none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
 0
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In risposta a: E' NOVA, A MIGLIARINO RISIAMO SENZ'ACQUA del 3/11/2012 - 10:49
disagi
AUTORE: luisa
email: -

3/11/2012 - 14:01

Da tempo hanno inventato i gruppi elettrogeni!
I disagi, e non parlo di quelli delle famiglie, delle attività commerciali chi li paga?
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In risposta a: E' NOVA, A MIGLIARINO RISIAMO SENZ'ACQUA del 3/11/2012 - 10:49
la vocina registrata.....
AUTORE: marco
email: -

3/11/2012 - 14:00

....diceva così ma poi passando da nodica ho visto il distributore a chiarello e allora la corrente non c'incastra nulla!!!
Cara amministrazione a migliarino ci saremmo un pò rotti le scatoline ,guardate di levacci le gambe una volta per tutte!!!!!
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In risposta a: il futuro dei nostri figli... del 2/11/2012 - 16:13
grande coraggio Lollo anonimo
AUTORE: Lucia
email: -

3/11/2012 - 13:44

e abbi il coraggio di metterci il nome quando fai il nome di una lista CIVICA che fa davvero il bene dei cittadini! Nel programma c'era ben altro, mica solo Ikea. E poi linka anche tutte le altre imprese dove ci sono proteste: mica solo alle multinazionali ci sono picchetti. In tempi di crisi i picchetti toccano tante imprese. E' incredibile deviare la comunicazione come vuoi fare te da anonimo però. Accipicchia che coraggio!
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In risposta a: il futuro dei nostri figli... del 2/11/2012 - 16:13
A Lollo
AUTORE: mah
email: -

3/11/2012 - 13:40

che tu sia sviato si vede. Guarda bene le facce dei dipendenti sono per la maggioranza stranieri. Quindi il futuro degli immigrati semmai
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In risposta a: E' NOVA, A MIGLIARINO RISIAMO SENZ'ACQUA del 3/11/2012 - 10:49
acqua un bene prezioso come il gas.......
AUTORE: hai ragione
email: -

3/11/2012 - 13:33

ma senza luce si ferma tutto

e non capisco come mai stamani dopo le 10 am sia andata via la luce senza apparenti motivazioni che sia passato un UFO?
accade troppo spesso.........
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AUTORE: Spallato
email: -

3/11/2012 - 10:49

Questa volta non si tratta di una rottura delle tubazioni.
Qusta volta non c'è acqua dai rubinetti per mancanza di energia elettrica per le pompe della centrale.
Domani cosa ci sarà?
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In risposta a: il futuro dei nostri figli... del 2/11/2012 - 16:13
Voglio vedere quando basta?
AUTORE: Ulisse
email: -

3/11/2012 - 7:46

IL futuro dei nostri figli è nullo, affinche non si riesca à cambiare questo sistema politico, come dice anche la confindustria di realizzare.I nostri passati governi, è inutile menare in can per l'aia Hanno fatto prevalentemente il propripo.Quindi come disse Bartali è tutto sbagliato l'è da rifa
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In risposta a: del
il futuro dei nostri figli...
AUTORE: Lollo
email: -

2/11/2012 - 16:13

il futuro dei nostri figli visto da Tradizione e futuro:

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/scontri_ikea_piacenza/notizie/229206.shtml
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In risposta a: Al lumbrosiano del 1/11/2012 - 18:01
attenzione a quando scrivi
AUTORE: uno che ha letto
email: -

1/11/2012 - 18:45

Si chiava o si chiama? Non cambia la sostanza del tuo discorso, però un po più di attenzione....Con simpatia
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In risposta a: Amara considerazione del 1/11/2012 - 16:48
Al lumbrosiano
AUTORE: Senza
email: -

1/11/2012 - 18:01

Si chiava LOmbroso, Cesare Lombroso, non LUmbroso. Stai nel tuo non ti allargare troppo e prima di azzardarti a scrivere impara!!!!
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In risposta a: del
Amara considerazione
AUTORE: Non lumbrosiano
email: -

1/11/2012 - 16:48

Oggi ho visto un vecchio documentario con interviste a protagonisti della lotta al fascimo e della nascita della costituzione: non sono un lumbrosiano ma, al di là di ogni valutazione politica, che differenza tra quelle facce, quegli sguardi, e quelli che vediamo seduti, o meglio aggrappati, ad ogni poltrona prevista dall'ordinamento di questa disgraziata repubblica.
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In risposta a: debito pubblico del 30/10/2012 - 7:29
Disamina quantitativa, non qualitativa
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

