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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: Siete troppo avanti del 19/1/2013 - 10:04
considerazioni non giudizi
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

20/1/2013 - 0:04

Non mi sento nei panni di colui che può giudicare, ritengo che la questione delle tasse e della casa di proprietà sia un fenomeno antropologico tutto italiano.
Mi dici delle tasse in baae al reddito, okai, se non fosse che in Italia la definizione di reddito è molto confusa e al punto che per calcolarlo, ogni singolo cittadino è costretto ad affidarsi a professionisti se non è lui medesimo un addeto ai lavori (ragioniere o commercialista).
Vi sono una miriade di voci ed infiniti modi per far si che anche legalmente si possano eludere somme diversamente dovute al fisco ed è proprio questa zona grigia che croce e delizia a seconda di chi la vede, causa di molti mali.
Poichè ritengo che non abbiamo una vera democrazia rappresentativa ma una sorta di consociativismo
al quale e dal quale le lobby hanno quadri normativi di favore, risulta, se confrontato grossolanamente col resto d'Europa, che non da oggi ma dai tempi della I repubblica che banche, assicurazioni e settore immobiliare in genere, abbiano avuto un canale preferenziale ed abbiano indirizzato i cittadini a desiderare la casa come proprietà.
Questo ha generato vorticosi interessi, drogando il mercat per cui oggi risulta che oltre l'80% degli italiani sia proprietario di almeno una casa, di contro il settore delle case in affitto non ha visto scendere i propri prezzi che sono molto al di sopra della media europea.
Generalmente in Europa si abita una casa in affitto nel luogo di lavoro o studio, a prezzi sostenibili anche grazie ad aiuti pubblici che comunque non interferiscono sul mercato degli affitti (la concorrenza lì non è mera opinione), chi può o ritiene opportuno, compra una casa per il tempo libero (week-end, ferie etc.), generalmente in campagna o in montagna, da noi sarebbe preferito il mare, comunque la prima abitazione è in affitto e segue ovviamente il lavoro permettendo una vera flessibilità (con relativi sussidi, atra storia) che non strozza colui che dovendo cambiare lavoro deve cambiare anche casa.
Qualcosa ovviamente non torna come del resto il ragionamento che hai portato, se ho un lavoro stabile e faccio una vita monastica, ad oggi risulta complicato comprare 2 case con lo stipendio da impiegato.
lo dico da possessore coatto di casa con mutuo in scadenza (15 anni), uno stipendio da impiegato ed uno di oparaio di mia moglie, un figlio a carico, due auto per ragioni ovvie di organizzazione che ogni 10-11 anni devono essere sostituite.
Al netto di tutto, avendo acquistato la casa all'età di 30 anni, concludendo l'acquisto a 45 anni, il tempo di rimetterni in carreggiata (stimo 5-6 anni),al netto di bollette, tasse e spese in pratiche, nonchè manutenzioni per la prima casa con un mutuo ventennale (se lo trovo) finirei l'acquisto della seconda casa (giusto 2 stanzette) a 70 anni circa, salvo imprevisti ovviamente, qualcosa non torna.
Comunque concordo che la tassazione in italia è iniqua e non priva di condizionamenti ideologici, di contro la nostra fedeltà fiscale ed il rispetto delle regole basilari fà acqua da tutte le parti.
Come vedi la questione è complessa ed ha bisogno di molto tempo e personne serie e capaci a dipanare tutta questa matassa che è lo specchio di come siamo fatti ovvero molto ipocriti.
----------------  RISPONDI





In risposta a: All'amico Alessio del 18/1/2013 - 20:26
Grazie
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

19/1/2013 - 22:58

Ti confesso che, non adesso, ma in passato l'ho già fatto e lo rifarò certamente se ritenuto opportuno.
Comunque grazie,
saluti.
----------------  RISPONDI





In risposta a: IMU 2 del 19/1/2013 - 17:13
Facciamo due conti
AUTORE: Frank Ottobre
email: -

19/1/2013 - 19:56

Seconda casa valore catastale 1400 euro pre governo Monti
La stessa veniva rivalutata del 5 per cento e poi si applicava l'aliquota massima del 7,6 per mille
Esborso per il fortunato
1400.105/100.7,6/1000
circa 1100 euro . Non pochi ma sopportabili

Seconda casa valore catastale 1400 euro post governo Monti
Oltre alla rivalutazione del 5 per cento si applica una rivalutazione del 60 per cento inoltre a discrezione del comune si applica fino al 10,6 per mille
Esborso per il fortunato
1400.105/100.160/100.10,6/1000
circa 2300 euro

che il dibattito prosegua ma almeno ci si renda conto di che cosa si sta parlando.

Questa Imu altro non è che una pietra tombale sull'edilizia.

