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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Come ogni sabato dall'inizio della bella stagione
il circondario si svuota: regna il silenzio.
Tapparelle abbassate, luci spente, stanze vuote
Provo .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: Senza se e senza ma del 21/3/2012 - 10:58
ma questa è dittatura
AUTORE: Rita Ve
email: -

21/3/2012 - 16:16

Marco si definisce moderato e poi scrive: "non è il momento di fare i buoni con avversari politici in tutto e per tutto."
E si svela per quello che è: intollerante. Dà definizioni assolutamente irrispettose di persone che hanno la loro dignità come ogni persona ha e deve avere. Gli ricordo la Costituzione...
D'altronde l'ASTIO con cui scrive certe cose denota la paura che ha.
La Consulta riunisce tutte le associazioni di volontariato del territorio e non PUO' e non DEVE escluderne alcuna.
Per quanto riguarda il dilettantismo è di tutte le associazioni. Ma forse Marco scambia la genuinità e la spontaneità come difetti. Mah?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Senza se e senza ma del 21/3/2012 - 10:58
Associazionismo
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

21/3/2012 - 15:40

Caro Marco, confesso che in materia di volontariato non sia proprio ne' l'esempio più fulgido, ne' il maggior esperto: ne ho sempre praticato poco, talvolta inconsapevolmente, talaltra addirittura contro la mia volontà.
Ho sempre cercato di assumere un profilo tendenzialmente "laico" rispetto alle organizzazioni volontaristiche, pur mantenendo con una moltitudine di loro iscritti o attivisti ottimi rapporti, un po' per oggettiva mancanza di tempo e un po' per scarsa convinzione e forse - lo confesso - attitudine.
Se tuttavia suggerisco ai «bravi ragazzi di T&F» di compiere un certo tipo di percorso non è implicitamente per fornire loro un valido escamotage: la verità è che creare un'associazione culturale e/o no-profit senza nessun altro fine che non sia quello dichiarato ai sensi statutari, non è semplice come sedersi intorno al tavolo di un notaio o di un avvocato, redigere un atto e i chi s'è visto s'è visto.
Avere le carte in regola per far parte di un organo come la Consulta non è una mera operazione giurisprudenziale: il consenso che si crea intorno alle persone è lo stesso che permette loro anche di essere elette nel momento in cui decidano di candidarsi per un'elezione, ma ahimè, la passione, la determinazione, l'ostinazione, la dedizione con cui a quel consenso (che, è bene sottolinearlo, tutto è meno che politico) sono approdate è un altra cosa.
Far parte di o creare ex-novo un'associazione implica sacrificio, spirito di corpo, identificazione con i suoi principi e dispendio di risorse umane e/o, non di meno, economiche.
Non si approda dunque ad un'organizzazione compiuta semplicemente istituendo un nuovo soggetto giuridico a partire da un gruppo di persone esistente: se il collante di quella collettività è eminentemente politico, difficilmente potrà replicare sé stessa in un percorso culturale o volontaristico.
Si può costituire un'associazione intorno alla memoria del Carducci o del Pascoli, o con l'intento di supportare individui o collettività in qualche operazione quotidiana, etc., ma non sulla base di una complicità politica, un'irredentismo malcelato o semplicemente dello «stare bene insieme».
Le iniziative politiche hanno tutt'altro sapore rispetto alle altre e sottendono un interesse strutturalmente irriducibile e difficilmente mascherabile.
Quindi non diffiderei di nessun nuovo soggetto associativo costituito in ragione del perseguimento un canonico obiettivo volontaristico, neanche se costituito dai «bravi ragazzi di T&F» (e lo sono perché - presi uno per uno - lo sono veramente): il vero problema è che quel contenitore non fornirebbe loro gli stessi presupposti di natura eminentemente politica che li tiene insieme in T&F.
Presi fuori dal PRC il sottoscritto e Federico Meini, se coinvolti in una discussione sul tema spettacolo, arte e cultura, si troveranno a discutere molto animatamente a partire da due concezioni - per certi versi - diametralmente opposte: il sottoscritto ritiene che queste discipline debbano essere mosse anche da una ragione economica, cioè produrre reddito premiando l'applicazione e le competenze di chi le pratica come un qualunque altro lavoro, mentre Federico non è certamente di questo avviso, o almeno non lo è per buona parte.
Ciò che tiene insieme le persone è generalmente un monotema, un certo indirizzo e non tutto lo scibile umano: è più probabile ad esempio che un generico sedicente di Sinistra possa trovare migliore sponda alle proprie attività nella Pubblica Assistenza piuttosto che nella Misericordia, o che abbia in gloria il Rock Blues o che un sedicente di destra possa più facilmente simpatizzare per Gabriele D'Annunzio che per Pablo Neruda; ma non sta scritto da nessuna parte che ciò avvenga sempre e sistematicamente.
La statistica fornisce indicazioni soltanto sulle probabilità, ma non definisce con certezza alcuna regola: dunque un'associazione volontaria genericamente incline a lavorare «per il bene di Vecchiano» non può essere o rappresentare nient'altro che un indirizzo politico.
Vogliamo scommettere che qualunque altro monotema - tipico target di una qualsiasi associazione di volontariato - anziché tenere uniti i «bravi ragazzi di T&F» diviene motivo di contrapposizione tra loro?
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AUTORE: Simone Cioli
email: -