31/10/2012 - 0:53

L'analisi dell'«Uomo del Futuro» è sostanzialmente esatta, ma ha il difetto di entrare troppo poco nel merito e di disvelare i soli meccanismi monetari nella loro consistenza quantitativa, senza affrontarne gli aspetti qualitativi.
La grande certezza che gli posso offrire è senz'altro sui destini del capitalismo: le sue crisi non sono ne' cicliche, ne' ricorsive ma, semplicemente, sempre più frequenti, sempre più lunghe, destinate a coinvolgere sempre più persone nel mondo e ad interessare sempre più territori da una volta a quella successiva.
La progressione con cui si manifestano gli eventi critici non sembra essere di natura lineare ma, piuttosto, rispecchiare la successione di Fibonacci (che non a caso, governa tutti i calcoli finanziari), con pause di crescita e sviluppo di volta in volta sempre più corte: il destino naturale del capitalismo è dunque l'implosione comunque lo si cerchi di governare, sia che si dia luogo a strategie inflattive che deflattive; l'unica ragionevole soluzione sarebbe quella di ridurre il profitto in maniera inversamente proporzionale al peso di ogni crisi stessa, ovvero ingenerando la cosiddetta «rivoluzione perfetta», cioè il trapasso stesso del capitalismo e l'abolizione progressiva della sua ragion d'essere, la proprietà privata dei mezzi di produzione.
Ma il difetto del sistema sta nel fatto che per l'impresa il profitto è ahimè irrinunciabile e dunque, tagliando corto, l'unico sbocco possibile di tutte le possibili contraddizioni capitalistiche è la guerra imperialista, esauriti tutti gli argomenti pacifici (che è bene osservare quanto al manifestarsi di ogni nuova crisi siano sempre più scarsi e inefficaci); l'altra soluzione possibile e definitiva è ciò che qualcuno a suo tempo definì «guerra rivoluzionaria alla guerra imperialista» e su questo, a maggior ragione, a buon intenditor poche parole.
Monti non ha alimentato a mio avviso spirali inflattive - la cui sintomatologia sarebbe stata casomai l'incremento e non la riduzione dei consumi -, dilettandosi in quella leziosa e fuorviante prammatica appresa chino sui libracci in uso alla Bocconi (quanto tempo sprecato!) e negli pseudo-accademici prontuari di liberismo economico recitati dai suoi professoretti... in sostanza, per farla breve, il mio commercialista mai e poi mai avrebbe avuto la pretesa di governare uno stato, se non di redigerne il bilancio!
Si tratta di una filiale semovente dell'imperialismo tedesco intorno al quale ha preso forma questo catastrofico errore chiamato CE, governato da potentati sovranazionali la cui unica e vera vena innovativa è la capacità di confrontarsi, contrapporsi e confliggere con chi ha dato loro forma e consistenza oltreoceano.
La vera questione del Debito Sovrano non è in realtà il suo ammontare, ne' su quanta o quale moneta è stato spalmato e stampato ma, piuttosto, come, perché e per mano di chi si è formato.
L'errore più tipico e diffuso a sommo studio nell'immaginario popolare è quello di pensare che la sua produzione sia riconducibile principalmente alle politiche di welfare, alla seppur moltitudine di sprechi pubblici o ancora, ai pur elevatissimi costi della politica: la verità è invece che un buon 90% del suo ammontare è imputabile alle dissennate politiche industriali condotte con perfida maestria dal vecchio Pentapartito a partire dagli anni '50 e proseguite da tutti gli attori politici in campo dopo Mani Pulite per accondiscendere le aspirazioni della borghesia italica, mutatasi con il tempo da manifatturiera in finanziaria.
L'amministrazione clientelare del fenomeno è soltanto un aggravio, ma non la causa efficiente: ciò equivale a dire che se dal dopoguerra ad oggi l'Italia fosse stata governata come una Norvegia o una Finlandia, i primi scricchiolii del capitalismo avrebbero fatto la loro comparsa uno, forse due anni dopo rispetto a quanto invece accade, ma non sarebbero stati evitati.
Il principio irrinunciabile del capitalismo è quello di privatizzazione degli utili e, laddove ciò non sia possibile, di socializzazione delle perdite e, paradossalmente, se ancora qualcuno riesce a intravedere un'improbabile via d'udcita da questa crisi è solo perché in Italia gli imprenditori sono più incapaci che altrove e meno disposti a correre rischi, cosicché la mediocrità del sistema industriale con le sue «punte di diamante» nelle Cattedrali nel Deserto (migliaia di metri quadri di capannoni vuoti pagati coi soldi dei contribuenti), in imprese come l'ILVA di Taranto o come FIAT, FinMeccanica, Breda-Ansaldo o Mediaset (emungimenti continui dalle casse erariali) ha rallentato anziché favorire l'intercedere della crisi.
A questo punto però si rendono necessarie misure rivoluzionarie, altro che la ristrutturazione liberaldemocratica montiana: il modello da seguire è l'Islanda.
La vera spending review consisterebbe nell'azzerare il debito concernente i servizi offerti dalla PA alla collettività (sanità, scuola, welfare, previdenza, energia, acqua, protezione civile, tutela del territorio, etc.) poiché non si possono contrarre debiti intorno ai motivi stessi di esistenza di uno stato, e nell'esigere il rimborso - anche a mezzo di sequestro dei patrimoni - da chi abbia beneficiato di quelle inconcludenti politiche industriali, perpetrate in nome di un lavoro che non si è prodotto a danno di territori, comunità, piccole imprese, agricoltura e ambiente o, addirittura, da chi abbia utilizzato i fondi pubblici sotto forma di agevolazione, fondo perduto o sgravio per acquistare il debito che essi stessi hanno prodotto.
Il dissesto finanziario non si ripara genuflettendosi ai diktat del FMI ma, al contrario, discostandosene e fuoriuscendo dalla sua orbita!
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In risposta a: il PD fa uguale del 29/10/2012 - 16:35
certo..
AUTORE: H.Bosch
email: -