Saluti a tutti
----------------  RISPONDI





In risposta a: Siete troppo avanti del 19/1/2013 - 10:04
Individualismo sconfinato
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

19/1/2013 - 18:59

Prima di entrare a pieno titolo nel merito di ciò che vorrei replicare, una breve premessa e digressione «for dummies»: il cosiddetto «Statalismo» è il volto Keynesiano del capitalismo, ciò che spesso Liberali e Socialdemocratici provano a sdoganare erroneamente come «Comunismo», ma che con esso non ha assolutamente nulla a che spartire; tale declinazione di capitalismo - largamente in voga in Italia fino almeno agli '90 - si fonda su una presenza dello Stato decisamente pesante in tutti i settori dell'economia, con particolare riferimento al tristo connubio clientelare con le grandi imprese; la percezione più tipica ed erronea del fenomeno è quella dello «Stato Assistenziale», conseguenza di scelte perpetrate in favore di un certo accumulo capitalistico e fondate sull'idea di «favorire i consumi».
L'essenza su cui si fonda questo modello - confuso non di rado anche dagli stessi sedicenti Comunisti col Comunismo - è quella della «Proprietà Pubblica», percepita dai più ferventi liberisti come ingerenza, ostacolo e impedimento alla «libera concorrenza», in realtà specchio fedele di una specifica incarnazione del capitalismo stesso e colossale «parco giochi» per monopolisti, oligopolisti, e beneficiari di gestioni clientelari, privatistiche e ad personam.
Disgraziatamente «for dummies», il Comunismo è una disciplina invece che non si fonda sulla «Proprietà Pubblica» - come invece vollero intendere i Sovietici a partire dal 1925 in avanti - ma sul «Possesso/Uso Privato e Collettivo» ascrivibile alla «Proprietà Comune» e poiché il suo paradigma è rappresentato dall'appropriazione del lavoro unicamente da parte di chi lo ha svolto, non ammette alcuna forma di parassitismo (dunque ne' quella dell'«operaio negligente», ne' quella del locatore di immobili, ne' quella del broker assicurativo o finanziario che si ripartisce proventi speculativi, etc.)
Detto ciò ad uso e consumo di chi si ritrovi nella necessità di comprenderlo, cerchiamo di capire cosa vada dicendo CCP perché nelle sue parole mi sembra di intravedere il frutto della pseudo-cultura riduttivista, economicista e improvvidamente individualista contro cui giorno dopo giorno si infrangono bene collettivo e necessità imprescindibili del pianeta.
«Sarà perché ho molto interesse a tutelare i miei diritti e la mia libertà che faccio fatica a condividerli con chi non lo merita» è senz'altro una frase emblematica di ciò che mi sono prefigurato, a parte l'aver deliberatamente confuso «diritti» con «interessi»... che d'altra parte non si «condividono» per definizione, perché difficilmente l'«interesse personale» può essere condiviso con chicchessia!
Ma la grande e duplice preoccupazione deriva da questo «con chi non lo merita», perché sottende, oltre alla presunzione di essere nel giusto e ad un sordido ma galoppante delirio d'onnipotenza, anche un immaginario manicheo in cui chiunque non la pensi nello stesso parrebbe «cospirare contro la sua soggettività» eletta a legittimità assoluta.
La frase «fino ad oggi però le mie percentuali sono state superiori alle vostre, un motivo ci sarà» non è immediatamente intelligibile perché non si comprende bene a chi o a che cosa si voglia riferire, se ai numeri elettorali, se alle rendite catastali degli immobili posseduti, se a sa Dio quale royalty finanziaria, etc., ma l'ineluttabile ostentazione di superiorità trascende qualunque possibile argomento, sottolineando il delirio di cui sopra.
Poi, finalmente, arriva la parte «seria» del discorso di CCP, quella cioè che merita una riflessione e qualche risposta: «lavoro una vita senza un giorno di vacanza [...]».
A parte l'ironia della sorte in ragione della quale il capitalismo - di cui evidentemente CCP si sente protagonista - ha voluto premiare un consumatore (o scialacquatore, se preferisce) anziché una «formichina», ma è implicito nel suo ragionamento la volontà di far apparire meritevole la sua condotta lavorativa indefessa (comune peraltro alla stragrande maggioranza delle persone le quali però non sempre possono permettersi il lusso di ricavarne una casa di proprietà o addirittura due!) e le sue abitudini morigerate... purtroppo - ahimè - le leggi economiche del capitalismo sia neo-keynesiano che neo-liberista parlano chiaro: chi «spende e spande» ha sempre ragione!
Un accolito del «libero mercato» come CCP, dovrebbe ricordare che patrimonializzare il denaro (capitalizzare) - perché purtroppo oggi la casa non è letta dal sistema come «valore d'uso», dunque come bene di prima necessità, ma come «rendita» - non equivale a spenderlo o, in ugual misura, che essere proprietari di un immobile diverso dalla prima casa significhi oggettivamente (e ripeto: oggettivamente) acquisire un «mezzo di produzione», aggiungere una potenziale fonte di reddito a quelle esistenti!
Perché accanirsi contro l'IMU e non contro alcuni suoi maldestri meccanismi legislativi che preservano proprietà immobiliari colossali, garantiscono che circa 3 milioni di immobili in Italia giacciano sfitti, prescindendo in effetti sia dal reddito reale (ma il problema a mio avviso si pone soltanto per la «prima casa» o per chi faccia un uso produttivo di immobili secondari).
Questo avrei detto io, evitando di sdoganare vittimisticamente come una pretesa esosa una tassa erronea soltanto nella sua formulazione meccanica, cioè nel metodo e non nel merito?!?
Ben venga CCP che tu abbia lavorato alacremente per far sì che i tuoi figli avessero una casa: ma nel frattempo non è accaduto che uno dei due sia rimasto sfitto (situazione socialmente ed ecologicamente insostenibile) o che abbia costituito parte del reddito in quanto abitato da un affittuario?!?
Niente a che vedere con chi vanti la proprietà di 3 o 400 immobili permettendosi di tenerne sfitti più della metà, ma a quanto ammonta questa benedetta IMU per CCP da non poterne neanche sentir parlare e, soprattutto, quanto incide sul suo reddito?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Dovresti leggere bene ........... del 19/1/2013 - 11:53
IMU 2
AUTORE: Cittadino 2
email: -

