none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
 0
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AUTORE: Nativo Baldinacca in un giorno di Liberazione
email: -

25/4/2013 - 10:37

Con i se non si fa la storia; però se per noi lavoran le macchine che abbiamo inventato, godiamone tutti.
I giovani lavoratori del secolo scorso avevano un "sogno" lavorar di meno perchè appena finito un lavoro nei campi, subito c'era da farne un'altro e via e via senza un giorno libero, mai ferie ed anziani contadini senza pensione.

Il bestiame mangiava anche la Domenica tre volte al giorno come gli umani ed anche il giorno della Liberazione o Primo Maggio per vacche e vitelli non c'erano sant'Antoni che tenessero loro bocca e culo chiuso.
Il sogno dei contadini era servirsi del lavoro delle vacche come fossero motozzappe: metterle in moto all'occorrenza e chi lavorava in fabbrica sognava di riscuotere tutti i giorni e lavorare una volta al mese e..se tutto andava "benino" si era vicini a quel "sogno"
Ma, un ma c'è sempre.

Il governo Andreotti Malagodi che fu l'ultimo della serie DC e partiti minori per reggere il potere con voti di scambio, ed largì beby pensioni agli statali.
...i famosi 19 anni sei mesi ed un giorno.
Mettiamo che una ipiegata ministeriale, postale ed altri servizi con giustamente congedi pre e dopo natali di un bel gruppettino di figlioli; quanti anni "lavorò" per raggiungere la pensione beby? ed a quel tempo, sempre per non far arrivare i "comunisti" al governo, in un ufficio se servivano tre impiegati, ne mettevan sei ed ora il "ministrino" Brunetta al posto di tre ne ha lasciato uno e dove ne era già uno solo lo mandò in uffici alterni, un giorno quì ed uno la: zan -zan!

Eppoi quanti "colonnelli" promossi "genarali/capouffici" e mandati in pensione anticipatamente a spese del colderone INPS per poi arrivare alla "odiata" Ministra Fornero che fa lavorare i nonni e così i nipoti di quei nonni non avranno ne lavoro e di coseguenza figli da far badare ai nonni (bella chiappa si cari nuovi rivoluzionari della mì)

Poi ancora i manager super pagati che con quella paga si son fatti la doppia pensione con affitti delle schiere di case e poi liquidazioni super anche se la loro "azienda" è andata in perdizione e siccome ricoprivano più incarichi, hanno pensioni triple ed una solamente delle loro è lo stipendio di un precario per un anno intero.

Alla sinistra era capitato due volte d'interrompere quel vizio cane dei privilegi e l'altra volta ci pensarono i brigatisti con la bandiera rossa e stella a cinque punte a "normalizzare" un probabilissimo cambiamento di un governo degenerato delle cose e persone; ora è storia di questi giorni ed i rivoluzionari senza falci e martelli(maanche senza decespugliatori) fanno i signor no a tutto e tutti sperando in cosa?
bb.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Missing del 23/4/2013 - 14:59
aggiungo...
AUTORE: leonardo bertelli Migliarino
email: -

24/4/2013 - 23:48

Purtroppo per i dirigenti nazionali, a livello locale gli iscritti hanno le idee più chiare ed omogenee sulla situazione, basta andare sulla pagina FB del partito Democratico per rendersene conto....e condividerle.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Missing del 23/4/2013 - 14:59
Preferisco FB, almeno ci si può nascondere meno..
AUTORE: leonardo bertelli Migliarino
email: -

