none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: del
Ci mancava Prodi
AUTORE: Addio core
email: -

19/4/2013 - 14:57

Se fanno Prodi presidente della Repubblica possiamo chiudere i battenti. Una personalita non politica e di alto profilo No? Mario Draghi....uno a caso. Non ci sono più aggettivi negativi per definire questa gente...
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In risposta a: Rischianto da ride del 19/4/2013 - 12:27
Un'è da tutti 'apì...
AUTORE: Oracolo nostrale
email: -

19/4/2013 - 12:46

...lo disse anco la vorpe; gliè acerba ll'uva e ciri-nunciò; ma..campò uguale (la volpe, 'nsenò un capisci); così come e gatti 'ontinuano a piscià nonostante quarche stubito metta le bottiglie di prastia tuttontorno.
Mai s'è visto un gatto stiantà da piscià ed una vorpe colla scaletta sulle spalle per chiappà ll'uva.
...unt'angoscià se unca-pisci liè uguale c'è posto x tutti inermondo! deretta; tira via, unti soffermà 'nsenò ti succede come quelli che smettano di move le braccia e le gambe in mare; o si mettimo a morticino o bevano.

...poi ci son quelli che capiscono meglio le barzellette Alvaro Vitali e male le storie di Trilussa o di Gianni Rodari e quindi, ripeto! c'è posto "per ambedue entrambi"; come disse Fredo del Lelli quando 'ntese parlarà di spizzico il 16 luglio del /56 alle 10,18 (era di lunedì)
bona.
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In risposta a: Servizio Pubblico & bei servizi resi.... del 19/4/2013 - 9:00
Rischianto da ride
AUTORE: Schianto da ride
email: -

19/4/2013 - 12:27

Ha propio ragione Ultimo che questo quì scrive tanto ma poi si intrafuna e non sà come sortire dai discorsi ma se anche ci riusisse a sortire nn avrebbe detto NIENTEEEE!!!!!!
Bravo Ultimo DINNENE ma tanto da le rape il sangue non ce lo levi.
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AUTORE: Oracolo costernato
email: -

19/4/2013 - 9:00

...ai nostri poveri cervelli devastati dalle strisce le notizie con due scosciate alte e belle che saltellano sul tavolo di quel simile telegiornale per imbevuti.

..mi sembra la storiella della rana lessa "la rana sentì l'acqua scaldarsi pian piano e lipperlì fece un giretto su se stessa e si addormento (come i nostri cervelli) poi dopo mpopò si trovò appanciall'aria cotta e lessata"

Si a noi a forza di vedere quel cavolo di programma di San-Toro (iersera ho acceso e spento il TV per 5 volte immediatamente)con i vari Cacciari che s'incazzano anche con se medesimi, il contaballe a pagamento settimanale di Travaglio e Vauri e Crozzi di Ballarò, poi crediamo veramente al "cantacrocerista-animatore" Berlusconi ed al comico per antonomasia Giuseppe Grillo se poi ci mettiamo la drammaticità della sinistra di aver perso le elezioni Italiane per colpa di una sola regione (Sicilia) il 61 a zero dei tempi passati e i Radicali comprati per 7 miliardi dal Berlusca (Bonino Presidente -partito ipotecato) e la vittoria sempre del portafoglio del Berlusca con poi l'acquisto di due senatori per dar di balta a Prodi. Ora la nostra idea della politica di sinistra anche se ritornasse per un momento il realismo politico di Palmiro Togliatti e di Enrico Berlinguer troverebbero i nostri(?) cervelli fritti prima dai Locchetto, dal Fassino troppo alto-brutto e logorroico, poi dal Fassina con quella vocina che sembra voglia far bausette "alli scemi" poi dai fumettari, dalle strisce le notizie, dai Gabibbi e dai rincoglioniti che credono di risolvere la sovrapproduzione/sovropopolazione causa prima della nostra crisi ed i 7 milirdi di uomini che purtroppo per un mondo solo son troppi e Casaleggio Gianroberto ha trovato una bella soluzioncina; distruggerne sei milardi uomini (e donne) preventivando seriamente(?) una bella guerra batteriologica il giorno del suo 100esimo compleanno e dopo viver contenti, alleluia!
anzi, bona!

piesse; la manona di Bersani sulla spalla di Al Fano fatta vedere ripetutamente dalla nostra TV a prima vista sembrerebbe l'abbraccio di Giuda, ma, poteva, e credo sia stato per dirgli nell'orecchio: visto!? vi stiamo facendo un culo come una cesta!
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In risposta a: Strano ma non troppo...Ultimo che... del 19/4/2013 - 0:48
E' più duro delle ............
AUTORE: Ultimo
email: -

19/4/2013 - 8:56

.......... pine verdi, legge ma un capisce ...... un s'è nemmeno accorto che non ho risposto ma ho integrato il precedente intervento ........ ma lui unvorlegge la verità ...... lui crede solo alle fandonie che gli incuccano e quando scrive va fuori tema perchè non riesce a tenere il filo del discorso ......... e poi sono mesi che un fa altro che piove e lui si ostina a sostenere che unvorpiove. Gli faccio notare che ormai ha l'età per pensare ...... e se non lo fa con cavoli suoi. .......... Ultimo.
P.S Stamani vado al mare e vi vado nel baghere.
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In risposta a: L'organizzaro PD ha spinto ............. del 18/4/2013 - 20:16
Strano ma non troppo...Ultimo che...
AUTORE: Maunvorpiove
email: -

19/4/2013 - 0:48

...risponde ad Ultimo.

