none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
none_a
Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
 0
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In risposta a: rubrica per Niccolai del 23/6/2012 - 9:57
Ricordo al sig. Maurizio che..
AUTORE: Osservatore1°
email: -

23/6/2012 - 10:20

..La Voce del Serchio ha già un proprietario (anzi sei)
Copio per comodità quello che è scritto in fondo pagina.

LA VOCE DEL SERCHIO - Testata giornalistica fondata nel giugno del 2007 e iscritta dal 24/1/2008, con il numero 2/2008, al Registro della Stampa del Tribunale di Arezzo.

Quindi noi tutti, il sig. Niccolai Alessio- alessio@powertoart.com
-è ospite gradito (penso) come il sig. Maurizio senza cognome ed indirizzo mail..e tutti vissero felici e contenti..nel rispetto delle altrui posizioni/idee.
amen
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In risposta a: Basta un se ne pole più del 19/6/2012 - 14:15
rubrica per Niccolai
AUTORE: Maurizio
email: -

23/6/2012 - 9:57

anche io sono favorevole alla rubrica per Niccolai, che ci possa illuminare con il suo immenso sapere. Noi poveri comuni mortali ci potremmo abbeverare alla fonte principale così da innalzare la nostra bassa cultura. Grazie Niccolai continua così abbiamo bisogna di te
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Mentre ar PD si strafoghino...
AUTORE: Dylan Dog
email: -

22/6/2012 - 17:22

La prova è 'nconfutabile: con la Festa dell'Unità che òra è doventata "Demografi'a", 'rForumme 'un progredisce... vòr di' che er moderatore li'è der Piddì senza se e senza ma... bòn per lui 'he si pòr permette di 'nda' a paga' una cena alla festa 'he di solito gosta 'ome 'nda' a cena 'nun cinque stelle!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Marina di San Giuliano
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

22/6/2012 - 17:12

Andate su Youtube e cliccate Marina di San Giuliano, ho messo degli spezzoni della trasmissione di 50 canale che possono interessare. Se condividete il progetto, vi aspetto nel gruppo Facebook "Quelli della Marina di S.Giuliano", ho bisogno dei vostri contributi di pensiero, grazie.
----------------  RISPONDI





AUTORE: valter pardini
email: -

22/6/2012 - 15:58

Oramai sembra certo. A Migliarino, in via Matteotti, c'è qualcuno che si "diverte" a danneggiare le auto parcheggiate a ridosso delle mia abitazione.
Dopo i danni alla mia auto ed a quella di mio figlio, mercoledì sera, al rientro dopo una serata passata fuori, io e mia moglie siamo stati aggrediti da due vicini di casa, un noto ristoratore ed un altro "signor qualunque"; offese pesanti, provocazioni e minacce: l'accusa è quella di aver graffiato le loro ed altre auto. Oltre al danno la beffa!
Questa volta però non ci sto, ed anche per il timore di ritorsioni personali e non solo, ho denunciato il fatto alle competenti autorità, riservandomi di dar seguito alla querela procedendo per vie legali nei confronti dei due "individui" che così vigliaccamente si sono accaniti nei miei confronti.
Certo è che il clima di far west (vedi esasperazione) che già avevo pubblicamente manifestato nell'assemblea tenuta lo scorso inverno presso il Circolo ARCI avente ad oggetto la nuova viabilità, non accenna a placarsi, anzi!
Da cittadino, non puro ma onesto e rispettoso del prossimo, mi auguro che qualcosa si muova nel senso della sicurezza e del buon vivere. Chi possa fare da traino non lo so, non mi dispiacerebbe fosse l'Amministrazione Comunale, finora sensibile ma non troppo.
Riguardo ai due aggressori non ho parole.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Basta un se ne pole più del 19/6/2012 - 14:15
Tanto per cominciare...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

