. Il problema quindi non sono le industrie ma chi e' delegato a controllare, le tecnologie ci sono tutte per abbattere in modo considerevole gli inquinanti . Il fatto che nel centro nord della toscana la qualità delle acque di balneazione sia penosa deve indurre a trovare delle soluzioni, certo non nella chiusura delle industrie ma semmai nel favorire un loro sviluppo dal punto di vista ambientale.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ancora Marina del 12/9/2013 - 10:48
Condivido in toto ..........
AUTORE: Ultimo
email: -

12/9/2013 - 11:27

.......... quello che ha scritto il dott. P.G_ perchè anche io come lui non devo essere eletto o rieletto, non ho necessità di contentare nessuno, e posso esprimere con franchezza e senza interessi personali le mie idee. Eccosisia! ......... Ultimo.
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In risposta a: Spiagge in concessione del 12/9/2013 - 0:09
Un sa nemmeno cosa è .............
AUTORE: Ultimo
email: -

12/9/2013 - 11:21

......... un territorio destinato a parco il signor " Informato qb (alias bb)è convinto che sia un posto con attivita di varie tipologie sparpagliate qua e là e che in Estate possa essere sfruttato e dissanguato con la speranza che in Inverno che si rianimi da solo ...... magari con l'aiuto delle forze armate che con i mezzi militari svangano sulla spiaggia. Invece no! Caro " informato poo " un parco non è un carnaio estivo che lentamente, quasi sotto silenzio, viene cementificato e con la scusa delle ristrutturazioni si costruisce di sana pianta. Intanto ti informo che stamani " radiopanchina " ha annunciato l'intenzione del " Fratino " di cercare un altro luogo più adatto alle sue esigenze che sono poche ma essenziali alla propria sopravvivenza. ......... Ultimo.
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In risposta a: Spiagge in concessione del 12/9/2013 - 0:09
Ancora Marina
AUTORE: P.G_
email: -

12/9/2013 - 10:48

Dimenticavo: incentivare l'uso delle barche a remi con uso gratuito dell'approdo e scoraggiare quelle a motore con pagamento salato dell'approdo in Bocca di Serchio.
Capisco di non essere popolare con queste mie idee, sia della chiusura della strada del Mare che con questa idea della Bocca, ma io non devo essere eletto o rieletto, non ho necessità di contentare nessuno, e posso esprimere con franchezza e senza interessi personali le mie idee.
Un'idea di Parco molto diversa dall' attuale senza preoccuparmi del malumore di chi difende il proprio diritto di scorrazzare con motori potenti in Serchio e maledire i rari controlli delle guardie, di chi ama accamparsi con tende in Bocca, di chi ama pescare di frodo, prelevare decine di chili di arselle, mettere tramagli sulla Bocca. Oppure di chi vuole arrivare con la propria auto fin sulla spiaggia di Marina di Vecchiano e piantare l'ombrellone davanti al cofano dell'auto. Di chi insomma vuol continuare a fare i propri comodi, nel senso buono, e lo può fare perchè nessuno sembra sia intenzionato ad impedirlo.
Ma questa non è la mia idea di Parco, quella che negli anni 60 mi ha spinto a far parte attiva del CIP.
Perchè se è vero che non si può tornare indietro si può almeno cercare di non andare troppo avanti,perchè poi tutto diventa sempre più difficile fino allo scoraggiamento dell'impossibile.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Poverannoi
AUTORE: Povero me
email: -

12/9/2013 - 9:00

Vorrei chiedere al sig. Nizzoli esperto ulivaio cosa pensa di quelli che in questo giorni spargono veleni a quintali nei loro oliveti accanto agli orti, ai giardini dove giocano bambini, accanto ai campi di pomodori dove tanti sono alla raccolta. Gli spargitori di veleni cancerosi sono tutti con tute e maschere ma noi che si respira sull'argine e si mangia l'insalata dei nostri orti e i nostri bambini che giocano in giardino siamo tutti indifesi e avvelenati e inoltre sono avvelenati quelli che usano l'olio.
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In risposta a: Vogliamo acque a cinque stelle del 11/9/2013 - 18:57
Qualità delle acque
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

