none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com


Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Come ogni sabato dall'inizio della bella stagione
il circondario si svuota: regna il silenzio.
Tapparelle abbassate, luci spente, stanze vuote
Provo .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: del
Commercio
AUTORE: Napolitano Francesco
email: -

14/1/2012 - 21:43

Ultimamente leggo diverse opinioni sul Forum e quindi vorrei esprimere la mia. Ho lavorato per vent'anni nella GDO e conosco un pochino come si muove, tant'è che, ho sempre pensato che il piccolo commercio inevitabilemnte sarebbe diminuito, ma che un buon numero sarebbe rimasto: quello più bravo e capace di specializzarsi anche con prodotti e marchi alternativi a quelli della GDO. Certo è che la politica per anni ha remato a favore della GDO, consentendo una crescita esponenziale eccessiva e consentendo aperture domenicali al di fuori di ogni logica; aperture domenicali che possono eseguire solo la GDO perchè il piccolo commercio, solitamente a conduzione familiare, non si può permettere di stare sempre aperto i festivi facoltativi; consentendo la vendita di tipologie di merci come libri, quotidiani, ecc.. Attenzione che va annoverata nella GDO anche la catena di marchi in franchising che spesso obbligano all'apertura domenicale. L'entusiamo che rilevo sulla liberalizzazione degli orari e aperture mi fa sorridere, nel senso che lo associano allo sviluppo: termine generico che viene percepito come positività. Vi spiego come la penso: se il popolo non sa fare di meglio che passare più tempo nella GDO e nei CM a guardare negozi, faccia pure: così l'homo sapiens dopo essere diventato homo videns (aforisma non mio, ma di Giovanni Sartori) diventerà anche homo stultus (questa è mia). C'è altro da fare che sentirsi liberi di spendere ad ogni ora, o no?
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
ARCI Nodica
AUTORE: Scuola per l'infanzia
email: -

14/1/2012 - 16:21

Le insegnanti, i genitori e i bambini tutti della Scuola per l'infanzia di Nodica, ringraziano sentitamente il locale Circolo Giovanile ARCI per la generosa offerta fatta alla Scuola che ha permesso di sopperire alle carenze createsi in questi difficili tempi.
Ancora un grazie al sensibile Circolo di Nodica.
----------------  RISPONDI





In risposta a: G.D.O. o M.O.D.S (mi organizzo-anche-da solo) ? del 14/1/2012 - 1:08
ottimo M.O.D.S
AUTORE: costruttivo sempre !
email: -

14/1/2012 - 9:41

Vedo che siamo entrambi d'accordo.
Le scelte sono libere ed ognuno avrà la libertà di decidere se sentirsi cittadino o consumatore (cliente).
Ciascuno vive bene dove meglio gli garba.
----------------  RISPONDI





In risposta a: prima di........ del 13/1/2012 - 20:30
G.D.O. o M.O.D.S (mi organizzo-anche-da solo) ?
AUTORE: Farinata
email: -

14/1/2012 - 1:08

Peccato che la GDO di concorrenza (tra loro) se ne faccia poca; con l'istituzione dei "centri di acquisto" di fatto hanno fatto cartello da anni. E poi, sarà l'ora che ci sentiamo un pò più cittadini e un pò meno "clienti" (o consumatori) ? Si vive bene anche dove non ci sono Iper o Super.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Implicazioni personali del 13/1/2012 - 20:02
senza implicazioni personali
AUTORE: leonardo bertelli Migliarino
email: -