19/6/2012 - 19:01

...non credo possa esistere un luogo dell'intera Galassia VII in cui mi interessi minimamente «fare il D'Alema della situazione»: per me la politica è su scala locale, uno strumento di programmazione territoriale per neutralizzare le contraddizioni più devastanti del capitalismo, quelle cioè che possono pregiudicare il futuro, mentre su scala globale (e bada bene: non ho detto «su scala nazionale» il mezzo attraverso cui raggiungere l'emancipazione dei popoli e l'abolizione dello stato di cose presente.
Dunque, sembrerà strano ma, il «Rivoluzionario di Professione» non può e non deve accettare di ottenere beneficio economico dagli obiettivi politici che persegue, ne' lasciarsi allettare da prospettive intermedie o di breve respiro per approdare a consapevolezze parziali, per edulcorare il proprio modo di pensare o tapparsi il naso di fronte alle ingiustizie di questo mondo in ragione del beneficio che dalla propria corruttibilità e ipocrisia possono derivare.
Ho fatto quello che dovevo a Vecchiano, nel modo in cui lo ritenevo opportuno: ho contribuito piuttosto pesantemente alla redazione del programma di IPV, assicurandomi che non contenesse linee di tendenza pregiudizievoli dell'avvenire, che restituisse alle fasce più deboli della società vecchianese attenzioni e strumenti di sopravvivenza - laddove difficilmente ottenibile di meglio per effetto dell'inestricabile groviglio di leggi nazionali apertamente anti-operaie e spregiudicatamente offensive sia della dignità umana che del diritto del lavoro, dello stato sociale e di molte altre cose - e che prevedesse una programmazione territoriale favorevole alla nascita o al mantenimento di imprese di eccellenza locale tenendo quanto più possibile lontano lo spauracchio della presenza multinazionale o degli strapoteri finanziari.
Ho importanti strumenti di verifica sia per capire quanto l'operato dell'Amministrazione sia coerente ed omogeneo alle dichiarazioni di intenti, sia per determinare quanto l'impianto legislativo nazionale e/o europeo possa pregiudicarne irreparabilmente la fattibilità.
Per il resto svolgo professionalmente un'attività che - seppur in campi differenti - è sufficientemente creativa, autoriale ed editoriale per farmi preventivamente decidere cosa sia uno sfogo illuminato o la libera espressione di un'opinione documentata e argomentata (seppur non condivisa o sbagliata) da consegnare al Forum della VdS (o alternativamente ad altre testate o blog), cosa aderisca alle caratteristiche più eminenti di una rubrica giornalistica e/o cosa ne rappresenti i fondamenti o addirittura, quale prodotto dell'ingegno costituire proprietà intellettuale e rendere economicamente redditivo.
Quando ho inviato un articolo alla Redazione raccomandandone la pubblicazione fuori dal Forum è stata una scelta deliberata che, prima di tutto la VdS ha dovuto condividere prima di pubblicare e che in secondo luogo ha dovuto trovare la sua più logica e legittima collocazione; se e quando riterrò di avere un motivo abbastanza valido per tornare a farlo, sicuramente lo farò di nuovo ma, benché sia un autore, non sono un giornalista (ovvero un individuo pagato per dire alla gente ciò che si aspetta di sentirsi dire o ciò che il suo editore vuole che dica!) e al momento, non ho alcun sincero interesse a curare una rubrica, se non ad esprimere incessantemente e quando lo ritenga più opportuno la mia opinione, che la cosa piaccia oppure no... e non c'è luogo migliore per farlo che sul Forum!
Per quanto riguarda gli spazi utilizzati, finché la Redazione non abbasserà il tetto dei 10.000 caratteri mi sentirò libero di sfruttarli tutti fino all'ultima virgola e, quanto al tempo che mediamente dedico alla VdS, tenendo presente che sono affari miei, è bene che si sappia che nel tempo in cui mediamente riesco a comporre 4-5000 caratteri, qualcuno non é in grado di riempire 5 righe di strafalcioni alternate a puntini.
Un caro saluto a tutti i lettori e un «ringraziamento» a chi mi vorrebbe attribuire una rubrica intera ma... concordo con chi non mi vuole nel ghetto!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Basta un se ne pole più del 19/6/2012 - 14:15
Trepertre alle volte non fa nove..
AUTORE: Osservatore 1°
email: -

19/6/2012 - 14:46

...e la riprova del nove se è esatta...
Il signor Alessio Niccolai se farà richiesta di una sua rubrica al Direttore della Voce del Serchio, credo gli venga concessa al pari di altri che hanno già ed utilizzano quello spazio a loro piacimento ed i redattori di turno provvederanno alla pubblicazione o meno di quello che viene pubblicato sulle RUBRICHE e loro risposte.

Chiedere che il sig. Niccolai Alessio venga "ghettizzato" come chiede "trextre" è del tutto irragionevole perchè da anni noi lettori/scrittori del Forum si ha la massima libertà d'espressione in tutti i settori del giornale ed il vantaggio per gli anonimi garantiti dallo pseudo nome, non deve diventare svantaggio per chi si firma per esteso sempre e mette per giunta il suo indirizzo mail ed il sig. Niccolai Alessio è quindi alla disponibilità (se lo vorrà) degli anonimi ma..che non saranno più tali se scriveranno direttamente alla sua casella postale ma a mio avviso sono così "civettuoli" che i loro improperi diretti al sig. Alessio Niccolai vogliono che siano visti da tutti noi.

Via coraggio! liberatevi da questa schiavitù di far sapere a tutti noi le vostre bagatelle e storielle che ricordano la parabola della volpe e l'uva.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Basta un se ne pole più
AUTORE: trextre
email: -

19/6/2012 - 14:15

Vorrei fare una proposta alla redazione del Forum che mi auguro possa essere accettata. Concedete ad ALESSIO NICCOLAI una sua rubrica così potrà dialogare con tutti coloro che vogliono contattarlo. Non è tollerabile dare un tale spazio a uno che ci smarrona ogni due minuti con i suoi sermoni. Respira ogni tanto, conta fino a tre, ma perchè non ti sei presentato a fare il D'Alema a Vecchiano?
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Grazie del pontile
AUTORE: Pescatore
email: -

19/6/2012 - 13:22

Il progetto del piano degli accosti di Bocca di Serchio, zona demaniale, non è ancora cominciato che già i soliti furbi se ne approfittano.
Se è vero che i lavori di realizzazione dei posti barca degli assegnatari non sono ancora iniziati è altrettanto vero che i pontili pubblici sono già belle che pronti.Ma i soliti furbi, in barba alle norme che regolamentano l'uso di questi due pontili, il solito furbo di turno ripeto, si è già impossessato del pontile pubblico lato foce del fiume come se fosse di suo esclusivo utilizzo.Il solito patino blu, con la scritta Nelson e i numeri di autorizzazione di una licenza di pesca è lì ormeggiato da ieri sera.
Se questo è un esempio chissà che cosa accadrà più avanti, quando tutto il progetto sarà terminato e i soliti furbi potranno fare quello che credono.
Se questo è l'uso sociale è proprio un bell'inizio.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Continua così del 19/6/2012 - 0:11
Messiah? Ruolo che non mi si addice
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

