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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Stanotte è deceduto il Compagno Roberto Canesi, una .....
Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Come ogni sabato dall'inizio della bella stagione
il circondario si svuota: regna il silenzio.
Tapparelle abbassate, luci spente, stanze vuote
Provo .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: non ha vinto del 30/10/2011 - 22:50
Fessi........ma sei sicuro?
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

31/10/2011 - 18:36

Caro mio, di strada ne tieni ancora tanta da fare se pensi che chi ha votato Berlusconi sia fesso, quelli si chiamano interessi e se gli ultimi sondaggi lo danno perdente ma con una coalizione sempre intorno al 40% significa che di interessi nella sua politica ce ne sono ancora molti.
Questa è la realtà, per il resto sono opinioni e per me di fesso qua nun ci sta nissuno.
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In risposta a: tassa di possesso apparecchi audiovisivi del 31/10/2011 - 11:12
Canone RAI
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

31/10/2011 - 13:40

Caro «Teledipendente», la pagina ADUC a cui fai riferimento mi sembra illuminante da tutti i punti di vista; premetto che anch'io sono fra quelli che è stato costretto a ricorrere a Sky a suo tempo per riuscire a sintonizzarsi su un qualche programma, scelta obbligata che, col senno del poi, si è rivelata senz'altro più fruttuosa dell'opzione Digitale Terrestre a cui non farò senz'altro ricorso ne' ora ne' mai.
La questione del Canone è estremamente complessa e comunque tu la voglia rigirare è contraddittoria e fastidiosa: se la si pone come imposta sul possesso di un apparecchio in grado semplicemente di riprodurre sequenze video si compone un danno irreparabile a tutti quei soggetti - professionali ed imprenditoriali - che producano in ambito multimediale (il sottoscritto è fra essi); se la si pone invece come imposta su tutti gli apparecchi dotati di un ricevitore video è lecito che la si paghi a chi eroga il servizio e non di default alla RAI (perché ad esempio, il sottoscritto e tanti con lui non si sintonizza mai neanche per sbaglio ne' su RAI, ne' su Mediaset).
Inoltre sarà opportuno comprendere anche qualcosa di più sui meccanismi funzionali e amministrativi del cosiddetto «Servizio Pubblico»: se il comportamento della RAI deve essere quello di un'Azienda Pubblica Economica (disciplinata dal Diritto Privato al pari di ogni altra Impresa Privata), sono tremendamente spiacente ma trovo assolutamente inopportuno che debba riscuotere indiscriminatamente da chiunque un balzello a qualunque titolo, se non da chi ne recepisce i servizi.
Quando si parla di un'Azienda di Stato bisogna iniziare prima di tutto a comprendere questo: se RAI ha una condotta gestionale anche in minima misura protesa a produrre profitti e a ripartirli con soggetti privati e/o pubblici di qualunque natura, niente legittima la sua richiesta di esborso del canone a chiunque non ne sia utente, e poco importa se la programmazione pubblicitaria - principale strumento di produzione di reddito televisivo - serva al ripianamento del bilancio o ad accumulare risorse.
Se qualcosa deve essere corrisposto - ad esempio dall'utente Sky - è al Ministero delle Telecomunicazioni per l'utilizzo di una banda satellitare e attraverso Sky stessa, non certo in un rapporto improprio fra una propaggine ministeriale dotata di non si sa bene quali autonomie politiche e finanziarie, e non-utenti.
Se invece la RAI è un'altra cosa, ovvero un «Servizio Pubblico», allora in primo luogo devono sparire le pubblicità di ogni ordine e grado da tutti i suoi palinsesti, in secondo luogo se anche le viene consentito di trasmetterne, l'80% del suo volume non deve essere sistematicamente nelle mani di PublItalia (gruppo Fininvest/Mediaset) come sta accadendo oggi, RAI Trade deve produrre e non «raccattare» programmi in qua e in là (generalmente da MediaTrade - gruppo Mediaset - per ciò che attiene telefilm o simili, da Endemol Italia - recentemente acquisita da Mediaset - per ciò che attiene tutte le peggiori schifezze come i reality, o da Medusa - gruppo Mediaset - per ciò che attiene la programmazione cinematografica), non deve costantemente corrispondere Diritti d'Autore ai soliti 3 o 4 Publishing Office (Editori) tra i quali ancora una volta troviamo RTI (gruppo RTI-Mediaset), non deve ricorrere ai «soliti» casting esterni per far presidiare ogni palinsesto sempre e costantemente dai soliti personaggi-spazzatura (quasi tutti legati direttamente o indirettamente a RTI - gruppo Mediaset), ma utilizzare i propri, e soprattutto deve smettere di essere presidiata politicamente dal PDL in ogni settore e fornire un'informazione libera (come in qualche misura riesce invece a fare Sky).
A quel punto si potrà anche pensare di corrispondere un Canone senza remore, caro «Teledipendente»... e per il sottoscritto che opera imprenditorialmente e professionalmente in quasi tutti i settori in cui RAI è il punto di arrivo e che non intende passare - come la maggioranza dei propri colleghi - passare per il collo di bottiglia RTI-Mediaset perché le proprie produzioni multimediali possano essere trasmesse dal «Servizio Pubblico», che desidera che le valutazioni qualitative siano indipendenti dalle influenze delle lobbies politico-finanziarie collegate al gruppo Mediaset, etc. questa diviene innanzitutto una battaglia di civiltà, una battaglia per un'informazione libera, per debellare il clientelismo e per sviluppare l'eccellenza culturale e di spettacolo italiana, per invogliare gli autori a produrre, per stimolare la creatività e affinché il meccanismo quadripartito di Mediaset (in cui spiccano i potentati Costanzo/De Filippi e Jerry Scotti) smetta di ripercuotersi sistematicamente anche sul «Servizio Pubblico», producendo dividendi per le solite 5 facce.
Va infine detta un'ultima cosa: se il «Servizio Pubblico» è anche mio nonostante non ne faccia uso, allora pretendo che le milionate di euro corrisposte a Bruno Vespa - non si sa per cosa poi -, vengano sospese con effetto immediato (informazione corrotta, faziosa e di basso profilo qualitativo), che il milione di euro corrisposto a Panariello per condurre il Festival di Sanremo 2009 sia rifuso a chi non lo ha guardato, e... vogliamo continuare, «Teledipendente»?
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In risposta a: Dar servizio pubbri'o ar sevizio pubbri'o del 30/10/2011 - 21:03
tassa di possesso apparecchi audiovisivi
AUTORE: teledipendente
email: -

