none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: Proposta indecente! del 15/8/2012 - 18:01
....in bicicletta....
AUTORE: grazia
email: [protetta]

16/8/2012 - 10:43

...e già che il nostro bravo amministratore potrebbe fare un giretto anche fino in fondo a Viale dei Pini....Ottima la scelta di chiuderlo, per qualche anno le passeggiate in bicicletta lì sono state fonte di piacere per tutti i sensi...ora invece quando ci vado sto sempre con le orecchie ben aperte e se sono sola o sento rumori strani...me ne torno via subito.
Il nostro amministratore potrebbe incontrare, come a me è successo più volte, oltre a qualche lepre timida che fugge al primo rumore, qualche extracomunitario che attraversa il viale di corsa più "timido" e veloce della lepre, per nascondersi di nuovo nella macchia...
Comunque io continuo ad andarci, come altre persone che incontro regolarmente....non dobbiamo lasciare che il nostro territorio ci venga sottratto...
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In risposta a: Pubblicità regolare??? del 15/8/2012 - 13:21
penso, dunque sono....
AUTORE: costruttivo sempre !
email: -

16/8/2012 - 10:23

Non conosco la materia giuridica intercorsa tra il Demanio e il Comune.
Così come non sono certo che le aree demaniali si possano vendere ai cittadini privati o ai comuni o darne solo in concessione per 99 anni.
Ma ho una certezza: il Comune non potrebbe esigere i pagamenti dei parcheggi senza averne i diritti, siano essi proprietari o in concessione; così come i cittadini di Vecchiano godere del privilegio di pagare 12€ a stagione per soste illimitate, mentre il Comune, dai pedaggi, ricavare il necessario per rendere fruibile l'arenile ai frequentatori.
Le richieste di chiarimento del "cittadino imbrogliato?" mi sembrano ingannevoli se non si tiene conto dei benefici disponibili per 99 anni o per sempre.
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In risposta a: ingaggio del 14/8/2012 - 10:53
Per Dezan
AUTORE: Fabio
email: -

15/8/2012 - 21:47

La mamma dei coglioni è sempre pregna...
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In risposta a: del
Proposta indecente!
AUTORE: P.G_
email: -

15/8/2012 - 18:01

La proposta indecente sarebbe quella di imporre a tutti gli amministratori locali, per legge, un’ora di bicicletta alla settimana!
Non una bicicletta da camera, surrogato salutistico, inutile e ingombrante della sana pedalata “a cielo aperto”, ma proprio un giro per i luoghi, i borghi, le strade, le fosse e gli orti dei territori che essi sono stati eletti ad amministrare.
Ci potrebbero essere degli esentati come il Ghelardi che percorre regolarmente a piedi il territorio e nota da solo le brutture che vi si celano ma purtroppo la sua carriera politica è incerta e non sappiamo se in futuro potrà tornare a fare parte di questa squadra.
Vorrei anche approfittare di questa occasione per fare un ulteriore piccolo elogio alla bicicletta, a questo mezzo di trasporto lento, ma efficiente e salutare che permette, durante gli spostamenti, la sublimazione dei nostri sensi come la vista, l’udito e l’olfatto, insieme alla possibilità di utilizzare al meglio la nostra facoltà più elevata, quella del ragionamento e della meditazione.
Viaggiando lentamente per le nostre strade e i nostri borghi l’amministratore attento noterà principalmente due cose, evidentissime ed entrambe preoccupanti:

1) la estrema prepotenza dei mezzi a motore (e si dovrebbe domandare cosa ha fatto, durante il suo mandato attuale o quello precedente visto la scarsa fantasia degli elettori, per dare maggiore spazio a questo mezzo di trasporto- la bicicletta- al fine di incentivarne l’uso, scoraggiando contemporaneamente l’uso dei mezzi a maggior impatto ambientale (utilizzo del territorio, particelle inquinanti, rumore, confusione)

2) la sproporzione netta ed evidente fra la pulizia, l’ordine e l’armonia di abitazioni, orti e giardini privati rispetto alla sporcizia, l’incuria, l’abbandono e i rifiuti di ogni genere presenti nei luoghi pubblici.

Anche in questo caso l’amministratore dovrebbe domandarsi cosa ha fatto per questo problema e non vale rifugiarsi nella facile considerazione della poca educazione del cittadino, dello scarso senso civico della popolazione ecc. ecc.
Come i figli sono condizionati nei loro comportamenti dai principi avuti dalla famiglia (e dalla scuola, forse un tempo), così i cittadini amministrati possono essere fortemente condizionati dalle scelte dei loro amministratori.
I nostri amministratori, pedalando lentamente per il nostro comune, ad esempio, potrebbero vedere di persona l’abbondanza di rifiuti lungo i cicli delle strade (in alcuni punti bellamnete triturati), potrebbero capire l’intenso lavoro delle prostitute dai fazzolettini accumulati sulle strade di bonifica, adirarsi per l’inciviltà di tanti cittadini passando sotto i ponti pieni di vecchie masserizie.
E poi, recandosi al mare passando per la piazza Mazzini (disadorna porta d’ingresso turistica del comune di Vecchiano), potrebbero “tentare” di percorrere personalmente la pista ciclabile sull’argine fino a Marina di Vecchiano (arrivo incolume molto incerto in periodo festivo, causa intenso traffico).
Solo con questo sano esercizio il problema del decoro delle frazioni dove, è bene ricordarlo, i cittadini loro amministrati vivono ogni giorno, potrebbe essere considerato. Di solito viene trascurato e lasciato in eredità all’amministrazione seguente. Forse per questo non è ancora risolto.
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In risposta a: Vittimismo senza senso del 15/8/2012 - 0:49
Pubblicità regolare???
AUTORE: Cittadino imbrogliato????
email: -

