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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com


Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Come ogni sabato dall'inizio della bella stagione
il circondario si svuota: regna il silenzio.
Tapparelle abbassate, luci spente, stanze vuote
Provo .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: Wikipedia e non solo ......... del 17/12/2011 - 11:21
Diffidare
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

17/12/2011 - 15:16

La storia insegna a diffidare di chiunque rifugga il dibattito ed il confronto; la storia insegna a diffidare non di chi affermi "che gli asini possano volare", ma di chi non adduca un perché a ciò che sostiene e, a maggior ragione, di chiunque - pur non avendo argomenti che per tenersi in disparte - voglia nel dibattito condurre una sua crociata contro la persona piuttosto che contro il suo pensiero.
Perché sono queste persone che tramano nell'ombra e che di solito, formate alla scuola del rancore, dell'invidia e di un egocentrismo abietto, non manifesto ed estremamente insidioso, covano un risentimento per ciò che non sono o che non si siano impegnati ad essere; il loro agire, la loro condotta mistificatoria ed il veleno di cui disseminano i luoghi al loro passaggio non sono frutto del perseguimento del bene collettivo, ma di una mania di protagonismo latente tipica di chi si sia visto o sentito rubare la scena da altri.
Il dibattito fra il sottoscritto, Pedro, Pippo, i vari Oracoli, Simone 7002, il saltuario Solent e svariati altri è l'indizio del fatto che ancora esista una voglia di confronto che magari non porterà ciascuno ad accogliere le teorie dell'altro, che a volte si farà aggressivo e rissoso, passionale almeno quanto lo è l'attaccamento alle idee professate, ma che mai - se non occasionalmente e sotto forma di sfottò - si farà imboscata a danno della persona.
Questo è mediamente ciò che molti di loro chiamerebbero "Democrazia" e che io invece considero "Democrazia Ellenica", lontana dagli intrighi e dalle decisioni "prese altrove" tipiche del Parlamentarismo Occidentale ed è un processo di stimolazione collettiva dell'intelletto e delle coscienze.
Sappiate, cari Ultimo e Wikipedista, che nessuno di voi può scommettere sul fatto che il sottoscritto, come anche gli altri forummisti sopracitati, non abbia redatto pagine per Wikipedia e/o per altri editori del web, e che svariate vostre consultazioni non si siano imbattute in nostri "articoli"!
Che vi piaccia o meno, per ogni cosa che un essere umano afferma è opportuno, anzi necessario, documentarsi ed essere documentati, aver prodotto riflessioni e rielaborazioni che non possono essere altro se non conoscenze di conoscenze acquisite; esiste uno stile, un gusto estetico letterario, una poetica, un linguaggio che rendono l'approccio alla discussione più personale ed i loro partecipanti più liberi di somigliare agli antichi postulanti ellenici, più disposti a stimolare e a stimolarsi a loro volta nella ricerca e nella riflessione successiva.
Nessuno di noi vi chiede di non prendere parte ai nostri convitti digitali, nessuno è incline a tenervi deliberatamente fuori da una qualunque discussione: evitate però di eleggere l'ignoranza, la disinformazione, l'incapacità argomentativa, l'incompletezza, e qualsivoglia altra aberrazione dell'intelletto a vanto e motivo di orgoglio nell'intento di depennare dibattiti e confronti, di spegnere lo scambio di opinioni, e nel mero tentativo di ingraziarvi qualche vostro ignobile consimile, disposto ad accogliere la miserrima inconsistenza dei vostri principi come verità e a trascorrere esso stesso la propria esistenza nell'ombra degli intelletti altrui ed in perfetta solitudine!
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In risposta a: Wikipedia e non solo ......... del 17/12/2011 - 11:21
bene bene
AUTORE: professore
email: -

17/12/2011 - 15:00

o non è bene che ci si istruisca e ci si acculturi? ogni occasione per aumentare istruzione e cultura deve essere sfruttata
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In risposta a: copiatori del 17/12/2011 - 10:23
Ancora una volta....
AUTORE: pedro
email: -

