none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Emanuele Cerullo
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dal Wueb
none_a
Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
 0
Sono disponibili 18557 articoli in archivio:
 [1]  ...  [391]   [392]   [393]   [394]   [395]   [396]   [397]  ...  [743] 
AVVERTENZA: In caso di risposta a un articolo già presente nel forum, si invita i lettori ad usare il comando RISPONDI. Usando questo comando la risposta dell'utente ottiene una maggiore visibilità, perchè viene collocata automaticamente in due spazi diversi. Viene inserita infatti 1) nella prima pagina del forum in successione temporale, come tutti gli altri interventi; 2) viene inserita anche nel riquadro dei DIBATTITI IN CORSO, dove gli articoli rimangono un tempo maggiore.
Il primo lettore che risponde a un tema già presente nel forum e adopera il comando RISPONDI attiva automaticamente un dibattito. Il comando RISPONDI consente di sviluppare dibattiti su temi specifici.
In risposta a: Or dunque .... del 15/7/2012 - 19:17
PS: il nemico del mio nemico...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

15/7/2012 - 20:57

... è attualmente alleato col mio più falso amico.
C'è poca informazione in effetti su questo artificio sovranazionale chiamato Europa: c'è chi ancora non sa cosa sia il MES e trascorre il suo tempo - lui sì davvero - a vivere d'utopia e false promesse.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Or dunque .... del 15/7/2012 - 19:17
Sembra che tu legga solo il titolo dei miei post
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

15/7/2012 - 20:15

Pare che tu non abbia preso coscienza di cosa sia il MES, quali funzioni abbia e intorno a quali preseppusti eminentemente «democratici» si muova.
Gli articoli citati, tremendamente paradigmatici del modello adottato, sono - ahimè - estratti dallo Statuto di fondazione di questo nuovo organismo che introduce un perfido, esecrabile e devastante meccanismo funzionale.
A tal proposito, sostiene Gavin Hewitt, redattore delle notizie sull'Europa per la BBC News (dunque non propriamente un Comunista), il MES introdurrà ragionevolmente le seguenti contraddizioni: «Il fondo di salvataggio per l'Eurozona (sostenuto dal denaro dei contribuenti) avrà una partecipazione nelle banche fallite.
Il rischio è aumentato. I contribuenti tedeschi hanno assunto nuovi obblighi. In futuro il fallimento di una banca non cadrà più sulle spalle delle tesorerie nazionali, ma sul Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), un fondo al quale la Germania contribuisce più di ogni altro paese.
Nel breve termine, queste misure allenteranno la pressione sui mercati. Tuttavia, attualmente il MES dispone di un fondo di soli 500 miliardi di euro. Questo denaro potrebbe essere inghiottito rapidamente e i mercati potrebbero esigerne di più. Non è ancora chiaro quanto profondi siano i buchi delle banche dell'Eurozona.
Il MES è ora un fondo permanente di salvataggio per le banche private, un perenne "sussidio statale per i ricchi". Non vi è alcun massimale fissato ne obblighi da sottoscrivere da parte dei contribuenti e nemmeno spazio per negoziazioni, né la possibilità di ricorrere in tribunale. Le disposizioni preoccupanti dell'accordo sul MES sono stati riassunti in un video su youtube nel dicembre del 2011 (originariamente pubblicato in tedesco), dal titolo "La sconvolgente verità dell'imminente collasso dell'UE!"
Il Trattato istituisce una nuova organizzazione intergovernativa alla quale siamo tenuti a trasferire cifre illimitate entro sette giorni ne faccia richiesta. Un'organizzazione che ci può citare in giudizio, ma che è immune da ogni forma di azione legale, i cui manager godono della stessa immunità. Non ci sono revisori indipendenti e a questa organizzazione non si applicano le leggi esistenti. I governi non possono agire contro di essa».
Le storielle raccontate da Pedro non trovano alcun riscontro nella realtà oggettiva, a meno che non sia un pio illuso, o un postulante in cattiva fede.
L'ennesimo caso di soppressione brutale del consenso, della rappresentatività ma, soprattutto, della sovranità, vuol essere sdoganato come la realizzazione del sogno dell'ignaro studentello universitario, in grado finalmente di farsi un Inter-Rail senza mostrare un documento alle frontiere!
Contro il MES - organismo deputato a produrre senza se e senza ma un fondo di solidarietà per i «poveri» banchieri in difficoltà che pagheremo tutti quanti insindacabilmente e senza poter neanche produrre iniziative tipo class-action o, peggio ancora, senza poter intervenire sul meccanismo nominale saldamente nelle mani del Bilderberg (leggi euro-Massineria) o far incrimanare amministratori e/o dirigenti neanche quando fossero colti in flagranza di reato.
Ah già, dimenticavo: non esiste mica un reato europeo! Esiste solo il reato pecuniario contro i potenti d'Europa, il resto va tutto bene!
Nessun problema Pedro comunque, visto che non c'è mai fine al peggio: «tanto peggio, tanto meglio» e le cose precipiteranno prima delle più rosee previsioni!
----------------  RISPONDI





AUTORE: Ultimo
email: -

15/7/2012 - 19:59

.......... la catastrofe economica e che devono essere fatti immediatamente ....... sono principalmente due. ........ Si deve imporre alle banche di tornare a fare il loro lavoro di raccolta e prestiti ...... e non, come adesso, di investitori in titoli di stato. Infatti i prestiti avuti dall'Europa al tasso dell'uno per cento sono stati, in gran parte, usati per comprare i titoli dal rendimento del 4 o 5 per cento ...... titoli sicuri e dal facile guadagno senza rischio....... quando, invece sarebbero dovuti servire per alimentare la disponibilità delle aziende e delle famiglie. ....... Poi è urgente un sistema fiscale che sia eguale per tutti senza agevolazioni per nessuno ........ e senza i privilegi delle varie caste ....... ottimale sarebbe una tassa unica che raggruppi le varie e complicate tasse statali, regionali, comunali ......... un unica tassa, con adeguati scaglioni, comprendente tutti i vari redditi percepiti con la possibilità di poter detrarre dall'imponibile tutte le spese, certificate, sostenute per il sostentamento della famiglia e quelle mediche per tutelare o recuperare la salute. ....... Ultimo
----------------  RISPONDI





In risposta a: L'Europa «sui» Popoli del 15/7/2012 - 0:01
Or dunque ....
AUTORE: pedro
email: -

15/7/2012 - 19:17

..."il nemico del mio nemico è il mio amico?
Naturalmente l'Europa Unita disturba.
Per quei pochi lettori che ancora non dispongono di queste informazioni, ecco uno piccolo estratto da www.europa.eu

Informazioni di base sull'Unione Europea.