31/10/2011 - 11:12

Tu ed altri avete parlato di non pagare il cosiddetto canone rai. Vorrei far chiarezza su questo punto di cui pochi sono al corrente, esso è soltanto una tassa di possesso di tv e computer. Se ce l'hai paghi, come l'auto: se ha il motore fuso e la tieni in garage 10 anni, paghi il bollo 10 anni. E' così e non si può scegliere.
Chi evade questa tassa è un evasore fiscale ed è anche responsabile di spese maggiori a carico delle persone oneste che pagano.
Quindi, secondo me, è meglio essere in regola e protestare e pretendere un servizio migliore piuttosto che fare i furbetti evasori...

info sul bollo televisori:

http://tlc.aduc.it/rai/comunicato/campagna+dell+aduc_14572.php

http://www.associttadini.org/canonerai/index.htm
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In risposta a: Grande Simone! del 30/10/2011 - 10:08
non ha vinto
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

30/10/2011 - 22:50

Caro Francesco, Berlusconi non ha vinto, sono stati i politici corrotti prima e i fessi elettori poi che hanno permesso che norme ad personam rendessero questo personaggio dal passato e presente torbido, un potente totale in ogni settore.
Io ho una personalissima opinione su tutto quello che ci stà accadendo in Italia da più di un ventennio, naturalmente per il bene del forum, stando alle norme cogenti, evito di divulgarlo, ogni tanto mi diverto a dare qualche spunto e per ora non ci sono andato molto lontano, basta riguardare vecchi post.
Tornando al digitale, non so come finirà, dovremo attendere ancora qualche giorno, poi saranno potenziato al massimo i segnale e vedremo come siamo messi.
Io, personalmente ho puntato un'antenna sul monte Maggiore che sovrasta Ripafratta, pare che rifletta il monte Meto e devo dire che qualcosa già si vede anche se la rai è un po' indietro e La7 è assente, ma siamo ancora al 30 ottobre e queste cose migliorano di giorno in giorno,
Auguri
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In risposta a: DVT del 30/10/2011 - 8:49
Dar servizio pubbri'o ar sevizio pubbri'o
AUTORE: Dylan Dog
email: -

30/10/2011 - 21:03

Deh, regali fi'i: se 'un mettevo Sky un vedevo neanco RAI 3 che li'era l'uni'o 'anale 'he mi potesse 'nteressa' e òra 'he ce l'hó 'un mi par vero di paga' 29 euri per una TV deberluskonizzata, senza Sallusti, Ferrara, Fede, Minzolini, Vespa e tutto vell'assieme di pellai mangiavaìni lì!
Li'è brutto a dissi ma se 'rservizio pubbri'o dov'esse' questo vi, vado 'ndòmo alla RAI e ar canone di su' ma'! Tele-PDL 1, 2, 3, 4, 5 e 6 l'avete a ffa' guarda' ar Gruppo PDL di Vecchiano 'he c'ha 'osì tanti soci e sostenitori ar punto 'he se 'rDTV lo mettesseno artro 'he loro 'ndarebbe 'nfallimento di volata anco ver bufalone..Datimi retta a me: sortitici da vede' que' buffoni dentro la scatola e ite a ggiro, li'è meglio; e 'nse'nò su SKY vi levate 'rgusto d'un sentilli più.
Er probrema rimane: un servizio pubbri'o dov'esse' meglio di vello privato, obbiettivo e raggiungibile da tutti, anco dar pastore garfagnino e se così 'un è vòr di' che quer pe'orone 'he si governa ha fatto danni anco lì!
----------------  RISPONDI