..alla grazia di Cacciari che quando parla s'incazza con se medesimo!
..siemo alla frutta (secca) noci, noccioline, pistacchi, ma..le noccioline èn pistacchi e le noci di 'occo è frutta fresca o secca!?
Questo gliè il dilemma!
...e forse li (se i pistacchi èn noccioline)il coltivatore/politologo Ultimo saprebbe rispondere con competenza.
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In risposta a: Oggi la sconfitta .......... del 18/4/2013 - 14:38
L'organizzaro PD ha spinto .............
AUTORE: Ultimo
email: -

18/4/2013 - 20:16

......... Bersani alle primarie contro Renzi ....... ma il conservatorismo non paga. ....... Sono riusciti a perdere le elezioni già vinte, con circa 8 punti percentuali di vantaggio, due mesi prima del ricorso alle urne e dopo quasi due mesi non sono riusciti a fare un governo ........ e tutto questo a ventaggio di Berlusconi. ..... Adesso mi viene il sospetto che non esista solo tangentopoli o calciopoli ...... ma anche politicopoli ..... nessuno si meravigli se dovesse venire alla luce qualcosa del genere, perche è troppo strano quello che sta succedendo ....... a meno che tutto quello che incomprensibilmente sta succedendo sia colpa di semplice incapacità. ........ Ultimo
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In risposta a: Pulizia della spiaggia del 16/4/2013 - 21:13
ma allora....
AUTORE: icccs
email: -

18/4/2013 - 16:57

Mi sa tanto (e penso di non sbagliare affatto)che tu sia solo uno cui piace scrivere tanto (ma tanto!) e parlare tanto (ma tanto!) e che non si rimbocca mai le maniche.
Eri presente qualche settimana fa alla pulizia delle spiagge di Marina di Vecchiano (comune di tua appartenenza)di cui vuoi fruire giustamente con la famiglia senza contribuire come cittadino responsabile? Credo di no.
Se il risultato è pessimo sicuramente
è dovuto al tempo meteorologico che non ha aiutato e alle persone che non hanno partecipato pensando poi che qualcuno farà qualcosa per loro...
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In risposta a: del
PRETESE
AUTORE: Fratino
email: -

18/4/2013 - 14:41

Bravo Alessio mi sa che anche te ti ricordi di marina di Vecchiano solo quando c'è da pagare il parcheggio, se invece quando fa sempre un po' freddino ti unissi a quei pochi che la vanno a pulire? (Credimi di sacchi ne riempiono molti, e come si dice:l'unione fa la forza),il 25 aprile un buo per stende la tovaglia lo troveresti anco te.
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In risposta a: del
Oggi la sconfitta ..........
AUTORE: Ultimo
email: -

18/4/2013 - 14:38

.......... di Bersani e di Marini è la vittoria dell'Italia. Forse nel pomeriggio o domani le cose potrebbero cambiare ....... ma allora sarebbe la vittoria si Bersani e di Marini e la sconfitta dell'Italia. E' ormai chiaro che il PD sta sfasciandosi con il solito vecchio comportamento che gli italiani non riescono più ad accettare. Le promesse elettorali di un rinnovamento della classe politica ....... si sono, oggi, rivelate promesse da marinaio. Bersani che abbraccia Alfano con la benedizione di Berlusconi ........ l'inciucio e gli interessi personali e di partito sono, per i vecchi della politica, al di sopra degli interessi nazionali. Dopo quasi due mesi dalle elezioni non sono riusciti a fare niente di sensato per gli italiani. Eppure il tragico momento economico, che mette in difficoltà tante famiglie, avrebbe dovuto essere di sprone ad agire concretamente Gli italiani nei momenti difficili hanno saputo coalizzarsi e fare sacrifici e lo hanno fatto e lo stanno facendo anche in questo momento ........ ma sono i vecchi politici a mettere i bastoni fra le ruote di chi si sacrifica. .......... Ultimo.
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In risposta a: AL MIO PARTITO, AI SUOI GRANDI ELETTORI del 17/4/2013 - 23:36
concordo
AUTORE: leonardo bertelli Migliarino
email: -

18/4/2013 - 9:02

Come non essere daccordo con Sanavio? Al di là della persona di Marini,che rispetto,il PD votandolo si consegnerebbe ancora una volta nelle mani del Cav., che statene sicuri alla prima occasione si riprenderà tutto con gli interessi. A quel punto, ma forse anche prima, il partito continuerà ad esistere? Credo che la BASE,già disorientata da certe scelte,non risponderà più e allora ognun per se e Dio per tutti. Se davvero vogliamo cambiare le cose,non a parole, la scelta del nuovo Presidente deve andare nella direzione che le ultime elezioni hanno detto: cambiamento,nuovi scenari, lasciare il Cav. per la sua strada e andare incontro a quello che la nostra gente chiede. Non sono un estimatore di Renzi ma questa volta ha ragione,votare Marini, lo ripeto niente sulla persona, è un errore che probabilmente pagheremo caro. Ma è così difficile votare Rodotà ? Abbiamo inseguito Il mov5st. per giorni e giorni e ora che si può trovare un punto d'intesa sul Quirinale, che inevitabilmente si ripercuoterà anche sul futuro governo,ci mettiamo ad inseguire Berlusconi ? Se così sarà non stupiamoci se poi il Pd perderà altri milioni di voti, ce lo siamo voluto....e comunque tutto questo non sarà " in mio nome".
Saluti... e speriamo che la notte abbia portato consiglio....
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AUTORE: Giacomo Sanavio
email: -