19/6/2012 - 13:11

In primo luogo non sto mirando a fare proselitismo, perché se così fosse utilizzerei ben altri strumenti e in secondo - come la discussione suggerisce - non ho il monopolio dell'intelligenza (dunque non esistono i «seguaci», ma coloro che condividono molto di ciò che pensi spontaneamente e autonomamente).
Mi limito semplicemente a denunciare ciò che dovrebbe essere evidente a tutti e a compiervi intorno qualche riflessione un po' più profonda della consuetudine media.
Ciò mi mette in una posizione scomoda e che molti vorrebbero essere messa a tacere, come dimostra qualcuno che, tanto per non smentirsi - se è evidente che io non sia l'unico dotato di raziocinio, capacità di rielaborazione, documentazione e cultura - denota invece l'esclusiva dell'idiozia, della meschinità, dell'ignoranza, della grettezza, dell'arroganza e dell'inaderenza più assoluta alla realtà oggettiva.
Poco male: l'anti-Comunismo militante è segno di un aumento esponenziale dell'humus rivoluzionario e del fatto che le condizioni oggettive siano progressivamente sempre più favorevoli all'instaurazione del Comunismo (se qualche compassionevole lettore vuole fare lo spelling di quest'ultima frase per lo sventurato e diversamente intelligente della situazione, si carichi di premurosa e determinata pazienza...).
Detto questo, poiché scartate tutte le ipotesi inammissibili, irreali, assurde, inconcepibili e non conformi al reali - come petali di una margherita nel rituale del «m'ama, non m'ama» -, ciò che rimane, nuda e cruda, è la verità, è ovvio che i tempi non siano ancora maturi perché si giunga ad uno stravolgimento generale delle cose e che sia connaturato nell'uomo tentare di salvare il salvabile finché non si sia spenta la - seppur flebile - fiammella della speranza.
Le situazione sta però precipitando ad un ritmo vertiginoso, a dispetto delle minimizzazioni televisive e del lavoro sistematico di manipolazione delle coscienze: la paura fa in verità novanta; l'attacco hacker al sito del KKE - deliberatamente ignorato dalle autorità elleniche - ne è una chiara manifestazione.
L'euro-massoneria sta cercando di soffocare ogni vagito di contrapposizione ai suoi neanche tanto oscuri disegni e di ridurre le capacità di discernimento di ciascun essere umano ai livelli di quelle del «nostro» fiero anti-Comunista - nel suo caso - da baraccone.
E, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è proprio quando il tentativo di espulsione dei Comunisti dalla vita politica di un Paese si fa sistematico e incessante che iniziano a divenire cardine del processo di disgregazione capitalistica, quando cioè possono finalmente smettere di giocare nei rispettivi Parlamenti una partita che non appertiene loro e non è loro mai appartenuta, ed il partito diventa la loro organizzazione, anziché un'insulsa fabbrica di tessere e/o pozzo di soldi.
Sono i grandi numeri a dover spaventare i Comunisti, non le sconfitte elettorali: il KKE dovrà essere lì a sostenere la lotta del popolo e del proletariato greco non appena le piazze torneranno a riempirsi per contrapporsi all'Austerity pan-europea, dovrà essere pronto a mostrare loro l'unico progetto credibile e ad impadronirsi del potere politico per mettere fine alla farsa ordita dalla Troijka ed a molte altre contraddizioni.
Non bastano i «Premi di Maggioranza» a debilitare il consenso reale e la rappresentatività: ora si fanno anche i «play off» elettorali e si mettono a governare i responsabili di decenni di ruberie ai danni della Grecia solo perché gregari (o sicari sociali) della Merkel...
----------------  RISPONDI





In risposta a: Lettera aperta.......... del 17/6/2012 - 7:35
Continua così
AUTORE: Pippo l'Ortolano
email: -

19/6/2012 - 0:11

......... Alessio, inizi ad avere discepoli!
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In risposta a: Caro comunista... del 18/6/2012 - 23:43
Forse mi è mancato
AUTORE: Comunista
email: -

19/6/2012 - 0:01

Credo che tu abbia fatto bene a ricordare il mondo.
Infatti proprio ieri ho avuto occasione di conoscere ed assaggiare dei piatti di un cuoco che si faceva chiamare Jon, nome americano, parla il Romagnolo ed era nato in Marocco.Gli ho dato un soprannome: Il Mondo.
E gli detto: che lui come me è un cittadino del mondo.
Grazie di avermi dato l'opportunità di ricordare i cittadini del mondo.
Ma anche ricordare i signori del mondo che sono chi crea sistemi che ti ho elencato prima.
Buona notte mondo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Dimezzati i comunisti ........... del 18/6/2012 - 16:51
L'Ultimo degli anticomunisti...
AUTORE: leonardo bertelli Migliarino
email: -

19/6/2012 - 0:00

In sette righe di post hai scritto un condensato di cazzate che neanche il Berlusca dei bei tempi faceva.Una crisi nata negli USA e propagatasi attraverso le banche (vere responsabili della crisi)in tutto il mondo...e la colpa sarebbe dei comunisti.E in special modo di quelli Greci:ma pensa te, averlo saputo prima quanto tempo si risparmiava.L'unica cosa che hai scelto bene è il nomignolo:ultimo..peggio di così non si può fare.
P.S. Se ne hai le capacità rileggiti un po' la storia dal '900 ad oggi, forse ti sorgerà qualche dubbio....
----------------  RISPONDI