15/8/2012 - 13:21

Ormai ho detto che non me ne importa più niente ma una precisazione la voglio fare e cioè che voi che mi rispondete a coglionella permettetimi di dirvi che siete poco intelligenti e non avete capito minimamente qual'era lo scopo della mia domanda. A me non me non me ne può fregare di meno di sapere se l'arenile è dei vecchianesi o no ma volevo farvi capire che tutti i mezzi sono buoni per i politici per farsi pubblicità e molti cittadini ci cascano come salami. Quì il comune non risponde perchè come dite voi non è la regola ma quando eravamo sotto le votazioni quì si faceva campagna elettorale per lui e veniva scritto che il candidato aveva comprato il cinema olimpia, che aveva comprato l'arenile che aveva fatto questo che aveva fatto quello etc etc e perciò ci conveniva votare per lui perchè un sindaco così bravo non ci si doveva fare scappare. Poi invece si scopre che il sindaco non ha comprato TUTTO!!!! l'arenile ma soltanto la zona dunale e tutta la pubblicità che si faceva era mezza vera e mezza falsa. Se non c'era l'intervento della Barsotti noi vecchianesi non si sarebbe saputa mai la verità e se un forestiero ci domandava di chi era l'arenile noi si rispondeva che era dei vecchianesi. Lo capite o no questo semplice trucchetto per convincere gli elettori a votare? Lo capite perchè mi sento imbrogliat? Perchè non è mai stata detta la verità. Lo ha fatto tante volte anche Berlusconi e gli italiani ci sono cascati e lo hanno votato in massa ora però si vede come era falsa la sua pubblicità e noi si paga il fio di esserci cascati come tanti coglioni. Ora lo capite o no che tutti i politici usano uesto sistema per prendere i nostri voti. Di conseguenza sarebbe bene che i creduloni che mi prendono in giro ci pensassero bene invece di farsi prendere in giro loro e cercassero bene di capire che quello che dicono i politici va preso con le molle. Chi se ne frega se non siamo proprietari della spiaggia ma era giusto che questo si sapesse e sarebbe giusto sapere a cosa ci serve la fascia dunale che è già protetta dal parco e quanto ci costa pagare l'affitto dell'arenile. Di conseguenza così come era pubblica la campagna elettorale dovrebbe essere pubblico anche il chiarimento che chiedo io e che credo interessi a migliaia di cittadini. Non voglio mescolare le carte in tavola ma voglio che si dica la veirtà dunque pensateci bene voi furbi che credete di avere capito tutto perchè i politici sono più furbi di voi!!!!!!!!!!!
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In risposta a: del
Parata d'eroi
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

