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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Come ogni sabato dall'inizio della bella stagione
il circondario si svuota: regna il silenzio.
Tapparelle abbassate, luci spente, stanze vuote
Provo .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: figura di merda del 27/3/2012 - 19:18
roberta ragusa X Micheletti
AUTORE: marisa
email: [protetta]

27/3/2012 - 19:28

caro Micheletti,non sei un bischero qualsiasi!!non ti accuso di aver promulgato false notizie,ma vorrei/vorremmo capire chi è questo "familiare" che ti ha raggirato!!!o,perlomeno,che tu lo dica alle forze dell'ordine,perchè non solo verso noi lettori e frequentatori di facebook è stata non solo illusoria,ma denigratoria nei confronti di questa madre!!! tu sei stato onesto alla chiarificazione,non devi scusarti e dichiararti di poco valore.è spregevole solo quando le notizie,sia da persone comuni che da giornalisti,vengono divulgate per fini oscuri!!!!
Distinti saluti
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In risposta a: roberta ragusa del 27/3/2012 - 19:01
figura di merda
AUTORE: u.m. (umberto micheletti)
email: -

27/3/2012 - 19:18

Mi merito tutti gli insulti e i successivi discrediti per avere diffuso una falsa notizia. Le cose da me scritte mi erano state dette con una voce esultante da un parente stretto della famiglia. I carabinieri erano andati sì a riportare la notizia che era stata vista e ritrovata Roberta, ma la persona non era quella giusta.
Mi scuso anche se le scuse sono improprie e servono a ben poco, ma ero in buona fede data l'attendibilità del referente.
Chiudo questo post con un'amarezza che mi toglie il respiro e non certamente per il seguito che ne deriverà, ma per aver creduto senza verificare.
scusate ancora.
Umberto Micheletti che non deve essere qui considerato uno de "La Voce del Serchio", ma un bischero qualsiasi.
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In risposta a: del
roberta ragusa
AUTORE: marisa
email: [protetta]

27/3/2012 - 19:01

buonasera a tutti voi della redazione!!vorrei un chiarimento:avete scritto davvero voi de "La Voce del Serchio" che la signora Roberta Ragusa si era rivolta ad un comando di carabinieri per confermare la sua esistenza in vita?????ne stanno parlando e riportando articoli,ma non sono sicura di questa veridicità di notizia.se non siete gli autori di quest'anteprima vi ho avvertita in modo che possiate prendere i provvedimenti necessari per tacere queste voci.Distinti saluti
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AUTORE: Giorgio Marianetti
email: -

27/3/2012 - 17:55

Grazie Professor Della Croce per il suo elogio al mio articolo . Mi creda l'ho scritto in pochi minuti tanta era la nostalgia e , per questa, la voglia di liberarmi di cio' che elaboravo dentro.Antonio era una persona particolare, squisita, singolare, con i suoi scatti , le sue originalita' , ma soprattutto con la sua immensa intelligenza e cultura .Mi faceva piacere , ogni volta che lo incontravo , scambiarci due parole; ma soprattutto mi dava un vero e unico senso di contentezza il sapere che ,una tale figura , era un vecchianese. Non so' lei ma quando ho saputo che le ceneri sarebbero rimaste a Lisbona ,sono rimasto come dispiaciuto, quasi ho avvertito un senso di disagio. Non e' egoismo , mi creda, ma sono fermamente convinto che una comunita' che si rispetti , come deve farsi carico dei problemi o delle problematiche dei suoi figli piu' sfortunati , al tempo stesso deve compiacersi e deve raccogliere alcuni frutti di cio' che hanno seminato i suoi figli migliori. Antonio era un personaggio internazionale, un cosmopolita e, per un personaggio della sua levatura, e' giusto che sia cosi', ma amava il suo paese, soprattutto amava i vecchianesi, quelli piu' genuini, piu' caratteristici, amava il nostro dialetto, amava il nostro lago. Era un vecchianese. Per questo Vecchiano deve adoperarsi affinche' di Antonio resti qualcosa di veramente concreto; e credo che l'impegno lo debbano prendere proprio i suoi amici vecchianesi, affinche' Vecchiano , tramite il suo famoso figlio, sia conosciuto in tutto il mondo. Ho un sogno : la nascita di una casa museo, di una fondazione a suo nome. Vicino avevamo Puccini.Diamoci da fare.
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AUTORE: in ricordo di Antonio
email: -

27/3/2012 - 12:30

E’ vero, non amava i disonesti e gli indifferenti.