14/1/2012 - 0:21

Caro Alessio ti ringrazio per le parole di stima nei miei confronti e contraccambio,ma devo dirti che il fatto di essere dipendente della gdo non mi obbliga a sposare qualunque scelta commerciale venga fatta , ci mancherebbe altro.Nel mio scritto riporto solamente ciò che giornalmente tocco con mano e se hai tempo e voglia potresti vederlo anche tu.Nella mia realtà lavorativa piccole aziende locali di Migliarino,di Nodica,di Metato,di Pugnano,di Lari,di Terricciola e da molte parti della provincia di Livorno stanno trovando la strada per farsi conoscere dai consumatori,i quali mostrano di apprazzare i prodotti seppur abbiano un costo superiore alla media.I famosi prodotti a km o.
Il fatto di trovare i pomodori a gennaio,credimi,non dipende dall'offerta ma dalla domanda:oggi i consumatori vogliono tutti i prodotti tutto l'anno e se te non li hai vanno a trovarli dalla concorrenza creando così un circolo vizioso da cui non si esce.Può sembrare strano ma sono daccordo in larga parte con la risposta "dal mondo contadino" perchè ciò che scrive in effetti succede ma questo non impedisce che ci sià chi cerca di trovare altre strade nel rapporto gdo/produttore.
Un saluto a te Alessio e a tutto il mondo.
P.S. il mio scritto precedente non era assolutamente malevolo nei tuoi confronti,solo ironico, e le virgolette lo dimostrano.
P.S.1 a lettore che titola "prima di aprir bocca" dico che so da me che non serve lavorare in un supermercato per capire come funziona la gdo, così come so che non serve scrivere tre righe senza costrutto per pensare di aver scritto qualcosa di intelligente....
----------------  RISPONDI





In risposta a: prima di aprire bocca.......... del 13/1/2012 - 18:23
prima di........
AUTORE: costruttivo sempre !
email: -

13/1/2012 - 20:30

prima di ridimensionare o eliminare la GDO sarebbe interessante che qualche Lettore ci spiegasse un'altro progetto alternativo di distribuzione, più economico, più accessibile, con orari allungati, meno dispersivo per chi deve fare acquisti e per i fornitori che trasportano merci, per i parcheggi auto dei consumatori,....ecc.
Pur ammettendo che la GDO possa "strozzare" i fornitori piccoli, agli stessi, con quali progetti distributivi possiamo garantire, a parità di costi, gli stessi spazi espositivi locali, regionali, nazionali, un elevato potenziale di utenti consumatori, una visibilità dei prodotti, e nello stesso tempo garantire pure una potenziale continuità produttiva e occupazionale?
Immaginiamo oggi la città di Pisa, il centro storico, le periferie senza alcun Super o Iper....
Io penso che sarà sempre la competizione commerciale a fare le differenze a tutto vantaggio del consumatore.
La capacità di offrire prodotti e servizi che la GDO non è in grado di soddisfare apre ampi spazi per i "piccoli" che voglio competere.
E' certo che senza la GDO, la polverizzazione distributiva, accontenterebbe moltissimi piccoli, ma mi domando, siamo certi che la qualità e i servizi migliorerebbero per la maggioranza dei consumatori?
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Ecce Radicali.
AUTORE: ABC*
email: -

13/1/2012 - 20:04

Ricordiamoci che per fare Ecce Italia sono stati utili anche i voti dei 6 radicali.
I radicali, oltre all'ultimo Cosentino, hanno salvato il ministro Saverio Romano accusato di rapporti con la mafia.
Hanno votato contro le intercettazioni su Denis Verdini.
Il radicale Beltrandi votò, con il PDL contro l'accorpamento elezioni-referendum dell'anno scorso chiesta dal PD.
Sempre il radicale Beltrandi propose e ottenne la chiusura dei talk-show politici in prossimità delle amministrative dell'anno scorso.
I 6 radicali presentandosi al voto sulla fiducia a Berlusconi del 14 ottobre scorso fecero sì che ci fosse il numero legale dei votanti e Berlusconi, grazie a loro, ottenne la fiducia.
Per questi favori i radicali hanno ottenuto 2 milioni per salvare Radio Radicale.
Ricordo che i 6 radicali sono entrati nelle liste PD per desiderio di Veltroni.
----------------  RISPONDI





In risposta a: il mio lato di lavoratore del 12/1/2012 - 23:36
Implicazioni personali
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

