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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Come ogni sabato dall'inizio della bella stagione
il circondario si svuota: regna il silenzio.
Tapparelle abbassate, luci spente, stanze vuote
Provo .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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AUTORE: jack
email: -

7/4/2012 - 16:23

Quanto costa il posto barca a bocca di serchio? 235 euro come canone annuale per 5 anni.
Quanto costa l’eventuale pontile? 900 euro + iva diviso 2 fruitori.
Quanto costano i 4 pali (5mtx20/25cm) per ormeggiare la barca in alternativa al pontile? 350 euro + iva ogni approdo.
Questa è la cifra che viene chiesta dal comune di Vecchiano se le opere vengono realizzate dalla ditta incaricata con prezzo più vantaggioso rispetto alla normale valutazione di mercato.
Tranquilli, potete farvi il pontile o l’ormeggi da voi con il solito tipo di materiale, quando saranno terminati i lavori(mese di maggio) previo accordo con il collaudatore che dovrà essere presente durante le fasi della messa in opera e rilascerà il relativo collaudo alla modica cifra di 400euro+ iva.
Dunque : supponiamo che io faccio piantare 4 pali alla ditta mi costa 350+70 di iva = 423,5euro .
Se invece li compro e li pianto da me già solo il collaudo mi costa 400 + 84 di iva = 484 euro.
E poi fatemi capire,ma io, il canone di 235 euro per cosa lo pago?
Il comune mi fa pagare anche la realizzazione? Ma poi di cosa? 4 pali con una certificazione di cosa? E poi sono miei? Fra 5 anni li sego?
Ve lo immaginate andate a prende un ombrellone al mare e oltre al noleggio vi fanno pagà l’acquisto delle sdraio.
Meno male doveva esse un uso sociale!
Scusatemi, buona Pasqua a tutti.
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In risposta a: del
Come volevasi dimostrare
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

7/4/2012 - 15:25

Che faccia da monito per gli incauti, i pii illusi e gli occasionali simpatizzanti: la moderna declinazione del Qualunquismo, dissimulato sapientemente attraverso espressioni come "Trasversalità", "Apolitismo" e/o "Apartitismo" (va ricordato che un Partito Politico non è per definizione un competitor di una tornata elettorale in un sistema democratico, ma più genericamente un raggruppamento organico e coordinato di persone che perseguono uno stesso obiettivo politico, ne' avere necessariamente una personalità giuridica o un sistema di tesseramento), non si traduce mai in un avanzamento sociale o in un miglioramento delle prospettive future per la maggior parte dei suoi sostenitori.
La Lega Nord nacque - per la verità imbevuta di argomentazioni xenofobe, secessioniste e post-dorotee - con tutti i crismi di Trasversalità, Apolitismo e Apartitismo e, guarda un po' come è finita?!? Dalla politica tradizionale ha raccolto tutta la più misogina identificazione con la Destra populista (ancorché nazionalista-padana anziché italica) e, stringi stringi, la buona, vecchia e conclamata abitudine di taluni dirigenti di ritrovarsi immobili, titoli scolastici, benefit e conti correnti pieni "senza saperne la provenienza" è forse l'unica cosa che ha voluto avere in comune con tutti gli altri partiti incollati alle poltrone di Montecitorio.
Un saluto a tutti gli scriteriati sognatori di una Padania libera (ma da chi e da che cosa?) e a tutti i Trasversali in ogni dove, che si prostrino all'effimero nitore delle acque sorgive del Pò, o che si scaldino all'idea rassicurante di veder calare su un'insulsa superficie agraria alla congiungenza di due autostrade un bel casermone di cemento da 500.000 metri quadri.
Salute a tutti!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Buona Pasqua a tutti ..........
AUTORE: Ultimo
email: -

7/4/2012 - 14:39

......... i lettori e gli scrivani del forum. Auguri a tutti perchè credo, indipendentemente dai pensieri spesso contrastanti, ci sia in tutti noi la volontà di dare un contributo, seppur piccolo, per migliorare il nostro territorio e renderlo più vivibile per i cittadini. Anche le "arrabbiature" in fondo sono dettate dall'amore per il nostro EDEN. ...... di nuovo auguri a tutti e che sia una Pasqua serena. ......... Ultimo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
La viltà dei vivi.
AUTORE: Piero Chicca
email: -

7/4/2012 - 13:26

All’indomani della morte di Antonio Tabucchi, un quotidiano italiano
ha avuto la sfacciataggine di pubblicare due articoli così pieni
di sarcasmo e malevolenza che definirli triviali è davvero un eufemismo.A questi insulti ha sentito l'obbligo di rispondere Mario Specchio, collega di Tabucchi all'Università di Siena e suo carissimo amico.
L'articolo doveva apparire sul Fatto Quotidiano, ma per motivi
che non conosco non è ancora uscito. Poiché ritengo che questo testo debba essere conosciuto nella sua versione integrale -essendo tra l’altro l'unico fino a questo momento che ha espresso con la dovuta chiarezza una indignata riprovazione nei confronti di certa detrazione strumentale e velenosa- io che ne sono in possesso lo invio a codesta redazione perché lo pubblichi a maggiore tutela del buon nome di Antonio Tabucchi e del giusto orgoglio dei suoi concittadini.
Piero Chicca



La viltà dei vivi

Ce ne sono voluti due per tentare di infangare la memoria e la persona di Antonio Tabucchi non ancora sepolto. Uno solo non ce la faceva, neppure con un morto.

