none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: Vista Monte Serra. del 5/9/2012 - 20:36
Scambiare il Serra col Monte Spazzavento
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

6/9/2012 - 2:01

La tu analisi - Pedro - non è di per sé scorretta: pecca soltanto di un piccolo eppur non trascurabile vizio metodologico, consistente nello scambiare «una parte per il tutto».
Tutti i processi che hai descritto e introdotto con un «come non ricordare che», sono in verità condizionati proprio dalla prospettiva che troppo a buon mercato presumi dipendere da una collocazione sulla sommità del Monte Serra, ma che in realtà non ti trova neanche a metà del Monte Spazzavento!
Se inizi a guardare oltre i confini dell'Europa, ti renderai conto che l'«internazionalizzazione dei processi produttivi» o, se preferisci, la «globalizzazione» ha spostato il conflitto di classe da un livello prettamente nazionale (o vagamente sovranazionale) ad uno decisamente planetario.
Che i «mezzi di produzione» siano oggi in Occidente rappresentati da sofisticatissimi, iper-tecnologici e altamente produttivi «beni strumentali» più che da «forza-lavoro» non è un mistero per nessuno, ma la spiegazione di tutto ciò è estremamente semplice: la macchina alle nostre latitudini costa senz'altro meno della manodopera.
Eppure le stesse grandi aziende multinazionali che sfoggiano - presso quei pochi siti produttivi che si sono mantenute in Occidente - veri e propri gioielli tecnologici e di automatismo, sembrano altrove seguitare a non disdegnare la buona vecchia «forza-lavoro» umana, specie in quelle aree del mondo in cui il diritto sindacale, il diritto alla salute ed alla sicurezza sul lavoro e, non di meno, la salvaguardia ambientale non rappresentino un ostacolo per le strategie aziendali.
Poi, per la verità, non saprei esattamente dirti se in questo momento storico un operaio indo-cinese aspiri ad ottenere le tutele tipiche del proletariato occidentale (quelle della Fornero, per intenderci) più di quanto un suo collega dell'ILVA o dell'ALCOA non invidi le chences di lavoro reperibili sul mercato asiatico.
Ma una cosa è certa: mentre gli uni e gli altri fanno incontrovertibilmente parte di una stessa classe sociale planetaria strutturalmente destinata a gestire le risorse in modo unitario e non conflittuale, i loro rispettivi datori di lavoro possono rendersi corresponsabili finanche di un conflitto nucleare.
Bada bene, non si tratta di una colpa soggettiva, del «peccato originale» di un imprenditore, ma semplicemente dal suo rapporto con le risorse e dal fine irrinunciabile di qualunque impresa - il conseguimento del profitto -, di una condizione oggettiva che prescinde finanche dalle sue convinzioni e/o dalle sue migliori intenzioni.
Ora, compresi questi semplici passaggi, rimane da chiedersi come un'organizzazione sovranazionale come la UE, concepita monetariamente ed ora anche militarmente ad uso e consumo del capitale finanziario europeo (cioè di circa il 2% dei cittadini d'Europa) possa mai - per sua stessa natura - presiedere ad una consapevole ed equilibrata decrescita o redistribuzione delle risorse!
Tu ti renderai conto che la decrescita può fondarsi su tre soli diversi presupposti: la riduzione del costo del lavoro nei processi produttivi (la via imboccata dalla UE) che significa - quando va bene - dimezzamento dei consumi per effetto della cosiddeta «proletarizzazione del ceto medio», e/o innesco di una spirale di guerra quando va male; la riduzione dei profitti che è comunque l'anticamera di un proto-Comunismo raggiunto senza particolari o drammatici sconvolgimenti sociali o, infine, la combinazione delle due cose insieme che trova nell'individualizzazione delle imprese (l'imprenditore che - come un qualunque semplicissimo lavoratore autonomo - rinuncia alla propria manodopera per subentrarle nei processi produttivi al fine di contenerne i costi).
In tutti e tre i casi - paradossalmente - riusciranno a sopravvivere le sole produzioni altamente qualitative - che di per sé non è neanche una cattiva notizia -, perché dovendo «scegliere», cosa cui l'età dei consumi indiscriminati ci ha disabituati, meglio qualcosa di buono una tantum che un «troiaio» tutti i giorni.
Questa però è decisamente un'altra tegola sulle tue convinzioni di poter umanizzare il capitalismo e controllarne le contraddizioni: prendiamo un caso fra le migliaia possibili, quello cioè del consumo di gelato.
In un processo di decrescita mi posso immaginare che ai più l'andare fuori a mangiarsi un gelato possa divenire un lusso da permettersi una volta ogni tanto: quella buona volta, l'astante appassionato ad esempio del gusto pistacchio, si renderà inesorabilmente incline a reperirne uno di ottima qualità, informandosi preventivamente su cosa sia un «buon gelato al pistacchio», visto e considerato che non gli ricapiterà il giorno dopo di riconsumarne una porzione.
Accadrà dunque che questi scopra che un «buon gelato al pistacchio» non può essere verde-alieno, come comunemente si può trovare nelle cosiddette «gelaterie artigianali», perché la sua colorazione naturale è un beigiolino acquerello.
Che fine faranno le gelaterie che espongono un gelato al pistacchio verde-ramarro a quel punto, nonostante ne propongano uno ad un prezzo più contenuto di quelle poche che ne producono uno di buona qualità? È semplice: chiudono, alimentando la spirale di «proletarizzazione».
Eticamente non sarà una gran perdita, certo: ma questo banalissimo esempio ti può spiegare come in verità il capitalismo non possa per sua stessa natura governare una decrescita in quanto la riduzione dei consumi induce un crollo dei profitti a macchia d'olio.
L'altro rovescio della medaglia riguarderà non più la sola ricerca del prezzo più favorevole, ma il controllo certosino di ciò che si acquista e in quali proporzioni: come lo spieghi alla GDO il cui obiettivo primario è il cosiddetto follow-up, cioè l'estensione all'infinito del motivo per cui sei entrato nel supermercato?
Come possono sopravvivere i negozi di GDO se vi entri per comprare soltanto un chilo di patate e ne esci effettivamente con un chilo di patate?
Comprenderai che la decrescita - da qualunque angolazione tu la voglia vedere - sia, ancorché a tutt'oggi l'unica medicina per il moribondo capitalismo, il suo veleno più mortale?!?
Riflettici su e fammi un fischio quando lo avrai fatto!
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In risposta a: Non si finisce mai di imparare !!!!!! del 3/9/2012 - 16:23
Hai ragione
AUTORE: Ciclista
email: -