12/9/2013 - 1:47

Non riesco a capacitarmi più di tanto di cosa possa voler dire «migliorare la qualità delle acque» rispetto ad un fiume come il Serchio: ci troviamo di fronte ad un bacino idro-geologico sul quale insiste un tessuto industriale a densità relativamente ridotta e comunque, in fatto di depurazione dei reflui di produzione - con particolare riferimento al settore cartario - niente di minimamente paragonabile ad esempio alla situazione del vicino Arno.
Se poi mi si vuol dire che si può fare di meglio, questo può essere senz'altro vero, ma una cosa è confondere il deflusso di acque torbide dovuto alla tipica irruenza dei fiumi appenninici con una scarsa qualità idrica, altra cosa è voler «cercare Maria per avere» ad ogni costo.
Fino a prova contraria, mi risulta che il Serchio e pressoché tutti i suoi affluenti siano persino balneabili, oltre che fonte di attrattiva per una miriade di pescatori.
Il movimento contro l'inceneritore di Media Valle - una delle tante fonti di ispirazione di R0 - dovrebbe aver messo direttamente e indirettamente un pesante sigillo sulla qualità delle acque ausercoline.
Quello che invece a mio modesto avviso potrebbe essere fatto, è sicuramente un lavoro di cucitura di relazioni istituzionali fra i 39 comuni del Bacino, onde provvedere un insieme di regole condivise e stringenti per la gestione dei rapporti fra le sue aree antropizzate ed il fiume: non è verosimile annoverare fra i detriti del Serchio bombole di GPL o ciabatte di ogni misura e per ogni piede (tanto per fare qualche esempio).
Ma, in linea di massima, non è secondo me plausibile neanche quella lunga teoria di tronchi d'albero «portati in braccio dalla corrente» in occasione di ogni piena perché potrebbe rappresentare il sintomo di un profondo dissesto idro-geologico a monte, di una gestione ambientale poco oculata e/o di un modello di antropizzazione poco equilibrato.
Ci sarebbe invece da chiedersi qualcosina sul livello di eutrofizzazione del Lago di Massaciuccoli e - lì sì - sulla qualità di acque che potrebbero godere di una maggiore salute: non vorrei sembrare ripetitivo riferendomi a luoghi come la Camargue, ma da quelle parti, invece di infilare nel cesso 20 mln di € per un'opera inutile e assurda come il «Tubone» si è preferito far attraversare centinaia di chilometri di lagune marittime (a stretto contatto con spiagge libere sterminate) da un braccio del Rodano (il Rhône-à-Sète) che sbuca nel Golfo del Leone un'ottantina di chilometri più a Ovest... risultato? Un ecosistema straordinario e incantevole, oltre che acque di eccellente qualità.
Comunque c'è una regola in tutto questo abbastanza inderogabile: qualità delle acque (che spesso è anche cartina tornasole del livello di sicurezza del fiume) e teoria del profitto non vanno minimamente d'accordo... lo ribadisco (repetita iuvant) come premura nei confronti ad esempio di CCP che - in nome dello sviluppo - creerebbe sul Serchio anche piattaforme industriali galleggianti (o centri commerciali lungo tutto il suo corso), salvo poi pretendere dal Comune di Vecchiano che l'arenile di Marina e di Bocca non sia affollato dai detriti o che il fiume sia pulito!
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In risposta a: Negli USA del 11/9/2013 - 22:51
Spiagge in concessione
AUTORE: Informato qb (alias bb)
email: -

12/9/2013 - 0:09

Da Viareggio in su fino a perdita d'occhio la rena è tutta coperta da gazebi ed ombrelloni in concessione.
Dalla rete che delimita il confine di Provincia Lucca-Pisa e ciè 300 metri prima del fosso Bufalina fino a Bocca di Serchio quindi 4/5 chilometri è territorio vecchianese con 400 metri di spiaggia in concessione decennale.

