none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com


Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Come ogni sabato dall'inizio della bella stagione
il circondario si svuota: regna il silenzio.
Tapparelle abbassate, luci spente, stanze vuote
Provo .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Il primo lettore che risponde a un tema già presente nel forum e adopera il comando RISPONDI attiva automaticamente un dibattito. Il comando RISPONDI consente di sviluppare dibattiti su temi specifici.
In risposta a: boh...il titolo sceglilo te! del 7/12/2011 - 1:04
Cambiamento
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

7/12/2011 - 8:49

Non entro nel dialogo con non so chi, non mi autodefinisco "signore", semmai sono gli altri se vorranno, ma quello che dici nella sostanza è un punto interessante, credo che l'era della protesta sia ormai passato, anzi è sato bypassato dalle circostanze, semmai dovevano farlo un paio di anni fà almeno e in modo chiaro, alla francese per capirsi, ciò non è stato, i motivi sono chiari, alcuni sindacati che oggi protestano ieri erano "culo e camicia" col governo, quindi è evidente qual'è la responsabilità dalla parte delle rappresentanze sociali.
A livello politico in generale sappiamo benissimo chi ha professato ottimismo a gogò per poi portarci allegramente nel baratro, quindi inutile voltarci indietro purchè sia ben chiaro e presente in tutti chi ha la responsabilità e che passata la bufera, perchè passerà, tutti siano concordi che il modello di sviluppo fin qui propinato và assolutamente cambiato.
Occorre cominciare da subito a cambiare modello di vita, di pensiero, di priorità a cominciare dai più piccoli, facendo loro capire che non occorre essere il dott. tal de tali per essere qualcuno ma bisogna saper fare qualcosa.
Siamo un Paese manufatturiero e le imprese rimaste faticano a trovare manodopera altamente specializzata, di contro la sola Roma ha più avvocati dell'intera Francia, questo dimostra che qualcosa no è stato calcolato a dovere.
Invece che investire nei licei bisognava riqualificare gli istituti professionali rendendoli non un parcheggio di scaldabanchi ma una fucina per gli operai qualificati di oggi e di domani, creando percorsi in grado di arrivare, per coloro che lo desiderano, anche all'università ed accrescere le proprie conoscenze e le proprie capacità in prospettiva di una qualificazione.
Rendere il mondo scolastico comunicante col tessuto produttivo, cose già dette anche ai miei tempi ma mai realizzate, chissà per quali interessi (un'idea ce l'avrei ma...).
Infine e non per ultimo, bisogna ricreare una cultura contadina, unica e vera ricchezza che tiene anche nei momenti difficili, una riqualificazione ed una rivalutazione di tutto ciò che è legato alla terra ed ai suoi frutti, in fin dei conti è da lì che veniamo e quando si tocca il fondo è da lì che dobbiamo ripartire.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Equità del 6/12/2011 - 21:01
SPERIAMO...
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

7/12/2011 - 8:29

Caro P.G. mi auguro che passata la fase di emergenza, questo governo possa realmente riequilibrare tutta una serie di cose tra cui le norme tributarie e le relative pene che sono state letteralmente alleggerite da chi lo sappiamo e sappiamo anche perchè, inutile rivangare ma deve essere fatto quotidianamente presente a tutti che oggi viviamo un periodo difficile in generale ma che per l'italia è peggiore solo e soltanto perchè abbiamo scelto di farci governare da, per essere garbato, incapaci totali.
Bisogna ricordarlo a tutti quelli che negli anni passsati hanno sostenuto U.D.C., Socialisti della figlia di B.Craxi, Lega, PDL (alias Forza Italia), Alleanza Nazionale, La Destra e compagnia cantante.
Grazie a loro, ai loro interessi particolari, ai loro ricatti interni e alla cultura che hanno trasmesso per 20 e passa anni, oggi ci troviamo in questa torbida situazione e per tale motivo dobbiamo turarci naso e orecchie e tirare la carretta fuori dal fango ma domani deve esserci una sorta di resa dei conti, per questo confido in questo governo con estrema riserva, ma sopratutto confido nella parte buona dell'Italia che ha capito e che deve ricominciare a pensare un modello di vita e di sviluppo diverso, chissà che le considerazioni fatte a suo tempo a proposito di Ikea non tornino utili a tutti.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Per cantare «Bella Ciao» ogni occasione è buona del 6/12/2011 - 13:56
boh...il titolo sceglilo te!
AUTORE: Chicchessia (mi garba questo nome, problemi?)
email: -

7/12/2011 - 1:04

Non mi sembra di aver offeso nessuno e continuerò a non offendere nessuno, giusto perchè mi reputo "un signore", a differenza tua!

Fallo fallo un mese di sciopero, poi vedrai come cresce l'economia, oooooh se cresce!!!