15/8/2012 - 11:19

No, non sono le note, il ritmo cadenzato e l'atmosfera marziale dell'omonima opera del M° Francesco Pellegrino, ma uno strano palmares che, più che un'omaggio alla memoria, intenderebbe essere uno spunto di riflessione ed un monito alle generazioni future. E magari anche presenti.
Ci sono eroi - pipa in bocca, l'ancorino tatuato sul braccio e la divisa da marinaio - che, pur rimanendo sé stessi, con una modesta scatoletta di spinaci ("Spinach") si trasformano in possenti ed invincibili campioni pronti a neutralizzare a suon di cazzotti focosi e imponenti rivali per riportare la situazione alla sua originaria «normalità».
Ci sono eroi portatori di un «anelito superiore di giustizia» fatti provenire da pianeti come Kripton per convincere il mondo che la ben più risibile e modesta giustizia USA è il modello intergalattico da seguire, ed i cittadini americani di essere il popolo eletto da Dio; o figli di un improbabile connubio fra le forze della natura e quelle più devastanti e manipolatorie dell'essere umano, adolescenti qualunque assurti a paradigma del delirio d'onnipotenza atomica della pseudo-progressista famiglia Kennedy, per effetto del modesto morso di un aracnide mutato in seguito all'irradiamento nucleare.
Ma ve ne sono anche di più perniciosi, come il multimiliardario Bruce Wayne, nume tutelare della felicità di pochi - secondo l'«american way of life» frutto dell'accumulo capitalistico -, l'uomo-pipistrello dell'era Roosevelt che ingaggerà la sua personalissima battaglia contro un non ben identificato «crimine», elevando a verità assoluta il mistificatorio concetto di «meritocrazia americana» e identificando nella marginalità sociale e nella povertà diffusa la più terribile colpa, anziché nella sistematica politica di espoliazione, di espropriazione, di furto e di appropriazione indebita perseguita dai «ricchi»; ci sono per fortuna eroi come «Armonica», l'enigmatico Charles Bronson di Sergio Leone in «Once upon a time in the West» che hanno la capacità in un solo cult movie di ribaltare la prospettiva visionaria e adulterata di Batman, vendicatore dei poveri «ricchi offesi» dalla barbarie del proletariato, attraverso la speculare storia di un bambino ispanico, brutalmente privato dei propri genitori proprio come il giovanissimo Wayne, ma questa volta e più verosimilmente per effetto del sistematico land grabbing perpetrato dalle grandi «Companies» ai danni dei piccoli agricoltori e artigiani americani in un'epoca - in realtà mai finita -in cui la legge della jungla e della Colt regnavano sovrane.
Ci sono poi anti-eroi che, immemori del monito del grande regista italiano, e della sua malcelata critica all'«american way of life», alla prima dell'inopportuno remake cinematografico di Batman, oggi tranquillamente incarnato a turno dai vari Monti, Merkel, Sarkó/Hollande, Rajoy, etc., si presentano fucile alla mano e fanno strage di una quindicina di innocenti, ma intellettualmente complici di un intero sistema.
Ci sono eroi borghesi, valorose e creative menti disposte a sfidare l'ordine internazionale vigente, a fare le scarpe alla CIA e a tutte le sue diramazioni disseminate in ogni dove come una cancrena mortale, per uscire dalla loro battaglia orizzontali e senza vita.
Ci sono eroi senza volto, colpevoli soltanto di aver creduto - in nome di una stupida patria - nella giustezza di una guerra ingiusta, eroi che «mentre marciavano con l'anima a spalle videro un uomo in fondo alla valle che aveva il loro stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore...» senza fare mai più ritorno, eroi cui gli Stati Nazionali hanno dedicato l'imponenza di un altare a testimonianza delle loro imperiture gesta, ma di cui hanno dimenticato la cosa più importante, il nome.
Ci sono gli eroi di tutti i giorni, gli «Eroi di Higgly Town», gli operai, i pompieri, gli elettricisti, gli idraulici, i maestri di scuola, etc., coloro cioè senza i quali la società non andrebbe da nessuna parte, campioni massificati della normalità, anch'essi senza un nome, almeno finché non li colga la «morte bianca» sempre all'erta.
Ci sono poi eroi figli dell'amore per l'umanità che, sprezzanti del pericolo, hanno dato la loro vita per salvarne altre, magari una, o magari due, come ad esempio il nostro beneamato concittadino Marco Verdigi, il cui sacrificio ha permesso a due bambini di poter diventare adulti, o altri che, pur senza regalare anche la cosa più preziosa che hanno, la vita, si prodigano giorno dopo giorno per sottrarre a morte certa centinaia, forse migliaia di bambini (come MondoBimbi in Madagascar), o altri ancora che sfrecciano sulle ambulanze nella speranza di non disperdere il soffio vitale di un paziente, che con straordinaria pazienza accudiscono anziani, persone in difficoltà, ammalati, bisognosi, etc.
Ci sono poi «eroi» che aspirerebbero ad essere tutti quanti quelli citati, a divenire essi stessi «Parata d'Eroi», a cercare sistematicamente il pretesto ed il modo per diventarlo, magari ad un costo insignificante, ansiosi di occupare le prime pagine di un giornale in ragione di un'azione che riuscirebbe finalmente a dare un senso alle loro squallide vite: sto parlando dei «Rondisti», gli insulsi «Pattugliatori della Notte» pronti con il loro SUV cassonato a pensare di dare man forte agli agenti della Protezione Civile quando si manifesta una criticità o avviene una vera e propria catastrofe, intralciandone in realtà il lavoro, pronti a gettare nottetempo il loro infausto seme di giustizia, imbevuti di decenni di merda televisiva americana e con la frangetta rossiccia stile Oratio Caine, massacrando di botte ignari malcapitati colpevoli di avere il colore della pelle o il taglio degli occhi diverso dal loro.
Sono loro gli artefici del nuovo ordine mondiale, poveri cristi senza ne' arte ne' parte, pronti a lasciarsi coinvolgere dalla parte sbagliata in una lacerante guerra fra poveri, sono loro che ancora non hanno compreso quanti agenti di CIA e Mossad si siano insinuati tra i ribelli siriani, o tra i fautori delle cosiddette «Primavere Arabe» e che, alla stregua di tifosi calcistici, bramano la «liberazione» di quei Paesi, sono loro che si commuovono di fronte ai continui proclami di Israele di stritolare lo scomodo vicino Ahmadinejad con un qualche attacco micidiale, dimentichi della schiacciante maggioranza democratica che conseguì nell'ultima tornata elettorale.
Sono loro, generalmente Uomini Qualunque e apparentemente al di sopra delle parti, mescolati alla folla dell'Anti-Politica, fascisti irredenti senza la minima percezione di esserlo, gente che farebbe di ogni angolo del pianeta un Far West, sottoproletari o proletari abbagliati per anni dall'«american way of life», strumenti micidiali e inconsapevoli di un sistema barbaro e pronto a prevaricare ogni essere umano, a cancellare esistenze e a contrapporre tra loro serpeggianti spiriti di sopraffazione.
Non è importante se abbiano o meno imbracciato il bastone, se abbiano già scelto i luridi panni con cui vestire le loro malefatte o se abbiano scelto un macabro stemma, una parola d'ordine, un motto e/o sa DIo che altro per temprare il loro miserrimo spirito di corpo: forse sono ancora lì, inchiodati alla televisione a completare il loro pieno di carburante e non ancora per strada a propinare le loro perle di saggezza.
Ma prima o dopo ci saranno in un modo o nell'altro, sia dentro la divisa di un Marine americano o quella di un parà israeliano ad aggredire un popolo e a mettere in discussione il suo diritto all'autodeterminazione, sia in una qualche sudaticcia Camicia Verde falsificata a Napoli, sia nelle nuove ed eleganti livree dell'EuroGendFor sia ancora in chissà quale altre bieche forme di espressione malata.
È prioritario imparare a riconoscerli fin da subito, isolarli, neutralizzarli prima che possano divenire offensivi, distoglierli a priori dai loro nefasti intendimenti, dimostrare loro che l'arroganza xenofoba, frammista ad un latente e mai sopito edonismo reganiano, ad un individualismo sfrenato, ad un folle delirio di onnipotenza, ad un'adesione acritica e dissennata a modelli demenziali, come i supereroi americani, è soltanto una pericolosa combinazione di paura dell'«Altro», ignoranza, brutalità, impotenza e stress travestiti da principio morale.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Tutti imbrolgliati??? del 14/8/2012 - 22:20
Vittimismo senza senso
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

15/8/2012 - 0:49

Le regole esistono ed esistono per essere rispettate. A me personalmente non piacciono ed è per questo che ho scelto di essere un Rivoluzionario: ma finché saranno in vigore e dunque - non sia stato abolito lo stato di cose presente - mi sentirò tenuto a rispettarle.
Ora, caro «Cittadino Imbrogliato» ti deve essere chiaro, volente o nolente, che nessun sindaco, presidente di provincia, governatore o presidente del consiglio è in Italia obbligato a rispondere a chicchessia ad un quesito postogli attraverso un giornale, tanto più se da un anonimo cittadino.
È questa la differenza tra la dialettica politica, fatta di talk show televisivi e botta e risposta sui quotidiani o blog, ed il cosiddetto iter istituzionale: i dati catastali sono peraltro consultabili - mediante apposita procedura - più o meno da chiunque lo desideri, benché accedervi non sia ne' facile ne' gratuito.
Cosa sia il Demanio Statale ed in particolare quello Marittimo, è un'informativa a disposizione di chi desidera farne conoscenza o, per meglio dire, un diritto e dovere di ogni cittadino farne propri i contenuti diligentemente, trattandosi di un Bene Comune.
Te naturalmente potrai chiedere a Laura Barsotti che, sono sicuro - ti fornirà con solerzia le risposte che cerchi e/o che - comunque - è in grado di darti ma, allo stesso modo, potrai porre il tuo quesito anche alla Zoppa di Montinero, ai pronipoti di Bandone (quello delle famose mutande), alla segretaria di Sergio Leone o, se ce n'è uno, al discendente maschio per linea diretta del matematico e filosofo greco Archimede, senza impietosire nessuno: per ottenere una risposta da un'Amministrazione Comunale occorre presentare un'interrogazione non apocrifa all'URP che, presumibilmente provvederà a protocollare e mettere agli atti.
Il resto è puro e semplice «pour-parler» consegnato alla VdS per raccogliere un po' di consenso facilone, nell'ultimo specifico caso imbellettato di un penoso vittimismo... si può fare di più e di meglio di interventi che anziché contribuire a chiarificare, ha più che altro una malcelata voglia di rimescolare le carte in tavola!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Tutti imbrolgliati??? del 14/8/2012 - 22:20
"Tutti imbrol-gliati???"
AUTORE: Informato qb
email: -

