Ho votato Renzi. Non troppo convinto ma l'ho votato. Non tanto per il programma che ammetto di non conoscere ma solo per il personaggio di rottura. Di rottura con un modo arcaico di far politica di un partito arroccato su posizioni di splendido isolamento, un mondo vecchio, con parole e discorsi vecchi, granitico nella sua struttura ma immobile ed in cui la partecipazione è solo apparente perchè chiusa ad ogni condizionamento esterno.
L'apparato ha votato Bersani e non c'è niente di democratico nel dipingere l'avversario come un nemico. D'Alema, il responsabile diretto ed indiretto di tanti nostri guai, persona intelligentissima ma infida, ha detto che in caso di vittoria di Bersani non si candiderà al Parlamento, in caso di vittoria di Renzi "darà battaglia". Dalla sua tessera dovrebbe allora togliere il termine democratico. E non sarebbe la prima volta.
Basterebbe questo a farmi scegliere Renzi. Renzi prenderebbe anche molti voti che andranno a Grillo, Renzi prenderebbe anche voti di centro e di centrodestra, per quello che oggi vale questa distinzione che pare oramai invocata solo da quel vecchio partito che di chiama democratico. Forse non è ancora il momento di Renzi, l'apparato non lo tollererebbe, ma è senz'altro il futuro. Sarebbe stato utile capirlo fino da adesso per non andare ad un governo di coalizione dal destino incerto con Casini e qualcun altro per arrivare alla maggioranza. Cosa dovremo pagare a Casini? Niente legge sull'omofobia? Niente nazionalità ai nati in Italia? Matrimoni gay e unioni civili non ne parliamo.
Presto torneremo a votare ed allora si capirà di avere perso tempo.
C'è solo l'incognita Grillo. Potrebbe fare la sponda ad un PD senza numeri, come in Sicilia con Crocetta, ma mi sembra difficile. Si prospetta un nuovo governo Monti con Bersani vicepremier o altro incarico di prestigio, un governo naturalmente di coalizione con tutti i guai che questo comporta. Meglio sempre che nella destra: si dice che Berlusconi faccia un nuovo partito, Forza Italia.2 e Alfano e la Meloni facciano le "secondarie".

Cari elettori delle primarie,
vi faccio un appello a votare Matteo Renzi al ballottaggio. Non perchè Bersani non sia all'altezza, ma semplicemente perchè RENZI E'UN VERO LEADER del centrosinistra e PERCHè CON LUI SI POSSONO VINCERE VERAMENTE LE ELEZIONI POLITICHE, SENZA ACCORDI CON CASINI.

La conoscenza del personale non costituisce elemanto di garanzia assoluta... è un dato di fatto che qualcosa non va... e scaricare le responsabilità sempre più in alto, al sistema, non risolve i problemi... iniziamo col far presente quello che non funziona in ciò che è oggettivamente evidente. Le lune storte sono inacettabili nel personale che si occupa di un servizio fondamentale come l'accettazione, l'amministrazione, la clinica, il trattamento di condizioni di salute più o meno critiche. Succede... ma secondo me non dovrebbe accadere.

..del centrosinistra nel Comune di Vecchiano per scegliere il Candidato Premier.

Filettole: Bersani 57 Renzi 63

Migliarino - 205 - 117

Nodica - 125 - 107

Avane - 50 - 54

Vecchiano - 240 - 139


Fil Vendola 20 Puppato 2

Mig - 41 - 15

Nod - 29 - 3

Avan - 29 - 3

Vecch - 48 - 15


Tabacci Fil 0 Mig 3 Nod Avan 0 Vecch 1
..................................
Risultati primarie a Migliarino Bersani 205. Tabacci 3 Puppato 15 Vendola 41 Renzi 117
...............................

nb; con il copia/incolla non è venuto un lavoro pulito ma..i numeri son quelli.
bb

.......... aveva l'ambizione di diventare pastore ........ è la classica pecora belante del forum. ....... Ultimo.

Intanto cerca di tenerle unite le pecorelle perchè da domani la meta saranno scappate, ci resteranno due pastori.
Uno vecchio che ha dato delle basonate alle pecore più deboli e uno che prima di incominciare era in compagnia di un pastore che ha guidato il gregge in bocca al lupo.