Credevo che la letteratura mettesse gli uomini e le donne che, scrivendo, la servivano, al di sopra dei battibecchi terrestri. Ho capito che non era così. Credevo che la morte creasse imbarazzo ai polemisti, spegnesse le tifoserie, se non per rispetto, almeno per buon gusto. Non è stato così, in occasione della morte di Antonio Tabucchi.

Il Giornale ha sostenuto che: “I critici non potevano criticarlo”, “raccontò solo il Pessoa che faceva comodo alla sinistra dei salotti”, i suoi romanzi non erano granché, la faziosità faceva velo alla sua intelligenza, disprezzava la gente comune. Ne avrebbe sorriso, Antonio, di quelle due pagine così disciplinatamente maligne. Così prevedibili. Ne avrebbe sorriso come sapeva sorridere lui, senza sguarnire, neppure per un attimo, la dolorosa lucidità dello sguardo. È vero, non amava certi italiani, quelli “che quando si sposano vanno in vacanza alle Seychelles e quando tornano sul loro volto non c’è scritto niente… sono solo abbronzati”, quelli che votano Berlusconi sperando di non dover più pagare le tasse, quelli che digeriscono disonestà e diseguaglianze difesi dall’armatura della loro indifferenza.

Non li amava, ma gli mettevano addosso quella tristezza carica di compassione che rendeva il suo sorriso così intenso e il suo stile (che definirei “della passione controllata”), così prezioso ed efficace. Mi era terribilmente caro, Antonio Tabucchi. Mi mancherà molto.

Lidia Ravera
Il Fatto Quotidiano, 27 marzo 2012
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In risposta a: Oggi è difficile ........... del 26/3/2012 - 16:00
da un piccolo poeta ad un grande scrittore
AUTORE: poeta by FF
email: -

26/3/2012 - 19:56

non l'ho mai conosciuto personalmente e di questo me ne dispiaccio e se manca a me come persona (ma non le sue opere che sono eterne, vedere le traduzioni del grande poeta Pessoa ecc)credo proprio al dolore profondo di chi l'ha conosciuto personalmente anche nella sua umanità.
Concordo con lei che Vecchiano tra i quali io per primo sia fiera di dedicare una strada o una piazza al nome di Antonio Tabucchi che ha portato di questo paese in alto l'onore.
la cultura è l'unica via insieme alla musica che ci allontana dalla noia e dalle banalità di ogni giorno.

Un sincero saluto, e per chi ci crede come me, la Sua Anima vivrà per sempre in un sogno vivo solido e senziente in attesa della resurrezione dei corpi, grazie anche al tatto dei nostri pensieri.
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In risposta a: del
Ciao Antonio
AUTORE: Bruno Sermonti
email: -

26/3/2012 - 18:21

Da bambini abitavamo vicini di casa..Antonio era un pò più piccolo di me ma giocavamo spesso insieme..noi e tanti altri bambini..L'ultima volta ci siamo incontrati a Migliarino circa un anno fa..un lungo abbraccio come saluto..e al mio "Come stai?" la sua risposta fu.." Si stava bene solo quando si camminava scalzi.."..
Vecchiano e nessuno dovrà mai dimenticarlo..
Grazie Antonio.
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In risposta a: in ricordo di Antonio Tabucchi del 25/3/2012 - 23:43
Sono rimasto ...
AUTORE: Napolitano Francesco
email: -

26/3/2012 - 17:19

... veramente male quando ho appreso la notizia, e mi sono detto che era troppo presto perchè avrei voluto ascoltare ancora il suo pensiero non appena se ne presentava l'occasione. La mia mente è ritornata al maggio dello scorso anno, quando ho vissuto una bella serata, in cui ho ascoltato e conosciuto meglio una persona che si faceva ascoltare per il suo linguaggio lineare e una capacità espositiva non comune. Mancherà a tutti quelli che lo hanno conosciuto e, penso, che uno dei modi per ricordarlo è quello di riascoltare tutti insieme il suo discorso di quella sera di maggio.
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In risposta a: del
Oggi è difficile ...........
AUTORE: Ultimo
email: -