E' un periodo dove bisogna lavorare sodo e tirare la cinghia TUTTI (ANCHE gli operai), invece di prendertela solo con i sindacati (e anche su quelli ce ne sarebbe di cose da dì, non gliene va mai bene una, me la dovrebbero spiegare!), prenditela con le banche e con quelli che non si tagliano lo stipendio cane d'un mondo (di merda), invece di stà a fa (A PAROLE l'eroe sul web!!!

Qui son tutti bòni a brontolà, e quando c'è da frugassi si nascondano!!!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Equità
AUTORE: P.G_
email: -

6/12/2011 - 21:01

Quando si parla di equità non importa essere grandi professori per capire che nel nostro paese questa qualità è piuttosto assente.
Lo dimostrano i semplici dati dei detentori della ricchezza nazionale.
Se l’attuale Presidente del Consiglio avesse avuto le mani libere sono convinto che la manovra sarebbe stata diversa, proprio per compensare uno squilibrio tanto evidente quanto manifestamente ingiusto. Ma, ed il ma in questo caso è molto grande, il Parlamento che la deve approvare è costituito in gran parte proprio da personaggi che in tutti questi hanno fatto di tutto per aumentare questa differenza, molti completamente assenti dall’agone politico utili solo per approvare con il proprio voto le decisioni di altri, altri completamente piegati ed asserviti ai desideri e ai capricci di un despota capace e autoritario teso soprattutto, più che alla giustizia sociale e al bene del Paese, a fare gli interessi propri, delle proprie imprese, e dei propri facoltosi ed evadenti elettori.
Credo quindi che quello che il Governo Monti poteva fare in queste circostanze sia stato fatto.
Per fare di più, nel senso di quella giustizia sociale che tutti ci auguriamo, serve un governo non più tecnico ma politico e sostenuto in parlamento da una maggioranza molto solida e compatta. Una maggioranza capace di resistere a tutte le critiche e a tutte le minacce che accompagnano sempre decisioni che vanno ad incidere su privilegi consolidati, corporativismi, consorterie dedite ad interessi personali, che vanno cioè ad intaccare meccanismi collaudati di potere.
Spero che qualche aggiustamento possa essere fatto in Parlamento ma non sono troppo ottimista.
Per ora mi godo il cambio di clima, il mutare di stile, la serietà e la consapevolezza di avere a che fare con persone credibili che se promettono, (e questo nel caso specifico è il tasto dolente), mantengono le promesse.
Con questo Parlamento, in questa tragica situazione economica, con queste richieste dall’Europa, con questi paletti messi e ripetuti anche oggi dal PDL più di così penso non si potesse fare.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Odore di chiuso libro del mese
AUTORE: ovidio
email: -

6/12/2011 - 20:55

Quando scrivo questo messaggio sono a metà della seconda lettura di “Odore di chiuso”, il libro di Malvaldi a cui dedichiamo la cena di venrdì 16 dicembre con la presenza dell'autore.

Vorrei segnalare che a Febbraio è stato scelto come libro del mese e che possiamo sceglierlo come libro dell’anno inviando la nostra preferenza a Radio 3, per la precisione all’indirizzo di fahrenheit:
fahre@rai.it.

Io l’ho scelto. Domenica 11 dicembre sapremo il vincitore tra i 12 libri del mese in concorso durante la diretta dalla Fiera della piccola e media editoria "Più libri, più liberi".
----------------  RISPONDI





In risposta a: Quale sogno abbiamo? del 6/12/2011 - 0:27
hai ragione
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

6/12/2011 - 17:42

Carissimo Roberto,
che dire, hai colto nel segno, purtroppo la politica ha trasferito le funzioni ad uso sociale a mere questioni di monetarie.
Tutto deve far cassa o non se ne fà niente.
Un amico di Ripafratta mi raccontava che un sindaco di qualche anno fà arrivò al paese e organizzò degli eventi per i ragazzi, così, senza uno scopo personale o per meri fini economici e politici, certo era la vecchia politica che ancora era rivolta ai suoi cittadini.
Dalla seconda Repubblica, se mai ce ne sia stata una prima, la parola d'rdine è stata "bilancio", se c'è da fare un'opera che renderà benefici negli anni a venire, bisogna che essa sia remunerativa e quindi non si fà quasi niente per il futuro ma si pensa all'oggi, al massimo a domani e il dopodomani è già troppo lontano.
Poi si è radicato il personalismo della politica e la necessità del consenso "pronto cassa", quindi si è preferito ascoltare la pancia della gente e non la testa, quindi via a piani rgolatori atti ad edificare quanto possibile senza creare le vie necessarie e sufficienti affinchè il maggior numero di persone potesse circolare, parcheggiare e via dicendo.
Non si è pensato, nello specifico, che la Statale Abetone lungomonte divenisse trafficata e pericolosa, quindi non si è pensato al fatto che vi sono realtà produttive, che offrono lavoro, ma che per la loro attività hanno moltiplicato il traffico pesante, e nel non pensare non si sono ricercate soluzioni che contemplassero alternative seppur costose che però avrebbero reso la qualità dei borghi da te citati molto più vivibili e appetibili nonchè sfruttabili anche dal punto di vista del turismo.
In sostanza la politica è divenuta un'azienda miope che mira all'immediato e ignora il futuro, di fatto non è politica ma..
----------------  RISPONDI