In risposta a: corretto..purtroppo del 30/10/2011 - 1:04
Grande Simone!
AUTORE: teledipendente
email: -

30/10/2011 - 10:08

Hai centrato i problemi! 1-Economico 2-Diritto all'informazione!
Quando ho scritto che "berlusconi ha vinto anche stavolta" sottointendevo un problema serio. I canali mediaset li vedo già da due anni mentre la rai non la vedo e non la vedrò forse mai in digitale!
Qualcuno dice: ma siete in pochi, attrezzatevi... Ancora!? dico io.
In questi due anni ho cambiato 4 televisori ed istruito le persone anziane in casa sulle piccole differenze nei telecomandi (aggiungere i decoder e i telecomandi sarebbe un problema grosso, quasi insormontabile per gli anziani...): io sono in regola e ho già speso troppo per i miei gusti!
E poi siamo in pochi? Avane e Filettole rappresentano una grossa fetta di popolazione del comune, non siamo pochi! Sul sito del dgtv ( http://www.dgtvi.it/copertura.php ) trovo che vecchiano è coperto al 100%, loro non lo sanno nemmeno, anzi mi sa che se ne fregano!
Io che non ho l'impianto del satellite quanto devo ancora spendere? Uno stipendio intero mi basta (non sono parlamentare)? E' giusto questo?
berlusconi ha vinto ancora una volta... qualcuno dirà: ecco un comunista che butta sempre tutto sulla politica... certo! Con tutta la buona volontà che ho messo da cittadino finora, mi ritroverò (io no, le notizie non le trovo in tv, ma molti anziani si) dal 18 a vedere solo i "tg di regime" mediaset.
Mediaset si vede e la rai no, meditate gente, meditate...
----------------  RISPONDI





In risposta a: corretto..purtroppo del 30/10/2011 - 1:04
DVT
AUTORE: E.T.
email: -

30/10/2011 - 8:49

SALVE
in alcune zone del ns. comune chi non ha una parabola e decoder digitale non vede i canali RAI e la MEDIASET infatti basta guardare le parabole che sono state installate e quante persone pagano SKY.
Mi è stato spiegato che comprando un decoder digitale TV SAT DAL COSTO DI € 1OO circa e una parabola la RAI (a chi paga il canone) attiva una smart per ricevere i canali RAI in digitale.
credo che sia piu' economico che pagare SKY a € 30,00 AL MESE.
Buona visione
----------------  RISPONDI





In risposta a: Purtroppo ... del 28/10/2011 - 22:07
corretto..purtroppo
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

30/10/2011 - 1:04

Caro Francesco, niente di più vero, tra l'altro era già immaginabile visto che gli spot pubblicitari e lo stesso sito suggeriscono di dotarsi di impianto satellitare qualora non fossimo coperti dal segnale terrestre.
La questione però è tutt'altro che risolta, i decoder capaci di decriptare i segnali free del digitale terrestre su satellite (scusa la bizzarria delle parole)sono pochi e hanno un prezzo base di circa 100€, non sono inclusi nelle nuove televisioni e necessitano di un sistema capace di far lavorare tutti i decoder necessari (uno per tv) senza creare conflitti tra essi.
Traducendo, se uno ha esempio tre televisori (1 x cucina, 1 x sala e uno la camera) se è coperto se la cava con poche decine di euro senza nemmeno cambiare il televisore, ma se ha scelto di abitare in una zona che oggi è coperta e domani per scelte non sue non lo sarà, dovrà sborsare diverse centinaia di euro che in tempo di crisi non sono certo una cosuccia.
Certo si può restare al "buio" ma ognuno di noi dovrebbe avere il diritto ad essere informato, se per farlo mi devo svenare è chiaro che l'informazione diviene non un diritto ma un privilegio senza contare la discriminazione subita rispetto a chi gode della copertura.
Ci sono diritti negati, tolti o in bilico ben maggiori, certamente, questo governo in tal senso opera bene e quello dell'informazione non è altro che un altro tassello al piano di rinascita democratica di pidduiana memoria.
Penso sia il momento di lasciare il segno, se non ora quando?
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In risposta a: altro msg insurso... del 29/10/2011 - 11:38
Li'è 'na liberazione! Via la RAI e Mediasette..
AUTORE: Dylan Dog
email: -