17/4/2013 - 23:36

Sono oggettivamente "destabilizzato".... L'elezione del Presidente della Repubblica non è mai stato un evento di "straordinario interesse"... almeno per me. Questa volta è diverso: per la stagione politica che stiamo vivendo, perché è la prima elezione dell'epoca della "partecipazione 2.0", per il ruolo che Napolitano (che non amo particolarmente) ha saputo, comunque, disegnare per il Capo dello Stato... per la "precarietà" che percepisco con drammatica emozione.... Le soluzioni che il Pd sta pensando, che Bersani sta proponendo ai "grandi elettori pd"... non mi convincono e non mi piacciono. Non mi permetto di esprimere giudizi di valore su Amato, D'Alema, Marini o Mattarella (su alcuni di loro si potrebbe discutere eccome!); meritano comunque il mio rispetto. Mi permetto di osservare che non rappresentano la risposta che il Paese attende. Dimostrano che non siamo in grado di "metterci in sintonia" con le sensibilità, le richieste, "l'urlo" di disperazione che sale dai cittadini verso le istituzioni.
Penso davvero che il 25 febbraio ci sia stato inviato un messaggio chiaro e forte ed una richiesta di radicale cambiamento. O sappiamo interpretarlo e dargli una risposta o il prossimo sarà ancor più drammatico e, non escluderei, traumatico.
I sondaggi non hanno funzionato allora, non mi convincono oggi; non leggiamoli più! Anzi, smettiamo di commissionarli. Assumiamo l'onesto atteggiamento di chi vuol comprendere, di chi vuol essere al servizio, di chi sa ammettere di aver sbagliato. Solo così potremo non gettare al vento idealità, principi, valori, programmi e propositi.
Domani, c'è bisogno di dare all'Italia un Presidente che sappia difendere la Repubblica disegnata nella Costituzione; che sappia interpretare il bisogno di cambiamento; che sappia ridare fiducia e speranza. Diamoglielo! Dateglielo! O sarà meglio "passare la mano"....
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In risposta a: Pulizia della spiaggia del 16/4/2013 - 21:13
Le piene del Serchio
AUTORE: Vecchianese
email: -

17/4/2013 - 7:37

Capisco il tuo problema, ma vorrei invece far notare il grande impegno di risorse del nostro comune che deve pulire la spiaggia. Questo sporco viene dal Serchio durante le piene ed è il risultato di una cattiva manutenzione delle rive di questo fiume e dei torrenti della Garfagnana. Di questi tempi il comune di Vecchiano credo che inizi la pulizia perché si presume che non ci siano più piene.
Credo che questo problema faccia lievitare di molto i costi di gestione che insieme alla raccolta dei rifiuti estivi fa lievitare anche i costi dei parcheggi per i non residenti.
Io proporrei che ad esempio che i fruitori di questa spiaggia si riportassero lo sporco a casa. Capisco che è difficile farlo capire ma magari con un'ordinanza del parco e del comune si potrebbe iniziare. Per il Serchio e le piene c'è solo da domandarsi tutto quel legname perché non viene raccolto con la manutenzione degli argini del Serchio e dei Torrenti?
Credo che questa riflessione possa aprire un dibattito per trovare soluzioni e far pagare qualche euro in meno per i parcheggi e magari ritrovarci con meno sporco sul mare.
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In risposta a: del
Pulizia della spiaggia
AUTORE: Alessio
email: -

16/4/2013 - 21:13

Domenica mi trovavo a Marina di Vecchiano con la mia famiglia e con dispiacere abbiamo visto che l'amministrazione comunale non ha ancora fatto ripulire la spiaggia dalla sporcizia accumulata durante l'inverno. E' stato praticamente impossibile stendere un asciugamano e far giocare i bimbi a palla senza che si facessero male,non solo con i legni ma con i vetri, sembra una discarica!!!!
Ci avviciniamo al ponte del 25 Aprile e del 1 Maggio, credo che andrò a Torre del Lago, visto che di Marina di Vecchiano il comune se ne ricorda solo quando è il momento di far pagare il parcheggio.
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In risposta a: del
il documento di Barca
AUTORE: Francesco Francescaglia
email: -

16/4/2013 - 9:00

ho finito di leggere il documento di Barca sul partito nuovo. notevole. anzitutto rilancia la forma partito dopo più di 20 anni in cui è sotto attacco e vista come problema invece che come soluzione.
Poi è una riflessione organizzativa straordinaria perché non autoreferenziale, ma connessa al ruolo dello stato e alla funzione del governo.
C'è un rilancio anche del ruolo dello stato: un'altra inversione di tendenza (dice chiaramente che allo stato spetta il compito di governare l'economia contro gli automatismi del pareggio di bilancio).
Ci sono poi innovazioni che riprendono molti degli strumenti classici dei comunisti e della sinistra: lo stesso titolo "un partito nuovo" è esplicito riferimento a togliatti e alle sue innovazioni nel creare un partito di massa; la mobilitazione cognitiva mi sembra un metodo per perseguire l'egemonia culturale gramsciana usando le opportunità dell'emergere di quel general intellect di cui parlava carlo marx.
Lo sperimentalismo democratico è una pratica innovata che il Pci ha immaginato creando luoghi della partecipazione e del confronto nella società (dalle circoscrizioni alla concezione del regionalismo..) e che è molto presente in alcune esperienze nordiche.
C'è l'idea - sui cui insiste molto - della funzione positiva del conflitto, per cui il partito stesso dovrebbe creare un conflitto con lo stato, non solo confrontarsi con esso o portarlo nelle istituzioni.
C'è una riflessione - tutta berlingueriana - sul rapporto tra stato e partito e sugli effetti perversi dell'occupazione del secondo da parte dei primi.
C'è la stroncatura dei nuovismi delle funzioni salvifiche della rete e dei partiti liquidi e leggeri (di leaderismo o partito azienda, manco a parlarne).
C'è una stroncatura delle primarie se non inserite in un contesto più ampio.
C'è l'idea di una supremazia della politica sull'economia.
C'è un'idea forte del lavoro e del conflitto tra esso e il capitale (si parla di operai!).
C'è la primazia del partito sugli eletti.
C'è un'idea centrale che è la cultura, come fine e metodo, anche contro la tecnocrazia che distrugge il confronto e la critica: i partiti sono le fucine delle idee.
C'è la critica al pensiero debole e la volontà di ricostruire un pensiero forte.
C'è la stroncatura di ogni idea di gestione manageriale sia della cosa pubblica che del partito.
C'è l'idea che i partiti servono per innovare la macchina pubblica e per produrre maggiori e migliori beni pubblici.
C'è la riappropriazione della parola sinistra. insomma una riflessione alta e profonda, che rilancia la forma partito nella società del terzo millennio, c'è materia per confrontarsi senza settarismi.
Magari nei prossimi giorni scriverò qualcosa di più approfondito, un documento come quello di Barca non può lasciare indifferente chi si occupa(va) di organizzazione e da anni si interroga su questi temi!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
FORESTIERI.
AUTORE: Nativo di Migliarino.
email: -