19/1/2013 - 17:13

La casa è un bene primario a cui molti arrivano sicuramente con grandi sacrifici, facendo molte rinunce ed impegnando una grande parte del proprio reddito futuro con l’accesso a mutui bancari pluriennali. Chi ha questa possibilità comunque riesce ad acquisire un bene che per molti altri purtroppo è impossibile ottenere.
Non tutti cioè, pur facendo sacrifici, possono riuscire a possedere la propria abitazione. Non è certo con uno stipendio da semplice operaio o impiegato che si può acquistare, sia pure con tutti sacrifici del mondo, un’abitazione o fare un mutuo per quei 200/300mila euro necessari all’acquisto, in assenza di altre condizioni favorevoli derivanti dalla famiglia di appartenenza o da altre fonti di finanziamento.
Quindi condanniamo pure i fannulloni e gli evasori, elogiamo pure chi pensa al futuro dei figli e fa sacrifici senza sperperi, ma teniamo presente che chi ha una prima casa, e ancora di più chi ne ha anche una seconda, ha avuto in partenza delle condizioni favorevoli per poterlo fare. Ha acquisito un bene durevole che gli permette di non dover pagare un affitto e molto probabilmente è in condizioni tali da non dover soffrire troppo il pagamento di una piccola patrimoniale. Fatte salvo, naturalmente, le condizioni particolari che una legge migliorata e più attenta potrà sicuramente contemplare.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Siete troppo avanti del 19/1/2013 - 10:04
I propri interessi e le seconde case.
AUTORE: pedro
email: -

19/1/2013 - 12:07

Sarei d'accordo se il confronto tra la parità di redditi si riferisse al solo reddito lordo da lavoro salariato, l'unico reddito tassato alla fonte.
Mentre se il confronto lo ipotizziamo con la congiunzione di altre forme di reddito, allora si potrebbero prefigurare altre varianti, come per esempio le conseguenti vaste attitudini all' elusione e all'evasione fiscale.

I sacrifici e la buona gestione familiare sono virtuose solamente se tutti i redditi percepiti saranno equamente dichiarati.

In tal caso l'opportunità ad acquistare una seconda casa prefigurerà un reddito famigliare adeguato, una corretta gestione famigliare, e sono altrettanto convinto che la tassazione sulla seconda casa non sarà un dramma familiare come l'attuale IMU sulle prime casa, con mutui ipotecari in essere e tassi d'interessi in evoluzione costante, ma un contributo equo.(chi ha ha di più deve poter dare un po di più)

Se i nostri governanti riuscissero a far emergere i 120 miliardi di € di evasione e i 60 miliardi di elusione annua, con ogni probabilità l'IMU sulla prima casa
si potrebbe ridurre di molto, se non eliminarla.

Certo, oggi la tassazione è esageratamente iniqua, ed è inutile voltarci indietro per attribuire le colpe a destra e a sinistra, serve oggi una presa di coscienza estesa circa le debolezze nazionali e provare a darci governi e classi dirigenti meno orientate al solo consenso personale o elettorale, e più sensibili a visioni strategiche di medio e lungo periodo, per dare un futuro di lavoro dignitoso a figli e nipoti.
Cordialmente.
----------------  RISPONDI





In risposta a: IMU del 19/1/2013 - 11:24
Dovresti leggere bene ...........
AUTORE: Ultimo
email: -

