Se si ragiona in politica con il cuore, e si vorrebbero affrontare i problemi politici senza le opportune valutazioni razionali circa le conseguenze di certe proposte, si rischia di continuare con gli stessi errori del passato.

La new entry “Rivoluzione Civile” potrebbe apparire(mi auguro),come prima valutazione politica, il tentativo della Sinistra Radicale e parte della "Società Civile" di affrontare la battaglia politica in chiave meno ideologica(cuore) e più orientata alla proposta (ragione), su tematiche sensibili alle fasce più deboli, e/o vicine a quei cittadini della società civile che vorrebbero uno Stato costituzionale, democratico, laico, europeo, più equo...

Continuare a sperare, nelle rivoluzioni “brutali”,("...colpire se necessario brutalmente.."), oppure considerare i competitori politici più vicini alle istanze di equità e giustizia civile quali avversari da contrastare alla stessa stregua degli avversari politici delle destre separatiste e populiste, non gioverà ancora una volta alle istanze politiche in difesa dei più deboli, soprattutto quando si vorrebbe promettere un potere politico e di governo irrealizzabili escludendo qualsiasi alleato presente nella contesa politico-democratica.

Se la democrazia ha un senso, la partecipazione al voto a sostegno di “Rivoluzione Civile” è un’espressione di partecipazione democratica; allora escludere a priori ogni possibilità di aggregazione con altre forze sensibili a ridurre le diseguaglianze e avvicinarci alle democrazie nord europee è una opzione politica, a mio parere, autolesionista.

La pseudo-contrapposizione fra «Garantisti» (leggesi: imputati, inquisiti, indagati, condannati, prescritti, "domiciliati", etc.) e «Giustizialisti» (semplicemente persone oneste sul piano materiale, ma anche intellettivo), non aiuta l'elettorato nel discernere chi persegua invece l'unico obiettivo da porre seriamente sul piatto della bilancia: la giustizia sociale.
E, purtroppo il Porcellum non è di alcun aiuto in una logica serianente pluralista e inclusiva di un certo consenso sociale.
Ma, inutile girarci intorno, «giustizia sociale» equivale a colpire - se necessario brutalmente - l'interesse del più forte a favore di quello del più debole: la cancellazione di un anno di soperchierie forneriane e di riduttivismo, aziendalismo, produtivismo e pseudo-efficientismo neo-liberista, dovrebbe essere il focus di chiunque abbia un minimo di sale nella zucca.
Invece, fatta eccezione per quella del povero ululante Vendola, senz'altro figurino televisivo ma primula rossa o «rondine che non fa primavera», negli schieramenti che invocano il cosiddetto «voto utile» non si leva una sola voce in quella direzione.
È mia personale opinione (...) che l'unico voto veramente utile sia quello attribuito allo schieramento che anch'io sosterrò, Rivoluzione Civile (PRC, PDCI, transfughi buoni della diaspora IDV, Verdi e soprattutto «Società Civile», movimenti come «Cambiare Si Può», ovvero i vittoriosi promotori dei Referendum du Acqua e Nucleare, tanto per sintetizzare), se non alternativamente, al Movimento 5 Stelle.
Al di fuori di questi due schieramenti l'antifona è la solita: si discute intorno a quanto di buono c'è stato nell'Agenda Monti, mentre l'unica priorità è oggi derubricarne qualunque punto, cancellarne tutti i mefitici effetti e restituire a un popolo l'ossigeno venuto meno nell'ultimo anno.
La giustizia ordinaria deve subordinarsi al conseguimento di quella sociale per colpire chirurgicamente ed esigere riparazione patrimoniale chiunque abbia condotto una gestione clientelare, privatistica o ad persona della cosa pubblica o chiunque - per conseguenza - abbia indotto la svendita del patrimonio pubblico o se ne sia reso responsabile.
C'è infine da riprendere in mano un percorso che iniziò a prendere forma e consistenza nella defunta Commisione Rodotà, quello della definizione giuridica dei Beni Comuni, e da creare un dispositivo di legge che neutralizzi gli effetti devastanti della Bolkestein in materia di consumo di suolo agricolo... tutta roba che nessuno dei competitor «tradizionali» (PDL, PD e Minestrone Centrista) può ragionevolmente condurre in porto per consolidato conflitto di interesse!
(...)