Venendo da Viareggio verso l'Arno troviamo: una immensa spiaggia libera del Parco Naturale con 5 protezioni Europee "La Lecciona" poi troviamo Torre del Lago, che esisteva come luogo balneare con bagni in concessione prima del /79.
Poi si percorrono circa due chilometri di spiaggia libera come lo è da 50 milioni di anni "La Bufalina" poi si incontrano nel periodo estivo ombrelloni e gazebi per metri lineari 160 all'Oasi due, stacchetto di 80/100 metri di spiaggia libera e/o riservata ai ragazzi dei campi solari.
Un'altra Oasi; la n°1 con altri 160 metri lineari di spiaggia concessa per periodi decennali dal Comune di Vecchiano: proprietario dell'arenile tutto.
Altro mezzo chilometro di spiaggia libera e pulita il giusto resa balneabile per elioterapia a sole pieno o con ombrellone sotto braccio e piantato dove più ci aggrada.
Ancora troviamo la terza Oasi denominatasi Oasi Zero con 80 metri lineari di spiaggia in concessione.

Poi in Bocca di Serchio il territorio vecchianese fa tira e molla con la Natura Naturale e con il Serchio che anni fa passava dove ora c'è il laghetto ed ora ha regalato mezzo chilometro in più di spiaggia al Comune di Vecchiano e che prima apparteneva al Comune di San Giuliano Terme.

La spiaggia detta "di la" o Bocca di Serchio (e mai penisola dei gabbiani come volle la Presidente del Parco Cecchini) è spiaggia anche quella con 5 protezioni Europee; non è balneabile e quindi priva di servizi ma accessibile sempre e senza limitazione con rete metallica e filo spinato come quando San Rossore era Presidenziale e con il solo rispetto del luogo libero e senza lasciar traccia di passaggio del tipo: metto quattro pali trovaticci e/o comprati in prima fila e per tutta l'estate "il posto" è mio anche se arrivo tardi la mattina, di pomeriggio o vado una volta al mese; altri devono stare in seconda fila, no! questo non è più consentito; chi prima avrriva, prima imbarca.
Quindi ampia e libera scelta (certamente con stalli di parcheggio auto limitati) essendo spiaggia protetta, ma ampissima possibilità di andare in bici e trovare sempre la strada aperta nelle ore consentite e chiedere piste ciclabili ulteriori.

Come fotografia scritta penso basti ed essendo io informato qb(quanto basta) prego chi ne volesse saper di più di fare interrogazioni ai Sindaci di Vecchiano e San Giuliano Terme, oppure al Presidente o Direttore del nostro Parco, ma purtroppo o per amore ci sono le quattro stagioni e di sabbia bella calda ne parleremo l'anno prossimo.

Chi pensa di destagionalizzare l'afflusso di turisti per guadagnare più soldini; consiglierei una webcam fissa a Montioni per far vedere le nostre belle brinate ai danarosi "stranieri" tedeschi-olandesi e così portano il bimbo a scuola e poi via... corrono da noi a veder la dimoia sulla rena che a differenza della mota non attacca alle scarpe ed il divertimento è sicuro e se piove? meglio: nisba dimoia perchè brinate e tostato non le fa.

Invece per avere spiagge libere nei Comuni di Viareggio-Forte dei Marmi-Pietrasanta e più a nord, bisogna far domanda a quelle Amministrazioni Comunali sopra citate e vi sarà risposto semplicemente: se volete spiagge libere, andate a Marina di Vecchiano e se non volete spender niente, andate in moto a due/tre ruote ma non a quattro perchè almeno sei eruro al giorno il parcheggio all'ombra dal Bernardini li pretende, oppure in bici o a cavallo (fuorchè in estate perchè è vietato andare in spiaggia con cavalli caconi)
bona
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In risposta a: Ho un sogno del 10/9/2013 - 13:33
Mi levo qualche sassolino dalle scarpe.........
AUTORE: Censore
email: -

11/9/2013 - 23:45

Marina di Vecchiano è un luogo superstite al pervicace egoismo economico, individualismo vorace negli affari, saccheggio del bene pubblico asservito all'interesse dei pochi.
Come tale, dovremmo esserne orgogliosi, perché tra i pochi in Italia, dove il privato deborda sui litorali in maniera oscena, accaparrandosi in maniera illegittima. ingiusta, ignobile la gestione dell'arenile , di proprietà del demanio, riservandone l'agibilità e il godimento in maniera arbitraria, pagando canoni irrisori, quasi simbolici.

Per coerenza, dunque si dovrebbe garantire una civile fruizione a chi lo desidera , nel rispetto e tutela dell'ambiente, l'accesso libero ma senza compromessi e mediazioni opportunistiche.