5/9/2012 - 21:22

Le macchine sulla panoramica rompono e basta.
Perche' i vigili non fanno le multe?
La scorza settimana a Molina bassa sono cascato all'incrocio per scansare un deficiente, le macchine erano a dx e sax nel mezzo un ci si passava neanche in bici.
Ma i vigili cosa fanno, a pronta serchio nel borgo e' uguale
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In risposta a: Non si finisce mai di imparare !!!!!! del 3/9/2012 - 16:23
A Giampaolo bucchioni
AUTORE: Mario
email: -

5/9/2012 - 21:17

Che gli assessori fossero degli incompetenti nella maggioranza dei casi e' vero, ma se e' vero quello che scrivi siamo ai pazzi!! Ma a sangiuliano non c'e un capo dei vigili a cui chiedere o vista la situazione un c'e piu'?
Leggendo sembrerebbe che questi due intelligentoni abbiano detto che sostare nella carreggiata in presenza di striscia continua, non e' reato?
Da 6anni sono in pensione ma per 37 anni ho fatto il vigile urbano, lo sai le multe che ha Pisa ho fatto in questa situazione' allora oggi che abito a pappina posso parcheggiare davanti all'ex biciclettaio e andare al circolo tranquillamente? Li c'e la striscia, ma così rallento le macchine e creo sicurezza!!!!!!!!!!!
Roba da chiodi
----------------  RISPONDI





In risposta a: More di Maggio del 5/9/2012 - 15:06
Vista Monte Serra.
AUTORE: pedro
email: -

5/9/2012 - 20:36

Io dico – Alessio - senza sofismi e mistificazioni:

come non vedere che i mezzi di produzione di beni si sono evoluti, sostituiti da macchine intelligenti in grado di sostituirsi alla manualità operaia, così come la costruzione di queste intelligenze robotizzate sempre più specialistiche e tecnologiche e pochissima manualità salariata.

Come non vedere i cambiamenti in agricoltura attraverso le tecnologie e i nuovi metodi di semina, coltivazione e raccolta oppure l’avvento di masse di immigrati super sfruttati per la raccolta stagionale, ma per loro un primo passo per l’integrazione, per il sostentamento o in seguito per il ritorno in patria con una formazione imprenditoriale.

Come non vedere la terziarizzazione delle aziende statali, oppure un mondo del lavoro salariato sempre più rivolto ai servizi, al commercio , alla finanza, dove la produzione di beni e servizi è sempre più polverizzato, privatizzato o dove la delocalizzazione industriale della produzione di beni si sposta nelle nazioni emergenti con costi del lavoro bassi ma indispensabili per migliorare il loro tenore di vita.

Come non ricordare gli operai e i ferrovieri degli anni 80 pre pensionati o liquidati con incentivo, molti dei quali sono diventati piccoli imprenditori, chi con l’autotreno, o il taxi, chi con attività commerciali o artigianali in proprio.

Come non ricordare che la conoscenza e il sapere è sempre più alla portata di tutti con un tablet e un clik.

Come non ricordare la velocità delle informazioni attraverso i continenti senza più confini linguistici o territoriali.

Tutti questi fattori determinano il risultato: globalizzazione.
Il proletario in Europa non è lo stesso proletario cinese o indiano, ma ciascun proletario in Europa non vorrebbe ridurre il proprio stato di proletario e perdere del tutto i diritti acquisiti ai livelli asiatici, mentre sarà forse possibile che per la ragione opposta e per l’inderogabile desiderio di migliorare le proprie condizioni siano i cinesi e gli indiani ad innalzare i loro diritti e il loro tenore di vita.
Questa è la ragione determinante per cui a mio avviso sarà solo l’Europa Unita e i diritti acquisiti dagli europei dopo anni di lotte e rivoluzioni a non farci regredire oltre.