26/3/2012 - 16:00

......... non pensare ad Antonio. Ho letto il pensiero di Ovidio Della Croce, che non conosco personalmente, e lo condivido. Le radio e le televisioni di molti Paesi hanno programmato iniziative per onorare e ricordare Antonio e mi auguro che anche Vecchiano, più di tutti, onori il più prestigioso dei suoi figli. Credo che sarebbe un dovere ricordalo alle future generazioni dedicandogli strade e piazze, cosi come è successo a Torre del Lago per Giacomo Puccini. Sarebbe giusto onorarlo dedicandogli una " via Pessoa " via Requiem " via Pereira" e la via o piazza principale al suo nome " Antonio Tabucchi ". Credo che i vecchianesi ne sarebbero contenti. ....... Ultimo.
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In risposta a: in ricordo di Antonio Tabucchi del 25/3/2012 - 23:43
Omaggio a Tabucchi
AUTORE: Ovidio Della Croce
email: -

26/3/2012 - 11:09

Caro Giorgio Marianetti,
ho letto più di una volta il tuo ricordo di Antonio Tabucchi. L’ho trovato bello, se si può usare la parola bello in queste circostanze.
Sicuramente Vecchiano organizzerà “adeguate riconoscenze” per uno dei suoi “figli migliori”. Non sappiamo il perché, ma se ne vanno via sempre le persone migliori. Tutti i grandi giornali italiani e internazionali e anche i siti più importanti e quelli delle case editrici in questi giorni ricordano Tabucchi.
Intanto stasera Rai 3 trasmette Sostiene Pereira. La direttrice di “Casa Pessoa” annuncia che il 2 aprile ci sarà una maratona di lettura integrale di Requiem. Sicuramente qualche amico vecchianese partirà per Lisbona per partecipare al funerale di Antonio Tabucchi giovedì 29 marzo.
Sarebbe bello (posso dire bello?) che in questi giorni succedesse qualcosa anche a qui da noi, magari in contemporanea con il funerale di Lisbona di giovedì, spero anche con lo stemma del Comune di Vecchiano.
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In risposta a: La risposta!? del 26/3/2012 - 9:48
Grazie
AUTORE: Vecchianese
email: -

26/3/2012 - 10:20

Ho capito la risposta, la domanda era schietta ma non cattiva, lasci pure a lavorare i suoi "meccanici".
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In risposta a: La Risposta????? del 26/3/2012 - 9:14
La risposta!?
AUTORE: Dirigente PD (di base) ma, base dimolto bassa.
email: -

26/3/2012 - 9:48

E' valida la prima! caro vecchianese, e uno 'ncapo alla giornata ha da fare anche qualcosa di altro o per far prima "qualcos'altro" e si va oltre.
Per l'intanto facciamo lavorare "i meccanici" augurandoci un bel rinnovamento politico/elettorale con uomini e leggi elettorali nuove ed anche "apparentamenti" nuovi perchè pochi ma buoni e soprattutto soli non si combina neppure il primo nucleo dello stare insieme e cioè la famiglia; figurarsi una Nazione, un Unione Europea o Nazioni Unite che di fatto non ci sono mai state e dai più auspicate.
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In risposta a: Non è ancora andata caro vecchianese e Martino del 24/3/2012 - 20:45
La Risposta?????
AUTORE: Vecchianese
email: -

26/3/2012 - 9:14

Ho letto i bei discorsetti ma non ho capito la risposta, bastava dire.
Si, sono solidale con il Governo nel cambiare l'art.18.
No, intendo interfacciarmi con i miei dirigenti affinché questa riforma non passi in Parlamento.
Io poi non sminuirei i numeri, se il PD esce il Governo finisce qui.
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In risposta a: del
in ricordo di Antonio Tabucchi
AUTORE: Giorgio Marianetti
email: -