14/8/2012 - 23:47

..non mi pare!
Mi pare che Dilandogghe ti abbia detto come si fanno le domande e si ricevono risposte aldifuori del giornale: LA VOCE DEL SERCHIO - Testata giornalistica fondata nel giugno del 2007 e iscritta dal 24/1/2008, con il numero 2/2008, al Registro della Stampa del Tribunale di Arezzo.

E quindi giornale privato e non "Ufficio stampa del Comune di Vecchiano"
Prima del consiglio del Dilandogghe te ne fu dato un'altro e cioè se vuoi fare domanda a: Sindaco, Giunta, Assessori; devi andare a ritirare il modulo per le osservazioni/proposte o proteste all'URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) presso l'Anagrafe (stesso ufficio).
Li riempi il modulo, lo firmi per esteso e metti il tuo indirizzo(Paese, strada o piazza, n° civico) quindi il tutto verrà protocollato e ti verrà dato copia e..poi la risposta ti arriverà per posta senza spese e marche da bollo.
nb. lo scrivente è persona conosciuta e quindi non mi hanno richiesto un documento valido, spesso ha usato quella opportunità e mi hanno risposto in maniera esaustiva ed ho tratto le mie considerazioni.
ps, la Sig.ra Barsotti per sapere dovrà domandare anche lei o dai Funzionari del Comune di Vecchiano o con interpellanza al CC.
Buon ferragosto.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Mettiti 'rgorfino e copriti bene, vai! del 12/8/2012 - 23:25
Tutti imbrolgliati???
AUTORE: Cittadino imbrogliato???
email: -

14/8/2012 - 22:20

Io credo che siccome nessun cittadino sa come stanno davvero le cose si divertono a sfottermi come fanno tanti compreso Dylan Dog. Io non ho offeso nessuno e tanto meno il comune ho solo fatto una domanda e la risposta non la volevo da chi non conosce le cose ma la volevo dal comune, costava tanto rispondere??? La devo fare in carta bollata??? Di tasse ne pago già anche troppe anche senza le marche da bollo. Io non sono ne scema ne drogato e so che per dimostrare una proprietà ci vuole il catasto, se le proprietà si dimostrassero a occhio succederebbe il finimondo, le proprietà si dimostrano cartine alla mano ma vedo che è tutto inutile perciò non insisto più, grazie lo stesso e a Marina ci vado purtroppo senza sapere dove c'è mio e dove no, la concessione non è una proprietà e per questa si paga un affitto ma quanto è questo affitto??? Mi piaceva saperlo e spero che me lo sappia dire la Sig.ra Barsotti e nell'attesa auguro buon ferragosto a tutti.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Pista Ciclabile o pista da Cross del 14/8/2012 - 10:11
ingaggio
AUTORE: Dezan
email: -

14/8/2012 - 10:53

bravo sei un ottimo cronista..!! anno prossimo ti chiamiamo per commentare il giro della BONI(FIA).!!
----------------  RISPONDI