In risposta a: Anniversario Legge sui Parchi - oggi 20 anni- del 6/12/2011 - 11:12
'Rcopia 'ncolla
AUTORE: Dylan Dog
email: -

6/12/2011 - 14:39

Oh Marinelli, o se tu si dessi e' linke o 'rdaunlodde 'nvece di sta' sempre a ri'opia' e 'ncolla' e' 'omuni'ati der Bubbueffe? A me mi possino anco garba', ma onni tanto sentitti ragiona' con la tu' testa e vota' anco 'npopò di farina der tu' sacco 'un guasterebbe mi'a!
----------------  RISPONDI





In risposta a: La bandiera va dove il vento soffia!!!! del 6/12/2011 - 10:26
Per cantare «Bella Ciao» ogni occasione è buona
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

6/12/2011 - 13:56

Anzi, anche «Bandiera Rossa», l'«Internazionale» e se è per questo anche «Soyuz Nerushimy Respublik Svobodnykh...», «El Pueblo Unido», «Contessa» e «Comunisti della Capitale» che, con ogni probabilità, danno più noia ad una poderosa parte del PD e dell'IDV che ai Militi Ignoti come te, dei quali si può evincere soltanto l'essere o socialisti, o liberaldemocratici o comunque di destra (più o meno si tratta di 3 sinonimi).
Se mi permetti canto cosa mi pare e piace, dove mi pare e quando mi pare: la specifica occasione - quella dell'esito referendario - è stata senz'altro la più appropriata visto che i quesiti sull'Acqua hanno sottratto all'avidità, all'ingordigia e agli interessi privati e mafiosi un Bene Comune per restituirlo alla collettività, mentre quello sul nucleare ha impedito la debacle nuclearista italiana... la visione collettivista e di estensione, incremento e crescita dei Beni Comuni è senz'altro un cavallo di battaglia non genericamente «di Sinistra», ma più propriamente «Comunista».
Benigni ieri sera? Mi ha un po' deluso: c'è già molto più da dire su Monti che su Berlusconi... ma aggiornare il repertorio artistico non è come avvicendare il peggior Presidente del Consiglio di tutta la storia repubblicana d'Italia con un suo emulo molto più raffinato, affabile, capace di raccogliere anche il consenso di Merkel e Sarkozy, e comunque già incline a percorrere i cupi sentieri del suo predecessore: produrre macerie sociali.
Personalmente non ce l'ho con Berlusconi più quanto non ce l'abbia con i suoi illustri comprimari (Bersani, Casini, Di Pietro, Fini, Rutelli), con coloro cioè che ne hanno consentito l'ascesa, l'affermazione e la glorificazione, ce l'ho con Monti, Passera & C. perché il loro insediamento rappresenta la riconciliazione tra i grandi interessi finanziari di Destra, liberaldemocratici e socialisti con quelli della cosiddetta «Sinistra» (Unipol, Coop & C.) e non certo il «Sol dell'Avvenire», ce l'ho con i Sindacati-Traditori che mi proclamano il canonico scioperetto di facciata da 3 o 4 ore invece di paventare un blocco generale alla francese (un mesetto di braccia incrociate) e se la duri a rompermi i corbelli, ma soprattutto a non firmare i tuoi interventi da incapace a tutti i livelli - sempre pronto a sparare gratuitamente sulle persone quando attaccare il loro pensiero diventa troppo difficile - ce l'avrò senz'altro anche con te e con la tua inetta grettitudine populista da quattro soldi.
----------------  RISPONDI





In risposta a: "A buona lettura dei piddinimenoelle" del 6/12/2011 - 8:42
Il grande Odifreddi
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

6/12/2011 - 13:36

Non avevo nessuna voglia di appropriarmi dell'articolo, l'ho infatti copiato pari pari in quanto perfetto.
A me interessava diffonderlo anche oltre i lettori del giornale "La Repubblica".
In particolare ai tanti sostenitori del PD che sempre più spesso si turano il naso anzi tra poco gli spunteranno le branchie.
Saluti
----------------  RISPONDI





AUTORE: MARCELLO MARINELLI
email: -

6/12/2011 - 11:12

ANNIVERSARIO LEGGE SUI PARCHI
SONDAGGIO WWF: “ITALIANI AMICI DEI PARCHI:
PIU’ LI CONOSCI PIU’ LI PROTEGGI”

Diffusi i dati del sondaggio realizzato da ISPO Ricerche per il WWF:
Due terzi degli italiani conoscono le aree naturali protette, il 90% ne riconosce l’importanza per il benessere umano e l’economia del Paese, il 50% è disposto a versare un contributo specifico allo Stato per garantire gestione e sviluppo
A 20 dalla legge quadro il WWF lancia il dossier “L’Italia dei parchi”