17/12/2011 - 12:51

leggo interventi sul Forum di persone ,le quali non avendo argomenti per contrastare le opinioni altrui, provano a sminuirne i contenuti attraverso argomenti risibili e senza senso logico(sapientoni?).
Non ho alcun timore a confermarti l'utilizzo di Wikipedia.
E' uno strumento enciclopedico del web, come le enciclopedie che occupano la librerie di molte famiglie.
E'stupido non poterne fare uso, per confermare e semplificare conoscenze che altri, (ignoranti: coloro che ignorano) non saprebbero dove andare per fare una ricerca mirata sul web.
Si può gioire anche trovandosi in sintonia con i riscontri letti su wikipedia.
Un cordiale saluto.
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In risposta a: copiatori del 17/12/2011 - 10:23
Chi di vanga ferisce di vanga perisce
AUTORE: Nuvola Rossa
email: -

17/12/2011 - 12:10

Lorsignori, ma davvero pensate che il semplice copia-incolla basti a formulare un concetto? Ringraziando Iddio, anzi Tim Berners-Lee, ci sono enormi librerie di contenuti disponibili per la citazione sul web: tutto sta essere capaci di cercarle e soprattutto far sì che la citazione corrobori la propria visione o teoria; perché ciò avvenga è però necessario che le si ricordino innanzitutto, dunque che le si siano lette o studiate, e poi che se ne abbia una conoscenza così diffusa da aver prodotto le riflessioni e le personalizzazioni a cui generalmente i forummisti che citate frequentemente producono.
Ci sono tante aziende agricole fra Vecchiano e San Giuliano che avrebbero bisogno di manodopera: invece di tirar vangate a destra e a manca, tentando di sminuire il pensiero altrui con vergognose operazioni di deprezzamento della persona e delle idee che professa, perché non andate a prestare loro servizio volontario, almeno per il tempo che trascorrete a mettere insieme confusamente le 5 righe piene di niente che via via intercalate fra un argomento serio e l'altro?
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In risposta a: Revisionismo storico del 16/12/2011 - 19:14
Sei un brav'uomo Pippo...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