24/4/2013 - 23:34

AL MIO PARTITO, AI SUOI GRANDI ELETTORI
AUTORE: Giacomo Sanavio
email: -
17/4/2013 - 23:36
Sono oggettivamente "destabilizzato".... L'elezione del Presidente della Repubblica non è mai stato un evento di "straordinario interesse"... almeno per me. Questa volta è diverso: per la stagione politica che stiamo vivendo, perché è la prima elezione dell'epoca della "partecipazione 2.0", per il ruolo che Napolitano (che non amo particolarmente) ha saputo, comunque, disegnare per il Capo dello Stato... per la "precarietà" che percepisco con drammatica emozione.... Le soluzioni che il Pd sta pensando, che Bersani sta proponendo ai "grandi elettori pd"... non mi convincono e non mi piacciono. Non mi permetto di esprimere giudizi di valore su Amato, D'Alema, Marini o Mattarella (su alcuni di loro si potrebbe discutere eccome!); meritano comunque il mio rispetto. Mi permetto di osservare che non rappresentano la risposta che il Paese attende. Dimostrano che non siamo in grado di "metterci in sintonia" con le sensibilità, le richieste, "l'urlo" di disperazione che sale dai cittadini verso le istituzioni.
Penso davvero che il 25 febbraio ci sia stato inviato un messaggio chiaro e forte ed una richiesta di radicale cambiamento. O sappiamo interpretarlo e dargli una risposta o il prossimo sarà ancor più drammatico e, non escluderei, traumatico.
I sondaggi non hanno funzionato allora, non mi convincono oggi; non leggiamoli più! Anzi, smettiamo di commissionarli. Assumiamo l'onesto atteggiamento di chi vuol comprendere, di chi vuol essere al servizio, di chi sa ammettere di aver sbagliato. Solo così potremo non gettare al vento idealità, principi, valori, programmi e propositi.
Domani, c'è bisogno di dare all'Italia un Presidente che sappia difendere la Repubblica disegnata nella Costituzione; che sappia interpretare il bisogno di cambiamento; che sappia ridare fiducia e speranza. Diamoglielo! Dateglielo! O sarà meglio "passare la mano"....
---------------- RISPONDI

In risposta a: AL MIO PARTITO, AI SUOI GRANDI ELETTORI del 17/4/2013 - 23:36
concordo
AUTORE: leonardo bertelli Migliarino
email: -
18/4/2013 - 9:02
Come non essere daccordo con Sanavio? Al di là della persona di Marini,che rispetto,il PD votandolo si consegnerebbe ancora una volta nelle mani del Cav., che statene sicuri alla prima occasione si riprenderà tutto con gli interessi. A quel punto, ma forse anche prima, il partito continuerà ad esistere ? Credo che la BASE,già disorientata da certe scelte,non risponderà più e allora ognun per se e Dio per tutti. Se davvero vogliamo cambiare le cose,non a parole, la scelta del nuovo Presidente deve andare nella direzione che le ultime elezioni hanno detto: cambiamento,nuovi scenari, lasciare il Cav. per la sua strada e andare incontro a quello che la nostra gente chiede. Non sono un estimatore di Renzi ma questa volta ha ragione,votare Marini, lo ripeto niente sulla persona, è un errore che probabilmente pagheremo caro. Ma è così difficile votare Rodotà ? Abbiamo inseguito Il mov5st. per giorni e giorni e ora che si può trovare un punto d'intesa sul Quirinale, che inevitabilmente si ripercuoterà anche sul futuro governo,ci mettiamo ad inseguire Berlusconi ? Se così sarà non stupiamoci se poi il Pd perderà altri milioni di voti, ce lo siamo voluto....e comunque tutto questo non sarà " in mio nome".
Saluti... e speriamo che la notte abbia portato consiglio....
---------------- RISPONDI



Postato dalla Voce del Serchio
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Ieri ho pensato che, a livello di PD, avevamo toccato il fondo...oggi abbiamo fatto una buca bella grossa e siamo riusciti ad andare ancora più giù. Ma quanto possono sopportare ancora figure di m____ come queste.... gli iscritti, i militanti, i simpatizzanti e gli elettori di csx ?


Un proverbio dice che" la notte porta consiglio"....sarà ma a me ha fatto raddioppare l'incazzatura di ieri. Vedere un partito, in cui avevi riposto fiducia, a cui ti eri iscitto per dare un senso maggiore alla tua militanza, per cui ti sei speso dando una mano nel tempo libero, compiere manovre che definire vergognose è poco, lascia un senso di vuoto a cui non riesco a dare una spiegazione. Eppure non mi vorrei arrendere alla solfa comune... " tanto sono tutti uguali ", ma onestamente dopo tranvate di questo genere è sempre più difficile resistere a certe tentazioni.
L' ultima perla è stata l' elezione, anzi la ri-elezione, di Napolitano a cui va tutta la mia stima personale ma....possibile che non siamo riusciti a trovare un nome nuovo ?
Eppure bastava girare lo sguardo a sx e c'era Stefano Rodotà che, per chi se lo fosse scordato, è sempre stato dei nostri. E allora da iscritto ( non so ancora per quanto ) pretendo di sapere dai dirigenti del partito perchè questa candidatura non andava bene, di più...perchè non è stata minimamente presa in considerazione. Se non si daranno risposte su questo tema è inutile che Enrico Rossi dica che " bisogna tornare sul territorio e ricucire lo strappo con la nostra gente", perchè alle persone è finito il filo...e i vestiti li vanno a comprà da un'altra parte...