29/10/2011 - 15:50

Finarmente si smette di vede' la RAI e Mediasette, di rincoglionissi 'on la De Filippi, ll'isole e tutte vell'artre fregnacce dell'Endemo'!
Dopo lla Primavera Araba vesto li'è davvero 'rprimo evento di liberazione... ma vesta li'è genuina, mi'a 'ome perillà che hanno sgropponato Gheddaffi, Ben Alì e Mubarakke (lo zio di vella ragazzotta cara ar Premie') dar cammello per facci monta' Obama (vedrai vanto durino 'on l'Ameri'ani fra 'oglioni anco lorolì!): vi ci si libera da anni di rincefalimento sistemati'o; prati'amente Forza Italia e tutta vella gente lì (tanto lo sapete a chi mi riferisco) perde 'rsu' principale strumento di tortura psi'ologi'a, butta ner cesso 'rcontrollo 'nsulle masse! Viva Sky che 'rBerluska 'un lo pòr vede', viva 'rDigitale Celeste! E se Diovòle anco vello Te'restre 'he grazie a llui si smetterà di vede' vella ghigna a cantero a giornate, di sta' a senti' Minchiolini e vVespa di' coglionate, di vedessi occupa' tutto llo schermo da quer greppione di Fe'rara, di 'ontempla' que' gomitoli di Sallusti e Fertri. Anzi, dopo lla Liberazione ci vo'rebbe anco una bella Piazzale Loreto televisiva, un be' repulisti generale: ve lo 'mmaginate 'nsu Sky Uno ver citrullo di 'Apezzone preso a zampate ner culo a due a due finch'un doventan' dispari!
E òra c'è anco un'artra 'osa: er Canone gnielo pago sì, ma ne' denti a ver mandriolo di venduti a sede' 'nsulla portrona. Se lo voglino se lo venghino a prende', ma ci piglino ghieci e se'ond'e ccome anco varche muglione ne' denti!
Mamma RAI 'un t'abbandona mai, diceva Renatone, e 'nvece se trovato anco 'rmezzo di levassila dalle palle! Tanto c'era una 'osa sola bòna da vede' e ce l'hanno levata (er Regime): li'erano Santoro, Vauro e Travaglio... òra li'è chiaro 'he se uno deve paga' 'rservizio pubbri'o per ave' una televisione 'he farebbe 'mpallidi' Mussolini, gni va anco un ber pezzo ner baugigi: lo stipendio alla Santnché, a Lupi e a quell'artre soubrette der Regime gne l'avete a paga' vvoi!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ci mancherebbe Matteo al posto di Giorgio ... del 28/10/2011 - 21:03
altro msg insurso...
AUTORE: il solito
email: -

29/10/2011 - 11:38

Penso d'averla capita ma il risultato, per me, non cambia. Anche se 'un ce la fanno a mangiallo (altri/e si son già impauriti) sarà comunque a capo di un partito di parlamentari ultraventennali = vecchi di cervello.
Non saranno boni a fa' niente come al solito.
----------------  RISPONDI





In risposta a: argomento terra terra... DVT del 27/10/2011 - 17:42
Purtroppo ...
AUTORE: Napolitano Francesco
email: -

28/10/2011 - 22:07

... mi sa che bisognerà istallare la parabola per vedere i canali TV, anche a SGT. Le informazioni che ho sono queste: i ripetitori RAI in pianura verranno spenti. Per "prendere" la RAI, chi è in zona d'ombra non potrà vedere il DT dal Monte Serra, anche se un amico antennista mi ha riferito che la propagazione del segnale digitale è diversa rispetto all'analogico. I canali MEDIASET e LA7 si potranno ricevere dal Monte Meto che si trova in Versilia, sempre ammesso di non essere in zona d'ombra. Ho chiamato il numero verde predisposto dal ministero competente, al quale ho chiesto se da SGT vedrò il DT ma non ho avuto risposta. Aspettiamo e vediamo.
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In risposta a: Vogliamo fassi der' male? ...e facciamoselo! del 28/10/2011 - 19:25
Ci mancherebbe Matteo al posto di Giorgio ...
AUTORE: Oracolo raccontafavole per principianti politici
email: -

28/10/2011 - 21:03

...e così addio Nèri; si potrebbe adar tranquillamene "a scaccià e maacchi".
piesse; i macachi son quelle piccole scimmiette che appena la pannocchia del granturco laggiù in Africa è matura, la staccano dal sagginale e se la vanno a mangiare 'ncima all'albero più alto e..ai voglia di starli a scaccià; fan come ni pare! e..per non fargli mangiare più le pannocchie del granturco ci piantano i cavoli.
ennebi, se unle 'ntesa è uguale tanto è 'nsursa 'ome la tua.
bona.
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In risposta a: del
AAA discussione seria cercasi.
AUTORE: marino
email: -