«Negli ultimi anni, con l’età, la magrezza, gli stessi baffetti, gli identici occhialini, finì per assomigliargli anche fisicamente. Per Antonio Tabucchi, che in Portogallo avrebbe voluto nascere e a Lisbona ha scelto di morire, Fernando Pessoa fu una vera ossessione». Comincia così l’articolo di Luigi Mascheroni sul Giornale di lunedì.
Tabucchi non ha "scelto" di morire a Lisbona, è morto a Lisbona, distrutto in pochi mesi da un cancro. Che ciò sia avvenuto a Lisbona, è cosa che forse risponde alla geometria del destino ma non certo a quella che Mascheroni definisce, cinicamente, “una scelta”. Sarebbe potuto accadere a Parigi o nella sua Vecchiano, a Murcia o a Salonicco, a New York o al Cairo, a Catania o a Bucarest, tanto per fare qualche nome tra le tante città del mondo che lo hanno invitato nelle loro Università e gli hanno conferito lauree e cittadinanze onorarie.
Ci vuole davvero coraggio per fare ironia su di una persona, scrittore o non, deceduta da poche ore, dopo mesi di strazio E questo sarebbe già sufficiente per capire il tenore di un articolo che trasuda livore seppure dissimulato nelle pieghe di un discorso parascientifico, quello cioè sulla ricezione di Pessoa e sulla “ossessione” che lo scrittore portoghese avrebbe esercitato su Tabucchi. Non intendo entrare nel merito dell’esegesi dell’opera di Pessoa, e del resto non è questo che mi interessa, forse il Pessoa di Tabucchi non è né l’unico né il migliore, la ricerca filologica saprà appurarlo nel tempo. Ma, a prescindere dal fatto che i salotti di sinistra di cui parla Mascheroni non hanno mai avuto particolare simpatia per Pessoa, neppure per quello di Tabucchi, ciò che è davvero vergognoso è che si possa accusare lo scrittore “pisano-portoghese” come sprezzantemente lo definisce Bracalini, di disonestà intellettuale. Tutto si potrà rimproverare a Tabucchi ma neppure il suo peggiore nemico potrà mai, in buona fede, muovergli una simile accusa. Quali che fossero le sue posizioni, Tabucchi ha sempre risposto in piena responsabilità e coraggio civile, delle proprie idee -idee, mai ideologie. È con la forza delle sue idee e della sua intrepida tensione etica che Tabucchi, l’anno scorso ha pubblicato un articolo su Le Monde, dove diceva ai francesi che Cesare Battisti era un bieco assassino e denunciava il comportamento del governo parigino come ignobile e colluso. E in quell’occasione, poiché qualcuno aveva addotto la scusa delle insicurezza delle carceri italiane all’estradizione di Battisti, aveva ricordato tutta una serie di leggi e disposizioni francesi sulla carcerazione e la detenzione, contrapponendovi la civiltà e la democrazia delle istituzioni italiane. Lui, antiitaliano. E con lo stesso coraggio, in quei giorni, rifiutò un prestigioso invito in Brasile motivandone le ragioni con una lettera aperta alle autorità di Rio, una di quelle lettere che solo lui, tra gli intellettuali italiani, era capace di scrivere ai potenti e, con maggior piacere, ai prepotenti. E combatteva i vivi allora, non offendeva i morti. No Mascheroni, Tabucchi non aveva bisogno degli “occhialini” di Pessoa per vedere quello che stava accadendo in Italia e nel mondo, non aveva bisogno né di Pessoa né di alcun altro tra le migliaia di poeti, scrittori, filosofi e sociologi che aveva letto e studiato, per dire cosa pensava della dittatura di Salazar e di tutte le dittature. Lo aveva detto da artista, nei suoi libri, in alcuni, fulminanti racconti dell’Angelo nero e di Piccoli equivoci senza importanza. E quanta simpatia avesse per le dittature comuniste basterebbe a mostrarcelo una pagina da antologia del romanzo Tristano muore.
La vergognosa pagina del Giornale è completata, da un pamphlet di Paolo Bracalini che, estrapolando alla rinfusa, frasi decontestualizzate, dà di Tabucchi un’immagine scopertamente strumentale. Ma quello che è disgustoso è altro: l’articolo di Bracalini ripropone, quasi integralmente un suo vecchio attacco allo scrittore “pisano-portoghese”, apparso nell’ottobre del 2009. Non ce la faceva a scrivere qualcosa di nuovo, Bracalini, troppa fatica? Perché allora Tabucchi era vivo e, se lo avesse ritenuto degno di una risposta, avrebbe potuto farlo. Ora non più. È così facile anche per Lei offendere i morti? Perché vede, Bracalini, è possibile che Tabucchi talvolta sia stato fazioso, può accadere anche agli uomini liberi quando sono animati da passioni profonde e autentiche -non c’è bisogno di risalire a Dante e a Cavalcanti- ma anche quando era partigiano, Antonio Tabucchi era un gigante e, raro se non unico nel panorama intellettuale italiano, non temeva i potenti e non rispondeva, a differenza di altri, a nessun padrone. Solo alla propria coscienza.
E forse ha ragione la stampa tedesca che, da tempo ormai, considera il Giornale non un quotidiano di parte ma un vero e proprio organo di delazione. E di queste cose i tedeschi se ne intendono perché dalla loro storia recente -loro- qualcosa hanno imparato.
Mario Specchio
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In risposta a: dormi di più! del 5/4/2012 - 22:25
A Simone
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