In risposta a: Sistemi del 18/6/2012 - 20:43
Caro comunista...
AUTORE: Comunista realista
email: -

18/6/2012 - 23:43

...te devi essere lo stesso che diceva che l'Italia calcistica aveva già bellepperso e che i comunisti in Grecia vincevano ed ora sostieni che ritornano e che devono stare uniti.
Allora ti dico: mai dire gatto 'nfinchè un l'hai nel sacco.
Dello stare uniti i comunisti ultimamente sono stati l'esatto contrario ed infatti ad ogni scissione quelli che van via poi si autodefiniscono - comunisti unitari-.
Vedi a SGT si chiamano Sinistra Unita.
Lo scissionista Armando Cossutta per ben due volte non si è capito con chi voleva unirsi e quando diede vita ai Comunisti Italiani per dare il via al governo D'Alema-Cossutta-Cossiga, dopo che quel governo continuato da Amato non ci fù più, perchè il Cossiga comunista non ritornò in Rifondazione Comunista? Che differenza c'è dopo 15 anni di divisione fra CI e PRC? ed ancora è premiante la divisione dei comunisti fuori dal Parlamento?
Ed infine il tuo finale del post precedente lo finisci senza in punto esclamativo od interrogativo e questo è il punto. I punti non sono punti di vista!
La vera sinistra non lotta solo per i paesi comunitari, noi comunisti siamo cittadini del mondo: "untelo" scordà mai!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Dimezzati i comunisti ........... del 18/6/2012 - 16:51
Te baicche se la gnoranza fusse pungìa...
AUTORE: Dylan Dog
email: -

18/6/2012 - 21:02

...staresti sempre a grattatti! Ma 'un c'è mi'a da rilevacci nulla a ragiona' con te! L'ieri Urtimo e òra probabirmente siei anco più giù... ma 'un te la piglia': fra ghieci vite pòi rinasce' anco cor un QI normale.
Ner frattempo siccome er potere passa per la 'anna d'un fucile e no' per 'un lapisse 'he 'mbratta una scheda, vando si sarà preso 'rpotere la soddisfazione di stioccatti 'nun campo di ri'edu'azione se la leveremo senz'artro anco se, dipendesse da me io ti cimerei subito.
Ti grazierà 'rNiccolai alle fatte fine perché li'è un frescone anco lui.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Dimezzati i comunisti ........... del 18/6/2012 - 16:51
Sistemi
AUTORE: Comunista
email: -

18/6/2012 - 20:43

Forse stai solo scherzando.
Ma credo che attualmente il comunismo stia tornando.
Spiacente per te ma in Grecia il governo non sarà di grande durata se verrà fatto.
Credo invece che le vere sinistre devono unirsi e fare una politica giusta per i paesi comunitari.
Voglio farti una domanda: ti va bene il potere delle banche e delle multinazionali e di governi che impongono leggi contro i più deboli?
Questo non è regime.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Socializzazione delle perdite del 18/6/2012 - 16:24
la disgregazione della convivenza civile!
AUTORE: pedro
email: -

18/6/2012 - 20:06

Continui a "sparare" nel mucchio senza una logica politica accettabile.

1)Il Congelamento del debito Islandese.
Il debito di 300.000 Islandesi, non è il debito di 60 milioni d'Italiani.
Gli Islandesi lo possono congelare pagando il loro debito a rate, un specie di maxi mutuo. Ma i debiti si pagano e si pagano anche gli interessi.
2.000 miliardi di Euro di debiti noi Italiani, li potremo congelare solo se riusciremo a recuperarli e metterli in una cassaforte a -50°.

2)Il debito pubblico non è il debito del welfare nostrano.
Certo, concordo, ma lo Stato Italia, è composto da 60 milioni d'Italiani, i quali in vari modi hanno speso più di quanto era loro consentito.
O meglio grazie all'evasione e alla corruzione ecc... non siamo stati in grado di coprire le spese, anche insensate, per garantire il consenso elettorale.
Oggi ci chiedono di contribuire tutti a ridurlo almeno al 60% del PIL.

3)L'Europa dei Popoli è il salario equiparato ai paesi scandinavi.
Bene concordo, ma nei paesi scandinavi tutti pagano le tasse, tutti rispettano le regole, tutti contribuiscono al bene comune delle Nazioni Scandinave.
Dunque se vogliamo il salario degli scandinavi dobbiamo metterci in testa di contribuire al bene dell'Italia, così come fanno i vichinghi.
Altre strade, così come provi a proporci tu ci porteranno alla catastrofe sociale.
----------------  RISPONDI





AUTORE: Ultimo
email: -

18/6/2012 - 16:51

......... in Grecia ....... ora si spera che l'Europa esca dal pantano e che l'Euro unisca senza la palla al piede dei comunisti greci! I comunisti, palla al piede dell'europa e del mondo, devono cedere al progresso e alla unità politica europea. Il vero progresso e la vera civiltà dei popoli è l'abolizione del comunismo in ogni sua espressione ........ non è antidemocratico abolire il comunismo ....... ma è un atto doveroso di ogni popolo civile. Il comunismo è dittatura ...... eguale e forse peggiore del fascismo. ...... Ultimo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: cosa c'è di strano....... del 18/6/2012 - 12:27
Socializzazione delle perdite
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