In questi ultimi 20 anni in Italia è mancato lo Stato e una visione politica a lungo periodo a tutela del lavoro, della giustizia, della cultura(scuola),dei giovani, del senso dello Stato inteso come Bene Comune.
Concordo: la decrescita è una necessità planetaria, ma prima di tutto nord occidentale, e non può essere gestita con i localismi, i separatismi, i populismi. Sarà meno traumatica se gestita con il contributo degli equilibri internazionali, sovranazionali, nazionali, regionali.
----------------  RISPONDI





In risposta a: More di Maggio del 5/9/2012 - 15:06
Scanzo certi scritti
AUTORE: Scanzatore
email: -

5/9/2012 - 20:34

apparte che di solito non mi riesce leggere più di cinque righi di questi scritti e perciò li scanzo ma il peggio è che di quel che leggo non ci capisco un tubo e quello che è ancora peggio è che se qualche volta li leggo tutti quando arrivo in fondo non m i ricordo niente di ciò che ho letto perciò secondo quello che dicono gli esperti se una cosa che hai letto non te la ricordi significa che non valeva niente.
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In risposta a: Continuate pure a votarli!!!!!!!!! del 5/9/2012 - 13:04
Caro ccp
AUTORE: alias
email: -

5/9/2012 - 15:21

dacci anche le tue anticipazioni per chi voteresti.
Io sono sempre in attesa di una nuova legge elettorale e poi deciderò.
le primarie? boh!!! siccome lui sta sulla graticola con il limone in bocca silvio ci vuole tenere tutti sulla graticola anche noi.
----------------  RISPONDI





In risposta a: io penso che non sia più così..... del 5/9/2012 - 9:51
More di Maggio
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

5/9/2012 - 15:06

Tu dici - Pedro - che «le classi sociali oggi, ma già dai primi anni del secolo scorso, sono in movimento, dove i dominati sono passati a dominare e poi ancora ad essere dominati».
Ritengo questa tua affermazione un abile sofisma tipicamente socialdemocratico per occultare sapientemente la realtà: il figlio di un operaio manifatturiero che riesca a divenire broker finanziario, smette di far parte della classe operaia nel momento in cui - per definizione - cessa il suo rapporto di sudditanza dalla proprietà dei mezzi di produzione.
Se con quanto detto intendevi affermare che il MDP capitalistico ha (avuto) un suo connaturato ascensore sociale, senz'altro più efficace e - in qualche modo - accessibile di quanto non fosse quello del MDP feudale, posso anche arrivare a comprendere, ma non mi puoi confondere l'osmosi sociale degli individui con un mutamento de facto delle condizioni di esistenza di un'intera classe sociale!
Per definizione è «proletario» colui che «presti la propria forza lavoro dietro compenso di un salario» dunque - per la proprietà transitiva - si chiama «proletariato la classe sociale di lavoratori dipendenti, privi della proprietà e del controllo dei mezzi di produzione e possessori di una sola merce da mettere in vendita, ovvero la loro forza-lavoro»; per contro si chiamerà «borghesia compradora» quella classe di detentori di «proprietà e controllo dei mezzi di produzione» che scambieranno materie prime con prodotti finiti, permettendo che gli stati che governano siano delle sostanziali appendici semi-coloniali di altri paesi a capitalismo più avanzato, «borghesia nazionale» (e/o «sovra-nazionale») quella classe di detentori di «proprietà e controllo dei mezzi di produzione» che abbiano provveduto o stiano provvedendo all'industrializzazione autoctona, dunque a dotarsi della capacità autonoma di trasformazione delle materie prime sottratta al capitale multinazionale e, infine, «borghesia finanziaria» quella classe di detentori di «proprietà e controllo dei mezzi di produzione» che compartecipa di holding planetarie, che gestisce le risorse finanziarie prima ancora che economiche, che condiziona irreparabilmente le scelte politiche degli stati e lavora sistematicamente per accaparrarsi le risorse in paesi terzi.
Preoccupante, oltre che decisamente fuorviante è invece il seguente tuo discorso: «le differenze di classe nel regno animale, umani compresi, ci saranno sempre, connaturate nei percorsi evolutivi della vita terrena: padri/madri e figli, insegnanti e alunni, responsabili aziendali e collaboratori, predisposizioni caratteriali e ambienti del vivere quotidiano, capacità comunicative e capacità manuali.... mentre nei secoli scorsi chi nasceva schiavo o figlio di operai o contadini lo era par la vita e le classi sociali determinavano l'ordine sociale» denotando non incomprensione di cosa sia una classe sociale, ma totale mistificazione!
L'approccio vagamente giusnaturalistico alle «differenze» ha ben poco di istruttivo: nessuna differenza è portatrice di conseguenze quanto il trovarsi dalla parte dei detentori di «proprietà e controllo dei mezzi di produzione» o dall'altra.
Una madre a suo tempo è stata figlia, parimenti ad un insegnante che è certamente stato un alunno; ma non c'è alcuna significativa e possibile correlazione tra l'essere operaio e divenire imprenditore, dato che ciò accade occasionalmente e non può accadere indiscriminatamente, pena la fine del capitalismo stesso!
Concordo con te quando invece affermi che «oggi sono le risorse finanziarie e la massimizzazione degli utili e dei profitti, con il contributo delle tecniche sempre più sofisticate dei mezzi di produzione che rendono il lavoro precario e la disoccupazione galoppante nella benestante Europa»: decisamente diversa è però la mia conclusione.
La causa efficiente di precarietà e disoccupazione è - a livello planetario - la stessa che rende un operaio indocinese assimilabile ad un moderno schiavo, senza diritti sindacali e costretto a produrre in contraddizione con l'equilibrio ambientale: quindi è la rimozione della stessa concausa a dare una soluzione duratura e condivisa al problema e non certamente la creazione di una sovrastruttura che - nel vano tentativo di restituire competitività alle imprese nostrane - peggiorerà drammaticamente sia le condizioni di lavoro europee che extraeuropee.
Inoltre la «redistribuzione delle risorse» non può e non potrà essere la risposta al problema nel cui mortale abbraccio il consorzio umano sta letteralmente gettandosi a tappe forzate: prima di tutto è improcrastinabilmente necessario che le risorse identificabili come Beni Comuni, l'acqua e le risorse energetiche prima di tutto, vengano immediatamente sottratte - se necessario con la forza bruta - al controllo privato e alla legge del profitto, e restituite alle comunità territoriali.
Ciò equivale riprodurre le condizioni favorevoli acché l'Occidente perda il controllo delle risorse: se una comunità territoriale abita sopra ad un bacino petrolifero, è lecito che debba averne il controllo, specialmente per ciò che attiene l'impatto ambientale e la salute pubblica, e la conseguenza immediata di questo passaggio è l'allontanamento dei paesi occidentali da qualcosa che generalmente non ha luogo entro i propri confini territoriali e che dunque è stato impunemente sottratto ad altri.
Punto. In questo ed in nessun altro modo si possono scongiurare le drammatiche proiezioni sulla disponibilità pro-capite d'acqua e su tante altre problematiche emergenti e rappresentative del default del pianeta.
Tutte le teorie sullo «sviluppo» dovranno d'ora in avanti essere inquadrate - sembra un paradosso - nel quadro strategico della «decrescita», della diminuzione dei consumi e, dunque, nella progressiva ed inevitabile tendenza al profitto-zero.
Il capitalismo ha dunque i propri destini segnati: i possibili scenari futuri sono o l'annientamento di mezza popolazione mondiale attraverso qualche pianificatissimo intervento bellico (sembra questa la strategia che l'Occidente intende seguire, a giudicare da eventi come l'attuale ristrutturazione del «Site Pluto» di Vicenza, insediamento militare americano con armi nucleari tattiche), o la decrescita fino al profitto-zero e con la propria dissoluzione naturale o, infine, la rivoluzione proletaria mondiale e lo spodestamento di tutte le borghesie esistenti.
----------------  RISPONDI