13/1/2012 - 20:02

Caro Leonardo, ho sempre avuto umana stima di te come essere umano, confidato nelle tue facoltà di discernimento e trascorso momenti molto formativi e importanti alla tua presenza: non sarà questo tuo malevolo intervento a farmi cambiare idea naturalmente, immaginandomi quanto tu possa sentirtene implicato dal punto di vista psicologico, dunque "soggettivamente".
Tuttavia, benché già qualcuno ti abbia risposto doviziosamente ritengo opportuno fare qualche precisazione anch'io, se mai ce ne dovesse essere bisogno: la mia idiosincrasia per la GDO, consolidata e nota al mondo intero, non affonda le sue radici nella mia visione imprenditoriale ma, al contrario, in una riflessione che iniziò nel 1993 - età in cui la GDO ha iniziato ad espandersi nel nostro Paese - e trovò compimento pressappoco nel 1996/97, più o meno a "giochi fatti.
Non scodellerò in questo post le argomentazioni che contro la GDO decine di volte ho ripetuto anche su questo Forum, onde evitare l'ennesimo "presidio militarizzato" dello spazio disponibile; mi limiterò a sottolineare un fatto estremamente emblematico: grazie al rapporto instaurato dalla GDO con i produttori e alla sistematica opera di diseducazione sul concetto di Filiera Corta, di Stagionalità delle Colture, di sistema di gestione ambientale e della qualità, all'induzione forzosa di bisogni, etc., oggi circa 1/3 della produzione agricola va letteralmente al macero e non perché frutta, verdura & C. siano di infima qualità, ma semplicemente perché non hanno l'aspetto lucido e scintillante preteso dai supermercati!
Mi è stato insegnato che le ciliegie bacate sono quelle più buone perché l'animaletto che vi si insinua in fatto di gusti è senz'altro più affidabile di un essere umano! Fatti un giro tra i produttori agricoli, quelli che la GDO ha costretto a produrre il pomodoro in serra a gennaio, quelli che - di fronte alla fame patita in vastissime aree della terra - si vedono costretti a "rottamare" centinaia di tonnellate di alimenti ancora buoni!
Inoltre e per finire, poiché non ho nessun PD che mi racconta cosa sia giusto o meno, mi sento libero di poter condividere una singola opinione di chiunque, persino col mio peggior nemico senza farmi sentire in contraddizione con il mio sistema filosofico.
Ti saluto con affetto e simpatia, sperando tu capisca che l'essere dipendente di un supermercato non ti costringe necessariamente a condividerne i piani industriali o la filosofia generale.
----------------  RISPONDI





In risposta a: in risposta al sig. Bertelli del 13/1/2012 - 11:47
prima di aprire bocca..........
AUTORE: Lettore
email: -

13/1/2012 - 18:23

Questa risposta del mondo agricolo è una bella lezione al sig. Bertelli dicendo che non basta fare il cassiere in un grande supermercato per capire come funziona la gdo.
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In risposta a: sei rosso di siuro del 13/1/2012 - 8:56
Povero merlo...
AUTORE: Cittadino elettore
email: -

13/1/2012 - 16:27

...ti chiappano anche con una tagliola mpopò scoperta ed un becetto rinsecchito.
I Padri Costituenti han dato il voto anche a mia madre ed io votando sempre lo garantisco sia a me ed ai miei figli e questa stagione di disvalori avrà vita breve perchè in tanti ci siamo accorti che è ora di cambiare ed essendo uomo e non un merlotto, vivo di speranza perchè se muore la speranza si va tutti alle ballodole.
bona
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In risposta a: Se smettiamo di votà... del 13/1/2012 - 8:14
votare sempre
AUTORE: cittadina che vota
email: -

13/1/2012 - 15:02

chi non va a votare in verità fa comunque una scelta perché con il maggioritario la percentuale che poteva essere divisa con il contributo dei loro voti, viene ripartita tra i votati da coloro che sono andati a votare. Quindi sarebbe bene che quelli che non vanno a votare capissero una buona volta che sono responsabili di chi vince anche loro.
----------------  RISPONDI





In risposta a: il mio lato di lavoratore del 12/1/2012 - 23:36
in risposta al sig. Bertelli
AUTORE: dal mondo agricolo
email: -

