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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Come ogni sabato dall'inizio della bella stagione
il circondario si svuota: regna il silenzio.
Tapparelle abbassate, luci spente, stanze vuote
Provo .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: Una bella Ipercoop.... del 8/2/2012 - 21:23
non capite ......
AUTORE: francesco
email: -

9/2/2012 - 18:30

non capite che il lavoro lo si crea con la produzione e non con la sola distribuzione, chiunque la faccia.......
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In risposta a: del
LA LEGGE MONTI
AUTORE: IO SO IO E VOI NUN CONTATE UN C..avolo
email: -

9/2/2012 - 17:50

Forse non tutti sanno che l’Art.66 del decreto-legge n.1 del 24 gennaio 2012programma l’alienazione (vendita) dei terreni agricoli o a vocazione agricola demaniali.

Eccoci dunque arrivati a quella che potrebbe essere l’ultima tappa di un oscuro cammino iniziato 2 decenni fa circa, un processo di svendita dei beni pubblici a privati in nome di una più efficiente gestione, come se la logica del profitto privato avesse mai reso dei servigi alla collettività. Si sono venduti l’energia, i trasporti, gli acquedotti, gli immobili, le strade e adesso si vendono pure la Madre: si vogliono vendere la terra in un contesto internazionale dove sta crescendo a ritmo costante il fenomeno denominato land grabbing, l’accaparramento di terreni agricoli da parte di soggetti economicamente forti (paesi in forte crescita e multinazionali) e da parte di speculatori finanziari senza scrupoli, interessati unicamente ad individuare nuove fonti di profitto per i propri capitali da investire. Ecco quindi chi sono i veri destinatari di questa manovra, non certo i giovani imprenditori agricoli di cui parla il comma 3: “…al fine di favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità agricola giovanile è riconosciuto il diritto di prelazione ai giovani imprenditori agricoli“. Garantire l’accesso alla terra ai giovani o a chiunque voglia lavorarla non vuol dire garantirne la proprietà e la compravendita – meccanismo questo che per un giovane agricoltore comporta l’indebitamento con le banche – bensì elaborare una serie di normative che favoriscano e sostengano chi vuole iniziare un’attività agricola mettendogli a disposizione l’uso agricolo della terra garantito contro ogni possibile speculazione.

Proseguendo nella lettura si resta stupiti difronte al comma 3: “Per i terreni all’interno di aree protette(…) l’Agenzia del demanio acquisisce preventivamente l’assenso alla vendita da parte degli enti gestori delle medesime aree.” Quindi si ritiene utile vendere a privati anche parte delle aree protette, duramente strappate alla devastazione ambientale, pur di far cassa. Ci domandiamo se le suddette aree una volta vendute rimarranno protette.

Al termine della lettura troviamo lapidario il comma 9: “Le risorse nette derivanti dalle operazioni di dismissioni di cui ai commi precedenti sono destinate alla riduzione del debito pubblico.” Le risorse nette derivanti equivarrebbero a circa 6 miliardi di euro, una goccia nel mare del debito (circa 1800 miliardi) quando il costo stimato delle opere per la TAV in Val di Susa è di 20 miliardi! Con il risultato di essersi sbarazzati del patrimonio senza tappare alcun buco di bilancio,senza poter tornare indietro visto l’articolo che tutela la proprietà privata. Le terre che saranno vendute non potranno mai più tornare pubbliche!

A questo punto sentiamo l’urgenza di dire che un paese che vende le terre agricole pubbliche è un paese che rinuncia definitivamente alla propria Sovranità Alimentare, è un paese che mette con prepotenza l’interesse privato al di sopra del bene comune, è un paese che non saprà come raccontare ai propri figli che si è venduto la terra in nome del bilancio finanziario.
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In risposta a: del
Il Buono il Brutto e il Cattivo
AUTORE: Sergio
email: -

