none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: Sporcizia spiaggia libera Marina di Vecchiano del 18/6/2013 - 12:33
Peccato.
AUTORE: Cittadino 2
email: -

18/6/2013 - 15:03

Mi spiace Sabina che tu chiami sporcizia quello che è semplicemente il deposito naturale delle mareggiate.
La sporcizia sono le discariche abusive, i materassi lasciati lungo il ciglio delle strade, sporcizia sono le feci dei cani come il tuo non raccolti da padroni maleducati.
Sporcizia ci può essere anche nella mente (leggi il Punto di vista di Gramellini in prima pagina).
Quelli sul mare sono solo detriti,dopo finalmente lo riconosci, innocui detriti e se c'è qualche vetro rotto pericoloso puoi stare tranquilla che è stato qualche umano maleducato a rompere la bottiglia.
E poi il Parco si chiama naturale e gli interventi dell'uomo dovrebbero essere eliminati o limitati all'indispensabile.
Perchè noi siamo fatti così, vorremmo un mondo pulito ma sempre pretendendo che siano gli altri a partire per primi.
Chi vuole cambiare il mondo, ha detto Benigni l'altra sera citando qualcuno, deve cambiare prima di tutto se stesso.
----------------  RISPONDI





AUTORE: Sabina
email: [protetta]

18/6/2013 - 12:33

Buongiorno. Segnalo che il tratto di spiaggia libera dopo l'Oasi 2, quella riservata anche all'accesso dei cani, non è stata minimamente pulita dai detriti accumulati dalle mareggiate. Mi sembra molto brutto che non si sia provveduto ancora a pulire la spiaggia ma si pretenda il pagamento del parcheggio (per altro molto salato...)e si costringa chi vuole andare al mare con il suo amico a quattro zampe a doversi stendere tra detriti più o meno pericolosi e sporcizia varia. Quando pensano di provvedere a pulire l'arenile? A settembre? Oppure quest'anno non lo puliscono proprio? Sarebbe bene saperlo per comportarsi di conseguenza.E comunque ritengo sia vergognoso avere una simile incuria del territorio specie in una zona che è Parco Naturale...
----------------  RISPONDI





AUTORE: cittadino vecchianese
email: -

17/6/2013 - 13:39

CAPISCO CHE LA SOCIETà ACQUE CALI LA PRESSIONE DI NOTTE PER RIDURRE LE PERDITE.

MA ULTIMAMENTE STANNO ESAGERANDO, CI SONO GIORNI CHE CHI STà AL 1° 2° PIANO O METTE L'AUTOCLAVE O SE RIENTRA A CASA IN ORE TARDE NON RIESCE NEPPURE A FARE UNA DOCCIA DECENTE.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
A chi devo fare il piacere?
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

14/6/2013 - 13:08

Nei dibattiti in corso è citato il titolo "Nizzoli, ma ci faccia il piacere!". Non riesco a capire a chi e per cosa, la redazione può aiutarmi? Grazie
----------------  RISPONDI





In risposta a: Questa volta non è stato ............ del 13/6/2013 - 8:03
Avviene meccanicamente che...
AUTORE: Oracolo politico stagionato
email: -

14/6/2013 - 8:50

...quanto più si è vicini al mozzo si regge.
"In meccanica il mozzo è la parte centrale della ruota, attraverso la quale passa l'asse"
Le ali estreme hanno velocità maggiore e sono più "proponse" (come disse Pioppino) a schizzar via.
"Lipperli" fanno faville e poi spariscono nel nulla come un "gingillino" legato in cima ad una corda e fatto girare velocissimamente dalla mano di un ragazzo.
L'occhio umano non arriva a percepire "il coso" legato all'estremo della corda che gira e neppure certe foto lo impressionano e solo gli specialisti colgono l'attimo fuggente, ma è solo un raccontar di cosa futile; eh si è dura alle volte voler dimostrare che...ci siamo "anche io".

Successe all'Uomo Qualunque parecchiotti anni fa; poi nella storia vicino a noi venne "a galla" il figlio di Segni che con le sue idee (del cavolo) della preferenza unica o giù di li; sembrò risolutiva di tutti i mali.
Prima di arrivare ai tempi nostri della panacea: abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e movimenti politici e nuova legge elettorale (che poi non servirà ad una sembola come sempre) perchè non incide minimamente su niente.

Ora è di moda un nuovo giochino degli "estremistichi".
Visto il loro fallimento (nonostante la premessa di voler chiappà tuttoloro".
Il Bossi ha perso quasi tutto ma è pur sempre in Parlamento; quello con le "mani pulite" si è smotato ed è sparito.
Chi aveva ragione nel dire: lavoramo meno-lavoramo tutti; in quei giorni risultava obiquo in tutte le televisioni ed era ben accolto sulle TV del padrone e sui loro giornali ed in più era Parlamentare in due parlamenti (Europeo ed Italiano) ergo doppia paga e...poi lasciò il suo scranno a Fini per sparire nel nulla.
...un suo discepolo, vienne dal Nicaragua senza dimettersi dal suo lavoro, illuse e suoi discepoli di entrare nel Parlamento Italiano a "due cifre" per contrastare il "secondo loro" certissimo governo Monti-Bersani e non entra a far parte della nostra storia politica per una virgola in mezzo alle due cifre.
Poi... poi anch'io debbo finire con questi esempi perchè ormai è tutto chiaro come nella fiaba della volpe e dell'uva acerba e così va il mondo; essendo non capaci si da dell'incapace al resto del mondo e..menomale che il "mozzo" per far girare la ruota cè.
...in ultimo, secondo me medesimo stavolta Ultimo ha ragione.
----------------  RISPONDI





In risposta a: complimenti al sindaco Marco Filippeschi.. del 13/6/2013 - 12:23
6000 voti in meno... grande vittoria!
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