30/10/2012 - 16:48

Il sole ( o sòle ) è bello ma alle volte non scalda.E' risaputo che se vuoi governare, prima devi vincere le elezioni, altrimenti stai fermo un giro e governano altri:bene o male quello è da vedere ma sempre altri amministrano....
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In risposta a: del
debito pubblico
AUTORE: un uomo dal futuro
email: -

30/10/2012 - 7:29

non molti sanno che il debito pubblico ha cominciato a perdere lumi e ragionevolezza dell'essere dall'inizio degli anni 70 dello scorso secolo cioè quando l'Italia ha perso piano piano sempre più fino ad oggi la sovranità monetaria
una parte del debito pubblico dello stato intendo è un debito sano cioè quello che si forma dai prestiti dei cittadini che comprano BOT BTP e quant'altro
ma è solo un 20, 30 per cento dei 2000 mil di euro di debito dello stato italiano cioè pubblico
e ogni anno continua a crescere per non dire ogni mese
e tutte le manovre e manovrine del senatore Monti , manovre che rischiano di essere infinite, di 20. 40 60 miliardi di euro non servono nemmeno a coprire gli interessi sul debito che ad oggi sono più o meno 90 miliardi l'anno
le manovre Monti e del governo tutto servono solo ad affamare il popolo più indigente e a far calare i consumi
ora dovrei parlare del signoraggio bancario ma non ne parlerò per ora
e dovrei parlare dell'inflazione e dei prestiti al consumo ma non ne parlerò per ora
dirò solo che chi ha fatto ascendere Monti e i tecnici ha sulla coscienza il futuro del popolo italiano
la soluzione non è nemmeno quella di stampare moneta fisicamente o digitale al computer poiché è solo politica inflativa che mette un pò di bitume nelle buche ma per poco
anzi è proprio l'aver stampato moneta dal nulla creata dal nulla cioè non legata al PIL dei paesi nel mondo che ha portato il capitalismo ad implodere irreversibilmente
difatti oggi la quantità di moneta nel mondo è pari quasi al 25 per cento in più di tutto il PIL prodotto nell'intero pianeta oro compreso ecc.......e più
inoltre questa enorme massa di debito o credito dipende da che parte si guarda l'oggetto nessuno sarà più in grado di ripagarlo mai

solo le guerre ripianano i debiti fatte in vario modo.............

a buon intenditor poche parole attenti all'inganno dello spread o differenziale

dovrei dire molto altro ma non posso
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In risposta a: PD E TEF del 29/10/2012 - 16:28
C'è un intero pianeta da cambiare
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