AUTORE: Franca+amiche viareggine e non solo...
email: -

5/9/2012 - 15:04

IL PD molto distante dai cittadini
RIFLESSIONE UTILE PER IMBASTIRE UNA DISCUSSIONE PACATA...
che nei consigli comunali assieme e quasi tutto con il PDL (basti come esempio a noi vicino, il Consiglio comunale di Pisa per la questione porto e rifondazione comunista.
Ora seguendo le varie esternazioni di Bersani ci chiediamo:ma ci prendono per il c....?

Il PD con tutti i suoi modelli di gestione (Ato, Asl, Municipalizzate, Consorzi vari, Enti, rifiuti, pale eoliche) e tutte le sue proposte di legge NON E' UN ESEMPIO PER NOI: far finta di essere vicino alla gente ed invece fare gli interessi degli altri in cambio di privilegi per trombati. E tutti quelli che vanno a braccetto con loro sono meri complici.
Ma i tempi stanno cambiando, è solo questione di tempo (con la stessa velocità con cui è crollato il Berlusconi-PDL crollerà pure il PD):
Franca+amiche viareggine e non solo...

P.S. Qualcuno e’ in grado di riportare quali privilegi dei signori politici della cosiddetta casta nel PD hanno ritenuto abolire? Quale passo indietro? Quale allineamento verso le richieste sacrosante di noi cittadini?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Gaò! del 5/9/2012 - 12:29
Ketiti!!!!!!!!!
AUTORE: Amio di gogghe
email: -

5/9/2012 - 14:22

A sta zitto omincia te che di str ......e ne dici anco troppe!!!!!!!
----------------  RISPONDI





AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

5/9/2012 - 13:04

Il "grande patto" dei maggiorenti
l'organigramma che blinda i big del Pd
Lo schema prevede Bersani premier, Veltroni alla presidenza della Camera e D'Alema ministro. E' più sicuro se si evitano le primarie e lo scontro con il sindaco Renzi. L'accordo sta garantendo una tregua nel partito tra i big. Franceschini verso la segreteria, Fioroni e Bindi al
governo.
Si sono inchiodati per benino alle poltrone, altro che interessi dei cittadini, per primo vengono solo i loro interessi.
Spero che molti si ravvedano ed inizino a votare per altri, non voglio indicare certo chi, ma queste manfrine sono inaccettabili.
PS. Mi rivolgo in particolare ai giovani, con questi diventerete vecchi e starete al palo, nella politica come nelle altre professioni, pensateci bene riguarda il vostro futuro!!!!!!!!!!
----------------  RISPONDI