21/3/2012 - 15:31

Il dibattito è sempre più interessante e fino ad ora ho letto i post soppesando ogni singola parola. Ma credo ci sia un errore di fondo su molti post.
L'errore, a mio avviso, sta nel fatto che si vuole dare lo stesso significato alle parole "partito" e "politica", e dunque dare lo stesso significato alle definizioni "apartitica" ed "apolitica".
Chiunque di noi, in piazza, al mare, al mercato, quando esprime una propria opinione o idea, da libero cittadino, fa "politica".
Anche le Associazioni di volontariato, con la loro attività, fanno politica. E' innegabile. Non occorre partire da Socrate o Platone: politica culturale, dello spettacolo, dell'inclusione sociale e chi ne ha, più ne metta. Insomma quando un'associazione di volontariato fa attività, fa anche politica perché "esprime", perché fa "promozione" e perchè attua delle scelte. Altra questione inceve è la definizione "apartitica": che significa non appartenere ad alcun partito o ad un'ideologia di partito. La differenza è palese.
Tanto è vero che nella stragrande maggioranza degli Statuti delle associazioni di volontariato (statuti depositati con atto giuridico), che sono quelli fatti bene, soprattutto se l'associazione è iscritta al registro provinciale del volontariato come quella di cui fa parte il sottoscritto, è evidenziato, generalmente nel 1° articolo dello statuto la seguente dicitura: "... omissis... è un'associazione volontaria che svolge la la propria attività senza scopo di lucro ed è un'associazione aconfessionale e apartitica".
Non appare la parola "apolitica": non può apparire.
Quindi tornando a noi, l'associazione culturale Tradizione e Futuro, sebbene si definisse anche per Statuto, "apartitica", è chiaro che resterebbe formalmente il richiamo partitico ad una lista civica che oggi è in consiglio comunale e rappresenta l'opposizione. Si, mi si potrebbe dire che la lista civica non è un partito, ma credo che se siamo persone intelligenti e perspicaci ci possiamo risparmiare questa obiezione. La forma, in questo caso, è anche sostanza. Sempre secondo la mia percezione, mi sentirei non a mio agio se, citando l'associazione culturale Tradizione e Futuro in consulta, tutte le volte il mio povero ed unico neurone, a sua insaputa ma con un riflesso involontario, portasse la mia poca materia grigia ad un collegamento, inevitabile, con la lista civica. Cortocircuito, definirebbero i tecnici, oggi sempre più alla ribalta, ahinoi: grande sconfitta dei partiti e non della politica che è tanto e spesso buona, ma proprio quella buona vine filtrata. E' ovvio che il mio cortocircuito entrerebbe in funzione anche se ci fosse l'associazione culturale Insieme per Vecchiano, in consulta. E non è una questione di parcondicio, ma più semplicemente di coerenza ed etica.
E' lo stesso cortocircuito che qualche lustro fa sopraggiungeva quando facevo il tifo alla nostra Nazionale di calcio: quanto ho imprecato a non poter più dire "Forza Italia". Perché il cittadino si è dovuto privare di questa bellissima espressione? Il subconscio lavoro, anche se noi non vogliamo. Quindi, per favore, lo dico alle persone intelligenti e sensibili: lasciamo stare gli specchi per le allodole o i cavalli di Troia dal volontariato, e se questo non è un problema, ci metterà poco l'Associazione culturale Tradizione e Futuro a cambiarsi nome e a cambiare logo. Io sono a favore delle nuove idee e delle persone che aggiungono valore, ma non voglio dubbi. Il mio subconscio deve essere lasciato in pace: ho solo un neurone, che diamine!
L'altra questione, è che il rappresentante di un partito, oppure un assessore non può partecipare alle attività di un associazione di volontariato o, ancora peggio, non può esserne iscritto. Ma che castroneria è questa!!! Un assessore, oppure un rappresentante di partito, non può, da libero cittadino, fare volontariato nel proprio tempo libero?
Sempre tornando allo Statuto di quelle associazioni, come la mia, iscritte al registro provinciale del volontariato, nonché ONLUS, generalmente all'articolo 8, comma 1 è scritto "...omissis... i soci possono essere iscritti ad altre associazioni di volontariato, purché assolvano agli obblighi previsti nel presente statuto, inoltre non possono rivestire cariche direttive i soci che rivestano cariche politico - amministrative, a livello comunale, provinciale, regionale, nazionale, europeo".
Non credo vi sia niente da aggiungere.
Tutto il resto sono orpelli, copioni teatrali.
Ovviamente il sottoscritto è dall'età di 16 anni che fa volontariato, oggi ne ho 40 di anni, e non ho iniziato a Vecchiano. Permettetemi un po' di presunzione. Saluti e pace a tutti.
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In risposta a: Associazione culturale "L'Ovaio" cercasi del 21/3/2012 - 9:37
Associazione l'Ovaio
AUTORE: Dylan Dog
email: -

21/3/2012 - 13:59

L'Ovaio? Li'è un ber posto. C'è l'Aurelia da una parte e l'autostrade su artre due: meglio di 'osì per stioccacci un ber costolone di cemento 'un si pòr trova'.
Così tre sfati'ati che di zappa' le prode 'un ne volevino proprio sape' han visto bene di spe'olacci 'un popò su. Mi'a tanto: per una sessantina di milioni e basta.
Sicché hanno raccattato du' socialisti, tanto velli 'ndove li metti stanno, basta 'he ci sia da ri'upera' du' vaini, un par di 'ondannati a 'un trova' una portrona neanco a pagalla oro, un rinnegato 'Omunista, cinque o sei raccattati dalle ceneri der centro e della destra, una vindicina di scontenti der Piddì, una ghiecina di musetti puliti e 'rgio'o li'è fatto. Oh bi' 'osa s'ha a fa', n'associazione 'urturale? Sìe vai, e anco parecchio trasversale: anzi, tant'è apoliti'a che chiamerei anco 'rDella Vedova!
Disgraziatamente òra all'Ovaio 'un ci si pòr fa più nulla, la festa 'or Cioni s'è di già organizzata... sai 'osa si pòr fa? Si diamo ar volontariato! Ha' visto mai 'he alle prossime elezioni 'un si raccatti varche votarello 'npiù?
Alle fatte fine Teffe politi'amente è meno di po'o, 'nConsiglio se 'un ci fosse lo Sbragia l'opposizione 'un ci sarebbe proprio... òra ditimi voi: pare la battaglia di Franceschiello. In Consiglio 'un ci si sta' a fa' nulla? 'Ndiamo a fa' du' danni nella 'Onsurta... tanto 'un siamo anche un'associazione 'urturale? Di certo 'he s'è partecipato all'elezioni 'un se n'a'riorda mi'a nessuno!
Per di' la verità con quello 'he Teffe ha combinato 'nComune si pòr defini' un matrimonio non consumato 'on la politi'a... sicché si potrebbe guasi di' che sono rimasti un'associazione 'urturale!
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In risposta a: Associazione culturale "L'Ovaio" cercasi del 21/3/2012 - 9:37
Oppure no?
AUTORE: Duro di comprendonio
email: -

