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In risposta a: A lamentarsi giustamente della mancata ... del 13/8/2022 - 11:42
Cosi tanto per
AUTORE: Anna dessi
email: -
13/8/2022 - 15:35
Aspetta che presentino i nomi per le prossime votazioni vedrai, e capirai
Non cambia nulla
Saluti a chi non vuol capire
RISPONDI
In risposta a: Il PD .... del 13/8/2022 - 11:26
Forse…
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -
13/8/2022 - 15:11
Che allearsi a tutti i costi con il solo interesse di battere l’avversario, senza poi concludere nulla quando si è al governo nazionale o comunale inizia a non piacere più? No perché la disaffezione al voto a mio avviso arriva anche da lì ed i governi poi durano tre giorni.
Penso che l’elettorato debba maturare e capire che il fritto misto vincente non è la scelta migliore se sono interessati alla soluzione di alcuni dei loro problemi. Se poi chi vota problemi non ne ha e vive le elezioni come una partita di calcio allora va bene anche l’orgia politica.
A vecchiano IPV sta governando bene, se con questo si intende sbrigare l’ordinaria amministrazione, grosse novità o miglioramenti dei servizi offerti ai cittadini non ne vedo.
RISPONDI
AUTORE: E-Elettore
email: -
13/8/2022 - 11:42
....partecipazione al voto nei seggi elettorali fu per primo chi aveva preso (nei voti validi) il 20% in meno alle comunali di Vecchiano e gli fu fatto notare dal capogruppo IPV, ci lamentiamo anche noi della disaffezione al voto, ma con un 20% in più della volta scorsa, siete più voi a preoccuparvi con circa il 20% in meno.
Così è!
Nella democrazia bulgara votavano al 98% poi, poi vediamo che fine han fatto le cosiddette democrazie socialiste.
RISPONDI
In risposta a: Tanti discorsi del 13/8/2022 - 10:32
Il PD ....
AUTORE: Elettore di IPV
email: -
13/8/2022 - 11:26
Era già morto prima di Renzi (causa D'Alema) che sollevò Valter Veltroni perché il 33% gli parve poco e ci mise un suo uomo, Bersani da Bettola che dal 33% lo portò al 25%.
Venti anni in cammino per niente insomma
Poi il PD ritornò il primo partito italiano ed europeo con il 41% ma al solito capoccia (ora in disarmo) dopo il disastroso brindisi per la sconfitta del "suo" partito, convincendo i vecchi comunisti che nel PD a guida Renzi non eran tutti comunisti .
A Migliarino si contavano nel 1970, 164 iscritti al PCI. Nel 1971 se ne contarono quattro in meno ed il Pioli dalla federazione PCI pisana disse: provvedere!
La Domenica mattina arrivavano 950 copie dell'Unita con il treno da Roma, distribuite in tutto il comune compreso la diffusione su MdV, nei giorni fra settimana dal Capitani se ne contavano quattro copie (come quelle domenicali dell' Avanti).
Negli anni anche a Vecchiano comune il PCI si divise per poi riunificarsi (anche con altri) in IPV e non solo per vincere con il 65% come ai tempi del PCI, ma per ben governare e come ci disse Enrico Rossi a Nodica per i festeggiamenti della vittoria di Insieme Per Vecchiano: dovreste essere l'esempio non solo della Toscana ma dell'Italia intera.
nd. Dopo Renzi è venuto il suo vice Maurizio Martina, poi Zingaretti ed il licenziato da Roberto Speranza Enrico Letta e con il ritorno dei fuggitivi e rientranti Speranza, Epifani, Bersani dal 18,05% si contano sulla carta poco più di un quinto di possibili votanti al PD.
Con i lamentarci sempre "non si va da punte parte" diceva la mi zi Isolina.
RISPONDI
AUTORE: giovanni tulli
email: -
13/8/2022 - 11:24
così tanto per confermare:
nelle ultime votazioni se non vado errato su 10374 iscritti nelle sezioni NON HANNO VOTATO 5715 PERSONE
Tutti chiusi nel loro sommergibile blindato
saluti
RISPONDI
AUTORE: Migliarinese
email: -
13/8/2022 - 10:32
Prima che arrivasse Renzi a capo del partito a Migliarino c'era la famosa "cellula" dove ci si riuniva, si parlava, ci si confrontava. Con la venuta del Capo e il programma suicida della rottamazione in nome di un nuovo corso (o forse di un nuovo partito, forse più spostato verso destra) i soci iscritti si sono volatilizzati ed è cominciata una diatriba interna che ha fatto scomparire la cellula.