13/6/2013 - 14:33

Prima scrivono le regole elettorali, poi si vantano di aver vinto... tse!
Vediamo cosa penserà la quasi metà dei Pisani che non ha votato più la quasi metà di poco più della metà che ha votato «altro» quando Filippeschi gli presenterà il conto da 80 mln di euro per un'opera da neanche 2 km.
Come dice la pubblicità? Ti piace vincere facile?!?
----------------  RISPONDI





AUTORE: un sostenitore di centro sinistra
email: -

13/6/2013 - 12:23

..per il grande successo elettorale e la riconferma a sindaco di Pisa senza ballottaggio..e grazie anche all'aiuto del Pdl..come al solito nella nostra Provincia si fanno del male da soli..basti vedere chi li coordina..vorrei dare un consiglio al Sindaco Filippeschi..io sono un campanilista per natura..cerca di amministrare bene la tua città di 100mila abitanti..smetti di pensare alla città di 200 mila abitanti..non entrare nel merito dei comuni del lungo monte..ognuno ha le sue realtà, i suoi problemi, le sue tradizioni e hanno anche buone amministrazioni e sindaci capaci. lascia perdere queste cose e fa che lo facciano anche alcuni illusi della tua coalizione..non sciupiamo tutto quello che c'è di buono nei comuni ben amministrati da maggioranze di centro sinistra come la tua..piuttosto cerchiamo di sbagliare meno possibili..Santa Maria a Monte ci insegna qualcosa o no?...
----------------  RISPONDI





AUTORE: Ultimo
email: -

13/6/2013 - 8:03

............ il Serchio a rompere l'argine ....... ma è stata l'onda elettorale della sinistra a inondare paesi e città. ....... Ed è successo a dispetto degli incapaci di sinistra ....... che sono proporzionalmente incapaci quanto più sono a sinistra ......... Ultimo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Per chi non conosce il problema
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

11/6/2013 - 8:14

Faccio parte del consiglio direttivo di cittadini per la salvaguardia dell'Ozzeri e del Serchio, oltre ad essere presidente dell'associazione Cittadini e Territorio. Ho fatto questa premessa per puntualizzare che ho titolo a porre certi quesiti, forse di più di un normale cittadino, visto che ho partecipato a tutte le riunioni che abbiamo sollecitato per parlare di sicurezza delle succitate vie d'acqua e di lavori da fare con rappresentanti di Regione, Provincia, Comune di S.Giuliano Terme, Consorzio di bonifica Auser Bientina, Uffici tecnici e ditte costruttrici.
Lo faccio anche in omaggio all'amico Gabriellini, deceduto a seguito del collasso del ponte e degli argini, proprio nel momento in cui lui era lì a sorvegliarli.
Ciò detto, veniamo al punto.
In una riunione tenutasi il 18.04.2013 nella Regione Toscana, presieduta dal responsabile per la prevenzione del rischio idraulico ed idrogeologico, si è convenuto di procedere alla realizzazione di alcune opere per la messa in sicurezza del Serchio e dell'Ozzeri, come il rifacimento del "puntone" alla confluenza dei due corsi d'acqua, al consolidamento dell'argine sinistro dell'Ozzeri in località Patrignone Colognole ed al più grande intervento di consolidamento dell'argine sinistro del Serchio in località Pappiana.
Ora, ho pensato, per fare questi lavori occorrono molte pietre; dal momento che se ne stanno togliendo molte sulla frana nei pressi dell'autostrada, non è che potrebbero servire per i sopra elencati lavori sui due corsi d'acqua? Da lì la mia domanda: dove vanno a finire tutte queste pietre che il Comune di Vecchiano sta togliendo?
Tanto era dovuto, ad onor di chiarezza, con la speranza di essere stato utile.
----------------  RISPONDI





In risposta a: le pietre lo so io dove sono del 10/6/2013 - 9:35
Sempre a proposito di pietre
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

10/6/2013 - 22:06

Non sto cercando qualcuno col culo sudicio, tanto per usare un francesismo, bensì sto pensando a quanto sarebbero utili quelle pietre per i lavori di rifacimento del "puntone" tra Ozzeri e Serchio, nonchè per il consolidamento dell'argine di Pappiana. Non vorrei che la burocrazia impedisse di creare un link tra due episodi distinti e mi domando se c'è la possibilità di poter utilizzare quelle pietre che da lì vanno tolte per metterle là dove c'è bisogno di metterle. Spero stavolta di essere stato più chiaro.
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In risposta a: In principio credevo che l'Amministrazione... del 10/6/2013 - 14:36
Maunvorpiove -1.0
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

10/6/2013 - 15:28

Chiunque contempli un approccio produttivo all'informatica, sa perfettamente di non dover creare nuovi problemi, ma soluzioni a quelli vecchi.
Ciò si traduce in pochi, schematici ed essenziali passaggi: centralizzazione dei processi, sicurezza e prontezza dei protocolli, intuitività dell'interfaccia, livello di interazione e correlazione elevato in partenza e comunque crescente.
Non servono decine di studi, seminari, corsi di aggiornamento e sa Dio quante altre cose ancora che ben poco hanno a che vedere con il concetto di "2.0": l'informatica non è strumento deputato a far levitare i costi dei processi in maniera esponenziale, ma ad abbatterli in maniera - per usare un termine tipico dell'IT - "drammatically".
L'elencazione riportata somiglia più ad una stratificazione di problematiche irrisolte (traduzione: creiamo funzioni assolutamente inutili!) che all'enunciazione di una qual si voglia soluzione.
Ne ho formulata una - sicurissimo di ciò che stavo dicendo - che non solo è definitivamente risolutiva, ma che nel breve volgere di 5/6 mesi trasforma tutta l'esperienza informatica della PA senza colpo ferire, senza bisogno di dispendiosi corsi di aggiornamento e/o chissà quali altri strumenti. Il tutto ad un costo (anzi, un investimento) certo e con un margine di errore del 10% solo perché ho richiamato i prezzi a memoria, anziché attingerli esattamente alla fonte.
La quarantina di punti che hai riportato per contro, oltre a non produrre un bel nulla nello stesso tempo (a parte far vendere qualche pubblicazione, far lavorare qualche formatore intorno a soluzioni che non si troveranno mai o a far redigere un numero impressionante di studi ad un esercito di consulenti esterni), non si sposa con la logica informatica dell'immediatezza, della comprensibilità e della produttività immediata, della sicurezza e dell'interoperatività crescenti e modulari.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Pubblica Amministrazione 2.0 del 10/6/2013 - 13:12
In principio credevo che l'Amministrazione...
AUTORE: Maunvorpiove
email: -