Mentre te continui a giocare con percentuali che non hanno nulla a che vedere col consenso reale nel Paese, a Pisa gli studenti bruciano la bandiera del PD... per la mia visione rivoluzionaria ed esplicitamente non democratica l'1,5% è anche troppo!
Però ti rassicuro: non ho visto corteo o mobilitazione in cui si bruci una bandiera Rossa con una Falce e Martello Gialle... neanche a Casa Pound!
E, i Beni Comuni sono altri, non l"Italia": i Beni Comuni sono l'Aria, l'Acqua, il Suolo, le Sementi, l'Energia, la Scuola, la Salute... tutta roba privatizzata con il placet del PD.
Poi se ti fa piacere, potrai anche commuoverti davanti a numeri straordinariamente vuoti e privi di alcun significato, ma una cosa è certa: nei cortei dei prossimi dieci anni il PD non sarà ospite gradito, ma il nemico da battere, e questo per un partito che pretenderebbe di avere qualcosa a che fare con la Sinistra mi sembra fin troppo eloquente.

PS
Se si presentasse Ultimo ad uno dei tanti tendoni da circo disseminati nel Paese, ricordatevi che per garantire ad una persona il diritto di voto, bisogna assicurarsi prima che sia....

...mi sembri mì pà; diceva d'un crede in cristo e nei santi e poi li stava a bestemmià dalla mattina per la guazza 'nfino a dopocena.
Quelle pecorelle li tuttensieme cercheranno fin da oggi di seguire un buon pastore che le accompagni in pascoli lussureggianti e soprattutto lontani/lontane dal lupo famelico di Arcore che ha perso il pelo ma non il vizio di dire bravo a chi può meglio fregarlo (vedi l'uomo in kashmir.) si gongolava quando si sentiva chiamarare da Lui "il vero comunista" visto! quelolì si è rottamato da se con il suo "unemmezzo per cento" di gradimento fra tutti gli Italiani e con un uomo e mezzo si vincono poche battaglie e tantomeno guerre ed i poveri kamikaze lo dimostrano ricevendo solo compassione da chi cerca la felicità che può dare ancora la vita vissuta in questo mondo; quindi far morire la speranza di un mondo migliore è tipica di chi non viene ascoltato.

piesse; durela!!!

.......... ha, stranamente, da fare. ....... Ultimo.

Oggi le peorelle andranno all'ovile a vedè di trova della biada nova.
Ma di seuro con quella biada lì gli verà la ventrina.

è vero che ognuno può usare il nikname che preferisce, ma siccome con un nome come il mio, Mina, non mi è mai successo di incorrere in omonimie ci tengo a precisare che non sono io e che non condivido quanto scritto nell'intervento.

Non so se ci hai fatto caso, ma il mio «Presenzialismo» si limita a quei soli contesti in cui mi sia consentito dire cosa mi pare e non certo a situazioni in cui competano parole d'ordine che mi sono del tutto estranee.
Per cui se ciò che ti interessa sapere è quanto mi «rosichi» tenermi a debita distanza da questa che, senza esitazioni, considero una farsa, beh ti dirò che ritengo politicamente più produttivo offrire - con 2,00 € in tasca - un caffè ad un perfetto sconosciuto o, al limite, infilarli in un flipper che devolverli ad una causa che mi è del tutto estranea, che non depone a favore del primato delle «idee» su quello delle «persone» e che muove in una direzione diametralmente opposta a quei modelli partecipativi che soggettivamente perseguo e di cui oggettivamente c'è necessità.
Per cui ti rassicuro: domani ho una serie di impegni che non mi daranno neanche il tempo di volgere le mie attenzioni a questa faccenda che per voi del PD & Affini sembra la battaglia dell'Armageddon, ma che per noi di Sinistra vale ne' più ne' meno quanto un programma della Clerici alle 7 del mattino!

...bene-bene, noi domani si vota e te-e no-o!!!
nb, e anche se votavi era lo stesso perchè una sola noce in un sacco rumore non ne fa.
piesse, boia dhe! presenzialista come ti ritrovi, ti rigirerai tutto il giorno come i biacchi in una damigiana vuota e senza peter decidere/fare niente: è questo il punto!