7/4/2012 - 10:59

Caro Simone, se non volessi ricevere critiche non scriverei certamente sulla Voce, mentre invece lo faccio volentieri, poichè ho bisogno del contributo del pensiero altrui.
Non voglio tornare al problema dei WC nel progetto della Marina di S.Giuliano, ma se ti indico la Luna non devi guardare il dito e se ti chiedo cosa ne pensi non devi rispondere che dovrei tagliarmi le unghie, anche perchè me lo avevi già detto!
Tornerò comunque sull'argomento con altre proposte e nuove idee e terrò sicuramente nella dovuta considerazione tutte le critiche che mi verranno rivolte, stanne certo. Concludo augurando una serena Pasqua a te e chi ti sta vicino, nonchè a tutti i lettori del Forum.
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In risposta a: è molto difficile non essere daccordo del 6/4/2012 - 21:07
Auguri anche a te e a tutti i Forummisti
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

7/4/2012 - 10:35

Caro Poeta, ti ringrazio non già per l'attestazione di stima - che, inutile dirlo, fa sempre piacere - in genere viziata da simpatie o antipatie, orientata la maggior parte delle volte dalla condivisione o meno dei temi trattati, ma soprattutto perché sei fra i pochi su questo Forum in grado di restituire ai propri scritti una sensorialità ed un'estetica tipici della poesia, una placida spontaneità che ti renderebbe riconoscibile fra una moltitudine.
E questo tuo stile in mezzo alle tante declinazioni - incluse le mie - del «Politichese» distendono l'ambiente e la lettura, cosa che non guasta per nulla.
Il mio rapporto con il sovrannaturale? Molto controverso, vicino all'Agnosticismo con diverse aperture (culturali, non teologiche) verso lo Gnosticismo Cristiano e Musulmano; ciò equivale a dire che per il sottoscritto Crocifissione e Risurrezione non sono rievocazioni di una vicenda storica, ma il camuffamento di un ben più antico rituale perfettamente descritto nel mito di Osiride.
L'argomento è però complesso e non voglio guastare la digestione dell'uovo benedetto ai catto-forummisti proprio il giorno prima della loro festa prediletta: se vuoi utilizza la mia mail e ne dibattiamo approfonditamente in privato.
Ti voglio correggere su una sola cosa: i tuoi nipoti non stanno «ad Avane», ma «in Avane»... mi sa che questa anomalia debba essere segnalata all'Istituto Superiore di Linguistica, ma nell'espressione comune della Val di Serchio questa è la forma correttamente in uso, appunto «in Avane».
Un caro saluto e augurio a te e tutti quanto!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Si chiama Volontariato del 6/4/2012 - 17:38
è molto difficile non essere daccordo
AUTORE: poeta
email: -

6/4/2012 - 21:07

tu sei e scusami se ti do del tu anche se non ti conosco ma è da tempo che leggo i tuoi interventi sul forum e devo dire che quasi sempre per non dire sempre se no passerei da lecca lecca sono daccordo con te
ho capito che stai ad Avane come i miei nipoti e so che sei stimato da tutti anche da chi non ti condivide
ti ribadisco che nel mare di ipocrisia imperante nella nostra civiltà tu sei una luce che splende di verità e saggezza
tra le cose che ci differenziano forse e che io sono credente e tu forse no tu sei vero io a volte troppo diplomatico e pacifista convinto
ma ripeto se nel mondo ci fossero tanti Niccolai penso proprio che sarebbe un mondo migliore e non sono contraddittorio a dire questo
senza nulla togliere a gli altri che scrivono sul forum naturalmente

un saluto di stima e Buona Pasqua
a te in primis e a tutti i forummisti
non credo che si dica così ma ci si capisce

