none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Emanuele Cerullo
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dal Wueb
none_a
Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
 0
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In risposta a: del
pubblicate la mia domanda
AUTORE: Cittadino imbrogliato??
email: -

11/8/2012 - 23:29

Io ho fatto una domanda precisa al Comune per sapere se noi vecchianesi siamo proprietari di marina di vecchiano oppure no e se siamo proprietari di cosa siamo proprietari?. A sentire la Barsotti siamo proprietari solo di una zona che non serve a niente, Perchè non pubblicate la mia domanda? Io vorrei semplicemente una risposta e non chiedo altro.
----------------  RISPONDI





In risposta a: supercazzola!!! del 10/8/2012 - 13:35
Guarda e passa domani saprai compagnino
AUTORE: Avanti popolo
email: -

11/8/2012 - 7:45

Preferisco che tu non abbia compreso quello che ho scritto, ma questo non lo fosse, mi spiace dirtelo,stai pure dietro la perziana, forse un giorno capirai che era inutile aver fatto un simile parco. Ma qualcosa che tutelasse si la natura,dove magari i tuoi figli,o nipoti ne potevano godere. Quindi guardati intorno e ascolta quante cose a perso la popolazione vecchianese.
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In risposta a: del
rotonde
AUTORE: max
email: -

10/8/2012 - 20:57

Oggi passando x caprona ho visto sulla provinciale una nuova rotonda che snellisce moltissimo il traffico proveniente dal ponte che porta a zambra.Bel lavoro!!
Penso che la rotonda non sia costata tanti euro, visto che prima c'era un aiuola, poi bitumata e con 4 spartitraffico in plastica la rotonda provvisoria può andare avanti anni......
Si potrebbe fare la solita cosa sulla calcesana a colignola sull'incrocio con via di cisanello dov'è c'è il centro le querciole????
Con le rotonde diminuiscono gli incidenti e diminuisce l'inquinamento. Vediamo come funziona l'asse provincia comune di s. giuliano, visto che l'asse Provincia comune di vicopisano sembra funzioni bene.
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In risposta a: No criticare ma far capire, del 10/8/2012 - 7:37
supercazzola!!!
AUTORE: Lettore
email: -

10/8/2012 - 13:35

o avanti popolo ma lo sai quello che scrivi o è antani con lo scappellamento a destra...??!!!
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In risposta a: Il "nodo" della politica del 9/8/2012 - 11:53
No criticare ma far capire,
AUTORE: Avanti popolo
email: -

10/8/2012 - 7:37

Quando si litigarono(i primi partiti di Vecchiano, non voglio far nomi) tagliarono corto, si fa il parco. Grandi casini per la Bufalina, anche con il duca.
Ora guardatevi in torno, non si poteva nemmeno raccogliere un ramo per terra, adesso dai una cosa a me e una a te.
Non bisogna criticare, quando è possibile ovvero quando ci danno la possibilità è il momento di esprimere la nostra. Se detta bene non bisogna vedere dal pulpito proviente, si prende in considerazione, se siamo sempre un popolo democratico.
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In risposta a: 'Un ti preoccupa' der Lunardi del 9/8/2012 - 20:07
toppino?
AUTORE: solent
email: -

9/8/2012 - 23:06

Se la camera d'aria è imporita e voglia di mette toppini e va cambiata punto e basta si diceva una vorta "un pianto e un lamento"....ma dinnelo alla tu amia.. che se ne deve fa una ragione.
Se continuano così Lunardi ci resta a vita, la gente pare locca e manovrabile a piacimento ma a volte pare e basta e le sue considerazioni le sa fa'...
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In risposta a: Il "nodo" della politica del 9/8/2012 - 11:53
'Un ti preoccupa' der Lunardi
AUTORE: Dylan Dog
email: -