Questi caro CC(c)P sono gli ultimi miei interventi sulla situazione che il PD è riuscito a crearsi. Non so se ti basteranno, ma me farò una ragione....e comunque con il mio pensiero non penso certo di influenzare quello degli altri...stammi bene
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In risposta a: alla redazione del 23/4/2013 - 22:28
L'articolo...
AUTORE: Redazionale
email: -

23/4/2013 - 23:40

...è stato inviato erroneamente alla Sez. Associazione "La Voce del Serchio" invece che alla posta elettronica - lavocedelserchio@yahoo.it -
Poi è stato debitamente copiato ed incollato al FORUM ed il redattore si è dimenticato di cancellare in seguito l'articolo nella sez. riservata all'Associazione Culturale "La Voce del Serchio".
Con la presente ringraziamo "l'assiduo lettore" per la segnalazione e ci scusiamo della dimenticanza.
b
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In risposta a: del
alla redazione
AUTORE: assiduo lettore
email: -

23/4/2013 - 22:28

come mai c'è l'articolo dell'affitto di sangiuliano nel reparto associazione?
come mai non si parla altro di sangiuliano e fiera?
c'è chi dice giornale di partito ame sembra di parte
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In risposta a: pillole del 23/4/2013 - 18:12
Avanti così
AUTORE: Compagno
email: -

23/4/2013 - 20:30

Renzi uno di sinistra perfetto lo faranno presidente del consiglio.
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In risposta a: pillole del 23/4/2013 - 18:12
Parole in libertà
AUTORE: Osservatore 3
email: -

23/4/2013 - 19:24

Decontestualizzare le frasi è una delle più moderne e vili forme di inganno. Se hai qualcosa da dire sarebbe più utile ascoltare le tue, di parole.
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In risposta a: del
pillole
AUTORE: dalla padella nella brace
email: -

23/4/2013 - 18:12

"Sto con Marchionne senza se e senza ma. (12 gennaio 2011)
La privatizzazione dell'acqua è necessaria agli investimenti. (4 giugno 2011)
Sarò sbrigativo: a me dell'articolo 18, usando un tecnicismo giuridico, non me ne po' frega de' meno. (27 marzo 2012)
Sono favorevole ai termovalorizzatori, ci sono in tutta Europa e non fanno venire il cancro. (21 aprile 2012) " Matteo Renzi
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In risposta a: del
Missing
AUTORE: CCP
email: -

23/4/2013 - 14:59

Non riesco più a trovare interventi di Bertelli L. Mi piacerebbe sapere una suo opinione su come percepisce a livello locale l'organizzazione del PD e se questa gli sembra molto diversa da quello che sta succedendo a Roma.
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AUTORE: Maria Francesca Zini
email: -