Dare a Stefania Craxi della riformista è un po' forte per il resto concordo pienamente, per eliminare il fenomeno dovrebbero avere consenso pari a zero.
Invece, sondaggi, per quel che contano, alla mano rischiamo pari e patta anche a questo giro elettorale solo perchè il maggior rappresentante del fenomeno da te descritto si è rimesso in moto.
Non entro nel merito del come, non sappiamo se sarà il candidato premier visto che dice di no ma sul suo simbolo stà scritto chiaramente il nome e il suffisso "presidente".
Per cui se non è rivolto alla presidenza della Repubblica è possibile che alla fine, avendo fisiologicamente più voti di Tremonti e vista la poca simpatia tra i due, da quelle parti prevarrà la logica del + forte.
Ma la vera disgrazia è che ci sarà un pareggio e Monti sarà determinante per entrambe gli schieramenti e se non sarà premier potrebbe essere ministro delle finanze.
Ma possibile che gli italiani non sappiano scegliere liberamente il meglio per il loro futuro?
Stando ai sondaggi no, purtroppo siamo un Paese libero ma scarsamente democratico e i fantasmi e le ammonizioni ecclesiastiche del passato riecheggiano fomentando paure inesistenti e fenomeni gravitazionali verso interessi particolari.

Lei che vuole sapere tante cose sulla raccolta differenziata e che è disposta a regalare i sacchetti che le lasciano perchè le avanzano, non lo sa che è vietato usare i sacchetti diversi da quelli che le consegna Geofor?
Non è per caso che fanno sacchetti speciali, lo sa? Se mette i rifiuti organici nei sacchetti della coop fa un danno, lo sa? Prima di chiedere informazioni sulle cose più difficili si informi su quelle elementari e poi le rispetti.

Purtroppo la politica italiana riflette la peggior società, le lobby, gli interessi particolari, quando invece la politica dovrebbe occuparsi del bene comune, di formalizzare diritti e doveri uguali per tutti, di porre le basi per costruire un Paese per quelli che verranno e non per quelli che ci sono e sono già stati.
Le opportunità ci sarebbero con tutti i distinguo del caso ma non si fà Roma in un solo giorno, occorre procedere per gradi ed indirizzare il consenso (voto) verso quelle forze che danno maggiori garanzie per quanto sopra.
L'italiano, purtroppo, ha molti pregi e poche virtù, ma sopratutto nutre un sentimento di egoismo che lo acceca e non fà capire che il bene per tutti è di riflesso un bene anche per se stesso.
Un piccolo esempio di mentalità italiana fresco fresco.
De Laurentis, presidente del Napoli Calcio, in merito al calcio-scommesse commenta " non è giusto che la giustizia sportiva modifichi il campionato falsandolo, và cambiata", perchè con le scommesse truccate e le combine cosa è avvenuto?
Non dice che punirà chiunque del suo staff venga coinvolto in tali nefandezze, no, meglio cambiare le regole del giudizio.
E' sempre la stessa storia, vogliamo stare al di sopra delle regole e se il sistema fà quel che deve non si cambiano i comportamenti, si cambiano le regole e chi le deve far rispettare, trasportato nella vita reale tale concetto ecco condoni edilizi e fiscali, depenalizzazioni, leggi particolari ed il disastro ambientale e fiscale è servito col risultato che abbiamo davanti.
Cambiare si può ma lo si vuole veramente?