21/3/2012 - 11:41

Ecco un'altro bell'esempio di Niccolaismo, anche questo Lucio parla e parla e cosa dice? Leggete bene frase per frase e poi guardate che succhio ne esce fuori. A questo punto purtroppo devo dire che forse sono io che sono duro perchè trovo che quì o ci sono scritti a capoculo come quelli del migliarinese o ci sono lungagnate di belle parole che stringi stringi non significano niente.
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In risposta a: Sapessi usare... del 20/3/2012 - 10:02
stima per Bruno Baglini
AUTORE: poeta by ff
email: -

21/3/2012 - 11:07

per prima cosa la ringrazio di avere sempre pubblicato le mie poesie ed oggi leggendo un po' il forum noto degli attacchi verso di lei pieni di acredine che mi sembrano fuori luogo
non dia mai retta a chi giudica o calunnia parlando in generale.
Lei è una brava persona come il Niccolai che avete l'orgoglio di dire chi siete e la cultura è quella dell'anima e delle idee e non se uno ha studiato o meno ad oxford
io sono con lei, con voi
e come diceva qualcuno
non ti curar di loro ma guarda e passa

un abbraccio da FF Poeta
e sono felice che la voce del serchio abbia successo perchè è un giornale fatto bene
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In risposta a: Associazione culturale "L'Ovaio" cercasi del 21/3/2012 - 9:37
Senza se e senza ma
AUTORE: Marco
email: -

21/3/2012 - 10:58

Caro Signor Lucio, condivido molte cose che scrive sull'ingenuità e il dilettantismo di TeF. La sua sferzante ventata di ironia sulle iniziative "innovative" dell'Associazione che ci fa vedere le cose in modo diverso, con chiarezza, ma mi convincono di più le parole scritte da Alessio Niccolai e da altri cittadini. L'Associazione TeF si arrimpica sugli specchi e i paragoni che fa non reggono. Culturale o no non deve entrare nella consulta, gli manca il primo requisito apartiticità e apoliticità, senza se e senza ma. Ma scherziamo, ma dove siamo arrivati. E vero essere buoni, ma stupidi no. Ci sono delle regole che vanno rispettate e credo che ci si debba attenere a quelle regole. Sono ancora più convinto che si debbano chiedere oggi. Certo TeF non mi fa paura, ma è bene mettere i puntini sulle i. Non mi sembra un buon consiglio il suo, anche se cambiano nome ormai sono una lista civica e anche loro non si mettano ad occupare indebitamente spazi. Se viene meno la dialettica tra associazioni e amministratori si arriva alla associaioni d'affari. Come sarebbe stata all'Ovaio, grande o piccolo che sia. Anche lì stiamo attenti. Rispetto a quelle cose non ci sono se né ma. Mi perdoni lo sfogo, ma non né possiamo più di tattiche e strategie, ci hanno stufato. TeF se era di sinistra faceva cose diverse, bravi ragazzi sono ora che hanno perso, se vincevano lo vedeva lei cosa facevano. Ma ha visto? non si fanno problemi di nulla, anche entrare nella Consulta per avere contributi dal Comune e finanziare la campagna elettorale permanente, come giustamente osserva, con logica stringente, il Niccolai, che mi sta sempre più simpatico, anche se io sono un po' più moderato. Ma ha ragione lo rilegga tutto il suo intervento, non è il momento di fare i buoni con avversari politici in tutto e per tutto.
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In risposta a: ad Alessio del 20/3/2012 - 22:02
E invece ho tenuto fede alle promesse
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