9/2/2012 - 17:16

Il Buono, ma si dovrebbe dire la Buona, dice: attenti che di speculazioni ce ne sono state tante, una più una meno che differenza fa. I comunisti nascondono sempre la verità, il capitale poverino tiene famiglia. Anche i potenti hanno diritto ad un piatto di minestra. Il Brutto dice: bravo bravissimo presidente Rossi, ti credo due consiglieri e un'assessore eletti con i voti del Partito e poi subito transitati nel gruppo misto, cosa doveva dire, è una persona riconoscente a chi gli fa i favori. Ma da quelli di Vecchiano no, non ha avuto i favori, sono illuminati, hanno la pancia piena, non si comprano tanto facilmente. Il Cattivo dice il territorio non si svende, noi si tratta: o Ikea o Morte. Quanto a me, beh, dormirò tranquillo perchè so che il mio peggior nemico veglia su di me.
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In risposta a: del
Forse molti hanno ..........
AUTORE: Ultimo
email: -

9/2/2012 - 14:22

........ sostenuto l'insediamento di IKEA perchè ...... come scrive oggi " Il Giornale " ....... "-Ikea, è omosessuale il 14% dei dipendenti-" ......... volevano in questo modo togliere i trans dalla Traversagna per trasferirli nell'Ovaio? ....... Ultimo.
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In risposta a: Ostinati. del 8/2/2012 - 12:28
Natura e cemento
AUTORE: P.G_
email: -

9/2/2012 - 11:35

Caro Piero sono perfettamente d’accordo con te che il futuro del mondo, e non solo del nostro paese, non sarà con il cemento ma con la natura. Natura è un terreno coltivato, natura è un terreno incolto, natura è tutto quello che non è stato ancora invaso dall’uomo e dai suoi manufatti. Degradato è invece il suolo consumato, il paesaggio modificato, l’ambiente violato. Purtroppo questa inversione di prospettiva è ancora non universale e solo una parte dei cittadini, ma fortunatamente in continua crescita, se ne rende perfettamente conto. I distratti (o gli interessati, ce ne sono ancora molti in questo nostra civiltà del benavere) ne sono ancora esclusi e plaudono a queste iniziative di consumo del territorio da parte di imprese potenti e bene organizzate come se fosse un vantaggio per tutti e non un danno per sé e per i propri figli. Chi dice no a queste prepotenze (come si può chiamare altrimenti la richiesta giunta a Vecchiano in barba ad ogni piano urbanistico) passa per una persona contro il progresso, contro il futuro, contro il lavoro. Si dice che ha la pancia piena e non pensa a chi invece deve lottare per trovare un posto di lavoro. Da un certo punto di vista hanno completamente torto perché hanno una visione piuttosto arcaica del progresso e dello sviluppo. Non hanno ancora assimilato quei principi di risparmio del suolo e di salvaguardia del paesaggio che diventeranno assoluti ed obbligatori in un futuro non troppo lontano, se vogliamo che le comunità mantengano quella qualità della vita che ancora ci resta, sia pure con poco merito vista l’aggressione continua perpetrata da amministrazioni di ogni colore. Dal punto di vista pratico invece, guardandosi attorno e vedendo quello che in tutti questi anni è stato fatto, possiamo almeno capirli. Il Parco ed il nostro straordinario territorio (lago, fiume, colline, antichi edifici) dovevano essere il motore principale del nostro sviluppo attraverso la loro valorizzazione ed utilizzo a scopo turistico, stante anche la straordinaria posizione geografica del comune di Vecchiano. Quello che invece è stato partorito invece è stato il solito topolino, alcune casette, un parcheggio, forse un centro ippico che sembra più una scusa per realizzare nuove villette. Ben poca cosa dal punto di vista dello sviluppo e molto invece nell’ottica della svendita di un territorio prezioso.
Come gli si può quindi dare completamente torto? Forse possiamo criticare questa continua politica di diversificazione, sterile quanto inutile, una perdita di tempo, uno sciupio di impegno ma per il resto loro vedono quello che vediamo noi. Un Parco ed un territorio ancora al palo.
Non possiamo che sperare che questa nuova amministrazione ponga la sensibilità ambientale e la valorizzazione dello straordinario territorio che abbiamo la fortuna di possedere finalmente al centro dell’attività politica e amministrativa.
Servono idee e progetti, solo con quelli si batte l’idea che respingere Ikea, cosa di cui io vado orgoglioso, sia stato invece un errore di cui ancora si continua inutilmente a discutere.
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In risposta a: Ostinati. del 8/2/2012 - 12:28
Musicista
AUTORE: J.P.D.
email: -