13/1/2012 - 11:47

" Nel settore agro-alimentare grandi e piccole,ma anche quelle artigianali, aziende italiane trovano nella GDO il loro sbocco naturale per arrivare sul mercato interno e quindi crescere sia in termini di fatturato che di occupazione "
Sig. Bertelli, detto senza alcun astio che spesso abbonda su questo forum, questa affermazione non trova alcun riscontro ne nelle chiacchiere di paese ne negli studi dedicati.
L'agroalimentare è il settore che in assoluto ha più perdite dalla gdo: la seconda infatti pretende forniture numericamente molto grandi che sono impossibili per il piccolo produttore; pretende produzione tutto l' anno e con caratteristiche del prodotto sempre uguali, che come sopra sono accessibili solo all' agroindustriale. Di contro, la gdo stipula contratti minimo annuali, che non tengono conto delle variazioni dei costi delle materie prime che tanto influiscono sull' agroalimentare (oscillazioni della borsa dei cereali, caro carburante, etc.) e ultimamente, forte della posizione distributiva dominante, spesso neanche rispetta questi contratti. In ultimo, i tempi di pagamento sono talmente lunghi che il famoso babbo è ormai mummificato.
Mi creda sig.Bertelli, ha toccato proprio il settore in cui la gdo ha scavato la fossa.
Piacere di aver avuto questo scambio di opinioni, la saluto cordialmente.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Se smettiamo di votà... del 13/1/2012 - 8:14
sei rosso di siuro
AUTORE: il merlo sul vangato
email: -

13/1/2012 - 8:56

Un polessè diversamente. Sei rosso, indottrinato e devi votà per ordine di partito.
Quando dico smettere di votare, intendo tutti, ma tutti, ma tutti, ma tutti...allora arriva un segnale, laggiu, laggiu dove oramai hanno preso il potere e non ce lo ridanno più..laggiù dove ora Monti spartisce la torta coi banchieri..laggiù dove si stanno tirando le fila per seminare terrore giornalistico..laggiù dove ci stanno spolpando bene bene fino nfondo al barile...laggiù dove t'hanno fatto crede che Berlusconi era il male e dopo lui viene il paradiso...laggiù dove le mutande invece di cambialle pulite le rigirano marrone / giallo-giallo/marrone.
E se continui a votà vordì che: o non capisci una sega nulla perchè vai in sezione a farti lavare il cervello, oppure c'hai interesse a mantenè tutto cosi...ma non credo, perchè altrimenti un saresti a scrive qui sopra.
Ma te lo devo fà spiegà dalla mi figliola di quattr'anni? Non c'arrivi con la tu testolina a capì che qualsiasi cosa voti, voti sempre loro???!!!! Ma cosa credi di fà..di cambià qualcosa? E sempre il solito POLPETTONE DI MERDA, HAI CAPITO!!!!!!!!!!!!!
----------------  RISPONDI





In risposta a: i programmi spazzatura... del 12/1/2012 - 23:32
Se smettiamo di votà...
AUTORE: Cittadino elettore
email: -

13/1/2012 - 8:14

...è quello che han sempre sperato i padroni, perchè loro a votare ci vanno.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Il mio lato imprenditoriale del 12/1/2012 - 0:18
il mio lato di lavoratore
AUTORE: leonardo bertelli Migliarino
email: -

12/1/2012 - 23:36

Visto che è sbocciato "l'amore",che sembrava impossibile,tra Alessio e il "cittadino come pochi" vorrei chiedere da dove nasce tutto questo loro astio verso la GDO,ormai ridotta dai loro ragionamenti ad una congrega di strozzini.Guardate,ma sicuramente sarete più informati di me, che nel terziario la GDO occupa un posto di primo piano dato che dalla metà degli anni "90 ha fatto da cuscinetto e salvagente a molti lavoratori che venivano espulsi dalla grande industria manifatturiera italiana occupata a fare si utili...ma delocalizzando all'estero la produzione per sfruttare il basso costo del lavoro dei paesi dove operavano e operano.
Nel settore agro-alimentare grandi e piccole,ma anche quelle artigianali, aziende italiane trovano nella GDO il loro sbocco naturale per arrivare sul mercato interno e quindi crescere sia in termini di fatturato che di occupazione.Naturalmente non sono tutte rose e fiori ci mancherebbe,penso agli extra comunitari sfruttati per raccogliere pomodori o a chi spaccia prodotti di dubbia provenienza per made in Italy,ma in generale i grandi marchi italiani, e di conseguenza i loro fornitori,operano nel rispetto di leggi e contratti collettivi stipulati tra le parti.In altri settori mi pare che ci sia qualcuno,osannato anche da certi personaggi di (sic)sinistra, che in barba a leggi e contratti in vigore abbia deciso che si fa come dice LUI o se ne va,se ne andasse si ma aff........,perchè lui può...lui porta il golfino.
Chiudo aspettando le vs repliche che certamente saranno più argomentate e interessanti del mio scritto.
Un saluto a voi e a tutto il mondo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: ERA GIA' TUTTO SCRITTO del 16/9/2011 - 8:28
i programmi spazzatura...
AUTORE: il merlo sul vangato
email: -