28/10/2011 - 20:36

due settimane fà questo forum aveva cambiato nome da voce del serchio a voce di alessio,con tutte le conseguenze che tutti conosciamo quando scateniamo l'ira del buon niccolai,poi c'è stata la settimana dei cugini,biscugini e nonni vari che tra una puntatina obbligatoria su l'ikea che fù,un po di viabilità e du erbacce nella piazza mazzini a migliarino hanno monopolizzato il forum tant'è che nemmeno un paio di filettolini sono riusciti a far cambiare discussione.
ora,premesso che leggo volentieri tutto e tutti devo dire che passare le settimane a leggere o discutere di quisquiglie è davvero deprimente.
possibile che in questo comune non ci sia altro di cui dibattere sulla voce?che non ci sia più argomentazione in grado di accendere vere e proprie discussioni?
butto lì due\tre argomenti a caso tanto per vedere per la settimana prossima ci sia da accendere qualche animo?
boh....per esempio non ho piu sentito parlare di quel magnifico progetto delle serre da è quando è successo il patatrac del maggior sponsor di tale progetto.
oppure perchè non parliamo delle casine di marina che ormai da un annetto hanno bloccato i lavori nonostante tutta la pubblicità che gli era stata fatta sui vari quotidiani o ancora,tanto per rimanere in zona anche se ormai fuori stagione e quindi di ben poco interesse,vogliamo parlare dei posti barca visto e considerato che rientravano in quei famosi cento giorni di governo.
ora auguro un buon weekend a tutti i forummisti e se ne riparla mercoledì.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Vero.. del 27/10/2011 - 18:55
con il DT la rai perderà ascolti
AUTORE: teledipendente
email: -

28/10/2011 - 19:47

Ho già 3 televisori con il decoder e la rai non mi trasmette niente!
Io pago il "bollo" sugli apparecchi televisivi e ho i decoder, quindi sono in regola e non ci spenderò più un euro!
Guarderò solo mediaset, purtroppo berlusconi ha vinto anche questa partita...
----------------  RISPONDI





AUTORE: Simone Cioli
email: -

28/10/2011 - 19:33

In Italia ci sono tanti «volontariati», al plurale, perché quello del volontariato è un fenomeno composito, in cui sono presenti diverse tipologie di associazioni, regolate da norme diverse che talvolta, come nel caso della legge n. 266/1991, non rispecchiano i cambiamenti intervenuti nel mondo del volontariato stesso, nella sua posizione e nel suo ruolo nella società italiana nel corso degli ultimi anni. Non tengono conto, per esempio, delle reti di volontariato nazionali, che pure rappresentano ormai una realtà di grande rilievo.

Ma il motivo per cui la normativa sul volontariato non è più adeguata a disciplinare tale fenomeno è un motivo di fondo, che si può sintetizzare in un unico punto teorico fondamentale. Questa normativa considera il volontariato rimanendo all’interno dell’orizzonte teorico e pratico delineato dal tradizionale paradigma bipolare, secondo il quale il perseguimento dell’interesse generale spetta unicamente ai soggetti pubblici, i privati essendo dei meri amministrati, dediti essenzialmente al perseguimento dei propri (ovviamente legittimi) interessi personali.

Sulla base di questo schema teorico, che risale alla nascita dello Stato a diritto amministrativo, i cittadini-volontari sono cittadini che fanno qualcosa che normalmente i cittadini non dovrebbero fare, in quanto non spetta a loro occuparsi di questioni attinenti all’interesse generale.

Questa impostazione di fondo, di sostanziale diffidenza nei confronti dell’attivismo civico, spiega perché per esempio la legge n. 266/1991 abbia introdotto un complicato, farraginoso e sostanzialmente inefficace sistema di controlli che da un lato consentono ai soggetti pubblici di selezionare con una certa dose di discrezionalità le associazioni ammesse a godere dei vantaggi derivanti dal rapporto con la pubblica amministrazione. Dall’altro incidono in maniera molto significativa sulla stessa libertà di associazione (pur costituzionalmente garantita dall’articolo 18 della Costituzione), obbligando le associazioni a conformare strettamente la propria struttura organizzativa ai requisiti imposti da amministrazioni spesso totalmente estranee allo spirito ed agli obiettivi del volontariato, pena l’esclusione dai vantaggi derivanti dal rapporto con l’amministrazione.

In tal modo, fra l’altro, nel variegato mondo del volontariato la legge finisce con il privilegiare le associazioni più strutturate e specializzate, a danno di quelle più piccole, organizzate in maniera informale e con un campo territoriale di azione più limitato.