Un popolo amico delle aree naturali protette, che le conosce (67%) riconosce la loro importanza per il benessere umano (98%) e per l’economia del Paese (84%), una percentuale significativa (50%) sarebbe addirittura disposto a versare un contributo specifico allo Stato per finanziare la loro gestione, una percentuale molto significativa se consideriamo i tempi che corrono e l’annuncio della prossima manovra economica del Governo. Le percezioni positive aumentano tra i giovani, gli istruiti e chi quei parchi li ha visitati per davvero (il 44% degli 800 intervistati). Per celebrare il ventennale della legge 394 sui Parchi, varata il 6 dicembre 1991 dopo un faticoso cammino durato più di 70 anni, il WWF ha realizzato grazie a ISPO Ricerche il sondaggio demoscopico “L’Italia dei Parchi”, chiedendo agli italiani cosa pensano delle aree naturali protette, patrimonio inestimabile che, tra difficoltà e successi, tutela oggi oltre il 10,42% del territorio italiano ed è riuscito a salvare dall’estinzione specie rarissime come il camoscio d’Abruzzo e l’orso bruno, il lupo, il gipeto, il pino loricato. Ecco quindi come hanno risposto gli intervistati.

1) LI CONOSCI? I diversi tipi di area naturale protetta (parchi nazionali, riserve regionali, aree marine, Oasi WWF e aree Natura 2000) sono conosciuti da oltre due terzi della popolazione, con un picco del 73% per i parchi nazionali. Il 44% degli intervistati ha dichiarato di averne visitata almeno una (con prevalenza di uomini, 25-34enni e persone istruite)

2) A COSA SERVONO? La maggioranza della popolazione conosce lo scopo principale delle aree naturali protette: il 60% cita infatti la conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale, specie i giovani, i laureati e chi ha visitato queste aree. A questa quota si aggiunge un ulteriore 20% che indica l'educazione e la sensibilizzazione dei cittadini verso i temi ambientali.

3) SONO IMPORTANTI PER L’UOMO E L’ECONOMIA? Oltre il 90% riconosce alle aree protette una notevole importanza, sia per il benessere delle persone e delle generazioni future (il 47% è molto d'accordo, il 48% lo è abbastanza), sia per la capacità di sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali (43% molto d'accordo, 49% abbastanza), sia per la sicurezza dell’essere umano, intesa come protezione da eventi naturali estremi o dal dissesto idrogeologico (42% molto d'accordo, 47% abbastanza). L’84% le ritiene importanti anche per l'economia del Paese.

4) BASTANO I FINANZIAMENTI? Secondo il 93% degli intervistati lo Stato dovrebbe aumentare gli investimenti nelle aree protette naturali (54%) o comunque evitare i tagli, mentre appena il 2% ritiene che debbano essere ridotti. Le cose cambiano quando si tratta di dare il proprio contributo diretto: il 50% si dice infatti disponibile a contribuire in qualche misura ai finanziamenti alle aree protette (e qui si tratta soprattutto di 45-54enni, residenti nel Nord Italia e visitatori), ma il 47% non è d'accordo, con un 17% che si dichiara assolutamente contrario, specie i più anziani, i meno istruiti e i residenti nel Mezzogiorno.
5) QUALI PRIORITA’ PER IL MINISTERO DELL’AMBIENTE? Interrogati sull'agenda del Ministero dell'Ambiente, gli italiani non sembrano condividere un tema prioritario. Come prima risposta, il 22% cita il controllo della gestione e dello smaltimento dei rifiuti (47% totale citazioni), il 19% (40% totale citazioni) la protezione del suolo dai rischi di dissesto idrogeologico e il 18% l'educazione ambientale dei cittadini (39% totale citazioni). Sono invece meno citate la gestione e lo sviluppo delle aree naturali (prima risposta 10%; totale citazioni 23%) e la conservazione della biodiversità (prima risposta 6%; totale citazioni 17%).

“Gli italiani hanno fame di natura e hanno dimostrato che le aree naturali protette sono una presenza viva nel tessuto del nostro Paese, di cui viene compreso l’inestimabile valore per sensibilizzare ed educare i cittadini alle tematiche ambientali ma anche per garantire la loro sicurezza, quale presidio qualificato per contrastare il dissesto del territorio. Quello delle aree protette è un patrimonio naturale, tutelato e vitale, che contribuisce al benessere di tutti/e e alla ricchezza del Paese – ha detto Stefano Leoni, presidente del WWF Italia - E poiché le percezioni positive aumentano tra coloro che hanno avuto esperienze dirette di contatto con la natura, l’invito che facciamo a tutti gli italiani è di andare nei Parchi, nelle Riserve e nelle Oasi del WWF perché è lì che si può cogliere la loro incredibile bellezza e importanza.”