23/4/2013 - 11:05

Lo strano caso della scomparsa dell’Articolo 11
Daufficiostampa@unacittaincomune.it E' il quarto anno di fila ormai che mi accingo a scrivere una lettera
molto simile a questa. La prima volta ero ancora in mezzo alla mia seconda
gravidanza . La bimba ora sta per compiere tre anni, e l'anno prossimo è
possibile che cercheranno di portare alla “Giornata della Solidarietà”
anche lei.
La “Giornata della Solidarietà”, organizzata da Ciardelli Onlus e dal
Comune di Pisa, si rivolge infatti ai bambini e ai ragazzi delle scuole
pisane, dall'infanzia alle medie superiori. Si svolge in orario
scolastico, e bambine e bambini ci vanno in uscita di classe. Nel 2010 e
nel 2011, primi anni in cui la cosa fu organizzata, le classi erano
portate direttamente in caserma, al CAPAR, e passavano la giornata lì, fra
attività didattiche e giochi sui carrellini nella piazza d'armi.
Ci siamo opposti. Abbiamo scritto lettere (tante). Abbiamo raccolto 2000
firme su un appello che diceva i bambini in caserma per favore no. Abbiamo
chiamato pedagoghi famosi. Abbiamo parlato fra genitori, con gli
insegnanti, con l'amministrazione, come associazioni e come cittadini.
Nel 2012, alla fine di questa lunga e faticosa campagna, qualcosa è
cambiato: la “Giornata” non si sarebbe più svolta in caserma, o almeno non
del tutto. Gran parte delle classi avrebbe partecipato a “percorsi sulla
Costituzione”, ambientati in vari luoghi simbolo della città. Avevamo
ottenuto ciò che chiedevamo, in apparenza: i bambini fuori dalla caserma.
Tutto bene, quindi?
Purtroppo no, altrimenti non sarei qui a scrivere questa lettera. E' vero,
i bambini non vanno più in caserma, ma la caserma adesso viene portata dai
bambini. Il centro città è praticamente militarizzato. L'evento culmine
della mattinata è rappresentato dal lancio acrobatico dei paracadutisti
sul Ponte di Mezzo. E soprattutto, dai principi fondamentali della
Costituzione è scomparso l'articolo 11.
Non sto scherzando, davvero. Chiunque cerchi nel programma della giornata,
fastosamente propagandato, le parole “Articolo 11: l'Italia ripudia la
guerra”, rimarrà deluso. Troverà invece una cosa che si chiama “principio
internazionalista”. Per illustrare a ragazze e ragazzi questo
(sconosciuto) principio fondamentale della costituzione i percorsi
didattici vengono gestiti dal CAPAR e dalla Quarantaseiesima Brigata. Il
ripudio della guerra ripudiato, e gestito interamente dalle forze armate.
No, non va tutto bene.
Non va bene, perché l'essenza della “Giornata” rimane quella di sempre.
L'ambiguità su cosa sia la pace, cosa sia la guerra, cosa sia la
solidarietà. E quest'anno si aggiunge anche l'ambiguità su cosa dice
davvero la Costituzione. Troppe ambiguità tutte insieme rischiano di fare
una bugia. E ai bambini non si dicono le bugie, soprattutto a scuola.
Una riflessione è ancora necessaria. Continuo a pensare che la “giornata
della solidarietà” debba essere svolta fuori dall'orario scolastico.
Perché nelle scuole l'educazione alla pace non può essere fatta con gite
festose che finiscono con esibizioni di stampo militaresco. Perché è
giusto ricordare i caduti in guerra, ma il modo migliore di farlo forse è
ricordarli tutti e lavorare perché la guerra non uccida più nessuno.
Perché l'educazione alla pace dei ragazzi più grandi deve iniziare dalla
Costituzione e dalla storia. Quest'anno cade il decimo anniversario
dell'inizio del conflitto in Iraq, che ha provocato centinaia di migliaia
di morti e che è iniziato anch'esso partendo da una bugia ( vi ricordate
le “armi di distruzione di massa”?) Nessuno a scuola ne sta parlando alle
nostre figlie e ai nostri figli.
Avevo detto all'inizio che questa lettera sarebbe stata forse noiosa,
perché diciamo le stesse cose da molti anni. Ma non è colpa nostra se non
veniamo ascoltati, e la questione è troppo importante per lasciarla
cadere. Le bambine e i bambini delle scuole pisane hanno diritto a un
altro modo di imparare cosa sono la Costituzione e la solidarietà. I
genitori hanno diritto di scegliere liberamente se mandare i propri figli
a un'iniziativa così controversa, senza doversi preoccupare di tenerli a
casa in un giorno lavorativo. E Pisa ha diritto a un'altra politica, che
faccia vere scelte di pace.

Maria Francesca Zini, candidata nella lista ‘una città in comune’, per
Ciccio Auletta sindaco
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Richiesta di chiarimenti
AUTORE: RIccardo Maini
email: -

23/4/2013 - 9:06

Sig. Sindaco e Sig.ra Assessora, i cittadini in questo particolare momento molto critico del comune vogliono avere invece delle parole, dati concreti.
Diamo allora qualche numero ai cittadini per renderli partecipi attivamente delle scelte del comune per quanto riguarda il contributo all'affitto.

Anno 2011 Stanziamenti comune: 135.000 €;Stanziamenti Regione: 183.180€; TOT.318.180€ ;
Anno 2012 Stanziamenti Comune 50.000 € ; Stanziamenti Regione 128.836 €;
TOT 178.836 €;

Anno 2011 Richieste Fascia A) 493.389 €;
Richieste Fascia B) 146.676 €;
TOT 640.605 €;
Anno 2012 Richieste Fascia A) 456.605 €;
Richieste Fascia B) 150.266 €; TOT 606.871€.
Il dato che immediatamente salta agli occhi è che il fabbisogno afferente alla fascia A) per il 2012 è inferiore di ben 36.784 euro rispetto al 2011, mentre si nota un leggerissimo aumento del fabbisogno afferente la fascia B) di 3590 euro.
Sindaco e Assessora gradirei, se possibile, avere un chiarimento pubblico: se vi è una richiesta di ben 33.000 euro, circa, in meno per l'assegnazione dei contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione per l'anno 2012 cosa significa ?.
Secondo le vostre drammatiche e a questo punto poco attendibili dichiarazioni si può andare ad affermare che a San Giuliano Terme vi è un costante aumento di richieste di sussidi per l'affitto o no?.
Che vi sia la necessità di maggiori stanziamenti per coprire l'intero ammontare dei fabbisogni è scontato e completamente condivisibile, ma informiamo correttamente i cittadini, non solo con la pubblicità ingannevole sempre che i miei dati non siano errati ed è possibile.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
ci credono solo loro...
AUTORE: rimo
email: -

