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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Come ogni sabato dall'inizio della bella stagione
il circondario si svuota: regna il silenzio.
Tapparelle abbassate, luci spente, stanze vuote
Provo .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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AUTORE: MARCELLO MARINELLI
email: -

27/1/2012 - 11:00

LEGGE PARCHI
AMBIENTALISTI: APPELLO PER FERMARE UNA RIFORMA INUTILE E DANNOSA
Con il pretesto della riforma della Legge n.394 del 1991 si stravolgono i Parchi Nazionali

Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Mountain Wilderness, LIPU-BirdLife Italia e WWF Italia lanciano insieme un appello per fermare la riforma della legge 394 sulle aree protette che rischia di stravolgere i parchi Nazionali.

Gli aspetti più pericolosi della riforma avviata dalla Commissione Ambiente del Senato interessano essenzialmente tre aspetti della gestione delle nostre aree protette che per i loro contenuti rischiano di stravolgere alcuni dei principi fondamentali che hanno motivato la creazione dei Parchi e delle Riserve naturali non solo in Italia ma in tutto il mondo.

Nei prossimi mesi per fermare questa riforma inutile e dannosa della Legge quadro sulle aree naturali protette le nostre Associazioni lavoreranno insieme, cercando il supporto del mondo scientifico, degli intellettuali, dei rappresentanti della cultura e dell’ampia maggioranza dell’opinione pubblica che ha a cuore la sorte dei nostri Parchi Nazionali e della natura che devono proteggere.
E' solo rispettando le finalità di tutela che i parchi possono rappresentare un forte richiamo per il turismo nazionale e internazionale con ricadute positive sull'occupazione.

La riforma contestata vuole mettere in discussione il delicato equilibrio raggiunto nella gestione dei parchi tra rappresentanti del Ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, del mondo scientifico, delle Associazioni ambientaliste e dei rappresentanti degli Enti Locali, nel rispetto della Costituzione che attribuisce allo Stato la competenza esclusiva in materia di tutela degli ecosistemi proprio per ribadire l’interesse nazionale della conservazione della natura. Le proposte di modifica intendono spostare questo delicato equilibrio a vantaggio di coloro che rappresentano interessi locali e di settore con una maggioranza dei rappresentanti degli Enti Locali e l’introduzione di un rappresentante delle Associazioni agricole nel Consiglio direttivo degli Enti Parco. Allo stesso tempo verrebbero eliminati i rappresentanti del mondo scientifico e ridotta la presenza delle Associazioni ambientaliste.
Queste modifiche, insieme alle nuove procedure previste per la nomina dei direttori dei parchi, non farebbero che aumentare la politicizzazione degli Enti Parco.
Una maggiore efficienza nella gestione degli Enti Parco, in particolare per la valorizzazione delle identità locali dei territori e lo sviluppo della “green economy”, sarebbe la motivazione principale dei sostenitori della riforma, ma questo può essere perseguito da diversi Enti pubblici nell’ambito delle loro ordinarie funzioni. Le aree naturali protette nascono per la conservazione della natura, se gli Enti Parco si trasformano in grandi Pro loco o agenzie di sviluppo locale finiscono per diventare inutili doppioni di Enti che oggi in molti vorrebbero tra l’altro cancellare.
Come secondo punto critico si aprirebbe la possibilità di cacciare nelle aree protette con la scusa del controllo delle specie aliene, quando soluzioni efficaci sono possibili anche con l’attuale normativa ed organizzazione dei Parchi.
Terzo aspetto è il meccanismo di finanziamento degli Enti Parco con l’introduzione della riscossione di una royalty o di canoni su alcune attività ad elevato impatto ambientale (la coltivazione di idrocarburi, gli impianti idroelettrici, impianti a biomasse, oleodotti ed elettrodotti fuori terra, le attività estrattive, posti barca ecc) che determinerebbero un pesante condizionamento delle decisioni di un Ente Parco che in prospettiva sarebbe a larga maggioranza controllato dai rappresentanti dei Comuni.
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In risposta a: Chi accontenta gode del 26/1/2012 - 21:17
Uno operaio, due impiegato, tre contadino, quat..
AUTORE: Cittadino rappresentato
email: -

27/1/2012 - 8:37

Prima di inviare un'opinione..sia pure anche ad un giornale che sembra la reticella che divide nel confessionale il penitente dal confessore, sarebbe bene contare fino a cinque.
Si scrive "chi accontenta gode" e se leggiamo come è scritto non si capisce chi è che accontenta e chi gode.
Poi, come disse D'Alema Massimo la settimana scorsa: il nostro paese è uno dei più longevi al mondo come età dei suoi abitanti ed il che non guasta ma, quando era Presidente del Consiglio dei Ministri aggiunse anche che andare in pensione a cinquanta anni e grattarsi i coglioni per altri quaranta/quarantacinque anni non era una bella prospettiva di vita.