18/6/2012 - 16:24

Questa storia trita e ritrita dell'indebitamento pubblico, dei «conti a posto della Germania» e dell'andamento altalenante dello Spread a me personalmente interessano poco o nulla, tanto è vero che il mio modello di riferimento è appunto l'iniziativa islandese di congelamento del debito.
Il concetto alla radice dell'euro-pensiero è un vecchio ed efficace cavallo di battaglia della FIAT, di molte altre aziende-voragine italiane ed il più sincero dei principi liberali: la privatizzazione degli utili alternativa alla socializzazione delle perdite; in altre parole, se c'è un ricavo si redistribuisce fra i «soci» e se c'è una «buca» si fa riempire a tutti gli altri coglioni.
La BCE ad un certo punto, visto che il 2% dei cittadini europei che controllano più dell'85% delle risorse finanziarie dell'Europa non avevano prodotto utili o pareggi di bilancio, ma poderose perdite, ha pensato bene su questa falsariga di portare in carico del restante 98% il risanamento di un qualcosa di cui non è in alcun modo responsabile.
L'idea sbagliata di Monti è appunto questa: «da oggi in avanti pagano tutti», laddove quella giusta sarebbe: «da oggi in avanti paga solo chi non lo ha mai fatto».
Quindi se c'è una voragine nel Bilancio dello Stato, sicuramente non è stata prodotta dalla Scuola Pubblica o dal resto del Welfare ma, al contrario, da tutto il comparto speculativo-immobiliare-bancario-finanziario-assicurativo e se oggi ciascun lavoratore, pensionato, cassintegrato, inoccupato o precario italiano si ritrova un gravame di 30.000 € sulle spalle dal momento in cui nasce, ha soltanto da farsi coraggio e scrollarselo di dosso perché non è un suo prodotto. Punto.
Ai Rivoluzionari come il sottoscritto le regole stanno strette fondamentalmente perché sono portati a rispettarle, anziché ad eluderle, a piegarle alle proprie necessità o ad ammaestrarle come fanno in genere tutti i bravi «democratici» ed è fondamentalmente per questo che se nel precedente intervento ho gridato «muoia Sansone con tutti i Filistei», nel presente rettifico come segue: «Muoiano soltanto i Filistei e che Sansone dia loro una mano a levarsi dalle p...e!».
L'Europa dei Popoli dunque è quella del salario europeo equiparato ai Paesi Scandinavi, della Scuola e della Sanità gratuite e di qualità eccellente, del proliferare di attività turistiche e agricole in ossequio alle vocazioni territoriali, al rispetto ambientale, alla responsabilità sociale e alla sostenibilità, dello sviluppo artistico-culturale, della casa-diritto-reale, etc. e se tutto questo non è o non è più possibile è allora arrivato il momento di voltare pagina.
Concordo con Roberto Maroni quando invoca lo sforamento simultaneo da parte di tutti i Comuni del Patto di Stabilità, il cappio intorno al collo dell'Italia, altro che storie! Siamo arrivati al punto in cui le banche si accaparrano persino 5 mln di Euro da sms per i terremotati dell'Aquila che girano loro sotto forma di prestito a lungo termine, seppur a tassi agevolati (vedere vicenda Etimos, consorzio bancario padovano di cui - manco a dirlo - fanno parte anche Caritas e Unipol su http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/16/terremoto-abruzzo-i-soldi-degli-sms-imboscati-dalle-banche/265450/).
Quindi se Pedro o chi per lui intende risarcire un debito contratto da altri e non per conto della collettività, sappia che dovrà addossarsi anche quello del sottoscritto e di molti che la pensano come lui!
Hasta la Victoria Siempre!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Permettetemi di dire... del 18/6/2012 - 1:56
cosa c'è di strano.......
AUTORE: pedro
email: -

18/6/2012 - 12:27

nel desiderare l'Europa dei popoli e non quella delle banche?
Partiamo da questa tua visione ideale.
Un esempio: in un nucleo familiare tradizionale, con il conto corrente in rosso, chi comanda le scelte economiche familiari? Non è forse colei o colui che detiene ciò che resta della esigua cassa.
A mio avviso l'Europa dell'Euro è diventata l'Europa delle banche perché chi dovrebbe decidere la politica delle entrate e delle uscite con i conti in disordine non ha molte libertà d'azione, prima deve passare dalla cassa.
L'Italia e altri Stati sono in questa situazione economica.
Se avessimo i conti in ordine, non avremmo bisogno di chiedere placet, i soldi ci sono e si usano per quanto serve.

Passiamo al'Europa dei popoli: forse dovremmo provare a ridefinire i Popoli?
Primo domanda: chi propone, chi valuta, chi decide?
Secondo quesito: il popolo toscano ha un senso? Oppure ci ritroveremo a disquisire tra pisani, fiorentini, livornesi, lucchesi,ecc e poi ancora, popoli guelfi e ghibellini, cattolici e protestanti ecc...?
Come vedi la materia è complessa.
E poi non è detto, se si parla di Popoli, è facile che subentrino prima o poi i capi popolo.
Dunque la materia è complessa, meglio provare a federare l'Europa delle Nazioni Unite.
Oggi comanda la BCE e la Merkel e a mio avviso ha un senso, perché i Tedeschi hanno dimostrato di saper tenere i conti in ordine, nonostante lo sconquasso finanziario emerso nel 2007-8.
Ma prestissimo servirà un salto di qualità, e una visione di politiche economiche unitarie.
Io la vedo in questi termini, anche se detta così è troppo semplice.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Intervento del 18/6/2012 - 9:24
LENIN, NIKOLAJ
AUTORE: Osservatore 1
email: -

18/6/2012 - 11:48

Io a differenza di Alessio Niccolai ho studiato poco a scuola Lenin ma non per negligenza, è che nel/59 del secolo scorso a decidere se mandare il figliolo alle superiori a Pisa erano appunto i genitori e non essendoci la scuola dell'obbligo non erano "obbligati" ma dispiaciuti si; spero! ma il podere era grande grande ed anche le piccole forze erano utili alla lotta contro la gremigna.