"L'Unione europea (UE) è un partenariato economico e politico, unico nel suo genere, tra 27 paesi che coprono buona parte del continente.

La costruzione europea è nata sulle rovine della II Guerra mondiale con l'obiettivo di promuovere innanzitutto la cooperazione economica tra i paesi, partendo dal principio che il commercio produce un'interdipendenza che riduce i rischi di conflitti.

Da allora, l'UE si è trasformata in un grande mercato unico con una moneta comune, l'euro. Quella che era nata come un'unione puramente economica è diventata col tempo un'organizzazione attiva in tutti i settori, dagli aiuti allo sviluppo alla politica ambientale.

Fattore di pace, stabilità e prosperità da mezzo secolo, l'UE ha contribuito ad innalzare il tenore di vita e introdotto una moneta unica europea. Grazie all'abolizione dei controlli alle frontiere tra i paesi membri, le persone possono ora circolare liberamente in quasi tutto il continente. È inoltre diventato molto più facilevivere e lavorare in un altro paese dell'UE.

L'Unione europea si fonda sul principio dello stato di diritto. Questo significa che tutti i suoi poteri riposano sui trattati europei, sottoscritti volontariamente e democraticamente dai paesi membri. Questi accordi vincolanti fissano anche gli obiettivi dell'UE nei suoi numerosi settori di attività.

Uno di questi è la protezione dei diritti umani, sia al suo interno che nel resto del mondo. Dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto e rispetto dei diritti umani sono i valori fondamentali dell'UE. Dalla firma del trattato di Lisbona, nel 2009, la Carta dei diritti fondamentali sancisce tutti questi diritti insieme. Le istituzioni dell'UE hanno l'obbligo giuridico di difenderli, e altrettanto sono tenuti a fare i paesi membri quando applicano la legislazione europea.

Il mercato unico, che permette la libera circolazione di beni, servizi, capitali e persone, è il principale motore economico dell'UE. Uno dei suoi obiettivi fondamentali è sviluppare questa immensa risorsa per consentire ai cittadini europei di beneficiarne pienamente.

Mentre continua ad accogliere nuovi paesi, l'UE è impegnata a rendere le sue istituzioni più trasparenti e democratiche. Il Parlamento europeo, eletto a suffragio universale diretto, dispone ora di maggiori poteri, mentre i parlamenti nazionali assumono un ruolo più importante, affiancando le istituzioni europee nella loro attività. A loro volta, i cittadini europei dispongono di sempre maggiori opportunità per partecipare al processo di elaborazione delle politiche."
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Fi Pi Li
AUTORE: The Grullis
email: -

15/7/2012 - 17:39

La FI PI LI probabilmente sarà a pagamento, delibera della giunta regionale del 2 luglio scorso.

Precorrendo i tempi 5 ragazzi hanno scritto una canzone ironica sulla nostra superstrada toscana e hanno fatto un video che adesso sta avendo successo su youtube.

La dedico a tutti gli sfortunati che devono percorrere la Fi-Pi-Li sia quotidianamente che sporadicamente.

La Fi-Pi-Li deve rimanere libera e gratuita!


Ecco il link:

http://www.youtube.com/watch?v=xFZA3DbzGTE&feature=relmfu
----------------  RISPONDI





AUTORE: Dylan Dog
email: -

15/7/2012 - 12:01

Se nell'ampresso da cui nacque Monti,
su' ma' 'ncrine 'or passato a taglia' ponti,
avesse dato ar babbo varesotto,
invece della potta un ber cazzotto,
sarebbe stato gonfio lì or di avanti
su padre e non d'Europa l'abitanti.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Il sogno progressista! del 14/7/2012 - 13:50
L'Europa «sui» Popoli
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