10/6/2013 - 14:36

...avesse vinto due a zero (2.0) Poi sul web ho visto che...
...ma è meglio che vada a staccà i pioppini dalla ciocca 'nsenò mi "passano" e sul buio leggo Alessio e quello sottostante, se piove però!
::::::::::::::::::::::::::::::::::

Il Web 2.0 e la Pubblica Amministrazione
Presentation Transcript
1. Il Web 2.0 e la Pubblica Amministrazione Modelli, concezioni e prospettive di servizio Stefano Epifani ( http://blog.stefanoepifani.it/ ) [email_address]
2. ? Cos’è il Web 2.0? Come cambia la comunicazione? Quali sono gli impatti per la Pubblica Amministrazione? (e le prospettive)
3. Web 2.0
4. In principio era il Web…
5. In principio era il Web… Il World Wide Web (Web) è una rete di risorse e di informazioni, basata sull'infrastruttura di Internet. Il Web si basa su tre meccanismi per rendere queste risorse prontamente disponibili al più vasto insieme possibile di utenti: Uno schema di denominazione uniforme per localizzare le risorse sul Web (URI). Protocolli , per accedere alle risorse denominate sul Web (es: HTTP). Ipertesto , per una facile navigazione tra le risorse (es: HTML). ( Richard Stalmann )
6.
7.
8. Tecnologie Modelli di servizio Ruolo dell’Utenza
9. Modelli di servizio Ruolo dell’Utenza Tecnologie Tecnologie nuove Tecnologie già esistenti, utilizzate in modo nuovo (anche) MA SOPRATTUTTO JavaScript AJAX XML RSS SOAP OpenAPI
10. Tecnologie Modelli di servizio Ruolo dell’Utenza SaaS Software as a Service Mash-Up Architetture Reticolari
11. Tecnologie Modelli di servizio Ruolo dell’Utenza User Generated Content BLOG Wiki Folksonomy
12. Nella Società dell’Informazione …cambia l’informazione?
13. Qualcuno ha detto… “ Non so davvero se fra cinque anni si stamperà ancora il NY Times e volete sapere una cosa? Neanche me ne importa” Arthur Sulzberg (Editore del NY Times)
14. … e ancora… “ Sono stupefatto di come ci sia chi non capisca ancora che, tra cinque anni, la gente riderà pensando alla televisione che era solita guardare” Bill Gates (World Economic Forum di Davos 27 Gennaio 2007 )
15. Identificata Elaborata Distribuita … FRUITA Informazione
16. La Coda Lunga 1
17. The Long Tail (Chris Anderson) Il Teorema di Pareto… Numero di utenti Quantità dei contenuti
18. UGC 2
19. UGC U ser G enerated C ontent
20.
21. Numero di utenti Quantità dei contenuti
22.
23. Medium Giovani
24.
25.
26.
27. Diamo i numeri? I “produttori” di contenuti: 75.000.000 di blog nel mondo; Il Target: Oltre 1.000.000.000 di lettori nel mondo; In Italia: 1 Blog ogni 5.000 abitanti La dimensione dell’interesse economico: Google ha acquisito YouTube per 1.350.000.000 di dollari;
28. La fiducia Oltre 40 milioni di Europei non hanno effettuato un acquisto dopo aver letto dei commenti pubblicati su un blog Un Europeo su cinque ha cambiato la propria opinione su un prodotto o un servizio dopo averne letto su un blog Si fida degli strumenti di comunicazione sotto riportati? Blog Siti Internet indipendenti Televisione Carta Stampata Radio Fonte: Ipsos, Gennaio 2007
29. Come cambia la Pubblica Amministrazione?
30. Riforma del Titolo V Decentramento Amministrativo Gestione Associata dei Servizi
31. Riforma del Titolo V Decentramento Amministrativo Gestione Associata dei Servizi
32. Riforma del Titolo V Decentramento Amministrativo Gestione Associata dei Servizi Architetture Reticolari
33. Tecnologie Ruolo dell’Utenza Mash-Up Decentramento Amministrativo (RSS)
34. Struttura Centralizzata Contenuti ad-hoc Sistema chiuso vs. Struttura Distribuita Contenuti aggregati Sistema aperto + +
35.
36.
37.
38. Riforma del Titolo V Decentramento Amministrativo Gestione Associata dei Servizi SaaS Software as a Service
39. Tecnologie Ruolo dell’Utenza User Generated Content
40. Tecnologie Ruolo dell’Utenza User Generated Content
41. Tecnologie Ruolo dell’Utenza User Generated Content
42.
43. Privacy Accessibilità Digital Divide Cambiamento Culturale
44. Grazie per l’attenzione!
45. OBIETTIVO 1: Migliorare l’efficienza della Pubblica Amministrazione Innovare i processi nella PA Attuare il codice della PA digitale per realizzare e semplificare i procedimenti amministrativi Formazione on line per la qualificazione del personale della PA OBIETTIVO 2: Realizzare l’interoperabilità e la piena cooperazione fra le amministrazioni Definire un modello cooperativo per la PA Integrare i registri pubblici OBIETTIVO 3: Migliorare la trasparenza della spesa pubblica Utilizzare l’informatica al servizio della finanza pubblica Accrescere l’uso della rete per l’acquisto di beni e servizi OBIETTIVO 4: Costruire la cittadinanza digitale Realizzare l’e-democracy Rendere semplice e sicuro l’accesso ai servizi in rete Implementare le modalità dei pagamenti on line Garantire qualità e accessibilità a portali nazionali e siti della PA OBIETTIVO 5: Un approccio sistemico per l’efficacia e l’efficienza nella PA Monitorare le iniziative della PA per misurarne l’efficienza Costruire la rete delle eccellenze e degli innovatori OBIETTIVO 6: Favorire la competitività delle imprese e la crescita dell’industria ICT Rendere le Amministrazioni promotrici dello sviluppo Sostenere lo sviluppo di software open source OBIETTIVO 7: Rendere l’Italia protagonista del processo di innovazione amministrativa in Europa Rafforzare la presenza italiana nello scenario internazionale Attuare le strategie UE di Lisbona
----------------  RISPONDI