Niente parcheggio, e chiusura alle auto e al traffico invasivo, inquinante e caotico, logistica dei trasporti pubblica con servizio navette da grande centro scambiatore , con parcheggi custoditi, attrezzato anche per accoglienza informazioni ed assistenza, completo di confort , servizi anche commerciali e ristorazione, ma defilato in zona esterna.

Navette frequenti, bici, auto elettriche, piste ciclabili , mobilità alternativa a basso impatto ambientale, e tutta l'organizzazione e la logistica necessari.

Vorrei però anche chiarire, con cali criteri, si è scelto l'introduzione e la costruzione delle rotonde stradali, nel territorio comunale, o meglio quelli della priorità e dell'ubicazione.

Nessuno nega l'utilità di simili strutture, dagli indubbi vantaggi, pratici e di sicurezza, ma piuttosto le scelte che hanno favorito l'introduzione in luogo di altri, o l'omissione in qualche caso inspiegabile della fruizione di tale possibilità.

Sicuramente i motivi non sono economici o di bilancio, visto che ci si è avvalsi di fondi europei altrimenti inutilizzati, a cui si è attinto a piene mani e con generosità.

Vorrei per esempio che mi si illustrassero le discriminanti che hanno impedito la costruzione di una rotonda, al ponte di Pontasserchio, sulla riva destra del Serchio, in uno snodo cruciale e trafficassimo, potenzialmente assai delicato e pericoloso.

Non voglio pensare si siano anteposti privilegi campanilistici nei flussi del traffico, alle ragioni della sicurezza e della logica del buon senso.


INFINE, un'altra emergenza trascurata indecentemente, mi appare in tutta evidenza quella della viabilità in via delle cave........cosa si aspetta per ripristinare l'accesso e rimuovere i detriti della frana?------ un miracolo?????
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In risposta a: D'accordo con Daltanius al 100% del 10/9/2013 - 14:41
Negli USA
AUTORE: Il Piovuto
email: -

11/9/2013 - 22:51

Negli USA (Stati Uniti d'America), non nell'URSS o a Cuba, tutte, ma tutte le spiagge sono libere.
Ora a me sta bene che il comune faccia pagare un parcheggio (anche se 10 o 6.50 euro 1 o 1/2 giornata mi sembran troppe), ma vorrei sapere quanto il comune incassa e come gestisce questi (ennesimi) soldi nostri, e non solo dei cittadini di Vecchiano.
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In risposta a: difensori... del 11/9/2013 - 18:04
Vogliamo acque a cinque stelle
AUTORE: Re di picche
email: -

11/9/2013 - 18:57

Concordo con ccp. Non si sente mai una voce che si batta per migliorare la qualità delle acque e non solo del Serchio. Questo sarebbe il primo passo senza il quale tutto il resto perde di significato. Altro che Eden,
fare il bagno in quelle acque non è molto gratificante. Parlare di parco naturale con una qualità delle acque diciamo a due stelle fa solo sorridere.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
PAESE SCHIAVO DEI POTENTI
AUTORE: QUESITO
email: -

11/9/2013 - 18:07

Ieri sera è stata una serata strana, siamo qualificati per i mondiali e questo è positivo.
Si giocava a Torino, non al Comunale o al Delle Alpi (sempre pubblico) ma allo Juventus Stadium, privatissimo di proprietà della Juventus.
Mi domando quale vantaggio economico abbia portato alla squadra bianconera un simile evento e perchè si consenta tale favoritismo.
Ma ieri sera è successo che si è deciso di posticipare per l'ennesima volta la votazione sulla decadenza a senatore del sig. Berlusconi Silvio (per me è decaduto da sempre per questo lo chiamo sig. con qualche difficoltà).
Pare che sia dovuto al monito del Presidente della Repubblica che ha invocato l'unità e la stabilità del governo.
In pratica una Nazione sotto scacco di uno solo condannato per evasione fiscale, ad una pena tutto sommato ridicola, rispetto al resto del mondo.
Per lo stesso reato, se fosse stato di un'altra Nazione, avrebbe certamente lasciato libero il campo dimettendosi dalla carica di parlamentare ed avrebbe accettato il verdetto, sopratutto non avrebbe orde di servi a riempire giornali e televisioni per snocciolare cavilli di ogni sorta, ma sopratutto non avrebbe un consenso ancora così elevato, almeno nei sondaggi pubblicati.
Detto questo vi lascio proseguire sulla discussione assai interessante sulla gestione di Marina di Vecchiano, io mi sono trovato benissimo e anche i miei ospiti non hanno avuto di che eccepire, comunque bisogna tenere conto che tra qualche mese la sabbia tornerà ad essere ricoperta dal legname delle piene e delle mareggiate, la loro rimozione è assai onerosa, tenetene di conto prima di farneticare mirabolanti gestioni a costo zero tuttovantaggi.
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In risposta a: Marina del Parco del 11/9/2013 - 15:44
difensori...
AUTORE: CCP
email: -