In risposta a: rispetto del 5/9/2012 - 8:55
Gaò!
AUTORE: Dylan Dog
email: -

5/9/2012 - 12:29

Dar tu'ntervento 'nvece si 'apisce 'he all'estate vecchianese avresti preferito er cimento dell'Ovaio, tanti be' negozi pieni di gente a 'un compra' nulla perché 'un c'è vaìni, cor "un 'omo solo ar comando", la Kea appunto a mangia' posti di lavoro (tanto lo farà eguale ar Navicello, ma noi un giorno ar Filippeschi gni si potrà di': "te l'avevo detto io, popò di tegame duro 'ome picconi", anco se la 'onsolazione è magra) e riempi' e' dementi di mobilacci fatti or sangue delle donne 'nghiane.
Che ti stii er Piddì 'nsu'oglioni lo posso anco 'api' (io 'on Bersani ci palleggerei 'ome fa Ronardo nella pubbricità), ma che tu venghi a di' che Vecchiano li'è governata male è proprio da torsoli: ci 'hiamino la "Germania der Monte Pisano" ne'omuni vicini!
Certo si pòr fa' di più e di meglio senz'artro, ma l'idee bòne 'nfin'a òra en venute dar Cippe e no da Torsolone & Cuculo: le risorse private 'un possano anzi, 'un devino servi' per migliora' le 'ose pubbri'he! E 'un se ne vòle di sponso': en già troppi ve' due 'he ci sono, ma a da' retta a voiartri si potrebbe vende anco la statua di Garibardi o leva' l'ulivi da monti per riempilli di villette peggio di Monti!
Sicché Massimino, faresti bene anco te a prende' la via dell'uscio e prova' a 'un di' bischerate, che spesso li'è la stessa 'osa di 'hetassi. Ma mi'a per nulla: c'è quarcuno 'he gni basta d'apri' bocca, anco solo di rifiata', per tira' fòri una stronzata... li'è proprio un talento naturale.
E allòra 'un c'è artra soluzione 'he sta' zitti: o 'nse'nò comincia a di' quarcosa di serio!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ma percorrono quelli... del 5/9/2012 - 1:54
io penso che non sia più così.....
AUTORE: pedro
email: -

5/9/2012 - 9:51

...le classi sociali oggi, ma già dai primi anni del secolo scorso, sono in movimento, dove i dominati sono passati a dominare e poi ancora ad essere dominati.
India e Cina, ma anche Brasile e Sud Africa, Vietnam e Cuba sono nazioni che hanno saputo svincolarsi dal dominio coloniale, sono partecipi attivi nelle decisioni planetarie, ma in ciascuno di questi popoli in movimento ci sono al loro interno chi domina e chi è dominato naturalmente e socialmente.
Le differenze di classe nel regno animale, umani compresi, ci saranno sempre, connaturate nei percorsi evolutivi della vita terrena: padri/madri e figli, insegnanti e alunni, responsabili aziendali e collaboratori, predisposizioni caratteriali e ambienti del vivere quotidiano, capacità comunicative e capacità manuali.... mentre nei secoli scorsi chi nasceva schiavo o figlio di operai o contadini lo era par la vita e le classi sociali determinavano l'ordine sociale.
Oggi gli ultimi attraversano gli oceani e decidono di modificare il loro destino.
Oggi sono le risorse finanziarie e la massimizzazione degli utili e dei profitti, con il contributo delle tecniche sempre più sofisticate dei mezzi di produzione che rendono il lavoro precario e la disoccupazione galoppante nella benestante Europa.
Mentre è ben altra cosa la equa distribuzione delle risorse finanziarie, alimentari, idriche, minerali ecc
E qui lo scontro politico all'interno della globalizzazione!

La sinistra, alla quale mi sento vicino, dovrà alzare lo sguardo, e percepire che i deboli hanno il diritto di ricercare i loro percorsi di vita, ma attraverso la presa di coscienza dei diritti/doveri e della equa distribuzione delle risorse terrene sempre più scarse, senza attendere il crollo dei sistemi economici e il ritorno delle classi sociali statiche degli sfruttati a vita della 1a rivoluzione industriale di fine settecento.
----------------  RISPONDI





In risposta a: rispetto del 5/9/2012 - 8:55
In piena libertà democratica riconquistata ...
AUTORE: Autoctono statico e.. contento assai
email: -

5/9/2012 - 9:34

...con la lotta Partigiana per la liberazione della nostra Italia dal nazifascismo e dal partito unico PNF, anche a Vecchiano dal /45 del secolo scorso votiamo liberamente e se con la legge elettorale attuale il Sindaco lo scelgono i cittadini vecchianesi direttamente (prima era la maggioranza dei consiglieri che eleggeva il suo Sindaco) e se all'oggi il programma elettorale presentato da IPV ha avuto più voti fra i quattro presentati e che alla prima riunione del Consiglio Comunale il programma che fa capo al Sindaco Lunardi ha avuto 16 voti consiliari su 17.
...Provi Benedetto ad attaccarci un toppino se ci riesce.
(questa è una delle tante spiegazioni semplici che posso darti) ma, non sei il solo ad aggrovigliolarti come i biacchi 'n'una tamigiana per uscirne fuori e per convincere i vecchianesi che sono amministrati male ci vogliono esempi migliorativi dell'esistente, non piagnistei o risucchio della ruota come alcuni/alcune fanno ed a questo punto conviene che ognuno faccia la sua corsa ed a fine legislatura vederemo come disse Leo del Cinacchi detto La Legge.
(il soprannome "La Legge" gli fù affibbiato con giusta ragione da Evio del Gambini perchè Leo disse: al mio aradio han detto così come dio io)
bona
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ma percorrono quelli... del 5/9/2012 - 1:54
Togliamo gli oppressori
AUTORE: Avanti popolo
email: -