16/4/2013 - 0:30

Forestieri tutti bravi a volere il posto barca, magari strapagarlo per venirci tre volte all'anno. Lasciare la barca affondata( chi se ne frega HO VAINI la riompro!)
Poi come tutti gli anni, si vede la differenza, sulla spiaggia, il nativo, i suoi troiai li porta a casa, e fa la differenziata,le brave persone invece?
Si rompe la sdraia? (DI PRASTIA) la cao lì troppa fatica riportarla fino al parcheggio.
La SPAZZATURA? abbiamo TRE opzioni:
la lascio sulla spiaggia (SARO FURBO?)
la riporto verso casa, ma a metà strada, ma rotto i cabasisi e la tiro nel canneto o la lascio lungo la CICLABILE.
Terza opzione la porto fino al parcheggio, poi
arrivato alla macchina l'illuminato di turno che fa?
Leva la macchina dal parcheggio e ci lascia il sacchetto, (BRAVO 10 E LODE).
Provate a di che non è così.
... cominciate a venire al mare rispettando le regole,ma soprattutto l'ambiente.

BONAAAAAAA!
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In risposta a: 3 sfondoni del 13/4/2013 - 9:22
Non erano 3 sfondoni!
AUTORE: possenti fabio
email: [protetta]

13/4/2013 - 14:30

Quando nel titolo del tuo post ho letto che mi rimproveravi 3 sfondoni, non ti nego che ho temuto di averne scritto qualcuno, ma quando ho letto le tue argomentazioni ho tirato un bel sospiro di sollievo. E’ un po’ noioso rispondere punto su punto alle argomentazioni, soprattutto per chi legge (a patto che ci sia qualcuno che ci legga a parte noi due), ma anche per chi scrive. Però è sabato, ed ho del tempo da dedicare al forum.
Il mio paragone azienda stato era finalizzato ad innescare una riflessione pratica da parte dei potenziali lettori, e non aveva nessuna pretesa di teorizzare lo stato-azienda. Senza entrare troppo nel dettaglio, condivido la tua idea di stato, e come vedi non siamo molto lontani. Fra l’altro, lasciamelo dire, se molti dipendenti e funzionari pubblici si comportassero come se lo stato fosse un’azienda di loro proprietà, penso proprio che ci sarebbe una minore dispersione di risorse.
Per quanto riguarda il concetto di politica liberal progressista, ne approfitto per darne una spiegazione, visto che è un concetto mio personale, che si aggancia però alla pratica della vita politica italiana, europea ed internazionale. Il concetto di “progressista” è stato per tanti anni la bandiera della sinistra italiana prima di essere abbandonato a se stesso e ripudiato come un cattivo slogan. Il concetto di liberale ha vari significati, esistono liberali di sinistra, per i quali l’uguaglianza è un punto di arrivo fondamentale e liberali di destra che del concetto di “uguaglianza” non sanno che farsene. E questo non lo dico io soltanto, ma lo si trova pari pari nel libro di Bobbio che dovresti conoscere molto bene, sul concetto di destra e sinistra. In Italia, per motivazioni storiche, il concetto di liberale è sempre stato un concetto di destra, ma in altri paesi, in particolare quelli anglosassoni ha avuto una storia diversa. Insomma, tanto per essere chiari, affermare di essere di sinistra oggi non significa essere per forza socialisti o comunisti, ma anche liberal progressisti secondo il concetto che ho cercato di spiegare sopra.
Per ciò che concerne la Cina possiamo anche qui spendere fiumi di parole. Intanto, per ora, e fino a prova contraria, l’elite del partito comunista detiene il potere in Cina, e se poi secondo te lo sta facendo in un modo che non condividi (la cosiddetta via socialista della Cina) non posso che prenderne atto. Su una cosa però non me la sento di non contraddirti, ovvero sul ruolo di Mao nella storia cinese. Il Grande Balzo in Avanti, la Rivoluzione culturale, le Campagne di rettifica sono tutte cose di cui i cinesi non ne vogliono sentir più parlare a causa delle sofferenze e dei milioni di morti che hanno provocato. Stai tranquillo, in Cina nessuno rimpiange Mao. Fra l’altro ti voglio ricordare che il più grande nazionalista cinese è stato proprio lui, mentre da una parte lanciava la “Rivoluzione culturale”, dall’altra prendeva gli accordi con gli Usa in funzione anti-sovietica e alla faccia dell’internazionale socialista.
Infine, per quanto riguarda la tua domanda finale, non penso di avere una risposta decisiva e definitiva, ma può essere ricondotta alla questione del rapporto tra la pratica, l’osservazione empirica e la teoria. Esse sono inevitabilmente legate tra loro ed è sempre difficile capire quale delle due viene prima o ha più importanza. Mi prometto però di risponderti più accuratamente successivamente.
----------------  RISPONDI