Dio ti benedica sempre
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
La massima der giorno
AUTORE: Dylan Dog
email: -

6/4/2012 - 21:05

Monti, la Fornero e Passera han risollevato l'e'onomia: òra rimane da capì di vale Paese.
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In risposta a: Di tutti del 6/4/2012 - 9:46
Si chiama Volontariato
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

6/4/2012 - 17:38

A casa mia si chiama Volontariato, esiste da tempi immemori e generalmente si fonda su un particolare presupposto: quello di non chiedersi a chi sia ascritta la proprietà privata dell'oggetto delle attenzioni.
L'altro presupposto invece su cui si fonda, è generalmente quello di essere praticato non in cerca di encomi, ringraziamenti o sa Dio che altro, ma per il mero gusto di "fare qualcosa per gli altri", che ciò significhi rispondere ad una pulsione narcisistica o ad una sofisticata forma di egoismo.
I Beni Comuni con tutto ciò hanno poco a che vedere, benché in genere la loro esistenza si fondi su una peculiarissima forma di interesse volontaristico; in realtà al momento, fatto salvo che per quelli identificati da antichi contratti, come appunto gli Usi Civici,non ne esiste una definizione giuridica (non si tratta cioè di Beni Privati, ma neanche di Beni Pubblici, per quanto da entrambi traggano qualche spunto concettuale o inducano a prefigurare sistemi di gestione).
Uno scivolo può divenire Bene Comune se ne è riconosciuta non soltanto l'utilità pubblica, ma anche e soprattutto la proprietà collettiva; il sottoscritto si auspica per il futuro che i Beni Comuni fagocitino progressivamente tutti quelli Privati al fine di superare questo ormai moribondo modello socio-economico, ma fino a che questo processo non si sia innescato e abbia incontrato una sua contropartita legislativa, il criterio per definire se un certo oggetto possa o meno divenire Bene Comune non è certo il suo uso da parte di una sparuta - benché significativa - minoranza di cittadini.
Uno dei principi che rendono un Bene appetibile per il suo trasferimento ad una proprietà collettiva è la sua "unversalità" e, a onor del vero finché qualcuno non mi dimostra che anche il Serchio è una via di comunicazione utilizzabile dalla maggioranza dei cittadini, della collettivizzazione del tuo scivolo - caro Marco - a me personalmente non interessa un granché e, ti dirò, che se te o chi per te ve lo sistemate impiegando vostri tempo e denaro, non soltanto non riterrò plausibile che un'Amministrazione - che in qualche modo dovrebbe rappresentare anche me - non vi debba proprio alcun ringraziamento, ma neanche che vi impieghi un solo centesimo delle risorse pubbliche!
Figuriamoci: si tribola per farsi restituire il principale dei Beni Comuni, l'Acqua e te me ne vuoi eleggere uno che è rappresentativo del sollazzo di cinque o sei persone?
Oppure ti aspetti che il tuo lavoro di Volontariato venga premiato con una concessione di sfruttamento privato da parte dell'Amministrazione?
Facciamo una cosa: un bel punto-vendita Ikea accanto allo scivolo...
----------------  RISPONDI





In risposta a: Per Simone del 6/4/2012 - 8:01
grazie
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

6/4/2012 - 12:55

Posso ringraziarti, in fondo cerco di rappresentare quello che penso senza censure con la forza di chi, pur sbagliando esprime un parere, un punto di vista, un aspetto e la consapevolezza di non poter avere una visione completa che di fatto si ottiene scambiandosi opinioni.
Serena Pasqua
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Di tutti
AUTORE: Marco
email: -

6/4/2012 - 9:46

Apro un bar e vi assicuro che ci possono venire tutti, è un servizio pubblico. Ma di chi è il bar, di tutti?, non credo. Faccio uno scivolo per le barche e ci possono venire tutti, è un servizio pubblico: ma di chi è lo scivolo? di chi l'ha fatto e che ci spende per farlo, mettendosi le manine in tasca. Una lista in Consiglio comunale l'ha presa subito a cuore: certo che è una bella cosa, che problema c'è se dei privati si impossessano della sponda per metterla a disposizione di tutti è uno scivolo pubblico no. Ci mancherebbe altro che non fosse pubblico. Un'altra lista dalla mano grossa ma dal cervello fino ha detto se lo volete sistenare sistematelo pure lo scivolo, che già c'era da tempi immemori, ma la propietà è di tutti, è colettiva, è un bene comune diremmo oggi, un uso civico di tutti non di questo o di quello. Credo che i cittadini che a loro spese lo sistemeranno, grazie alla loro passione (del resto si lavora per coltivare le passioni, perchè il lavoro a volte è proprio noioso) dovranno quanto meno avere un encomio solenne dall'amministrazione, per la generosità e altruismo dimostrato. Anche se c'è voluto un po' per fargli capire che ciò che rende pubblica una cosa non è l'utilizzo che se ne fa, ma la proprietà. Concetto difficile, mi rendo conto, e poco trasversale.
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In risposta a: dormi di più! del 5/4/2012 - 22:25
Per Simone
AUTORE: Angiolo
email: -