AUTORE: Ciclista poco allenato
email: -

14/8/2012 - 10:11

Come troppo spesso accade la pista ciclabile che dovrebbe consentire agli amanti del ciclo-turismo di raggiungere Bocca di Serchio o Marina di Vecchiano si trova in una condizione di impraticabilità. In questo periodo, dove più forte si fa sentire l’attrazione del mare e la strada asfaltata è percorsa da migliaia di automobili è troppo pericoloso usare la stessa strada anche con le biciclette, mettendo a repentaglio la sicurezza di chi vorrebbe andare a trascorrere una sana giornata al mare. Bisogna anche ricordare che essendo in un Parco Naturale sarebbe auspicabile che venisse incentivato l’utilizzo di mezzi di locomozione a zero emissioni permettendo così a chi preferisce l’utilizzo della bici alla automobile di poterla parcheggiare il più vicino possibile alla spiaggia, gratuitamente e in un luogo sicuro.
Purtroppo tutto ciò resta una speranza e nel frattempo la pista ciclabile, che inizia il suo percorso da Migliarino, nei pressi del cimitero e raggiunge Marina di Vecchiano passando per Bocca di Serchio è infestata dalle erbacce nel tratto che corre sulla sommità dell’argine, circondata dai rovi che allungano i loro tralci sulla ciclabile stessa provocando numerose forature resta impraticabile. Solo chi pratica il ciclo-cross riesce a percorrerla. Sì perché la pista ciclabile è diventata anche un percorso ad ostacoli: partendo dall’abitato di Migliarino, lasciato alle spalle il cimitero, la pista ciclabile corre sopra l’argine del fiume Serchio ed entra nella tenuta dell’Isola e alla bellezza dell’ambiente che la circonda fanno contrasto le erbacce ed i rovi che iniziano ad invaderne la sede. Si prosegue in queste condizioni per un altro chilometro circa, fino a che la pista, dopo l’ampia curva del fiume, la curva dell’uncino per chi conosce meglio il fiume, inizia un tratto rettilineo. In questo tratto è possibile lasciare la sommità dell’argine per percorrere la stradella di servizio lungo l’argine con i vari sali e scendi (sempre più impegnativa sotto l’aspetto della preparazione fisica del cicloamatore). Dopo altri mille metri bisogna risalire sulla sommità dell’argine per farsi dare una bella graffiata agli stinchi e dopo poco si può riscendere per riprendere la strada laterale che porta alla fine della ciclabile. Siamo ancora distanti dal mare ma siamo obbligati a percorrere la strada asfaltata fino alla rotonda di Bocca di Serchio, con le macchine che sfrecciano vicine. Qui la pista corre lungo il fosso e dopo 200 metri è consigliabile scendere per attraversare a piedi il ponticello in legno che attraversa il fosso. Alcuni giorni fa, due turisti tedeschi sono caduti proprio in questo punto e sono stati trasportati in ambulanza in ospedale per le ferite riportate. Dopo altri 400 metri c’è da oltrepassare un altro ponticello in legno le cui assi sono malmesse e dondolanti per cui è necessario prestare una certa attenzione. Adesso alla nostra sinistra corre il fiume che di li a poco entra in mare e di li a poco c’è l’ultimo ponticello da varcare, con molta cautela per evitare di cadere a causa dello scalino molto alto tra la pista e l’intavolato.
Superato questo punto la pista gira a destra e finalmente si vede il mare, siamo quasi alla fine.
Qui inizia il tratto finale appunto, invaso dalla sabbia e pieno di detriti per cui bisogna nuovamente scendere dalla bici e camminare sulla sabbia. Questo tratto finale alcuni giorni fa è stato oggetto di lavori di riqualificazione che purtroppo hanno peggiorato la situazione. Con una apposita macchina operatrice è stato fresato e livellato il fondo della pista e successivamente è stato aggiunto del ghiaino senza che il fondo stesso venisse poi compattato. Senza questa compattazione le biciclette sfondano letteralmente fino ai cerchioni e se prima c’erano solo alcuni tratti in cui il ciclista doveva scendere e proseguire a piedi adesso tutta la pista è impraticabile.
Una pista ciclabile degna di questo nome deve consentire a chiunque di poterla percorrere senza sforzo e senza pericolo. Il percorso non deve essere una prova di forza è l’anziano come il bambino devono poterla utilizzare come in una passeggiata, ammirando anche le bellezze e la natura che la circondano ma qui se si distoglie lo sguardo dal viottolo, perché più che di pista, si tratta proprio di un viottolo, si rischia di cadere rovinosamente a terra.
Mi piacerebbe invitare il Sindaco, la Giunta e tutti i consiglieri comunali a percorrere questa pista ciclabile, da Migliarino fino a Marina di Vecchiano in modo che si rendano conto di persona di quanto ho scritto.
Al di là dei rimpalli di competenze tra i vari Enti sarebbe auspicabile una rapida soluzione dato che non manca poi molto alla fine dell’estate.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
saldo IMU
AUTORE: cittadino di vecchiano e dintorni
email: -

13/8/2012 - 10:47

che qualcuno mi illumini per favore
sapete dirmi se a Vecchiano il comune intenda rittoccare l'aliquota IMU per il saldo di Dicembre?

spero tanto di no visto che molti comuni lo faranno

ma vecchiano nel bene e nel male è abbastanza virtuoso come comune e sono sicuro che il Sindaco Lunardi manterrà fede all'impegno preso di non alterare l'aliquota almeno così mi sembra di ricordare
se mi sabaglio mi correggerete
ma spero di no perchè io i soldini quei pochini che ho li ho già messi da parte e non posso proprio spendere di più
ciao
----------------  RISPONDI





In risposta a: A proposito di dune.... del 12/8/2012 - 23:33
Erosione spiaggia di San Rossore
AUTORE: ilbobo1
email: -

13/8/2012 - 10:16

Nel Marzo 2010 girai un breve filmato durante una delle tante passeggiate lungo la battigia di San Rossore. Rimasi colpito dalla forte erosione che in poche settimane aveva asportato decine e decine di metri di spiaggia compreso un lungo tratto di dune.
Il filmato fu postato su Youtube ed è visibile al link sottostante

http://www.youtube.com/watch?v=Xn0T1lsP0tc

La qualità non è delle migliori ma rappresenta un documento importante per poter fare un confronto con la situazione odierna.
Interessante anche la cronostoria di Bruno.
----------------  RISPONDI





In risposta a: A proposito di dune.... del 12/8/2012 - 23:33
A domanda risposta
AUTORE: Bruno Baglini
email: -

13/8/2012 - 0:22

La natura lo sa da se come fare caro Tiziano e quando l'uomo (che era coglione) è rinsavito ed ha tolto gli additivi micidiali che mise nella polverina delle lavatrici per fare il "bianco che più bianco che non si può" tutto è rientrato nella normalità, l'aerosol si posava sulle nuove gemme bruciando tutto.

In quegli anni il Sindaco Spinesi vedendo arretrare la macchia mediterranea di parecchi metri l'anno tentò di fermare l'erosione come fecero poi in San Rossore.
Fermarono l'erosione della pineta ma non delle dune perchè loro si formano fermando la sabbia con piccolissime pianticelle.
Il comune di Vecchiano spese 120 milioni dell'epoca e cioè piantumare essense sulle dune arretrate
dall'Oasi 2 ad oltre il fosso della Bufalina (il confine del Comune di Vecchiano va oltre 300 metri il fosso).
Gia anni prima fu tentata una piantumazione non autoctona per vedere di frenare il disastro causato da quelle micidiali polverine usate nelle nostre lavatrici ed il Sindaco Orsini ordinò di fare delle fasce lineari a difesa delle dune con Yucca gloriosa e tamerici, di tamerici ne son rimaste pochissime e la Yucca è stata poi combattututa con l'estirpazione di un primo lotto con spesa di 52.000 euro per fare in modo che il ginepro coccolone ( autoctono) prendesse forza ma i rizomi della Yucca (originaria del Messico)rispuntano più fitti che mai.