In risposta a: L'Italia e l'euro del 12/4/2013 - 19:51
3 sfondoni
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

13/4/2013 - 9:22

Nelle intenzioni il «buon Fabio» solleva anche problematiche interessanti e con il giusto piglio critico ma, poiché «stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus», sarà forse il caso di correggere la bellezza di 3 colossali sfondoni il cui senso logico è ben peggiore di un'errore grammaticale o morfo-sintattico.
La prima perfida insinuazione è contenuta nella domanda «comprereste mai un'azienda, cha fa acqua da tutte le parti, che non genera utili, che paga un quinto delle sue entrate in interessi e che ha una previsione di rientro dall'indebitamento per un periodo di 150 anni?».
Lo Stato - così come tutti gli enti pubblici - non è «azienda» benché anni di corruttela intellettiva e di malversazione liberale e liberista, di privatizzazioni selvagge, di socializzazione delle perdite aziendali di qualche decisamente «più uguale di altri», di immissione sul mercato di qualcosa che per definizione non dovrebbe esistere - il Debito Pubblico - abbiano introdotto concetti in materia pesantemente eterodossi, per utilizzare un eufemismo.
L'ente pubblico deve erogare servizi al costo del lavoro che vi si conferisce e non essere compartecipe di società pubbliche (le quali, per quanto pubbliche possano essere sono chiamate a ingenerare profitto «capitalistico»), non assurgere a «permessificio», ma occuparsi di sostenere le politiche sociali, la cultura, la scuola, la salute, etc. con strumenti finanziari collettivi, anziché ripianare i bilanci di questa o quell'altra impresa compiacente con le risorse di tutti.
Il secondo sfondone è contenuto nella perniciosissima frase «una politica liberal progressista e di sinistra», perché richiama due correnti di pensiero totalmente estranee alla Sinistra: un po' meno la seconda senz'altro, ma certamente la prima è patrimonio culturale di Destra (e anzi, la causa stessa di ogni problema planetario); inoltre l'appello sarebbe rivolto a chi? Chi dovrebbe perseguire una politica liberal-progressista?!? C'è un soggetto per questa affermazione? A chi ti riferisci?!?
Ultimo sfondone: «la Cina comunista». Stiamo parlando di un mastodontico stato-cooperativa al servizio del WTO e del FMI le cui commesse provengono per oltre l'80% dall'Occidente; le disparità socio-economiche di una Cina che ha rinnegato Mao in tutte le forme ed in tutti i modi possibili, sono addirittura più marcate che in Occidente; si tratta sostanzialmente dell'unico e forse ultimo strumento ancora funzionante del Capitalismo, a dispetto del bel colore delle bandiere sventolanti in ogni angolo del Celeste Impero.
Non pensi Fabio che siano le condizioni ed i rapporti sociali che insistono all'interno di uno stato, a determinarne il suo reale orientamento e contenuto politico-economico, piuttosto che la forma di partecipazione scelta o i richiami filosofici a questa o a quella disciplina filosofica?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Il nuovo ..... del 11/4/2013 - 7:55
i grandi elettori
AUTORE: H.Bosch
email: -