12/1/2012 - 23:32

...da Lui divulgati, son lo specchio dell'italiano di oggi. Ma quelli che tramettono quelli che non son di Lui, gli vanno dietro...
Lo voi sapè come si fà a cambià? Smetti di votà!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Grazie Monti del 8/1/2012 - 22:47
approvo
AUTORE: il merlo sul vangato
email: -

12/1/2012 - 23:28

non c'e altro da aggiungere...
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Ecce Italia
AUTORE: ABC*
email: -

12/1/2012 - 19:32

Con oggi l'Italia ha quattro punti fermi:
-L'ultima parola su tutto spetta alla Lega e ai Radicali.
-Ruby è nipote di Moubarak.
-Cosentino è un uomo pulito.
-Il milione e passa di italiani che volevano scegliere i loro candidati possono andare a farsi fottere.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Pensiero del 11/1/2012 - 22:01
Cara Daniela...
AUTORE: P.G_
email: -

12/1/2012 - 16:07

Cara Daniela
purtroppo questo mondo passato in cui eravamo tutti parte di una stessa comunità in molti paesi "aperti" come il nostro rischia di scomparire. Molti di noi, e tu sei fra questi, sono da lodare per gli sforzi che fanno per cercare di mantenere una certa identità, di fornire occasioni e possibilità di aggregazione e partecipazione ai cittadini. Spesso questi sforzi non portano a grandi risultati ed è sempre più difficile far cambiare abitudini e comportamenti cercando di fornire informazione e cultura ma io dico sempre che non bisogna scoraggiarci ed andare avanti affinchè queste occasioni vengano comunque sempre offerte.
Quindi una nota di rammarico ma ne voglio segnalare anche una di speranza.
Ieri sera ero a Vecchiano alla presentazione del questionario realizzato dal gruppo Cittadini in Piazza presso la sede del Consiglio Comunale. Quella che è emersa è stata una grande voglia di partecipazione da parte di semplici cittadini, senza secondi fini, né economici né elettorali, nella progettazione e nella realizzazione di progetti per migliorare la qualità della vita nelle frazioni. Anche impegnandosi in prima persona mediante gruppi di lavoro e offrendo in modo disinteressato le loro professionalità. Una numerosa presenza di donne e giovani, la presenza di membri qualificati dell’Amministrazione (Sindaco e assessori) e dell’opposizione ha fatto da piacevole corollario alla lodevole iniziativa che spero possa dare risultati concretti. C’è quindi questa voglia di partecipare, c’è forse anche il desiderio di ritornare a certi vecchi valori che erano alla base della convivenza civile delle frazioni dove la cortesia, la solidarietà, l’aiuto reciproco erano la base dei rapporti di vicinato. Speriamo insieme che da questa grave crisi economica e morale che stiamo vivendo possa uscire un cittadino nuovo che riscopra quei valori e quei rapporti umani che danno qualità alla vita assai più del Suv o del televisore al plasma. Un
caro saluto e la mia solidarietà. G_
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ottimo del 11/1/2012 - 22:59
Il mio lato imprenditoriale
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

12/1/2012 - 0:18

Mi fa piacere che tu apprezzi ciò che sostengo, ma in realtà la mia riflessione è frutto della stessa identica analisi marxista che frequentemente mi ha condotto a conclusioni che non hai condiviso.
Il mio lato imprenditoriale lascia molto il tempo che trova: sono un modesto autonomo più per forza che per scelta, a cavallo fra il mondo artistico-musicale e quello dell'IT, con soltanto qualche facoltà operativa superiore ad un libero professionista ed un core-business più elastico ma, comunque, basato essenzialmente sulle mie capacità professionali, se non per qualche occasionale ricorso alle collaborazioni artistiche inquadrate ENPALS.
Certamente il mio contratto è con me stesso, presumibilmente a tempo indeterminato e le cose che faccio sono creative, talvolta persino entusiasmanti e mai uguali l'una all'altra; la filiera commerciale in cui mi trovo ad operare può andare da 100 mt dalla porta di casa mia a migliaia di chilometri, dunque potenzialmente al riparo dai fattori più critici, ma... non è tutto oro quello che luccica, te l'assicuro!
In ogni caso i miei ragionamenti non sono figli della mia posizione imprenditoriale, ma di un'analisi economica su larga scala e su una previsione a medio e lungo termine fondata sull'osservazione delle «linee di tendenza» nonché sull'interpretazione delle loro interazioni; non è quindi frutto estemporaneo di azioni concrete da imprenditore, ma di riflessioni teoriche che talvolta ispirano anche le prime per semplice spirito di sopravvivenza.
----------------  RISPONDI