In risposta a: le pietre lo so io dove sono del 10/6/2013 - 9:35
Pubblica Amministrazione 2.0
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

10/6/2013 - 13:12

Il Forum della VdS si è aperto stamattina con un divertente sketch sulle pietre della frana in via di vendita all'Intifada che si sarebbe poi tirata indietro dall'affare per sovradimensionamento del materiale litio rispetto alla capacità delle fionde utilizzate.
Senza entrare nel merito dell'Intifada cui sono totalmente ed incondizionatamente sodale, è stato interessante il botta e risposta sui diversi approcci alla questione burocratica perché sollevano più di una questione di natura squisitamente filosofica, foriere però di conseguenze pratiche non da poco.
Ci troviamo in uno strano limbo temporale - cambiamenti climatici e Teoria di Olduvai permettendo - in cui lo strumento tecnologico per eccellenza, l'informatica si sovrappone - spesso in maniera ridondante - a quello tradizionale, raccogliendone frequentemente la struttura disarticolata e confusionaria, anziché imporle la fermezza della propria logica, disperdendo il proprio potenziale in centinaia di protocolli incompatibili fra di loro, costosi, richiedenti assistenza continua e appositamente scelti fra le peggiori soluzioni disponibili sul mercato.
Così accade che, mentre il buon Assessore provinciale Giacomo Sanavio riesce in un giorno a postare su Facebook anche venti interventi e di una certa consistenza politico-culturale, ad una banale mail - magari in PEC - una qualunque PA non potrà rispondere entro i canonici dieci minuti dalla ricezione per un motivo o per un altro.
Non è un mistero, tanti sono i paradigmi di cotanta efficacia (e - badate bene - ho detto espressamente «efficacia», non «efficienza») dispersa, ma ne voglio prendere uno che mi sovviene al momento: chiunque sia titolare di una piccola e/o media impresa, chiunque cioè non disponga di uno stuolo di contabili assunti al proprio servizio, dovendo per contro ricorrere a diverso fai-da-te così da non far gravare sul bilancio aziendale anche operazioni complessivamente poco produttive ma doverose, si sarà accorto dell'esistenza di questo «rivoluzionario» protocollo chiamato «ComUnica» consistente in teoria in un sensibile riduzione di passaggi burocratici nell'apertura di un'impresa.
Ebbene, si tratta di un applicativo di malcelata natura WYSIWYG (vi invito a verificare il significato di questo acronimo informatico) come i più banali word processors in uso a chiunque possieda un computer, che ha la caratteristica di concentrare in un solo documento un modulo per l'Agenzia delle Entrate, uno per la CCIAA, uno per l'INPS e uno per l'INAIL da compilare in un'unica soluzione; una volta eseguita l'operazione, l'applicativo - adeguatamente "blindato" al fine di poter essere venduto, aggiornato e di poter giustificare un supporto oneroso da parte dello sviluppatore - emette un PDF (ovvero una "stampa digitale", che pressappoco ogni altro applicativo al giorno d'oggi dovrebbe essere in grado di creare) straordinariamente simile ai 4 moduli cartacei individuali che il software dovrebbe aver sostituito.
Il documento prodotto viene inviato per mail ai 4 destinatari che - se la mia percezione intorno all'applicativo è giusta - verranno stampate sulla carta, consegnate a 4 solerti impiegati che a loro volta ricopieranno i dati relativi all'ente per cui lavorano nel proprio database (sempre che ne esista uno!).
Questa sola operazione ha un costo elevatissimo se si pensa alla possibile replica di operazioni che potrebbero per contro essere fatte una volta soltanto da una qualsiasi postazione fissa o, addirittura mobile e su un unico database centralizzato con tante tabelle correlate quanti sono le problematiche da trattare/risolvere.
Sarebbero sufficienti 5 Apple MacPro Server ben carenati e agganciati con la fibra ottica ad un sistema RAID di archiviazione piuttosto esteso (e comunque estendibile in qualunque momento), una copia di FileMaker Server Advanced ed un insieme modulare di soluzioni sviluppate con FileMaker Pro da un pugno di persone per gestire efficacemente tutta l'infrastruttura informatica della PA incrociando i dati, con risposte in tempo reale e senza accavallamenti di processi; tutto ciò per un valore imponibile non superiore ai 100.000 € incluse le soluzioni software native, intendendosi risolti problemi di Ministeri, Regioni, Province, Comuni, Enti Economici e non, Authorities, ASL, INPS, INAIL, CCIAA, Agenzie delle Entrate e del Territorio, etc. dalle Carte d'Identità ai Codici Fiscali, dalle Patenti agli F24, dalle pratiche SUAP alle concessioni edilizie, dalle iscrizioni ad una scuola in un paesino di 500 abitanti alle pratiche di successione in seguito alla morte di una persona, etc.
Per compiere le stesse operazioni, complice una rete di assistenze (private) mastodontica (dunque un meccanismo privatistico-clientelare) in maniera non centralizzata, frammentaria, ridondante e con grande dispendio di tempo, di energia, di personale ma, soprattutto, di risorse pubbliche, si spendono ogni giorno milioni e milioni di euro.
Chiaramente la PA 2.0 dovrebbe svoltare pesantemente verso questi modelli senz'altro mutuati all'«efficienza aziendale» per migliorare l'espletamento delle sue funzioni e migliorare il proprio rapporto con i cittadini.
Ma naturalmente, questo è un problema che nessuno è interessato a risolvere perché - come al solito - non si governa/amministra nell'interesse della collettività, ma in quello dell'azienda compiacente di turno, dei «tiramenti del momento» - come reciterebbe il Pinocchio Reality Show dell'ATS - del consenso clientelare.
La prontezza di riflessi di una PA dunque, anche rispetto a querelle come quella delle pietre franate a Vecchiano, è senz'altro viziata da protocolli, abitudini e procedure senz'altro non in linea con i nostri tempi.
C'è però da dire che - e qui si torna a bomba alla coppia di parole «efficacia» ed «efficienza» -, la PA non è e non dovrà mai essere un «permessificio», per usare le parole del Governatore Rossi (il quale ha in tal senso una grande capacità di sintesi linguistica ma, molto spesso, non la capacità di far seguire i fatti alle belle parole!).
L'«efficienza» fine a sé stessa non è necessariamente sinonimo di rispetto dell'interesse collettivo e/o del bene comune che una PA è tenuta a svolgere: se si intende per «burocrazia» una filiera procedurale terribilmente lunga e dispersa in centinaia di rivoli inutili, convengo che ci sia molto da rivedere.
Se invece si intende affibbiare questo appellativo a tutti quei processi volti a tutelare l'interesse collettivo dalla rapacità di quello privato, dai meccanismi clientelari e dal perseguimento di fini privatistici, allora si dissimulano e confondono chiare inclinazioni politiche di natura selvaggiamente liberista con ciò che invece è precipuo compito di una PA.
Ed è per questo appunto che è opportuno puntare ad una PA 2.0 straordinariamente «efficace», cioè dotata sì di un'infrastruttura informatica specchio fedele di iter procedurali logici, intelligenti e orientati alla semplificazione, ma non disposta a divenire un mero passacarte al servizio dell'impresa privata più finanziariamente capace di influenzare i processi e la vita pubblica.
Il problema dunque, alla fine della fiera, sta - contrariamente a quanto si vuole immaginare - proprio nel contrappasso fra la velocità di certune aziende e la lentezza della PA: il miglioramento dell'«efficacia» pubblica, finirebbe per equivalere alla morte di un gran numero di aziende private!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Che fine hanno fatto le pietre? del 10/6/2013 - 7:33
le pietre lo so io dove sono
AUTORE: sergio
email: -