15/7/2012 - 0:01

Per raccontarvi - cari lettori - cosa sia veramente l'Europa cui Pedro allude, vi voglio regalare un estratto di un articolo di Ellen Brown del 2 Luglio scorso, una chicca dal titolo irriverente e parafrastico di un discorso tenuto da Abraham Lincoln a Gettysburg il 19 Novembre 1863: «Governo delle banche e per le banche».
Venerdì 29 giugno, il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha acconsentito, secondo i suoi critici e «prima che l'inchiostro fosse asciutto», a modificare le regole del fondo permanente di salvataggio per l'Eurozona. Oltre a facilitare le condizioni alle quali saranno riconosciuti i salvataggi, le concessioni comprendono un accordo riguardante i fondi destinati ai governi indebitati che possano essere incanalati direttamente verso le banche sotto pressione.
Secondo Gavin Hewitt, redattore delle notizie sull'Europa per la BBC News, le concessioni hanno una serie di importanti significati, tra cui spicca il seguente: i bilanci nazionali di tutti gli Stati europei sono nelle mani di una sola organizzazione intergovernativa non eletta.
Ecco alcune delle principali disposizioni del MES:
Art. 8 Il capitale sociale autorizzato sarà pari a 700.000.000.000 di Euro.
Art. 9 Con il presente, i membri del MES irrevocabilmente e incondizionatamente si impegnano a versare qualsiasi somma di capitale che verrà loro richiesta [...] tale somma deve essere pagata entro sette giorni dal ricevimento della richiesta.
Art. 10 Il Consiglio dei Governatori [...] può decidere di modificare il capitale autorizzato e di modificare l'articolo 8 [...] di conseguenza.
Art. 32, C. 3 Il MES, i suoi beni, fondi e patrimonio [...] godono dell'immunità da ogni forma di processo giudiziario [...].
Art. 32, C. 4 La proprietà, i fondi e i beni del MES saranno [...] immuni da perquisizione, requisizione, confisca, espropriazione, o qualunque altra forma di sequestro, rimozione o preclusione tramite azione esecutiva, giudiziaria, amministrativa o legislativa.
Art 30 I Governatori, i Vice Governatori, i membri del Consiglio di amministrazione e i loro vicari, nonché l'Amministratore Delegato e gli altri membri del personale saranno immuni da procedimenti legali che riguardino azioni da loro compiute in veste ufficiale e i loro documenti e carte ufficiali godono dell'inviolabilità
Tutto ciò era scritto prima delle recenti concessioni introdotte da Merkel, le quali consentono che questo credito venga incanalato direttamente alle banche; ma perché Merkel avrebbe ceduto?
«Le reazioni in patria sono state devastanti» ha riferito Der Spiegel, «L'impressione è stata che Merkel fosse stata raggirata dalle abili mosse del Premier italiano Mario Monti e quello spagnolo Mariano Rajoy».
Fino al 21 giugno, 13 su 17 paesi non avevano ancora ratificato il MES, e mancava la ratifica principale, quella della Germania, la più grande economia dell'Eurozona. In precedenza, Angela Merkel si era opposta all'uso del fondo di salvataggio per pompare denaro direttamente nelle banche europee che si trovano in difficoltà. Ma alla conferenza del vertice dell'UE che ha avuto inizio giovedì e si è protratta fino a notte fonda [28 e 29 giugno 2012], ha finalmente ceduto. Nella tarda serata di venerdì, i legislatori tedeschi hanno votato 493-106 a favore del fondo di salvataggio permanente di € 700 miliardi.
Secondo un articolo di The Economist, la riunione a sera tardi era «in un'atmosfera di bluff e di millanteria arrogante» in cui «Mariano Rajoy, Premier spagnolo [...], insieme all'italiano Monti, avevano minacciato di bloccare qualsiasi accordo in occasione del Vertice a meno che le loro richieste non fossero state soddisfatte. Il signor Rajoy ha ottenuto soddisfazione, ma lo stesso non è del tutto vero per il signor Monti, che era stato il più inflessibile dei due»; il signor Monti, che si è dichiarato soddisfatto, aveva causato una notevole irritazione tra gli altri ministri. Tra gli accordi che Monti minacciava di bloccare, c'era il «Patto di crescita», un pacchetto di misure per stimolare l'economia; non è chiaro cosa Monti abbia raggiunto con questa manovra: «Chi ha bisogno del Patto per la crescita? Non la Germania», ha detto un partecipante perplesso. I falchi fiscali dell'Eurozona dicono che il meccanismo di acquisto di obbligazioni sarà simile al sistema esistente. «Mario Monti ha sollevato una pistola alla tempia e ha minacciato di spararsi. Alla fine si è procurato una ferita alla spalla», ha detto un diplomatico sprezzante. Forse. O forse il meccanismo per acquistare obbligazioni non era quello a cui Monti ambiva veramente.
Vi è ragione di sospettare che il «Super Mario» rappresenti interessi diversi da quelli del suo paese. Il professore è salito al potere in Italia lo scorso novembre in quello che i suoi critici definiscono un «colpo di stato» ideato e organizzato dai banchieri e dall'Unione europea. Non è stato eletto, ma è salito al potere dopo che l'ex-Premier Berlusconi si dimise sotto costrizione.
Monti non è solo un "consulente internazionale" per Goldman Sachs, [...], ma è anche un leader del Gruppo Bilderberg e della Commissione Trilaterale. In un articolo apparso in The New American, Alex Newman descrive questi gruppi come «due delle cricche più influenti esistenti oggi». Monti figura come membro del comitato direttivo sul sito ufficiale del Bilderberg e come il Presidente del Consiglio di Amministrazione del gruppo europeo sul sito della Commissione Trilaterale.
La Trilaterale è stata co-fondata nel 1973 da Rockefeller e Brzezinski, anche loro membri del Bilderberg. La Trilaterale è nata dalla tesi argomentata nell'articolo «Tra due epoche: il ruolo dell'America nell'era tecnotronica» scritto da Brzezinski nel 1970 e secondo cui era necessaria una politica coordinata tra le nazioni sviluppate al fine di contrastare l'instabilità globale conseguente all'aumento della disuguaglianza economica. Egli scrisse nel suo libro del 1997 «L'imponente scacchiera» che sarebbe stato difficile ottenere un consenso su questi temi, «salvo l'emergere di una fortissima e diretta minaccia esterna percepita come tale dalla stragrande maggioranza del pubblico»; Naomi Klein chiama questa ipotesi «la dottrina dello shock», un disastro indotto che costringe nazioni sovrane ad adottare misure di austerità. In preda alla disperazione, si metterebbero in riga, cedendo il diritto sovrano dei governi a un organismo di tecnocrati non eletto. E questo è ciò che il MES sembra realizzare.
Nel novembre scorso, in un altro colpo di stato da banchieri, l'ex dirigente alla Goldman Sachs, Mario Draghi è subentrato al posto di Jean-Claude Trichet alla guida della Banca Centrale Europea. Il Meccanismo Europeo di Stabilità arrivò subito dopo. Era una struttura permanente di salvataggio creata per sostituire alcune strutture temporanee, non appena gli Stati membri l'avessero ratificata (la data prevista per la ratifica era il 1° luglio 2012). Quando il MES è stato votato una prima volta nel gennaio di 2012 nel cuore della notte, la sua approvazione è passata pressoché inosservata dai media.
Anche le modifiche recenti sono state concordate nel cuore della notte, apparentemente perché l'Italia e la Spagna erano afflitte da alti tassi di interesse. Ma ci sono altri modi per ridurre i tassi di interesse sul debito sovrano oltre a costringere altri paesi a entrare in patti a tempo indeterminato per salvare le banche private con importi illimitati in perpetuo, nella speranza che in cambio le banche possano salvare i governi.
Il disavanzo di bilancio degli Stati Uniti per il 2012 è significativamente peggiore rispetto a quelli dell'Italia e della Spagna, eppure in qualche modo gli Stati Uniti sono riusciti a mantenere i tassi di interesse sul loro debito a minimi storici. Come sono riusciti?
Una teoria è che i $57.000 miliardi di swap sui tassi di interesse della JP Morgan, abbiano a che fare con il contenimento del disavanzo. Un'altra spiegazione, tuttavia, è che la Fed è semplicemente intervenuto come prestatore di ultima istanza e ha comprato qualsiasi credito non venduto al basso tasso fissato dal Tesoro, utilizzando «quantitative leasing» (denaro creato sullo schermo di un computer).
Come ha notato il cinico citato nell'articolo di The Economist, il meccanismo di acquisto di obbligazioni per i paesi del MES sarà poco diverso da quello del sistema esistente; Monti ha detto che il piano sosterrà i prezzi dei titoli di Stato solo nei paesi che rispettano gli obiettivi fiscali e che servirà a incentivare i governi a seguire politiche virtuose. Ciò significa evitare disavanzi, anche se richiedono ulteriori misure di austerità e la vendita di beni pubblici. Sul piano pubblico, potrebbe significare vendere tesori nazionali, come l'Acropoli. A livello privato, leggiamo in un articolo apparso su The New York Times, di venerdì 29 giugno 2012, che alcuni disperati disoccupati europei erano arrivati al punto di vendere un rene per pagare le bollette domestiche. La dottrina dello shock, a quanto pare, sta bussando alla porta degli occidentali privilegiati.
I diplomatici tedeschi che hanno negoziato il MES hanno però lasciato aperte delle uscite di sicurezza, tra cui una richiesta della più alta corte della Germania, inoltrata al Presidente del paese, di non firmare i Trattati (e quindi non farli diventare legge) prima che siano sottoposti a un riesame giuridico. Si attendono almeno 12.000 denunce contro il MES e il Patto fiscale, che verranno depositate presso la Corte Costituzionale Federale. Il riesame legale potrebbe concludere che il MES dirotta illegalmente fondi dei contribuenti a vantaggio delle banche private.
Se le persone devono pagare per le banche allora le banche dovrebbero appartenere a loro e a loro dovrebbero andare i profitti...
----------------  RISPONDI