In risposta a: La bravura conta poco del 11/1/2012 - 9:37
Ottimo
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

11/1/2012 - 22:59

Per quanto ti possa interessare sono completamente d'accordo con quello che scrivi. L'analisi e la diagnosi sono perfette. Devo dire inoltre che in questo tuo pensiero è venuto molto più fuori il tuo lato imprenditoriale rispetto a quello politico e penso che questo sia il tuo lato migliore. Chiaro - Obiettivo- Concreto
Saluti
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Pensiero
AUTORE: Daniela Vanni
email: -

11/1/2012 - 22:01

Sono da poco la “padrona” di un cane, fortemente voluto e “dono” dei miei 50 anni.
Il mio cane è un setter di 3 anni con una storia difficile alle spalle, passato per tanti “padroni”, che con me sta facendo un percorso a ostacoli. E al guinzaglio.
Io capisco la voglia di tenere liberi i propri cani (ho un amico che lo fa, ma credo che sia uno dei pochi che ha l’”assoluto” controllo sul suo cane, che cammina al suo fianco e basta uno sguardo per fermarsi), ma comunque la loro libertà e quella dei loro padroni deve rispettare le regole del vivere sociale. Ed il cane, per l’incolumità sua, del padrone e degli altri, deve stare appunto al guinzaglio.
Questo dice la legge che è regola di comportamento. Poi può succedere che un cane scappi o faccia dei danni (il mio ha ucciso con mio grande dispiacere e contrizione la tartaruga dei vicini).
Il minimo in quel caso è assumersene la responsabilità e chiedere “perlomeno” scusa.
L’altra sera, nei giardini incolti dietro casa mia, un cane meticcio tipo lupo è corso incontro a me e al mio cane. Era buio e non riuscivo a vedere bene se fosse solo o con il padrone ed ho urlato di paura, temevo che potesse nascere una zuffa tra i due cani! (tra l’altro non si è affacciato “nessuno” – un tempo a Migliarino saremmo stati tutti sulla strada a vedere cosa succedeva. Poteva essere un’aggressione, tranquilla e senza “osservatori”)
Quando mi sono accorta che c’erano due persone ho gridato loro di richiamare il cane e metterlo al guinzaglio. Una di loro mi ha risposto “non è mica un leone!” e il suo compagno “ma cosa urli!”.
Risposta sbagliata.
Risposta giusta: “Scusa lo richiamo subito, non ti preoccupare, è buono”. Bastava a non farmi infuriare.
Sono stufa di gente che non segue “nessuna” regola, che pretende e non applica tolleranza. Che se ne frega degli altri, che coltiva solo il suo “orticello”.
Un tempo questo mio paese, dove sono nata e cresciuta, era una “rete” sociale. Un bambino poteva girare per il paese perché c’erano mille occhi che lo “guardavano” e proteggevano e tra le famiglie c’era rispetto e aiuto reciproco. Dove è finito tutto questo? Quando vado a Filettole per lavoro ritrovo tutto quello che qui si è perso, che nostalgia e che rammarico per un tempo ormai perduto! Forse era meglio in questo paese farci meno case o in alternativa cercare di creare un’aggregazione sul territorio (a patto che a qualcuno interessi!)
Daniela Vanni
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Noi che non abbiamo mai avuto
AUTORE: Quelli del verbo avere
email: -