Motivi di contestare quello che ho appena affermato ce ne sarebbero a centinaia, ma questo è.
Tanti miei colleghi di lavoro non vedevano l'ora di andare in pensione, poi..con la prospettiva di un terzo del salario detassato o giù di li se rimanevano li senza andare ad incidere su l'IMPS i governi precedenti hanno combinato un bel patatracche.
Chi stava bene al calduccio d'inverno ed al frescuccello negli uffici estivi è rimasto al..chiamiamolo lavoro; così prima il babbo cedeva il lavoro al figlio ed ora è il nonno che cede il lavoro al nipote e..non sempre perchè le stampanti ed altre diavolerie più veloci saltano avanti ai nostri già anziani nipoti.

Potrei durare per mesi a scrivere questi esempi facilerrimi ma..per ora a decidere delle nostre sorti c'è un governo con larghissima maggioranza e la parte preponderante di questa maggioranza è formata da una larga maggioranza dei Deputati e Senatori espresssione del centrodestra e destra storica.
Il tutto determinato perchè.. "quello è andato in pensione con 19 anni sei mesi ed un giorno ed io no" quindi non voto più: poi il Sindaco di sinistra non mi ha dato il permesso per fare una pensilina sull'uscio di casa e quindi.."me a votare non mi ci vede più", ma, "loro" a votare ci sono andati e dimolti; ne sa qualcosa il povero Veltroni&.
----------------  RISPONDI





In risposta a: ....è indigestione o allergia? del 26/1/2012 - 19:38
Peralias
AUTORE: Indigesto
email: -

26/1/2012 - 21:59

Indigesto e' l'appellativo che mi sono dato, non un aggettivo riferito al governo.
Se pensi di poter contrabbandare che le teste che non si adeguano al pensiero unico pro messia Monti appartengono agli evasori fiscali, fa pure: anche questo fa parte della propaganda per il pensiero unico.
La quale dovrebbe trovare pero' qualcosa di piu' efficace che il confronto con il governo precedente: piace vincere facile ?
Io Continuo ad aspettare i banchieri in piazza.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Caro .... del 26/1/2012 - 15:59
Chi accontenta gode
AUTORE: Uno operaio
email: -

26/1/2012 - 21:17

No, io non ci stò,Il messia, illusionista Monti mi ha purgato più del cavaliere. Io che ho pagato sempre tutto devo pagare i danni di altri. Devo andare in pensione più tardi. Questo, con l'aiuto di partiti che dovrebbero aiutare gli operai e i deboli. Fate pagare quelli che hanno rovinato l'Italia ed il Mondo. Lo sapete chi sono, smettete di proteggerli.
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In risposta a: del
Dal PARCO di MSRM - Tutto TACE
AUTORE: Remo LaBarca
email: -

26/1/2012 - 20:47

Mancano pochi giorni alla fine del mese e dal Parco non sono ancora giunte notizie in merito alla scadenza delle autorizzazioni alla navigazione sul Serchio la cui scadenza era stata prorogata al 31/01/2012.
Ricordo che senza tale autorizzazione la navigazione sarà considerata "abusiva" e pertanto soggetta alle sanzioni previste in materia.
Invito tutti gli interessati a scrivere o telefonare al Parco per chiedere che vi impegni presi dall'Ente vengano rispettati.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Monti il messia del 26/1/2012 - 17:46
....è indigestione o allergia?
AUTORE: alias
email: -

26/1/2012 - 19:38

Mi viene il dubbio che i molti che trovano "indigesto" il governo monti in realtà vorrebbero "ruttare" "Serpico" il cervellone anti evasori d'altronde se hanno digerito tutto con il governo precedente, non penso sia un problema di stomaco, ma piuttosto un allergia al pollice e all'indice.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Caro .... del 26/1/2012 - 15:59
Monti il messia
AUTORE: indigesto
email: -