9/2/2012 - 10:34

Io propongo la musica dell'INNO DER CORPO SCIORTO le parole troviamole, si presta parecchio, agli arrangiamenti ci penso io aggratisse
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In risposta a: Ostinati. del 8/2/2012 - 12:28
Bella la natura
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

9/2/2012 - 8:58

Molto probabilmente avrà le sue ragioni per continuare a difendere uno dei pezzi di terra più inquinati del nostro territorio, per quel che mi riguarda mi auguro solo che quello che viene coltivato in quei campi non finisca nel mio piatto.
Se quelli non sono terreni da centro commerciale, non capisco quali dovrebbero esserli.
Mi sembra davvero che si continui a difendere l'indifendibile, si trovino almeno motivazioni più accettabili.
Purtroppo quello che succede nella nostra zona si vede lungo le autostrade in tutta Italia, a ridosso di queste vie di comunicazione , a pochi metri , si vedono frutteti, vigneti e campi coltivati che sono continuamente ricoperti di polveri sottili, smog vario e la pioggia trasporta la dilavatura della strada (pneumatici - oli e quant'altro nel terreno. Ma se questa è natura!!!!
Saluti
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AUTORE: Elettore di maggioranza (pro tempore)
email: -

9/2/2012 - 8:04

....fare un popò di quà un popò di la come han fatto nelle passate amministrazioni vecchianesi.
Mentre l'ex Vicesindaco Baldoni e& sono silenti l'ex coordinatore o segretario PSI comunale riappare via via a rivendicare l'unica cosa vitale che per lui è Ikea-Ikea-Ikea dove piaceva a lui e non dove è piaciuto a lei ed il mondo cammina e camminerà grazie e soprattutto a chi ha un barlume o lume, gli illuminati insomma così liberi di pensare anche a chi è in avanti nel tempo che per ora non hanno perso il loro buon partito e neppure le elezioni e pensare che le volte scorse se Loro volevan vincere si accostavano agli "illuminati" e..al fin della vicenda, perdere il lume vuol dire perdere le ragioni e tutto un po e credo non ci saranno rimpianti del berlusca nazionale e del senza lume per i secoli a venire: nostrano.

nb; si trava ancora una seggiolina reclinabile senza quel grande marchio che per averla si trova "solo" in quella bottega li
e se quella seggiolina li si trovasse in tutte le botteghe ci sarebbe concorrenza ma..Loro sono come la Folletto che nelle botteghe normali non lo trovi e di quella particolarità hanno costruito il loro castello e per chi ci crede, ne rimane schiavo.
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In risposta a: caro Piero del 8/2/2012 - 16:52
Menomale c'è San Remo
AUTORE: Cantante
email: -

9/2/2012 - 1:13

Spero che cambi canzone oramai è fuori classifica. Ora arriva San Remo con canzoni nuove. Poi c'è anche Celentano capace dice qualcosa anche lui sul centro commerciale a Migliarino. Di sicuro non sarà a favore. Capace ci fa anche una canzonetta.
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In risposta a: Ostinati. del 8/2/2012 - 12:28
Una bella Ipercoop....
AUTORE: Ti ce la mettano
email: -

8/2/2012 - 21:23

..così poi sarete costretti a rigirare la frittata un'altra volta, a me stà bene uguale basta che crei occupazione.
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In risposta a: Ostinati. del 8/2/2012 - 12:28
caro Piero
AUTORE: Laura Barsotti
email: -

8/2/2012 - 16:52

io sono accorta e previdente. Talvolta la lungimiranza ha bisogno di tempo per essere dimostrata. L'immobilismo non è conservare i luoghi. E' lasciarli al degrado. Continuare a difendere il terreno dell'Ovaio come NATURA è anacronistico. Un pezzo di terra tra l'autostrada, l'Aurelia e la ferrovia che hanno già trasformato da decenni quella zona, con una cartellonistica eccessiva non è Natura. E la speculazione poi? Siamo certi che non ci sia stata alcuna speculazione nel nostro comune in passato, nel rendere edificabili terreni prima agricoli. Solo se si è certi di questo si può tuonare alla speculazione. E non bisogna mai dimenticare l'edificazione all'interno del Parco.
La nostra lettera è stata scritta solo per onor di verità, in conseguenza di interventi tesi alla disinformazione e all'omissione di fatti importanti
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In risposta a: Ostinati. del 8/2/2012 - 12:28
difendere il territorio
AUTORE: marco
email: [protetta]