In tempi relativamente recenti il sottoscritto si è guardato bene dal battibeccare con l'ineffabile ed apocrifa presenza per deliberata strategia: in fondo - se mai gli fosse interessato dialogare o, al limite, scontrarsi anche brutalmente, non avrebbe avuto bisogno dell'amicizia FB disponendo del mio indirizzo eMail.
Non capisco bene di cosa stiamo parlando: c'è qualcuno che gioca allo 007 facendosi il proprio «film», entrando sempre e prepotentemente nel merito della mia persona ricorrendo non al legittimo sfottò, ma allo sfoggio di una pretesa conoscenza che evidentemente non è reciproca (o se anche lo fosse non mi è dato sapere).
Dare del «bombarolo» è cosa piuttosto grave e insistere su questa falsariga è, oltre che inopportuno, da conigli, vigliacchi, pusillanimi e senza palle.
Non credo di dover rendere conto a questo signore di ciò che io sono o di ciò che penso, specie se su un forum: pregherei la redazione di bannare qualunque suo intervento alluda direttamente alla mia persona e non alle idee che rappresenta, onde evitare figure barbine anche sul piano editoriale e non essere paragonata a quelle testate che su questo genere di contrapposizione idiota fondano le loro fortune.
La libertà di espressione è un'altra cosa.

Questo è l'ennesimo scontro fra uno che qualcosina la sa ma non la sa usare o non la sa comunicare e uno che non sa niente ed è invidioso e l'invidia gli fa valutare il suo avversario più importante di quello che è.
Sarebbe meglio che questi due se la vedessero fra loro su facebok e lasciassero in pace noi.

Ultimo e Alessio è evidente l'astio che vi accomuna, oramai da tempo.
Vi stimo entrambi, uno per la facilità di scrittura e la cultura, l'altro per l'ironia e l'acutezza degli interventi ma quando vi scrivete queste piccole offese, con l'attenzione che possano passare la censura della Voce o non sfocino in qualche denuncia, sembrate due bambini piccoli che fanno le bizze.
Apparite cosi', un po' ridicoli, da mettere in castigo dietro la lavagna.
Contenetevi, per favore!

Mi sono molto meravigliato che nessuno degli attenti scrittori e opinionisti del Forum non si sia scatenato alla notizia che la falange macedone, il nuovo, il futuro dell'Italia politica, Fini,Casini,Montezzemolo e MONTI, così apparentemente attenti alla moralità, abbiano concordemente messo nella lista per la Camera in Friuli Venezia Giulia,un indagato per l'ipotesi di reato e truffa e peculato (fonti stampa) mentre Casini ha fatto inserire in un seggio sicuro la moglie del fratello e il fidanzato della figlia; nella Lista Monti figura invece il socio di Elisabetta Tulliani. Se questo è quanto sa proporre il Professore è meglio che stia dietro la lavagna per molto tempo.

C'è evidentemente chi su questo Forum si diverte a insinuare idiozie e a gettare fango sulle persone perché incapace non soltanto di replicare sensatamente a qualsiasi affermazione, ma anche ed evidentemente di leggere o elaborare correttamente una lettura.
È una delle tante e possibili manifestazioni dell'«idiozia» nell'accezione greca della parola: per fortuna che anche i muri conoscono la nevrosi ossessiva del tristo postulante, intento solitamente a denigrare e mai a mostrare capacità di discernimento.
Dare del «bombarolo» è affermazione assai grave: potrei anche decidere che ne risponda penalmente, non sapessi che equivale a sparare sulla Croce Rossa!