26/1/2012 - 17:46

quello che ci dà, caro osservatore 3, è un polpettone avvelenatissimo per l' immediato futuro, ed in barba alle altisonanti dichiarazioni sui figli, nulla di certo per quello meno immediato: nessuno è in grado di dire come sarà il mondo tra 10 anni.
Io sto ancora aspettando che i banchieri scendano in piazza a protestare.....così quando Monti dirà "prima i diritti comuni" potrò crederci.
----------------  RISPONDI





In risposta a: «Getta le tue reti, buona pesca ci sarà» del 26/1/2012 - 14:33
Caro ....
AUTORE: Osservatore 3
email: -

26/1/2012 - 15:59

...Alessio non sono d'accordo. Quello che sta succedendo in queste ore non è uno sciopero ma un vero e proprio ricatto. Si paralizza un paese con la forza dei numeri e della propria posizione di privilegio, dato che tutto viaggia su gomma.
E i produttori di mozzarella che vedono marcire il loro prodotto? Se facessero sciopero loro sull'aumento dei costi noi mangeremmo parmigiano e penseremmo ad altro. Lo stesso i muratori malpagati e male assicurati, i lavoratori agricoli, i contratti a termine, i cassintegrati, gli stradini, le colf e tutti quelli di minoranza, che non coinvolgono gli altri nessuno se ne accorgerebbe.
Il governo Monti va piano e fa poco ma con le tue idee, sia pur nobili, credo che non si possa fare niente. Servirebbe una rivoluzione, e non solo culturale.
Prendiamo quel poco che ci da che è sempre meglio di niente e molto meglio di quello che ci davano prima. E speriamo che la sinistra cominci fin da ora a preparare un piano ed un programma serio e condiviso per la prossima legislatura.
----------------  RISPONDI





AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

26/1/2012 - 14:33

Una piccola precisazione prima di estendere il mio intervento al Forum per il buon Tiziano Nizzoli: naturalmente l'identificare il corretto e doveroso agire di un imprenditore rispetto alle norme di sicurezza vigenti (anzi, in vigore prima dell'avvento del Governo Berlusconi!) come un "atto di eroismo" era per fare del sarcasmo a buon mercato, vista la percentuale - oserei dire - miserrima di osservanti scrupolosi.

Come suggerisce il titolo, ogni riferimento alla protesta dei pescatori - che gli zelanti reparti operativi delle forze dell'ordine hanno brutalmente soffocato e represso nel sangue - è puramente casuale.
Per sintetizzare aforisticamente la storia più recente, oserei dire che «la crisi finanziaria internazionale ha messo l'Italia in ginocchio, Berlusconi l'ha disposta in stress-position e Mario Monti la sta prendendo letteralmente a calci nelle gengive!».
Non è di molto tempo fa un intervento in cui domandai, all'indomani del burrascoso corteo nazionale - più che degli Indignati, oserei dire - dell'avanguardia generale dell'incazzatura, quante e quali posizioni si sarebbero prese quando a scendere in piazza, a scioperare, ad avanzare bellicosamente verso i palazzi del potere anziché i pretesi Black-Block fossero stati i cittadini, la gente comune, i sempre più numerosi rappresentanti della debolezza, dell'instabilità e della precarietà sociale, o, per meglio dire, il Proletariato.
Fino ad allora si erano viste «cose mai viste» come operai edili e costruttori uniti nella lotta, o come i rappresentanti dell'industria cinematografica a braccetto con attori e operatori dello spettacolo: in questi giorni si sono visti movimenti come quello dei Forconi in Sicilia, immediatamente demonizzato dalla stampa borghese attraverso l'insinuatoria teoria delle infiltrazioni mafiose, quello dei taxisti e quello dei pescatori, partite iva, lavoratori autonomi messi al palo dai provvedimenti che neanche lo stesso Berlusconi ha avuto il coraggio di prendere.
Si tratta di una politica ottusa, falsamente liberista, condizionata e subordinata agli interessi dei grandi gruppi finanziari compartecipi di banche, catene di GDO, gruppi assicurativi e detentori di spaventosi patrimoni mobiliari e immobiliari, di una politica che, col pretesto già di per sé illusorio e deprecabile, intende sdoganare come apertura alla concorrenza provvedimenti abilmente concepiti contro le PMI, favorevoli soltanto ad un ulteriore crescita dei supermercati e protesi a depauperare in via definitiva i produttori di qualunque capacità contrattuale, provvedimenti che rendono la vita ancora più semplice ai grandi cartelli multinazionali, defraudando il mondo del lavoro e assestando un colpo mortale all'agricoltura e all'artigianato, deprimendo ulteriormente l'unica risorsa su cui l'Italia dovrebbe fare affidamento, il turismo, e mandando al macello centinaia di migliaia di famiglie.
Dunque «getta le tue reti, buona pesca ci sarà», perché se così non fosse, caro il mio pescatore una media di 2000 € di gasolio a viaggio andrà letteralmente a farsi benedire... così come andrà a farsi benedire quella nei trattori se i raccolti agricoli non ci saranno o se i generi agro-alimentari non riusciranno ad arrivare nelle case dei consumatori.
A questo punto, ripeto la domanda ai tanti rappresentanti delle forze dell'ordine che leggono questo Forum: i reparti operativi sono al servizio del Governo Monti o degli Italiani? O gli Italiani sono soltanto i dignitari delle lobbies, i burattini di Bruxelles, le marionette delle multinazionali e i detentori di grandi patrimoni?
E a chi ha voglia di rispondere ancora chiedo, rispetto alla scellerata quanto inopportuna affermazione di Bersani, «al suo posto [di Monti] avrei fatto molto di più»: che altro avrebbe fatto lui? Avrebbe fatto precipitare un colossale asteroide sul vecchio Stivale cercando di affondare quante più terre emerse gli fosse stato possibile?!?
----------------  RISPONDI