21/3/2012 - 10:08

Lauretta cara, sarei entrato a pieno titolo nel dibattito se avessi innescato improvvidi paragoni con il mondo associativo del territorio - proprio come hai fatto te - o se mi fossi avventurato in quello strano limbo nel quale associazionismo e consenso politico si incontrano inevitabilmente. Non l'ho fatto, anche se l'argomento è senz'altro meritevole di una lunga e approfondita discussione.
Mi sono limitato a constatare nel merito che anche «ai ragazzi di T&F sia dato fare volontariato come tutti gli altri» e che «entrare a far parte della Consulta» sia «diritto sacrosanto», nel metodo che «la connotazione politica di un'organizzazione non sia dovuta alla sua collocazione [...] ma semplicemente al fatto che [...] si sia scelto di utilizzarne il nome in una competizione elettorale».
Le denominazioni - talvolta elette a proprietà intellettuali - non sono banalità: un esempio pratico è la pluri-decennale battaglia giuridico legale fra la Apple Corps Ltd fondata dai Beatles e la Apple Computer Inc. prima, Apple Inc. dopo, conclusasi con l'ingresso nel catalogo iTunes Music Store dell'intero repertorio del quartetto di Liverpool prima che Steve Jobs passasse a miglior vita (peraltro suo vecchio pallino).
È lo stesso motivo per cui il mio partito si chiama Rifondazione Comunista e non - come dovrebbe - Partito Comunista Italiano: perché i vecchi «compagni» che lo hanno disciolto avevano visto bene di eleggerlo proprietà intellettuale (che, bontà loro, è comunque una delle tante declinazioni della proprietà privata dei mezzi di produzione).
Ora, se la giurisprudenza di uno stato fosse realmente rappresentazione delle azioni dell'uomo, non avresti oggi a che fare ad esempio con un Ministro del Lavoro a buon diritto il peggior incubo popolare che mai potesse capitare ai lavoratori, ma invece te ne ritrovi uno non eletto, strapagato come se lo fosse (e già ci sarebbe da discutere anche su questo) che invece di rispecchiare una qualunque volontà degli Italiani esegue puntualmente le direttive di Bruxelles.
Le nobili azioni dell'uomo, in questo specifico caso le iniziative che i ragazzi di T&F possono e vogliono intraprendere per e sul territorio, non sono limitate da alcuna giurisprudenza, ma il nome dell'organizzazione all'ombra della quale esse avranno luogo sì: SPI-CGIL - e stai parlando con un fanatico seguace della dottrina delle RDB-COBAS - è il comparto pensionati del più grande (non so per quanto ancora) sindacato italiano; per quel che ho potuto osservare, a Vecchiano si occupa soprattutto di dare assistenza fiscale alla categoria che il Governo Monti sta letteralmente portando all'estinzione a tappe forzate e, se non sbaglio, ad organizzare gite e viaggi.
Per quanti suoi adepti possano essere stati iscritti ad un partito, candidati o addirittura eletti, non mi risulta che quella sigla - almeno a Vecchiano - abbia mai partecipato come tale ad una competizione elettorale.
Per quanto concerne l'ATTIESSE, organizzazione cui per molti anni e ancora oggi si è associato il volto del nostro Vice-Sindaco e mio compagno di partito Federico Meini, le cose non cambiano di una virgola rispetto a SPI-CGIL: la denominazione non è collegata a nessun partito politico.
La delicata questione del consenso politico che può incontrare la vita delle associazioni, non è legata ai loro nomi o simboli, ma alle persone che vi trovano "albergo"; somiglia molto alla proprietà transitiva: Federico Meini ha svolto un lavoro straordinario nell'ambito dell'ATTIESSE ed è anche un attivista del PRC; da questo punto di vista potrai affermare che alla persona sia stato tributato anche un importante riconoscimento sul piano del consenso per effetto dell'alacre lavoro svolto in quell'organizzazione, ma non che l'ATTIESSE sia una sezione del PRC.
L'associazionismo politico solo occasionalmente coincide con altre declinazioni del volontariato, probabilmente più nobili: il sottoscritto ad esempio, pur convergendo nella stessa organizzazione politica di Federico Meini, non è tesserato ATTIESSE, non è tesserato ARCI e neanche SlowFood, associazione cui si sente molto vicino.
Comprenderai dunque quanto e quale sia il valore delle denominazioni: ho il timore che non sia sufficiente una sigla partecipe dell'ultima tornata elettorale per ottenere un posto nella Consulta; ho paura che ai ragazzi di T&F occorra un contenitore diverso da quello consacrato all'ultima competizione amministrativa.
Ma non è solo una questione di giurisprudenza associativa che mi spinge a sostenere ciò che ti sto dicendo (annoverate nelle vostre fila un luminare in materia e non c'è certo bisogno della consulenza opinabile di Alessio Niccolai!): ce n'è anche una di opportunità; in fondo una collettività rappresentativa di un competitor politico identificata da una sigla, che si collochi sotto il suo cappello per svolgere azioni - nobili quanto vuoi - di volontariato, non rischia candidamente di essere confusa per un soggetto in campagna elettorale permanente, guidato nel proprio operato dalla sola prospettiva di vincere le prossime elezioni?
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Il governo ed i cittadini
AUTORE: Cittadino
email: -

21/3/2012 - 9:48

Le mie impressioni:
Tradizione e futuro sarà anche nata come associazione culturale, ma adesso ha una connotazione politica ; prova ne e' che si trova in consiglio comunale .
Si può fare benissimo volontariato anche senza far parte della consulta: ci sono altre realtà nel comune che sono in questa condizione.
La consulta del volontariato mi sembra sia un organo con poteri decisionali , limitati ovviamente al mondo del volontariato. Le rappresentanze politiche di governo del territorio, che siano partiti o liste civiche, non possono infiltrarsi in tale organo che e' appunto sede del volontariato.
Riassumendo : il volontariato sta alla consulta come il governo del territorio sta al consiglio comunale. Se una rappresentanza sta in un luogo, non può stare anche nell' altro. Se sono la Croce Rossa , non posso pensare in quanto tale di far parte del consiglio comunale e se sono la Lega Nord non posso in quanto tale far parte della consulta del volontariato. Ovviamente se sono Tizio iscritto alla Lega Nord e alla Croce Rossa potrà succedere che mi trovo in consiglio comunale con la Lega Nord e nella consulta con la Croce Rossa.
Già sono pochi i luoghi di rappresentanza dei cittadini svincolati dal governo: si vogliono occupare anche quei pochi ? Non mi sembra giusto.
Saluti
----------------  RISPONDI





In risposta a: Di tutti e di nessuno del 20/3/2012 - 15:53
Associazione culturale "L'Ovaio" cercasi
AUTORE: Lucio
email: -