22/4/2013 - 22:03

lo scollamento dalla realtà è completato.
Si auto applaudono istericamente anche dopo che Napolitano li ha accusati di essere incompetenti e inefficaci di fronte ai problemi del paese.
.... applaudono a qualsiasi cosa come oche giulive.
Avanti così, i nodi si stanno avvicinando al pettine per tutti.
Come direbbe Mauro Corona, la zappa e la memoria ci salveranno (forse).
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In risposta a: Riflessioni sul documento di Barca del 22/4/2013 - 17:18
90 su 100 non me lo pubblicano
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

22/4/2013 - 21:26

Una sola precisazione, Fabio, sulla teoria leninista che enumeri: le «avanguardie rivoluzionarie» non possono essere la testa della piramide di un partito socialdemocratico, per definizione.
E un partito di stampo rivoluzionario non si incardina nel sistema piazzando i propri dirigenti in qua e là a guadagnarsi 18.000 € mensili alla salute di chi suppone di essere guidato verso un cambiamento epocale: quello che tu individui giustamente come perno del tuo ragionamento non è Leninismo, ma un suo uso strumentale cui è stato dato il nome di «Opportunismo».
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Pazienza!
AUTORE: Grazia Mazza
email: [protetta]

22/4/2013 - 20:52

Stamani sono andata all'ospedale di Cisanello,reparto di radiodiagnostica P.S., per rimuovere un gesso alla gamba.Sono arrivata li' intorno alle ore 9.00 e ci sono rimasta fino alle ore 14.00,piu' o meno.Eravamo in molti ad attendere,c'erano anche bambini e attendevamo notizie:perchè nessuno piu' veniva chiamato per la radiografia di controllo?Ci hanno poi comunicato che l'apparecchio antidiluviano aveva deciso di autocollocarsi a riposo,quindi bisognava aspettare :.prima o poi qualcuno avrebbe detto cosa fare di noi. A quel punto ho smesso di essere ...paziente. Cio' che maggiormente mi ha infastidito é stato il constatare che il paziente, viene ignorato ;nessuno si preoccupa di informarlo ,con gentilezza. L'unica persona che voglio ringraziare di cuore é l'infermiera Nadia Guerrieri(mi perdonera' se ho sbagliato cognome):é stata gentile e disponibile con tutti noi,si é fatta in quattro per tranquillizzarci e, intanto, cercava di organizzare;grazie ancora di cuore!Mi chiedo(. a parte le doti personali,che purtroppo non tutti hanno , anche se per certi lavori dovrebbe essere la conditio sine qua non) come possa essere possibile che nei vari reparti non ci sia personale formato per affrontare le emergenze. i I politici capiranno mai che la Sanita"tagliata" e il paziente abusato sono violazioni della Costituzione? Lo sanno ma dicono che non si puo' fare diversamente,é la crisi.Io ho un'idea!Signori Politici eliminate gli innumerevoli privilegi economici che avete,curatevi presso i pubblici ospedali ,come noi:forse comprenderete.
----------------  RISPONDI





In risposta a: il documento di Barca del 16/4/2013 - 9:00
Riflessioni sul documento di Barca
AUTORE: possenti fabio
email: -