In risposta a: Declassati del 13/7/2012 - 23:11
declassati da chi?
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

14/7/2012 - 15:23

Moody's è un'agenzia di rating privata, che dopo aver sbagliato nei giudizi in casi eclatanti,comme l'AAA dato alla Parmalat poco prima del crac, è attualmente sotto inchiesta per presunti reati, come quello di aggiotaggio. E' notizia di oggi che molti comuni "virtuosi" toscani che si facevano giudicare (e pagavano per questo) da Moody's, abbiano disdetto il servizio, arrecando così un danno alla suddetta agenzia di rating.
Ma cosa aspettiamo a costituire un'agenzia europea? Come possiamo permettere alle tre sorelle americane (Standard&Poor e Fitch, oltre a Moody's)di fare oscure manovre speculative ai danni del nostro Paese, danni verosibilmente quantificabili intorno ai 120 miliardi di euro?
Sicuramente non sono competente in materia, ma quando lo dicono tutti, dalla Confindustria alle associazioni dei consumatori, da Monti a Passera, Da Berlusconi a Bersani, cosa aspettiamo a mandarle tutte a quel paese?
----------------  RISPONDI





AUTORE: Riccardo M.
email: -

14/7/2012 - 14:47

Il 24.02.12 ho ricevuto un e-mail da Marco A. che accoglieva la mia disponibilità a fare un giro a Ripafratta ed a scambiare due chiacchere.
Durante l'incontro mi ha illustrato con passione il degrado in cui versava Ripafratta; le fogne a cielo aperto, la stazione in uno stato di profondo abbandono, marciapiedi sporchi e invasi da ogni tipo di rottame ferroso, la necessità di parcheggi, chiedendomi se ero in grado di fare qualcosa.
La sfida che mi aveva lanciato era veramente interessante: riuscire a migliorare una situazione non certo facile.
Lunedì 16 p.v. vedo realizzarsi uno dei punti presi come sfida: la pulizia dell'intero piazzale della stazione e il taglio di tutte le piante che vanno ad interessare il marciapiede che porta verso il paese.
Ci tengo a precisare che non è assolutamente mio il merito dell'operazione, io sono stato solo il tramite tra l'ing. Liaci delle Ferrovie e l'assessore Sbrana, che ringrazio entrambi, ma non posso nascondere che la mia soddisfazione è grande.
Un primo passo che dovrebbe essere propedeutico ad altri interventi in zona per migliorare la situazione è stato fatto, vediamo di proseguire.
Un ringraziamento particolare lo devo fare a Marco A. che mi ha sollecitato e sfidato, spero di essere stato comunque utile. Un cordiale saluto agli abitanti di Ripafratta. R.M.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Gli uomini di buona volontà del 14/7/2012 - 0:15
Il sogno progressista!
AUTORE: pedro
email: -

14/7/2012 - 13:50

Dal tuo punto di vista o da quanto leggo, è difficile che tu possa accettare che il “sol dell’avvenire“ possa invece luccicare negli occhi di ciascun individuo, persona, piccolo, giovane, adulto, anziano ecc...
La collettività è composta da uomini e donne, dove ciascuno ha un suo sogno o il suo sol dell’avvenire, perché vorresti renderlo collettivo questo sogno?

E’ desolante il fatto che le tue visionarie aspettative, non facciano parte di un percorso evolutivo, dove, a piccoli passi la società umana si possa avvicinare, attraverso il progresso, ad una società migliore, così come per esempio John Lennon ci ha proposto con il suo sogno (imagine!) di umanità in cammino, dove siamo tutti un solo mondo, un solo paese, un solo popolo".

Le aspettative individuali, il raggiungimento di obiettivi, il confronto con altre società e culture, la ricerca della felicità anche per piccoli e grandi piaceri, hobby, desideri, la capacità di superare i drammi della vita, ricostruendo ciascuno un nuovo avvenire, la possibilità di essere comunisti individualmente o collettivamente, ma senza pretendere che tutti lo siano.
Questo per me è un percorso di progresso, dove i vari capitalismi, democrazie, socialismi, comunismi, dittature, volontariati laici e religiosi, culture, suoni, teatri, mode, ricerche terrestri e spaziali, sport, ecce ecc… non siano avversari o nemici, ma ciascuno possa dare il suo contributo per stare meglio su questo pianeta.

Oggi, ci vorresti forse dire che l’Europa della cancelliera è il posto dove si sta peggio al mondo? Dove non avremo speranze per costruire un futuro migliore per i nostri figli e nipoti?

Certo i vari Joker, l’Enigmista, Harvey Dent, i nemici di Batman non saranno facilmente sconfitti, ciascuno si infiltra, si nasconde, trama, fanno anch'essi parte dell’umanità e combattono la loro lotta ideale e materiale.
Se loro sono i nostri nemici comuni, perché allora dividerci e non unire i nostri sforzi verso un mondo migliore e possibile.