In risposta a: CINEMA TEATRO OLIMPIA del 26/1/2012 - 1:45
paradossi
AUTORE: mbbm
email: -

26/1/2012 - 11:48

Ma se non viene usato neppure per le recite scolastiche di natale, evento collettivo pubblico e lodevole per le scuole elementari, cosa ci vogliamo aspettare.

Ristrutturato con le tasse dei cittadini e non usato neppure per funzioni di pubblica utilità/ludicità.

Si potrebbero fare mille esempi di mille occasioni di come recuperarne l'utilizzo, ma probabilmente a qualcuno fà comodo che ( o è geloso) venga utilizzato il meno possibile.
----------------  RISPONDI





In risposta a: E ora cari detrattori dell'ultim'ora... del 25/1/2012 - 10:25
Ancora nun ci siamooo!
AUTORE: Tiziano Nizzoli
email: -

26/1/2012 - 7:49

O Bruno, Alessio Niccolai non può dire che i veri eroi sono gli imprenditori che fanno lavorare i loro dipendenti in sicurezza e te non puoi dire che stavolta l'ha azzeccata! Allora, vi faccio un esempio per tutti e due, inventando una storia con un imprenditore ed i suoi operai. Tempo di guerra, le SS di Hitler fanno un rastrellamento in una fabbrica e scoprono un nascondiglio con delle armi che gli operai-partigiani avevano nascosto per usarle in caso di necessità; chiedono a chi appartengano quelle armi e tutti tacciono. Allora decidono di fucilare dieci operai se non saltano fuori i responsabili. A quel punto l'imprenditore si fa avanti assumendosi la responsabilità di aver nascosto quelle armi, viene messo al muro e fucilato. Questo imprenditore avrebbe pieno titolo ad essere definito EROE, peccato che sia solo una storia inventata per voi che confondete l'eroismo con il senso del dovere. Buona giornata a tutti e due, compagni!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
CINEMA TEATRO OLIMPIA
AUTORE: RICCARDO
email: -

26/1/2012 - 1:45

Dopo anni di restauro l'anno passato è stato inaugurato il teatro Olimpia a VECCHIANO con alcuni spettacoli, pochissimi,mi chiedo "è valsa la pena restaurarlo per poi sfruttarlo così poco?", ci sono tanti giovani e non solo di tutte le età in piazza Garibaldi nel pomeriggio e la sera, "non è proprio possibile organizzarci qualcosa?" magari con biglietti di ingresso con il solo scopo di recuperare le spese di gestione pulizie e quant'altro, potrebbe essere utilizzato come scuola di ballo, proiezione di cortometraggi e documentari, saggi di ballo e altri sport,piccole rappresentazioni teatrali,lezioni di vario genere, giochi,concerti musicali di tutti i generi, eccetera. Io credo dopo che l'amministrazione comunale si è adoperata nel rendere agibile lo stabile, sicuramente con impiego di non poche risorse, sarebbe una bella cosa sfruttare il Teatro Olimpia di più.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Prima s'impara poi s'insegna del 25/1/2012 - 19:58
.......
AUTORE: Lettore
email: -

25/1/2012 - 23:12

Questo, o questa, prof. non è un campone di simpatia però quando interviene spella.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Prima s'impara poi s'insegna del 25/1/2012 - 19:58
A proposito di parodie
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