A difesa delle pianticelle messe sulle dune furono eretti parecchi sbarramenti di stipa tenuta su con due/tre fili da filate.
L'olivonus ed il pino d'aleppo, il pino silvestre ressero bene ma sulle dune più vicine al mare ora che i detersivi sono stati privati di quei veleni è il ginepro coccolone a farla da padrone e più avanti ancora sono il camuciolo l'eringio marino ed altre pianticelle con radici profonde metri a fermare i venti e con loro la formazione delle dune.
Dove le dune non ci sono (Viareggio ed oltre)vediamo che per fermare la sabbia spolverata dal libeccio usano quelle orribili reti verdi se non addirittura gli irrigatori come fanno a Tirrenia per tenere umida la sabbia percche non svolazzi via verso le strade e piazze(vedi Viareggio Piazzale Margherita sempre pieno di sabbia mancando le dune naturali li davanti. Loro hanno i palazzi ed alberghi da difendere e..noi se si lascia fare la natura naturale, basta imparare e stupirci di Lei e da Bocca d'Arno alla Bufalina; unica fascia mesofila rimasta è diventata patrimonio dell'umanità.

In comclusione: quanto meno noi interveniamo lasciando invariato il nostro territorio e la testimonianza di come era nei secoli la godranno anche chi è in avanti nel tempo.
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In risposta a: Risposta di un cittadino amministrato ad ... del 12/8/2012 - 7:39
A proposito di dune....
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

12/8/2012 - 23:33

Il tanto decantato sistema dunale, almeno a detta del Comandante delle guardie del Parco, se lo sta portando via il mare, almeno per la parte riguardante la Marina di S.Giuliano. Quando siamo andati a fare un sopralluogo in detta zona, ho avuto modo di vedere palizzate e pezzi di cannicciato sgangherati piantati sull'apparato dunale, in mezzo a rifiuti e sacchetti di plastica. Bruno, tu che sicuramente conosci la loro storia, quale avrebbe dovuta essere la loro funzione?
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In risposta a: una risposta per sapere del 12/8/2012 - 10:07
Mettiti 'rgorfino e copriti bene, vai!
AUTORE: Dylan Dog
email: -

12/8/2012 - 23:25

L'uni'he 'artine 'he mi par che tu abbi' visto te 'un son mi'a velle der catasto: son ma quelle per rolla' e' torboni da fuma' prima di scrive 'nsulla Voce! E ti ci voglio vede' te a disegna' un ambiente 'he cambia di 'ontinuo o gni ci vòi mette' e' paletti alle dune e magari un ber vigile a fa' segno ar mare di sta'ndietro perché lì principia la proprietà der Comune!
E poi guarda, un par di giorni fa hó 'ncontrato 'rSinda'o 'he m'ha fatto sbircia' nella su' agenda: la prossima settimana la passa tutta a risponditi a te...
Vì c'è d'unni 'osa: cittadini 'ome pòi, cittadini di serie A, cittadini di serie B, òra c'è anco e' cittadini 'mbrogliati... l'uni'a 'osa 'he ci manca ma, a giudi'a' da certi 'nterventi ci vo'rebbero, enno e' cittadini torsoli. Velli sì che ci starebbano bene: anzi gni si dovrebbe anco fa' la spillina da attacca' ar bavero della giacca per ri'onoscili ar volo e 'un stalli neanco a senti'.
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In risposta a: una risposta per sapere del 12/8/2012 - 10:07
Pleonastico alla noia
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

12/8/2012 - 19:14

Aspettarsi una risposta ad un quesito posto all'Amministrazione Comunale è a dir poco inutile e anche tutto sommato figlio di una sorta di delirio di onnipotenza che la possibilità offerta dalla VdS di raggiungere con un post un numeroso pubblico a distanza, ha ingenerato: l'unico strumento istituzionale cui l'Amministrazione di un Ente Pubblico è tenuta a dare legittimità e riconoscimento è l'«interrogazione», atto formale sottoscritto dal/dai suo/i estensore/i e non certo un post anonimo pubblicato sul Web.
Dunque, se il postulante ignaro - e, ahimè, la legge non ammette ignoranza - di ciò che dovrebbe essere ovvio (rapporto fra Demanio ed altre sovranità territoriali) intende ottenere risposta dall'Amministrazione Comunale di Vecchiano, è conveniente che inizi ad utilizzare lo strumento idoneo perché, stando così le cose, l'unica risposta plausibile che si può aspettare è per l'appunto quella di Bruno Baglini, in qualità di redattore della VdS e, dunque, di lettore quasi certo di ogni post pervenuto in redazione.
Il perché di tutto ciò è abbondantemente sotto gli occhi di tutti: se io fossi ad esempio un membro del Governo e mi fosse mossa una critica sui (o dai) quotidiani "Libero" o "Il Foglio", potreste scommettere che non arriverebbe mai al mio orecchio, per il semplicissimo motivo che l'unico utilizzo da me ponderato di quelle testate è come carta igienica e, ahimè, la VdS recita letteralmente «Testata giornalistica fondata nel giugno del 2007...», anziché «Organo del Comune di Vecchiano» o «Gazzetta Ufficiale delle Delibere del Comune di Vecchiano».
Non credo naturalmente che l'estensore del post in questione non sia al corrente di tutto questo: si tratta di sollevare un po' di polverone e - come è ben noto anche al sottoscritto - non c'è localmente niente di più efficace che un bel trafiletto sul giornale migliarinese.
Riconosco però un'innata simpatia a chi ancora riesce a sorprendersi di qualcosa, anche se nello specifico la sorpresa dovrebbe essere pura e semplice retorica comunicativa finalizzata a polemizzare su un argomento perfettamente inutile da discutere.
Mi auguro seriamente che a qualcuno interessi anche alzare la testa per comprendere cosa sia in atto in Italia e nel Mondo, anziché starsene chiuso fra i modesti confini del nostro Comune a non capire niente di ciò che accade anche a livello locale perché il momento storico è di una gravità inaudita a tutti i livelli e continuare a dissertare sull'ovvio è come minimo da irresponsabili menefreghisti.
In tanti comunque a Marina di Vecchiano «credevano di aver comprato...», «di aver acquisito diritto a...», etc. e lo scarso livello di comprensione a proposito del rapporto fra la «Res Publica» e la cosa privata è già di per sé paradigma di come e dove andranno le cose...
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In risposta a: del
Marina di MIGLIARINO
AUTORE: CAMPANELISTA MIGLIARINESE 100%
email: -