17/12/2011 - 11:55

...ma la lettura biblica e la storiografia cristiana - troppo spesso subdolamente intrisa di catechesi e farcita di miti biblici - è il miglior strumento di depistaggio dell'analisi storica: il culto del Sol Invictus ha effettivamente assunto una sua importanza e centralità a Roma contemporaneamente alle alterne vicende paleocristiane e senz'altro prima del Concilio di Nicea del 325, che sancisce in via definitiva la cessazione di ciò che voi cattolici chiamate impropriamente "eterodossia", e l'inizio di quel processo per mezzo del quale gli imperatori di Roma ed i capi spirituali della cristianità andranno a coincidere per i successivi quasi 1800 anni (a proposito di cosette obsolete!).
Tuttavia, caro Pippo, il culto del Sol Invictus nato e cresciuto nell'Urbe in seno a quello stuolo di movimenti religiosi che il Cristianesimo del Canone ha liquidato essi stessi come "eterodossi", affonda le sue radici in rituali molto più antichi, dai quali presumibilmente si è distaccato anche il monoteismo ebraico (l'adorazione enoteistica del Disco Solare Aton in Egitto è la sua probabilissima fonte di ispirazione e una sua autorevole testimonianza "vivente" - la regina Nefertiti di Egitto, quella che secondo taluni storici potrebbe aver indotto inconsapevolmente la nascita dell'ebraismo, ha calpestato le rive del Nilo tra il 1370 a.C. ed il 1330) e che sono da considerarsi come attendibile "musa ispiratrice" di ogni credo monoteista.
Quello Cristiano poi, è verosimilmente un coacervo di frammenti teologici presi in prestito a destra e a manca: uno su tutti è il rito della Crocifissione e della Risurrezione ben noti nel culto di Iside assai prima della presunta predicazione di Gesù (e non aggiungo Cristo perché, ad esempio i Mandei, unico popolo che possa rivendicare una discendenza per linea diretta dalle tribù di Giuda dei tempi cui alludono i Canoni biblici e di cui parlano diffusamente gli autorevoli Rotoli del Mar Morto, proclamano Messia Giovanni e non Gesù), al punto da indurre un'area politicamente trasversale della ricerca storica a pensare che il presunto "figlio di Dio sceso fra gli uomini a espiarne i peccati", non fosse stato altro che un predicatore isideo, un egiziano (i Vangeli Apocrifi, epurati dalla loro evidente componente mitologica, fornirebbero preziosi indizi in quella direzione) inviato a "evangelizzare" i regni di Palestina.
Difficile ricostruire con esattezza un filo logico attendibile per la frammentarietà documentale dovuta allo zelante lavoro di censura condotto allora come oggi dal "pestifero clero" non eterodosso e legato ai personaggi storici presumibilmente più invisi allo stesso Gesù, gli apostoli Paolo e Pietro, cui i Vangeli Gnostici alludono come inaffidabili, poco inclini alla comprensione, invidiosi e più votati all'ambizione politica che al benessere della comunità.
Tuttavia è da ritenersi che le prove indiziarie più attendibili al fine di una ricostruzione storica non viziata dalla censura post-paolina, siano quelle provenienti dall'Egitto e che collocherebbero il defunto Gnosticismo paleo-cristiano nella posizione verosimilmente più vicina a quella che può essere stata - se mai effettivamente ce n'è stata una - la predicazione di Gesù, con i suoi riti orgiastici, con la sua ierogamia, con le sue credenze ipogee, con la sua messa in scena del tradimento di Giuda, ordita da Gesù stesso, la sua finta Crocifissione e la sua Risurrezione "nella virilità" consegnata all'amante Maria Maddalena.
Come vedi caro Pippo, benché non voglia ulteriormente approfondire onde evitare di rovinare la digestione natalizia a qualcuno, non soltanto non stai parlando con un affetto da quell'anti-clericalismo post-ghibellino cui tanti sedicenti Atei o Gnostici si ispirano, ma con un lettore molto acuto e critico dei testi sacri (o, per meglio dire, delle mitologie), interessato però all'unica disciplina degna di "fede", cioè la storia nella sua interezza che, se conosciuta correttamente e diffusamente, è una porta verso la verità; il mio Marxismo invece, non è stato un punto di partenza, ma un punto di approdo: quando un essere umano si proietta verso il sapere e la conoscenza, cerca più o meno coscientemente di scoprire un metodo, un approccio allo scibile umano in grado di spiegare scientificamente più cose possibile; ebbene, l'unica chiave di lettura in grado di farlo è il materialismo storico e dialettico con una specifica e imprevista "implementazione" rappresentata da una certa capacità previsionale, che, se non è di aiuto nella compilazione della schedina del Superenalotto, lo è senz'altro nella comprensione accurata dei macro-fenomeni economico-politici e delle loro linee di tendenza.