9/8/2012 - 20:07

Ci pensa Monti a fa' largo a giovani! ...òra riduce e' posti letto 'nospedale: a chi tocca 'un brontoli e se tu mori, peggio per te, perché quella miseria di pensione 'he ti s'avrebbe dato s'incamera noiartri.
Certo Ludmilla a me mi par che tu vogli' 'ura' una malattia mortale 'on le pasticche der mar di gola: er Lunardi dovèsse er probrema più grosso ner mondo.
Ci poteva anco esse' di meglio, ma anco di peggio: se vinceva la Barsotti la media d'età della maggioranza sarebbe stata d'una ghiecina d'anni superiore.
Eppoi se un politi'o si dedi'a anima e cuore a quel lavoro, du' bicci nieli vo'rai da'?
E 'nvece der Piddì 'un bisogna preoccupassi de' Sindaci, ma proprio di vell'andergraunde delle società come Acque 'he 'un si rida' l'acqua pubbri'a 'ome dice er Referendumme e si fa' paga' troppi vaini per una 'osa che 'un è sua.
Sindaci e Presidenti der Parco son cari'he pubbri'he che si possan tene' sotto 'ontrollo: cosa ti 'combinino 'he dirigenti delle 'ontrollate 'nvece no, e lì c'è gente che per 'un fa' una sega nulla guadagna ghieci vorte la 'indennità der Lunardi e senza le su' responsabilità.
Mettici un popò un toppino se ti riesce!
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In risposta a: Costi della Politica del 7/8/2012 - 20:51
Province: dietro le fosche trame di IDV
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

9/8/2012 - 19:56

Ad una prima impressione parrebbe che nel Parlamento Italiano almeno al partito di Di Pietro l'elettorato potesse accordare un credito, considerate certune performance e, non è un mistero che la Destra del PRC, rappresentata in primo luogo dal Segretario Ferrero e letteralmente abbagliata dal grande imbroglio ellenico di Syriza coltivi l'idea - neanche tanto segreta - di una bella ammucchiata socialdemocratica con i suoi esponenti.
Non fosse bastato a Vecchiano lo schieramento pro-Ikea dell'enigmatico partito dell'ex-numero-uno di Mani Pulite per disvelare la sua reale consistenza e le sue più latenti intenzioni, dovrebbe esserlo l'iniziale atteggiamento manifestato nei confronti del Governo Monti della serie: «Prima vediamo di cosa si tratta, e poi ne riparliamo...», che al contrario, avrebbe dovuto scatenare la sua ira funesta con effetto immediato, senza tentennamenti e senza concessioni al dubbio.
Non mi appassionano le scalmanate ed ingiuriose - eppur vuote di contenuti - lavate di capo al Presidente della Repubblica dell'ex-Magistrato per quanto - non è un mistero -, con tutto il rispetto che si possa tributare alla sua carica, sia impersonato da una figura a me personalmente molto sgradita, come non mi incantano tutte le messe in scena pseudo-belligeranti dei suoi scendiletto, ne' le alleanze come quella di Napoli - al cospetto di un implacabile De Magistris - tenute in piedi artificiosamente dalla passione comune per la «Questione Morale».
La verità è che il partito di Di Pietro è un contenitore di personaggi estremamente criptici, falsamente movimentisti come i Grillini, e di stampo fortemente liberal-democratico: non si è sentito da IDV proferire parola sul MES (il meccanismo che salva le banche con i soldi di tutti gli altri senza possibilità di replica) e sulla FEG nell'ordine, gli ultimi due Colpi di Stato del Governo Planetario delle Banche in Europa.
Di che pasta sia fatto questo partito è però sotto gli occhi di tutti: demagogia e populismo - argomenti di facile presa sui coglioni - hanno portato Di Pietro (unica voce parlante e, probabilmente, testa pensante del gruppo) a prefigurare l'abolizione delle Province come un contributo essenziale ed irrinunciabile alla riduzione dei costi della politica.
La verità è che IDV non è interessato a ridurre un bel niente, se non la capacità dell'istituzione Provincia di fare da collante fra i territori, sanare diatribe fra comuni e presiedere ad una visione più complessiva delle aree su cui insiste la sua sovranità: per IDV infatti il focus strategico consiste nell'instaurazione di una mortale competizione fra comuni, popolazioni e territori; l'idea che a Vecchiano fu declamata apertamente per bocca degli esponenti locali del partito nella fase costitutiva del programma di IPV, fu fortunatamente rigettata dall'attuale maggioranza comunale senza alcuna esitazione, dando luogo per contro ad un'idea di solidarietà, di collaborazione, di condivisione e vicinanza.
Naturalmente l'autonomia di ogni territorio non è e non deve essere in discussione, per carità, ma è chiaro che senza l'interposizione di un organo a metà strada tra una Regione impegnata nel governo di macro-problematiche e di linee di tendenza generali e generiche, ed un Comune, ganglio più piccolo e periferico dell'Amministrazione dello Stato, ogni possibilità di armonizzare lo sviluppo di una certa area geografica va a farsi benedire.
D'altra parte IDV ha una visione - come ogni liberal che si rispetti - molto utilitaristica di ogni cosa e irrispettosa di concetti alla base della civiltà, come le tutele, come ad esempio i Parchi Naturali che - dipendesse dal partito di Di Pietro - o producono o utili - secondo una concezione privatistica legittimata della cosa pubblica - o a farsi benedire...
Chiunque sia di Sinistra in qualche modo o misura, non si lasci abbagliare dalle lusinghe di questo movimento: non è diverso da nessuno degli altri partiti presenti oggi in Parlamento, se non per il fatto che ancora non ha occupato nessuna posizione di rilievo nei gangli del sistema politico: avvilito dalla fame di potere, afflitto da un'incapacità politica diffusa, da una dipendenza insanabile dal suo leader e dall'idea di poter incarnare in solitaria le istanze della borghesia nazionale, non è meno pericoloso e potenzialmente pernicioso di qualunque altra forza parlamentare odierna.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Costi della Politica del 7/8/2012 - 20:51
Il "nodo" della politica
AUTORE: Ludmilla
email: -