8/2/2012 - 14:38

belle parole,solo belle parole,perche'difendere il territorio dall'invasione IKEA ci puo' stare come non far creare un'economia locale basata sulla speculazione,ma essere sputtanati in tutti italia per la presenza di trans e spacciatori questo no e poi no.
Dopo il filmato del tg2(credo) ci fu una retata contro gli spacciatori,e poi,niente di niente...continuano a spacciare come prima...se questo e' difendere il territorio e' bene che vada a vivere su marte.
ciao
marco
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In risposta a: del
Ostinati.
AUTORE: Piero Chicca
email: -

8/2/2012 - 12:28

Se ancora si insiste nella lamentazione dell'occasione persa con Ikea si capisce che ancora resiste un'eredità culturale ormai sorpassata che confonde con sviluppo l'alienazione del patrimonio ambientale. Che ancora non si arriva a capire che certi insediamenti, ormai superati, devastano l'ambiente e la qualità della vita di chi li abita e che, oltre alle conseguenze presenti, non si è in grado di valutarne con certezza quelle future.
Alcuni sono ancora qui, abbagliati dall'immagine posticcia di centinaia di posti di lavoro - costino pure spregiudicata speculazione- e si dimenticano che mentre spuntano selve di capannoni industriali, commerciali e assimilati, contemporaneamente se ne svuotano altri già esistenti che restano lì, ruderi di attività magari ancora efficienti ma spazzate via dal sempre più grande e più potente. Eppure è evidente che è solo per pura speculazione che ci vengono presentati modelli di sviluppo ingordi e insofferenti alle regole. Di tutto questo è complice una politica confusa, miope e conformista che finisce per subire ogni sorta di ricatto. I nostri amministratori, salve rare eccezioni, sono ormai votati a considerare i nostri spazi urbani, o rurali, o addirittura protetti, come metri quadri da misurare e metri cubi da edificare. Riescono a vederli solo come beni di consumo, fonti di profitto, motori di crescita e luoghi dove attrarre capitali e investimenti; come iniziative e strategie di sviluppo. E sono disposti a venderli come sono disposti a vendere se stessi Ma ci sono cittadini che conoscono i loro luoghi; che non ne hanno sentito parlare da Bruxelles o da New York ma li abitano; quotidianamente li usano come spazi di vita e li vogliono difendere e conservare. Sono cittadini spesso esclusi dalla formulazione di ipotesi d'uso e di gestione dei loro territori, ma che si battono contro questa esclusione e pretendono di essere attivi e interpellati ogni volta che si discute sulla programmazione e sulla destinazione dei beni di cui non vogliono perdere il controllo. Perché ritengono che la qualità del vivere, la cura dei luoghi e l'abitarvi siano principalmente loro diritto e rifiutano l'idea che questo diritto gli sia usurpato quale competenza esclusiva dei loro governanti.
Cos'altro si può dire sulla conservazione del territorio, sul significato della sua difesa, sul suo valore: su questo argomento c'è una vastissima letteratura, riprenderla è superfluo; chi vuole può documentarsi. Documentarsi dovrebbe essere per tutti, non dico dovere, ma quantomeno stimolo alla comprensione. E specialmente per chi si è preso la briga di occuparsi degli interessi della collettività dovrebbe essere un obbligo. Chi si documenterà non si sorprenda se troverà sempre e solo posizioni in difesa del territorio e dell'ambiente. Se troverà chi lo svaluta e l'aggredisce vedrà che sono solo speculatori, faccendieri e politici corrotti: gente senza scrupoli. Tuttavia devono essere davvero pochi coloro che sentono il bisogno di farsi una cognizione di causa se la piaga dell'aggressione non viene curata ma si allarga e s'incancrenisce. Quanti altri esempi servono ancora, oltre a quelli che ogni giorno riempono le pagine dei giornali, per valutare la pessima qualità di certi soggetti come di molti pubblici amministratori. Eppure, quando se ne trovano di lungimiranti, di incorruttibili e accorti, come è stato nel caso di Ikea a Vecchiano, non si smette di additarli e bollarli quali oppositori dello sviluppo e del progresso; rifiutatori di posti di lavoro e di entrate pubbliche. E' ovvio che chi li accusa, al loro posto avrebbe fatto l'esatto contrario. Chi avrebbe fatto l'esatto contrario di sicuro non ha capito la realtà e dunque non è né accorto né previdente. E allora gli va detto che prima di impegnarsi nel governo del popolo s'impegni a capire cos'è il bene pubblico, come si riconosce e come si tutela. A fatti, non a parole; sempre, e non secondo i casi.
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In risposta a: E' vero... del 7/2/2012 - 11:45
parco atipico
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