Ora non c'è più niente, tra poco nemmeno più il Circolo, e se il mondo cambia, a me piaceva più prima.
Prima di Renzi, intendo.
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AUTORE: Marcella Bordigoni
email: -
13/8/2022 - 7:49
...è durato solo cinque minuti il video in cui ho visto Enrico Letta, prendere per il braccio Speranza e metterlo al centro giusto per farsi riprendere insieme. Ora qualcuno sicuramente mi dirà ma perché parli sempre del PD, di Letta ecc. ecc.?? A parte il fatto che io parlo di ciò che voglio e quando ho voglia di parlarne, ma a parte questo, è proprio la scena che mi ha colpito davvero tanto.
E mi tocca pure tornare indietro nel tempo...
Speranza nel 2014, faceva parte di quella maggioranza della direzione nazionale del PD, che ha votato per chiedere le dimissioni di Letta e ha appoggiato senza se e senza ma, l'ingresso di Matteo Renzi a Palazzo Chigi...
E che sia chiaro non lo ha fatto solo Speranza... erano 136 quei nomi che si sono persi nella fragilità della memoria.
Roberto Speranza era capogruppo alla Camera, quando Matteo Renzi è diventato Presidente, ha raccolto tutte le sue cose convinto di dover lasciare il suo incarico, Matteo Renzi gli ha detto di restare al suo posto. E così in quegli anni Speranza non sembrava un oppositore, particolarmente pericoloso... ha votato tutto ciò che c'era da votare, sino ad arrivare al punto... i famosi banchetti per il NO al referendum, e li è cominciata la battaglia, i componenti dello stesso partito che vanno contro una legge che loro stessi hanno votato per tre anni, è una cosa più da attento studio psichiatrico che da analisi politica... Ma siamo arrivati alla fine di un sogno, il partito riformista, progressista che faceva riforme e che forse poteva cambiare il paese, quel PD di Veltroni non si è mai realizzato. Speranza in quel momento ha fatto una scelta e se n'è andato facendo una scissione di cui non parla nessuno, e che sembra quindi non aver portato alcun danno perché basta non parlarne. Speranza e gli altri ora, senza che nessuno ne comunicasse nemmeno la notizia, sono di nuovo dentro il PD, candidati nelle liste del PD, perché mica si può rischiare di lasciarli fuori, quello si fa solo con Renzi.
Secondo me per correttezza verso Veltroni e tutto il suo progetto, l'ex PD dovrebbe cambiare nome
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In risposta a: Aridateci Renzi del 7/8/2022 - 12:22
Dear Anna
AUTORE: Edo
email: -
11/8/2022 - 0:05
Invece di strillare cose assurde, leggi e informati. Fratoianni è vero, ha chiesto 2 posti sicuri ma non per la moglie. Uno è per Ilaria Cucchi, l'altro per Soumahoro, il sindacalista dei lavoratori neri nei campi di pomodoro pugliesi.
Ecco, ora ti puoi riprendere Renzi...
RISPONDI
AUTORE: E-Lettore
email: -
8/8/2022 - 19:46
...non vengono messi da un simpatizzante a nome del suo partito di riferimento su FORUM che è uno spazio aperto alla discussione e niente vieta di manifestare esplicitamente la propria tendenza politica e di fare proselitismo ragionando.
Il post precedente del sig. PD Toscana è fuori posto.
Il PD Toscana si rivolgerà: come sempre, all'indirizzo postale della VdS.
lavocedelserchio@yahoo.it
Poi la redazione pubblica nello spazio riservato "PARTITI & POLITICA" e per giunta ci vien messo; a colori il simbolo del partito di riferimento.
...e fuori che Casa Paund li ho visti in questi anni di tutti i colori.
nb: agli iscritti PD arrivano su G.Mail questi inviti/appelli ed alle ore 17,12 è arrivato anche sulla mia casella di posta e alle 17,56 è stata messa su FORUM VdS.
Non vedo niente di male, ma la gattina furiosa, fece tutti i gattini ciechi.
Buona campagna elettorale a tutti e nel tutti ci sta anche tutte!