9/8/2012 - 11:53

Cosa faceva Lunardi prima di diventare Sindaco? Era direttore del Parco. E cosa faceva Lunardi prima di essere Direttore del Parco? Era Sindaco! E cosa farà Lunardi dopo questo secondo mandato? Chiedetelo al PD.
Questo si chiama far largo ai giovani oppure gestione tracotante del potere?
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Costi della Politica
AUTORE: Uno di sinistra
email: -

7/8/2012 - 20:51

Spesso si parla di costi della politica.
Giustamente devono essere ridotti ma vorrei anche parlare di amministratori delegati e membri di consigli di amministrazione di aziende di servizi pubblici che hanno stipendi da nababbi.
Che gravano sulle spalle dei cittadini.
Provate ad indovinare quanto guadagnano e che macchina usano per andare al lavoro.
Un sindaco come quello di Vecchiano guadagna poco più di 2000 euro ed usa la sua macchina per andare al lavoro.
Cerchiamo di far emergere questo problema, questi signori vanno in pensione con cifre da capogiro, ed alcuni si permettono anche di tornare al lavoro come consulenti proprio in aziende pubbliche.
Cercate di sapere quanti consulenti in pensione
hanno le aziende che gesticono i servizi pubblici e quanti lavori tolgono per i giovani.
Altro che costi della politica.
----------------  RISPONDI





In risposta a: disgusto del 5/8/2012 - 22:56
A chi lo dici
AUTORE: Jak
email: -

6/8/2012 - 17:48

Bon per te che le vedi e basta , io l' altra sera a buio in via del giardino la frasca l'ho presa nel muso e m'è andata anche bene di un' essemi sciagattato co' pruni.
----------------  RISPONDI





AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

6/8/2012 - 13:58

Avevo parlato diverso tempo fa dell'insediamento industriale ILVA di Taranto, cercando di innescare un paragone - per certi versi improvvido, specie alla luce delle più recenti vicende giudiziarie - tra quella realtà e ciò che sarebbe stato il grande parco commerciale dell'Ovaio se avesse prevalso a Vecchiano il partito della speculazione, anziché il buon senso.
Nulla a che vedere, naturalmente: l'impatto da polveri sottili - pur se irragionevole e devastante - che avrebbe prodotto lo stimato traffico di 20.000 vetture al giorno è ben poca cosa, se messo a confronto con quella che è considerata la città più inquinata d'Europa per effetto delle micidiali emissioni di un impianto da incubo collettivo.
Certo, prima o dopo tutti i nodi vengono al pettine e per dissotterrare dall'oblio, dalla latenza e dall'omertà questo inverosimile caso sono occorsi ben 47 anni, da quel malaugurato 1965 in cui Giuseppe Saragat inaugurò il IV Centro Siderurgico Italsider, pressappoco l'espianto di un organo - partorito dalla mente criminale di un chirurgo folle e appartenente al turpe laboratorio del dissolto Pentapartito - da un cadavere putrescente, da un donatore in decomposizione, per essere trapiantato su un paziente non affetto da alcuna significativa patologia, il cui rigetto non ha tardato minimamente a farsi sentire.
Il gruppo di cui fa parte questo mastodontico stabilimento, è stata una delle infelici creazioni - proprio col nome di ILVA - nella pletora di invenzioni sbagliate della borghesia industriale del Nord cui - puntualmente - un'IRI presidiato dai trafficanti di DC e PSI è andato in soccorso - manco a dirlo - con le risorse pubbliche, rilevandolo e producendo i suoi primi e significativi ammanchi nel bilancio dello Stato; senza stare a ripercorrere tutta la storia del consorzio siderurgico COGEA, sarà sufficiente ricordare che nel 1995 uno Stato dalla forte personalità privatistica e pervaso dalla cancerogenesi liberista - molto spesso manifesta attraverso collusioni mafiose, voti di scambio, società di comodo o aziende a scatole cinesi - non ha trovato di meglio che alienare le proprie quote di controllo del gruppo di cui lo stabilimento di Taranto è parte al Gruppo Riva, ovviamente al canonico prezzo di favore.
Una storia già rivista, centinaia di migliaia di volte in Italia: la borghesia industriale inventa i propri core business sbagliati, la si soccorre con le risorse pubbliche per poi restituirle la sovranità di qualcosa che avrebbe fatto meglio a non esistere proprio.
Così è stato anche per quel colosso da 100.000 posti di lavoro che la Città dei Due Mari, inconsapevole di cosa avrebbe prodotto, si è trovata ad accogliere, un insediamento che al massimo del suo splendore - negli anni '70 - ha dato ospitalità lavorativa a 70.000 persone e che oggi riesce ad accoglierne a malapena 20.000 con un indotto di circa 40.000; cifre da capogiro, per carità, in un Sud laboratorio di scienze politiche, eletto latrina industriale dall'iper-prooduttivo Nord e merce di scambio per intere generazioni di politici, concusse, complici e colluse.
Ma, veniamo ai giorni nostri: di recente la Magistratura ha disposto il sequestro amministrativo dell'impianto che vanta l'orribile primato di aver distrutto irreparabilmente ogni vocazione agricolo-ittica dell'area in cui è stato insediato e di aver causato - più o meno direttamente - circa 15.000 decessi, scatenando l'appassionata risposta dei suoi lavoratori e di un'intera comunità, legata da un cordone ombelicale all'industria dei veleni.
La solita vecchia storia: il ricatto di un lavoro da difendere con le unghie e con i denti che si contrappone alla salute, prima di tutto dei lavoratori stessi, e poi di tutta la collettività, una delle più impietose, terribili ma, soprattutto, costantemente impunite contraddizioni capitalistiche.
La mobilitazione generale a difesa di un'attività che da una parte garantisce il pane quotidiano a una sessantina di migliaia di persone e dall'altra una diffusione endemica di chissà quante e quali patologie.
Già questo ha un suo costo, se non ne avessero avuti abbastanza tutte le operazioni di soccorso finanziario regalate dallo Stato ad una borghesia industriale inetta, incapace e priva di scrupoli e/o di senso della collettività.
Ma il Min. Clini ha pensato bene di rincarare la dose: con lo stanziamento di ben 336.000.000 di Euro per sanare qualcosa che - a mio avviso - è strutturalmente insanabile, ha ribadito il consolidato principio montiano di socializzazione delle perdite come ausilio sistematico all'azienda privata non più capace di privatizzare l'utile.
Dal 1995 il Gruppo Riva ha potuto condurre i propri biechi traffici sulle spalle di migliaia di lavoratori, di una città intera, della sua salute e di un ambiente irrimediabilmente compromesso, ha potuto raccogliere volumi di profitti impressionanti, insensibile a tutti i malcontenti, a tutte le rimostranze, alla propria responsabilità sociale, eppure nessuno è chiamato seriamente a pagare di tasca propria per i danni prodotti.
Il capro espiatorio sarà per l'occasione Archina', messo alla gogna mediatica come puntualmente recita il copione per queste occasioni, ma il patrimonio del gruppo Riva non si tocca, non si tocca quello del folto stuolo di dirigenti e amministratori susseguitisi dal 1965 co-responsabile di cotanta catastrofe su più livelli.
Dunque ancora una volta, non si vanno a colpire le tasche della pletora di responsabili, in questo caso di disastro ambientale, di attentato alla salute pubblica e di gravi crimini contro i propri lavoratori, tra i quali qualcuno se la caverà con qualche rituale annetto di galera o di domiciliari, qualche altro invece potrà godersi privatamente tanto le risorse sottratte alla collettività attraverso le manchevolezze, il non rispetto sistematico di qualunque legge, tanto i profitti maturati dall'uccisione di un'intera città e della sua economia.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Il nostro spazio.
AUTORE: ABC*
email: -