7/2/2012 - 15:10

Caro cittadino 2, il Parco di Migliarino-San Rossore è un parco atipico, nato d'impulso dall'idea di pochi per contrastare un'idea di sviluppo il cui esempio si estende da Torre del Lago a Marina di Massa, sposato dalla collettività che ne ha seguito le orme, ma che di fatto non è mai stato gestito per essere utilizzato come motore di sviluppo e ricchezza capace di fornire forza lavoro e benessere, semmai ha consentito alcuni abusi e alcuni privilegi, un esempio su tutti il caso di Bocca di Serchio.
Purtroppo il Parco è per buona parte proprietà privata, una parte è stata per lungo tempo residenza Presidenziale, pertanto la maggior estensione è costituita da zone inaccessibili se non a patto di rischiare la denuncia penale.
Nè l'Ente Parco, Nè le proprietà hanno reso o preteso che un bene del genere fosse fruibile, visitabile, in poche parole parte della vita dei residenti e dei visitatori, fatta eccezione per le ristrette aree dove non vi sono impedimenti.
Per fruibilità non si può intendere una libertà totale poiche le specie vegetali ed animali vanno preservate, ma non vi è un centro visitatori, un'agenzia che organizzi visite guidate, qualsiasi cosa che faccia di un Parco un bene collettivo.
Per me potrebbe anche andare così ma sono consapevole che alla lunga tale bene non sarà più visto tale e il suo futuro potrebbe non essere così certo.
Mancano le idee, iniziative pubbliche e private che vadano nella direzione di quanto sopra, ci sono invece molte polemiche, atti di gelosia collettiva come ad esempio le Case di Marina che seppur sia evidente la futura destinazione è ad oggi legittima anche se rischia di togliere la libertà di fruizione di ulteriori aree, esempio lampante di come l'Ente Parco non abbia saputo mediare il diritto di ristrutturazione di un bene da parte del proprietario rendendolo utile anche al parco stesso.
Che dire poi sull'annosa questione delle licenze a navigare sul fiume Serchio, non capisco quale sia il nesso tra un numero limitato, il motore entro una certa potenza e la salvaguardia delle acque, non sarebbe stato più semplice e facilmente controllabile imporre il limite di velocità con multe salate per chi trasgredisce senza eccezioni e chiusure d'occhi?
Ad oggi la situazione è ben visibile, ogniuno fà quello che vuole perchè mancano i controlli ed anche perchè, forse, il numero limitato alla navigazione potrebbe essere non corretto dal punto di vista del diritto.
Ecco solo alcune negligenze dal mio punto di vista che ad oggi rendono il Parco meno "sentito" ,al punto che anche un centro commerciale, con tutte le negatività che porta, poteva essere un'ancora di salvezza.
Per fortuna nel non fare, non si sono fatti danni irreparabili, ora però ci vorrebbero le idee e qui temo che stiamo ancora nella palude dei privilegi, dei compromessi e delle clientele.
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In risposta a: ingerenze del 6/2/2012 - 21:43
E' vero...
AUTORE: Cittadino 2
email: -