10/6/2013 - 9:35

Che dilemma.
Non ci ho dormito la notte
qualcuno la avrà portate via senza permesso. Quel mascalzone sicuramente nottetempo senza aver compilato i dovuti moduli e ricevuto le immancabili autorizzazioni in barba all'apparato burocratico ha portato via le pietre ma quello che piu mi indispettisce che il manigoldo avrà tratto illecito guadagno rivendendo materiale inerte che a tutti gli effetti è materiale di cava. Con la la gogna deve essere punito questo misfatto ecoburocratico pensò il solerte funzionario pubblico se lo scopro gli faccio la multa e il delatore incattivito dietro un angolo sogghignando e sfregandosi le mani pensava ben ti sta maledetto antiburocratico
io invece ti ammiro, moderno Robin Hood hai sfidato il leviatano il mostro burocratico continua cosi di necessità virtù i figli non si sfamano con i permessi e le carte bollate .
Chi è senza peccato tagli la prima pietra ma attenzione di non tirarle alle finestre di qualche palazzo
----------------  RISPONDI





In risposta a: Che fine hanno fatto le pietre? del 10/6/2013 - 7:33
@Tiziano Nizzoli
AUTORE: Vecchianese che oggi passa da Vecchiano perindà..
email: -

10/6/2013 - 8:26

...a Lucca e viceversa.
Correva voce di una richiesta dell'intifada all'acquisto delle grosse pietre, poi visto che non gli entravano nelle strombole; il Sindaco di Vecchiano (compreso tutti noi vecchianesi e soprattutto il proprietario della ex cava han perso l'affare.
Poi altra voce di popolo riferiva che venivan messe li ammodino da una parte per i posteri (speriamo non per noi) in caso di nuova rottura arginale invece di andare a prendere scarti della lavorazione del marmo di Carrara per riempire la voragine; andranno li e pietra in spalla e in quattro balletti tappano il buco.
Poi altre voci ancora riferivano che...
...ma credo tu faccia prima ad andare all'URP (Ufficio Rapporti cun il Pubblico) situato alle vecchie scuole medie di Vecchiano (Ufficio Anagrafe) e li ti daranno un modulo da riempire per le domande.
In questo caso la tua domanda seguirà l'iter normale ed andrà all'Assessore all'Ambiente Massimiliano Angori e per conoscenza andrà anche al Sindaco ed entro un mese (credo) riceverai risposta per posta, se poi dovrà passare tale domanda al vaglio della giunta, passerà mpopò più tempo ma, è più facilmente che tu abbia risposta li che tramite la VdS.
Saluti e tempo buono
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Che fine hanno fatto le pietre?
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

10/6/2013 - 7:33

Mi piacerebbe sapere dove sono state portate tutte le pietre venute giù con la frana dell'autostrada, c'è qualcuno che me lo sa dire o dobbiamo disturbare il Sindaco? Grazie
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In risposta a: Mensa e varie del 9/6/2013 - 19:09
Mensa e pluralità delle idee
AUTORE: Giovanni Bertanza
email: [protetta]