25/3/2012 - 23:43

Quando muore una persona che conosco sempre il mio cuore si rattrista;
quando muore un vecchianese sono ancora piu’ triste;
quando ho appreso la notizia della morte di Antonio Tabucchi sono rimasto immobile , attonito, quasi incredulo, come se il mio cervello rifiutasse la notizia, come se Antonio fosse uno dei miei cari, uno della mia famiglia.
E allora , come per una sorta di rivalsa, a convincermi che non fosse vero, sono andato indietro nella memoria, a trovare immagini di lui, sempre sorridente, sempre instancabile a conoscere, sempre acuto e profondo nei suoi giudizi , sempre e soprattutto come un vecchio amico: e lo ricordo in due pranzi, insieme ad altri ,al mio casotto sul lago ,che lui tanto amava, e presso l’abitazione di campagna degli amici Gino e Nello del Corso. Momenti che si ficcano indelebili nella mente, per tale personaggio . Leonido mi chiamava amabilmente; e come era felice di stare in posti semplici, insieme ad amici semplici ma genuini. Grande Antonio , hai dato lustro a Vecchiano, sicuramente sei fra i suoi figli migliori, e per questo, come si addice ai grandi , meriti adeguate riconoscenze.
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In risposta a: del
CIAO ANTONIO nn ADDIO
AUTORE: Andrea Balestri
email: -

25/3/2012 - 19:59

Uomo dalla parola e dal magnifico esempio, di degna ammirazione; un animo gioviale con una forza ferrea e di una incontrollabile scrittura dovuta ai tuoi successi , con la tua perdita la nostra letteratura italiana ( e nn solo)subisce un effetto devastante.
Ti ricordo Antonio: Andrea
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In risposta a: Antonio del 25/3/2012 - 15:35
L'ultima volta che ..........
AUTORE: Ultimo
email: -

25/3/2012 - 18:32

........ che ho visto Antonio è stato circa un anno fa alla " Casa del Popolo " a Migliarino ....... in quella circostanza ho trovato strano il Suo modo di parlare ....... non mi era sembrato il solito Antonio ........ forse la malattia cominciava a farsi sentire. Per motivi personali sono andato via prima che lui finisse di parlare .......... ci siamo salutati da lontano, con un cenno della mano ........ mai avrei pensato di non rivederlo più. Non voglio tediare gli amici del forum, ma in questo momento di tristezza mi viene solo sa salutare Antonio .......... Addio Antonio un giorno ci ritroveremo là dove non esiste odio e rancore ma solo amore.
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In risposta a: Antonio del 25/3/2012 - 15:35
Antonio Tabucchi
AUTORE: ovidio
email: -

25/3/2012 - 17:07

Vediamoci a Migliarino...
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In risposta a: Antonio del 25/3/2012 - 15:35
Dal " Il sole 24 Ore "
AUTORE: Ultimo
email: -

25/3/2012 - 16:12

È morto a Lisbona Antonio Tabucchi

Lo scrittore Antonio Tabucchi è morto stamattina a Lisbona dopo una malattia, all'età di 68 anni «a seguito di una lunga malattia», ha riferito il suo traduttore in francese, Bernard Comment. La notizia è stata confermata dalla casa editrice Feltrinelli. Tabucchi era nato a Pisa nel 1943. Lo scrittore è stato uno dei maggiori conoscitori e divulgatori dell'opera di Fernando Pessoa ed è divenuto noto al grande pubblico con "Sostiene Pereira".

Posso solo aggiungere che sono ancora molto turbato e quadi incredulo per la perdita di un grande scrittore e un vero amico.
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In risposta a: del
Antonio
AUTORE: g.p.
email: -

25/3/2012 - 15:35

Leggo su televideo la notizia della scomparsa di Antonio Tabucchi.
Ricordiamolo tutti insieme.
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In risposta a: Caro Alessio, la tua analisi "forse" sarà anche del 24/3/2012 - 12:06
Art.18 e dintorni
AUTORE: leonardo bertelli Migliarino
email: -