7/2/2012 - 11:45

E' vero Simone, il nostro petrolio, la nostra ricchezza sta nel nostro territorio.
Purtroppo chi doveva operare per il massimo sfruttamento di questa ricchezza con progetti di ampio respiro, di conservazione attenta coniugata ad uno sfruttamento consapevole (frutto di pensieri che vanno oltre l'immediatezza del presente)non l'ha fatto. Ed oltre l'idea è mancato il coraggio. Ci siamo limitati a piccole cose, le solite modeste iniziative con il solito sbocco edificatorio e/o commerciale, frutto peraltro di idee altrui e non facenti parte di un programma organico comunale o sovracomunale di ampio respiro e proiettato nel futuro.
A Vecchiano è stato così, ma anche gli altri comuni hanno seguito la stessa linea di basso profilo con addirittura alcune scivolate di proposte aggressive al Parco (visto quasi come un ostacolo allo sviluppo!) come un parcheggio al posto dei pini o delle strade che lo attraversano per arrivare prima al porto di marina. Una visione ancora limitata dei nostri amministratori, spesso più occupati da beghe politiche interne, ricerca del consenso, confronti (spesso sterili e inutili) con gli altri partiti, mantenimento di incarichi politici e privilegi personali.
Manca una visione di insieme che metta quello che abbiamo al centro della programmazione, e quello che abbiamo è il Parco, è la nostra città, la nostra cultura, Ela nostra Università ed i nostri centri di ricerca. Scendere a elemosinare un centro commerciale è quanto di più sbagliato e di più contrario ai tempi si possa immaginare.
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In risposta a: Risposta al Consigliere di minoranza G. Marianetti del 2/2/2012 - 0:50
il ben vivere
AUTORE: il merlo sul vangato
email: -

7/2/2012 - 10:42

Giusto. parli di ben vivere.. ma normalmente non tutti hanno la possibilità di farlo. Il non accontentarsi del proprio lavoretto o del prorpio giardinetto è una bella spinta verso il miglioramento personale, a cui tutti dovremmo ambire.
Quindi, oltre al ben vivere, vorrei aggiungere "senza lilleri, non si lallera"...
Anche se poi, tanti lallerano parecchio anche sensa..ma questa, è un'altra storia.
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In risposta a: Non è un problema di partecipazione del 4/2/2012 - 19:18
Associazioni
AUTORE: Mirko Alessandri
email: -

7/2/2012 - 10:01

Caro Gamba di Legno (nome Gamba e di Legno il cognome...mai sentito, ma sei di Vecchiano) perché non fai una giratina a vedere cosa fanno le associazioni invece di dire str...te a caso. Sono ormai più di 20 anni che ho svolto una attiva partecipazione ad una importante associazione del nostro territorio e ti posso dire che: Le persone che ho votato durante tutte le elezioni amministrative non sono mai riuscite ad essere elette (magari sono io che porto male). In questi venti anni c'ho messo tanti bei soldini di tasca mia (operaio per la precisione) e ho rinunciato a tanti bei giorni di ferie che ho utilizzato per l'associazione e non per andare a giro. E sai cosa ti dico sono fiero di questo e lo continuerò a fare per sempre e come me tante altre persone che evidentemente sono molto più intelligenti di te.
Se hai qualcosa da obbiettare firmati e sarò felice di chiarirti questi concetti faccia a faccia davanti ad un caffè.
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In risposta a: Dignene Bruno .......... del 2/2/2012 - 10:53
ma che dici
AUTORE: gino
email: -

6/2/2012 - 22:15

mi dispiace caro urtimo ma te non sarai mai primo.....forse i tuoi figli non hanno bisogno di lavoro...ma tu e quelli come te hannorubato il futura ai giovani.....fatti un esame di coscenza
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In risposta a: BARROSO E VECCHIANO E L'IKEA del 5/2/2012 - 18:45
ingerenze
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