19/1/2013 - 11:53

........ prima di rispondere, caro Cittadino 2, non si parlava di persone bisognose ....... ma dei fannulloni, degli spreconi, di chi vive egoisticamente non pensando al futuro dei figli, di chi passa le giornate al bar. Di chi pensa che il comunismo sia la soluzione perchè lo stato pensa a te "dalla culla alla bara" ed allora ai tuoi figli ci pensa lo stato ...... tu lasciali perdere. Tu non preoccuparti pensa solo a te stesso e a non pagare le tasse ........ tanto le pagano gli altri. Tu non preoccuparti se i tuoi figli non avranno una casa ...... in qualche modo se la caveranno. Tu pensa solo a te stesso ...... mangia bevi e dormi .... cosi sarai contento ... ma non credo che i tuoi figli lo siano. ........ Ultimo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Sono pienamente daccordo ....... del 19/1/2013 - 10:37
IMU
AUTORE: Cittadino 2
email: -

19/1/2013 - 11:24

Io invece non sono d’accordo.
Chi ha una casa è proprietario di un bene al contrario di chi la casa non la possiede.
Chi ha una seconda casa dimostra un benessere materiale ancora superiore (per eredità, lavoro, stipendio) e non avrà certo difficoltà a dare un piccolo contributo.
Che poi il contributo vada sprecato è un discorso che si pone su un piano diverso e su cui ci sarebbe molto da discutere.
Chi la casa non la possiede la sua tassa la paga mensilmente, e molto salata, con il canone di affitto.
Penso che la tassa andrebbe forse rimodellata, resa più equa, legata al reddito e/o alla composizione familiare, tolta alle fasce più deboli ma non abolita.
Nessun possessore di seconde casa vedrà il suo sonno disturbato da quello che deve pagare per una tassa presente i tutti i paesi europei, una piccola patrimoniale di chi più ha per chi non ha avuto la fortuna di possedere perché non ha ereditato o non ha avuto uno stipendio tale da potersi permettere di accedere a un mutuo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Siete troppo avanti del 19/1/2013 - 10:04
Sono pienamente daccordo .......
AUTORE: Ultimo
email: -

19/1/2013 - 10:37

........ con te, amico CCP, perchè chi ha fatto sacrifici per i figli e magari per i nipoti riuscendo ad avere una seconda e terza casa ..... e rinunciando alle vacanze esotiche e alle cene al ristorante dovrebbe essere premiato dal fisco e non punito tassandolo con l'IMU. ....... Senza considerare che ha dato lavoro ai costruttori e ai loro dipendenti, contribuendo,cosi, a creare benessere. L'assistenza gratuita e l'esenzione dalle tasse è lodevole nei confronti dei vecchi e dei malati ...... ma deleteria se applicata ai nullafacenti per scelta. Forse i politici dovrebbero meglio valutare questo aspetto per non premiare i "furboni " e punire i cittadini che producono onestamente e non fanno i mangiapane a ufo. Molte volte lo spreco di denaro pubblico è questo! ...... Ultimo
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Siete troppo avanti
AUTORE: CCP
email: -

19/1/2013 - 10:04

Con la vostra intelligenza il vostro buonismo e la tanta democrazia enunciata a quattro mani. Io come molti non riesco a seguirvi, sarà perché ho molto interesse a tutelare i miei diritti e la mia libertà che faccio fatica a condividerli con chi non lo merita. Fino ad oggi però le mie percentuali sono state superiori alle vostre, un motivo ci sarà
P.s. Un esempio veloce al quale se vorrete mi darete un vostro giudizio.
Lavoro una vita senza un giorno di vacanza alla fine riesco a comprarmi una seconda casa, il mio vicino ha uno stipendio come il mio e va tutti i giorni al ristorante o in vacanza, scelta peraltro legittima, perché devo pagare le tasse sulla seconda casa, dove ho sbagliato? Ho forse sbagliato a dare un futuro più certo ai
Miei figli? Le tasse a mio avviso le avremmo dovute pagare allo stesso modo sul reddito se poi ho avuto un amministrazione più oculata questo non dovrebbe essere considerato un difetto.
Saluti

ndr, attenzione! questa opinione era stata spedita per due volte alla sez. ANNUNCI
----------------  RISPONDI





In risposta a: A CCP e XXXL del 19/1/2013 - 1:04
Il dibattito si fa divertente
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