Ti avevo suggerito di dare un'occhiata a "Differenza tra le filosofie della natura di Democrito e di Epicuro", tesi di laurea di Karl Marx perché, nella scelta tra il meccanicismo epicureo ed il determinismo democriteo, il solerte filosofo tedesco propende per il secondo, dunque per l'idea che possa esistere una volontà superiore, rappresentata magari dalla direzione in cui l'Universo si muove e non incarnata da questa o quella divinità, individuabile in fenomeni come ad esempio l'entropia.
Prima di affermare che una disciplina è obsoleta o attuale, ti converrebbe caro Pippo conoscerne molto a fondo tutte le implicazioni, perché altrimenti rischi di rimanere imbrigliato dal tuo stesso pregiudizio e dall'atteggiamento fideistico, causa di ogni cecità e di qualunque detrimento intellettivo; prova ad esempio a dimostrare che è obsoleta la lettura marxiana in ragione della quale nel MDP capitalistico ogni oggetto ha un valore d'uso e un valore di scambio, il primo proteso alla soddisfazione di un determinato bisogno, "proprietà di poter essere scambiato, in determinate proporzioni, con altre merci, ed in particolare con la merce considerata equivalente generale di tutti gli scambi e involucro del valore: il denaro".
Prova a confutare, alla luce di quello che puoi toccare con mano che questa ambivalenza non produce contraddizioni insanabili e socialmente inaccettabili: pensa ad esempio alla casa, il cui valore d'uso, la cui utilità è la soddisfazione di un bisogno primario dell'umanità, mentre il suo valore merce, quasi per inversa proporzionalità, è fra le principali cause dell'impossibilità per una moltitudine di esseri umani di soddisfarlo!
Scendi caro amico mio, su un terreno minato: mentre il sottoscritto non ha alcuna difficoltà a confutare sul piano storico ogni minimo appiglio teologico cristiano, avendo studiato molto a fondo sia la Bibbia che altri testi religiosi, per fare altrettanto col Marxismo bisognerebbe tu avessi letto e compreso molte e molte pagine, senza limitarti al compendio politico - riassumibile ne "Il Manifesto del Partito Comunista" - o al sentito dire; pochi riescono ad affrontare con serenità, apertura mentale e disposizione intellettiva la lettura di Marx (ivi inclusa la maggior parte dei dirigenti sedicenti Comunisti che a malapena si riescono socialdemocratici e, ugualmente per sentito dire, inneggiano ad una dottrina che NON conoscono!) e la maggior parte di chi lo abbia fatto è divenuto marxista senza accorgersene, che abbia abbracciato o meno le conclusioni politiche cui Marx è approdato, riflessioni e sintesi intorno ad una ricerca analitica e metodologica immane.
Qualche zelante imprenditore, si è persino giovato della lettura puntuale de "Il Capitale" per ritardare gli effetti storici della transitorietà del MDP capitalistico, o semplicemente per avvantaggiarsi nello sviluppo delle proprie forze produttive, mentre qualche acuto politico ha fatto tesoro della lettura di Marx per dissimulare l'immutabilità storica del capitalismo e sancire come punto di arrivo dell'umanità la Democrazia Classica Occidentale.
Fidati, Pippo: dai un'occhiata tu stesso per accorgerti personalmente quanto sia distante la dottrina marxiana persino dalla visione distorta di tanti che se ne vorrebbero impunemente fare postavoce... puoi scoprire argomenti estremamente avvincenti e coinvolgenti!
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In risposta a: copiatori del 17/12/2011 - 10:23
Basta leggere.
AUTORE: Pippo l'Ortolano
email: -