22/4/2013 - 17:18

Sono andato anche io a leggermi il documento Barca, stimolato dalla mia curiosità e dal dibattito che esso ha suscitato. Non l'ho ancora letto tutto, e mi sono limitato ad analizzare la "Sintesi" che ne fa da prologo.
Purtroppo, e spero di ricredermi nel proseguo della lettura completa del documento, Barca individua bene i problemi che affliggono l'Italia ed il sistema politico, ma non da delle risposte convincenti quando si tratta di elaborare delle soluzioni.
L'Idea del partito inteso come "laboratorio" dell'azione politica, nel quale gli individui si formano attraverso il processo di "mobilitazione cognitiva" delle idee e le risposte ai problemi politici, e che lui chiama "sperimentalismo democratico", è vecchio, ma soprattutto un cammino già percorso sia dalla Sinistra Italiana in tutte le sue varianti (e chiamo a testimonianza coloro che ne fanno parte da più tempo di me), che dagli altri partiti e movimenti politici che si sono affermati negli ultimi anni. E a questo fine posso citare sia la mia passata esperienza nell'IDV che quanto sta caratterizzando il movimento 5 stelle.
Anche il concetto di partito "palestra", tutto partecipazione, volontariato, radicamento nel territorio ecc non è anche questo nuovo.
Su una cosa sono particolarmente d'accordo, quando dice che fra i vari errori commessi dalla socialdemocrazia, uno dei più rilevanti è stato quello di pensare che solo elite di burocrati e tecnocrati possano dare una risposta ai problemi. (questo però è un vecchio "vizietto"della sinistra che deriva dalla vecchia teoria leninista delle avanguardie rivoluzionarie). Le risposte e le politiche devono sempre essere date dal "politico", cioè da colui e da coloro che, una volta fatta la necessaria sintesi dei dati tecnici (e non solo), individuano la direzione da seguire.
Infine l'ultima critica che mi sento di muovere, e che già altri hanno fatto, è che il documento è troppo lungo, ma soprattutto "complesso". La capacità di sintesi delle idee in politica è fondamentale, la prolissità ne svuota i significati.
----------------  RISPONDI





In risposta a: latte versato!!! del 21/4/2013 - 13:56
Dèmos
AUTORE: Simpatizzante di Italia Bene Comune
email: -

21/4/2013 - 14:22

Candidato Partito Voti %

Pier Luigi Bersani PD 1 395 096 44,9%

Matteo Renzi PD 1 104 958 35,5%

Nichi Vendola SEL 485 689 15,6%

Laura Puppato PD 80 628 2,6%

Bruno Tabacci ApI 43 840 1,4%

Totale - 3 110 210 100%

Caro Marco questa è la democrazia ed al secondo turno due milioni di italiani votarono per Bersani 61% ed un milione per Renzi 39%.
...e pensare che a me piaceva Tabacci vedi mpoò quanto ho sbagliato.
..alla prossima vedreremo! ma credo che coglionciotti come Bersani che con 4 milioni di voti congressuali che aveva, li butta al vento accettando che semplici iscritti potessero competere con lui, non esiste via...!

Mentre Hillary Clinton si mette subito a disposizione di Barak Obama il nosto(?) Matteo comincia subito ad a sparare bordate sulla "bottega" ben gli sta a quei pivelli!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
latte versato!!!
AUTORE: marco
email: -

21/4/2013 - 13:56

E' inutile piangere, pensavate fosse amore e invece....
Dovevate pensarci prima quando era il momento di scegliere il candidato premier.
La vostra ostinazione vi ha portato alla quasi estinzione, e mene duole molto soprattutto per gli elettori che credevano in voi!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Amarezza
AUTORE: P.G_
email: -

21/4/2013 - 12:00

Fortunatamente ieri avevo da fare e mi sono potuto risparmiare tutti i commenti televisivi alle vicende politiche nostrane. Rimane comunque in noi di sinistra l’amarezza di qualcosa che non abbiamo capito, di qualcosa che forse non sappiamo, non ci è dato conoscere ed in questi giorni ci sentiamo sempre più simili agli altri, cosa che non succedeva a noi “comunisti” quando ascoltavamo Berlinguer parlare della questione morale o quando piangevamo a vedere i suoi funerali (è l’unica cassetta VHS che non sono riuscito a rottamare).
Allora ci sentivamo, e forse eravamo, veramente diversi. Era uno stato d’animo che ci faceva sentire migliori, disponibili, accoglienti, onesti, che ci faceva sentire che eravamo nel giusto, che la nostra vita era ben spesa. Non solo per noi stessi ma soprattutto per gli altri. Ecco questa sensazione la stiamo perdendo, o l’abbiamo già persa negli accordi sotto banco, negli inciuci, nella ricerca degli interessi propri o della propria fazione, nella nostra incapacità di comprendere come se qualcosa ci sfuggisse, qualcosa di nascosto che mette a dura prova la nostra passione, la nostra stessa appartenenza ad un partito che nella sua definizione ha proprio il termine democratico.
Democratico deriva dal greco demos popolo, governo del popolo, forza del popolo. Ma l’impressione è che ci sia rimasto ben poco, che ci stiamo purtroppo adeguando. Una specie di convergenza parallela che non può portare lontano.
Non possiamo che sperare in un congresso serio ed in un cambiamento non più rimandabile se non si vuole che il grande popolo delle sinistra (che esiste sempre nonostante i propri dirigenti) non si disperda e possa finalmente governare questo paese secondo quei principi in cui noi, un tempo, ci riconoscevamo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Un partito di sinistra, democratico e sociale. del 21/4/2013 - 8:49
DA 48 ore
AUTORE: EX MILITANTE
email: -