...che «ogni popolo ha il governo che si merita», ho paura che si sia riso fin troppo e non certo di cose buone!
E se gli incapaci, gli idioti o i corrotti sono - Machiavelli docet - la fonte più inesauribile di potere, non è così strano che i capaci, gli «ammissibili» e gli incorruttibili siano a veder bene addirittura più deleteri, come l'ultimo esecutivo si è sperticato nel dimostrare.
Deve essere chiaro che non possono convivere tante intelligenze e qualità positive tra i membri di una stessa piramide di potere: la moltitudine di incapaci, idioti e corrotti - la cosiddetta «falange dei ricattabili» - assicura a ben pochi intelletti «illuminati» la fornitura dell'humus ideale per la propria auto-legittimazione e auto-conservazione nei ranghi del potere.
La democrazia borghese è fallace e condizionabile anche e soprattutto per questo: riproduce, attraverso l'inoculazione sistematica e continuativa di persone «non all'altezza, non meritevoli» nei flussi di potere, la trasmissione dello stesso sulla falsariga di una monarchia assolutista, preservandone l'esercizio pressappoco sempre ai soliti ma, soprattutto, immutabilmente in funzione dei medesimi blocchi sociali.

Qualche tempo fa la satira tirò fuori una battuta più o meno come questa: Se non sei inquisito, o condannato, o non hai nel tuo curriculum qualcosa di cui la gente perbene si vergogna, non puoi essere candidato alle elezioni. 
Non era una battuta nuova, era roba che conoscevamo, perché appartiene al nostro costume. Ma in quel momento sembrò più attuale che mai, e ci ridemmo -come se ci fosse da ridere- e ci scherzammo su, orgogliosi della nostra autoironia, che consideriamo superiorità al confronto di altri popoli che sono seriosi ingenui poco arguti e privi di senso dell'umorismo. Noi, al contrario, ne abbiamo da vendere, di senso dell'umorismo, e di questo ci vantiamo e siamo pronti a ridere di loro, perché semmai sono loro che ci suscitano battute: di quelle caustiche e sferzanti di cui ci sentiamo orgogliosi campioni.

Ieri è uscita la notizia della candidatura di un certo Luciano Moggi, capolista di un nuovo partito, i Riformisti italiani, fondato da Stefania Craxi.

Come se ancora non bastasse la già cospicua sfilza di simili candidati che infestano le liste di partiti e movimenti.
Pensiamo che su questa roba si possano ancora fare battute? Che ancora ci si possa divertire a gridare al lupo per poi sbellicarci dalle risa se qualcuno ci prende sul serio? Perché qualcuno sul serio ci prende, altroché, ma poi ci compatisce quando vede che siamo noi a non prenderci sul serio e a non vergognarci della nostra faciloneria.
Noi no, ma chi ci compiange lo vede che ora in Italia i lupi non sono più una rarità, che non è più un caso eccezionale vederne uno. Ora girano a branchi, famelici arroganti volgari. Spudorati. Stranoti. Nemmeno più mascherati da pecore;  lupi lupi, nudi e crudi.
E noi ancora ridiamo e inventiamo battute. Perché ancora non ci bastano i brandelli a cui hanno ridotto la nostra dignità.
Eppure ce li sbattono in faccia ogni giorno i banchetti che fanno grazie ai nostri consensi. E se la nostra sbrindellata dignità è arrivata al punto che ci accontenteremmo anche degli avanzi, mettiamoci l'animo in pace, quelli fanno piazza pulita.
Ma se i nostri consensi non li avessero, con cosa banchetterebbero?
Resterebbero col vizio ma senza  pelo.
E con la loro proverbiale fame. Che se noi non saziassimo li porterebbe all'estinzione.