RISPONDI
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -
8/8/2022 - 19:01
Saranno gli elettori a decidere con il proprio cervello e le convinzioni maturate negli anni, spero non sia necessaria la propaganda del porta a porta o dei media a reti unificate. Chi vuole uno stato assistenzialista oppure liberale ha solo da scegliere, le posizioni dei vari partiti mi paiono piuttosto chiare, vedi tassa di successione solo per fare un esempio!!
RISPONDI
AUTORE: PD TOSCANA
email: -
8/8/2022 - 17:56
Che tu sia militante, simpatizzante o che tu voglia partecipare per la prima volta alla nostra campagna
UNISCITI A NOI
Entra a far parte della squadra dei diecimila volontari e volontarie che saranno il motore della campagna elettorale del Partito Democratico in Toscana per le elezioni politiche del 25 settembre, casa per casa, strada per strada.
Questa è la campagna elettorale più importante degli ultimi anni.
Ci mobiliteremo tutti e tutte assieme per dire la verità e raccontare bene le nostre idee e la nostra proposta democratica, europeista e progressista.
Ne abbiamo bisogno
RISPONDI
AUTORE: Elettore anziano
email: -
8/8/2022 - 13:35
Indubbiamente Teresa Noce moglie di Luigi Longo, Rita Montagnana, moglie di Togliatti e poi Nilde Jotti sarebbero state elette in Parlamento per il loro valore e non per accostamenti eccellenti
Cosi come la seconda moglie di Achille Occhetto, la senatrice Aureliana Alberici.
Per Anna Maria Serafini, andiamo così ad occhio: sarà stata lei deputata a far si che anche suo marito Piero Fassino fosse eletto parlamentare e poi segretario PDS?
A questa tornata elettorale e con 300 parlamentari in meno la vedo difficilerrima l'accoppata Dario Franceschini e consorte; cosi come Fra-Toianni e la sòra consorte Appisa.
Ma le vie del signore sono infinite disse Giancarlo Pajetta alle nove e mezzo dopocena in piazza san Paolo all'Orto in Pisa durante un suo comizio.
Vederemo.
RISPONDI
AUTORE: Indispettito
email: -
8/8/2022 - 12:29
Per favore, siamo oberati, asfissiati, rincitrulliti dai tanti post sui social che ci dicono tutto quello di buono che ha fatto Matteo Renzi.
Per favore, renziani, contenetevi. Capsisco che dovete arrivare in parlamento ma non potete farlo rompendo le scatole a tutti.
Telefonate, se volete, andate a trovare, scrivete lettere ma basta con gli appelli continui. Avete proprio rotto i santissimi.
RISPONDI
In risposta a: Semplice del 7/8/2022 - 16:30
Infatti
AUTORE: Bruno Baglini, Migliarino
email: -
7/8/2022 - 17:00
La legge elettorale dei sindaci e dei governatori delle regioni si è dimostrata efficace.
Al primo turno ci si conta e nell'eventuale secondo turno NOI votiamo chi più ci è vicino senza delegare altri a farlo per noi e la sera stessa sappiamo chi governa per 5 anni e dopo Mattarella vogliamo anche il Presidente della Repubblica eletto direttamente e non la carrellata di bocciati per poi fare il bis ogni volta.
RISPONDI
AUTORE: giovanni tulli
email: -
7/8/2022 - 16:53
SEMBRA, PARE, CHE IL LETTA LENTO LENTO POSSA TIRARE FUORI DAL CAPPELLO UN ACCORDO CON I 5 STELLINI
SARA' VERO?
A SAPERLO...
RISPONDI
In risposta a: Il problema è un altro … del 7/8/2022 - 15:41
Semplice
AUTORE: Roberto
email: -
7/8/2022 - 16:30
Non è un problema di poltrone, come si usa dire dai qualunquisti, ma di numeri.
quella di Letta non è un'alleanza politica ma semplicemente elettorale per cercare di far non arrivare la destra (da tutti data vincente, come probabile) ad avere i due terzi dei seggi per poter fare cambiamenti costituzionali.
Come il turno di ballottaggio dei sindaci, si vota quello meno sgradito, anche se non condividiamo a pieno il programma. Un po' come in America fra democratici e repubblicani.
RISPONDI
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -
7/8/2022 - 15:41
Letta che accetta queste piccolezze, se vuoi battere la destra non può valere tutto, altrimenti predichi bene ma razzoli male. È venuto fuori il PD che mi ha fregato per molti anni : ti racconta una cosa, ti sembra corretta, democratica, progressista, poi si incontrano in quattro nella stanza dei bottoni e fanno cosa più gli conviene fregandosene di tutto il resto. Con me hanno chiuso da tempo.