Per l’anniversario della legge quadro il WWF Italia ne racconta la storia nel dossier “L’Italia dei Parchi” . Dopo una lunga e faticosa storia fatta di grandi successi e gravissime difficoltà, oggi si contano in Italia 871 aree naturali protette, tra cui 23 parchi nazionali, 27 aree marine protette e 670 tra riserve, parchi e aree protette regionali - oltre alle 130 Oasi del WWF - per un totale di 3.163.591 di ettari di superficie protetta, pari al 10,42% del territorio italiano.

“L’Italia ha vinto la sfida quantitativa, perché abbiamo superato il 10% di territorio protetto da parchi e riserve. La nuova sfida è la qualità della gestione, perché le aree naturali siano realmente efficaci per la conservazione della biodiversità e per il mantenimento dei servizi che la natura fornisce per il benessere umano e la nostra economia.” dichiara Franco Ferroni, responsabile policy Aree Protette del WWF Italia

Nonostante i gravi problemi e tagli ai finanziamenti che mettono a rischio la buona gestione e la sopravvivenza stessa di alcune aree, il nostro Paese può quindi vantarsi di aver assicurato protezione a quasi tutti gli ambienti naturali e paesaggi più importanti d’Italia, dalle Dolomiti all’Etna, dall’Arcipelago Toscano al Gargano, dal Delta Padano alla Sila, salvando nel contempo specie rarissime destinate all’estinzione, come il camoscio d’Abruzzo e l’orso bruno, il lupo, il gipeto e il pino loricato. Una ricchezza che gli italiani dimostrano di apprezzare, tanto che i parchi e le aree protette sono il segmento più rappresentativo del turismo natura in Italia, con oltre 99 milioni di presenze totali negli esercizi ricettivi, per un fatturato complessivo di 10,75 miliardi di euro.

L'indagine demoscopica, realizzata da ISPO Ricerche per il WWF Italia, ha coinvolto un ampio campione di 800 individui, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato per quote di genere, età, titolo di studio, condizione professionale, macroarea geografica e ampiezza del comune di residenza. Le interviste telefoniche sono state condotte nei giorni 23-24 novembre 2011.
----------------  RISPONDI





AUTORE: chicchessia
email: -

6/12/2011 - 10:26

"peccato che a «noi» interessava la ri-pubblicizzazione dell'acqua, mentre a loro semplicemente il plebiscito anti-berlusconiano"

Infatti c'ero io in Piazza Garibaldi a Vecchiano chitarra in mano a cantà "bella ciao"...mavvia per piacere!!!

La ri-pubblicizzazione dell'acqua interessava a TUTTI (o almeno il referendum ha detto questo)!!!

La verità è che tutti quelli di sinistra (dal PD a RC a IDV & C.) non hanno argomenti se non "Berlusconi"...vedi ad esempio Benigni ieri sera da Fiorello, non riusciva a non parlarne, anche lui (premio oscar, attore e comico di indiscusso talento) non aveva argomenti......è diventata un'ossessione, un incubo!!!

SVEGLIA GENTEEEEEEEEE!!!
----------------  RISPONDI





In risposta a: A buona lettura dei piddinimenoelle del 5/12/2011 - 22:16
manca qualcosa?
AUTORE: pedro
email: -

6/12/2011 - 10:21

Ti sei dimenticato i preamboli:
a)chi ci ha portati a questa situazione disastrosa?
b)cosa sarebbe successo se il governo precedente fosse ancora in carica?

Concordo sulla mancanza di equità, e non la giustificherei se ci fosse un parlamento con una rappresentanza diversa dagli attuali "nominati".
Devo però ragionevolmente pensare che il neo presidente del consiglio dovrà fare di necessità virtù; l'attuale nostro parlamento è ancora a maggioranza pdl+acquisti+leghisti... e M.Monti sa benissimo che il decreto Salva Italia sarà approvato solo se la vecchia maggioranza non le sarà tutta ostile, e non ci sono alternative affinché il decreto venga approvato al più presto.
Il precedente governo, e la sua maggioranza hanno votato un buon numero di leggi poco sensibili all'evasione, e oggi devono anche loro ingoiare qualche rospo.
Dunque per me il pd-l non è la causa, e gli effetti saranno pesanti.
----------------  RISPONDI





In risposta a: A buona lettura dei piddinimenoelle del 5/12/2011 - 22:16
"A buona lettura dei piddinimenoelle"
AUTORE: Ciao
email: -

6/12/2011 - 8:42

Magari, la prossima volta, cita l'articolo originale che hai maldestramente copiato. Io lo so qual è, lascio a te la possibilità di dirlo...
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Quale sogno abbiamo?
AUTORE: Dr. Roberto Della Cerra-San Giuliano Terme (PI)
email: -

6/12/2011 - 0:27

Faccio una sola domanda: cosa vogliamo che diventi il territorio di San Giuliano? ne avete un'idea? Quale vocazioen dovrà avere? E' a partire dalle risposte a queste domande che possiamo crescere. L'aggressione al territorio è continua e allarmante grazie ad una politica miope ed antiquata, contraria ad ogni buon senso, con il solo pensiero rivolto a ricoprire deficit e solo per racimolare soldi per pochi, senza programmare un nuovo modello di sviluppo.