25/1/2012 - 21:58

Caro «prof» tanto per cambiare ho voluto pungolare il tuo ego e - cvd - sono riuscito perfettamente nel mio intento: anche i sassi di pietra serena sono a conoscenza del fatto che la combinazione di parole (che io continuerò a chiamare «segni linguistici» nel rispetto delle ottime norme impartitemi dalla mia straordinaria «prof d'italiano» del liceo e successivamente approfondite con l'allora ex-Preside della Facoltà di Lettere di Pisa) francesi in oggetto è stata italianizzata da una vita, e che dunque il problema degli accenti su «deja» non si pone proprio.
Disgraziatamente ognuno ha il suo modo per parodiare ogni cosa e il sottoscritto ha scelto - Audite Audite - niente popò di meno che le banalissime virgolette, sfuggite evidentemente al tuo illuminatissimo ego.
Se ci hai fatto caso ho usato la locuzione un paio di volte e la seconda, di proposito, ho fatto in modo che il participio passato del verbo dire francese concordasse per genere con il sostantivo italiano cui era riferito... peccato che anche in quel caso la parodia italo-francese si celava tra le virgolette! Peccato, perché tu invece hai voluto ad ogni costo focalizzare sul trattino che ovviamente in francese non si mette nel suo utilizzo quale avverbio solitamente posto tra il verbo ausiliare ed il participio passato.
Ma il sapere caro «prof» non si può ingannare: si possono però ingannare le gerarchie del ministero con qualche titolo trovato nelle patatine San Carlo e intraprendere la carriera dell'insegnamento.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Alla grazia dell'opinione! del 25/1/2012 - 17:23
Prima s'impara poi s'insegna
AUTORE: Prof
email: -

25/1/2012 - 19:58

E avresti sbagliato, perché la locuzione composta deja trattino dit in francese non esiste. La mia voleva essere solo un'espressione parodistica. Nel linguaggio corrente si può dire déjà dit, senza trait d'union, per dire già detto. Esiste invece la parola corretta déjàvu, avverbio più verbo, che ormai si può scrivere anche senza trait d'union essendo stata assunta, nell'uso corrente, come sostantivo semplice.
Hai poco da scherzare sulla mia “posizione autorevole”, perché tale posizione mi sono guadagnat con una vita di lavoro e di studio.
Ho avuto per le mani pivelli arroganti (credo di averlo già detto in altra occasione) che, forniti di notevole intelligenza, si sono poi messi sulla retta via ed hanno espresso gratitudine al sapere e all'auterovolezza.
Il sapere e l'autorevolezza si possono disprezzare, irridere, invidiare, ma ingannare, mai.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Meglio tacere se...... del 25/1/2012 - 11:42
Alla grazia dell'opinione!
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

25/1/2012 - 17:23

«Déjà-dit» avrei scritto io, caro «prof», ma in virtù della tua autorevole posizione potrai avvalerti della licenza di disporre delle lingue altrui e della retorica - che tanto sembreresti disprezzare - a tuo libero piacimento, salvo poi utilizzarla tu stesso!
Una cosa è certa però: se la Redazione ha censurato i tuoi post è ragionevole pensare che in essi tu, più che esprimere un'opinione, abbia attaccato gratuitamente persone, come del resto hai fatto in questo in cui hai tentato strumentalmente di sminuire i miei interventi per giustificare la tua idiosincrasia nei confronti delle scelte redazionali della VdS; in generale i post che a me sono stati censurati si contano sulle dita di una mano e quasi sempre - a ragion veduta - non perché abbia espresso un'opinione poco gradita ai redattori della VdS, ma piuttosto per non aver espresso alcuna opinione ed aver fatto ricorso all'aggressione, all'imboscata verbale alla persona in luogo delle sue idee.
Da ciò desumo che se ai tuoi interventi è stata applicata la censura, non è certo stato per l'opinione che hai espresso, ma più probabilmente per quella che ti sei sforzato di non esprimere... ma, foss'anche per antipatia personale il problema non si pone: il Moderatore in un Forum fa i suoi tagli e se la cosa ti piace poco, sei liberissimo di andare a scrivere altrove!
Infine, per purissima informazione, non esistono soltanto i malati di «nuovismo» ad ogni costo: personalmente preferisco ripetere una cosa «déjà-dite» dotata di un senso compiuto, ammissibile, condivisibile e dimostrabile o dimostrata, che inventarmene ad ogni costo una insensata, priva di fondamento e magari, perfettamente inutile; parola di creativo!
In ogni caso come inizio non c'è male: se il post a cui sto rispondendo - premesso che è per purissimo diletto che ti rispondo, laddove non varrebbe la pena neanche prenderti in considerazione - è il primo che ti è stato pubblicato, Dio ci scampi e liberi da quelli che ti sono stati censurati, «prof»!
----------------  RISPONDI