RISPONDI
AUTORE: Anna Franchi
email: -
7/8/2022 - 12:22
E' VERO CHE PER SIGLARE L’ACCORDO COL PD, FRATOIANNI, PISANO COME LETTA, HA PRETESO DAL SEGRETARIO DEM UN POSTO IN LISTA PER LA MOGLIE ELISABETTA PICCOLOTTI? –
LEI TAGLIA CORTO: “É SOLO UN ACCORDO TECNICO”
E guarda cosa veniamo a sapere.
La moglie Elisabetta Piccolotti è nella segreteria nazionale di Sinistra Italiana
E noi dovremmo pure votarli?
RISPONDI
AUTORE: democratico
email: -
7/8/2022 - 11:02
(“…siamo fuori di testa ma diversi da loro…")
Le elezioni anticipate del prossimo 25 settembre 2022 sono la conseguenza di scelte politiche opportunistiche del M5S e delle Destre.
Gli amici del PD e di Italia Viva dovranno riconoscere che i nostri avversari politici sono quelli lì. (come li chiama Bersani)
Oggi osservo e constato alcuni contrasti polemici tra personalità del PD e di Italia Viva, conseguenti alla decisione di non proporre insieme alleanze elettorali, pur in presenza di molte visioni programmatiche unitarie.
Ora, per evitare polemiche inutili e controproducenti tra partiti idealmente vicini, è bene ricordare insieme alcuni dei nostri percorsi storici, i più significativi secondo me.
Anno 2012: primarie del centro-sinistra “Italia bene comune” per individuare il segretario del centro sinistra alle prossime elezioni politiche del 2013: PD (Bersani e Renzi), Sinistra Ecologia e libertà (Vendola) e il PSI. Si svolge dal 25 nov 2012 (primo turno) al 02 dic 2012 (secondo turno).
Vince le primarie dell’alleanza Italia Bene Comune al secondo turno con oltre 60% dei votanti il PD di Bersani, secondo M. Renzi con il 20%.....
Anno 2013: Le elezioni politiche (“porcellum”) del feb 2013 determinano un sostanziale pareggio tra centro sinistra e centro destra e un forte avanzamento del M5S. (il nostro segretario Bersani: siamo arrivati primi ma non abbiamo vinto)
Viene nominato Presidente del Consiglio E. Letta con il mandato di aggregare un governo di unità nazionale, e con la promessa dichiarata dei parlamentari neoeletti, di realizzare le riforme economiche legislative e costituzionali invocate dal PdR G. Napolitano, in occasione della sua rielezione per il secondo mandato.
Il 19 apr. 2013 il Segretario Pd Bersani eletto segretario alle primarie del 2009 e in scadenza di mandato, anticipa le sue dimissioni, conseguenti al fallimento dell’elezione alla Presidenza della Repubblica di F. Marini e R. Prodi, e la rielezione di G. Napolitano. L’assemblea Nazionale PD elegge G. Epifani Segretario provvisorio.
Vengono indette le primarie PD il 08 dic 2013: votanti 2.814.881. M. Renzi (67,55%) G. Cuperlo (18,21%), G. Civati (14,24%). M. Renzi è il nuovo segretario del PD.
Anno 2014: il 23 feb E. Letta viene sfiduciato dalla Direzione Nazionale del PD, conseguente ad una mozione di M. Renzi (nuovo segretario del PD).
Il 17 feb M. Renzi riceve l’incarico di formare un nuovo governo di larghe intese (Italia Bene Comune, Nuovo Centrodestra: senza Forza Italia, Scelta Civica e altri indipendenti).
Il 25 mag si svolgono le elezioni Europee e il PD di M. Renzi vince le elezioni Europee in Italia, con il 40.8% dei consensi.
Tutte le elezioni regionali del 2014 sono vinte dal centro sinistra così come le regionali e le amministrative del 2015, con l’esclusione di Liguria, Marche, e Veneto e di Venezia e Matera per le amministrative.
Anno 2015: Proseguono i lavori parlamentari coordinati da M.E. Boschi per la realizzazione della Riforma della 2° parte della Costituzione.