6/2/2012 - 21:43

Tutto vero, tutto giusto ma, al di là della difesa d'ufficio di una delle tante multinazionali, il sig Barroso si è permesso di interferire nelle sacrosante decisioni, giuste o sbagliate che siano, di un ente amministrativo pubblico locale, regolarmente eletto e riconosciuto da una costituzione che è tra le più belle del mondo.
Avrebbe mai osato, visto anche lo stato in cui versa il suo Portogallo, se non avessimo avuto un recente passato a dir poco vergognoso?
Io penso di no e non è questione di destra o sinistra, il sig. Barroso, oltre che ignorante in geografia e assai spavaldo nel metter dito in cose non sue ha ribadito, se mai ce ne fosse necessità, che l'Europa altro non è che al servizio di un sistema economico ormai vetusto che va assolutamente cambiato.
Io che faccio parte di un sistema economico legato all'agroalimentare, ben conosco le lotte per garantire ai nostri prodotti locali un riconoscimento e una protezione che va oltre il gusto o il mero campanilismo.
Il nostro petrolio, specie in Toscana, è il territorio, i suoi sapori ed i suoi monumenti, la difesa del territorio dovrebbe essere la priorità di ogni amministrazione, purtroppo, siamo così intelligenti da bruciare quotidianamente terreni in nome di un modello di progresso che risale al secolo scorso, questo è il vero punto e forse il motivo per cui il forum ultimamente latita di interventi, a guardar bene, Ikea, parco, posti di lavoro e altre cosette dette e ridette sono ormai la solita minestra rimestata ed indigesta.
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In risposta a: forum aggiornato del 6/2/2012 - 20:25
Al Navigatore
AUTORE: Lettore attento
email: -

6/2/2012 - 21:42

Il problema è che navighi sotto ripa e vedi solo il FORUM mentre altri: scrivono/rispondono sul resto della Voce del Serchio.

nb: (nota bene) i commenti su: CRONACHE-LA FOTO DEL GIORNO-LA BATTIGIA-RUBRICHE-EVENTI-SPORT-ANNUNCI-ALMANACCO e solo su POESIE sono esclusi commenti ed infatti il tastino rispondi/inserici un tuo commento non lo hanno messo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
forum aggiornato
AUTORE: Navigatore
email: -

6/2/2012 - 20:25

il forum è sempre attivo?
non scrive più nessuno o ci sono altri problemi?
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Il Sindaco Alemanno ..........
AUTORE: Ultimo
email: -

6/2/2012 - 11:38

......... ha dimostrato notevoli capacità in politica ....... bravissimo nel salto da un partito all'altro ........ ancor più bravo nello scaldare la poltrona ....... ha solo il difetto di non essere capace ad agire nei momenti difficili. Bravissimo nell'incolpare gli altri ........ un pò meno nel riconoscere le proprie colpe. ....... Ma a fare il Sindaco in questo modo ci riesco bene anch'io ........ ed anche alla......
puntini puntini.... chi voleva 'ntende ha 'nteso
Ultimo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
BARROSO E VECCHIANO E L'IKEA
AUTORE: Claudio Di Scalzo
email: -

5/2/2012 - 18:45

Il portoghese Barroso s'è imbucato sterzando a destra con maestria, appunto da portoghese, nella sempiterna massima: è il Capitalismo dell'impresa che comanda e tutto il resto sia genuflessione, facendo l'esempio dell'IKEA che a Pisa voleva metter su capannoni muliebri ed invece le han posto ostacoli tanto che altrove se ne va! Come a dire... basta con quest'Italia che s'oppone agli splendidi disegni del capitalismo multinazionale! Occorre una piccola postilla al portoghese Barroso, geografica, la zona, sulle cartine autostradali è Pisa Nord, ma il comune non è Pisa... bensì Vecchiano, e dopo un chilometro c'è Marina di Vecchiano, e questa è zona Parco, l'ultimo parco con pineta mediterranea che c'è sul Tirreno. Non so se mi spiego. E questo parco consente a migliaia di persone ogni anno, chi scrive compreso, di andare al mare con ombrellone e panino senza essere strangolato dai bagni esosi che ci sono nella Versilia che vien dopo.

Questo come cornice generale. Il Parco costò lotte ambientaliste molto dure con l'allora centrosinistra italico che "modernizzava" il mondo. Soprattutto il PSI. Accanto ai più astuti DC. Non l'ebbero vinta. Ovvio che gli abitanti tengano al Parco. Ma barroso vorrrebbe giudiziosi ampliamenti e insediamenti nella logica "moderna" dell'impresa, di Monti-Fornero e di ogni banca e multinazionale.