Le tue proposte ricordano vagamente «il marito che si tagliò le palle per far dispetto alla moglie»: siccome le poste «ragionano» come una banca privata e non più come un presidio dello Stato e una presenza autorevole e irrinunciabile capillarmente diffusa sui territori, allora tanto vale farsi accreditare la pensione presso una qualsiasi altra banca.
È chiaro che chiunque abbia formulato una soluzione di questo genere non sia avvezzo a condurre battaglie in nome di qualcosa, ma non deve sfuggire una constatazione certa: il fattore a cui allude e che Adam Smith avrebbe felicemente chiamato «concorrenza», non è la soluzione al problema, ma il problema stesso. A meno che non mi si dimostri epistemologicamente plausibile che la soluzione ad un problema di qualunque natura possa essere il problema stesso!
La dialettica moderna parte dal presupposto che nei recessi del problema si nasconda anche la soluzione, in virtù di una lettura dualistica del primo in ragione della quale le sue conseguenze non gli sono soltanto omogenee e favorevoli, humus cioè per una sua riproduzione senza ostacoli, ma anche contraddittorie e sostanzialmente antitetiche, incompatibili.
Quindi, ora che le poste di Avane sono venute meno, è il momento di riflettere non sulle conseguenze meccaniche della chiusura per riorganizzarsi semplicemente, ma di sentirne prima la mancanza, condividere il sentimento con quanti ne provino uno simile e volgerlo implacabilmente e collettivamente contro chi ha prodotto il problema, anziché supporre l'esistenza di un'alternativa salvifica.
Togliere i risparmi dall'Ufficio di Avane (quindi da quello di Vecchiano) per portarli alla «banca d'angolo» non significa fare un dispetto all'Amministrazione di Poste Italiane che anzi, riterrà a quel punto congrua la propria decisione, ma fare un favore alla »banca d'angolo» e ad un modello compatibile con tutti gli scenari contraddittori della vicenda. Meno che con il mantenimento in vita dell'ufficio.

Sarà un caso ma le poche volte che in passato son stato alla posta di Vecchiano c'era sempre la fila e adesso trovo quasi sempre sgombro. Bene, ma mi domando, quanto durerà? Non sarà un vantaggio passeggero per tenersi più stretti gli avanesi adesso che è il momento del trapasso e poi ritorna tutto come prima?
Comunque l'avanesi i bollettini li pagano agevolmente anche alla coop (sempre a Vecchiano) e si rispamia anche qualcosina.
Poi, per i pochi risparmi che avete, potete anche chiedere a quella banca sull'angolo della piazza (sempre a vecchiano) che, per i nuovi clienti, ha delle condizioni e tassi interessi davvero vantaggiosi.
Le pensioni potete riscuoterle dove volete, anche accredoterle automaticamente in banca...
Cari avanesi, invece accettare passivamente e supinamente le decisioni dei dirigenti delle poste (che fanno unicamente i loro interessi) provate a guardarvi in giro. Provate a manifestare l'intenzione di togliere i risparmi e osservate le reazioni.

Condivido quanto dici Caio.
In più con la tares si andranno a pagare servizi sul territorio quale l' illuminazione pubblica e non so cos' altro.
Si vogliono mettere tasse di scopo ? Può anche essere accettabile, ma allora le varie irap, irpef, iva, accise, etc. quale giustificazione hanno? Paghiamo tanto e non una volta sola.

con l'introduzione della TARES con i suoi aumenti cade definitivamente quel rapporto tra servizio e costo che dovrebbe essere alla base di ogni imposta.
Non c'è più alcun nesso tra i rifiuti prodotti e quello che è il costo sostenuto dal Comune per il loro smaltimento. A occhio sembrerebbe una seconda IMU.
Un secondo balzello applicato sullo stesso metro quadrato già pesantemente tassato. Non è giustificabile alcun aumento se la produzione di rifiuti per effetto della riduzione dei consumi è comunque destinata a scendere

E' morto ! Ha vissuto, e' stato notato, ha lasciato tracce della sua esistenza. Non dobbiamo dimenticarlo, non possiamo dimenticarlo !LUI con la sua onesta', la sua rettitudine, la sua correttezza, la sua disponibilita', la sua signorilita' e' stato un esempio per tutti noi. ....... Adesso e' nostro dovere non disperdere la ricchezza spirituale che ci ha lasciato. ...... E' nostro dovere trasmetterla a chi non lo ha conosciuto. .......Anche sulla lapide dobbiamo scrivere parole che lo ricordino. Non parole altisonanti. LUI non gradirebbe . Poche parole , semplici.......... Scriviamoci cosi........Qui giace un UOMO. ..... Ultimo

Sono piu' che soddisfatto tu abbia notato e datomi la tua risposta questo vuol dire che alcune persone non sono nostalgiche del passato ma vogliono migliorare una situazione odierna che non ci sono parole educate per poterla definire.