17/12/2011 - 11:51

Hai ragione, ma vedo che anche tu sei andato a consultare gli scritti per accertarti delle cose. E’ così che bisogna fare per tenersi informati ed aggiornati e non farsi blandire dai sapientoni, come ci chiami tu. Poco importa se uno consulta il Bignami, Wikipedia o antichi tomi, l’importante è avere le informazioni certe da chi, una per una, in tutta la sua vita le studia e le ricerca. Ma ancora più importante è non distorcerle, a fini propri, quando si riportano ad altri. Si fa disinformazione e si pecca di presunzione.
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In risposta a: copiatori del 17/12/2011 - 10:23
Wikipedia e non solo .........
AUTORE: Ultimo
email: -

17/12/2011 - 11:21

........ perchè questi per esibirsi e apparire si impegnano molto ...... magari con la Treccani accanto alla tastiera. Li immagino curvi sulla Treccani attenti a correggere anche le virgole e a rileggere accuratamente tutto quello che scrivono prima di inviare. Mi dispiace perchè non sanno gioire del passatempo che la "Voce" offre ...... Ultimo.
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In risposta a: Revisionismo storico del 16/12/2011 - 19:14
copiatori
AUTORE: Wikipedista
email: -

17/12/2011 - 10:23

Non penserete mica che quello che scrive Pippo l'Ortolano o Alessio o Pedro o altri sia roba sua he!!! Se andate su Wikipedia trovate pari pari qello che scrivono loro: i sapientoni.
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In risposta a: Non sono disperato del 17/12/2011 - 7:20
E' vero che la manovra ..........
AUTORE: Ultimo.
email: -

17/12/2011 - 9:53

........ del Prof Monti richede grossi sacrifici ...... è vero che poteva essere più equa ..... ma è altrettanto vero che la nostra sitazione economica è difficile. Quando in una famiglia ci sono delle difficoltà, di qualunque genere siano, bisogna fare dei sacrifici ........ ed ora, caro operaio, è il momento di smetterla con i sistemi che ci hanno portato sull'orlo del baratro. Ora è il momento di stringere i denti per uscire tutti assieme da questa situazione che coinvolge tutta l'Europa ed anche buona parte del mondo. Non è il rifiuto di accettare i sacrifici la medicina per guarire ....... non è facile individuare la medicina giusta ...... ma è nostro dovere fare qualcosa ...... è nostro dovere rimediare ai danni fatti dai governi e dalle generazioni precedenti (fra le quali la mia). Il tenore di vita al quale siamo stati abitati era sopra le nostre possibilità economiche ....... e lo sperpero nostro e dei nostri governanti ci ha indebitati fino al collo ...... ma i debiti prima o poi devono essere pagati ..... pena il fallimento. Adesso non è il momento di criticare il Prof. Monti che, della situazione nella quale ci troviamo, non è colpevole. E' nostro dovere rimediare ....... e lasciare ai nostri figli e nipoti una speranza per il futuro. ...... Ultimo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Non sono disperato
AUTORE: Operaio
email: -