A cosa pensi allora, e come vorresti arrivarci, quando scrivi : gli uomini di buona volontà uniranno i popoli....nel superiore interesse della collettività.... e nel compimento della causa invincibile del proletariato senza più nazioni? Con una rivoluzione, con il colpo di mano di pochi arditi, o pacificamente, attraverso il consenso della maggioranza degli individui del globo terracqueo, ben sapendo che non tutti vorrebbero un mondo di soli proletari, cioè privi della proprietà e del controllo dei mezzi di produzione e possessori di una sola merce da vendere: la loro forza lavoro.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Gli uomini di buona volontà del 14/7/2012 - 0:15
ufficio postale di avane - livello + interesse
AUTORE: credulone
email: -

14/7/2012 - 11:51

........credo, che 7 righe, se pur inviate celermente, per spiegare le motivazioni con cui si chiede di non chiudere l'uffico postale di Avane siano veramente poche Sig. Sindaco
.........cerdo, che si dovrebbe rivolgere ad interlocutori molto più importanti e con poteri decisionali più ampi rispetto alla direttrice delle poste di Pisa Sig. Sindaco
..........credo, che sarebbe opportuno, cosi come il suo predecessore Pardini ha fatto a suo tempo, convocare un consiglio comunale aperto invitando magari i rappresentanti regionali di Poste per rendere edotti e partecipi tutti i cittadini di avane alle decisioni che l'amministrazione comunale intende adottare, Sig. sindaco
..........credo, che lei debba garantire la sua presenza ad eventuali forme di protesta in caso di nuova paventata chiusura dell'uffico postale sig. sindaco
..........credo che cittadini e amministrazione insieme possono e debbano riuscire a trovare qualsivoglia soluzione x mantenere un ufficio postale aperto ad avane
........credo, se si pensa che avane è l'unica frazione del comune ad avere l'ufficio aperto a giorni alterni che il proprio contributo lo abbia gia dato a Poste S.P.A.
........credo, di essere troppo credulone
.......mi stupisca Sig. Sindaco almeno questa volta .......
----------------  RISPONDI





In risposta a: E' così! del 13/7/2012 - 10:45
Che altro fare a San Giuliano?
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

14/7/2012 - 1:39

Ti ringrazio per l'atto di stima, ma d'altra parte cos'altro avrei potuto proporre? Quando dico di aver coltivato a lungo l'idea di un mondo diverso e di voler a questo punto iniziare a percorrere la strada per costruirlo, non è uno scherzo.
C'è chi si lascia guidare dalla degradante «arte del possibile», chi invece preferisce provare a dare forma e sostanza ai propri sogni: ho tre bambini e non mi spellerò per intriderli di valori effimeri o perché si contendano qualche stupida eredità quando non ci sarò più.
È un mondo migliore di quello che i miei genitori hanno consegnato a me che mi piacerebbe lasciare loro in dote e mi rendo conto di dover lavorare duramente soltanto per riuscire a ricostruire quanto di buono c'era in quello che mi ha accolto.
Le strade da percorrere, caro Pippo, non sono poi molte, se ci pensi bene: cosa può fare un Amministratore quando si renda conto di non poter fare più un bel niente per la propria collettività? Continuare a raccontarle e a raccontarsi bugie per portarsi a casa un misero stipendio? Quale cittadino non farebbe di tutto per permettere - che ne so - ad un Assessore che rimetta onestamente il proprio mandato nelle mani dei propri elettori, di continuare a sopravvivere?
Chi non apprezzerebbe il coraggio di compiere un atto così forte e così chiaramente dalla parte della gente comune?
Qualcuno pensa che in questo mondo non ci siano più battaglie da combattere e che le cose vadano così come vanno perché non possono andare in nessun altro modo, pensa che taluni argomenti siano appannaggio solo di pochi eletti, temi di discussione di mostri sacri che da una vita perseguono diligentemente certuni obiettivi (in realtà per renderne partecipe la maggior parte della gente comune)... ma non ne abbiamo abbastanza di Professori e Professorini (specie se della Bocconi)?
Mancano strumenti preziosi e occasioni affinché le persone si incontrino e si confrontino, affinché si riapproprino della propria facoltà di decidere il proprio futuro, affinché si spoglino di funzioni vetuste e ormai sostanzialmente inutili - come quelle di Pubblico Amministratore - per tornare ad essere uno inter pares, per tornare ad essere sé stessi e a seminare sulla base di ciò che pensano e non su quella di provvedimenti calati dall'alto, magari in qualche anonimo palazzo di Bruxelles.
È l'ora di ricostruire l'agorà dei territori, le assemblee della collettività e svuotare queste fucine di burocrati e soppressori di ingegno che sono i Consigli Comunali, che le pecore smettano di riporre incondizionata fiducia in un improvvido pastore per paura di un branco di lupi che non arriverà mai, quando è proprio del loro pastore che dovrebbero temere.
La strada da percorrere è proprio questa, anziché continuare imperterriti ad aspettare che la tesserina di un partito sepolta nel portafogli fra cumuli di biglietti da visita, raccolte punti dei supermercati e carte di credito o bancomat sempre meno disposti ad essere utilizzati, si illumini d'immenso, scrollando via la polvere e alimentando sa Dio quali processi intellettivi, scatenando - non si capisce quale - inventiva, progettualità politica e/o prospettiva per dare corso ad cambiamento che non avverrà mai.
Decontestualizzarsi è come disintossicarsi dal controllo sociale indotto dalla TV: trovare l'interruttore, dopo aver a lungo brancolato nel buio, e accendere finalmente la luce della coscienza e dell'autocritica!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Le cavolate della UE. del 13/7/2012 - 14:18
Gli uomini di buona volontà
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

14/7/2012 - 0:15

Gli uomini di buona volontà uniranno i popoli alla luce avvolgente del Sol dell'Avvenire, nel superiore interesse della collettività, anziché in nome del bieco interesse privato e nel compimento della causa invincibile del Proletariato senza più nazione.
Gli altri fondono i cosiddetti settori strategici dell'economia o, in altre parole, i sordidi e famelici interessi capitalistici, come gli istituti che presiedono al controllo della produzione dell'energia nucleare (ad esempio la CEEA) al cui pro un Paese come l'Italia già per ben due volte ha detto implacabilmente NO, che riuniscono i gruppi di potere occulto, che assemblano il puzzle delle mire più torbide, che formulano provvedimenti devastanti per i territori e le micro-economie come la Bolkestein, che riuniscono avidi comitati d'affari in cupole mafiose, logge massoniche, che unificano l'improvvida borghesia imperialista di tutto il Vecchio Continente ed contrappongono il benessere dei popoli al perverso potere di una moneta insulsa e alla logica dello Spread.
Legga Pedro gli Articoli 1 di tutte le singole Costituzioni dei Paesi d'Europa e, se trova il tempo, anche gli Articoli 2, 3, etc.: si renderà conto di cosa sia realmente la UE.
Un'ente sovra-nazionale deputato alla sopraffazione dei popoli, calzante come un abito sartoriale all'ingordigia dei potenti, l'embrione da cui si evolverà un grande apparato bellico in grado di sostenere le aspirazioni imperialiste e guerrafondaie di una ristretta minoranza, il fulcro di un apparato governato dalla banche in grado di assoggettare coscienze, distruggere culture ed espellere la maggioranza dei cittadini dai processi partecipativi.
Un progetto apparentemente non belligerante che riflette in grande stile le aspirazioni velleitarie della Germania Nazista sotto l'egida soverchiante di una malefica cancelliera, anziché di un baffuto Fuhrer.
Questa è l'Europa di cui parla Pedro.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Declassati
AUTORE: Uno di sinistra
email: -