Nel frattempo e in dissenso si dimettono dal governo S. Fassina (disegno legge della riforma della scuola) e dal Senato, C. Mineo, in dissenso per il job act, riforma scuola, legge elettorale italicum, Rai, sempre in dissenso escono dal PD D’Attorre, C. Galli, G. Martelli.
Si dimette da PdR G. Napolitano, e viene eletto a nuovo PdR S. Mattarella.
Con l’elezione di S. Mattarella vengono meno gli accordi parlamentari (patto del Nazzareno) tra PD e Forza Italia per garantire una riforma costituzionale condivisa dal parlamento a maggioranza assoluta.
Anno 2016: arriva ai voti parlamentari la Riforma Costituzionale; la riforma prevede la revisione e la diminuzione dei membri del Senato, la soppressione del CNEL, il superamento del bicameralismo perfetto, l’abolizione del Titolo V, con l’accorpamento di una nuova legge elettorale (Italicum solo per la Camera).
Saranno 4 le votazioni delle due Camere (1 a maggioranza assoluta e 3 a maggioranza semplice). Le opposizioni parlamentari critiche sono: M5S, Forza Italia, Lega Nord, Sinistra Italiana, Fratelli d’Italia. Contrari anche CGIL, ANPI, Magistratura Democratica. D’Alema e Bersani si schierarono per il NO referendario. Favorevoli la maggioranza del PD, i gruppi del centro parlamentare, oltre all’ associazionismo (Confindustria, CISL, Coldiretti),
In assenza di una maggioranza parlamentare assoluta, viene indetto il Referendum popolare Nazionale del 04 dic 2016, con il quale viene abrogata la Riforma Costituzionale parlamentare con il NO referendario vincente al 59%, contro il SI al 41%. M. Renzi si dimette da PdC.
Anno 2017: il 19 feb 2017 M. Renzi si dimette da Segretario del PD. Il 30 aprile sono indette le primarie del PD per indicare il nuovo segretario PD. Viene rieletto M. Renzi ( 69,17%), A. Orlando ( 19,96%), M Emiliano ( 10,87%).
La restante fase finale e i contrasti tra il PD e il segretario M. Renzi avrà molte sfaccettature polemiche sin dal 2018 ai giorni nostri.
Anno 2018: le elezioni politiche del 04 mar 2018 (con la nuova legge elettorale “rosatellum” votata dalle due Camere del parlamento a maggioranza assoluta) confermano la sconfitta elettorale del PD di M. Renzi, il quale rassegna le dimissioni da segretario PD.
Anno 2019: L’uscita dal Pd di M. Renzi e la nascita di Italia Viva è la conseguenza di una divisione politica insanabile, conseguenza anche della precedente fuoruscita dal PD di P.L. Bersani, E. Rossi, e R. Speranza.
Con la nascita di Italia Viva usciranno dal PD per entrare in Italia Viva circa 15 senatori e 38 deputati.
Ne conseguirà e prenderà consistenza il “caracter assasination” contro M.Renzi.
Protagonisti: una certa magistratura, alcuni quotidiani, alcuni programmi talk TV, i social vicini al M5S e alla Lega Nord, ma non solo…
M. Renzi si auto difenderà e contrattaccherà scrivendo 3 libri di cronaca politica giudiziaria e autobiografica:
La mossa del Cavallo (2020): dai pieni poteri leghisti del Papete, alla nascita e al sostegno di Italia Viva al governo Conte 2 (governo giallo-rosso)
Controcorrente (2021): In piena pandemia Covid, la decisione di far dimettere i ministri di I.V. nel Conte 2, provocare le dimissioni del Conte 2, e dare vita alla nascita del governo di M. Draghi, governo di “larghe intese”.
Il Mostro (2022): rievocazione dei fatti e degli eventi che hanno influenzato l’opinione pubblica per screditare umanamente e politicamente l’immagine privata e pubblica di Matteo Renzi.
Conclusione: Questi anni, sopra raccontati in modo sintetico, confermano che la situazione politica non è mutata dal 2013 ad oggi, e indicano con chiarezza (governo Draghi docet) da che parte stanno gli avversari politici (sempre gli stessi) dei Riformisti Italiani ed Europei.
"ride bene chi ride per ultimo"
RISPONDI
AUTORE: Anna Franchi
email: -
7/8/2022 - 8:18
Alla fine del lavoro di tessitura comunque Letta riesce a delineare perimetro politico e pesi delle varie forze riguardo alla suddivisione dei collegi uninominali.