17/12/2011 - 7:20

Lo sapevamo signor Monti che non sei disperato. Te fai disperare gli altri.
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In risposta a: Uso il Devoto-Oli... del 15/12/2011 - 12:57
Revisionismo storico
AUTORE: Pippo l'Ortolano
email: -

16/12/2011 - 19:14

A me dispiace doverti contraddire, perché rilevo che hai una profonda conoscenza dei libri che leggi e abbondantemente citi, ma la tradizione liturgica di festeggiare la nascita di Gesù è antecedente al culto pagano del Sol invictus. Tanto è vero che la parola dies Dominica (giorno del Signore) da cui deriva l’attuale nome a tal giorno appare alla fine del primo secolo D.C. (Apocalisse 1,10) e subito dopo nella Didachè, appunto prima, come tu ben saprai, della diffusione del culto del Sol Invictus. Infatti molto prima che Eliogabalo ed i suoi successori diffondessero a Roma il culto siriaco del Sol Invictus, molti romani ritenevano che i cristiani adorassero il sole, che in quel tempo ne veniva festeggiata la nascita al solstizio d’inverno (in realtà il 21 dicembre) in quanto dal 22 al 25 dicembre il sole, apparentemente, sembra fermo prima di invertire il suo movimento. Presumo che in quella epoca, primo secolo dopo Cristo, con le persecuzioni cristiane in atto il clero non potesse avere connivenze con l’aristocrazia romana. Pertanto mi sembra alquanto distorto e forviante il tuo personale pensiero che già allora, il clero, fosse pestifero.
Ritengo tu abbia una ampia conoscenza delle cose, ma che purtroppo restringi il settore sui soli argomenti che ti fanno comodo per argomentare e divulgare infine il tuo semplice trito e ritrito, obsoleto e per te ineluttabile, pensiero maxista.
Come ho già detto in altra occasione, è inutile giocare a “scopa”con chi chiama “settebello” il tre di picche.
Ancora auguri da parte mia
----------------  RISPONDI





In risposta a: Finalmente: un dibattito serio del 16/12/2011 - 12:52
sono convinto che
AUTORE: Solent
email: -

16/12/2011 - 15:52

In queste parole hai raccolto la mia prima motivazione

|che sia - come molti sociologi vorrebbero - un "animale sociale"; penso invece che l'insieme dei suoi bisogni individuali possa essere più facilmente soddisfatto in forma associata, dunque che "socievole" sia divenuto piuttosto che nato.|

In effetti sono ormai convinto della validità del detto " chi di gallina nasce convien che raspi"

E' L'egoismo, l'individualismo , il pentimento che ad alcuni appare sotto forma di spinta divina che segna il passare del tempo e delle generazioni, solo nel momento del bisogno più alto viene fuori quella che tu chiami socialità, passato il bisogno .. finita la festa gabbato lo santo e si ritorna al vizio originale.
----------------  RISPONDI





In risposta a: a qui? del 16/12/2011 - 12:13
A brunone, chiarone,...verdone
AUTORE: Solent
email: -

16/12/2011 - 15:24

Ma di che vi stupite ? io non ho fatto il classico e quindi certi orrori mi scappano andrò all'inferno?
Comunque rimango nel dubbio tra tensione e manutensione noi toscani li pronunciamo nello stesso modo ma uno ha la z e uno la s.

Ma sul resto non avete nulla da dire? parlo di errori naturalmente.

Grazie per l'acculturamento.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Caro Operaio: nei tuoi post scrivi sempre... del 16/12/2011 - 12:33
Dimenti'avo
AUTORE: Dylan Dog
email: -

16/12/2011 - 14:56

Di Grillo si ragionava, di Grillo... ma quarcuno si dov'esse scordato de' su' trascorsi socialisti!
Comunque le stelle en pressappo'o 'ome le società: numero dispari e 3 son troppe (figuriamosi 5!)... 'nvece ci vòle una stella sola e rossa 'ome un beccafi'o!
Poi varcosina di bòno l'ha detta anco lui, per carità... ma 'un c'è mi'a da fassi meraviglia 'he gni stia sempati'o Monti: si pòr fa conto di vede' un socialista 'on quarche neurone 'npiù frammisto a un Marionetta 'he disco're 'nGenovese.
Un basta esse' contro 'rnucleare, per l'acqua pubbri'a o per la moralizzazione della politi'a per fa' anco l'interessi dell'operai! Pensa un popò a quell'800 disgraziati di ier' sera da Santoro: te dici 'he voteranno Grillo alle prossime elezioni?
Se'ondo me vanno 'ndòmo a lui e anco a Bersani e Di Pietro: vando si 'omincerà cor forcone 'ome m'intendo io, vella gente lì scenderà dalla to're e ve'rà a Roma co' treni di ver simpatione di Moretti!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Caro Operaio: nei tuoi post scrivi sempre... del 16/12/2011 - 12:33
Lo sai
AUTORE: Operaio
email: -