11/9/2013 - 18:04

Della riserva indiana, non basta , non e' serio.
Bisogna attuare tutte le politiche necessarie perché le acque dei fiumi del nostro litorale migliorino , Arno, fiume morto sono scandalosi, i depuratori assenti o mal funzionanti, il serchio leggermente meglio. Altrimenti avrete una riserva circondata da m...a.
Questa a mio avviso la priorità ambientale della toscana che ricade completamente nel nostro territorio.
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In risposta a: Marina del Parco del 11/9/2013 - 15:44
sisisisi
AUTORE: sisisisi
email: -

11/9/2013 - 17:45

sisisi anche una bella guardia con il carrarmato.
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In risposta a: L'Estate sta finendo ............ del 11/9/2013 - 13:51
Marina del Parco
AUTORE: P.G_
email: -

11/9/2013 - 15:44

Inutili, probabilmente inutili e forse anche noiosi i miei continui appelli ad una gestione diversa della Marina del Parco. Una sbarra all’inizio della via del Mare per due motivi: 1) avvertire che non stiamo entrando nella corte di casa ma in una zona protetta e tutelata e 2) far pagare l’ingresso. Alle auto, alle moto, a chi vuole solo curiosare, a chi vuole andare anche se non c’è posto. Costo salato, numero chiuso, gestione del Comune o da Cooperativa di giovani. Vie alternative invece gratuite: biciclette, cavalli, canoe, carrozze, cosa vi pare, altri posti di lavoro. Uso della Mandria prima che cada con albergo, auditorium, ristoranti, botteghe artigiane, giardini e spettacoli, altri posti di lavoro.
Una gestione della Marina ordinata e controllata (con eventuale chiusura notturna contro ladri, scambisti, prostitute, pescatori di frodo, campeggiatori abusivi) perché abbiamo a che fare con un bene pubblico che sapientemente utilizzato può dare in cambio molto in termini di entrate economiche e posti di lavoro.
----------------  RISPONDI





AUTORE: Ultimo
email: -

11/9/2013 - 13:51

.......... e "radiopanchina" in piazza Garibaldi ha già espresso l'insoddisfazione per il modo in cui è gestita la " Marina del Parco " e, la piccola radio che trasmette col sistema " del chiacchiericcio ", sostiene ( non Pereira )che l'amministrazione comunale è solo un organo teoricoburocratico incapace di fare cose concrete per i cittadini ....... e di gestire un EDEN e che probabilmente non saprebbe nemmeno gestire un Inferno. ........ Ultimo
----------------  RISPONDI





AUTORE: AMICO DI LUI
email: -

11/9/2013 - 10:33

CITTA’ DI POMEZIA PROVINCIA DI ROMA
SEZIONE TUTELA DELL’AMBIENTE

Regolamento comunale del verde pubblico e privato pag. 29/82

11 - TUTELA DELLE AREE DUNALI E DELLA MACCHIA MEDITERRANEA

11.1 - Tutela delle aree dunali

Il Comune di Pomezia riconosce un alto valore paesaggistico e naturalistico alle aree residue di macchia mediterranea presenti sul territorio e assume come obiettivo la loro conservazione e manutenzione, nonché la loro fruizione presente e futura.