6/4/2012 - 8:01

Mi piace quello che scrivi al di là del Nizzoli
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In risposta a: perchè ti senti sempre preso in causa? del 5/4/2012 - 21:24
Stat rosa pristina nomine...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

6/4/2012 - 1:17

Mi reputo profondamente Nominalista e non sopporto sentir attribuire nomi, denominazioni, definizioni, epiteti, etc. alle cose, alle persone, alle azioni, ai fenomeni e quant'altro che, anziché rappresentarne il più fedelmente possibile la realtà, la distorcono irreparabilmente.
La confusione nominale ne nasconde velatamente una ben più grave intorno alla comprensione del reale e, per quanto mi reputi politicamente molto molto distante da Niky Vendola, sarebbe pura e semplice mistificazione della verità associarne la personalità politica al Luddismo di cui dal tuo intervento parrebbe essere seguace, sostenitore e probabilmente apologeta.
Personalmente caro Eugenio mi interessa ben poco se da vent'anni non eserciti il tuo diritto di voto: è comprensibile che in un sistema bipolare il Parlamentarismo protenda più ad escludere che ad includere consenso e opinioni, dunque non trovo ne' strana ne' tantomeno riprovevole o raccapricciante la tua condotta elettorale (in fondo quando non c'è più niente o nessuno che ti rappresenta cosa voti a fare?).
Quello che mi turba è la criminalizzazione mirata, il sofisma con cui chirurgicamente tenti di sdoganare improvvidi paralleli fra modi scriteriati di amministrare una Regione e l'ostinata determinazione con cui intere comunità territoriali, o aggregazioni di lavoratori, o altre modalità di contrapposizione frontale e resistenza allo status quo manifestano opposizione e contrarietà.
Per questo mi sento tremendamente chiamato in causa: in primo luogo perché - per amor di verità - vizi e cattive virtù di un amministratore non fanno di lui un Black Block; in secondo luogo perché attribuirgli un erronea collocazione politica significa accostarlo a progetti, visioni e strategie che questi potrà al massimo condividere in minima parte e/o soltanto sulla carta, ma non certo dirigerne gli indirizzi.
La cosa straordinaria Eugenio è però la tua pretesa di poter dire la tua su un Forum pubblico pensando di non innescare reazioni a catena, ivi incluse le mie risposte.
Ma andiamo avanti: tu poni fondamentalmente una questione di metodo (sbagliato) più che di merito; la tua opinione passa in secondo piano se posta in questo modo! Gli interrogativi che il tuo intervento induce a porsi non riguardano il perché da vent'anni non voti, ma piuttosto perché tu voglia mettere in così subdola e tutto sommato maldestra correlazione una specifica declinazione del malgoverno, un'idea nebulosa circa movimenti, mobilitazioni spontanee, aree antagoniste, radicalismo di Sinistra, extra-parlamentarismo, etc.
Verrebbe da pensare che, più che con gli attuali politici, tu ce l'abbia più che altro per qualcosa che da vent'anni non esiste più... e qui la faccenda inizia farsi interessante perché sarà sufficiente rileggere un minimo di storia recente per formulare qualche verosimile ipotesi sulla causa di cotanta nostalgia politica che non credo possa ragionevolmente essere ascritta alla caduta del Muro di Berlino o alla svolta della Bolognina.
----------------  RISPONDI





In risposta a: perchè ti senti sempre preso in causa? del 5/4/2012 - 21:24
A Eugenio = Ingenuo
AUTORE: Lettore del Forum
email: -

5/4/2012 - 22:58

Chi non vota da 20 anni dovrebbe avere....anzi: farci la cortesia di stare zitto per altri 20 anni; poi si ragiona!
----------------  RISPONDI





In risposta a: A Nessuno del 5/4/2012 - 19:58
dormi di più!
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

5/4/2012 - 22:25

caro Tiziano,
le parole non propriamente eleganti non mi hanno mai imbarazzato, semmai, da persona equilibrata quale sei, mi sarei atteso una spiegazione più dettagliata per sopire ogni dubbio in chiunque.
Non mi sorprende invece la scarsa attitudine a ricevere critiche, ma non si può avere tutto.
Serena Pasqua
----------------  RISPONDI