29/10/2012 - 23:47

Sembra che a Vecchiano le campagne elettorali non finiscano mai: posti barca e 4 argomentucci da circolino, trattati senza cognizione di causa e pour-parler poi, per il resto, il buio totale.
Si parla di argini, ma non del surriscaldamento globale, del consumo indiscriminato di suolo, dell'acqua che non riesce a diventare un bene comune e di un'agricoltura - potenzialmente soluzione della stragrande maggioranza dei problemi planetari - condannata a vivere di espedienti, in balia delle strategie di Monsanto, della Bolkestein e di una CE in perenne flirt con le multinazionali.
Poi, quando Marina di Pisa si ritrova sepolta da onde di 6 mt ci si chiede il perché cercando non un responsabile senza però venire a capo di un processo di cementificazione selvaggia e sviluppo a macchia di leopardo che a Pisa va avanti dall'Unità di Italia senza soluzione di continuità.
Se la natura vorrà riprendersi ciò che le appartiene, mi auguro soltanto che sappia ben scegliere di chi cancellare l'esistenza e a chi risparmiarla, avendo cura di far naufragare soltanto i sostenitori di questa insipida, insistente e maldestra teoria del PIL (o del profitto).
Non sarà così purtroppo, ironia della sorte: ma qualcosa di importante può, anzi deve essere fatto per impedire che tutto precipiti irreversibilmente; cari Vecchianesi, invece di continuare in questa consumatissima diatriba ormai di maniera, di sapore quasi guelfo-ghibellino tra due schieramenti che nel complesso contano quanto il due di picche, perché non riappropriarsi dell'auto-sovranità e partecipare di sommovimenti epocali per impedire la deriva incontrastata di questo mondo?
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In risposta a: il PD fa uguale del 29/10/2012 - 16:35
Cara/caro Sole
AUTORE: Osservatore politico nostrale
email: -

29/10/2012 - 17:35

Non sai far di conto.
Con l'attuale legge elettorale se si presentano tutti i 12/13 partiti dell'Arco Costituzionale secondo te chi avrà il Sindaco eletto?
Basta un voto in più di un'altro e per ora non c'è partita poi...

..poi cosa credi che gli assessori di SEL-PRI-RC si presentino a Sindaco per poi aver più tempo di questi tempi per andare a funghi o castagne?
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In risposta a: Sopra alle nebbie... del 29/10/2012 - 8:33
il PD fa uguale
AUTORE: Sole
email: -

29/10/2012 - 16:35

Il PD tende a non presentarsi direttamente dove sa quasi certamente di fare fiasco e cerca liste civiche per "apparentarsi" . E' risaputo che Vecchiano è Italia, ma la domanda più bella è: allora quel che un partito vuole è solo la VITTORIA. Di BEN amministrare non gliene frega nulla Eh si Vecchiano è proprio Italia
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In risposta a: Caro Antonio del 28/10/2012 - 15:23
PD E TEF
AUTORE: Wow!
email: -

29/10/2012 - 16:28

e brava! C'hai proprio colto. Ma io mi chiedo se a Vecchiano quelli del Pd si fossero interessati alla neo formazione tradizione e Futuro sarebbe stato tutto questo fufu no. Ma loro non vogliono cambiare ...
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In risposta a: quando mai T e F ha accampato giustificazioni? del 28/10/2012 - 15:50
Sopra alle nebbie...
AUTORE: Osservatore politico nostrale
email: -

29/10/2012 - 8:33

....partendo da un'alba bella chiara e se dal mattino si vede il buongiorno...

Una Associazione Culturale territoriale che si richiama alla tradizione e pensa al futuro, sarà come lo è stata salutata con favore da chi ha avuto in mano le leve del potere democratico affidatogli dalla maggioranza dei cittadini.
Ma quando questa Associazione si trasforma in un normale corpo politico e si presenta candidata ad esercitare tutto il potere nel proprio Comune con la presentazione di un candidato a Sindaco è...li entrano in ballo i rapporti di forza.

Dal niente a Sindaco è un bel balzo per tutti e quel salto si può fare a mio avviso in caso di fallimento totale di chi prima esercitava il potere democratico.

Invece vediamo che: Il maggior partito di livello nazionale che esprime il Presidente del Consiglio dei Ministri, alleato a Roma con Lega Nord, FLI UDC ed altri minori, a Vecchiano non si presenta con una sua lista e rifiutando di dare continuazione alla lista alternativa già esistente da tempo "Rinnovamento" di cui prima ne era parte maggioritaria, si affida ad un'Associazione fattasi poi anche lista civica partecipante a pieno titolo alle elezioni amministrative.