Nessuna strada in più ha mai diminuito il traffico. Nessuna nuova area commerciale in tempo di crisi porterà nuovo sviluppo. Nessun nuovo parco di divertimenti ed illusioni di progresso potranno mai sostituire la nostra grande storia che è ancora tutta da valorizzare.

Il solito modo di fare vecchio, stantio, ingegneristico, fatto al buio, senza pensare alla salute o al benesere, improntato solo a tagliare ha fatto ormai il suo corso. Nessuno sta pensando ad investire realmente sul futuro per un nuovo sviluppo che non è solo insieme di illusioni, ma riscoperta che parte da idee e cultura. Idee e cultura mancano nelle solite consorterie di palazzinari. Aprirsi alle nuove idee, partecipare, e recuperare.

Eppure nella verifica del regolamento urbanistico comunale si afferma di voler "incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente e delle funzioni in atto, attraverso il processo di valorizzazione dei centri storici, attraverso la programmazione del recupero, a garanzia di migliori livelli
abitativi e affermare il loro storico valore d’uso residenziale e di centro di servizi per la vita associata.", ma di fatto, si prepara una ulteriore enorme spalmatura di cemento e asfalto sul nostro paesaggio che porterà soldi solo ai soliti noti.

Al di là delle prese in giro, penso ad alcuni piccoli esempi. La Rocca di Ripafratta è un vero parco archeologico che potrebbe realmente creare decine di posti di lavoro. Il Parco della Pace di Pontrasserchio deve essere lasciato andare ancora nel degrado oppure può diventare un'opportunità di ricchezza per i cittadini.

Chiediamo a tutti di farsi questa domanda: cosa vogliamo che diventi questo comune tra dieci, venti, trent'anni? Come immaginiamo il paesaggio che ogni giorno vorremmo vedere ed attraversare? I nostri figli sono condannati dal "progresso" a vivere nel traffico o possiamo ricominciare a respirare?
----------------  RISPONDI





AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

5/12/2011 - 22:16

Dunque, i Monti hanno partorito i topolini. Nelle direzioni che, essendo facilmente prevedibili, erano state facilmente previste: da questo blog, in particolare.

La signora Fornero si è commossa, all’annuncio della fine dell’adeguamento delle pensioni all’aumento del costo della vita: cioè, a una loro sostanziale diminuzione.
Il signor Monti, coerentemente, ha sorriso quando è intervenuto al posto del ministro, per permetterle di riaversi dall’emozione. Mentre c’era, ha fatto pure un po’ di populismo ad uso del popolo bue, annunciando di rinunciare allo stipendio da presidente del Consiglio e da ministro dell’Economia. Ma non, ovviamente, al vitalizio preventivo che gli è stato elargito da Napolitano, con la sua nomina a senatore a vita, appunto.

L’una e l’altro sarebbero risultati più credibili se, ad esempio, avessero annunciato non un innalzamento dell’età pensionabile di coloro che hanno maturato la pensione lavorando, bensì un abbassamento delle pensioni di coloro che le ricevono in misura superiore a quanto hanno maturato. Ad esempio, i lavoratori autonomi, il cui prelievo è inferiore del 12 per cento a quello dei lavoratori dipendenti (21 per cento, rispetto al 33).

Oppure, se avessero annunciato non un gesto simbolico di rinuncia per i ministri a un cumulo di stipendi, che nel caso di Monti sarebbero stati addirittura tre, bensì la proibizione di questo cumulo a tutti i livelli di cariche pubbliche: non solo statali, ma anche, e soprattutto, regionali, provinciali e comunali.

Di riforme strutturali serie, nella legge “salva Stato” e “spremi cittadino”, non se ne vedono. In particolare, nessun tentativo di recupero dei 100 miliardi stimati di evasione fiscale: una cifra che ogni anno supera l’insieme di tutte le manovre del corrente annus horribilis. Nessun cenno a una patrimoniale, che colpisca almeno le proprietà di coloro che non denunciano i redditi. Al loro posto, solo specchietti per allodole: ad esempio, il buffetto (o la buffonata) dell’uno e mezzo per cento sul condono per il rientro dei capitali all’estero; o la tassa sulle auto di lusso e le barche, già imposta senza effetto dai governi democristiani decine di anni fa.