6/8/2012 - 12:01

Dice, Il traffico, la baraonda, il frastuono, le luci, la musica che intormentisce il cervello, a Marina di Vecchiano danno noia. Dice, Disturbano gli animali e l'ambiente. Ci mancava anche questa, che ora ci si preoccupi degli animali. Gli animali stanno benissimo dove sono e l'ambiente è lì, bello vivo e vegeto, chi lo disturba. Quindi chiuso l'argomento animali e bando ai fanatici dell'ambiente. Dice, Ma lì è parco. Embè?, chi lo tocca il parco: anche se è un vincolo alla libertà dell'uomo. Come fa l'uomo a vivere se dovunque va trova barriere ai suoi diritti. Lasciamolo un po' libero, questo povero uomo, ogni tanto! A Marina di Vecchiano lasciamolo un po' in pace a godersi la sua libertà, lo scatenamento dei suoi diritti; l'inferno, se lo desidera. Almeno lì. Non dà noia a nessuno; non ci vivono uomini, è terra di leoni, lasciamola fuori dai fanatismi della cosiddetta civiltà dell'ambiente. E se la marina è parco, affanculo il parco: si levi dal parco e si lasci alla gente. Il parco lo hanno voluto uomini arretrati e ignoranti; uomini che godono a conculcare la libertà e i diritti; che rifiutano il progresso e la ricchezza. Leviamoglielo dalle grinfie a questi qui, riprendiamoci il nostro spazio. Diamogli vita. Rendiamolo appetibile. Facciamolo rendere. Godiamocelo.

Non è vero, il parco non impedisce niente a nessuno, anzi, concede sempre di più; deroga, proroga, prolunga, allarga. Le norme di un Parco non le applica appieno; quelle che applica non le fa osservare tutte. Non si può dire che non lasci vivere e godere. Invece si può dire che l'idea che ha di se stesso è puramente teorica. Tanto teorica che da qualche parte appetibile si è già lasciato diventare. E noi vecchianesi che a suon di evocare il Diavolo, il Diavolo ce lo siamo visti arrivare anche qui, badiamo che non se lo prenda tutto lui il nostro spazio. E che alla fine, anche solo per bagnarci i piedi non ci si senta chiedere: Dove vai? Al mare. Un fiorino.
----------------  RISPONDI





In risposta a: una stranezza del 5/8/2012 - 11:52
Promemoria: Una petizione è stata fatta
AUTORE: avanti popolo
email: -

6/8/2012 - 7:11

Vorrei aggiungere alla tua, especial modo alle persone che si vogliono immettere oppure attraversare la strada(provinciale)a Filettole.Di stare molto attenti. Qui il limite di velocità per taluni non esiste.Permettendomi di dire anche la vigilanza.
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In risposta a: ATO unico fantasma del 4/8/2012 - 21:00
Hai dimenticato un particolare
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

6/8/2012 - 1:13

L'acqua in toscana e' la piu' costosa d'italia!!!
E di applicare quanto richiesto dai cittadini con il referendum neanche' a parlarne, altro che democrazia questo e' un grande businees, dei soliti.
Ci vedremo in parlamento!!!!!!
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In risposta a: disgusto del 5/8/2012 - 22:56
Oh bi', o di 'osa 'hiaccheri?
AUTORE: Dylan Dog
email: -

5/8/2012 - 23:56

Òra passi l'anonimato, passi anco discorsi a culo, passi d'unni 'osa, ma si pòle armeno sape' varcosina di più? Di valo argine disco'ri, presempio, perlomeno si sa anco di 'osa vergognassi. Mi'a per nulla, ma par che tu l'abbi' presa per un saccone der pugilato la VdS.
E 'nse'nò per 'un sape' ne' legge' ne' scrive', faresti bene a piglia' la frullana e dacci un taglio, 'osì siamo tutti 'ontenti e 'un si vergognamo più di nulla.
L'artra soluzione, piuttosto di vede' scrive' della roba 'osì, li'è quella di 'hetassi: ma òra dimmi te, se anco tu avessi ragione 'ome si fa a dattela?
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In risposta a: disgusto del 5/8/2012 - 22:56
Se il tuo nome non ha importanza...
AUTORE: Lettore della VdS
email: -

5/8/2012 - 23:51

...finisce che quello che scrivi ne ha meno di niente.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
disgusto
AUTORE: non ha importanza
email: -