Ritornando a quanto sopra: non siamo difronte ad una rinuncia a governare e tanto meno ad un fallimento di chi prima amministrava.
La lista civica denominata Insieme Per Vecchiano composta dai partiti: RC, CI, PRI, PSI, PD raccolse il 63% di consensi elettorali intorno al candidato Sindaco Rodolfo Pardini ed anche dopo la travagliata vicenda CTC-Ikea ed a tre mesi della scadenza il PSI ed i Comunisti Italiani ritirarono i loro 3 rappresentanti più l'Assessore all'Innovazione Chicca, il Governo di Vecchiano fu retto da una maggioranza PD, RC, PRI.

Valutando tutto questo; come poteva una "nuovissima" lista civica azzerare tutto ed inglobare tutto e prendere (se così si può dire) tutti sotto di se.

Un governo tecnico di transizione con "tecnici" appunto può vedere insieme per un breve periodo i sig./re Chiappalone, Tolaini, Orsini, Baglini, Cola, Menichetti, Antonello, Barsotti, Sbragia e compagnia cantante come direbbe il buon Ghelardi, ma poi...!?
Poi siamo andati a libere elezioni a scadenza quinquennale regolare ed il resto è storia di oggi e qualcuno lo ha detto prima di me su questo Forum: Berlusconi ed i suoi uomini tendono a non presentarsi direttamente dove sanno quasi certi di fare fiasco e cercano liste civiche per "apparentarsi" -Vecchiano è Italia-. Una lista civica non può mettere nel suo sacco- gatti-topi-cani, rospi e serpenti come gnentaffusse.

Presi a se i gatti son bellini i cani pure, (per noi uomini) topi rospi e serpenti un po meno ma, se un rospo ama una rospa vuol dire che c'è intesa.
Questa non vuol essere una chiosa e neppure una divisione fra il grano ed erbacce ma per indole il sottoscritto "Osservatore" tende a rifiutare chi vuol rottamare/cacciare come voleva fare il "piovuto" della Lega Nord a Vecchiano e per il futuro!?
vedremo! e chi ha più filo tesserà.
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In risposta a: alaggio varo del 28/10/2012 - 20:41
alaggio e varo
AUTORE: Solent
email: -

28/10/2012 - 23:34

Mi pare di capire che in Arno non ci sei mai stato, infatti io che sono fesso per tanti anni d'inverno portavo la barca a Livorno nel rimessaggio sotto piazza cavour.
L'arno ti da la possibilità di intervenire con diverse ore di preavviso e hai la possibilità nei vari cantieri attrezzati di portare velocemente la barca al sicuro, se la barca è grande puoi sempre prendere il mare e rifugiarti in un porto; con il Serchio questa possibilità non ce l'hai.
Hai mai provato in Arno a sentire come suonano le cime d'ormeggio quando si comincia a fermare qualche rametto che è solo l'inizio e allora se vuoi salvare la barca l'unica e salire e tagliarle. Immaginati in Serchio... o barca o pontile o tutte e due se ti piace rischiare fai te.
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In risposta a: acqua del 28/10/2012 - 21:24
interruzione acqua migliarino
AUTORE: migliarinese
email: -

28/10/2012 - 23:14

qualcuno degli addetti ai lavori potrebbe informarci sul perché ogni volta che piove un po' di più tolgono l'acqua a Migliarino? Non se ne può più! !!
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In risposta a: TeF e Berlusconi del 27/10/2012 - 14:07
mamma
AUTORE: stefania camarretta
email: [protetta]

28/10/2012 - 21:47

sono con voi deve andare avanti tradizione e futurooooo!!!
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In risposta a: acqua del rubinetto del 28/10/2012 - 20:34
acqua
AUTORE: rossana
email: [protetta]

28/10/2012 - 21:24

ho telefonato e mi hanno detto che il normale funzionamento di erogazione sarà ripristinato intorno alla mezzanotte.
notte.
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In risposta a: troppo facili del 28/10/2012 - 15:38
alaggio varo
AUTORE: arno
email: -

28/10/2012 - 20:41

non fare confusione in arno i passionisti di pesca e di mare le barche le lasciano tutto l'anno non giustificare cose sbagliate.
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In risposta a: del
acqua del rubinetto
AUTORE: migliarinese
email: -

28/10/2012 - 20:34

buonasera a tutti, ci sono notizie sulla mancanza di acqua?
E' dal pomeriggio che i rubinetti di migliarino sono a secco.
non ci sono comunicazioni sul sito del Comune, se sapete qualcosa fateci sapere.
Grazie
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