5/9/2012 - 9:27

Caro compagno o amico, da come Hai scritto, è giusto tutto ciò.
Ma la nostra nazione, à sempre avuto un parlamento democratico, fino a quando non venne l era mussoliniana( non voglio andare oltre). Ricorderai quando fu ferito Togliatti, gia allora questo compagno, molte volte è stato in Russia a predere se vogliamo dire le direttive. Ma esso gia al suo tempo non pensava al comunismo sovvietico, lo dimostrò col placare l'animo del popolo portandolo alla calma democratica.
Questo ha voluto che il popolo uscito da una guerra e sopratutto dittatoriale non avvenisse gli stessi sbagli anzi all'unione degli operai di qualsiasi idea politica per creare una costituzione e un paese libero e si potesse esprimere come oggi noi facciamo.
Qiuindi avrai notato che tutti gli stati di sinistra e fra questi anche di destra che hanno voluto applicare un certa dittatura, si sono dovuti adeguare ai tempi odierni.

P.S faccio presente che un sindaco si è permesso di spendere 180000 euro per un monumento di chi sia sia quando stiamo vivendo in un periodo catastrofico.
----------------  RISPONDI





In risposta a: O Benedetto... del 4/9/2012 - 20:39
rispetto
AUTORE: massimo
email: -

5/9/2012 - 8:55

nel tuo intrvento si vede la pochezza della tua persona e purtroppo di tanti vecchianesi,si nota che sei contento delle sagre, degli avvenimenti dell'estate vecchianese, dell'operato dell'IPV, contento te! Molti vecchianesi si rendono conto che l'operato delle varie amministrazioni nel corso degli anni è stato fallimentare, ma non si cambia, perchè? La gestione del parco da parte dell'attuale sindaco la conosco tutti eppure a Vecchiano lo rieleggiamo (rieleggete n.d.r.) sindaco. Non solo lo abbiamo avuto sindaco a vecchiano negli anni novanta con risultati noti a tutti eppure lo rieleggete, allora o siete masochisti oppure datemi un'altra spiegazione
----------------  RISPONDI





In risposta a: intervento riduttivo..... del 4/9/2012 - 23:43
Ma percorrono quelli...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

5/9/2012 - 1:54

...della medesima rappresentatività sociale!
Perché ostinarsi a non leggere la storia come conflitto sociale planetario fla classi dominanti e classi dominate?
È tutto estremamente più semplice, chiaro e conforme alla realtà oggettiva: un operaio americano che goda interamente dei frutti del suo lavoro non ha necessità di entrare in conflitto con un suo collega thailandese, equadoregno, sudanese o irlandese che goda dello stesso trattamento.
Un grosso imprenditore italiano ed uno pure in concorrenza per accaparrarsi i frutti del lavoro altrui sì, finanche al punto di piegare la volontà di un popolo ai propri contrapposti capricci e scatenare un conflitto militare di proporzioni immani.
La Seconda Guerra Mondiale ha visto fra i suoi protagonisti militari diversi Stati Nazionali in cui la borghesia autoctona - URSS inclusa - era dominante sulle altre classi sociali che avrebbero fatto immediatamente a meno del conflitto, qualora i rapporti sociali si fossero capovolti.
Non stai interloquendo con un tifoso della defunta URSS, ma con un Marxista consapevole della sua indiscutibile affinità con qualunque altro stato dominato dall'autoctona borghesia nazionale: ben poco importa nel computo di quell'immane tragedia che è stato il quinquennio 40-45 quale Stato Nazionale abbia fatto cosa ma, piuttosto, quanto rivoluzionari non abbiano in definitiva saputo essere le Resistenze anti-fasciste, troppo inclini a concedere credito ai dettami di Yalta, anziché completare l'opera di liberazione, o a recepire i dettami delle super-potenze vittoriose come oro colato.
Ancora al defunto (e compianto) Pietro Secchia nessuno ha provato a spiegare il perché dell'Amnistia o dei governi di unità nazionale, quando il CLNAI era pronto ad insorgere anche contro la presenza americana e a fare piazza pulita di chi di lì a poco e sotto mentite spoglie, si sarebbe rifatto una verginità politica, prevalentemente nella vecchia DC, ma anche nel PSI o addirittura nel PCI!
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In risposta a: Boria a sfà del 4/9/2012 - 20:22
Verso certe tematiche è sempre bene...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