12/8/2012 - 13:04

Quando mi chiedono dove è Marina d Vecchiano li mando ai monti, Vecchiano c'ha il monte noi Migliarinesi purtroppo il mare, ma la sfortuna ci ha condannato di essere una frazione di vecchiano, che sfortuna. Basta pensare che invece dello stop c'avevano scritto Lee (cultura dei vecchianesi e con questo è TUTTO
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In risposta a: Risposta di un cittadino amministrato ad ... del 12/8/2012 - 7:39
una risposta per sapere
AUTORE: Cittadino imbrogliato????
email: -

12/8/2012 - 10:07

Apparte i discorsi del cavolo io volevo una risposta dal sindaco di Vecchiano e non da quello di Migliarino....... Inoltre voglio dire che caso mai è il mare che lambisce le dune e non le dune che lambiscono il mare. Ma apparte tutto questo io non riesco ad avere una risposta precisa, lo so che potrei scrivere al comune con tanto di protocollo ma siccome penso che la cosa interessi molti cittadini cosa c'è di male se il sindaco risponde a tutti noi in una volta sola?? Oppure il Comune vuole mille domande da mille cittadini e poi risponde a tutti con mille lettere??. Le proprietà non le stabiliscono le dune se sono più avanti o più indietro ma le stabilisce il catasto con tanto di cartine e di confini. Lo so bene che i cinque metri della battigia sono del demanio ma dopo quei cinque metri c'è una striscia di arenile e dopo cominciano le dune. Allora la Barsotti dice che la striscia delle dune è di proprietà del comune ma la striscia di arenile no. Allora se il Baglini si intende di gambi di cavoli e non di catasto sicuramente mi ha risposto una cavolata e perciò io la risposta non la voglio da lui ma la voglio dal comune, mi sono spiegato?
p.s. Se il Comune non risponde neanche questa volta spero che lo faccia la Barsotti specificando esattamente i confini di quello che è dei vecchianesi e di quello che è del demanio.
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In risposta a: Risposta di un cittadino amministrato ad ... del 12/8/2012 - 7:39
Don Chisciotte e i mulini a vento
AUTORE: Lettore attento
email: -

12/8/2012 - 9:30

Caro Bruno, poichè non sei tu il Sindaco come giustamente fai notare, ma perchè non la smetti di fare il Don Chisciotte e aspetti la risposta ufficiale del Comune, sempre che ce se venga fornita una.
E' finito il tempo di Don Camillo e Peppone e non vorrei che non te ne fossi accorto.
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In risposta a: Risposta di un cittadino amministrato ad ... del 12/8/2012 - 7:39
No proprietà!
AUTORE: ciro
email: -

12/8/2012 - 8:09

Mi risulta che il comune abbia in concessione la marina per un periodo di 99 anni, quindi ne ha il possesso per questo periodo non la proprietà.
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In risposta a: pubblicate la mia domanda del 11/8/2012 - 23:29
Risposta di un cittadino amministrato ad ...
AUTORE: Bruno Baglini - Migliarino
email: -

12/8/2012 - 7:39

...un "Cittadino imbrogliato???"
Secondo il mio modesto parere chi è padrone del gambo del cavolo è padrone anche della palla di cavolo e se il cavolo fa i broccoletti invece della palla la cosa non cambia.
Guardi il "Cittadino imbrogliato???" la foto n° 16 nelle FLASCH di questo giornale e vedrà che la duna confina con l'onda del mare e li chi è il padrone della battigia?

Eppoi, vada il "Cittadino imbrogliato" magari accompagnato da un altro cittadino per chiedergli conferma e fate un giretto da Bocca di Serchio alla Bufalina e vedrà che in certi punti le dune arrivano a lambire le onde del mare.
Cosa voglio dire con questi semplici esempi!? una cosa molto semplice: che se il nostro Comune smette di ripulire la spiaggia per agevolare l'elioterapia e cioè stendere comodamente un asciugamano od affittare tramite le strutture in concessione ombrelloni e lettini, il Comune viene in proprietà di tutta la fascia dunale nuova che si riforma come prima della pulizia e la parte inalienabile demaniale come in tutte le spiagge italiane sono i 5 (cinque) metri sulla battigia ed i 5 metri come spesso avviene con il mare mosso invadono gran parte delle dune che si formano se il Comune rinuncia a pulire per agevolare noi bagnanti.

ps, non sono amministratore, non sono il Sindaco perchè lui si chiama Giancarlo Lunardi e se vorrà darà la sua versione interpretativa ulteriore anche su questo giornale, ma, se permette io la interpreto così senza enfasi per il si ed il no, ma ho la presunzione di arrivare (quasi)sempre alla vera verità; studiando nei particolari con dovizia (modestamente parlando) come dice spesso il Benigni Roberto.
Buona domenica e buon ferragosto.
bb
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In risposta a: pubblicate la mia domanda del 11/8/2012 - 23:29
La domanda precisa al comune fatta ...
AUTORE: ndr
email: -

12/8/2012 - 0:18

...su un giornale online, non è garanzia di risposta da parte dell'Ente Comunale. Se invece viene fatta con nome e cognome e protocollata all'Ufficio URP, le verrà dato intanto fotocopia con n° di protocollo, con data di presentazione e le verrà inviato per posta la risposta.
Così avviene, provare per credere.
..................................

11/8/2012 - 13:34
Resta sempre una notizia bomba
AUTORE: Cittadino imbrogliato???