16/12/2011 - 14:32

Infatti non sapevo che nome metterci perchè sono troppi,in favore del governo. Bona
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In risposta a: x Alessio del 16/12/2011 - 0:16
Finalmente: un dibattito serio
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

16/12/2011 - 12:52

Caro Solent, mi rallegro del fatto che qualcuno sia finalmente giunto alla conclusione che ripara ripara, il gingillo alla fine sia divenuto irreparabile! La domanda che tu poni non meriterebbe un post di risposta, ma centinaia d'ore di dibattito "live", perché alla fine le risposte plausibili possono essere molte, o addirittura moltissime, ancorché alla fine ne possa esistere una sola giusta.
Ma mi voglio concentrare sulla prima parte di ciò che ho affermato, ovvero sul fatto che possano esistere «molteplici risposte plausibili», perché la percezione della realtà oggettiva non equivale alla sua comprensione - pre-requisito per iniziare a capire, scartabellando tra le soluzioni possibili, quale possa essere quella giusta - e se non si prova immediatamente ad avere un approccio scientifico al problema difficilmente riusciremo a districare l'intricatissimo bandolo.
Mi viene in mente che rispondere alla tua domanda possa equivalere all'algoritmo risolutivo di una radice, che però al momento non saprei dirti se quadrata, cubica o che altro: si tratta dunque di una «radice ennesima» di cui è al momento prioritario scoprire la «N».
Penso che la sequenza logica di affermazioni che hai fatto non sia però fondamento corretto o esaustivo della e per la nostra ricerca: non credo innanzitutto che "l'uomo sia un animale difettoso", benché la tua sia un'espressione ironica - con ogni probabilità incarnata da una serie di facce che ti saranno scorse davanti agli occhi mentre la formulavi e non penso neanche che sia - come molti sociologi vorrebbero - un "animale sociale"; penso invece che l'insieme dei suoi bisogni individuali possa essere più facilmente soddisfatto in forma associata, dunque che "socievole" sia divenuto piuttosto che nato.
Non sono minimamente persuaso che "l'idea di comunismo sia fallita per colpa dei difetti dell'uomo che per natura (difettosa) aspira al capitalismo", perché ne' il comunismo ne' il capitalismo per definizione sono idee, benché ci possa essere più familiare identificarli come tali: si tratta in entrambi i casi di "movimenti reali" figli del MDP capitalistico che in esso possono convivere; non possono invece convivere ciò a cui il comunismo tende, ovvero l'instaurazione del MDP comunista ed il MDP capitalistico.
Questa diatriba teorica che nasconde non poche insidie (e di cui vale forse la pena parlare di persona la prossima volta che ci incontreremo per non assatanare i bollenti spiriti dei catto-forummisti), non servirà comunque a dissolvere una tua convinzione: in realtà non è proprio vero che l'uomo aspiri al capitalismo, almeno quanto non è vero che aspiri al comunismo.
L'egoismo dell'uomo, le sue aspettative, la sue inclinazioni, le sue vocazioni, trovano migliore appagamento nell'interazione collettiva, che nell'agire individuale, benché alcuni percorsi si protendano in una direzione centrifuga da questo schema: in realtà questi percorsi che paiono glorificare il capitalismo ed il suo intercedere, finiscono per esserne principale contraddizione e ostacolo.
Un capitalismo in salute è un capitalismo dinamico, che sviluppa movimentazione continua, cambi di fronte ininterrotti, che riesce a tenere alto il fattore concorrenziale e disdegna l'attaccamento compulsivo ad ogni cosa: è proprio la soddisfazione del bisogno di sicurezza e stabilità che contravviene e rallenta la linearità capitalistica.
L'accumulo di beni - la modalità più diffusa di soddisfazione di quel bisogno - in luogo del loro scambio, è un fattore di decelerazione del capitalismo; la concentrazione di capitali in luogo della loro libera circolazione è di sostanziale impedimento allo sviluppo capitalistico; la tendenza connaturata all'accumulo è la principale concausa di saturazione dei mercati, nemico mortale della salute capitalistica; è in genere per questo che le grandi potenze ricorrono alla guerra imperialista: distruggere patrimoni e creare vuoti e macerie è un modo consolidato per alimentare una "domanda", ancorché geolocalizzata.
Lo scenario apocalittico che tu intravedi è uno dei possibili purtroppo, e una plausibile direttrice verso cui il mondo si può incanalare: tutto dipende dalle scelte, ma soprattutto dal livello di coscienza (in particolare di classe) con cui affronteremo le sfide future.
Gli esperimenti passati a cui fai riferimento, non fanno testo: fino ad oggi abbiamo assistito a semplici rivoluzioni borghesi e protese a superare il MDP feudale, benché ne sia stato coinvolto anche il proletariato e mai ancora a rivoluzioni comuniste, la cui connotazione è per forza di cose sovranazionale (cioè internazionalista) e protesa all'abolizione della proprietà privata e non alla sua re-distribuzione.
Rivoluzione è però un concetto complesso: le tre borghesi di riferimento (quella francese, inglese e tedesca) denotano approcci decisamente diversi; la prima ha avuto una connotazione decisamente violenta ed un maggior coinvolgimento del proletariato (espulso dai gangli del controllo politico attraverso il Direttorio Napoleonico), la seconda è stata qualcosa di ibrido: Cromwell è riuscito a imporre l'ascesa della borghesia al potere attraverso un'azione militare di fronte alla quale l'Ancient Régime è capitolato pressappoco senza colpo ferire, senza che dovesse essere troppo coinvolto nella competizione il proletariato e, in definitiva senza dover stravolgere ogni cosa; la Prussia di Bismark è invece ricorsa ad una soluzione politica e assolutamente indolore che ha visto non soltanto l'affermazione borghese, ma anche la trasformazione della vecchia aristocrazia terriera in una borghesia agricola e/o industriale.
Per analogia potremmo cercare le risposte alla tua domanda in uno di questi tre modelli: disgraziatamente però non siamo noi a decidere quale direzione prendere, ma la classe sociale da spodestare!
La via che a me piacerebbe intraprendere è quella dell'estensione progressiva e indiscriminata dei Beni Comuni su qualunque altra cosa: ma, come possiamo osservare, non sembra che la borghesia sia disposta a cedere su questo terreno; pensiamo al referendum sull'acqua e rendiamoci conto che nessuna gestione privata o privatistica è disposta a mollare la presa... eppure, esiste qualcosa di più democratico del risultato di un Referendum?
Perché le cose possano andare come a me piacerebbe bisognerebbe che iniziassero a circolare 10, 100, 1000 Movisat e/o esperienze simili: perché in queste realtà un giorno potranno essere individuate le istituzioni del Poder Popular, i Soviet o come li vorrai chiamare, le organizzazioni cui trasferire il potere, in quanto rappresentative di istanze sociali più vaste e avanzate di quanto non facciano i Parlamenti borghesi.
Non so se sono riuscito a risponderti, caro Solent e mi riprometto di riparlarne con te magari di persona: la verità è che, fatti salvi determinati obiettivi irrinunciabili, non saremo ne' io ne' te a decidere come conseguirli, è la classe sociale da spodestare che determinerà il come, se accetterà che lo stato di cose presente debba essere modificato o, meglio ancora abolito, o se non lo farà, se si renderà conto o meno che l'esercizio del suo potere è la causa di ogni contraddizione e di ogni conflitto...
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In risposta a: Incredibile del 16/12/2011 - 12:00
Caro Operaio: nei tuoi post scrivi sempre...
AUTORE: Lettore saltuario dei Blog
email: -

16/12/2011 - 12:33

...Dimenticavo.
Stavolta sei andato oltre. Ti sei dimenticato di dire chi era daccordo con Monti ed il Blog della Sinistra di Vecchiano non è poi così frequentato (224 - duecentoventiquattro)visite in un mese e.. non lasciarci nell'ignoranza.
Dicci chi è daccordo con il (protempore)Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana.
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In risposta a: Profiquità del 16/12/2011 - 9:57
a qui?
AUTORE: Chiarone
email: -

16/12/2011 - 12:13

ops, come Solent!, volevo dire "a chi, a chi, a chi?"
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In risposta a: del
Incredibile
AUTORE: Operaio
email: -