5/9/2012 - 0:08

...non chinare mai il capo.
Sono le comunità legate ai territori che potranno un giorno fare la differenza, superati gli ostacoli più rovinosi di cui è inutile che insista a parlarti.
Non sarò certamente io da solo a risolvere i problemi del pianeta, ma se non ci sarà una moltitudine di persone che si pone nell'ottica di farlo, ovvero, se l'umanità continuerà come un branco di pecore a farsi guidare da improvvidi pastori come l'Obama, il Monti, la Merkel, l'Hollande, il Putin, etc. di turno, si scivolerà inesorabilmente in un baratro senza fondo.
Inizino le comunità a riappropriarsi del controllo del territorio, a svincolarsi dai dettami degli stati nazionali e sovranazionali, a restituirsi partecipazione assembleare, presidio e sovranità sulle cose, a imporre la supremazia del Bene Comune, ad allontanare le aree governate dal controllo della legge del profitto e le cose cambieranno inesorabilmente.
Così si risolvono problemi tipici di Vecchiano, come di Canicattì, Rio de Janeiro, Shangai o l'Havana: altrimenti si fa solo insulsa e inutile demagogia.
I modelli di riferimento più prossimi cui mi riferisca, sono i CIP, i GAS, il Centro Nuovo Sviluppo, il divenendo DES e non certo i cazzabubboli a giro per il mondo che pensano di essere ganzi scrivendo anonimamente sulla VdS ciò che dovrebbero indirizzare con tanto di firma all'Amministrazione!
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In risposta a: Tutto da dimostrare del 4/9/2012 - 20:03
intervento riduttivo.....
AUTORE: pedro
email: -

4/9/2012 - 23:43

...comunque ridefinirei meglio:
l'Urss ebbe molti aiuti economici dagli Usa di Roosevelt, (legge affitti e prestiti: a beneficio di regno unito, francia, urss, cina e alleati) prima del ingresso in guerra: 17/11/41 Pearl Harbur.
Così come molti imprenditori industriali americani sostennero idealmente ed economicamente il 3°reich.
L'ingresso degli Usa contro il Giappone, allentò la pressione militare sul fronte orientale sovietico e consenti a Stalin di spostare ingenti truppe ben equipaggiate dal fronte orientale e attaccare il fronte tedesco e loro alleati a partire da Stalingrado.
E' altrettanto vero che lo sbarco in Normandia fu anche un tentativo di frenare l'avanzata dell'Armata Rossa.
Come vedi oggi come allora la politica dei "due forni" non l'ha fatta solo la dc di Andreotti e di Moro.
Anche oggi come allora gli Usa democratici e gli Usa repubblicani non percorrono gli stessi sentieri di pace e di guerra.
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In risposta a: Iraq del 4/9/2012 - 18:54
E si mangia bene
AUTORE: Un buon gustaio
email: -

4/9/2012 - 21:44

Vecchiano bel paese si mangia bene e si beve meglio.
Poi dopo si chiacchera davanti ad un bel bicchiere di vino rosso del fosso cavo.
Poi il mondo sembra più rosa quindi viva er vino e la zuppa di avolo e soprattutto le chiacchere dolci di carnevale.
Bella serata No.
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In risposta a: Iraq del 4/9/2012 - 18:54
O Benedetto...
AUTORE: Autoctono statico
email: -

4/9/2012 - 20:39

'Osa c'incastra l'Iracche 'on la Libia?
Poi la tua "che tristezza" 'ndarebbe via guasi subito tu venissi a Nodia alla sagra delle pallette che i tordelli c'èn sempre come alla sagra della 'nzuppa e bomboloni un manchin mai er rvino gliè bonetto assai.

Certo che una dittatura a base di pallette-tordelli-zuppa- bombolone e ponce a rumme è difficile sconfiggila, poi...dopo tre mesi di "nostro mare" gradisse e 57 (cinquantasette) 'ntrattenimenti realizzati dal nostro Comune per l'estate vecchianese è difficile che quarcheduno dia barta alle nostre goderecce "abbitudini" (con due "b").
Poi se si vole mettella 'mpolitia anche alle nove dopo cena e siccome io c'ero ne paraggi quando Signorini della lega ci voleva mandà via tutti e la Lista Rinnovamento (il logo stesso lo dice) voleva rinnovà dunniosa e attrappoino non prendeva nemmeno un seggio invece del Sindaco e di tutti ll'Assessori.
Poi..carta canta vai a vedere quanti voti dei consiglieri ha preso il programma di IPV (Insieme Per Vecchiano) presentato alla prima riunione del CC ed era quello che ha vinto le ultime elezioni 'omunali; telo dio io telo; su 17 voti che hanno fra tutti i consiglieri; n'ha preso 16.

...poi dici d'uni scrive più al Forum della VdS ma io sto rispondendo all'ultimo tuo scritto alla VdS.
...'ontinua vai! male unti fa a confrontatti anche con gli "statici".
bona
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In risposta a: Bacino di interesse del Forum del 4/9/2012 - 15:24
Boria a sfà
AUTORE: Semplice cittadino
email: -

4/9/2012 - 20:22

E lo sai osa!!!!! con tutti i vostri dibattimenti fra te e quell'altro sui TEMI DI INTERESSE PLANETARIO i problemi del mondo li risolvete voi!!!!!! Marianna schifa ma un cè proprio limite alla boria hee!!!
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In risposta a: le nostre divergenze.... del 4/9/2012 - 16:18
Tutto da dimostrare
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