Ben reali e concreti sono invece il ritorno dell’Ici sulla prima casa, l’aumento delle imposte comunali e l’aumento dell’Iva, da una parte. E le esenzioni alle imprese e gli incentivi allo sviluppo, dall’altra. Non c’è da stupirsi che i sindacati siano contrari, e la Confindustria, il Pdl e gli speculatori della borsa favorevoli. Quanto al Pd, nemmeno coloro che hanno le lacrime facili, come la signora Fornero, riuscirebbero ormai a trovarne per piangere..
----------------  RISPONDI





In risposta a: Acqua Pubblica del 5/12/2011 - 17:16
Vengo e rimango lì tosto dopo il PD...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

5/12/2011 - 21:48

Privatizzare i servizi pubblici in tempo di crisi è come curare la scarlattina col cianuro, ma, che dire? Chissà che qualche accolito di Bersani sull'orlo di una crisi di nervi non sia approdato alla teoria del «tanto peggio tanto meglio».
Eppure ricordo ancora il frastuono di qualche benpensante PD per il contributo apportato alla schiacciante vittoria referendaria... peccato che a «noi» interessava la ri-pubblicizzazione dell'acqua, mentre a loro semplicemente il plebiscito anti-berlusconiano... bella prova, non c'è che dire!
Tanto ora che il vecchio brianzolo ha attaccato le scarpette al chiodo si può iniziare a volare alto... potremmo espandere la Coop di Vecchiano o mettere una bella filiale Unipol in ogni frazione del Comune e, mi voglio sbilanciare, d'ora in avanti con Monti per legge non faranno più male neanche le radiazioni dell'antenna in Via del Paduletto e, se Dio vorrà, dal Vangelo secondo Passera vedremo anche il nuovo Premier camminare sull'acqua del Lago di Massaciuccoli, risanarlo miracolosamente e il Tubone non avrà fine.
Confido nel buon senso della falange critica migliarinese perché altrove il buio è totale.
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In risposta a: del
ANTENNE: i rischi da conoscere
AUTORE: Comitato cittadino LA FORNACE
email: [protetta]

5/12/2011 - 21:46

COMITATI CITTADINI CONTRO I NUOVI IMPIANTI. IL PARERE DELL'ESPERTO.

Tutto l'artico pubblicato sul nostro blog:

http://comitatolafornace.blogspot.com/2011/12/antenne-i-rischi-da-conoscere.html


Comitato Cittadino "LA FORNACE" Vecchiano - PI -
"No al ripetitore e messa in sicurezza delle cave
per l’incolumità dei cittadini e degli immobili".
------ presenti su Facebook ------
email:comitatolafornace@gmail.com
BLOG: http://comitatolafornace.blogspot.com
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In risposta a: del
Acqua Pubblica
AUTORE: Massimo c'è
email: [protetta]

5/12/2011 - 17:16

Leggendo il blog della sinistra di Vecchiano, si capisce benissimo che stanno cercando di rendere nullo il referendum sui servizi pubblici. Stanno approfittando forse anche della manovra fatta del governo? Questo è grave cercano di toglerci la sovranità di un referendum popolare.
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In risposta a: Un solo modo di tenere su la testa... del 4/12/2011 - 21:32
collaborazionista, connivente, ...anti-operaista?
AUTORE: pedro
email: -

5/12/2011 - 0:05

Oh Alessio?...non ho parole....!
Come dire? ...e allora il bue disse cornuto all'asino"?
Dato il tuo spessore culturale non ci meritiamo termini alquanto sgradevoli per chiunque abbia un minimo di dignità!
Comprendo il contesto in risposta, ma voglio sperare che il tuo intervento sia l'espressione di uno stato d'animo poco sereno.
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In risposta a: del
LACRIME E SANGUE
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

4/12/2011 - 22:50

Nei giorni precedenti il primo ministro Monti aveva assicurato una manovra , certamente onerosa, equa ma non di lacrime e sangue.
Siccome le bugie han le gambe corte, stasera abbiamo avuto le lacrime del ministro Giarda, presto il sangue di qualche altro?
Certo, visto da fuori il provvedimento, seppur sbilanciato ancora verso i soliti noti, introduce e reintroduce misure che possono portare soldi da categorie finora rimaste intoccate dal precedente governo.
L'entità della manovra, l'ennesima, sarà superiore alle attese, più vicino ai 30 miliardi che ai 15 sbandierati pochi giorni fà e sommata alle precedenti estive fà un sacco di soldi.
Non è per fare dietrologia, ma parlando quà e là ora resta evidente che tre anni di Belusconi sono stati per l'Italia come le cavallette per le coltivazioni africane.
Dopo la carestia è inevitabile, ma ci sarà sempre qualcuno che ha la dispensa piena e se la riderà.
A proposito di ladri, pare che in Ripafratta e dintorni si sia diffusa l'usanza di compiere effrazioni al calare del sole, un po' come i vampiri, pertanto è meglio munirsi di pali di frassino nodosi e occhi aperti.
Le esigue forze dell'ordine hanno una vaga idea su chi siano gli autori ma per agire hanno bisogno della prova provata, quindi se c'è chi ne sdraia qualcuno credo che abbia la loro riconoscenza, tanto a regime di leggi odierne se la cavano con la pernacchia, di sicuro i lividi restano più a lungo.
Per finire un po' di informazione, pochi giorni fà il solito tg Minzoliniano annunciava che il neoministro Clini intendeva usare l'esercito per i rifiuti a Napoli, poi il sindaco di Napoli De Magistris venerdì và ospite da Crozza e alla specifica domanda dice chiaramente che a Napoli il problema spazzatura è in via di risoluzione; ieri il ministro è costretto a precisare e confermare le parole del sindaco.
Visto che il digitale terrestre nonostante tutto qualcosa di buono l'ha portato, evitate i tg raiset, buona notte.
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In risposta a: Meglio del 4/12/2011 - 14:12
Un solo modo di tenere su la testa...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