5/8/2012 - 22:56

Sono disgustata nel vedere ogni mattina, quando apro la finestra, 2 metri di erbacce, non capisco il motivo di questo abbandono, sembra di vivere nel comune di nessuno, gli argini abbandonati così non li ho mai veduti è una vergogna.....solo buoni a fare grandi promesse e poi questo è il risultato....mi limito a dire queste poche parole, credetemi quello che vorrei dire è di gran lunga peggiore! CHE SCHIFOOOOOO
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
una stranezza
AUTORE: Tribulus
email: -

5/8/2012 - 11:52

In tutte le frazioni del comune di vecchiano abbiamo ridondanza di segnaletica stradale e semafori,
All'ingresso di ogni frazione c'è bene in vista il cartello del limite di 50 mentre all'uscita c'è il corrispondente che annulla il primo.
A Migliarino invece no all'ingresso del paese venendo da nodica si trova un bel cartello che indica la fine del limite di velocità di 50 buffo no?.
Ed è ancora più buffo che a segnalare la cosa che esiste da anni sia un cittadino visto che i vigili di li passano tutti i giorni, ma forse soffrono della sindrome del falegname che portava a teatro la moglie scollata.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
acqua bona si ma per i cessi
AUTORE: J.P.D.
email: -

5/8/2012 - 11:37

Vecchiano , Nodica e Migliarino sono alimentati con questa acqua:

||Sempre per cause naturali e' presente manganese, sostanza che dovra' essere eliminata con la realizzazione di un idoneo sistema di trattamento. Per quanto riguarda il manganese, la cui concentrazione e' superiore ai valori di parametro del D.Lgs n. 31/01, e' applicato l'articolo 14 dello stesso decreto che consente l'uso di questa risorsa a condizione che non ci siano effetti sulla salute umana.!!

Curiosa la deroga e come si misura l'effetto sulla salute umana?
Avane e Filettole sono alimentati da altri pozzi che hanno lo stesso problema ma che hanno l'impianto di trattamento.

Ormai sono tanti anni che si sa di questo problema e nessuno dico nessuno è mai intervenuto,oggi si sponsorizza i depuratorini fai da te ma con il manganese questi non funzionano quindi è meglio comprare l'acqua in bottiglia!!!!

Dopo tante mozioni discutibili non sarebbe il caso di farne una seria e strizzare un pochino le palline a acque spa o a chi di dovere perchè metta a posto questo acquedotto??.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
ATO unico fantasma
AUTORE: Teseo
email: -

4/8/2012 - 21:00

ATO UNICO ACQUA TOSCANA INFORMAZIONI FANTASMA


SONO 4 GIORNI CHE FACCIO RICERCHE SUL WEB - CONSULTO SITO DELLA REGIONE TOSCANA - DEGLI EX 6 ATO - CONTATTO CONSIGLIERI REGIONALI E NESSUNO MI SA INDICARE: QUALI SIANO I 52 COMUNI CHE COSTITUISCONO L'ASSEMBLEA, I 13 COMUNI CHE COSTITUIRANNO IL CONSIGLIO DIRETTIVO. L'ASSEMBLEA SI E' RIUNITA LO SCORSO 16 LUGLIO E LO ABBIAMO APPRESO PER CASO LEGGENDO UN COMUNICATO DEL SINDACO DI MONTERIGGIONI. L'ASSEMBLEA E' STATA PRESIEDUTA DALL'ASSESSORE REGIONALE ALL'AMBIENTE BRAMERINI CHE IL 17 LUGLIO HA TENUTO UNA CONFERENZA STAMPA SULLA SICCITA', MA NON RISULTA UNA PAROLA SULL'AVVENUTO INSEDIAMENTO DELL'ASSEMBLEA DEI SINDACI CHE HANNO AVVIATO I LAVORI E LA COSTITUZIONE FORMALE DELL'ATO UNICO REGIONALE PER IL CICLO INTEGRALE DELLE ACQUE. NON HO PAROLE ............................. E' VERO SI SCRIVE ACQUA SI LEGGE DEMOCRAZIA
----------------  RISPONDI





In risposta a: Targati Spezia......... del 4/8/2012 - 12:49
Bisogna darsi una regolatina a volte
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