In risposta a: Eugenio, Eugenio... del 5/4/2012 - 19:25
perchè ti senti sempre preso in causa?
AUTORE: Eugenio
email: -

5/4/2012 - 21:24

Intervento a 360° e tu ti senti preso in causa? ti dico che non voto da venti anni! Certo odio profondamente chi oltre a rubare, tutti indistintamente, fa danni fisicamente alle strutture e alle persone. Vorrei sapere perchè tendi sempre a mettere bocca da tutte le parti politica, finanza, economia, cultura, credo che tutti abbiamo dei limiti ed è indice di intelligenza riconoscerli.........
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In risposta a: Che bella politica!!! del 5/4/2012 - 12:53
Profeta in Patria
AUTORE: Lovorreitantod' Maunposso
email: -

5/4/2012 - 21:05

32Mi è capitato tra le mani un articolo che avevo preparato un anno fa da spedire ad un certo giornale perchè lo pubblicasse, ma poi mi è rimasto nel cassetto. Ve lo ripropongo integralmente dal titolo.
BOSSI; IL PIFFERAIO MAGICO CHE NON INCANTA PIU'
Quando la Lega Nord fece la sua apparizione sulla scena politica nazionale, sinceramente non credevo che avrebbe raggiunto un peso tale da condizionare le scelte di un Governo, cosa che invece è puntualmente accaduta. Ho sempre pensato che il successo politico di un leader fosse fortemente collegato alla sua cultura, alla sua preparazione professionale, al suo carisma, al suo senso del dovere ed all'amor di Patria, ma anche lì sbagliavo.
L'educazione ricevuta mi faceva sobbalzare ogni volta che sentivo le parole "terun", "Roma ladrona" e "secessione" dette da un senatore della Repubblica; inorridivo alla vista di camicie verdi, magari con in testa il cappello da alpino, che con la mano sul cuore, come se fosse l'inno nazionale, cantavano il Nabucco alle sorgenti del Po, insieme a baffuti figuranti con elmi cornuti. Ma evidentemente sono un uomo d'altri tempi.
Poi al "senatur" arriva un ictus e sparisce dalla scena; ho provato dispiacere per il caso umano, molto meno per la perdita politica, ma anche lì continuavo a sbagliare, poichè dopo qualche tempo è rientrato a calcare le scene, agguerrito come non mai.
E rieccolo ad alzare il dito medio, a chiamare nano il collega Brunetta e stronzo l'ex alleato Casini, a dare pugni sulle mani che gli offrono il "cinque", a fare discorsi che avrebbero dovuto essere sottotilati, magari in canottiera e col sigaro in mano, muovendo le dita sul microfono come se fosse un piffero. E mentre prometteva cose che anche lui sapeva irrealizzabili, incantava col suo piffero il popolo bue, che continuava ad applaudirlo anche quando, approfittando della sua posizione, fa entrare in politica suo figlio "il Trota" come consigliere regionale a circa tredicimila euro al mese, Il ragazzo non è sicuramente un genio, ha anche l'espressione del pesce da cui deriva il soprannome, ma si capisce subito qual'è il suo compito: sorreggere il padre malfermo sulle gambe e fare l'annuitore e l'applauditore durante i suoi comizi, indossando una T-shirt con la faccia del papà.
Nepotismo ed auto blu mal si addicono al senatur duro e puro, non mi meraviglierei se a breve dovessere essere inquisito per aver speso con disinvoltura i soldi del partito che da sempre Bossi considera come una sua proprietà.
Il Trota sarà l'inizio della sua fine, anche la base più ignorante comincia a svegliarsi dal trance in cui il pifferaio l'aveva portata: Maroni lo ha realizzato subito e cercherà di salvare il salvabile, magari con una ...congiura di Pontida!
Questo era l'articolo, avrei voluto mettere Nostradamus come pseudonimo, ma so che esiste già!
----------------  RISPONDI





In risposta a: la Lega sopravviverà a Bossi del 5/4/2012 - 17:29
Ti rinnovo l'invito a leggere la Dematteo
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

5/4/2012 - 20:33

Memore delle ottime «schiacciatine» che mi hai fatto mangiare a La Tavolaccia e del piglio amichevole e «compagnone» con cui hai sempre trattato i tuoi clienti - incluso il sottoscritto, adolescente già incline al Marxismo - continuerò a rivolgermi a te come ad un vecchio amico, caro Valerio, rinnovandoti lo spassionato invito a leggere «L'idiota in politica» che ripercorre le tappe della Lega secondo una chiave di lettura decisamente innovativa.
Bossi e Maroni incarnano probabilmente due moti contrapposti della galassia leghista, il primo rappresentante del tutto e del suo esatto contrario, incarnazione di un'ideologia flessibile e adattabile ad ogni situazione e momento, il secondo di ispirazione complessivamente più dorotea e lontano dal movimentismo irrequieto e buffonesco eletto a ordinarietà.
Disgraziatamente per la tua visione, la moralizzazione maroniana non potrà per sua stessa natura assicurare al tuo partito lo stesso consenso che il buffone di corte era in grado di garantirgli.
La Lega sopravviverà a Bossi come personalità giuridica, ma come fenomeno politico no: sarà una cosa diversa da quello che è stata e ti lascio immaginare cosa ciò significherà!
----------------  RISPONDI