10/6/2013 - 0:02

Trovo l'articolo sulla mensa intriso di un approccio al problema tutt'altro che "laico" ed obiettivo: ma soprattutto lo trovo sprezzante delle idee altrui, come se chi lo ha scritto si ritenesse curiosamente portatore del diritto a denigrare le convinzioni e le abitudini alimentari degli altri genitori,(che non hanno il minimo criterio, non capiscono, modelli scellerati, contesto culturale inadeguato....e non si parli poi dei ragazzi: ineducati, ecc.: vado a memoria, ma insomma perle di superiorità di questo tipo!). Ora: io non ho trovato il precedente articolo del genitore che sembra avere innescato tanta pubblica reprimenda, e non mi interessa molto cercarlo né entrare nel merito della diatriba. Ma poiché qualche critica alla qualità della mensa scolastica (mi si perdoni la banalità e l'ardire) avrei da farla (come tanti altri genitori dell'Istituto Niccolini di SGT), chiedo: ci si può fare, in questo spazio, a parlare serenamente di mensa, o è un diritto riservato a pochi esperti, un argomento tabù? Lo chiedo preventivamente nell'interesse di tutti, dato che non sono disposto a tollerare eventuali risposte irrispettose.
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In risposta a: Risposta del 9/6/2013 - 15:04
Mensa e varie
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

9/6/2013 - 19:09

Credo che l'affermazione: «la mia personale impressione è che alcuni bambini non siano sufficientemnete educati alla conoscenza e al valore del cibo [...]» sia perfettamente centrata.
Rimane emblematico uno dei rapporti verbali redatti dallo storico Presidente del CdI Amelita Flora Mazzolini, all'epoca anche Rappresentante dei Genitori nel Comitato-Mensa della Scuola Secondaria: in occasione di uno dei suoi periodici "blitz" a sorpresa all'ora pranzo, Amelita poté constatare con i propri occhi e con sommo rammarico ben una novantina di portate di pesce rimanere immangiate in altrettanti piatti, scatenando uno strascico di discussione che ha condotto poi anche all'ideazione dei Patti di Corresponsabilità Alimentare.
Le alchimie di una o più classi - specie in età adolescenziale - riunite a tavola, sono tali per cui in una mensa scolastica può non essere più il fattore «gusto» a dominare la scena, bensì dinamiche di altro tipo; per quella specifica occasione fu chiaro fin da subito che il problema non avrebbe potuto essere la qualità del cibo o il modo in cui era stato cucinato, ritenuto per contro all'altezza dalla Mazzolini stessa, dagli insegnanti e da qualche altro Rappresentante del Comitato-Mensa.
Pur ammettendo che ci sia una percentuale fisiologica di ragazzi che non mangiano pesce, non è altrettanto plausibile che su novanta portate altrettante possano rimanere nel piatto neanche sfiorate da chi dovrebbe mangiarle!
Lo spreco alimentare rappresenta - a detta del Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva - 1/3 della produzione di cibo, in un contesto globale in cui, a fronte di 1,5 miliardi di persone (tra cui il sottoscritto) in sovrappeso ne esistono circa 868 milioni in condizioni di malnutrizione e, poiché la mensa scolastica non meno delle ore di lezione ha anche una funzione educativo-didattica, non si può accettare di buon grado che possano accadere fatti di quel tipo.
Purtroppo ho potuto personalmente constatare come alcuni genitori considerino la refezione scolastica alla stregua della ristorazione, arrivando a pretendere una fantomatica «varietà di scelta» completamente fuori dalla logica (ci manca solo il menu alla carta, poi siamo tutti!) o come altri non conoscano minimamente il valore del cibo, l'importanza delle problematiche alimentari e/o nutrizionali, o ancora, come non riescano a seguire un criterio equilibrato nel dispensare anche solo una merenda ai propri figli (a qualcuno è mai capitato di vedere un bambino arrivare a scuola con la canonica «schiesa» di schiacciata ripiena di prosciutto da consumare alle ore 10:00 per poi abbioccarsi sul banchino ancora un paio d'ore prima di recarsi a mensa senza ancora aver finito di digerire?!?).
Ed è chiaro che in un contesto culturale di questo genere è ben difficile assistere ad un andamento lineare delle cose: prima o dopo le cattive abitudini dell'individuo - che, fra l'altro, hanno strettamente a che vedere con certuni scellerati modelli di consumo - vanno a scontrarsi coi tentativi di sussidiarietà educativa della collettività cosicché, come avrebbe detto qualche saggio, «chi è causa dei suoi mal pianga sé stesso»... a volte varrebbe forse la pena - quando i bambini tornano da scuola - di farsi raccontare ogni cosa per filo e per segno della loro giornata con il preciso intento di imparare qualcosa o di ricordarsi qualche buona abitudine dimenticata!
Non so quante volte ho sentito tiritere del tipo: «il mi' figliolo mangia solo la pasta bianca», oppure: «ma che piatto gli hanno dato oggi: ma è possibile da' a' figlioli quella roba lì?!?» che sono sintomatiche di come stiano esattamente le cose, e non so dire se - a proposito di questo - mi rimbalzino nella mente più forte le parole di qualche vecchio saggio vecchianese: «oh bi', 'ntempo di gue'ra avresti mangiato anco gambi delle seggiole» o le immagini di tante zone del mondo in cui per avere un tozzo di pane ed una boccata d'acqua si arriva persino a dover combattere!
Ciò non significa naturalmente che non si debba pretendere un servizio di tutto rispetto, per carità: ma il modo di operare di Eudania nonché la tipologia di materie prime che impiega è veramente sotto gli occhi di tutti! Si potrà fare di meglio, senz'altro ed è per questo che esistono i Comitati-Mensa e la Commissione-Mensa comunale!