21/3/2012 - 9:37

Caro Marco, ma dovrei rivolgermi a molte altre sigle che si firmano o meno con il loro nome, sul problema sollevato di un'associazione culturale che è anche di cittadinanza attiva, cioè partecipa alla vita amministrativa, in consiglio comunale come lista civica. Molte persone hanno convenuto di non vedere nessun problema e altre hanno detto che il “giochino” è scoperto, ovvero l'attività politica della lista, sotto altre forme per intenderci. La discussione potrebbe essere conclusa qui se non che nel suo intervento lanciava un grido di allarme. Denunciava una confusione etica, un superamento del limite di decenza, e lo legava ad un tatticismo della destra che copia la strategia egemonica della sinistra. Credo che ci sia della sproporzione, e lo sbaglio sta nella sua domanda, ma di cosa stiamo parlando, si chiede lei, dovremmo dire, dico io, di chi stiamo parlando. Ma li ha visti con il cappellino in bicicletta dietro il carrellino improvvisato in campagna elettorale. Sono brave persone volenterose solo che vorrebbero cose diverse per l'amministrazione comunale. Volevano un mega centro commerciale, anch'io, ma mi accontentavo di una parte. Ma cosa vuole la politica non è un sport per signorine, intendendo dire che è uno sport duro. E oggi forse le donne sono anche più brave ad essere dure. Gli uomini hanno capito la dolcezza della persuasione e dell'ascolto e la fermezza della decisione, altra cosa dal celodurismo, scimmiottato da tante donne di destra. Ma poi ha letto quello che scrivono? La lista civica Tradizione e Futuro ha notato che esponenti politici e amministratori di maggioranza sono volontari attivi nelle associazioni: lo vogliono o vorrebbero essere anche loro. Siamo o non siamo in democrazia, o le opposizioni devono stare zitte e non fare niente. Di cosa ha paura, penso che ci sia poco da avere paura. Forse hanno ragione coloro che dicono che la lista civica è poco più di un'associazione culturale, in grado di organizzare qualche festicciola paesana, per far passare il tempo. Ma la sua rabbia trattenuta a freno è perché, mi correga se ho interpretato male, perché dicono che lavorano per il bene di tutti, per la comunità. Ora mi chiedo c'è un partito che voto, perché mi rappresenta, con tutte le sue contraddizioni, che parla proprio all'Italia, distribuisce tessere tricolori, l'Italia prima di tutto, che parla a tutti gli italiani. Lo ha insegnato purtroppo Berlusconi a parlare a tutti. Poi la Festa dell'Unità non è aperta a tutti, ci vanno anche quelli fascisti pur di passare una bella serata in compagnia. Quindi non vedo problema, gli elettori di quel partito che si candida a governare per il bene dell'Italia hanno dei valori e dei principi, ben diversi e speriamo che siano maggioranza, da quelli di chi ha governato fin qui con lo stesso interesse nazionale, che si traduce che il capo del governo è anche il più ricco d'Italia, ma che bravi pecoroni che sono stati finora gli elettori. Per cui il vero problema è la modestia degli esponenti locali di opposizione, certo ci sono destrorsi ma non si creda ci sono tanti di sinistra, come lei e come me. Ma vi immaginate se facevano una festa di Tradizione e Futuro con la gara nautica e ci andava tanta gente, che capacità di radicamento politico, di organizzazione, e invece la impostano come festa paesana che ci vanno tutti, chi gli interessa naturalmente, e magari qualche amministratore a dare il premio. Certo un consiglio si può sempre dare, del resto bastava poco. A Vecchiano c'è un'associazione che si chiama le Grepole, sono un piovuto e ho faticato molto per capire, poi mi ci sono appassionato e ho capito quanta storia e ambiente nasconde, credo che l'Associazione culturale Tradizione e Futuro, poteva parimenti chiamarsi Associazione culturale l'Ovaio, non ci avrei visto nulla di male, in fondo quella parte del territorio a loro sta molto a cuore (almeno così è sembrato ai più).
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Tutti portano a un nome
AUTORE: Un vecchianese
email: -

21/3/2012 - 7:10

Tradizione è oramai una parola che viene scandita in ogni momento in Vecchiano. Strano questa parola inserita insieme al futuro. Anche perchè un giorno stava insieme a sviluppo. In questo mondo le trasformazioni sono di moda chiaramente ci si trasforma secondo le convenienze. Strano che venga ricordato associazioni culturali e di volontariato che fanno parte della consulta .
Lo strano è che una fomazione apolitica che fa parte di un consiglio comunale reclimini di far parte anche di una consulta.
Ogni occasione è ghiotta per far campagna elettorale anche se è solo un'anno che è finita. Fateli partecipare tanto il giochino è capito ma se fanno attività gratuita per il comune ben vengano.
Anche perchè non credo ci siano leggi che lo vietino e mi raccomando non fate un'associazione per contrastarli tanto nelle associazioni presenti nel teritorio sanno perfettamente come funziona il giochino.
----------------  RISPONDI





In risposta a: ad Alessio del 20/3/2012 - 22:02
Il Problema cara Laura ...
AUTORE: Lettore del Forum della Voce
email: -

21/3/2012 - 1:08

..te lo spiega, ma proprio te lo spiega come spiegazione Marcondirondero ed è talmente spiegato che non fa' una grinza.

Il vostro "incipit" (incominciare) a mettere lo stesso nome ad aggregazioni diverse per scopo e fini porta allo svilimento del ruolo sia dell'uno che dell'altro gruppo; in una parola sola: confusione!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Prendere a cuore? Non mi sembra del 20/3/2012 - 15:42
ad Alessio
AUTORE: Laura Barsotti
email: -

20/3/2012 - 22:02

scrivi nell'incipit del tuo intervento che non intrverrai nel dibattito su tradizione e futuro, ma di fatto poi lo fai. Quindi sono a chiederti coerenza innanzitutto. Il nome, il simbolo: ma di cosa stiamo parlando? Potresti affermare con certezza che ogni iniziativa della SPI-CGIL, dell'ARCI, solo per fare alcuni esempi, non abbiano alcuna connotazione politica? Io apprezzo qui, come ho già fatto in passato e in pubblico, il lavoro che fanno i volontari della SPI-CGIL per gli anziani del nostro Comune. Quindi non si strumentalizzi il mio intervento. Sono ottime iniziative.
Come ottime iniziative sono quelle dell'ATTIESSE di cui il vice sindaco Meini fa parte da anni. Sermonti è stato per anni nell'associazione calcistica di Vecchiano. Quindi concordo con Marianetti e Moretti: dove è il problema?
----------------  RISPONDI