Da un lato, dunque, abbiamo una legge (che pure all’epoca rappresentò un grande passo avanti per il mondo del volontariato ed il suo riconoscimento) che prevede la messa sotto tutela e l’inquadramento burocratico del volontariato, con stringenti richieste di garanzie sul piano organizzativo ed operativo per poter essere partner della pubblica amministrazione.

Dall’altro, invece, abbiamo la grande apertura della Costituzione, che dieci anni dopo la legge n. 266/1991, introducendo all’articolo 118, ultimo comma il principio di sussidiarietà riconosce finalmente che i cittadini non soltanto sono portatori di capacità e risorse ma, soprattutto, riconosce che in totale autonomia essi possono decidere di utilizzarle non solo nel proprio ma anche nell’interesse generale. Il punto cruciale è che se la Costituzione afferma che i poteri pubblici debbono favorire «le autonome iniziative dei cittadini per lo svolgimento di attività di interesse generale», ciò significa riconoscere che tali attività si legittimano da sole, non dovrebbero aver bisogno di ulteriori autorizzazioni per esplicarsi.

E’ una logica opposta e contraria a quella che la legge n. 266/1991 ha imposto al volontariato, la logica della sussidiarietà contrapposta a quella del paradigma bipolare, la logica della fiducia e della collaborazione contrapposta a quella della diffidenza e del controllo.

A questo punto sarebbe indispensabile una nuova normativa sul volontariato ispirata non più al vecchio paradigma, bensì al principio di sussidiarietà, riconoscendo che i volontari sono cittadini attivi ai sensi dell’articolo 118 ultimo comma e che in quanto tali sono autonomamente ed a pieno titolo alleati delle amministrazioni nel perseguimento dell’interesse generale.

Non più, dunque, volontari considerati come soggetti che, poiché fuoriescono dal ruolo passivo di amministrati, debbono essere controllati e costretti dentro gli schemi imposti dall’amministrazione, bensì volontari come alleati delle amministrazioni, da sostenere e promuovere nella prospettiva della «sussidiarietà circolare», in cui ciascuno contribuisce con le proprie risorse al perseguimento dell’interesse generale, nel rispetto dei reciproci ruoli e responsabilità.

Perché ciò che connota sia i volontari sia i cittadini attivi è appunto la cura dell’interesse generale, non dei propri interessi o, comunque, non dei propri interessi in via prioritaria. E’ in questo senso che essi rappresentano il nucleo più stretto, più rigoroso, della cittadinanza attiva che la Costituzione riconosce e promuove. I volontari si prendono cura generalmente di persone in condizioni di disagio sociale, personale, economico o di altro genere. I cittadini attivi, applicando il principio di sussidiarietà, si prendono cura dei beni comuni. Entrambi, volontari e cittadini attivi, sono «dis/interessati», in quanto entrambi esercitano una nuova forma di libertà, solidale e responsabile, che ha come obiettivo la realizzazione non tanto di interessi privati, per quanto assolutamente legittimi, bensì dell’interesse generale.

Quando la Costituzione afferma che i poteri pubblici «favoriscono le autonome iniziative dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà», essa legittima da un lato i volontari tradizionali, che da sempre svolgono attività che si possono definire di interesse generale, e dall’altro i cittadini attivi, persone responsabili e solidali che si prendono cura dei beni comuni.

Volontari e cittadini attivi, proprio perché formano il nucleo più interno e ristretto della cittadinanza attiva, hanno diversi punti di contatto fra di loro. Innanzitutto, i volontari assistono persone bisognose di aiuto, sebbene costoro non facciano parte del loro nucleo familiare, dimostrando che si può essere solidali anche con coloro a cui non siamo legati da legami di sangue. Mentre infatti è normale, da che mondo è mondo, che si sia solidali fra consanguinei, non è affatto usuale che si sia solidali e partecipi nei confronti di coloro che non fanno parte della propria famiglia. Se fosse normale i volontari non sarebbero (come invece giustamente sono) oggetto di ammirazione e apprezzamento generali.

I cittadini attivi a loro volta si prendono cura di beni di cui non sono proprietari, perché i beni comuni sono beni né pubblici né privati, quindi i diritti di cui possono essere oggetto ai sensi dell’art. 810 Codice Civile non possono essere gli stessi di cui sono oggetto i beni pubblici e quelli privati.

I cittadini attivi, in quanto non proprietari bensì custodi dei beni comuni, esercitano nei confronti di tali beni un diritto di cura fondato non sul proprio interesse, come nel caso del diritto di proprietà, bensì sull’interesse generale. Ciò che giustifica il loro impegno è infatti solo in parte un loro interesse diretto e immediato alla produzione, cura e sviluppo dei beni comuni. C’è anche questo, certamente, ma ciò che spinge i cittadini attivi a prendersi cura dei beni comuni è la solidarietà. In sostanza, i volontari sono «disinteressati» in quanto vanno oltre i legami di sangue per prendersi cura di estranei, i cittadini attivi sono «disinteressati» in quanto vanno oltre il diritto di proprietà per prendersi cura di beni che sono di tutti. In entrambi i casi, si tratta di un’evoluzione quanto mai positiva della specie umana, che dimostra in tal modo di saper uscire dalla ristretta cerchia familiare e dall’individualismo proprietario per aprirsi al mondo.