21/4/2013 - 11:59

Ma adesso, ora, caro Rossi, non puoi arrogarti il diritto con tutto il PD di rappresentare la sinistra; quindi i tuoi ragionamenti non tornano più.
Adesso voi rappresentate il "C'è del marcio in Danimarca".
La dissoluzione del marcio avverrà, questa è l'unica certezza. La sinistra è un altra cosa, e questa cosa voi l'avete ammazzata.
Tutte le giustificazioni che voi continuerete a dare, da qui alle elezioni, anche se ci saranno tra 5 anni, non faranno che tenere inkaxxato il popolo della sinistra da voi offeso.
Il PD, o quello che poteva essere come idea, non esiste più da 48 ore.
Voi in 48 ore avete distrutto quello che sin dal dopoguerra si è tentato di costruire come Sinistra.
Voi siete dei Finanzieri, dei PrestaNomi... niente di più, niente di meno.
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AUTORE: Rossi Enrico
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21/4/2013 - 8:49

Alla radice del dramma che il Pd ha vissuto in questi giorni per l’elezione del presidente della Repubblica c’è la questione del partito, della sua organizzazione e delle sue regole. Questo Pd non è stato capace di unirsi a sostegno del suo ispiratore e fondatore, Romano Prodi. Ancor meno sarebbe stato capace di farlo su altri candidati come Rodotà, persona degnissima e autorevole.

È comprensibile la spinta che arrivava dagli amici di Facebook e da molti nostri iscritti ed elettori, ma abbiamo dovuto constatare che, per come è nata ed è stata rappresentata, la sua candidatura avrebbe finito per dividere ancora di più i grandi elettori del Pd e non avrebbe raggiunto i voti necessari per l’elezione.

La vicenda di Romano Prodi decreta in modo tragico e definitivo la fine di un’intera classe dirigente a livello nazionale, che coinvolge anche le new entry e la stessa periferia. Ma a mio parere le ragioni del progetto politico del Pd rimangono tutte valide: un partito della sinistra che affonda le sue radici nel mondo del lavoro e delle conoscenze, un partito sociale a difesa degli ultimi, che va oltre le contrapposizioni ideologiche del secolo scorso e riunifica in un unico progetto le culture dell’emancipazione.

Chi pensasse adesso di costruirsi in proprio qualcosa darebbe solo un contributo alla dissoluzione della sinistra. Per questo bisogna incominciare dalla ricostruzione del Pd.

Oggi siamo un partito contenitore di tutto e tutti, diviso, indisciplinato, pieno di rancori, denso di personalismi e di arroganze. Mi chiedo se non possiamo provare a costruire una forma diversa di partito, in cui democrazia, partecipazione, senso di responsabilità e rispetto reciproco possono convivere in un equilibrio positivo e stabile.

Per fare questo occorre anche una profonda riforma organizzava. Le direzioni composte da centinaia di persone non sono veri luoghi di discussione, né a livello nazionale né regionale. La possibilità dei vari leader di organizzarsi in proprio deve essere regolata sia nelle forme che nei finanziamenti. La partecipazione e la consultazione degli iscritti deve essere un metodo costante non solo per la selezione del gruppo dirigente ma anche, e direi soprattutto, per le scelte politiche e i loro contenuti.

Il nuovo Pd deve essere ricostruito sul territorio, a cominciare da tutti i luoghi di lavoro, dai problemi sociali, economici e ambientali. E deve mantenere aperto il confronto attraverso un rapporto stretto con gli intellettuali e il mondo delle conoscenze.

Abbiamo quindi bisogno di persone e funzionari che per un periodo di tempo non breve si dedichino a questo lavoro di ricostruzione, lasciando da parte l’obiettivo del successo politico personale per innamorassi di una impresa collettiva.

Il segretario di questo partito non deve, né potrà, essere candidato premier. Dovrà dare l’esempio, evitando che la premiership oscuri tutti gli altri. Il dibattito interno non potrà che essere aperto, ma una volta fatte le consultazioni e decise le scelte negli organismi dirigenti, queste dovranno essere portare avanti con coerenza e le forme di dissenso dovranno essere contenute in modo comunque da non compromettere la realizzazione degli obiettivi scelti. La critica non può spingersi fino a danneggiare l’immagine del partito e la sua stessa esistenza.