13/7/2012 - 23:11

La cura Monti non funziona siamo stati declassati.
Che pensano i partiti che lo sostengono?
L'accanimento terapeutico (Tasse) non serve a niente.
Servono un nuovo modello di società che sia non solo incentrato sul denaro.
Serve una politica economica non da esattori ma basata su nuovi modelli si sviluppo.
Il libro: Facciamo da soli, di Francesco Gesualdi credo che possa dare una mano per capire dove stiamo andando e che fare per il futuro.

Attenzione: questa opinione è stata inviata erroneamente alla sez. ANNUNCI
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
ma 'ste firme dove si fanno?
AUTORE: filettolino
email: -

13/7/2012 - 15:13

Stamani mi sono recato in comune x sbrigare cose personali, e ho chiesto gentilmente dove potevo rivolgermi x poter firmare per la raccolta firme "contro i previlegi dei politici" . Bene , mi sono sentito rispondere che i promotori di quel referendum non hanno inviato loro nessuna documentazione. Chiedo gentilmente se anche a qualcuno di Voi è stata data la medesima risposta. Grazie
----------------  RISPONDI





In risposta a: Articolo 1 del 13/7/2012 - 2:28
Le cavolate della UE.
AUTORE: pedro
email: -

13/7/2012 - 14:18

Quando uomini di buona volontà provano ad unire i popoli, c'è sempre qualcuno che prova a dividere.

Ecco il percorso democratico dell’Unione Europea (ripreso dal portale della UE):

1951 – 2000
CECA comunità economica del carbone e dell’acciaio.

1957 – 2000
CEEA comunità europea dell’energia atomica.

1957 – 1992
CEE Comunità Economica Europea.

1965 – 1992
Trattato di fusione CECA-CEEA-CEE Atto unico Europeo.

1992 – 2007 Comunità Europea ->
GAI (giustizia e affari interni – cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale)-->
PESC ( politica estera e di sicurezza comune)
Trattato di Maastricht, Trattato di Amsterdam, Trattato di Nizza

1992 - Unione Europea (UE)

2007 - Trattato di Lisbona

L'Unione europea (UE) è un'organizzazione di tipo sovranazionale e intergovernativo, che dal 1º gennaio 2007 comprende 27 paesi membri indipendenti e democratici. La sua istituzione sotto il nome attuale risale al Trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992 (entrato in vigore il 1º novembre 1993), al quale tuttavia gli stati aderenti sono giunti dopo il lungo cammino delle Comunità europee precedentemente esistenti.
L'Unione consiste attualmente di una zona di libero mercato caratterizzata da una moneta unica, l'euro, regolamentata dalla Banca centrale europea e attualmente adottata da 16 dei 27 stati membri; essa presenta inoltre una unione doganale fra i paesi aderenti agli accordi di Schengen, che garantiscono ai suoi cittadini libertà di movimento, lavoro e investimento all'interno degli stati membri. L'Unione presenta, inoltre, una politica agricola comune, una politica commerciale comune e una politica comune della pesca.....
----------------  RISPONDI





In risposta a: La decrescita imposta! del 13/7/2012 - 12:01
Pedro proprio non l'ha capita, il buon Alessio..
AUTORE: Nativo Baldinacca.
email: -

13/7/2012 - 13:32

...è giovane e poco pratico con le cose di questo mondo, Ultimo è prima di loro su questo terreno ma..vi manca a tutti e tre la profondità dell'affrontare il problema e per raggiungere il livelli di Domenico Finiguerra, Francuccio Gesualdi e Giacomo Sanavio dovete studiare a fondo il problema decrescita (non voglio chiamarla "felice" come fan loro) perchè loro sono ad altissimi livelli nell'affrontare quel discrimine e poi la parola felice è troppo importate e non si può usare con un retropensiero canzonatorio.
Io sono più terra-terra ed uso metafore per farmi capire e quando sostengo che la nostra è una crisi di crescita ne ho e ne avete conferma che i mercati ma anche i mercatini di Natale straboccano di roba che ormai abbiamo già a cataste nelle nostre case.
La decrescita dei nostri enormi stomaci sarebbe utile anche per avere belle foto e non essere costretti a stare in apnea in attesa dello scatto ed in più saremmo agevolati nell'arrampicarci, nel correre ma anche nel camminare ed allacciarci le scarpe senza stronfiare.
Anche in caso di aumento della malattia una bella decrescita ci farebbe "felici" poi l'aumento della disoccupazione se decrescesse mpopò sarebbe ora e renderebbe felici chi ha da continuare la nostra specie perchè se non decresce la ricchezza dei soliti pochi s'ha 'nder baghere perchè non si formano più nuove famiglie (che ora sono il primo ed il più forte nucleo dello stato e non nascendo più bimbetti nel e del mondo dei santi e navigatori, noi si chiude i libbri !
salute!
..salute e figli maschi si diceva un secolo fa: ed ora!?
----------------  RISPONDI





In risposta a: La catastrofe economica ............ del 12/7/2012 - 8:48
realista
AUTORE: luca
email: -

13/7/2012 - 12:35

PAROLE SANTE. Condivido pienamente il tuo modo di vedere la realtà. Purtroppo la strada è lunghissima, ma si comincia sempre così.
----------------  RISPONDI





In risposta a: cinghiali e territorio del 7/7/2012 - 13:59
I CACCIATORI
AUTORE: sebastiano
email: [protetta]