19/1/2013 - 9:41

Ed era ora! Da ciascun singolo intervento - miei per primi - traspare un'insoddisfazione di fondo che troppo spesso si fa rabbia incontenibile e, se una cosa può essere detta certa, non c'è sistema politico che non tragga linfa vitale dal malcontento popolare indisciplinato, riottoso, alla deriva, governato dal solo «mal di pancia» e incapace di convincere sé stesso di coltivare il seme fecondo del cambiamento e di un futuro possibile.
Non c'è riflessione o discussione che non debba o non possa essere animata dal principio del «piacere», quello stesso in ragione del quale l'essere umano - di fronte ad esempio alla prospettiva conviviale - è disposto a neutralizzare cupidigia, avidità e interesse personale, a dimenticare affanni, ansie e preoccupazioni, ed a ricostituirsi «parte del tutto».
Così, se i Simpson - pretesa forse eccessiva e pretestuosa - non sono stati capaci di ricondurre il dibattito nell'alveo dello spirito e a far sorridere i convenuti, c'è senz'altro riuscita Ludmilla con le sue precipitose ma simpaticissime tre righe.
La verità, cari Simone e Tiziano, è che ci divertiamo troppo poco quando proviamo a mettere giù un'idea e ciò appare chiaro fin da subito, più o meno - immagino - come se il pensiero fosse formulato a voce anziché per scritto, laddove le pieghe e le contratture del volto tradirebbero un disagio profondo e un'inquietudine diffusa.
Ma come fanno i «sognatori» a trasmettere la loro idea di futuro e a farla condividere, se già nel semplice prefigurarla e raccontarla agli altri non riescono loro stessi a provare «piacere», a irrorare l'interlocutore di turno di entusiasmo e fargli accarezzare - con grande senso di distensione - qualcosa che, seppur non immediatamente o nitidamente comprensibile, dovrebbe riuscire al solo parlarne a indurre benessere?
I sostenitori dell'«arte del possibile» hanno in questo modo vita facile, potendo dissimulare tutto ciò che ritengono più opportuno e contare su una passiva collaborazione - pur indesiderata - dei «sognatori».
C'è massimamente bisogno di filosofia, amici miei, per non sprofondare nella tecnocrazia, per recuperare una dimensione olistica, ecologica e qualitativa dell'esistenza, rigettando il riduttivismo, l'economicismo e l'approccio «quantitativo» alle cose in cui siamo sprofondati.
Ogni azione deve essere governata dall'inclinazione al «piacere», altrimenti anche parole come «Rivoluzione» perdono senso e significato.
In realtà non penso che sia difficile leggere uno scritto di una certa foggia linguistica e di grande impegno filosofico: la verità è che è ben più difficile digerire qualcosa di immutabilmente freddo, grigio e incapace di dispensare benessere interiore, di alleggerire, di distendere.
Tutto qua: forse è arrivato il momento di iniziare a dipingere quell'idea di futuro e renderla intelligibile anche agli altri, anziché farla rimanere lettera morta ed eco lontana di belle intenzioni. Che ne dite?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Poverrannoi! se stimolate anche il CC(c)P... del 19/1/2013 - 0:51
A CCP e XXXL
AUTORE: Ludmilla
email: -

19/1/2013 - 1:04

Con i vostri commenti vi siete guadagnati la tessera di soci del gruppo "intestinale", avanti un altro.
----------------  RISPONDI





In risposta a: ma quale pancia? del 19/1/2013 - 0:29
Poverrannoi! se stimolate anche il CC(c)P...
AUTORE: XXXL
email: -

19/1/2013 - 0:51

...sui discorsi sulla pancia, ci fate venire fra tutti questi discorsini il fegato picchiorellato e.. lasciamo dormire tranquillo il Sindaco di Firenze per favore! ha perso alla grande e lo ha capito alla grandissima e si comporta da vero compagno diligente li in fila come tanti.
L'IMU sulla reggia di Caserta e la villa di Macherio anche se sono prima casa, un gocciolino va pagata.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
ma quale pancia?
AUTORE: CCP
email: -

19/1/2013 - 0:29

Qui non si tratta di parlare ne alla pancia ne alla testa di nessuno. I cittadini sono più intelligenti di quanto crediate. Ognuno alla fine pensa ai propri interessi e non alle filosofie. Chi vuole la patrimoniale, chi manderebbe al diavolo i ricchi e chi è incapace di diminuire le spese dello stato e invece vuole mantenere l'IMU è sulla strada buona per perdere tutto il vantaggio accumulato con le primarie cioè grazie al grande ma troppo innovativo Renzi.
Saluti
----------------  RISPONDI





In risposta a: Dei Simpson del 18/1/2013 - 18:38
All'amico Alessio
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

18/1/2013 - 20:26

Le tue idee, che io rispetto anche quando non le condivido, sono purtroppo rivolte ad un nucleo sparuto di lettori. Capitalismo, imperialismo, Hegel e Marx sono nomi sconosciuti al 90% dei lettori, e questo tu lo sai bene.
Tu ed io aneliamo ad un mondo nuovo, ad un'economia più giusta, ad un diverso uso del territorio e delle sue risorse, ad una politica consapevole e non contaminata da lobbies, corrotti e corruttori.
Per far questo ognuno di noi fa le sue critiche e fornisce le proprie soluzioni, ma il tuo modo di esprimerti è tanto chiaro quanto complicato, in poche parole ti rivolgi troppo alla testa e poco alla pancia di chi ti legge.
So che ti viene naturale, ma sono altresì convinto che, con uno sforzo non di poco conto, puoi esprimere i tuoi concetti con maggior semplicità.
La cultura vasta e profonda è fondamentale per creare una nuova filosofia, una nuova corrente di pensiero da cui derivino successivamente comportamenti ed abitudini diversi da parte dei membri della nostra società, ma bisogna avere un seguito che ti comprenda.
La mia considerazione è la seguente: si arriva prima allo scopo partendo dall'alto come fai tu, oppure dal basso come sostengo io?
Prova a fare un esperimento, sono convinto che ti divertirai: firmati Alessio Niccolai quando ti rivolgi al 10% "cerebrale", usa uno pseudonimo e prova ad esprimere i tuoi stessi concetti in parole povere, con la speranza di arrivare al restante 90% "intestinale" ! Un abbraccio e tanti auguri.
P.S. Simone, a volte vale anche per te!
----------------  RISPONDI