L'ho vista ora una risposta alla domanda che ho fatto io ma comunque vorrei quella del Comune. Se la cosa sta così allora mi domando a cosa è servito comprare la zona dunale, per faci cosa? La zona dunale è protetta e non ci si può fare niente, allora perchè buttare via tanti milioni? L'unico che ci ha potuto costruire è stato il Comune che a quel tempo fu anche denunciato per abuso edilizio e poi la cosa deve essere stata insabbiata o aggiustata all'italiana perchè non si è saputo più niente. Il Comune ha continuato a dire per anni abbiamo comprato l'arenile l'arenile è nostro grazie a Lunardi e invece l'arenile è in concessione e il Comune lo sub-affitta. Vorrei sempre sapere quanto costa l'affitto al Comune e quanto costa ai sub affittuari per capire se c'è speculazione. Guardiamo un po' se il Comune sente il DOVERE DI RISPONDERE.
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In risposta a: pubblicate la mia domanda del 11/8/2012 - 23:29
nb, il giornale ha più pagine e se si scrive..
AUTORE: ndr
email: -

12/8/2012 - 0:11

..in una data pagina, dopo va letto in quella pagina e non in quella appesso!
.............................

11/8/2012 - 13:19
Notizia bomba
AUTORE: Cittadino imbrogliato???

….....”nell’ultimo Consiglio Comunale del 27 luglio scorso è stato chiarito che l’acquisto fatto il 1° ottobre 1997 si riferisce alla zona dunale e per quanto riguarda la zona dell’arenile è solo data in concessione al Comune di Vecchiano dal Demanio.”

Questa credo che per i vecchianesi sia una notizia bomba, un fulmine a ciel sereno. Se la cosa sta davvero così allora vuole dire che fino ad oggi il Comune ci ha dato una informazione non corretta. Questa è una cosa inaudita e di una gravità enorme perchè io e come credo tutti i cittadini di Vecchiano, credevamo che l'arenile fosse tutto di proprietà del Comune e non solo la zona dunale. Oggi invece si scopre che non è così, allora come stanno davvero le cose? Allora la spiaggia non è nostra? Io penso che il Comune dovrebbe fare un comunicato o per smentire la Barsotti o per chiedere scusa ai cittadini perché gli ha mentito. Inoltre dovrebbe dire quanto si paga di concessione demaniale. Questo per fare chiarezza su questa gravissima questione e per dimostrare che il Comune è sincero e trasparente come dice.
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In risposta a: del
O Acqua Pubblica o «muerte»
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

12/8/2012 - 0:00

La questione è di straordinaria semplicità: il Referendum ha parlato chiaro sia sull'Acqua che sul Nucleare, il Memorandum pare invece non voler rispettare la volontà sovrana manifestata dal popolo italiano attraverso l'ultimo e l'unico strumento di partecipazione e mobilitazione politica rimasto a sua disposizione.
Non solo: si può facilmente reputare che, non soltanto l'Acqua debba tornare al suo legittimo proprietario, Terra Madre, ma anche che debbano essere rimossi tutti gli ostacoli legislativi e/o regolamentari in quella direzione, possibili condizionamenti, motivi di rallentamento o provvedimenti in qualche modo o forma capaci di inficiare, vanificare, attenuare e/o affini questa decisione sovrana.
Con buona pace della Suez o della Veolia, del loro bieco interesse e della canonica accondiscendenza verso i poteri forti di quell'esalazione infernale che - complice la lunga ed ininterrotta sequela di colpi di stato - è assisa sul massimo scranno di Palazzo Chigi, è dunque ora di procedere con l'applicazione puntuale e precisa di quanto previsto dal Referendum.
È comprensibile che l'inclinazione di Monti sia quella di strabattersi i coglioni della sovranità popolare, ancorché nel suo unico e plenario esercizio: con i suoi «compagni di merende» di Bruxelles ha imposto roba come l'EuroGendFor, la nuova Gestapo privata del sistema bancario europeo, o come il Meccanismo di Stabilità Europea, una sorta di congegno raschia-fondo-del-barile che è deputato a spremere fino all'inverosimile i segmenti più deboli della società per salvare gli istituti di credito in difficoltà; e lo ha fatto nottetempo e con provvedimenti allucinanti che sottraggono deliberatamente sovranità ai popoli d'Europa per consegnarla ad un manipolo di criminali e parassiti, pronti a calpestare tutto e tutti pur di non soccombere alle intemperie speculative dei mercati o all'incontrovertibile e inarrestabile erosione dei profitti.
Non è chiaro con quali tecniche ricattatorie, per mezzo di quali losche trame e in funzione di che cosa il Premier riesca a imporre ad un pur incapace, non reattivo, impotente (e ormai naufrago nelle più torbide acque Parlamento), la volontà congiunta di Bilderberg, Trilateral, Troijka & C., ma una cosa è certa: sull'Acqua Pubblica neanche un PD in perenne deriva verso Destra ed un IDV dalla pancia vuota e a caccia costante di poltrone possono permettersi il lusso della connivenza con questo postulante capace di far impallidire Mussolini e di iniziare a scolorire anche il triviale ricordo di Adolf Hitler.
Non è ammissibile, ne' perdonabile concedere anche un solo millimetro alla più micidiale delle teste covate dalla Bocconi su questo argomento: nessuna «Teoria dello Shock» potrà condizionare una decisione sovrana del popolo italiano, nessun euro-carnefice potrà convincere nessuno che si debba sacrificare l'Acqua Bene Comune per non colpire i grandi interessi speculativi e parassitari.
In culo il Bilancio e lo Spread: diano loro fiducia e copertura finanziaria quell'insulso e boccheggiante ammasso di mediocrità che, dopo aver creato macerie in ogni campo della vita economica, è già lì pronto, smanioso e idrofobico ad attendere la svendita degli asset pubblici.
È il momento che ciascuno in cuor suo inizi a fare questa banalissima riflessione: «Mi sono rotto le palle...» e cominci a fare terra bruciata intorno a questi zombies, a non concedere più la benché minima fiducia a ciò che sordidamente tentano di fare e ad incazzarsi come Cristo comanda.
L'Acqua è la madre di tutte le battaglie e non me ne frega un bel niente se ci dovesse costare l'Euro, il suicidio di qualche banchiere-immobiliarista-assicuratore-finanziere, il crollo fisico della BCE o dell'Euro-Parlamento: l'Acqua è di tutti e quella è l'unica cosa veramente e inviolabilmente irreversibile!
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