Pertanto il presente Regolamento tutela e valorizza la presenza di aree dunali e di macchia mediterranea presenti sul territorio, sia pubbliche che private. Il presente articolo è relativo alla tutela delle aree sul pubblico demanio o di proprietà pubblica o soggette a servitù pubblica.
----------------  RISPONDI





In risposta a: @ frequentatore da anni che scrive... del 10/9/2013 - 19:42
Quello che un ci voleva ...........
AUTORE: Ultimo
email: -

10/9/2013 - 20:39

......... l'IKEA difende a spada tratta questa Marina di Vecchiano. Qualcuno dirà: ma che differenza c'è? ........ Rispondo: niente assolutamente niente ..... sono la stessa cosa e danno lo stesso risultato. ....... Ultimo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Il tormentone del 10/9/2013 - 18:22
Sembra nascere spontaneamente...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

10/9/2013 - 19:54

... un movimento per "Marina di Vecchiano Bene Comune" e trovo che non possa esistere miglior reazione ai discorsi delle solite interessatissime malelingue.
L'idea di antropizzare questa perla del Tirreno ( o, più semplicemente, di cementificare) fa sempre capolino nei sordidi auspici di tanti, spesso travestiti da farneticazioni sullo sviluppo o da improvvidi paragoni con realtà irreparabilmente degradate (vedi Marina di Pisa, Tirrenia o Viareggio).
Temo che la legge nazionale impedisca al Comune di Vecchiano - in decisa controtendenza rispetto ai vaneggiamenti neo-liberal degli ultimi Governi - di gestirsi le strutture, ma se c'è una strada è mia opinione che vada perseguita con ogni mezzo.
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In risposta a: Il tormentone del 10/9/2013 - 18:22
@ frequentatore da anni che scrive...
AUTORE: Maunvorpiove (ammodino)
email: -

10/9/2013 - 19:42

...A gestirla dovrebbe essere direttamente l'Amministrazione Comunale ricavando maggiori introiti e procurando più occupazione.
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Ora ti devi trovar d'accordo con tutti e poi fai piovere (ammidino però) non così; in Versilia domenica affogavano e noi si affoga nella polvere 'nfino ad ora.

Il comune introita (si dice) euro 650.000 ogni anno ed il tutto da lavoro stagionale a n°92 addetti(controlli, pulizia, cuochi, baristi, bagnini &)
Ergo se si vuol gudagnar di più bisogna che l'affluenza aumenti e se ci mandiamo i pulman bisogna far come Renzi a Firenze portare la sosta dei pulman a 360 euro cadauno.
Oppure, come recitano la anime candide, andare tutti in bici con la sportina del mangiare anni /50.

C'è un però, però.. a quei tempi al mare ci si andava una o due mezze giornate all'anno e quindi mezzo secolo più 13 anni il mondo è un "gocciolino" cambiato.

L'equilibrio perfetto che fra tutti si è dato a quel luogo è sempre perfettibile ma, un ma c'è sempre.
Auguriamoci che chi ci offre un caffè pagandolo alle tre Oasi ed i due ristoranti sulla rotonda non consegnino le chiavi all'Assessore al litorale e se la motivazione fosse: non ce la facciamo ad andare perlomeno in pari si ritorna a quello che ha affermato il "frequentatore da anni"
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A gestirla dovrebbe essere direttamente l'Amministrazione Comunale ricavando maggiori introiti e procurando più occupazione.
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...e se va in rosso l'Amministrazione di tutti noi? aumenteranno le tasse! tanto ormai come vediamo il nostro problema è di parlare come gestire quei 400 metri lineari di rena dati in gestione all'Oasi Zero mt. 80; Oasi 1 mt. 160: Oasi 2 mt.160 ed insieme alle 5 strutture Comunali e tutto il resto dei 24.000 ettari di Parco interesseranno solo le bodde ed i biacchi? no davvero!

..per chi non lo sapesse il Comune di Vecchiano stipulando l'acquisto dei tre km di arenile dal Demanio Statale, poteva dare in gestione o gestire direttamente con attrezzature minime quello che vediamo da anni e non un metro in più, altrimenti si ripigliavano il tutto ed il Comune perdeva più di mezzo miliardo di lire che spese per l'acquisto; quindi per gli 80 anni a venire (19 son già passati) il contratto è quello madamina: così è se vi pare.
bona
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