In seguito ho letto tanto di lui e..noi comunisti gli abbiamo sempre rimproverato di aver lasciato questo mondo troppo presto, come in seguito facemmo con Berlinguer.
Dopo lui che sosteneva che fin che ci sarà anche un solo capitalista in vita non si potrà realizzare il vero comunismo; gli piaceva vincere facile? credo di si perchè non si può sostenere una baggianata mondiale simile.
Poi venne Stalin e da noi L'Occhetto (locchetto come lo definiva il Testi di Lucca).

Dopo di loro vennero le mezze cartucce del: ma-seee!!! ed il Bertinotti con il suo seguito dei Rizzo e Diliberti vari che volevanoo rifà il comunismo ci han portato 20 anni berluscosi e chi sa quanti montuosi.
...non mi garba Massimo D'Alema Presidente del Consiglio, non mi garba Giorgio Napolitano Ministro degli interni, non mi garba Livia Turco alle Pari Opportunità.
..chiappali/chiappatele quelli dopo di loro; bella robba!

Ecco Jlic Niccolaievic d'Avane è figlio della kultura dei ma.. seee!!!
Con il ma-se anche il Bertinotti poteva fare il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana.
Potrei fare una sfilza di ma-se e il Pannella nazionale è maestro al pari del nostro Alessio nostrano.
Ma se ci fosse lavoro per tutti come recitano i primi articoli della nostra Costituzione, metà dei nostri discorsi sarebbero inutili.
Ma se tutti pagassero le tasse.
Ma se tutti avessero istruzione..
..ma, senza se! per vedere se una pesca è matura al punto giusto non occorre aver studiato molto ed anche i ciechi lo vedono se hanno naso lo sentono dal profumo di maturo e toccandola con mani e denti si ha la massima certezza di quando quel frutto è maturo.

Come vediamo caro Alessio e cari forummisti che girate intorno all'uva, siete tutti nella medesima-massima incertezza (perundì che siete 'ome e fii palloni 'nzomma)

piesse, ed anch'io con questi caldi star quì a dibattere sul ma-se; vor dì che sono agreste!(nel senso di campagnolo acerbotto)
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In risposta a: del
Intervento
AUTORE: Cittadino 2
email: -

18/6/2012 - 9:24

Talvolta è veramente difficile seguire le argomentazioni di Alessio. Credo che nessuno dei forumisti, me compreso, sia in grado di mettere in dubbio e confutare la sua cultura politica.
Vorrei però osservare che spesso la sua prosa, sintatticamente corretta anche se a volte difficile, è spesso aggressiva nei confronti degli interlocutori e spesso usa termini vagamente, e a volte anche francamente, offensivi. Ciò se dimostra da un lato la sua profonda fede in quello che dice spesso non riesce a raggiungere quella obbiettività utile e direi indispensabile per rispettare in maniera corretta il pensiero degli altri.
Un'altra osservazione riguarda il suo giudizio molto negativo nei confronti di questo governo dimenticando, o meglio non sufficientemente considerando, che quello che decide è il Parlamento dove la maggioranza rimane quella che ci ha portato a questa situazione. Come pensa, Alessio, che si possa trarre qualcosa di utile da personaggi come Cicchitto o Gasparri, come si può imporre a costoro di votare leggi e provvedimenti che vadano contro gli interessi che essi hanno difeso per un ventennio? Forse la sinistra ha fatto poco la sinistra, posso condividere ed è per me motivo di rammarico, ma al momneto attuale più di quello che sta facendo Monti credo non sia possibile.
Il cammino verso il risanamento ed una vera democrazia è ancora molto lungo ed è un cammino lento, le utopie di Alessio sono accantivanti ma al momento rimangono, purtroppo, solo delle belle utopie.
Per la Grecia non credo che i cittadini ellenici sarebbero stati molto contenti di non ricevere stipendi e pensioni a partite dal mese di agosto (i soldi ci sono fino a luglio).
Che il castello europeo abbia bisogno di essere medificato, e in fretta, è fuori di ogni dubbio ma farlo crollare miseramente non può che portare grandi sciagure, e non solo per paesi in difficoltà come il nostro,la Spagna e il Portogallo ma anche alla stessa Germania, grandemnete responsabile della situazione attuale ma non al riparo dalle conseguenzze di un simile fallimento.
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AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