In risposta a: il politico deve .......... del 17/1/2013 - 16:00
Dei Simpson
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

18/1/2013 - 18:38

Concordo con te sostanzialmente su tutto, Simone. Ma a proposito dei Simpson, mi concederai che fra ascoltare Monti e sollazzarmi con l'indisponenza del cartone in questione scelga inevitabilmente il secondo!
Per il resto, ti obietto un'unica cosa: possiamo anche hegelianamente "cambiare noi stessi", ma quando lo schiavo si è accorto di avere le catene non se è per questo liberato!
E - se mi permetti - si sono criticate le cosiddette "ideologie", poi i partiti, poi le persone, ma non è mai cambiato il paradigma della democrazia - quella sì, realmente irraggiungibile - imperfetta, malata nell'anima e geneticamente incline a produrre e riprodurre contraddizioni in special modo di natura sociale... non trovi anche tu che sia arrivato finalmente il momento di mettere in discussione il sistema nel suo complesso?
La bontà di qualcosa non può essere sancita semplicemente e soggettivamente dall'onestà di chi la conduce, perché si tratta di un approccio volontaristico alla cosa: ci vuole ben altro! E finché l'occasione farà l'uomo (o chi per lui) ladro, difficilmente potremo assistere a qualcosa di degno.
Certamente la tornata elettorale di Febbraio mi vedrà schierato tiepidamente con Ingroia, non foss'altro per fare un dispetto al PD, al suo matrimonio col neo-liberismo, alla sua ormai palese idiosincrasia nei confronti dei segmenti più deboli della società e alla suo consolidato e irrinunciabile perseguimento di interessi particolaristici (vedi impero delle coop, crediti cooperativi, etc.)... ma ti dovessi dire che mi aspetti una primavera "democratica", ebbene no, no davvero!
La Democrazia è quella stessa che produce sa Dio quante decine di migliaia di morti nel Mali, è quella stessa in nome della quale si dovrebbero comprare 65 mld di velivoli da combattimento mentre i pensionati ed i lavoratori possono morire di fame, etc. per cui non mi interessa fare qualcosa perché continui a trascinarsi oltre la sua morte naturale: c'è bisogno di Democrazia Diretta e di abolire tutti gli istituti conniventi con l'imperialismo.
Questa è la mia lettura.
----------------  RISPONDI





In risposta a: A.V del 18/1/2013 - 16:38
non so
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

18/1/2013 - 16:57

Sul fatto che le banche abbiano o meno anticipato le spese elettorali ai partiti non posso dire di sì o di no, visto che le norme precedenti sono ancora valide è probabile che sia anche come afferma Grillo, la mia opinione è che è controproducente per la democrazia che la politica si autofinanzi, di sicuro non và bene nemmeno il rimborso così com'è, è un argomento difficile, gli italiani si sono espressi per l'abolizione del finanziamneto pubblico mettendo di fatto a repentaglio la partecipazione democratica perchè mancano regole che consentano di fissare dei tetti di spesa raggiungibili per chiunque.
Per semplificare, senza un sistema di finanziamento o di rimborso è assai improbabile che tutti possano partecipare attivamente alla politica, anche il movimento 5 stelle dice che con 1500-2000 € si fà la campagna elettorale, non ho elementi per dubitare ma credo che cartelloni, spazi pubblici e quanto serve alla campagna elettorale (senza cene offerte o altri sfarzi) costi un po' di più, senza contare il web che pare gratis ma qualcuno lo paga alla fine, siano essi sponsor o semplici cittadini donatori.
Per le promesse di posti di lavoro sarei scettico anche io, da questo punto di vista abbiamo dato abbastanza, meglio chi dice che porrà le condizioni per far sì che si creino opportunità, questo è lo spazio del politico, il resto lo deve fare la categoria imprenditoriale.
Di sicuro partendo da dove siamo ci vorranno anni affinchè il meccanismo riparta con basi solide e durature, per questo chi vincerà sarà meglio che lo faccia potendo contare esclusivamente sulle proprie gambe e abbia la capacità di allargare la partecipazione non obbligatoria ad altri su temi condivisi e sui diritti perchè chi governa governa tutti, un concetto banale ma disatteso in questi ultimi 20 anni nei quali abbiamo fatto distinguo tra diritti e doveri a seconda del destinatario, inconcepibile per una nazione democratica e moderna.
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In risposta a: è difficile in poche parole ma ci provo del 17/1/2013 - 15:17
A.V
AUTORE: gudiamo di non vivere di speranza
email: -