Post scriptum. E' tutto radioso in questa zona pre-parco? NO. Ci sono stenti capannoni di piccolissime aziende di lampadari e pneumatici. E la sera c'è il mercato più vasto in Italia, altro primato!, di prostituzione transessuale. Non mi sembra un grande appeal per la zona pre-parco.parco! Dunque anche la tutela dell'esistente, da parte dell'amministrazione di sinistra, leggi PD con Rifondazione Comunista, non è propriamente il massimo. Lo stesso dicasi per L'Ente Parco che gestisce spiaggia e dintorni. C'è parecchio abbandono e clientelare carrozzone politico-partitico. Con annessi e connessi sprechi, velleitarie promozioni, ambientalismo di cartapesta. Dunque Barroso potrebbe dire, da portoghese, ... meglio L'Ikea col capannone che il transessuale col cazzone....

Claudio Di Scalzo
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AUTORE: Migliarinese di stare
email: -

5/2/2012 - 14:29

Ho visto le 5 nuove foto odierne pubblicate dalla Voce del Serchio; una stupenda (la foto del giorno) che ho già messo sul dekstop del mio pc, l'altra (bella uguale) sulle FLASCH ed altre tre odierne sulle CRANACHE della Voce del Serchio e con questo ho pensato: come faranno ora Francesco, Josè ed Andrea a sostenere le loro tesi scombicchierate che rigirano come i biacchi 'n'una tamigiana a convincere qualcuno?
Riguardandatele "notte e giorno alla luce del sole" poi vedete se avevo ragione io o torto voi!

piesse; per il sig.Francesco

Non riesco ad immaginarmi un coglione d'uomo che scavalca il gard rail neppure per fare una pisciatella veloce nel luogo ritratto dalle ultime tre foto in zona Ovaio; figuriamoci se si mette a fare una copula "alla luce del giorno, notte e giorno" nel grano alto un palmo, davanti a chi passa di li; a tutto c'è un limite; che diamine!

piesse; per il Presidente UE José Manuel Durão Barroso:

con il Wueb e con Google Maps si vede bene che Migliarino Pisano è in Provincia di Pisa ed Ikea non ha cambiato Provincia per la sua proposta insiediativa è solo andata dove gli è tornato meglio e più comodo per i servizi di viabilità e 90.000 abitanti pisani disponibili ad andare in quel negozio anche con la bicicletta ed una volta constatato che il partito maggiore di governo del Comune di Vecchiano (Pi) non passerà alla storia come il partito che ha permesso una grande speculazione edile in terreni agricoli nel Comune di Vecchiano (Pi) tutto verrà fatto ed è stato fatto nel migliore dei modi; come sempre del resto!

In ultimo se il Presidente UE si adoperasse di più per far uscire dalla crisi la nostra e Sua Europa invece di stare a sentire una campana sola, farebbe meglio.

per il sig. Andea Fehr che ha scritto quella lettera al Tirreno, non merita da me medesimo neppure un "piesse", si commenta da se!
bona.
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In risposta a: Domanda a Ciacchini del 5/2/2012 - 12:19
sono pienamente d'accordo
AUTORE: VALERIO CIACCHINI
email: [protetta]

5/2/2012 - 13:45

Vede , io sono un piccolo esponente locale della Lega Nord, che a volte non condivide le linee politiche e per questo motivo mi capita di ricevere telefonate di richiamo per attenermi alle decisioni che vengono dall'alto. Ma siccome non sono fanatico ed ho ancora la libertà di parola e di critica, continuerò a ragionare con il mio cervello e ad esprimere il mio giudizio.
Sul problema che lei solleva, sono completamente d'accordo, ma ho lasciato qualche giorno per intervenire pubblicamente per verificare la posizione politica della Lega Nord e non quella di alcuni attuali od ex parlamentari del mio partito, che non capiscono che già sono dei privilegiati, ai quali io taglierei di 2/3 lo stipendio.
In fatti la Lega Nord si è espressa nella mia nella sua direzione, contro l'opposizione ai tagli dei vitalizi, verifichi pure su internet, io intanto le allego uno stralcio:

Buona Giornata.
Valerio Ciacchini
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