In risposta a: associazioni del 20/3/2012 - 18:25
Ma non ci s'intende...
AUTORE: Marcondirondero
email: -

20/3/2012 - 21:00

Io sono pienamente d'accordo sia con il dott.Marianetti che con il Pres.Moretti.
Non c'è nessun male a far parte di una associazione di volontariato...ma nessuno ha mai criticato il fatto che in tradizione&futuro(l'associazione) ci sia la presenza di alcune personalità politiche di Tradizione%futuro (la lista civica), nessuno ha mai detto che tradizione&futuro(l'associazione)sia nata dopo tradizione&futuro(la lista civica), anzi lo sapevo già!
Ed è questo che non mi torna...dunque alle prossime elezioni secondo tale logica non ci sarebbe niente di strano se si presentassero delle liste civiche con i seguenti nomi e i rispettivi loghi: "Misericordia" o "Pubblica Assistenza" o "La Voce del Serchio" o "Filarmonica Senofonte Prato" o "ATS" o "Le Grèpole" o "Gruppo Archeologico Vecchianese" o "Comitato Carnevale" o "Comitato Palio"...
Per quanto mi riguarda questa logica non torna!
Comunque ciò che è stato criticato è il fatto che un'associazione eticamente non può avere lo stesso nome e lo stesso simbolo di una lista civica e viceversa, poiché è equivoco e poco limpido.
L'esempio di BB calza a pennello se ci sono due persone omonime, bisognerà trovare un modo per distinguerle.
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In risposta a: Concordo pienamente caro pratico .......... del 20/3/2012 - 19:32
Non hai confutato, caro Pratico
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

20/3/2012 - 20:44

Caro Pratico, mi sembra che in quanto a esibizionismo tu ti sia dato parecchio da fare: un intervento il tuo che - come al solito - si concentra sulla persona ma non confuta minimamente ciò che ho sostenuto.
È vero, avrei potuto limitare il discorso a questa banale sintesi: un'associazione di qualunque tipo che si trasformi in una lista elettorale perde le sue prerogative originarie per divenire a tutti gli effetti organizzazione politica.
Ora che il concetto è riassunto in tre parole vediamo se sarai bravo a confutarlo o se ti limiterai a ripetere la tiritera dell'aggressione personale che, è bene tu lo sappia, provenendo da un anonimo ha tutto il sapore pusillanime dell'arroganza malcelata.
Un velo pietoso sul solito irriducibile nulladicente (ogni riferimento a cose o persone realmente esistenti è puramente casuale).
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In risposta a: Boria a vagonate....... del 20/3/2012 - 17:28
Concordo pienamente caro pratico ..........
AUTORE: Ultimo
email: -

20/3/2012 - 19:32

.......... salvo fare di ogni erba un fascio ....... perchè è vero quello che hai scritto ma un distinguo è doveroso nei confronti di Meini e Cerri detto "Meghe" ....... ecco queste due persone non le metterei allo stesso livello dei beceri di piazza Garibaldi. ...... saluti .... Ultimo.
P.S. ieri hanno cominciato a potare gli alberi della piazza ....... la prossima Estate se vorranno stare tutto il giorno al fresco sulle panchine ....... dovranno portarsi dietro l'ombrellone.
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In risposta a: del
associazioni
AUTORE: Giorgio Marianetti
email: -

20/3/2012 - 18:25

Direi che la risposta di Aldo Moretti , presidente dell'associazione culturale Tradizione e Futuro, centra il problema. Cioe' quello ,sollevato da qualcuno, secondo il quale l'associazione culturale TeF sarebbe un doppione della lista civica TeF.A parte che l'associazione e' nata prima della lista e quindi semmai sarebbe il contrario, ma quello che mi chiedo e' semplicemente questo: anche se cosi' fosse , se l'associazione si occupa di cultura , tempo libero sport ecc, e l'altra si occupa di politica, e se ambedue lavorano per il bene della nostra comunita' , ma dov'e' il problema? Ma forse , anche se con nomi diversi , varie associazioni che insistono sul territorio , e svolgono attivita' lodevoli a favore della nostra comunita' , non hanno al loro interno personalita' della politica locale ? e qualcuno ha mai forse sollevato il problema? no di certo perche' semplicemente non esiste ;chi si occupa seriamente di politica , e' prima di tutto una persona altruista, votata a far del bene, a cercar di sollevare le umane sorti.
Quindi ben vengano tutte quelle iniziative, di qualsiasi ordine e grado, portate avanti da concittadini , politici o non, che si pongono come obbiettivo primario il benessere della nostra comunita'. Ad esse i vecchianesi devono dare appoggio e sostegno , dimenticando bandiere e preconcetti, ma avendo tutti la ferma convinzione che solo dal lavoro d'insieme , si puo' sperare in un vero e concreto salto di qualita' del nostro vivere quotidiano. L'associazione Tradizione e Futuro si sta' adoperando con sacrificio in questo senso ; gia' e' stato ricordata l'iniziativa sportiva in occasione della fiera di primavera; vorrei ricordare anche l'appuntamento di venerdi 23 marzo con le pagine della salute. Il Dott. Cecchini , conosciuto cardiologo , sara' nella sede dell'associazione (Galleria Giusti a Vecchiano) alle ore 21, per spiegare come ci si comporta di fronte ad una persona che ha perso conoscenza. Queste iniziative sono la migliore risposta che si puo' dare. Non cerchiamo le critiche dove non sono.
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In risposta a: Prendere a cuore? Non mi sembra del 20/3/2012 - 15:42
Boria a vagonate.......
AUTORE: Pratico
email: -