18/6/2012 - 9:21

All'indomani della vittoria di Pirro in Grecia del Merkel-Front, il ricostituito Dream Team fra Nuova Democrazia e PASOK, responsabile di tutti i dissesti dell'economia ellenica, delle scelte più impopolari, di quel modello clientelare di politica che imperversa anche in Italia e di tutte le più recenti scelte anti-popolari, si gloria di una ritrovata supremazia parlamentare, figlia ahimè non di un reale e radicato consenso nel Paese, ma di un premio di maggioranza concepito in nome della governabilità.
L'Europa - o per meglio dire - le borse europee, la BCE e un'altra trentina di scioperati, masso-europeisti, trilateralisti e/o non meglio identificati come «Mercati» tirano un sospiro di sollievo dopo aver temuto per il peggio, dopo aver tribolato per un lungo interminabile mese, troppo breve per riuscire a dare i natali ad un'efficace strategia manipolatoria.
Così la Troijka si è accontentata di poco: illudere i Greci, gli altri cittadini europei, il mondo intero e sé stessa che la maggioranza degli abitanti dell'Ellade fosse favorevole all'Europa ed allo scellerato patto che di recente ha portato il Paese sull'orlo di una guerra civile appena abbozzata.
La suggestione è riuscita perfettamente: da ben un mese il sito ufficiale del Partito Comunista Greco (KKE) è ostaggio degli Hackers che ne hanno sostituito la homepage con una landing page esortante i propri elettori a sostenere Syriza, fronte falsamente Comunista pronto a tegameggiare con l'Europa sa Dio quali accordi.
A nulla è valsa la denuncia da parte del KKE alle Autorità competenti, la cui attività inquirente si è magicamente interrotta - presumibilmente fino a domani o, fino alla formazione della squadra di Commissari (o lacchè) che dir si voglia di Bruxelles: la Merkel sarebbe stata disposta a rinegoziare con Syriza le condizioni di permanenza della Grecia nell'Unione!
Ma la grande bugia masso-democratica in ragione della quale oltre un greco su tre ha votato diversamente rispetto alla recente tornata di maggio ha le gambe più corte di quanto non ci si voglia augurare: il Paese è spezzato in due e soltanto un'improbabile alchimia che preveda l'inclusione di Syriza in un Governo di Unità Nazionale potrebbe rallentare il rapido decorso della malattia ellenica il cui esito difficilmente scongiurabile sarà la guerra civile.
Un evento annunciato, che già aveva avuto le sue poderose avvisaglie e allontanato soltanto per effetto delle imminenti elezioni: un voto che stravolge l'esito più naturale della più recente e trascorsa elezione in nome di una governabilità invocata dal 2-3% degli europei e fondato su meccanismi perversi di controllo sociale, di manipolazione del consenso - se non addirittura - di broglio non è una vittoria consolidata e le sconfitte elettorali si accettano volentieri a pancia piena, non girovagando alla ricerca di un sussidio sociale, di un tetto sulla testa, di un pane quotidiano sempre più inarrivabile per i più e con la prospettiva di un inasprimento delle condizioni di vita.
Naturalmente i Greci, mediamente brave persone e di sangue fortunatamente meditarraneo - cioè quanto di più distante possa esistere da quel sotto-prodotto dell'Impero Romano che è la cultura anglo-sassone -, storicamente vicini alla cultura anti-fascista e all'idea di un Europa dei Popoli, si sono lasciati allettare dalla panacea di questo colossale castello di sabbia fondato su ben altri presupposti, ma è irragionevole pensare che siano pronti a supportarlo a qualunque costo dopo aver constatato la loro capacità di andare dritto dritto al cuore del problema e attaccare non i simboli o chissà che altro, ma direttamente il Parlamento "Sovrano".
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In risposta a: Anche io sto con Alessio del 17/6/2012 - 19:50
Permettetemi di dire...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