Da quando la ASL ha accorpato i distretti di Vecchiano e San Giuliano modificando gli orari di apertura al pubblico a giorni alterni il disservizio è evidente. Ma che questo dipenda dagli operatori mi sembra troppo:le responsabilità vanno cercate ben più in alto, nella dirigenza casomai.
Conosco personalmente almeno 2 delle impiegate del distretto di Vecchiano e posso testimoniare sulle loro capacità professionali ma soprattutto sulle loro qualità umane e morali. Poi ci può stare il giorno con la luna storta, succede agli umani, ma da qui a farne i responsabili del disservizio esistente ce ne corre.

Non parteciperò alle Primarie e non sarò un votante del Centro... della Sinistra sì, naturalmente, ma non di questo ensemble stonato. Ma questo lo sapevi già.
Se avessi sostenuto qualcuno, a malincuore, ma senz'altro sarebbe stato Vendola.
Come si conciliano le tue vedute lungimiranti su suolo, paesaggio, clima, agricoltura virtuosa e decrescita felice con il sostegno così incondizionato ad uno dei principali protagonisti delle più scellerate politiche di consumo, di aggressione ai territori e di accondiscendenza verso i principali nemici planetari della sostenibilità a 360º?

primarie centrosinistra

PERCHE' VOTARE PER BERSANI?!

Il Partito Democratico è ancor lontano da quello che dovrebbe e potrebbe essere.

Ma questo non è il momento di buttare giù l’ultima baracca della
politica italiana che regge ancora, né di cambiarne in opera le
fondamenta. Questo è il momento di rafforzarla, questo è il momento di
rendere quella baracca, quella bistrattata baracca, il perno su cui il
nostro paese possa uscire dalla crisi economica e sociale
completamente mutato rispetto a come ci è entrato. E mutato in meglio.

Un paese più giusto, una società più solidale, uno Stato più simile ad
un’associazione solidale di cittadini che a uno strumento di
arricchimento di pochi. Le cose da fare sono molte.

Ci serve, serve a tutti, una sinistra normale.

E ci serve un uomo straordinario nella sua normalità.

Un uomo che abbiamo già visto all’opera due volte, in un ruolo di
Governo e ci è piaciuto: nei difficili equilibri politici in cui si è
trovato ha portato a casa tante piccole vittorie che hanno
effettivamente migliorato la vita degli italiani. Niente annunci
grandiosi per conquistare prime pagine seguiti dal nulla o minime
foglie di fico come invece ci ha abituato chi governa e ha governato
in questo Paese.

Un uomo che coniuga ideali e concretezza, vicinanza alle esigenze dei
più deboli e rifiuto del settarismo di classe e del populismo senza
messaggio. Innovazione e continuità. Modernità nei metodi insieme a
tradizione dei valori.

Quell’uomo, quest’uomo, è Pierluigi BERSANI.

Ora che lo sapete, votatelo.

Giacomo Sanavio

Purtroppo devo confermare quanto scritto da Sandra. Lunghe file e personale, molto spesso, indisponente e arrogante. E non cosciente che chi ha bisogno, per problemi spesso seri di salute, deve essere aiutato e non ostacolato, come spesso avviene, nell'affrontare il delicato momento. Vorrei anche ricordare, ai dipendenti dell'ospedaletto che sono stipendiati con i nostri soldi evoluti attraverso le tasse e quindi sono dipendenti di molti pensionati. Tengo a precisare che non mi riferisco ai medici ma al personale addetto alla riscossione dei ticket in particolare.

Per quella condizione fisiologica e caratterizzante del ciclo di vita di noi donne, che chiamiamo e chiamano gravidanza, mio malgrado mi sono trovata a frequentare spesso e volentieri negli ultimi mesi il distretto sanitario di Vecchiano. Innumerevoli sono le lamentele per le attese, la scortesia, gli errori, l'accessibilità ai servizi che io stessa ho provato e che dal vociferare più o meno rassegnato della gente chiunque può riscontrare passandovi alcune ore del mattino! Perché non confrontare le nostre esperienze e provare al porvi rimedio, invece di rassegnarci all'inevitabile?

sto guardando la 7 servizio pubblico e mi vergogno di essere italiano a vigevano e non solo discrimininano i bambini che portano il pasto frugale da casa per problemi economici dei genitori
facendoli mangiare separati in luoghi separati come il ghetto
ho pianto nel vedere questo non è giusto
abbiamo lottato tanto per la parità sociale e oggi in un anno si sta buttando via tutto

Il silenzio del PD di Vecchiano sulla questione dell'eventuale nuovo Ente... è veramente assordante!!!!!