Due parole invece sulla questione «anonimato», più volte dibattuta sulla VdS: dacché vi ho postato il mio primo intervento, non ho mai mancato di siglare i miei scritti, quindi non credo sia un mistero per nessuno come la pensi.
Per cui concordo pienamente con Sara quando afferma che «quando in un post si coinvolgono terze persone o istituzioni si deve pretendere che la persona si firmi con nome e cognome».
Perché, per quando legittimo possa essere «il fatto di usare il giornale come denuncia di fatti e misfatti», non ritengo altrettanto opportuno che si faccia, di un prezioso e diffuso strumento editoriale locale lo stesso uso che gli avversari delle potenze dell'Asse facevano di Radio Londra o che la Resistenza faceva dei volantinaggi clandestini durante la Seconda Guerra Mondiale o, ancora, che gli odierni Graffitisti fanno delle bombolette spray e dei muri urbani... il diritto di parola e di opinione non possono dispensare chi li esercita dalla responsabilità di ciò che afferma.
Tanto più se si intende denunciare qualcosa: è comprensibile che si voglia creare dibattito e provocare il lettore, ma l'illazione e l'insinuazione sono strumenti troppo arbitrari per poterne disporre così senza uno sterzo e per indurre un ostracismo di rimando così fuori da ogni controllo.
Potrà non piacere ciò che evince dalle sue indagini, ma è mia opinione che l'unico metodo di denuncia ammissibile sia quello di Marco Travaglio: documentare, comprovare, supportare ciò che si afferma è un servizio alla comunità ed un modo per evitarle inutili perdite di tempo a rincorrere fatti insussistenti.
Non si può permettere a chicchessia di rovinare l'immagine e l'integrità di persone fisiche e/o giuridiche - nella vana speranza di scatenare una caccia alle streghe che non ci sarà - senza neanche pretendere che si assuma la benché minima responsabilità delle proprie affermazioni: se sussistono seri motivi per indagare intorno a qualcosa di poco chiaro, è senz'altro nell'interesse di tutti conoscere lo stato dei fatti e approfondire, altrimenti è bene lasciar perdere... come in questo caso!
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In risposta a: mensa scolastica del 9/6/2013 - 11:25
Risposta
AUTORE: Redattore
email: -

9/6/2013 - 15:04

Non posso che essere d'accordo con i genitori che sono intervenuti a difesa della qualità del cibo della mensa scolastica e della serietà della ditta fornitrice.
Rileggendo il post di Ultimo non ho trovato comunque segni di allarme sanitario ma solo una critica alla presunta qualità del cibo e soprattutto il mancato gradimento di qualche alunno nei confronti delle pietanze somministrate.
Per questo motivo il post è stato accettato,non io ma ho avuto modo di leggerlo e l'ho lasciato in chiaro non contenendo offese ma solo una critica sia pure piuttosto spinta.
L'errore è stato quello di aver fatto passare una critica sostenuta da un personaggio anonimo, e su questo punto la Redazione dovrà fare una serena autocritica.
Il fatto di usare il giornale come denuncia di fatti e misfatti mi sembra un'opportunità molto utile per la comunità invece che un difetto.
La mia personale impressione è che alcuni bambini non siano sufficientemnete educati alla conoscenza e al valore del cibo per cui in una mensa che oltre a nutrire deve necessariamnete anche educare possono essere in difficoltà e rifiutare certi cibi ritenendoli, appunto, immangiabili.
Ultimo, probabilmente in buona fede, ha raccolto delle lamentele forse ingiustificate ed è mancato nell'accertamneteio dei fatti prima di inviare il post.
Penso che sarebbe molto onorevole da parte sua, modificare le sue posizioni che, ad un osservatore esterno come posso essere io, appaiono, secondo i fatti, non giustificate-
G.P_
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In risposta a: sulla mensa del 8/6/2013 - 1:07
mensa scolastica
AUTORE: sara
email: -

9/6/2013 - 11:25

Due constatazioni:
La prima è rivolta alla redazione della voce del Serchio: quando in un post si coinvolgono terze persone o istituzioni si deve pretendere che la persona si firmi con nome e cognome, altrimenti diventa un far west dove tutti possono dichiarare qualsiasi cosa e il forum diventa, anziché un luogo di discussione un luogo di sfogo dannoso e inutile.
L'altra considerazione la faccio come genitore di du bambine che da 7 anni mangiano 5 giorni su 7 alla mensa scolastica, in 7 anni non ci sono mai stati episodi che richiedessero un approfondimento, e non ci sono mai state denunce relative alla situazione igienica o che potessero mettere a rischio la salute.
Io sono anche nella commissione mensa da 3 anni e frequentemente assaggio i pasti a sorpresa, la qualità è molto buona (ricordo che non è un ristorante) e i bambini in linea di massima mangiano, certo chi a casa non mangia pesce o verdure non lo mangia nemmeno a scuola ma questo non dipende assolutamente dalla qualità, il primo piatto viene sempre consumato da tutti e spesso anche per una seconda porzione, alcuni bambini lasciano magari il secondo piatto ma questo dipende dai gusti e dalle ABITUDINI di ognuno.
Se qualcuno ha denunce circostanziate da fare lo faccia nelle sedi opportune, non sulla voce del Serchio in forma anonima, ad oggi denunce non ne risultano.
Grazie
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In risposta a: su su del 8/6/2013 - 12:56
Affermazioni molto gravi
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