13/7/2012 - 12:24

Salve a tutti, ho letto con molta attenzione la vicenda inerente alla situazione dei cinghiali nel monte di Molina di Quosa.
Con attenzione anche perchè sono un frequentatore ed innamorato di quei posti e nei quali mi reco spesso.
Salta agli occhi, in maniera evidente, durante il periodo della caccia, che i signori cacciatori, che sono li per pura passione, dimentichino le regole della normale convivenza civile, e il rispetto per i luoghi in cui cacciano. La prima perchè se uno si avventura sulla Panoramica durante il periodo della caccia al cinghiale deve raccomandarsi a Dio di non sentirsi male in monte, se chiamasse un'ambulanza non ce la farebbe a salire: tutti mettono le jeep dove meglio credono e come meglio vogliono fregandosene dei divieti di sosta e del rispetto del codice della strada( forse qualcuno di loro è intrippato da qualche parte). Non solo ma anche in monte con le auto vanno dove credono senza alcun rispetto per il bosco ( vista con i mei occhi una nissan patrol nera targata se non erro PV, andare e scorrazzare falcidiando erba, rami e cigli, sui campi fuori dalle strade fregandosene di che quella non è casa sua). Volgiamo affrontare il discorso delle cartucce lasciate dove capitano? Plastica colorata da tutte le parti senza essere raccolta e lasciata li.
Altra cosa gravissima è la pasturazione durante tutto l'anno: contraria alla legge e reato penale. E tutti che tacciono compresi quelli della provincia che dovrebbero salvaguardare il luogo, ma forse salvaguardano altro o altri. Il problema è che si conoscono tutti, tarallucci e vino e quindi dalla municipale, alla venatoria, alla provincia, al comune si fa finta di non vedere. Ma durerà poco perchè è stata avvisata, a quanto mi hanno riferito Striscia La Notizia che ha trovato molto interessante la situazione del monte della Panoramica.
Grazie a tutti e riflettete se è meglio tutelare i cacciatori che non rispettano le regole o l'ambiente in cui molte famiglie di monte vivono.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Decrescita Felice del 12/7/2012 - 10:42
La decrescita imposta!
AUTORE: pedro
email: -

13/7/2012 - 12:01

Dovresti provare a chiedere a certe aziende o famiglie, alle quali le banche hanno imposto il rientro dal debito sui conti correnti o sulle rate dei mutui inevase.
Altro che decrescita felice! La decrescita è imposta. Le aziende o le famiglie non sono più in grado di offrire le garanzie economiche necessarie per poter ancora attingere al credito e allora sono costrette a tagliare il possibile, per provare a continuare a produrre o ridurre i consumi familiari drasticamente.
Questo ci stanno chiedendo in Europa, decresceremo ancora, ma felici non saremo.
La decrescita sarebbe stata felice e necessaria, se per tempo, si fossero fatte le riforme della revisione della spesa, l'evasione fiscale, le corruzioni e gli sprechi nei lavori pubblici e nella servizio sanitario, i ritardati pagamenti alle aziende delle amministrazioni locali, ecc.....
La decrescita sarebbe felice se quel 10% di Italiani che posseggono circa il 50% del reddito nazionale avessero iniziato a decrescere, ed invece in questi anni è successo esattamente l'opposto, i ricchi sempre più ricchi...Oggi, par di capire, sono gli onesti lavoratori e pensionati che mantengono in vita i conti di questo Stato e che devono vivere in modo più sobrio? Mah!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Son più nel Mondo di quanto Baldinacco non pensi del 11/7/2012 - 17:02
E' così!
AUTORE: Pippo l'Ortolano
email: -

13/7/2012 - 10:45

Bravo Alessio, anche se hai terminato con una punta di demagogia (peccato veniale), posso condividere la tua risposta. Aggiungerei solo, che ci sono a San Giuliano politici e sono molti, che si accontentano di un stependio o gettone da "fame", solo perchè ci credono e credono ancora che un loro piccolo, onesto e competente contributo posso ancora migliorare le cose, anche sè, onestamente, nella situazione attuale è diventato assai difficile.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Decrescita Felice del 12/7/2012 - 10:42
Il dubbio che tu abbia ........
AUTORE: Ultimo
email: -

13/7/2012 - 8:42

........ dei problemi a comprendere le cose ovvie persiste. E' chiaro che il riferimento alla sobrietà non è verso i bambini africani e mi sembra ovvio che il vivere al di sopra delle nostre possibilità non è una convinzione naturale, ma un insegnamento malsano incuccato ai cittadini dai politici dal sindacato e dai poteri forti ....... in pratica, questi soggetti, hanno incuccato alle menti poco razionali uno stile di vita a proprio uso e consumo ....... e persistono perchè si arricchiscono sulla pelle dei cittadini che, purtoppo, non hanno ancora capito di essere marionette nelle mani di questi burattinai. ........ Ultimo
----------------  RISPONDI





In risposta a: ah già la democrazia diretta! del 12/7/2012 - 22:28
referendum
AUTORE: alias
email: -

13/7/2012 - 8:20

Rammento ai partecipanti alla discussione che l'art 75 della nostra Costituzione così stabilisce:
ART 75: "è indetto per deliberare l'abrogazione totale o parziale di una legge quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Non è ammesso referendum per le leggi tributarie, di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. ....."
----------------  RISPONDI





In risposta a: ah già la democrazia diretta! del 12/7/2012 - 22:28
Articolo 1
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