In teoria anche le pubbliche amministrazioni dovrebbero essere «disinteressate», dovrebbero cioè agire non nel proprio interesse, bensì nell’interesse detto «pubblico». Un interesse che, per le amministrazioni, è un interesse «altrui». Eppure sappiamo tutti come ormai l’interesse pubblico non sia più percepito, né dalle amministrazioni né dai cittadini, come interesse di tutti, cioè come interesse generale, bensì come interesse delle caste politiche e burocratiche. Sicché alla fine ad occuparsi in maniera veramente disinteressata dell’interesse generale sono i volontari ed i cittadini attivi. La parte migliore di quella che si usa chiamare «società civile».

Gregorio Arena * Docente di diritto amministrativo – Università di Trento
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In risposta a: Prima di votare.... del 28/10/2011 - 18:33
Vogliamo fassi der' male? ...e facciamoselo!
AUTORE: uno che s'è rotto di ascoltar favole
email: -

28/10/2011 - 19:25

Son d'accordo con te, ma quelli che siedono sulle poltrone del comando dovrebbero scendere e non lo fanno, se un giovane alza un po' la testa si ritrova circondato dai vecchi squali del partito... (parlo a livello nazionale).
Per quanto mi riguarda ho deciso che non voterò partiti con all'interno parlamentari di vecchia data. Chi è li da 20 anni è responsabile del debito pubblico alle stelle, ciò significa che deve essere subito licenziato dal parlamento! Questa gente non mi può raccontare di essere in grado di risolvere i problemi per il semplice fatto che fino ad adesso li ha creati!
Qualche mese fà il PD ha deciso di non abolire le province (astensione al voto sulla legge dell'IDV) quindi io, le favole di questi vorponi non le ascolto più!
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In risposta a: Abbiamo capito noi del 28/10/2011 - 13:48
Olaznog
AUTORE: Pito Occa
email: -

28/10/2011 - 19:20

Hola Gonzalo!
Io capito ho, non c'è bisogno che tu spieghi melo. Sei tu che rovescia alla capisci.
Siccome è difficile parlare a chi non capisce, spero che capiscano i pisani e fermino questo ennesimo inferno del consumo che vuota tasche e teste.
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AUTORE: Comitao cittadino "LA FORNACE"
email: [protetta]

28/10/2011 - 18:34

LO SCORSO venerdì 21 ottobre, gli operai della ditta a cui Telecom ha appaltato i lavori per la costruzione del discusso ripetitore telefonico in zona La Fornace a Vecchiano, hanno ricominciato i lavori di allacciamento del dispositivo. Lo scavo ha visto all’opera uno dei lavoratori con l’utilizzo di un martello pneumatico. Peccato che esista un’ordinanza dell’ex sindaco Pardini — prorogata poi più volte dall’attuale sindaco di Vecchiano, Giancarlo Lunardi — che vieta l’utilizzo di macchinari da scavo, per l’effetto negativo che le vibrazioni avrebbero sulle costruzioni già esistenti.
GLI SCAVI sono quindi stati segnalati da alcuni cittadini agli organi competenti e, una volta arrivate le forze dell’ordine a controllare ciò che stava accadendo, gli operai sono stati bloccati ed è stato emesso un verbale alla ditta dei lavori. «Lo scavo è stato sospeso praticamente subito — spiega il sindaco Lunardi — grazie all’intervento dei vigili urbani. E’ stato immediatamente redatto un verbale. Adesso dovremo decidere l’importo della multa da applicare per questa infrazione».
I LAVORI per l’ultimazione dell’antenna in zona La Fornace sono sospeso a tutti gli effetti. Inizialmente in attesa di un piano che regolamentasse l’installazione dei ripetitori sul territorio comunale. Il pinao però adesso c’è ed è stato approvato e prevde, tra le altre cose, il trasloco dell’impianto Telecom mai attivato in un’altra area. Ma la vicenda è ancora a un punto di stallo. «Stiamo attuando efficacemente il regolamento approvato nell’ultimo Consiglio Comunale — continua Lunardi — nel quale abbiamo stabilito la delocalizzazione dell’antenna in una zona da decidere, ma sicuramente lontano dal centro abitato vecchianese. Il tavolo delle trattative con Telecom è ancora aperto e sono in corso le discussioni per prendere decisioni efficaci e concrete. Gli sviluppi per queste trattative si avranno nelle prossime settimane, quando torneremo a discutere con i tecnici della compagnia telefonica sulle possibili opzioni da prendere».
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In risposta a: Abbiamo capito noi del 28/10/2011 - 13:48
Prima di votare....
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

28/10/2011 - 18:33

All'interno del PD sarebbe stato bene che fosse attuato quel rinnovamento da tanti sperato, ma che non c'è stato il coraggio di fare per avere risposte nuove e più convincenti per affrontare problemi ormai cronici. Invece la paura di perdere le elezioni e la mancanza di coraggio vi ha fatto ripiegare sul candidato sicuro.........e su risposte ai problemi sempre più stantie.