8/6/2013 - 16:03

In quasi 9 anni di Consiglio d'Istituto come Rappresentante dei Genitori ho visto la faccia di ben cinque Ministri della PI nella sequenza Moratti-Fioroni-Gelmini-Profumo, almeno i primi quattro uno più deleterio dell'altro per la Scuola Pubblica e l'ultimo ancora da verificare, nonostante la diversa "sintomatologia" non presagisca comunque niente di buono; ho visto - bilanci alla mano - l'emolumento pubblico ridursi ai minimi termini, eccezion fatta per quello comunale a sostegno dell'ampliamento dell'offerta formativa rimasto, a dispetto delle sempre più esigue risorse disponibili, pressoché immutato dal primo giorno; ho visto la nascita di realtà come i Comitati Mensa, inizialmente caotici, convulsi ed in buona parte focalizzati su tematiche abbastanza inessenziali e infruttuosi, trasformarsi in un tavolo permanente di confronto proficuo, serrato ed concludente fra tutti gli attori in campo, capace di dirimere questioni che altrimenti avrebbero dominato i lavori del CdI, distogliendolo dalle funzioni preminenti per cui è stato concepito; ho visto le ripercussioni allucinanti che dispositivi economici di legge come il Patto di Stabilità hanno prodotto sul funzionamento della scuola, battaglie importantissime come quella per il Tempo Pieno a Filettole, vinte grazie alla determinata pervicacia di tutte le componenti della scuola e di un intervento istituzionale centrato ed opportuno, sono stato partecipe e talvolta crocevia di interminabili discussioni su questioni come l'ampliamento della Materna di Nodica (che mi hanno visto esprimere una posizione contraria a quella della Maggioranza comunale cui sono sempre stato criticamente sodale), sull'opportunità di cambiare sistema di distribuzione dei buoni-mensa o sul controverso metodo sanzionatorio dei ritardi; ho assistito anche a prolungate - seppur composte e civili - iniziative di protesta genitoriali intorno alla refezione scolastica di discutibile ispirazione.
Ma non mi era fino ad oggi mai capitato di imbattermi in affermazioni così pesanti all'indirizzo di un'azienda che fino a prova contraria ha sempre lavorato di concerto non solo col Comune e con la ASL, ma anche con le molteplici e non sempre giustificabili richieste delle famiglie.
Eudania, la storica società che gestisce i servizi di refezione scolastica del nostro istituto, vanta un feedback di prim'ordine, importanti certificazioni per il Sistema di Gestione della Qualità e, addirittura, per quello della Responsabilità Sociale (cosa niente affatto scontata in una cooperativa!), un'apertura concentrica verso tutti i soggetti coinvolti nel servizio erogato, una disponibilità pressoché totale a collaborare a importantissimi progetti ed un modo di operare massimamente trasparente.
Certo, non è la mitica cuoca Novara - da poco pensionata dalla Materna di Avane - o la Rosetta dei "miei tempi" (purtroppo c'è appunto il Patto di Stabilità in combinazione con quei dispositivi di legge che impongono l'esternalizzazione dei servizi pubblici a impedire soluzioni di questo tipo), ma non lo sarebbe neanche se nelle sue cucine lavorassero gli chef Ramsey e Cannavacciuolo perché un conto è cucinare nello stesso ambiente in cui il cibo viene sporzionato e consumato, altra cosa è farlo a qualche chilometro di distanza come avviene per i plessi scolastici vecchianesi. Si tratta praticamente della stessa differenza che corre tra un'attività di ristorazione ed una di catering.
In ogni caso a Vecchiano nessun Genitore nel Comune di Vecchiano si è mai sognato di dare vita a mobilitazioni permanenti sul tema - come ad esempio il Comitato "Mangio Ergo Sum" nato all'Istituto Niccolini di San Giuliano Terme - perché non si sono mai riscontrati problemi insormontabili e/o chiusure nette al dialogo da parte dell'Amministrazione Comunale e/o della ditta appaltatrice del servizio di refezione (casomai inizialmente c'è stata qualche difficoltà a confrontarsi con la ASL!).
I miei tre figli hanno goduto finora proficuamente della mensa con scarsa disaffezione per il cibo servito e con piuttosto rare lamentele circa la bontà dei piatti e, parola di una moltitudine di altri Genitori, lo stesso è stato per tanti e tantissimi altri bambini.
Le affermazioni - che a me personalmente somigliano più ad illazioni - all'indirizzo di Eudania sono - ripeto - gravissime, specie se poste così senza alcun contraddittorio con il principale soggetto coinvolto, e senz'altro immotivatamente compromettenti dell'onorabilità, della rispettabilità e dell'integrità di una compagine finora e fino a prova contraria leale, integerrima e costantemente alla ricerca di miglioramenti nell'erogazione del delicato servizio chiamata a espletare.
Il teorema dell'«avvelenamento» richiede prove certe alla mano non insinuazioni di questa indebita ed inaccettabile pericolosità: esprimo la mia personale solidarietà ad Eudania rispetto a questo increscioso fatto, cogliendo senz'altro l'occasione per invitarla a perseguire sempre il meglio ed a rincorrere sempre soluzioni più virtuose, intelligenti ed eco-sostenibili per la refezione scolastica del nostro e di altri istituti, nel rispetto degli obiettivi che ha posto in essere e nell'interesse di una collettività verso la quale - mi sento di poter dire - non ha mai mancato di attenzione.
Credo di poter parlare - se non a nome di tutti - della maggioranza dei Genitori del nostro Istituto.
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In risposta a: Impara a stare al mondo!!!!!!! ---------------- del 8/6/2013 - 12:11
su su
AUTORE: altro genitore
email: -

8/6/2013 - 12:56

Ultimo l'hai fatta fuori dal vaso, come si dice. Forse è meglio che correggi il tiro oppure ti confronti direttamente.......
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AUTORE: Ultimo
email: -

8/6/2013 - 12:11

........... questo ha il coraggio di firmarsi ...... "genitore" ha dimostrato tutta la sua coerenza.
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AUTORE: Ultimo
email: -

8/6/2013 - 11:42

.......... non vi dico che dovete credermi ....... ma nemmeno credere agli altri ........
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In risposta a: Domani finiscono le scuole elementari. del 7/6/2013 - 14:27
Ultimo ultimo
AUTORE: Genitore
email: -

8/6/2013 - 9:23

Ultimo, quando si fanno simili denuncie o accuse non si usa uno pseudonimo ci si mette la firma.
Impara a stare al mondo!!!!!!!
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