11/1/2012 - 12:08

Sapete, noi venuti dalla strada siamo sempre stati, quelli del non avere ed abbiamo sempre pagato. Adesso il governo Monti con l'aiuto di partiti un tempo vicini a quelli del non avere ci tolgano quel poco che abbiamo ed abbiamo messo d'apparte. Li ringraziamo vivamente di quanto tolgano a noi per salvare quelli che hanno sempre avuto in abbondanza. Bravi fate proprio un bel lavoro.
----------------  RISPONDI





In risposta a: ci spero e ci credo.... del 11/1/2012 - 0:05
Ti accontento
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

11/1/2012 - 11:13

Tutti gli esercizi aperti al pubblico credo debbano andare in contro alle esigenze degli attuali ritmi di vita. In parte questo è già stato fatto quindi non vedo nulla di strano se una banca o un ufficio pubblico rimane aperto il sabato mattina o alcuni pomeriggi con orario prolungato. Se un giorno o due alla settimana le poste chiudessero alle 20.00 non vedrei nessuno scandalo.
Purtroppo oltre all'orario quello che manca nel pubblico è la misura della produttività. Molto spesso negli uffici postali-comunali ecc. si vede un impiegato che riesce a servire 10 persone ed il suo vicino che nello stesso tempo ne riesce a servire 2. Il problema è che a fine mese questo dato non è collegato allo stipendio. La strada da fare è sempre molta....
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Malbuongrado.
AUTORE: ABC*
email: -

11/1/2012 - 10:03

Siamo così creduloni e abbiamo così tanta voglia di dare fiducia che quando la stampa ci dà una buona notizia siamo subito pronti a prenderla per buona e soprattutto a crederla buona. Un mafioso catturato è una buona notizia; un evasore arrestato è una buona notizia; anche un sottosegretario che si trova implicato, “suo malgrado” in una faccenda poco chiara e si dimette “nell'interesse del Paese” sembra una buona notizia. Ma non lo è, perché è il “suo malgrado” che la falsifica e non la rende buona. Il modo di dire “suo malgrado” ci fa pensare all'innocenza, all'implicazione involontaria. Come è accaduto al sottosegretario Carlo Malinconico che si è trovato “suo malgrado” in una situazione imbarazzante perché “suo malgrado” ha accettato un regalo di lusso da un inquisito di rango e per questo si è dovuto dimettere dalla sua carica. Atto che lo ha fatto balzare alla ribalta della cronaca come campione di onestà e di coerenza: un uomo perbene che non potendo rinunciare a un regalo, “suo malgrado” anonimo, lo accetta ma poi si sacrifica e se ne va. Perfino malinconicamente ringraziato dal Presidente del Consiglio che gli riconosce correttezza coerenza e buonafede, e da tutti gli esponenti di spicco della politica italiana.
E noi che in mezzo a tanta corruzione abbiamo voglia di onestà, di moralità, e di dare fiducia, crediamo buona questa notizia, e a quell'uomo esemplare ma sfortunato faremmo un monumento.
Un galantuomo che si vuole tenere alla larga da qualsiasi fatto oscuro o sospetto, se si trova davanti a un regalo e da chi glielo consegna si sente negare il nome del donatore, lo rifiuta.
Il cittadino pubblico Carlo Malinconico che alla cassa dell'albergo si è sentito rispondere che il benefattore desiderava restare anonimo e che quindi l'impiegato non era autorizzato a rivelarne il nome, non doveva andarsene rassegnato e dubbioso: bastava che chiamasse la Guardia di Finanza e avrebbe sicuramente saputo, subito, il nome del filantropo. Se non lo ha fatto vuol dire che il regalo non gli è arrivato “suo malgrado” ma “ben gradito”. E probabilmente anche “ben noto”. A suo vantaggio va detto che, se essendo da molti anni al vertice di importanti organismi pubblici e privati di rilevanza nazionale e internazionale nonché collaboratore di spicco di tutti i governi fin dal tempo di Prodi, ha accettato “suo malgrado” solo tre o quattro regali, lo si può considerare re come un orbo in un paese di ciechi.
Ecco, questo è l'esempio di una notizia che “pare” buona ma non lo è. E' un'offesa all'intelligenza della gente. E' venduto il giornalista che così l'ha manipolata. E' servo il giornale che la diffonde. Sono previdenti “a futura memoria” i politici che gli esprimono solidarietà.
E bischero è il cittadino che la crede “di buongrado”. E ben gli sta.
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