18/6/2012 - 1:56

Mi spiace aver scatenato un dibattito intorno alla mia persona con l'intervento decisamente aggressivo, caustico e pungente nei confronti di questo mio - ormai storico - interlocutore che è Pedro, che non considero sicuramente uno dei più inopportuni o meno sensati e con cui scambio comunque degli ottimi colpi di artiglieria.
Ciò che da lui non accetto e non potrò mai accettare è presumere che l'impianto generale del mio pensiero sia un preconcetto e dogmatico punto di partenza, anziché un insieme - ancorché sofferto e difficile - di conclusioni.
In qualche modo ha inteso chiedermi dove mi trovavo quando anch'egli conduceva le sue battaglie in nome e in ragione della nostra Costituzione: non ho mai avuto il buon cuore di rispondergli che qualunque Pactum Societatis nella storia ha avuto i suoi natali, la sua giovinezza, la sua maturità, la sua vecchiaia per giungere infine al suo capezzale.
Inutile dire che di questo prezioso strumento di cui una moltitudine di volte ho preso le difese, non mi ha mai convinto in parecchi dei suoi punti, primo fra tutti l'Articolo 7 che sancisce de facto la duplice sovranità sugli stessi territori.
In realtà, prima ancora di questo straordinario documento frutto di una sintesi politica fra la strategia di partiti che avevano condotto vittoriosamente la Resistenza al Nazi-Fascismo e di altri che in essa si erano insinuati tardivamente, inerzialmente e quando erano ormai sicuri della tendenziale disfatta delle potenze dell'Asse, non ho accettato ne' il Governo di Unità Nazionale promosso da Togliatti, ne' l'Amnistia sostenendo per contro Pietro Secchia e l'operato della Volane Rossa.
Dunque in pratica della dialettica democratica di cui parla Pedro non ho mai accettato e/o condiviso la maggior parte dei fondamenti, così come, probabilmente, non ho mai ritenuta opportuno la condotta di natura non leninista dei partiti socialista prima e comunista dopo, in ragione della quale l'universale contenuto dell'Appello ai Popoli d'Oriente non poteva essere adottato in Italia.
Ciò che ne deriva è una visione profondamente diversa da quella di Pedro per il quale il vincolo indissolubile tra Democrazia Classica Occidentale e Dettato Costituzionale è dogma irrinunciabile ed indiscutibile: il Materialismo Storico mi ha portato - percorrendo binari diversi che occasionalmente si sono incrociati e sovrapposti con quelli che lui stava percorrendo - a non focalizzare sull'intera cittadinanza italiana, ma su alcune classi sociali del pianeta, dunque a fare volentieri a meno del sovrastrutturale impianto democratico.
Ma la società che perseguo - e permettetemi di dire che se la mia è un'utopia allora preparatevi davvero a lasciarvi fagocitare dal grande baratro che ogni giorno si allarga e toglie a ciascun cittadino di questo mondo terreno di sotto i piedi - non si prefigura ne' come la vecchia URSS, ne' come l'attuale Cina o Cuba: ciò di cui si sta parlando, ovvero ciò che gli ignoranti o semplicioni hanno chiamato i "Regimi Comunisti", ciò che il Diritto Internazionale ha chiamato "Democrazia Popolare", ciò che la sociologia ed il giornalismo hanno identificato nel "Socialismo Reale" e che la più sagace ed attenta storiografia ha ricostruito come "Comunismo di guerra", altro non è se non una transizione lunga - preceduta da una rivoluzione sul modello di quella francese - dall'Ancient Régime alla dittatura di classe della Borghesia.
Non è mio intento ricreare modelli di quella natura, frutto di condizioni oggettive arretrate e non inclini ad assecondare al contempo il trapasso al potere non di una, ma di ben due classi sociali.
Ciò di cui parlo normalmente è dell'unica alternativa plausibile alla catastrofe inevitabile: il punto non è sapere dove il sottoscritto e quanti la pensino analogamente vogliono portare 60 milioni di italiani, ma piuttosto dove un manipolo di persone, in rappresentanza del 2% della popolazione mondiale condurrà l'intero pianeta!
Questa è la vera utopia: pensare che il vero problema abbia un carattere nazionale, che si possa risolvere attraverso la semplice moralizzazione ed il rispetto di un Dettato Costituzionale che a colpi d'ascia viene demolito sotto gli occhi di tutti pezzo dopo pezzo e giorno dopo giorno, qui come altrove.
Berlusconi ha dato i suoi notevoli e forse non del tutto consapevoli contributi alla causa, ma la Fornero non sta riparando le devastazioni prodotte dall'ex-Premier, quando casomai sta producendo altre irreparabili macerie.
La rappresentanza operaia, dei lavoratori, dei disoccupati e dei segmenti più deboli della società è stata sistematicamente espulsa da tutti i Parlamenti Occidentali, i Sindacati non conducono più battaglie di classe da tempi immemorabile e la misura è ormai quasi colma.
Ciò di cui va parlando il sottoscritto è di una "rivoluzione morbida", una transizione preparata e fondata su una consapevolezza diffusa proprio per evitare di arrivare a scontri fratricidi.
Dovrebbe chiedersi il buon Pedro quanto ad esempio il sottoscritto abbia complessivamente contribuito alla stesura del programma di IPV a Vecchiano, proprio per capire come e quanto intenda riprodurre modelli di sviluppo che favoriscano transizioni progressive e indolori verso nuovi modelli sociali; quando però osservi che i primi tentativi di interpretazione di una tale strategia da parte di una semplice Amministrazione Comunale si traducono subito in oneri urbanistici e non in azioni omogenee, coerenti, conformi, ti puoi rendere immediatamente conto di condurre la tua battaglia contro i mulini a vento.
La brutta notizia purtroppo è che non serve essere profeti per immaginare cosa accadrà nei prossimi dieci anni, quando la maggioranza delle PMI avrà chiuso i battenti, quando interi settori del fu ceto medio si proletarizzeranno, quando la maggioranza dei cittadini d'Europa vivrà al di sotto della soglia di povertà e non avrà di che nutrire i propri figli: la moralizzazione democratica non nutre la pancia di nessuno!
Dunque cosa c'è di strano nel desiderare l'Europa dei Popoli e non quella delle banche? Cosa c'è di strano nel condividere più interessi sociali con il 98% della popolazione mondiale, piuttosto che con il 5 o 6 di quella italiana?
Ho già espresso una moltitudine di volte il mio pensiero costruttivo e ora - purtroppo - non appartiene più al range di ciò che piace a Pedro ed a molte altre persone: tutto si muove, tutto è dinamico e tutto è relativo; la Costituzione Italiana è in via di smantellamento e non sarà la conservazione di due o tre parole d'ordine a farla ritenere ulteriormente difendibile.
La realtà oggettiva è davanti ai nostri occhi: Monti parla di un baratro che "ci rincorre", ammettendo implicitamente che la corsa disperata salverà il capitalismo ed un certo numero di privilegi per pochissimi individui, motivo stesso della sua esistenza, ma lascerà sul campo una marea di morti e feriti. Punto. Il sottoscritto non è disposto a soccombere o a far parte di questa folta schiera: se l'ascensore sociale non funziona più, allora muoia Sansone con tutti i Filistei!
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In risposta a: Lettera aperta.......... del 17/6/2012 - 7:35
Anche io sto con Alessio
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

17/6/2012 - 19:50

Non la penso come lui, ma apprezzo molte cose che dice e che fa. I suoi contributi di pensiero hanno sempre stimolato in me delle verifiche interiori e delle nuove considerazioni. Anche lui spero abbia fatto la stessa cosa ascoltando il mio modo di agire e di vedere le cose. E' così che tutti si cresce, l'acredine e le offese sono patrimonio della sottocultura e non portano da nessuna parte.
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