13/7/2012 - 2:28

Proprio questa risposta mi aspettavo dal solito prevedibilissimo Pedro, che mi cava fuori dal cilindro l'ennesima sequela di cavolate(tra cui la NATO che considero una pura e semplice provocazione): non sono un giurista del Diritto Costituzionale Comparato e non sono andato a scandagliare fra gli articoli delle costituzioni dei singoli paesi d'Europa concernenti nello specifico i rapporti con gli altri stati e/o l'eventualità di comporre un'entità sovra-nazionale, ma mi sono voluto divertire a confrontare l'Art. 1 di 4 di esse con il nostro, per decretare l'insindacabile necessità di rimettere nelle mani dei rispettivi popoli una decisione come quella di creare un istituto unitario la cui ultima incarnazione nella storia risale al Sacro Romano Impero, se si fa eccezione per la parentesi Nazi-Europea costruita a colpi di mortaio dalle SS.
A scanso di equivoci, è bene sottolineare un fatto: nessun dettato costituzionale in Europa ha mai esplicitamente previsto la creazione di uno stato sovra-nazionale e ciò mi induce a pensare - non da Comunista, per il quale dirimere questa questione teorica non ha alcun valore per i destini dell'umanità, ne' interesse di qualsivoglia natura, ma da cittadino rispettoso del Pactum Societatis in vigore fra gli uomini - che, almeno per quanto concerne l'Italia, nessun delegato, nessun rappresentante democraticamente eletto avrebbe potuto decidere alcunché in merito a tale controversa materia, proprio in virtù del fatto che nessun articolo della nostra Costituzione ne prevede l'eventualità.
A parte che intorno ad un argomento di così fondamentale importanza avrebbe avuto senso una consultazione popolare a prescindere, come del resto è accaduto in molti Paesi d'Europa ma, in ogni caso, formalmente ne' al Parlamento, ne' all'Esecutivo, ne' a nessun altro organo della Repubblica la Costituzione attribuiva facoltà di decidere intorno alla creazione di un'entità sovra-nazionale, ragion per cui il Referendum sarebbe stato obbligatorio.
E invece «una mattina mi son svegliato e ho trovato l'invasor!»
Andiamo ora a confrontare - come premesso - gli articoli 1 delle Costituzioni di Francia, Germania, Spagna e Irlanda, con il nostro: «L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione».

Dalla Costituzione Francese del 1958, Art. 1, Comma 1: «La Francia è una repubblica indivisibile, laica, democratica e sociale. Essa assicura l’eguaglianza dinanzi alla legge a tutti i cittadini senza distinzione di origine, di razza o di religione. Essa rispetta tutte le convinzioni. La sua organizzazione è decentrata»

Dalla Legge Fondamentale Tedesca (Grundgesetz) del 1949, Art. 1, Commi 1, 2 e 3: «La dignità dell'uomo è intangibile. È dovere di ogni potere statale rispettarla e proteggerla. II popolo tedesco riconosce quindi gli inviolabili e inalienabili diritti dell'uomo come fondamento di ogni comunità umana, della pace e della giustizia nel mondo. I seguenti diritti fondamentali vincolano la legislazione, il potere esecutivo e la giurisdizione come diritto immediatamente valido».

Dalla Costituzione Spagnola del 1978, Art. 1 Commi 1, 2 e 3: «La Spagna si costituisce come Stato sociale e democratico di Diritto che propugna come valori superiori del suo ordinamento giuridico la libertà, la giustizia, l’uguaglianza e il pluralismo politico. La sovranità nazionale risiede nel popolo spagnolo da cui emanano i poteri dello Stato. La forma politica dello Stato spagnolo è la Monarchia parlamentare».

Dalla Costituzione d'Irlanda (Bunreacht na hÉireann) del 1937, Art. 1: «La nazione irlandese afferma dichiaratamente il suo diritto inalienabile, imprescrittibile e sovrano di scegliere la propria forma di governo, per definire le proprie relazioni con le altre nazioni, e di sviluppare la sua vita, politica, economica e culturale, in conformità con il suo genio e le sue tradizioni».

Di fronte a cotanta differenza che ad una primissima e oltremodo superficiale lettura di raffronto è già evidente, è mai possibile ponderare la costituzione di un'entità sovra-nazionale sulla sola base di una decisione da Politburo?
E nel vano tentativo di trovare un Massimo Comun Denominatore, cos'altro poteva saltar fuori se non un'insulsa unione monetaria, funzionale soltanto al 2% di questo artificioso concetto che è la «Cittadinanza d'Europa»?
Vogliamo parlare poi di quell'insulsa Torre di Babele che è il Parlamento Europeo, dove, ironia della sorte, non trovano significativamente posto e rappresentanza il Sinn Féin, l'Euskadi Ta Askatasuna, gli Indipendentisti Corsi o lo Scottish Separatist Group, formazioni che riscuotono grande consenso popolare, ma ve lo trova la Lega Nord figlia dell'idiozia del carnevale bergamasco?
Prerequisito per la formazione di uno Stato Nazionale - secondo la Borghesia, non secondo i Marxisti - è l'insieme di «popolo, lingua e nazione», figuriamoci per la creazione di un sovra-Stato... ma se l'Europa non ha un'unica lingua è perché ciascuno dei suoi Stati può orgogliosamente vantare una propria cultura plurisecolare e una produzione filosofica e letteraria smisurata, queste sì patrimonio comune, altro che l'Euro!
È stato facile parlare d'Europa prima di Maastricht in Italia, ma è stato ancor più facile non parlarne e far passare una decisione storica e assolutamente fuori dalle competenze parlamentari sotto assoluto silenzio: c'è mai stato un dibattito in Italia sull'Europa unita? Gli Italiani hanno mai discusso intorno a ciò che avrebbe potuto o dovuto essere l'Europa? La risposta è NO, o meglio è SI per un ristretto gruppo di «illuminati» che si sono preoccupati di declinarne l'unificazione monetaria e bancaria, senza però renderne conto a nessun altro.
Ma in quale modo sarebbe stato chiesto il consenso a tutti gli altri, a coloro cioè che oggi pagano la scriteriata decisione presa da quei pochi?
Quindi Pedro, non venire a raccontare cavolate: la verità è che al momento il Parlamento Italiano e la sua Costituzione sono sospesi a tempo indeterminato in ragione di un mandato che la BCE ha usurpato alla sovranità italiana, i nostri organi di Governo sono commissariati da Bruxelles (o meglio, da Berlino!) e la tua Democrazia si è ridotta al «o così, o pomì».
Buon pro ti faccia: Stato più grosso fa la botta più forte!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Di quali Italiani vai cianciando, Pedro? del 12/7/2012 - 21:12
ah già la democrazia diretta!
AUTORE: pedro
email: -

12/7/2012 - 22:28

Maastricht? Così come L'ONU, la NATO, la Costituzione, le Regioni ecc....
Cosa vuoi, la nostra democrazia è rappresentativa, salvo poi provare a raccogliere le firme per proporre un referendum abrogativo di Maastricht, Europa, o Euro.
A quei tempi non mi è sembrato che ci fosse molto entusiasmo a restare fuori dall'Europa.
A qualcuno sarebbe piaciuto, anche l'Africa era gradita, o meglio ancora, la Libia.
----------------  RISPONDI





Sono disponibili 18557 articoli in archivio:
 [1]  ...  [391]   [392]   [393]   [394]   [395]   [396]   [397]  ...  [743]