13/4/2013 - 0:10

Grandi elettori regionali, l'elenco completo

ROMA - L'ultima a eleggere i suoi è stata la Regione Marche. Ora l'elenco dei grandi elettori nominati di consigli regionali per partecipare all'elezione del presidente della Repubblica è completo. Ecco l'elenco dei nomi con cariche e partito di appartenenza.
ABRUZZO - Giovanni Chiodi (PDL) - Presidente Regione Camillo D'Alessandro (PD) - Consigliere Nazario Pagano (PDL) - Presidente Consiglio.
BASILICATA - Paolo Castelluccio (PDL) - Consigliere; Vito De Filippo (PD) - Presidente Regione; Vincenzo Santochirico (PD), Presidente Consiglio.
CALABRIA - Giampaolo Chiappetta (PDL) - Consigliere; Sandro Principe (PD) Consigliere; Giuseppe Scopelliti (PDL) - Presidente Regione.
CAMPANIA - Stefano Caldoro (Nuovo PSI) - Presidente Regione; Paolo Romano (PDL), Presidente Consiglio; Giuseppe Russo (PD) - Consigliere.
EMILIA ROMAGNA - Enrico Aimi (PDL) - VicePresidente Consiglio Palma Costi (PD) - Presidente Consiglio Vasco Errani (PD) - Presidente Regione.
FRIULI VENEZIA GIULIA - Franco Brussa (PD) - Consigliere segretario Luca Ciriani (PDL) - VicePresidente Regione Maurizio Franz (LN) - Presidente Consiglio.
LAZIO - Mario Abbruzzese (PDL) - Consigliere; Daniele Leodori (PD) - Presidente Consiglio; Nicola Zingaretti (PD) - Presidente Regione.
LIGURIA - Claudio Burlando (PD) - Presidente Regione Rosario Monteleone (UDC) - Presidente Consiglio Luigi Morgillo (PDL) - VicePresidente Consiglio.
LOMBARDIA - Umberto Ambrosoli (Patto Civico) - Consigliere Raffaele Cattaneo (PDL) - Presidente Consiglio Roberto Maroni (LN) - Presidente Regione.
MARCHE - Giacomo Bugaro (PDL) VicePresidente Consiglio Gian Mario Spacca (PD) Presidente Regione Vittoriano Solazzi (PD) Presidente Consiglio.
MOLISE - Salvatore Ciocca (PDCI) - Consigliere; Angiolina Fusco Perrella (PDL) - Consigliere; Francesco Totaro (PD) - Consigliere.
PIEMONTE - Roberto Cota (LN) - Presidente Regione; Luca Pedrale (PDL) - Consigliere; Wilmer Ronzani (PD) - Consigliere.
PUGLIA - Onofrio Introna (SEL) - Presidente Consiglio Antonio Maniglio (PD) - VicePresidente Consiglio Nicola Marmo (PDL) - VicePresidente Consiglio.
SARDEGNA - Ugo Cappellacci (PDL) - Presidente Regione Giampaolo Diana (PD) - Consigliere
Claudia Lombardo (PDL) - Presidente Consiglio.
SICILIA - Giovanni Ardizzone (UDC) - Presidente Assemblea Francesco Cascio (PDL) - Consigliere
Rosario Crocetta (PD) - Presidente Regione.
TOSCANA - Roberto Benedetti (PDL) - VicePresidente Consiglio Enrico Rossi (PD) - Presidente Regione
Alberto Monaci (PD) - Presidente Consiglio.
TRENTINO ALTO ADIGE - Pino Morandini (PDL) - Consigliere Alberto Pacher (PD) - Presidente Provincia Trento Rosa Thaler Zelger (SVP) - Presidente Consiglio TAA.
UMBRIA - Eros Brega (PD) - Presidente Consiglio; Catiuscia Marini (PD) - Presidente Regione; Massimo Mantovani (PDL) - Consigliere.
VALLE D'AOSTA - Augusto Rollandin (UV), Presidente Regione.
VENETO - Franco Bonfante (PD) - VicePresidente Consiglio Clodovaldo Ruffato (PDL) - Presidente Consiglio Luca Zaia (LN) - Presidente Regione.



Tra i grandi elettori non c'è nessun sindaco di una qualsiasi grande città Italiana, perchè doveva esserci Renzi ?
Perchè è giovane ?
Perchè ha perso le primarie ?
Perchè è simpatico a Berlu..?
Perchè è andato ad "Amici" ?
Perchè col giubbottino sembrava "Fonzie" ?
Perchè.....
P.S. di Renzi ne basta uno...e avanza già...
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In risposta a: del
L'Italia e l'euro
AUTORE: Fabio Possenti
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12/4/2013 - 19:51