...io quando la compro la voglio nova... vecchia comprala te!
E quelle granate li, il verso non lo devono prendere, e quando lo prendono si cambiano anche quelle!
La mia spazza troppo male, ci rimane il sudicio, e quest'anno la cambio!

...che le granate nove spazzino bene i primi giorni, poi piglino er rverso come quelle vecchie.
Si vidde con alcuni di RC, appena arrivati a Roma disseno: troppi varini ci date! poi...trovai quel piccoletto di Franco Giordano invitato alla Festa dell'Unità a Pisa ed anche lui aveva il portaborse ma, era giustificato perchè era un piccino e portare da solo tutte quelle sportine si sfatiava.

Ora è il turno de' Grilli, volevino fa' le nozze co' fii secchi e già chiedino un miglione d'euri per fà e volantini e manifesti per l'urtimi di febbraio e..disseno che quelli der rPD-SEL-PSI pigliavino du' euri per ogni preferenza primaria; loro 'nvece con l'onnlaine era gradisse; vederemo...

piesse; intanto SEL e il PD non hanno aspettato i grilli siciliani per scoprire "Libera"

Una iniziativa eticamente ineccepibile è partita da alcuni politici siciliani di buona volontà:

"La porzione di stipendio eccedente i 5.000 euro lordi, che percepiranno i deputati regionali siciliani, sarà destinata a un fondo, gestito dalla Regione Siciliana, per il microcredito alle imprese."

Quanti e quali saranno i deputati che parteciperanno? Di quale partito?
Cercate con google gente... cercate...

chiave di ricerca:
microcredito sicilia deputati

Se la C era vicina alla G avrei pensato ad un errore, ma siccome la T è quasi sopra la F potrei anche pensare che volevi scrivere demografici, ma a quel punto il discorso non avrebbe più avuto un senso logico. Allora sono arrivata alla conclusione che non conosci il greco e tantomeno l'etimologia delle parole. SI dice demoCrazia!!!!

Forse si sono anche dimenticati, con tutti i discorsi demogratici di prodi e l'abbuffata che hanno fatto con il pc. E la goccia che fece traboccare, del finanziamento alle scuole private,adesso si contano i risultati. Se vogliamo risolvere la situazio, non è stringere il nodo delle tasse dove si vede lampante l'incasso, ma riunire ancora una volta la forza e la volontà dei la voratori, colpire coloro che frodono, Diminuire i posti di favoritismo dove la serpe dell'assenteismo guerreggia e questo anche al governo e oltre.Quindi con quale coraggio si pubblica che gente vive in miseria quando i nostri parlamentari vanno a tavola e be vono in bicchieri di cristallo, comprandosi cose esose sempre con i soldi dei cotribuenti.

...mi parete mpopò 'onfusi!
bb che sta per Bruno Baglini che oggi era con altre 43 persone che fanno parte del gruppo "Quelli del Giovedi" Quindi sono partito in buona compagnia alle 8.30 da Riprafatta per Rupecava, Ciapino, Freghino, Passo di Dante tuttappiedi per poi ritornare con il treno da San Giuliano a Ripafratta.

Poi ho dato un'occhiata prima di far la doccia al Forum della VdS e ho messo la notiziola che "un amico di destra" gentilmente ieri sera ha messo su fb.
Ho augurato buona lettura (su quei giornali)
Cosi ora qualcuno ha il suo ossicino da sgranocchiare in santa pace, li in un angolino tranquillo tranquillo senza mettere di mezzo la VdS.
salute.

come vedi ora ho i riferimenti espliciti che prima mi mancavano.
Era sufficiente farne cenno anche nel post di prima.
Ps: quando vorrai ci dirai anche per chi voterai, ma con meno acredine!
Ora controllo!By by.