20/3/2012 - 17:28

Lo vedi Alessio Niccolai quante parole sciup per dire una cosa che si poteva dire con tre parole. Gonfiare fino a scoppiare uno scritto non ti fà essere più intellettuale ma ti fà essere un altra cosa che non ti dico altrimenti mi quereli. Cerca di essere più modesto e fai in modo che quello che scrivi si possa capire subito senza bisogno di rileggerlo ceno volte e non capirci nulla ugualmente. Se tu fossi più modesto capiresti che stringi stringi dai tuoi scritti non ci esce niente così come non ci esce niente dalle parole delle persone che hai nominato come tuoi compagni che sanno solo urlare e offendere in piazza e se tu credi di poterci fare un discorso serio non sanno niente di niente anche se tutti daccordo si permettono di scrivere una lettera a Barroso. Sia tu che questi quì....compresi i contadini smessi.... è meglio che vi date una ridimensionatina ed è meglio che fate i vostri lavori o che vi godete la pensione senza fare i sapientoni che non è pane per i vostri denti...........
La modestia è l'arte dei forti e pure dei sapienti e voi modesti non lo siete e quindi........
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In risposta a: Delusissima/o del 20/3/2012 - 11:43
delusa ?
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

20/3/2012 - 16:48

"Ehi tu "delusa"
attenta che chi troppo "abusa"
rischia poi di più...... " (Vasco Rossi)

Non sono qui per fare il difensore d'ufficio del Baglini, io in genere dialogo con lui esponendo e difendendo le mie opinioni, a volte conveniamo, a volte convengo solo io a volte solo lui, questo è esporre idee a confronto.
La tua delusione su cosa si basa, sul dialetto "volgare" rispetto al colto?
Sarei curioso di avere una opinione tua sui contenuti ma temo che stavolta il deluso sarò io.
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In risposta a: del
Di tutti e di nessuno
AUTORE: Marco
email: -

20/3/2012 - 15:53

C'è un luogo comune, stucchevole e stomachevole, che gira a Vecchiano con insistenza il Comune è di tutti, e ci mancherebbe altro, ma i ruoli non sono di tutti, ora che ci siano associazioni è una ricchezza nella Toscana rossa; che i destrorsi guardino con simpatia a questi modelli che creano radicamento è anche vero, ma di cosa stiamo parlando. In genere le associazioni scrivono a carattere cubitale apartitica e apolitica, ma l'associazione con lo stesso nome della lista civica, opposizione in consiglio comunale e che per il bene pubblico era disponibile a cambiare i connotati del paese, facedolo diventare un periferia intossicata dalla grande città, quindi non proprio un'associazioncina tranquilla che organizza gare di beneficienza, questa associazione sarà anche apartitica, perchè si vergogna a dire chi sono, berlusconiani, fascisti, comunisti di quelli così comunisti da essere a pro berlusconi, quando c'era e ora sono contro Monti, ma non apolitica, sono politici eccome, della razza peggiore, di quelli che ti sorridono e se possono ti girano le spalle, per il bene comune, e ci vengono a dire che hanno diritto a far parte della consulta, c'è un'etica e un senso del limite e mi chiedo fino a quando fino a quando l'associazione , culturale, culturale notate bene, fino a quando l'associazione culturale Tradizione e Futuro approfitterà della nostra pazienza. Sono in consiglio, domani se li votano governeranno ma cosa vogliono, vogliono tutto loro. Appunto quello che mio è mio e quello che è tuo è di tutti.
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In risposta a: Delusissima/o del 20/3/2012 - 11:43
Prendere a cuore? Non mi sembra
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

20/3/2012 - 15:42

Non sono intervenuto nel dibattito sul rapporto fra T&F, Associazioni e Consulta e continuerò a non farlo: il volontariato è una cosa estremamente personale che ognuno interpreta a modo proprio, così come il ruolo della Consulta e/o i rapporti fra Comune e Associazioni.
La mia posizione a proposito di Bruno esprime una stima umana che prescinde da qualunque considerazione politica sull'argomento che state dibattendo: dire che scrive e risponde con un dito soltanto non è uno scherzo.
Riconoscergli dedizione, passione e totale apertura al confronto non sarebbe un gran male: ciò non significa che ognuno non debba esprimere la propria opinione o, se del caso, scannarsi con quanto sostiene.
Ho avuto con Bruno discussioni molto accese e confronti serratissimi, ma non è mai venuto meno il rispetto reciproco; naturalmente quando «ci metti la faccia» è tutto più semplice e le probabilità che i toni si accendano più del dovuto è molto limitata, seppur lo scambio di vedute si possa fare anche molto aspro.
Naturalmente ci sono interventi griffati a prescindere dalla sigla con cui vengono titolati e in questo dibattito mi pare abbastanza semplice riconoscere ogni singolo contendente: tuttavia è mia opinione che quando si parla «a nome di» o «per conto di» sia appropriato esibire le proprie credenziali, collegare incontrovertibilmente il proprio nome all'organizzazione rappresentata e utilizzare tutti i crismi dell'ufficialità, anziché alimentare inutili polemiche di retroguardia.
Bruno, avendo titolo per parlare a nome della Voce non si è tirato indietro e lo ha fatto.
Per il resto posso aggiungere una sola considerazione: che ai ragazzi di T&F sia dato fare volontariato come tutti gli altri ed entrare a far parte della Consulta dovrebbe essere un diritto sacrosanto, a meno del fatto che qualunque associazione - trasversale o meno - che abbia preso parte ad una competizione elettorale smette di connotarsi come organizzazione di volontariato per divenire associazione politica.
Il problema è formale ma non stupido o secondario: se il sottoscritto, il Meini, Biondi babbo e figliola, Cerri, Barsanti & C. iniziamo a fare congiuntamente volontariato insieme, non possiamo ad un certo punto richiedere come PRC di essere ammessi alla Consulta, e questo deve essere chiaro.
La connotazione politica di un'organizzazione non è dovuta alla sua collocazione (Destra, Sinistra, Centro e/o nessuna o tutte queste), ma semplicemente al fatto che - a prescindere dalle dichiarazioni statutarie, regolamentari o dalle attività svolte e promosse - si sia scelto di utilizzarne il nome in una competizione elettorale, strumento che tacita automaticamente tutti gli altri per subordinare ogni finalità dichiarata ad un mezzo eminentemente politico.
Quindi il battibecco sulla questione ha a mio avviso poco senso: il motivo per cui ciascun protagonista della vita politica nazionale crea la sua associazione o fondazione ad hoc è questo.
Ma Bruno in tutta questa vicenda non credo che abbia altre colpe, se non quella di essersi espresso liberamente come è solito fare, spesso in sottile - certamente non fragoroso - disaccordo con i due o tre RAS del suo partito.
Ciò che onestamente mi piace poco è il tentativo costante di politicizzare questioni che hanno una mera consistenza giuridica e di depoliticizzare percorsi che non possono avere nessun altra consistenza se non quella politica.
Ciascuno ricordi che un'organizzazione può nascere come culturale, come no-profit o in qualunque modo preferisca: una volta che abbia preso parte ad una competizione elettorale assurge a tutti gli effetti a organizzazione politica.
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In risposta a: Delusissima/o del 20/3/2012 - 11:43
La peggiore offesa per un contadino è...
AUTORE: B.B
email: -