4/8/2012 - 17:35

Caro Zoraccio in cuor suo - credo - ogni singolo prendente parte di quel buon 92% della popolazione mondiale soggiogato dalla prepotenza, dalla tracotanza, dalla mancanza di scrupoli e dal perseguimento di un unico obiettivo - il profitto anche a costo di camminare su un tappeto di cadaveri - del suo rimanente 8%, ha tutto il sacrosanto diritto di incazzarsi, dal mattino appena sveglio alla sera quando va a dormire.
Ma se la logica deve necessariamente essere quella «de 'ndo' cojo cono», del pesce più grosso che ha tutte le carte in regola per mangiarsi il più piccolo fino ai vertici della «catena alimentare», appunto quell'8% di cui sopra, piuttosto che quella del fronte comune, allora è meglio stare zitti e tormentarsi in solitudine perché «chi è causa del suo mal pianga sé stesso».
Non ti ho sentito dire che - casomai - l'adulterazione, la contraffazione, la destagionalizzazione e tutte le altre «buone pratiche» introdotte con la cosiddetta «Green Revolution» sono figlie della GDO, piuttosto che dei piccoli produttori intenti a combattere la loro battaglia quotidiana per la sopravvivenza loro e delle loro idee e ad affrancarsi da un sistema produttivo che li vorrebbe schiavi del consumo indiscriminato di risorse e territori!
Hanno impiegato tempo, energie mentali e fisiche, soldi e quant'altro per compiere un percorso verso un modello diverso, per ritagliarsi una credibilità, per realizzare cosa sia o cosa non sia giusto fare, etc. e te li vai a colpire nell'orgoglio, sputando sentenze e illazioni al loro indirizzo, li vai a colpevolizzare di una cosa di cui non loro, ma i supermercati sono responsabili!
Cosa vuoi che ti possano mai dire? «Bravo, sei proprio un ragazzo in gamba...»?!?
Quanto alle arselle invece, difficile dimostrare che la mia sia una fantasia distorta: a Marina di Vecchiano un solo pescatore ha la P. IVA e, se vogliamo mettere la GdF a controllare i 5 Kg di ogni secchiello portato a casa da tutti gli altri, sono pronto a scommettere che presunti «venditori sottobanco» possano saltar fuori a respice fine.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Iniziative sul territorio del 3/8/2012 - 20:45
Targati Spezia.........
AUTORE: Zoraccio polemico
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4/8/2012 - 12:49

In Italia siccome le cose vanno tutte male siamo diventati tutti nervosi e per un niente si fa subito la querela.........infatti in Italia cè più avvocati che in tutto il mondo. Se uno dice il suo parere cè subito qualcuno che va dall'avvocato. Allora ci devona andare anche gli arsellai che sono stati accusati vendere l'arselle sottobanco?? Oppure ci deve andare la polizia idraulica che è stata accusata di scaldare le seggiole??? Permettete a chi ha visto e sentito di tutti i colori di essere sfiduciato e di sfogarsi con un pò di polemica ma senza volere male a nessuno o accusare qualcuno direttamente....... Quello che succede nel mondo è sotto l'occhi di tutti e un pò di sana polemica può servire per vedere se si può migliorare......cosa che non credo perchè vedo che il mondo va sempre peggio.
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In risposta a: Sogni a pagamento. del 4/8/2012 - 1:24
Piste e mattonelle
AUTORE: P.G_
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4/8/2012 - 8:39

Le piste ciclabili sono come l'acqua in Sicilia, tutti la promettono sempre prima delle elezioni e poi nessuno la realizza. Naturalmente, altrimneti alla prossime elezioni come facciamo?
Le piste ciclabili sono segno di intelligenza e cultura, di una giusta visione del domani, di un corretto rapporto con l'ambiente. Vanno progettate, realizzate, mantenute e anche create occasioni per il loro utilizzo in modo che il cittadino non solo le usi ma capisca la loro utilità ed il piacere del loro utilizzo.
Ci sono altri sprechi da eliminare, quello che riguarda il futuro e la qualità della vita non sono fra questi.
Lo scaricatore di mattonelle non un delinquente ma semplicemente un ignorante. Una persona che la società non è riuscita a far diventare un cittadino ma è rimasto un barbaro ignorante, un maleducato vittima della sottocultura televisiva, della superficialità imperante, di quella furbizia che ha preso il posto ormai della coscienza civile. Se non in galera, (potrebbe finirci, lì ci vanno infatti solo i disgraziati) mi piacerebbe fosse messo sul giornale, con tanto di foto per riconoscerlo e additarlo quando lo incontro.
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In risposta a: del
Sogni a pagamento.
AUTORE: ABC*
email: -