Qualche giorno fa, preso da curiosità, sono andato a cercarmi su internet qualche dato sul bilancio dello stato, e pian piano mi sono imbattuto in alcuni documenti riepilogativi della ragioneria dello stato (datati ottobre 2011) sulla previsione di bilancio per il 2013 (http://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/Bilancio-s/Ottobre2011/Bilancio-semplificato_DLB2011-14_Ottobre.pdf). I dati che vi ho trovato li conoscevo in parte, ma vederli nero su bianco in documenti ufficiali mi ha confermato l'idea che già mi ero fatto e che molti sicuramente condividono. In questi dati è previsto il pareggio di bilancio per il 2013(con un saldo attivo di 13 miliardi), e su una spesa totale di 513 miliardi, ben 91 se ne vanno in soli interessi per il finanziamento del debito pubblico che ad oggi ammonta a 2000 miliardi. Questo significa che nel 2013 riusciremo con grande sacrificio a grattare 13 miliardi dal monte del debito, e di questo passo, se tutto va bene, fra 150 anni avremo ripagato tutto. Ma questa è una previsione positiva, vecchia di 2 anni, che non tiene conto del peggioramento della situazione. Ed infatti, circola ormai voce che per quest'anno è sì previsto il pareggio di bilancio, ma, parole di Monti di pochi giorni fa, i risparmi per i prossimi tre anni ammonteranno a circa 30 miliardi(quindi 10 miliardi l'anno), contro gli ottimistici dati del documento sopra in oggetto che prevedeva un risparmio di 40 miliardi solo per il 2014. Nel frattempo annotiamo che gli interessi sul debito ammonteranno per quest'anno a circa 100 miliardi.
Dopo questa indigestione di numeri stratosferici, conviene ritornare sulla terra, e ricorrere ad una semplificazione degna del sistema di conto della serva. La domanda che mi e vi pongo è questa: comprereste mai un'azienda, cha fa acqua da tutte le parti, che non genera utili, che paga un quinto delle sue entrate in interessi e che ha una previsione di rientro dall'indebitamento per un periodo di 150 anni? Io penso che non esista nessuno al mondo disposto a farlo perché l'azienda in questione è cotta, fallita, finita, irrimediabilmente persa.
Lo so che con quanto ho scritto sopra ho scoperto l'acqua calda, ma mi sembra che molte persone, ed i nostri politici perditempo fra questi, stiano sottovalutando l'emergenza o semplicemente facendo finta di niente. Il rischio concreto è quello dell’avvitarsi della crisi verso scenari greci e spagnoli con licenziamenti in massa (anche nelle pubbliche amministrazioni), taglio degli stipendi, delle tredicesime ecc..
Prima di fare qualsiasi ulteriore considerazione bisogna partire dal fatto che l'ammontare del nostro indebitamento è solo colpa dell'Italia e di una classe politica disastrosa e corrotta. Non nascondiamoci dietro a sterili giustificazioni come il “mercato”, la “finanza”, il “capitalismo” ecc.: il debito ce lo siamo creato, e qualcuno, cioè noi, dovrà pur ripagarlo.
La ricetta che fino ad adesso l'Europa (Germania) ci ha imposto, e che grandi danni ci sta procurando, è quella di una politica recessiva fatta di soli tagli che finiscono per creare ulteriore recessione. E' chiaro ormai a tutti che se si colpiscono i redditi familiari, le pensioni, le spese pubbliche produttive si finisce per soffiare sul fuoco della recessione. Per poi ottenere quali risultati, arrivare ad un misero taglio del deficit di 15 miliardi l'anno a fronte di un impoverimento generalizzato? Ci fossero dei risultati decisivi si potrebbe anche capire la motivazione dei sacrifici, ma la questione è che non servono a quasi niente, producono impoverimento e non risolvono i problemi. Appare ovvia la necessità di continuare a perseguire una redistribuzione ottimale della spesa pubblica, e questo dovrebbe avvenire a prescindere dalla congiuntura economica nella quale ci troviamo, ma anche se qualche governo riuscisse a revisionarla con un miratissimo taglio al laser anziché con il solito taglio lineare, il risparmio raggiunto non permetterebbe di rientrare dal debito e di liberare tutti quei miliardi che buttiamo in interessi e che permetterebbero di finanziare una vera crescita.
Da più parti s'invoca un rafforzamento della Bce, con la possibilità per essa di stampare tanti euro da finanziare la crescita e soprattutto il debito dei Piigs. Ma questa strada non è percorribile, perché la Germania e gli altri paesi più lungimiranti del nostro, si rifiuteranno sempre, giustamente, di contribuire a pagare i debiti dei paesi cicala. E questa cosa dobbiamo mettercela bene in testa, e a niente porterebbe minacciare una eurocrisi per cercare di ottenere questo risultato. Ci si potrà provare, ma convincere i tedeschi soprattutto sarà difficile, perché hanno una paura matta dell'inflazione dovuta ad un'eventuale immissione di liquidità sul mercato.
Ultimamente sentiamo continuamente ripetuto da più politici di varie estrazioni politiche e di varie nazionalità il mantra della politica della crescita come risoluzione della crisi. Bene, a parte che tutti noi siamo convinti che questo costituisce un ottimo obiettivo da perseguire, ci riesce difficile pensare che coloro che hanno contribuito a peggiorare la situazione con politiche recessive, adesso, come illuminati sulla strada di Damasco, cambino completamente atteggiamento. Inoltre non ci dicono come vogliono realmente promuovere la crescita in una fase di assenza delle necessarie risorse economiche per finanziarla. E se guardiamo all'Italia, anche se per puro miracolo si verificasse una crescita, pensiamo che questa sarebbe la panacea dei nostri mali? Riusciremmo a risollevare le sorti della nostra disastrata nazione? Ne dubito.
In Italia invece tutti parlano della riduzione delle tasse come soluzione ideale e necessaria (le imprese ad oggi sono arrivate ad un livello di tassazione del 70 per cento), ma nessuno ci dice come finanziarla. Dovremmo forse farlo tagliando ancora la spesa sociale e creando ancor più recessione? Oppure dovremmo ancora una volta ricorrere al mercato incrementando ancor di più il nostro debito?
Evidentemente la soluzione ai nostri problemi non sta in questi palliativi e nemmeno può più essere fornita dall'Europa, perché i rispettivi interessi dei paesi aderenti all'euro diverge clamorosamente: e senza convergenza d'interessi non vi possono essere buone politiche. Da una parte abbiamo infatti l'intransigenza dei paesi nordici basata su un buon senso coerente con i loro interessi egoistici, dall'altro le difficoltà oggettive dei paesi dell'Europa mediterranea che necessitano di altre soluzioni e che si devono riallineare su priorità d'interesse nazionale.
Ad oggi l'interesse nazionale dell'Italia è quello di godere di un numero maggiore di opzioni per rispondere alla crisi, e finché sarà dentro questa Europa monetaria non avrà la possibilità di utilizzarle. Non ha più senso perseguire degli ideali (un buon europeismo) attraverso percorsi che finiranno per lacerare l'Europa a causa degli squilibri elevati che le sue istituzioni le stanno imponendo. Non si può creare un'Europa politica su un monte di macerie economiche e sociali: evidentemente la strada da percorrere è diversa ma soprattutto più lunga e necessita di un tempo di realizzazione maggiore. Ed è per questo che nel frattempo l'Italia deve riprendere in mano il controllo del suo destino nazionale perché è a rischio il nostro benessere, quello delle generazioni future, ma soprattutto la più grande conquista del '900: lo stato sociale e l'insieme dei beni comuni.
Una politica liberal progressista e di sinistra non può prescindere dal sollevare in Europa questi temi, lo deve fare nel nome dello stato sociale e della salvaguardia del benessere e delle pari opportunità degli italiani. La sinistra non deve avere paura di agire in questo senso perché l'interesse nazionale non è di destra, come ugualmente non è di destra ridimensionare i meccanismi d’integrazione europei che finiscono per tarpare le ali al nostro paese. Ci vuole invece più politica buona in Europa, che punti a far crescere armoniosamente le varie realtà nazionali, non a livellarle tutte verso il basso.
A questo punto, dopo tutte queste riflessioni, mi domando se nel lungo periodo l'euro, vera e propria camicia di forza dell'economia italiana, costituirà per noi un elemento di minaccia e d'impoverimento ulteriore. Non sono un economista, ma mi risulta chiaro che gli interessi economici nazionali italiani possono essere difesi meglio solo con gli strumenti propri di uno stato: la banca centrale, una moneta e una chiara politica di governo. Così avviene in tutto il resto del mondo, dagli Usa al Giappone, passando per la Cina comunista: solo nell'Europa dell'euro questo non avviene ed è sostituito da un meccanismo paralizzante e forzoso fatto d’intrecci d'interessi opposti e contrastanti. Ed in questa situazione, mentre la globalizzazione sta avanzando come un treno portando benessere laddove prima non ve n’era, invece di lasciarci liberi di decidere del nostro destino noi deleghiamo il nostro futuro ad una Bruxelles impigliata in un groviglio d'interessi.
Solo riprendendo il controllo della nostra politica economica potremo liberare nuovamente le energie necessarie a finanziare l'istruzione, la cultura, il mantenimento del patrimonio artistico, il turismo, una politica energetica nazionale verde, un piano di recupero del territorio, lo stato sociale ecc. ecc. Ho l'impressione che invece, di questo passo ne usciremo con le ossa rotte, e che la crisi che ci attanaglia così violentemente solo da noi, senza le dovute contromosse possa solamente peggiorare e mettere a repentaglio tutte le nostre conquiste.