24/3/2012 - 23:27

La riforma del lavoro appena presentata ha senza dubbio alcuni aspetti positivi, almeno là dove estende diritti a quei lavoratori che non erano tutelati. Ma da qui a dire che risolva il problema occupazionale, e in particolare per i giovani ce ne passa.In Italia
c'è bisogno di misure per lo sviluppo, non di fare norme che facilitino i licenzizmenti.Bisognerebbe ridurre i tributi sul lavoro per lavoratori e aziende e invece si aumentano le tasse, si parlava di una patrimoniale su i grandi redditi, anche immobiliari, e invece arriva l'IMU (ICI) sulla prima casa per tutti.Certo i nostri conti pubblici sono un piangere e nessuno vuol fare la fine della Grecia, ma questa crisi la devono pagare sempre i soliti: lavoratori e pensionati.Ma torniamo alla riforma del mercato del lavoro e in particolare sulla norma dell'articolo 18 che riguarda i licenziamenti per motivi economici:secondo me, oltre che essere una fregatura per i lavoratori,è stata scritta e pensata in modo assurdo anche per le aziende che eventualmente ne facessero uso.Se io datore di lavoro, di una PMI, decido di ridurre il personale per motivi economici, o finto tali,vado incontro a pagare delle cifre che forse è difficile sostenere.Mettiamo il caso che decida di licenziare 5 dipendenti e che paghi loro quello che prevede la legge.Mettiamo ancora che il giudice mi ordini di pagare ad ogni lavoratore 21 mensilità ( nel mezzo tra 15 e 27)lorde più i rispettivi contributi e più il rispettivo tfr.Se sono lavoratori fulltime, 4° livello siamo sui 1300 euro mensili (lordi circa 1800)viene fuori la bella cifra di circa 38.000 euro cadauno ( x 5 = 190.000) a cui sono da aggiungere sempre i contributi e il tfr.Ho paura che questo imprenditore o ci ripensa o chiude l'azienda.Ma la sig.Marcegaglia e gli altri come lei c'erano a quel tavolo o pensavano ad altro,le PMI sono la vera ricchezza dell'economia italiana, già sono strangolate dalle banche e invece di aiutarle ad uscire dalla crisi si mettono in croce con provvedimenti assurdi per loro e i loro dipendenti.Visto che il governo ha scelto la strada del DDl faccio appello ai parlamentari del mio partito(c'è ancora qualcuno di sx) che in parlamento si facciano quegli aggiustamenti che modifichino in maniera equa e intelligente le storture presenti in questa (sic) riforma.
P.S.Voglio fare una domanda a chi scrive e legge il forum della Voce:ma secondo voi questa riforma (o pseudo tale) è COSTITUZIONALE?
Si applica per i lavoratori privati e non a quelli pubblici...perchè?????
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In risposta a: Voglio un sussulto del 24/3/2012 - 19:41
Non è ancora andata caro vecchianese e Martino
AUTORE: Dirigente PD (di base) ma, base dimolto bassa.
email: -

24/3/2012 - 20:45

Il governo precedente con 100 deputati più delle sinistre a sgovernato l'Italia fino a che ha potuto, ha arricchito i già ricchi più che ha potuto, poi i partiti alleati di Casini e Fini levando il loro sostegno al cav. di Arcore hanno cercato di rimediare al fallimento totale della Nazione Italia ma, c'è sempre un ma.
Non andando a nuove elezioni, non abbiamo più nani e ballerine nei Ministeri e a capo del Governo, ma sono rimasti padroni di quella scatoletta che pigiandoci con un dito stabilisce se una legge od un disegno di legge deve passare o no.
Pensate veramente che un quarto di parlamentari iscritti al PD possa davvero fare o cambiare leggi o i provvedimenti del Governo Tecnico?
Il governo ha si una larghissima rappresentanza Parlamentare: Bossi prima era con loro e Di Pietro con noi (PD) ma non cambiano i rapporti di forza anche se sono all'opposizione, eppoi se quegli sciagurati di Diliberto che fu Ministro e Grillo Beppe si mettono a far quelle stupide comparsate con le magliette è inutile poi sperare nei "sussulti" noi del PD si fa quel che si può e la richiesta di non andare subito ad elezioni dopo un governo Berlusconi da parte dei dirigenti PD era realistica perchè a mio avviso si era circondati sia da destra che da sinistra da (voglio esser buono) emeriti sciocchini.