In risposta a: A Simone 7002 del 5/4/2012 - 17:51
A Nessuno
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

5/4/2012 - 19:58

Rispondere a Nessuno mi fa sentire un pò come Polifemo nell'Odissea,ma è una risposta che devo.
Mi scuso innanzitutto per le scurrilità, mi sono fatto trasportare e rileggendo quello che ho scritto mi sono pentito, ma ormai era partito!
Non lo porto come scusante, ma quando si perdono nottate a lavorare su un progetto anche nei minimi particolari, mi indispettisco quando ricevo una critica e dopo aver risposto la ricevo uguale senza che venga confutata la spiegazione, ma solo per il gusto di ripeterla.
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In risposta a: Che bella politica!!! del 5/4/2012 - 12:53
Eugenio, Eugenio...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

5/4/2012 - 19:25

Comprendo e in parte condivido il tuo sgomento e la tua rabbia, ma il populismo che da prima si manifesta nella forma trasversale dello «'ndo cojo, cojo», quasi a voler tranquillizzare qualunque lettore, mitigarne gli accessi di ira contrapposta e sdrammatizzare con il bene augurale lancio di una pioggia di dardi a tutto campo «nordsudovestest».
Ma purtroppo - avrebbe detto la Fatina a Pinocchio - le bugie hanno le gambe corte e, poiché «la strada dell'inferno è lastricata di buone intenzioni», non tardano le tue Eugenio a manifestarsi animata dalla loro magniloquente e irrinunciabile pulsione anti-comunista che, pur di farsi strada rischia di metterti letteralmente in ridicolo.
La confusione intorno al concetto di «Sinistra Antagonista» è notevole, come probabilmente a quello di «Sinistra Radicale», di «Sinistra Rivoluzionaria» e di «Sinistra Extra-Parlamentare»: il primo binomio di parole sopra elencato è generalmente utilizzato per identificare un'area della «Sinistra Extra-Parlamentare» appartenente all'universo dei Centri Sociali Autogestiti, ovvero a ciò che ha preso forma dalle ceneri della vecchia Autonomia Operaia; di quest'area - che io sappia - Niky Vendola non ha mai fatto parte, se non forse in qualche parentesi della sua lontana adolescenza.
A dirla tutta, l'attuale patron di SEL (leggesi: Sinistra, Ecologia e Libertà) ha da un po' di tempo abbandonato anche la cosiddetta «Sinistra Radicale», quella cioè in cui mediamente i i giornalisti della stampa di regime - che io chiamo affettuosamente «giornalai» (con affetto non nei loro confronti, ma verso i giornalai veri e propri che, con ogni probabilità nel loro complesso saprebbero fare molto meglio dei primi!) - collocano un calderone di soggettività politiche e di movimento, tra cui anche il partito cui sono iscritto, ovvero il PRC, o i comitati NO-TAV.
La strategia di SEL - per quello che mi è dato di capire - non è quella di costituire un polo radical-comunista che escluda a priori la presenza del PD, ma piuttosto di fare di quest'ultimo man bassa attraverso lo strumento delle Primarie, strategia che finora sembra peraltro averle dato ragione.
Ora, a rigor di logica, non si definisce Extra-Parlamentare un soggetto politico sulla base del fatto che non è riuscito ad ottenere una propria presenza in Parlamento nell'ultima tornata elettorale disponibile, ma semplicemente sulla base di quanto i suoi obiettivi programmatici dichiarati prevedano e, per quello che mi sembra di capire, Niky Vendola persegue finalità tutt'altro che extra-parlamentari!
Dunque confonderlo con la cosiddetta «Sinistra Antagonista» o, peggio ancora, con quella «Rivoluzionaria» è un'operazione mistificatoria di prim'ordine: poi, se vogliamo fare della demagogia a buon mercato, facciamola pure, Eugenio, ma fai bene attenzione a dove indirizzi i tuoi fendenti, perché rischi che ritornino al mittente ad una velocità e con una potenza superiore a quella con cui li hai scagliati!
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In risposta a: del
A Simone 7002
AUTORE: Nessuno
email: -

5/4/2012 - 17:51

....hai fatto proprio incavolare il Nizzoli;la sua proverbiale raffinatezza, signorilità e sobrietà in occasione delle festività pasquali va a""caa""
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In risposta a: «L'idiota in politica» di Lynda Dematteo del 5/4/2012 - 15:05
la Lega sopravviverà a Bossi
AUTORE: valerio ciacchini
email: [protetta]