Possenti Fabio
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In risposta a: del
Porti, porticcioli e ominidi.
AUTORE: PAZZA IDEA
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12/4/2013 - 9:50

Fosse per me, vi manderei tutti alle melorie... per sempre! Li c'è bello e un vi farei pagare nulla, nulla.
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In risposta a: Da sempre in bocca del 12/4/2013 - 7:56
La "Priorita"...
AUTORE: Libero bagnante
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12/4/2013 - 8:48

...è stata "giustamente" data ai residenti dei due Comuni rivieraschi Vecchiano e San Giuliano T.
Ma andava altresì data priorità a chi faceva richiesta di un approdo di barca a remi ed in prima fila certamente dovevano essere appunto i residenti per ovvi motivi di spostamento. Sarebbe assurdo che i primi posti di bocca di Magra o bocca dell'Ombrone fossero occupati da un vecchianese con 5/6 barche a remi disseminate in cima alle bocche dei fiumi della costa, quindi ovvia priorità a chi abita nelle vicinanze, poi...

Poi finite le richieste di posti disponibili (sempre a remi per gli "autoctoni") concedere approdi ad atri che ne fanno richiesta (sempre a remi) ed i "posti" rimanenti assegnati a barche a motore privilegiando disabili ed utrasessantenni, poi...

Poi i posti rimanenti assegnati normalmente a chi ne fa richiesta siano essi Italiani od Albanesi& in attesa di divenire italiani.

Con questo metodo non discriminante per l'approdo di una barca in un Parco Naturale Regionale si raggiungevano vari scopi precisi di priorità.

1°i residenti per avere priorità e quasi certezza "del posto" facevano richiesta di un posto barca a remi e poi senza farla tanto lunga il resto vien capito, in più aggiungo che se venissero affittate un congruo numero di barche a remi per traversare la bocca con sistema di affitto tipo ombrelloni o gazebo sul mare per un giorno, per un mese o per l'intera stagione estiva e poi "rimessarle" al sicuro come fossero ombrelloni la zona di Bocca di Serchio si "rinaturalizzerebbe" per un bel periodo dell'anno e...senza spesa per l'affitto "del posto" per pochi giorni l'anno e senza correr ad ogni acquazzone a togliere acqua e..senza paura che ogni volto affondi la nostra povera barca, credo che il sistema di affitto barche oltre dare lavoro estivo ai nostri giovani, darebbe un opportunità ad un "estracomunitario svizzero od americano di andare liberamente a farsi un bagno dove vanno gli"autoctoni" e quindi anche un cittadino di Bagno a Ripoli o di Canicattì potrebbe affittarsi una barca a remi per...

Però bel mi Pattana!

Parcheggiare lungo Serchio è un abuso come è un abuso andare con le moto nella pista ciclabile e non a caso e per caso che il comune ha allargato il parcheggio- (bene un ponticello tibetano per i pedoni a metà parcheggio) -a case di marina non per far soldi ma per garantire più servizi ed ogni tanto dare una sistematina alla strada del mare di non sua proprietà (così credo).

Poi addurre che da sempre io vado li non da certo priorità alcuna se in nonno del mi nonno andava "li" non è detto che i nipoti dei miei nipoti abbiano eredità divinatorie e..rendere meno appetibile "il posto più bello del mondo per i ricchi" dovrebbe essere priorità a garanzia di un Parco Naturale e di chi dall'idea Parco ne deve ricavare ricchezza naturale di posto tranquillo e non discriminatorio di alcuno.
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In risposta a: posto barca del 11/4/2013 - 18:12
bene
AUTORE: benefattore
email: -

12/4/2013 - 8:26

Ok io li pago 5000 euro ma voglio un porto vero con tanto di servizi di banchina.
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In risposta a: troppo facile del 11/4/2013 - 22:48
Da sempre in bocca
AUTORE: Pescatore
email: -

12/4/2013 - 7:56

Chiedo il perché io non debba avere una barchetta in bocca di Serchio?
Perché io non posso parcheggiare lungo Serchio?
Perché anche io da sempre frequento quel luogo da sempre anche se non abito nel comune di Vecchiano.
Non credo sia giusto.
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In risposta a: del
grazie
AUTORE: bisognoso
email: -

11/4/2013 - 22:51

come idea non è male
ma aiutare il prossimo dovrebbe essere spontaneo
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