È evidente che tutto questa non basterà e che la discussione su cosa deve essere e di come si vive dentro il partito avremo già dovuto farla. Oggi è ancora più urgente, come avverte lo stesso Fabrizio Barca con le sue riflessioni. Senza partiti democratici, lo abbiamo capito tutti, è la stessa democrazia a rischio di collasso. E l’Italia ha bisogno di un partito di sinistra, democratico e sociale.
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In risposta a: Quello che mi è difficile ............. del 20/4/2013 - 11:50
Serpi in seno.
AUTORE: ABC*
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20/4/2013 - 13:18

Te lo dico io il motivo: è la Chiesa che non gradisce un uomo fermamente laico come Stefano Rodotà.
Ti potrei ricordare le posizioni che Rodotà esprime da anni sui rapporti etici, politici e civili con la Chiesa, ma le puoi trovare da solo, e vedrai che la mia risposta non ti sembrerà improbabile.
Noi una serpe in seno ce la coviamo da sempre; la Chiesa da sempre serpi in seno non ne vuole. Un tempo le squartava ai cavalli, oggi le schiaccia sotto la sua rossa scarpetta di raso dorato.
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AUTORE: Ultimo
email: -

20/4/2013 - 11:50

.......... comprendere ..... è l'ostinazione nel non voler votare Stefano Rodotà ........ eppure è una prestigiosa figura della sinistra che darebbe lustro alla nostra immagine nel mondo ed una garanzia verso tutte le forze politiche. Nessuno della sinistra ha speso una parola per spiegarci il motivo. ......... Ultimo.
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In risposta a: del
Invaiatura
AUTORE: Mister No
email: -

20/4/2013 - 11:16

Altro che invaiatura , il PD si è disintegrato.
Odio dire " l'avevo detto " ma questa volta non posso farne a meno per cui mi sfogo , tant'è la rabbia mentre l' Italia sta andando a fondo ,anzi , abbiamo cominciato a scavare.
L' avevo detto in tempi non sospetti che un'era bono a fa' il candidato premier , l' avevo detto che l' unica strada percorribile per il PD era quella di ritornare al voto il più velocemente possibile con un' altro canditato , l' avevo detto che inseguire un' accordo con Grillo era giocare con il fuoco, visto che uno dei suoi cavalli di battaglia era mandare a casa i partiti esistenti( ci sta riuscendo facile) , l' avevo detto che la linea politica dopo le primarie fatta di scelte ondivaghe e ambigue era completamente sbagliata ed ora eccoci serviti.

Riguardo a un mio commento alla
"Battigia di Trilussa" intendevo dire che si parla spesso di turismo sul nostro territorio , ma finchè non saremo noi cittadini residenti a volerlo davvero , nessun amministratore si preucuperà di varare davvero una programmazione per realizzarlo perchè ovviamnete non c'è nessuna intenzione di andare contro il volere dei propri elettori che come vediamo qui sul forum si scannano per i posti barca , che per quanto possano essere una comodità notevole , non creano nessun posto di lavoro.Della serie si guarda alla pagliuzza , ma non si vede la trave.
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In risposta a: Ci mancava Prodi del 19/4/2013 - 14:57
Primavera
AUTORE: Agricoltore
email: -

20/4/2013 - 7:01

Siamo in Primavera è giunto il momento di andare a vangare du prode oggi c'è andato uno che si chiama mortadella con l'aiuto di un grande agricoltore che da anni vanga prode e non gli è cresciuto mai niente forse è meglio cambiare .
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In risposta a: del
che tristezza
AUTORE: nicche
email: -

19/4/2013 - 23:12

Il pd si riprenderà? Spero di si.
Hanno diretto la nave contro gli scogli sperando di passarci sopra!
Secondo me Bersani ha dei cattivi consiglieri, perché non hanno votato Rodotà prima che fosse troppo tardi?
"Troppo colto? Troppo indipendente? Troppo onesto? Troppo popolare? Troppo presidente di tutti? Troppo pericoloso per i processi di Berlusconi? Troppo intransigente verso scandali come MPS? Io vorrei una risposta da Bersani, non lo capisco, non riesco a capacitarmi del fatto che il suo partito non voti Rodotà. Proviene dalla sua area politica. E' un uomo integerrimo. Se votato da Pd, Sel e M5S dal quarto turno avrebbe la maggioranza necessaria per essere eletto.
Perché no? Bersani questo lo devi spiegare al Paese. Perché no? Se non c'è un motivo allora significa che ci sono dei motivi inconfessabili. Perché no Bersani?"
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