4/9/2012 - 20:03

Non c'è a tutt'oggi autorevole storico-militare di qualsiasi ispirazione politica concorde sull'idea che gli sbarchi USA nell'Europa Occidentale abbiano avuto un qualche rilievo strategico.
Lo sbarco in Normandia - come quello di Anzio - ha avuto luogo a guerra sostanzialmente finita e col solo scopo di contenere l'imperiosa avanzata dell'Armata Rossa, che altrimenti, anziché a Berlino avrebbe potuto concludersi a Lisbona.
L'intervento americano, invocato dall'URSS fino addirittura dal 1941, ha avuto luogo dopo tegameggiamenti vari e tentativi segreti di armistizio con le forze dell'Asse (vedi Conferenza di Genova) solo per non pregiudicare irrimediabilmente il tanto atteso Piano Marshall, strumento con cui gli USA si sono garantiti la sudditanza dell'Europa Occidentale.
Una forza militare UE? È possibile consultare l'atto costitutivo dell'EuroGendFor per capire di cosa realmente si occuperà questo nuovo misterioso soggetto...
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In risposta a: O Benedetto santo e c... del 4/9/2012 - 14:25
Iraq
AUTORE: Bendetto
email: -

4/9/2012 - 18:54

Vedi caro autoctono ero in Libia E avevo altro da fare che scrivere sul forum, anche se sulle problematiche di Vecchiano e di tanti altri argomenti ero informato dalla mia famiglia. Lì ci sono problemi veri, che Vecchiano a confronto è un'oasi felice, tu vai alle sagre insieme a Meghe. Per rispondere a un cittadino vecchianese credo che Vecchiano abbia una specie di dittatura, passami il termine, dall'inizio del dopo guerra che nonostante i fallimenti che si sono susseguiti resiste e resisterà molti anni a venire. Comunque vedo che lo spirito del forum è sempre lo stesso, pertanto non vale la pena scriverci su
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In risposta a: Che tristezza! del 4/9/2012 - 13:04
Scusate, ma perchè?
AUTORE: Un Cittadino Vecchianese
email: -

4/9/2012 - 18:23

Credo che molto spesso si sparli criticando l'operato dell'amministrazione comunale.
Vorrei sapere quanti segnalano i problemi agli assessori di competenza e quanti vanno in comune per segnalare problemi durante i ricevimenti del sindaco ed assessori.
Criticare e facile , magari chiedere spiegazioni sarebbe meglio.
Anche perchè forse si capirebbe il perchè non è possibile rimiedare a certi problemi.
Poi se date retta alla bacchetta magica che qualcuno crede d'avere è troppo facile.
Proviamo a chiedere, ci sono gli strumenti, tra questi la partecipazione ad i consigli di frazione che tra poco saranno formati.
Come del resto è nel programma elettorale credo di maggioranza ed opposizione.
Anche se qualcuno, credo abbia votato contro.
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In risposta a: Ante 2001? del 3/9/2012 - 20:09
le nostre divergenze....
AUTORE: pedro
email: -

4/9/2012 - 16:18

...non sono forse la conseguenza di prospettiva data da diversi punti di osservazione?
Come posso dire?
Se osserviamo la piana pisana, io dal Serra e tu dalla Torre, avremo sempre opinioni divergenti, ma la piana è sempre la stessa.

La democrazia USA che ha aiutato l'Europa ad uscire dal nazifascismo, oggi è sempre più condizionata dal capitale privato, finanziario, dall'industria bellica...ecc, ma diverse sono state le conseguenze subite delle Nazioni mondiali generate dai guerrafondai USA se al governo ci sono i repubblicani o i democratici.
F.D Roosevelt e Truman, così come J.F.Kennedy e Nixon, Bush Senior e B.Clinton..le differenze sono state evidenti pur con molte luci ed ombre.
Russia e Cina sono consapevoli che le loro politiche estere si adatteranno se al Governo Usa saliranno i "petrolieri con i marines", o "le multinazionali da esportazione con le banche".

La notizia di oggi: I "falchi" israeliani se la sono presa con la Germania, solo perché non condivide e non vuole partecipare all'aggressione contro l'Iran, coinvolgendo così a restarne fuori sia Francia che Italia ecc....
Solo alcuni anni or sono, gli Usa e il Regno Unito, attraverso la Nato e governi europei compiacenti e deboli politicamente hanno aderito alle campagne belliche in Iraq e Afganistan.
Oggi, la Ue, non è più disposta a subire pressioni per nuove aggressioni per esportare la "democrazia".
Ultimo esempio resta la Libia, pur con molti punti interrogativi, anche di umana comprensione, mentre in Siria non sarà la stessa operazione militare aggregata.

Le politiche mondiali sono in movimento è non tutto è così schematico se soltanto ci riferiamo a ciò che si pensava agli inizi del 2011.
Africa e Sud America ci stanno osservando, e la UE potrebbe dare l'esempio. In ogni caso Africa e Suda America non saranno mai più terre di conquista o il "cortile di casa".
Certo non viviamo tempi pacifici, ma le possibili guerre militari tra colossi politici ridurrebbero le possibilità di guerre termo nucleari, mentre, forse non è detto che si possa arrivare a scontri economici e finanziari, e perché no, sportivi...
Non sarei così pessimista se le Nazioni UE rinunciassero ciascuno alle rispettive forze militari, per convergere in una sola forza militare di difesa.
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