18/1/2013 - 16:38

Grazie Simone di una risposta sensata, ma purtroppo non riesco a capire, certi politici fanno la loro campagna dicedo ,daremo un posto di lavoro,non dicendo qualè l'annello da ricostruire della catena, quindi non possiamo, ancora credere a gente che aumenta l'iva l'imu della prima casa(se la prima casa è una reggia ebbene se la paghino) Qui si stà sempre prelevando a gente che sempre meno à. Non sò se ricordi, uno disse:
Chi à tanto paghi tanto
Chi à poco paghi poco
Chi non à niente cosa deve pagare? Che i nostri politici lascino qualcosa anche loro sul piatto della bilancia.Non sò e spero che non sia vero che le banche abbiano anticipato il finanziamento per la campagna elettorale, questo sarebbe la goccia
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In risposta a: del
Favole preelettorali...
AUTORE: cresciutello
email: -

18/1/2013 - 15:11

Spengiamo la tv, tappiamoci le orecchie e aspettiamo di andare a votare. Oppure avete bisognio di farvi fregare con le favole dell'ultimo minuto?
Ricordate come si sono comportati i politici negli ultimi anni e fate le vostre deduzioni. Poi votate.
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In risposta a: Spero di aver compreso... del 16/1/2013 - 22:45
il politico deve ..........
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

17/1/2013 - 16:00

Carissimo,
non mi piaccioni i Simpson, il circo e quindi i pagliacci e gli unici politici che mi annoiano sono quelli ospiti del servile Vespa.
Quando ascolto un politico che si appresta a governare il Paese e a legiferare per me cittadino non voglio divertirmi, preferisco essere serio ma sereno, non incazzato, quindi nel panorame politico attuale, sono pochi quelli che rispettano questi requisiti.
Grillo è effervescente ma qui si tratta di guidare una Nazione problematica come la nostra e non è certo con i vaffa....o che si risolvono le intrigate vicende italiche, è certamente uno stimolo, un fronte critico e una risorsa di idee e principi condivisibili, ora cominciano ad apprezzarlo anche i più feroci detrattori ma senza un confronto con altre realtà rischia di essere monotematico come lo è il Cav. con altri standard ma la metodica è la stessa, 0 contraddittorio, molto amor proprio e offese a go go.
Guardando la realtà politica italiana a confronto con quella europea viene lo sconforto, non si trovano eguali per 2/3 del panorama politico.
Caro Alessio è ora di cambiare noi stessi, non siamo in una democrazia compiuta, siamo liberi di esprimerci (questo forum lo dimostra), abbiamo le elezioni ma alla fine veniamo sempre incanalati, ieri erano gli U.S.A. con l'ausilio della Chiesa, oggi le lobby e la P2 (mai sconfitta e col suo programma realizzato all'80%), domani, forse, le banche.
Se questo è accaduto la colpa è solo nostra e solo nelle nostre mani è la soluzione, i politici ci riflettono come uno specchio, inutile addossare colpe, posso mai incolpare la mia immagine se mi trovo brutto o invecchiato?
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In risposta a: Una se possibile risposta sincera del 16/1/2013 - 20:25
è difficile in poche parole ma ci provo
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

17/1/2013 - 15:17

Quando penso al futuro dei miei cari, proiettato in Italia, le confesso che il quadro è assai scuro, tenendo conto da dove partiamo oggi.
Penso che questa situazione comporterà un periodo molto più lungo di una sola legislatura e solo con comportamenti virtuosi, ogni scostamento sarebbe dilazionatorio nel tempo rispetto all'obiettivo di portare l'Italia al pari con i Paesi europei di riferimento.
Dal punto di vista dei numeri, se non sono falsati, risulta che al netto dell'evasione fiscale e della corruzione potremmo permetterci con questo carico fiscale di ridurre il debito pubblico e pagare gli interessi senza gravare sulla spesa corrente.
Ipotesi fantasiosa lo so ma i numeri dicono più o meno questo.
Qual'è il meccanismo che ci impedisce di avvicinare questa ipotesi?
Lo stato culturale di noi stessi, troppo inclini ad eludere le regole, troppo cattolici per convenienza, troppo egoisti per cedere parte del prorpio orto per far sì che tutti abbiano un orto per partire.
Non amiamo la concorrenza, ripudiamo il merito e crediamo nelle scorciatoie.
Il Movimento 5 Stelle porta avanti molti temi importanti, anche condivisibili ma chiudere le porte a tutti, evitare i confronti e offendere a destra e a manca non è costruttivo, sopratutto non è conciliatorio con l'Europa dalla quale ormai dipendiamo per buona parte.
Servono persone che pur condividendo alcuni o tutti i temi di tale movimento, abbiano la capacità coercitiva del politico rispettato a quel livello e serve sopratutto che noi riusciamo a convincere l'Europa che siamo un popolo civile con le giuste qualità.
Il semprevergine Casini col fido compare Fini non sono sbarcati da Marte con l'astronave Ferrari eppure menano a destra e a sinistra dandosi del migliore perchè non hanno governato.
Visto come siamo ridotti è pur vero, visto che quando gli è capitato, si sono curati dei fatti di poche caste dimenticandosi il resto del Paese.
Poi ritengo che per il bene di tutti chi si pone al centro non può essere ago della bilancia perchè porterebbe all'immobilismo, visto che da quella posizione non potrebbero prendere decisioni a favore di uno schieramento se poi magari gli tocca andare con quello opposto la volta successiva.
Oltre il centro, guardando a destra non mi permetto di aggiungere quanto già precedentemente detto, quindi, se vogliamo intraprendere la scalata verso il virtuosismo non abbiamo che da fare il primo scalino, oggi rappresentato a mio modo di vedere dalla sinistra in generale, poi, se saremo bravi seguiranno, per la logica della concorrenza, altri scalini da salire e francamente non so se staranno a destra o a sinistra, molto dipenderà da noi, l'importante è salire e incentivare la classe dirigente verso standard migliori.
Spero di essere stato esauriente.
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AUTORE: Ultimo
email: -