In risposta a: io credo del 24/1/2012 - 12:42
La responsabilità.
AUTORE: pedro
email: -

25/1/2012 - 14:29

Gentile Chiara, vorrei provare a spiegare meglio la mia opinione, esponendo un esempio classico di responsabilità individuale:
se io fossi il conducente di un autobus accessoriatissimo, di proprietà di una Società che sfrutta ogni minima occasione per incrementare i suoi guadagni anche in modo illecito, qualora io conducente non rispettassi il codice della strada (i limiti di velocità, una precedenza oppure uno stop) e provocassi un incidente mortale ai miei passeggeri, potrei provare a giustificare le mie inadempienze? Potrei appellarmi alle inadeguatezze della Società che mi ha assegnato le responsabilità di condurre l'autobus, pur avendomi, forse, in alcuni casi, invitato verbalmente a non rispettare con scrupolo il codice della strada?
Il Comandante di una nave, in condizioni climatiche e di visibilità favorevoli, in un tratto di mare già percorso svariate volte, con a disposizione tutta la strumentazione di bordo necessaria, il quale, essendo fuori rotta, porta o non previene che la sua nave sbatta sugli scogli può essere giustificabile, anche solo parzialmente?
Credo che ogni altra considerazione o giustificazione o tentativo di sminuirne la responsabilità sia fuorviante.
Lui è il Comandante, qualunque altro evento sia successo a bordo , non potrebbe mai sminuire le sue inadempienze di Comandante.
Le inadempienze della Costa Spa, dei subalterni a bordo, non possono gravare quanto la responsabilità specifica di chi detenendo il comando infrange i codici di navigazione.
Ciò che è successo in seguito, pur non essendo del tutto giustificabile è solo la conseguenza.
Non credo a presunte motivazioni quale vittima sacrificale del sistema, sono solo congetture, il Comandante è il responsabile. Punto.
Se non teniamo fermi questi principi, continueremo a non dare alla Responsabilità il giusto peso, così come molti nostri "dirigenti" responsabili non sentiranno mai la necessità di dimettersi pur di fronte a mancanze e fatti gravi.
Le inadempienze della Costa saranno altre e spero che la giustizia penale o civile possa stabilire eventuali sanzioni.
Cordialmente.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Meglio tacere se...... del 25/1/2012 - 11:42
Somiglianze
AUTORE: B.B
email: -

25/1/2012 - 13:24

Mai stato fedele come un cane! eh si! I canetti da tartufi si contentano di un pezzettino o uno scartarello di tartufo oppure di un biscottino; io per quello sarei paragonato ad un maiale; trova ugualmente il tartufo al pari del cane ma..non lo da al padrone; se lo mangia.
Anche il gatto mi offre spunti riflessivi: mai visto un gatto offrire su richiesta la zampina, oppure all'ordine del suo padroncino di mettersi seduto o meglio; andare a riprendere il bastoncino tirato in mare dal coglione umano che si diverte a ributtarcelo per decine di volte; il canetto ci va, il gattino no!

All'amico e compagno (compagno vor dì uguale a me) Alessio Niccolai quando gli voglio tirare un troncasala (in privato o su questo comodo Forum), lo faccio! e parimenti (secondo me medesimo) gni dio: l'hai 'nfilata.
Poi se qualche prof; di cosa non si sa, vuol dir la sua, lo può fare; quì su questo Forum, su altri giornali, in piazza, al bar, lungo la battigia, sul monte di Vecchiano ed anche sui monti più alti liberati dalla dittatura del nazifascismo dai Partigiani d'Italia e dal quel tempo la libertà di parola è garantita a tutti.
bona.
----------------  RISPONDI





In risposta a: E ora cari detrattori dell'ultim'ora... del 25/1/2012 - 10:25
Meglio tacere se......
AUTORE: Prof
email: -

25/1/2012 - 11:42

Se ti accontenti di opinioni o commenti grondanti retorica, pieni di luoghi comuni e di deja-dit, buon per te, caro Bruno Baglini, che riveli i limiti del tuo livello critico e godi alla lettura di roba che te non sapresti mai scrivere non capendo che non saper scrivere certa roba non è un limite ma un pregio.