Speriamo di guarire presto, perchè l'illusione di far come Lenin portò quel popolo e noi Comunisti in marcia 74 anni per niente e di contro chi voleva diventar ricco come il fratello di Paolo Berlusconi ed era povero, ora lo è di più.
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In risposta a: Voglio un sussulto del 24/3/2012 - 19:41
PD assordante
AUTORE: yeye
email: -

24/3/2012 - 20:44

Te credi ancora in Bersani e nel PD... Bah.

Se si potesse avere un governo tecnico da qui ai prossimi 100 anni io lo voterei subito.

Basta chiaccheroni ( di qualsiasi bandiera) tutti a casa L'italia ha bisogno di professionisti.

E' velo l'atricolo 18 è delicato ma.....
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In risposta a: C'è chi vince e chi perde ... ormai è andata !! del 23/3/2012 - 21:28
Voglio un sussulto
AUTORE: Vecchianese
email: -

24/3/2012 - 19:41

Spero non sia andata, spero che in sede parlamentare, quelle parti del disegno di legge che fanno così male vengano ritirate, ma quello che vorrei veramente vedere é una presa di posizione da parte dei dirigenti locali del PD dichiarandosi fermamente contrari all'annichilimento dell'art.18, fatevi sentire per la miseria il vostro silenzio é assordante.
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In risposta a: Ma di cosa stiamo parlando? del 24/3/2012 - 11:14
Caro Alessio, la tua analisi "forse" sarà anche
AUTORE: Osservatore 1
email: -

24/3/2012 - 12:06

..giusta ma l'ho già vista sperimentata su una pianta di geranio messa a dimora dal mio vecchio Capostazione di Migliarino (non era Pardini e neppure Berrugi) quella era gente pratica e se il geranio od un pomodoro aveva bisogno d'acqua, non ne parlavano a giornate intere con tutta la famiglia, annaffiavano e basta!

nb; "utilità" la piccola targhettina che vedo sulle magliette, mi resta molto utile per vedere il diritto o il rovescio, il davanti o il dietro.
bona
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In risposta a: Ancora dubbi del 24/3/2012 - 8:46
Ma di cosa stiamo parlando?
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

24/3/2012 - 11:14

L'indirizzo economico di un Paese deve essere letto nel suo complesso e non a partire da un provvedimento che fa impallidire l'inesistente diritto del lavoro cinese, indiano o rumeno.
La prima cosa da fare è quella di osservare le linee di tendenza della scuola pubblica, ovvero la fucina produttiva del domani: proliferano gli istituti tecnici e professionali, mentre i licei subiscono contrazioni pesanti; questo dato non si conforma in alcun modo con la vocazione agricola e turistica del Paese.
Si tende a formare e ad inquadrare fin da subito una manodopera a basso costo e a competenza limitata da collegare preventivamente alle attività di manifattura: il dato è estremamente preoccupante, specie se accostato al depennamento di preziose ore di storia e ad un quadro generale di risorse sempre più risicate.
Il fior fiore della manifattura, la cosiddetta PMI non si giova in alcun modo delle modifiche all'Art. 18: laddove siano occorsi anni per reperire sul mercato «la persona giusta» da impiegare in azienda, si fanno i salti mortali per preservargli il posto anche in tempi di vacche magre.
Il vero problema alberga presso quelle grandi aziende di manifattura che da anni impongono al Paese i loro Dictat (FIAT, Breda-Ansaldo, FinMeccanica, Oto-Melara & C.) e in particolare presso tutte quelle imprese, solitamente di grandi dimensioni, più attratte dalla prospettiva di profitto finanziario che da quella di «produrre» ciò che il codice ATECOFIN della propria P. IVA disporrebbe loro di produrre.
L'esubero è un concetto incomprensibile per il lavoratore che a buon diritto potrebbe avvertirlo come sopraggiunta incapacità soggettiva dell'imprenditore di creare profitto, specie in queste grandi aziende che hanno raschiato dal loro start-up ad oggi tutto ciò che si poteva senza mai sviluppare correttamente il loro core business, ma vivendo di collusione politica.
Nessuno si faccia illusioni dunque, perché questo provvedimento non soltanto non porterà alcuna modifica della condizione giovanile, se non quella di ulteriore precarizzazione dovuta all'espulsione dal mondo lavorativo anche dei propri genitori o nonni.
Forza con le magliette e... mi sa che Lutero stavolta non ha tutti i torti.
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