17/1/2013 - 13:49

........ è scoppiata un altra guerra ....... questa volta nel misero Mali. Ma non facciamone un dramma se ci scapperanno molti morti e ci potrbbero essere conseguenze imprevedibili ........ è un altra guerra a fin di bene ..... forse anche questa è finalizzata ad esportare la democrazia. ....... Ultimo.
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In risposta a: Una se possibile risposta sincera del 16/1/2013 - 20:25
Spero di aver compreso...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

16/1/2013 - 22:45

Non so a quale domanda tu intenda alludere ma, generalmente quando cerco un TG e trovo Monti mi cerco immediatamente i Simpson per ristorarmi la mente e sentir dire qualcosa di più sensato di quanto non possa l'ex-Premier. Se al suo posto trovo Berlusconi lo ascolto pressappoco come un bambino di fronte a un pagliaccio, aspettandomi gag di prim'ordine; Bersani mi concilia il sonno come il 50% dei Bolognesi ed il 95% dei suoi «compagni» di partito; Vendola sembra il chierichetto ribelle del Cardinale Bagnasco; Casini è interessante senza l'audio.
Grillo invece è molto musicale e si ascolta anche volentieri, se solo si riuscisse a capire cosa strilla o, in caso affermativo, se creda oppure no a ciò che afferma.
I grillini sono anche simpatici (senz'altro più del loro proditorio leader) e mi auguro che totalizzino un buon risultato elettorale, ma pergarantire unl futuro dei miei figli ci vuole ben altro che il «5 Stelle»: occorre un nuovo pactum societatis planetario che non contempli la proprietà privata, il profitto, il denaro e la democrazia borghese...
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In risposta a: concordo del 15/1/2013 - 15:09
Una se possibile risposta sincera
AUTORE: A.V
email: -

16/1/2013 - 20:25

Alessio,Pedro, Simone:
siete tre persone che tenete continuamente in mano un sistema polititico, prevalentemente se ben capito di sinistra. A questo punto vorrei Sapere da voi se andasse à concretizzarsi nel vero,tenendo fede al suo dire come si è espresso a Pistoia Beppe Grillo.Nel fare tuuto è sbagliato ma da rifare (bartali).Qual'è la vostra risposta.Senza sostenere nessun partito ma rispondendo al futuro vostro e dei vostri cari.
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In risposta a: Il problema è il cuore! del 15/1/2013 - 14:02
concordo
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

15/1/2013 - 15:09

Come non darti ragione, purtroppo gli italiani non ragionano col cuore, forse con altre parti anatomiche ma certamente ragionano per il proprio ego, prova ne è il risultato dei sondaggi.
Non importa chi ha dato prova di democrazia interna, per l'italiano medio è meglio un "padrone" che fà la voce grossa, magari lo fà ridere con qualche battutaccia da bettola, gli racconta un sogno che mai avverrà ma non importa.
Non importa perchè anche la Chiesa dice che va bene così e anche l'anima più dannata è ben servita.
Chi inneggia a Monti, chi si nasconde dietro questo schivo personaggio ?
Fini, Casini, MOntezemolo, Sechi, la Chiesa, tutta gente che applaudiva e difendeva Berlusconi, "Avanti Presidente" si inneggiava ai convegni di Confindustria, possibile che nessuno di questi dirigenti si sia accorto da quale parte ci portava?
E'meglio sperare nei favori, nei regali e nelle promesse facili, insostenibili, dannose per il futuro, piuttosto che lottare per erigere i diritti costituzionali, sempre più disattesi, a veri obiettivi da raggiungere.
Non siamo ancora maturi per la democrazia, purtroppo, a mio giudizio, sentire gli avvocati di Berlusconi chiedere un'eccezione al normale procedimento giudiziario per motivi elettorali, ascoltare le giuste parole del giudice che motivando rifiuta e non vedere una reazione dissociativa verso il cavaliere a vantaggio di quel giudice, mi dà una conferma che non siamo ancora pronti.
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