P.S. Vedo che censurate sistematicamente le mie opinioni. A voi non piacciono ma a qualcuno potrebbero tornare utili. E' una bella responsabilità tagliare la lingua alle bocche scomode.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Io non mi sorprenderei del 25/1/2012 - 9:52
E ora cari detrattori dell'ultim'ora...
AUTORE: Bruno Baglini
email: -

25/1/2012 - 10:25

...leggendo questa opinione inviata al Forum della Voce nella sez. "Scrivi un'opinione" da Alessio Niccolai non vorrete mica dire che l'ha fatta lunga e palloccolosa!?
Stavolta seondo me medesimo Alessio rispondendo a Tiziano: "c'ha 'orto ancor più d'artre vorte!"
----------------  RISPONDI





In risposta a: una considerazione del 24/1/2012 - 15:18
Io non mi sorprenderei
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

25/1/2012 - 9:52

Caro Nizzoli, benché sia d'accordo con quello che sostieni, non sono tanto sorpreso: tutta la letteratura è disseminata di eroi e anti-eroi e, se così non fosse, non la conosceresti per la strordinaria disciplina che è.
La comunicazione globale nell'era del web e della tv-on-demand, fatta di immediatezza, di emozioni in tempo reale, di sequenze di immagini, di voci e di una moltitudine di altri contenuti è la trasposizione di tutte quelle consolidate norme di comportamento letterario che per millenni si sono tramandati di generazione in generazione, talvolta attraverso la narrazione orale, talaltra attraverso la sua fissazione in un testo.
Eroi e anti-eroi non possono sopravvivere nell'immaginario collettivo in autonomia l'uno dall'altro, ne' divinità che riesca a rappresentare l'assoluta bellezza e bontà della luce, se non vi è almeno una sua demoniaca controfigura in capace di oscurare ogni cosa al suo passaggio.
Dunque, così come per creare efficacemente una figura benevola è necessario contrapporla ad una malevola, in ugual misura per demonizzare persuasivamente un essere umano occorre affiancargli con effetto immediato il più angelico dei personaggi disponibili sulla scena.
Ed è esattamente questo che è accaduto per il Comandante Schettino: i media hanno colmato la sete insaziabile di colpevolezza tipica dell'opinione pubblica offrendo al pubblico ludibrio il suo agnello sacrificale, un povero idiota scaricato dai suoi potenti e corresponsabili datori di lavoro non appena si sono accorti che non c'erano più panni sporchi da lavare in casa.
Che dire pertanto del certosino ed ipogeo lavoro compiuto dai sub dei Vigili del Fuoco e dal Corpo dei Comandi delle Capitanerie di Porto fra i pericolosi e inabissati budelli della Concordia? Che dire dell'operato straordinario del suo Commissario di Bordo, silenziosamente intento a compilare la sua "Lista di Schindler" e a salvare quante più persone avesse potuto sprezzante di ogni pericolo?
Eppure l'eroe contrapposto a Schettino, l'uomo dell'«aggio cummenato uno 'uaie», è uno zelante ufficiale di Capitaneria che gli ha proferito le parole «Vada a bordo, cazzo!», ovvero il minimo che ogni essere umano al suo posto, nell'esercizio della sua funzione e con le competenze in suo possesso avrebbe potuto (anzi dovuto) fare.
Sai cosa credo io, caro Tiziano? Credo proprio che i veri eroi siano quei pochi imprenditori che esigono dai loro dipendenti di espletare le loro mansioni in totale e assoluta sicurezza, dotandoli degli strumenti necessari affinché ciò possa avvenire e permettendo loro di farlo nei tempi in cui è ragionevole che siano espletate, ma, soprattutto, che dagli stessi non pretendono deroghe alla norma, non chiedendo loro di compiere operazioni rischiose per sé stessi e per gli altri in ragione di un risparmio procedurale di spesa o, come nel caso specifico, di un incremento di visibilità!
Diversamente possono accadere soltanto un paio di cose: o l'imprenditore si imbatte in un dipendente consapevole e rispettoso della legge, allora in tal caso per riuscire a fargli commettere infrazioni procedurali sarà necessario che lo minacci di licenziamento (tecnicamente il «Mobbing») o che gli renda la vita lavorativa impossibile, oppure sceglie deliberatamente un automa che sappia compiere esattamente e soltanto l'operazione per cui è preposto (nel caso di Schettino, condurre la nave e non certo assumersi la responsabilità della salvaguardia e incolumità di 4.500 persone!) così da potergli estendere qualunque richiesta ed in qualunque momento.
Peccato che «la legge non ammetta ignoranza»: pagherà dunque Schettino, l'anti-eroe di turno, per le colpe della Costa?
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In risposta a: Disponibile del 25/1/2012 - 8:22
L'ho riletto solo adesso ..........
AUTORE: Ultimo
email: -