Tenuta di San Rossore, dal Consiglio direttivo del Parco sostegno alla posizione del Presidente Manfredi: a rischio l’identità dell’area protetta


Il Consiglio direttivo del Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, al quale la Regione Toscana potrebbe sottrarre l’amministrazione diretta della Tenuta di San Rossore, come previsto dalla Proposta di legge regionale in discussione, condivide la posizione del Presidente Fabrizio Manfredi, espressa pubblicamente pochi giorni fa. La nuova istituzione che sostituirebbe l’Ente Parco, chiamata “Terre regionali toscane”, ha tra i suoi ambiti di intervento la gestione delle aziende agricole regionali e del patrimonio forestale e nient’altro; la Tenuta di San Rossore è invece un “unicum” ambientale, paesaggistico, storico e culturale di rilevanza internazionale che solo il Parco può salvaguardare.

Nel corso della seduta del Consiglio direttivo di lunedì 19 novembre, i componenti dell’organo di indirizzo dell’Ente Parco hanno fatto squadra attorno al suo Presidente, Fabrizio Manfredi: la proposta di legge n. 7/2012, approvata dalla Giunta regionale lo scorso 9 novembre, ed in particolare la previsione del “conferimento meccanico” in essa della Tenuta di San Rossore, è profondamente sbagliata perché non solo finirebbe per snaturare la Legge nazionale con cui il Quirinale aveva trasferito alla Regione Toscana la Tenuta, ma dopo 12 anni di conduzione tutt’altro che inefficiente sottrarrebbe alla gestione dell’Ente Parco un’eccellenza ambientale del territorio – nel suo complesso fondamentale e strategica per una visione del Parco come sistema – per affidarla ad un’istituzione con diverse finalità, senza alcuna rappresentanza degli enti locali.

Dall’insediamento dei nuovi vertici dell’organismo di gestione dell’area protetta, nel marzo di quest’anno, è stato massimo l’impegno del Presidente e del Consiglio direttivo per una più puntuale definizione delle missioni del Parco e per la ulteriore valorizzazione di alcune attività già svolte con buoni risultati a San Rossore, tra cui proprio quelle agro-zootecniche. Queste ultime riguardano tutti i 480/490 ettari già destinati, in base agli strumenti di pianificazione, all’uso agricolo e alla valorizzazione del patrimonio zootecnico del Parco, ma rappresentano però, nel loro insieme, solo il 10% dell’intera estensione della Tenuta: «Non si può pensare, solo per massimizzare la produttività di tali aree, di dimenticare le peculiarità di natura ambientale della Tenuta e quindi sottrarne la gestione all’Ente Parco – è il commento del Presidente Manfredi. – San Rossore e la selva pisana presentano elementi unici al mondo: oltre a essere parte fondamentale del programma MAB dell’UNESCO (una delle sole 8 in Italia) e ad avere un apposito Piano di gestione forestale, per cui non si può pensare a un loro mero sfruttamento economico, alcuni contesti hanno bisogno dell’intervento diretto del Parco. Mi riferisco in particolare alla battaglia contro il Matsococcus, all’osservatorio ornitologico, agli studi decennali sui daini, tra i più importanti d’Europa, alle attività di prelievo faunistico, ma non posso fare a meno di ricordare neppure il tema relativo all’erosione costiera e alla fruizione dei percorsi naturalistici risistemati nel corso di questi anni e ai quali ancora l’Ente Parco continua a dare un forte impulso per una sua maggiore apertura verso l’esterno all’insegna della sostenibilità.»