16/12/2011 - 12:00

Leggendo il blog la sinistra di Vecchiano c'è un'articolo che dice che è d'accordo con Monti, non ci credo.
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In risposta a: x Alessio del 16/12/2011 - 0:16
Profiquità
AUTORE: Brunone
email: -

16/12/2011 - 9:57

E' profiquo leggere Nic o Nicc, è profiquo, è profiquo, è profiquo.
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In risposta a: Uso il Devoto-Oli... del 15/12/2011 - 12:57
x Alessio
AUTORE: Solent
email: -

16/12/2011 - 0:16

Caro Sig. Niccolai ops con una c o 2 c ? Io non frequento il sig. Devoto Oli.. che sta per Oliviero o.....
Bando ai ruzzi, Di Devoto in te onestamente non intravedo nessun indizio ma di limpido pensiero di indizi ce ne sono da buttar via. Ho faticato come al solito a leggere quanto hai scritto e onestamente non posso che essere in accordo con quanto dici , una punta di invidia me la concederai per la dimestichezza che dimostri nei tuoi scritti per vari aspetti.
La base della mia cultura è stata tecnica e quindi lacunosa per certi aspetti per altri ti potrei portare a spasso tranquillamente quindi siamo pari e complementari nella nostra diversità.
Di regola avrei esaurito lo spazio a disposizione che normalmente utilizzo ma mentre ti auguro di passare buone e profique festività mi viene voglia di porti dei quesiti o considerazioni così come mi vengono:

L'uomo è un animale difettoso.

L'idea di comunismo è fallita per colpa dei difetti dell'uomo che per natura (difettosa)aspira al capitalismo

Il capitalismo valorizza i difetti dell'uomo

Il capitalismo per sua natura cercherà di sopravvivere a qualunque costo fino a che avrà linfa per alimentarsi, quando questa si esaurirà l'unica strada sarà la distruzione totale per ricominciare da capo con i pochi sopravvissuti.

Come ne usciamo? con la democrazia? abbiamo ormai troppi esempi eloquenti per capire che non serve a nulla.

Quale può essere la terza via, senza impuntarsi su strade già percorse.

Ecco vorrei che il tuo pensiero lo indirizzassi verso quest'ultimo quesito.
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In risposta a: Voi votate del 15/12/2011 - 19:28
Evisto!? voi votate...
AUTORE: Compagno
email: -

15/12/2011 - 20:28

...se starnazzi come gli storni- ti scambiano per uno storno.
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In risposta a: Voi votate del 15/12/2011 - 19:28
ma da che pulpito.
AUTORE: alias
email: -

15/12/2011 - 20:18

Se seguo la tua equazione, allora mi viene il dubbio che tu sia un simpatizzante operaio della lega nord.
Ora vorresti darci la conferma? Meglio la lega?
Non c'è da vergognarsi, e più che lecito, ma per favore: chi è uguale a chi?
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In risposta a: questo è il popolo. del 15/12/2011 - 16:57
Voi votate
AUTORE: Operaio
email: -

15/12/2011 - 19:28

Tutto giusto ma votate insieme a quelli di prima. Forse siete uguali? o fate finta di no.Dimenticavo avete un'altra bandiera che sventola dove gira il vento. Tempo al tempo. Buona serata
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In risposta a: Non ti piace del 15/12/2011 - 10:47
questo è il popolo.
AUTORE: alias
email: -

15/12/2011 - 16:57

L'operazione contro la povera gente l'hanno fatta quelli di prima. Non te ne sei accorto?
Un popolo democratico lotta democraticamente per il rispetto e fa rispettare le regole della convivenza civile.
Lotta e s'indigna prima, durante e dopo i tentativi di emanare leggi personali, i conflitti d'interesse , le evasioni fiscali, le fabbriche chiuse e trasferite all'estero, le menzogne dei tg, un governo(il precedente) e un parlamento indegno e in maggioranza asservito agli interessi del capo, ruby nipote di mubarak, l'aver negato che la crisi non c'era per garantirsi il consenso elettorale.
Non ho letto interventi indignati quando alcuni parlamentari si sono venduti per quattro denari per garantire questa maggioranza parlamentare.
Il popolo che lotta per una civiltà migliore, ha una visione plurale del bene comune ed era in piazza anche negli ultimi 2 anni.
Io mi ricordo, e tu? Te ne sei scordato? Ma io, io, io....!
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