25/1/2012 - 9:09

....... perchè di solito scrivo e invio senza rileggere e correggere ........ ma il terzo "ai" l'ho scritto giusto ....... devi darmene atto. ....... saluto il prof. e chi ha un pò di comprensione ...... ed anche chi non sbaglia mai. ....... Ultimo.
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AUTORE: Liana Benini
email: -

25/1/2012 - 9:08

Liberalizzare, liberalizzare, liberalizzare: un verbo che sta andando molto di moda.
É' questo il momento in cui tutto viene messo in liberalizzazione.
Il governo Monti vuole liberalizzare: va bene tutto! Ed invece non credo che sia proprio così.
Occorre in questo campo non farsi trascinare dalla demagogia. In un paese dove fino ad ieri le famiglie non arrivavano al 20 del mese che i soldi erano già finiti ed oggi, a causa dei costi aggiuntivi di questo governo che si sono aggravati, secondo quanto riportato dalla stampa, di 100 euro mensili di media a famiglia, non arrivano al 15 del mese, ebbene, che senso ha aumentare l'orario di apertura di un negozio, liberalizzandolo, quando i consumi sono in calo? Ma come si può sostenere questa linea, che aumentando l'orario di apertura dei negozi si creano posti di lavoro, quando i super ed iper mercati riducono il personale e licenziano, perchè siamo in recessione?
É una demagogia demenziale che si basa sull'effetto psicologico che produce sulla popolazione predisposta a credere a tutto purchè i sacrifici riguardino gli altri, e che pone la stragrande massa dei negozianti in una posizione di maggior autosfruttamento per poter tirare a campare. Professor Monti, attenzione: i negozianti faranno così 10-12 ore di lavoro ma incasseranno i soliti utili, anzi meno a causa dei maggiori costi di personale e di spese generali, vedi elettricità e riscaldamento e di minore disponibilità economica della clientela.
La verità è che per aumentare il volume del commercio occorre semplicemente più ricchezza disponibile nei consumatori, più stipendi sicuri e più posti di lavoro.
Occorre liberare risorse per i cittadini là dove è possibile, smettendo di proteggere le banche e le assicurazioni ed in genere organizzare i servizi che sono i più cari d'Europa, riorganizzando il sistema caotico, per dirne una, della sanità, eliminandone gli sprechi e naturalmente le ruberie.
Ci riferiamo sempre ai modelli americani per liberalizzare tutto, dimenticando,però, di riferirci al modello americano per quanto riguarda il fisco ed il trattamento che viene riservato agli evasori d'oltreoceano. Per una volta, professore, cominciamo da lì.

Liana Benini, commerciante
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In risposta a: del
Disponibile
AUTORE: Psicologo e Professore
email: -

25/1/2012 - 8:22

Professore di Italiano nonchè laureando in psicologia dichiara la propria disponibilità sia ad imaprtire lezioni sia a fare colloqui con gli scribani della Voce.
Max disponibilità.
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AUTORE: Ultimo
email: -

24/1/2012 - 16:43

....... hai furbetti, hai disonesti, ai vigliacchi ....... che hanno fatto, del loro lavoro di politico, di amministratore, di industriale, di impresario il loro secondo lavoro ........ perchè il primo è quello di evasore o di corrotto o corruttore ......... che quando capita di vedere qualcuno che fa il proprio dovere ci sembra un "eroe". Ha ragione Tiziano Nizzoli! Bene ha fatto il comandante De Falco a chiarire subito di aver fatto solo il proprio dovere ......... e bene farebbero tutti coloro che decidono per la collettività a fare altrettanto. Ed anche i vigili e i carabinieri dovrebbero stare meno negli uffici e più dove servono ...... e anche il sindaco dovrebbe sentire il dovere di spiegare, a chi gli ha dato fiducia, la situazione dell'antenna in via del Paduletto....... e questo non sarebbe un atto eroico ...... ma doveroso. ........ Ultimo.
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