20/3/2012 - 15:04

...essere definito "farmacista"

La sig.ra delusissima/o non può darmi del millantatore.
Non mi sono mai dico mai definito "giornalista" ed anche quando la sig. Gisella di Modica mi definì tale perchè ero invitato alla presentazione della lista elettorale di T&F come redattore della Voce ed alcuni partecipanti (anche miei ex compagni di partito) vedendomi in quel luogo mi scambiarono per "simpatizzante" di quella lista e fui impropriamente definito dalla sig. Di Modica "giornalista della Voce".

Ho, anzi avrei ma non sono interessato; la possibilità di divenire giornalista/pubblicista con due anni di praticantato firmando 52 articoli l'anno sul giornale online La Voce del Serchio e riscuotendo uno stipendio minimo dallo stesso giornale e pagando i regolari contributi IMPS e non per civetteria od altro ma alla mia età sono già gratificato per quello che madre natura mi offre giorno per giorno.
Poi in letteratura si legge di scrittori o poeti contadini ed anche lì non è il mio caso; scrittore non lo sono e poeta men che mai e giornalista non lo sarò mai perchè quello è un lavoro ed io ho già dato i miei 40 anni di contributi valevoli per quel tempo alla retribuzione massima della pensione ed ora sono in ferie a vita.
bona
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In risposta a: Inequivocabilmente equivocabile del 19/3/2012 - 1:48
associazioni
AUTORE: Aldo Moretti
email: -

20/3/2012 - 14:24

In qualità di Presidente dell'associazione culturale Tradizione e Futuro Vecchiano 2011 mi sento di intervenire in questo dibattito.
La nostra associazione ha uno statuto regolarmente depositato con delle finalità note. La richiesta di entrare nella Consulta del volontariato è pienamente legittima e da un Comune che per definizione "è di tutti" non può essere rigettata.
La nostra associazione esiste dal 2010 e ha lavorato sul territorio proponendo diverse iniziative.
Alcuni componenti, cittadini del comune di Vecchiano, si mossero negli ultimi mesi della passata legislatura per proporre all'allora Sindaco Pardini un programma "partecipato", scritto dai cittadini per la valorizzazione del nostro territorio. Anziché ascoltare questo gruppo di persone, ci fu un rifiuto. Ecco perché queste persone decisero di creare un movimento civico e di presentarsi alle elezioni.
L'associazione vive la sua storia, come d'altronde è sempre accaduto da noi come nelle altre realtà. Non ci sono forse assessori attuali che hanno fatto parte per anni di associazioni del territorio o ne continuano a far parte? Faranno politica quando sono consiglieri, faranno volontariato e associazionismo quando sono associati.
Perché certi problemi sorgono solo adesso e in forma anonima? Confrontiamoci alla luce del sole.
Vi invito a partecipare a questa bella iniziativa nell'ambito della Fiera di Primavera, un'iniziativa che intende valorizzare il legame con il fiume Serchio. Può partecipare chiunque se la senta di remare per 200 metri. Contattatemi al numero scritto sul volantino! Prima di tutto deve essere una Festa!
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In risposta a: tesi : Niccolai del 14/3/2012 - 21:51
Delusissima/o
AUTORE: Signora/e
email: -

20/3/2012 - 11:43

Caro BB, invece di dire a altri di lasciar perdere a scrivere in Vecchianese o no, oppure di dire che la gente si alza presto per poter rispondere alle tue baggianate. Tu che fai?... Da giornalista che ti professi di essere, rispondi alle provocazioni solo perchè sei tu che scrivi in questo giornale on line, ma fammi il piacere cerca di essere meno esuberante e più formale, per il ruolo che svolgi all'interno del sito.
Inoltre mio caro Niccolai, sei colui che prende tutti a cuore, ma torno a ripeterti guarda all'interno del tuo orto, che il BB sà difendersi anche da solo!!!
Cmq il tuo orto si sta seccando ricordati queste parole....!!!!

W il pensiero!!!!
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In risposta a: Sapessi usare... del 20/3/2012 - 10:02
Il dito magico ...........
AUTORE: Ultimo
email: -

20/3/2012 - 11:02

......... di Bruno è capace di tutto ....... fa i bui in terra per piantacci l'insalata, come sa sciagattare la tastiera, sa anche puntallo con decisione verso i finti saccenti figli di Google ........ La modestia e la genuinità che mostra nel Suo ultimo intervento dimostrano quanto sia vero il detto: "contadino scarpe grosse e cervello fino". Al contrario di chi ha le scarpe piccole, non si nasconde dietro Google per falsificare e mostrare sapere e saccenza come altri. ........ Ultimo.
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