5/4/2012 - 17:29

Egr.io Niccolai, capisco perfettamente la tua allusione, non la condivido per niente e saranno i fatti a darne conferma, perchè ti sorprenderai, ma la Lega Nord sopravviverà a Bossi che proprio qualche minuto fa , sembra abbia rassegnato le dimissioni.
Vedi io non sopporto il fanatismo in tutti i campi, ma quello in politica addirittura mi fa paura, tu pensa che , pur essendo stato tesserato fin dal 1991, non ho mai partecipato ad un raduno di Pontida, proprio per non rischiare di essere coinvolto minimamente da un onda emotiva fanatica e per rimanere nella mia posizione fredda di semplice tifoso, pur ovviamente comprendendo il significato aggregativo e festoso di quel raduno. Diciamo che sono un leghista atipico, federalista e non secessionista, Maroniano dal 1995 quando anche lui rischiò l'espulsione per la sua contrarietà al secessionismo, cosa che invece accadde a me.
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In risposta a: accetto la critica.... del 4/4/2012 - 19:17
Caro Ciacchini, e iscritti a qualsiasi partito
AUTORE: NOSTRADAMUS
email: -

5/4/2012 - 17:00

La base, per quanto candida e pulita, nulla può fare se ai vertici ci sono persone che non hanno un briciolo di coscienza... anzi... la base stessa, a sua insaputa, diventa complice di un sistema corrotto e marcio. I partiti di oggi, non sono più credibili.... hanno finito... la società civile (quella non verticistica, ma trasversale) ha già dato parecchi segni di insofferenza e vedremo alle prossime elezione che i partiti (indipendentemente dal colore), non supereranno tutti insieme il 50% dei voti!!! Ricordatelo. E' finità l'era dei partiti e delle mazzette... Da chi diranno di essere stati eletti?
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In risposta a: Ti voglio venire incontro del 4/4/2012 - 21:50
«L'idiota in politica» di Lynda Dematteo
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

5/4/2012 - 15:05

Caro Valerio Ciacchini, ho interrotto il mio post ieri sera prima di poterti invitare ad una sana lettura: una copia del libro cui alludo mi è stata gentilmente regalata da una carissima persona; me lo sono andato a finire di leggere proprio in Francia, stato da cui la sua autrice proviene.
Non ti racconterò il contenuto di questa piccola perla della ricerca politologica e antropologica, evitando di toglierti il gusto della sorpresa tu decidessi di accogliere il mio invito, ma ti dirò, alla luce delle sensatissime riflessioni della Dematteo sull'argomento, che non mi aspetto minimamente che l'establishment bossiano possa essere disarcionato dalla leadership leghista: si può vivere senza un rene, ma non senza cuore, cervello e fegato!
La Lega e Bossi formano un binomio inscindibile: non c'è e non ci può essere Lega senza il Senatur; il meccanismo di inversione che porta «lo scemo del villaggio» ad addomesticare le folle, ad assurgere a pastore implacabile e a guida inestinguibile non può prescindere o fare a meno del suo malsano creatore.
Tutti sono sacrificabili a Bossi, specie se colti, edotti, intelligenti e/o preparati, perché possono mettere in crisi il meccanismo stesso, la linfa che alimenta l'esistenza della Lega; soltanto un inferiore (o surrogati) più rappresentativo di Bossi stesso (ad esempio il Trota) può instillarsi al suo posto senza pregiudicare il meccanismo di riproduzione del Leghismo.
Ti rinnovo l'invito, auspicando che tu possa comprendere quanto tu sia stato pedina di un'oscura trama, assolutamente verticistica e piramidale, il cui formulatore-regnante altri non è se non «il re del villaggio globale padano» che trasmetterà la sua funzione in forma assolutamente ereditaria, come in una sorta di colossale pseudo-monarchia.
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In risposta a: del
Che bella politica!!!
AUTORE: Eugenio
email: -

5/4/2012 - 12:53

Come volevasi dimostrare, non c'è nessuno e dico NESSUNO che si salva destra sinistra centro, sono una massa di ladri alle spalle della gente e ci prendono per il culo. Sono 20 anni che non voto più e ho avuto ragione su tutti i fronti, rimborsi elettorali a questi ladri con il mio voto non li faccio prendere. Leggo sul forum diatribe litigi offese per certa gente che non si merita nulla, leggo di difensori della sinistra antagonista considerata pura, infatti al giunta Vendola non ha avuto indagati ahahahaha, PEGGIO MI SENTO!!! Oltre a rubare fanno anche i danni. Meditate gente, meditate. Adesso contatto Lusi sento se mi presta 100000 euro per ristrutturare casa.
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