4/8/2012 - 1:24

Oggi nel tratto di pista ciclabile che va dal teatro Rossini alle cateratte dell'Ozzeri è comparso un nuovo scarico. Fino a due giorni fa erano sette, oggi sono otto. L'ultimo è di mattonelle. Mezzo sulla pista e mezzo nel canneto a fianco. Me lo figuro l'autore. Dev'essere uno che ha fatto bello il bagno principale di casa sua -che però non usa perché di sicuro si serve di quello nello scantinato. Ha sostituito le mattonelle, ancora belle ma passate di moda e ci ha messo quelle moderne firmate Valentino. Avrà messo sanitari costosissimi e rubinetterie di lusso. La moglie avrà voluto mensole dove ha allineato saponi, deodoranti e sciampi da non aprire mai perché servono da arredamento. Avrà voluto, sempre la moglie, appliques dorate stile liberty e fiori di plastica che cascano dai separé; asciugamani intonsi e coloratissimi. Avrà fatto dipingere una pergola di glicine sul soffitto e messo tendine di pizzo stampato alla finestra. Sarà soddisfattissima, e quando inviterà le amiche a vedere il suo bagno sarà così certa di farle morire d'invidia che non tratterrà un filo di pipì e scusandosi per un momentino correrà nel bagno di servizio. Da ora in poi quel bagno-salotto(!) resterà interdetto, tutti dovranno servirsi di quello giù in garage, magari mai finito, con i sanitari recuperati in una discarica, il gabinetto alla turca e tutto il resto dell'arredamento conformemente conseguente.
Ma torniamo allo scaricatore, cosa gli fareste voi a quest'individuo? Immaginatevi come sarebbe bello se fosse scoperto e il suo nome finisse sulla cronaca di Pisa. Ma non si può, c'è la legge sulla privacì. Come se i mascalzoni avessero diritto alla privacì e non fossero invece i cittadini ad avere il diritto di conoscere i mascalzoni. Anche quelli che hanno fatto una piccola infrazione -perché queste trasgressioni sono considerate minori e irrilevanti. Infatti immagino che qualcuno direbbe, Mamma mia, guardavì quanto chiasso per avé buttato du mattonelle in quel marcitoio de la golena. Queste non sono mascalzonate veniali, perché chi è capace di questo è capace di ben altro e di ben peggio. Ma non lo si potrà mai additare perché nessuno saprà cosa ha fatto; continuerà a sembrare un qualunque cittadino perbene e non lo riconosceremo fra quelli che escono dalla messa a Natale e a Pasqua.

E ora veniamo alle condizioni di quel tratto di pista che dicevo prima. Io conosco solo questa, non so come sono le altre. Questa è abbandonata, lo ricordano anche altri interventi in questo forum; la vegetazione se la sta rimangiando. Pazienza, si sapeva che sarebbe finita così, non ci sono soldi per la sua manutenzione. È facile decidere queste opere, danno molta visibilità e molti affrettati apprezzamenti. Poi però viene il problema della loro conservazione e manutenzione e sono dolori. Ma non è mica colpa di chi le ha decise se poi vengono a mancare i soldi per mantenerle, un amministratore non è mica un indovino, è la risposta più frequente.
Un buon amministratore, a chi gli avesse chiesto quest'opera (come molte altre che oggi si chiedono con tanta faciloneria e poca previdenza) avrebbe risposto, No, questa cosa non la faccio perché non sono sicuro di poterla mantenere e poi perché non sono certo che sia utile. Di piste ciclabili in campagna ce n'è a volontà, chi vuole correre o andare in bicicletta si serva di quelle. Io cercherò di darvi servizi veri e utili. Non mi avventurerò in opere voluttuarie. Se non siete d'accordo, la prossima volta votate un altro. E infatti un amministratore così non lo voterebbe più nessuno. Si votano piuttosto coloro che ci fanno sognare. E quando arrivano le difficoltà -perché, come si vede, con amministratori accondiscendenti poi le difficoltà arrivano- allora sì che ci sogniamo.
Poi ci sono anche le opere utili (e dimenticate) come la circonvallazione di San Giuliano, che i soliti amministratori hanno iniziato senza sapere se l'avrebbero potute terminare. Detto fatto.
Quando riprenderanno i lavori, se riprenderanno, sarà passato troppo tempo e quel che è stato fatto probabilmente sarà diventato fatiscente e dovrà essere demolito e rifatto daccapo.
-Vabbè, i soldi sprecati, ormai non si recuperano più, pazienza. Ma dove li prendono quelli per rifare tutto?
-Nei tuoi sogni.
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