Con Calenda e Della Vedova c'è "un patto elettorale" (70% dei collegi al Pd e 30% ad Azione/Più Europa), con Fratoianni e Bonelli "un patto orientato alla difesa della Costituzione e della democrazia" (80% ai dem e 20% all'alleanza rossoverde), con Di Maio e Tabacci "un accordo di collegamento" (92% al Pd e 8% a Impegno Civico).
Un quadro che, secondo i calcoli ancora approssimativi delle segreterie, dovrebbe portare a una ripartizione così definita: 59% Pd, 24% Azione, 14% Si-Verdi e 3% Impegno civico.
Questi sono i dati
RISPONDI
AUTORE: Otelma Mago
email: -
7/8/2022 - 0:34
...si era trovato d'accordo con l'altro Matteo per andare ad elezioni anticipate, perderle alla grandissima per cosi diventare il capo del più grande partito dell'opposizione per 50 anni come ai tempi del PCI e con una fava chiappava tre piccioni.
Le faceva lui le liste elettorali e chi era ancora timidamente mezzo renziano non lo candidava e...visto quanti ex renziani da tempo fan di tutto per essere nelle grazie dei nuovi capi e lui stesso (Zingaretti) si candidava in un collegio sicuro diventando deputato (come Letta a Siena nel collegio che fu di Carlo Padoan e con i voti richiesti anche a Matteo Renzi.
Poi...dall'opposizione non ti manda via nessuno anche se riduci il tuo partito all'1% (vedi Marco Rizzo).
Invece governare come Renzi e Draghi (più che bene) poi ti trovi sempre il Bruto che...
Parlare di Letta licenziato da Speranza, Cuperlo, Zanda e dal 93% dei dirigenti PD e poi ripescato dalla Francia (senza tessera PD) dai soliti dopo 7 anni per farlo capo (senza elezioni primarie) dopo lo scappato Zingaretti è cosa acclarata, non ci vuole un mago per ripercorrere le storie note.
...ci sarebbe anche altro, ma mica posso essere un indovino🕵️♂️
piesse x Lafrancesca: ride ben chi ride ultimo🤴
RISPONDI
In risposta a: Ma che politica e’? del 6/8/2022 - 18:57
Dispiace
AUTORE: La Francesca
email: -
6/8/2022 - 23:38
Sono convinta che se Letta facesse un accordo anche con Renzi, le sue lacrime cesserebbero subito.
Ma non è che le viene da piangere solo perché correte in solitaria ?
RISPONDI
AUTORE: Fabio Ceccherini
email: -
6/8/2022 - 22:43
Letta ha parlato di accordo elettorale e non di governo a Fratoianni e Borrelli solo questa volta. Un accordo naturalmente che prevede una certezza di poltrone che sarebbero stato difficile per entrare in Parlamento...e Di Maio stessa condizione o no? Vedremo
RISPONDI
AUTORE: Anna Franchi
email: -
6/8/2022 - 18:57
Il segretario dem Enrico Letta nella conferenza stampa con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli ha ammesso: "Non è un accordo per governare"
Letta dal Nazareno ha spiegato che "quello che noi stiamo presentando non è un accordo di governo. Le scelte di politica estera che fino all’altro giorno ci hanno diviso sono tali che non sarebbe serio se io qui oggi parlassi di accordo di governo. Io qui parlo dell’emergenza di cui ancora non si parla e che è legata al fatto che la legge elettorale può portare, in caso di divisione di tutti noi, la destra unita ad avere la maggiorana dei 2/3 del Parlamento. Io lancio questo allarme", è l'ammissione del leader dem dopo l’accordo siglato con Sinistra italiana e Verdi. Poi si metterà d’accordo con Di MAIO “acartelletta”
Viene da piangere
RISPONDI
AUTORE: Fabio Ceccherini
email: -
6/8/2022 - 13:58
pro o contro la Nato, invio armi alla Ucraina, gassificatori, trivelle, termovalizzatori, rapporti con 5 stelle, giustizia e altro.... Come fa Letta, segretario del PD nominato dai capi corrente e senza la convalida di un congresso, a concialiare le posizioni dei vari partiti, che tra l'altro, hanno sempre votato contro quello che il PD ha votato a favore?.. . Insomma come mi diceva un professore a scuola su una risposta sconclusionata... è come sommare un armadio al venerdì.
RISPONDI