Gli investimenti dell’Ente Parco nella Tenuta sono sempre stati costanti, sin dal 2000, grazie ad appositi Programmi annuali approvati dalla Regione Toscana che hanno sempre riguardato vari fronti, dalle attività agro-zootecniche ai lavori strutturali e infrastrutturali, passando per le necessità di tutela del patrimonio ambientale di San Rossore: «Chi sostiene che il Parco sinora non è stato in grado di utilizzare in modo corretto le risorse nazionali destinate alla valorizzazione della Tenuta afferma in mala fede una cosa sbagliata – puntualizza il Presidente del Parco – perché a fronte di 25 milioni di risorse investite nell’ultimo decennio, quelle da rimodularsi perché non spese, e il cui programma di rimodulazione è ancora in attesa di approvazione da parte degli uffici regionali, sono pari a circa 3 milioni e 800mila, ossia poco più del 10%».

«Un progetto, quello regionale, che presenta lacune culturali e giuridiche – è il commento lapidario del Consigliere del Parco Luca Cavallini – tanto da far pensare ad una strategia volta ad utilizzare le risorse annuali della Tenuta per ripianare i deficit dell'Azienda agricola di Alberese. Ormai siamo ad un bivio: o la proposta di legge regionale viene stralciata oppure il Parco non ha piu senso.»

Da mangià 'nfra piatti der giorno c'avevino anco pane e 'nte'ligenza: te Urtimo 'un ci devi esse' stato...

C'è del marcio in Danimarca!
E, come al solito, le cose vanno chiamate con il loro nome, altrimenti rischiamo di perdere l'orizzonte e trattare una realtà distorta che non ci porta a nulla.
L'operazione dell'eventuale new entry "Ente Terre Regionali Toscane", è una pura, nuda e cruda operazione economica voluta dalla politica: o meglio dal Partito Democratico in primis.
L'ingrediente è sempre lo stesso: c'è da salvare qualcuno e/o qualcosa.
Che cosa? C'è da salvare i conti in rosso dell'Azienda regionale agricola Alberese. Tutto il resto è nulla.
Come per il Mega progetto Ikea a Migliarino, che c'erano da salvare i conti in rosso della CTC (che dalla plus valenza economica di quei terreni dell'ovaio, una volta resi edificabili, avrebbe sanato il proprio bilancio), qui l'Azienda agricola Alberese confluendo con l'eventuale costituenda Terre Regionali Toscane, vedrebbe salvato il proprio bilancio, anzi sparirebbe perchè confluito nel nuovo Ente con una racchizze patrimoniale non indifferente.
Ma se ieri, in qualche modo, potevamo nascondere (o salvaguardare in parte la Politica), perché accusavamo Ikea e CTC, oggi, ahinoi, l'unica a poter essere accusata è proprio la Politica.
Non ci si può nascondere sempre dietro a un dito, perchè non importa il logo o il colore di un partito, importa invece la salvaguardia del territorio e le idee, queste contano, questa è unità da salvaguardare!
Il 9 marzo 2012 Il Consiglio regionale approvò a maggioranza il bilancio consuntivo 2010 dell’Azienda agricola regionale di Alberese, che presentava una perdita di un milione e 400 mila euro.
Già nel 2009 l’azienda aveva registrato una perdita di 687 mila euro. La perdita fù motivata a causa della contrazione delle produzioni agricole, un deprezzamento di beni e ammortamenti, il peggioramento degli indicatori patrimoniali e l’incapacità di generare liquidità.
Oggi vorrebbero farci credere, con il nuovo Ente, di rilanciare l'economia rurale con questa semplice operazione, senza avere riforme nazionali in favore dell'agricoltura.
C'è puzza di marcio in Danimarca. Con questa operazione, inoltre, si vuole di fatto delegittimare anche l'Ente Parco.
Subdola anche la mancata informativa da parte della regione nei confronti dello stesso Ente Parco.
Solo oggi apprendiamo, perché la Giunta Regionale ha approvato. Adesso è solo questione di tempo, perchè basterà l'approvazione del Consiglio Regionale.
Concludo: Signori e Signore, a non chiamare le cose con il suo vero nome, alla fine, il cavallo di troia è entrato!

Saluti.

Simone

........ se rifiorissi te. CaroDogghemisembriparecchioappassito! ........ Ultimo.

En tutti 'mpegnati 'on le primarie ve' brodi: dopo domeni'a rifiorisce anco 'rForumme!