4/12/2011 - 21:32

Inizio a vergognarmi nel profferire la classica espressione «sono di Sinistra» perché rischio di essere confuso con tutto il pantano Socialdemocratico, collaborazionista, connivente, interclassista, europeista, anti-operaista e in perenne, inevitabile e inesorabile scivolo a Destra.
Sono Comunista, sono un Rivoluzionario e lotto per l'emancipazione dei deboli e degli oppressi, per l'instaurazione di un nuovo ordine sociale e politico, e per l'abolizione dello stato di cose presente.
Tutto il resto è noia, camuffamento, dissimulazione, sofismo e rappresentanza degli interessi della borghesia imperialista, del neo-feudalesimo clericale, dei grandi interessi finanziari e delle organizzazioni massoniche del Vecchio Continente.
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In risposta a: Bertinotti del 4/12/2011 - 13:12
Meglio
AUTORE: Mere e Monti
email: -

4/12/2011 - 14:12

Su la testa siamo di sinistra, non siamo annacquatoi di buo largo come certi partiti che sono come la bandiera vanno dove gira il vento e ora basta siamo in un altro pianeta. Intanto oggi piove e il proverbio dice: governo l...o.
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In risposta a: del
False bussole.
AUTORE: Piero Chicca
email: -

4/12/2011 - 13:16

E' vile l'articolo che ci viene presentato come “contributo diverso” (CULTURA: Lucio Magri-ndr). Un articolo strumentale che arriva fino alla crudeltà pur di mostrarci ossessioni anticomuniste; minaccioso nel richiamo a una morale ipocrita e disumana. E' davvero smisurato il cinismo quando arriva a sopraffare con i suoi ideologismi o le sue fobie il rispetto che si deve a un gesto estremo.
La “Bussola” non è impazzita, sarebbe troppo indulgente definirla così: è mistica e dogmatica e nello stesso tempo lucida e violenta contro la ragione, contro la laicità, contro la libertà, contro la vita.
Non è certo ai precetti della Bussola che un cittadino libero e laico può fare riferimento se vuole affermare e difendere il proprio diritto di disporre della propria persona. A quei precetti si sottometta chi vuole; chi vuole rifiuti pure di riconoscersi padrone del proprio corpo e ne affidi la proprietà e la signoria a una qualsiasi entità trascendente, ma non pretenda che leggi civili stravolte dal confessionalismo vi obblighino tutto il genere umano. Non pretenda che tutti accettino la sofferenza come riscatto. Riscatto da che? Ci toccano anche troppi dolori nella vita; di gran lunga superiori al male che abbiamo fatto, e se non ne abbiamo fatto ci toccano lo stesso. Che giustizia è questa?
E' scontato il dovere del rispetto della vita, ma quale legge e quale morale hanno il diritto di imporlo anche quando la vita diventa sofferenza senza tregua e senza scampo? Cos'è più morale, il dolore o il desiderio umano di morire quando il dolore, qualsiasi dolore, diventa insopportabile? A quale salvezza conduce la sofferenza? Salvezza da che cosa?
La Bussola risponde a tutte queste domande, ma l'uomo che sceglie l'etica e non la morale imposta; che sa rendere alla vita tutto il suo valore umano e spirituale allorché la sottrae allo spregio della sofferenza e all'indegnità e al merito di essere vissuta, non accetta certe risposte.
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In risposta a: Fece di molto bene del 4/12/2011 - 12:41
Bertinotti
AUTORE: Over
email: -

4/12/2011 - 13:12

Bertinotti fece come quel tizio che per fare un dispetto alla moglie si taglio l'u******o.
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In risposta a: Girando fra Mere&Monti e Wikipedia vediamo che.. del 4/12/2011 - 9:03
Fece di molto bene
AUTORE: Mare e Monti
email: -

4/12/2011 - 12:41

Fece bene Bertinotti quando fece adar giù il governe e sbaglio quando la seconda volta rimase al suo posto anche se l'accordo per togliere la legge Biagi non venne rispettata. Infatti la Sinistra si divise. Vi fu un grande dimostrazione contro quel governo che rimase in piedi grazie a Bertinotti. Un grande sbaglio i comunisti avevano votato un programma che prevedeva la fine del pracariato e delle missioni militari in quel governo che fini, non vennero rispettati i programmi e questo mise fine a Rifondazione e Bertinotti. Credo che sia il momento che una certa sinistra ritorni unita.
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