PS. Spero che a livello nazionale non si ripeta l'errore senno oggi come allora un governo di sinistra con idee ormai stantie potrebbe durare non più di 12 mesi , forse.
Ci sono tanti giovani con capacità in vari campi dalla politica, alle tecnologie , alla scienza che si distinguono ogni giorno nel mondo e si continuano a vedere le solite facce impregnate dei soliti interessi ormai debordanti anche nel campo del "nemico" politico.
Ma cosa si aspetta a cambiare?
Saluti
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In risposta a: NO TAV A PISA del 25/10/2011 - 23:18
NO TAV = NO ANTENNA
AUTORE: BastaCheNonSiaInCasaMia..poi......
email: -

28/10/2011 - 18:19

A volte bisognerebbe farsi carico dei problemi e pensare..... e se fosse successo a me ? o a casa mia ?. Vedi problema ANTENNA di via del Paduletto. I cittadini che non sanno o non vogliono nenache ascoltare i problemi di altri cittadini, "che mi frega, tanto è a casa sua" oppure.... "io i figli all'Asilo non li ho" ecc. ecc. Potrei andare avanti all'infinito,i problemi quando sono con la P maiuscola, mi riferisco a problemi di business, interessi monetari, chi ha i soldi vince chi non li ha viene schiacciato, offeso e oppresso anche se dalla parte della ragione.

Quindi dal canto mio bisogna andare a vedere, sostenere e se è il caso combattere per il BUON SENSO e la GIUSTA CAUSA.
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In risposta a: Qui pro quo del 27/10/2011 - 23:13
Abbiamo capito noi
AUTORE: Gonzalo
email: -

28/10/2011 - 13:48

Non è vero che ha capito il nonno, ma lavora sotto sotto, come un fiume carsico che cammina per chilometri prima di rispuntare, non mollano, sono giorni che battono sul tasto che i centri commerciali sono importanti, vuole sapere cosa Rossi ha detto veramente, e fanno capire che Vecchiano non l'ha voluto. E' inutile che la squadra di persone di buona volontà glielo cerchi di spiegare, perchè lo sa, il nonno capito, lo sa cosa voleva dire Ikea sola e Ikea dentro un comparto commerciale, lo sa bene, sa tutto. Non gli importa nulla, a lui bastava che cosa fosse fosse, venisse fatta all'Ovaio. E ora è lì fra la gente a spiegare cosa si è perso a Vecchiano, perchè fra cinque anni, sarà pronto, a fare un centro commerciale a Vecchiano, perchè quei benedetti terreni chi li compra più se non un mega centro commerciale, facciamoci furbi, e diciamo abbiamo capito non mollate ma non molliamo nemmeno noi, voi volete vendere e noi vogliamo viviere. Chi ha più filo da tessere, tesserà.
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In risposta a: Nulla osta che un partito politico chiami... del 28/10/2011 - 9:03
Visibilità
AUTORE: Osservatore di Migliarino
email: -

28/10/2011 - 11:10

Ringrazio di cuore Bruno Baglini per la risposta e permettetemi di scrivere che mi meraviglio che altri ed altrettanto titolati osservatori del Paese abbiano taciuto su questo problema
Mi sembra di capire che si è esclusivamente trattata la questione del transito/parcheggio nel centro del Paese che a mio modesto avviso è irrilevante.
E' palese che il problema della viabilità e vivibilità è pochi metri più in là e invece di affrontarlo seriamente ci si limita a prevedere l'installazione di cartelli di senso unico/divieto di accesso e divieto di sosta.
Mi domando a che pro si pensi a certi insignificanti interventi, si adoperi il tempo dei dipendenti del Amministrazione, ecc.
Ditemi che mi sbaglio ma sembra voglia di visibilità.
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In risposta a: Angoscia del 26/10/2011 - 18:56
Nulla osta che un partito politico chiami...
AUTORE: Bruno Baglini - delegato PD Migliarino
email: -

28/10/2011 - 9:03

...i cittadini a raccolta intorno ad un problema grosso o piccino che sia e che riguarda la vita degli amministrati.
Il Partito Democratico e parte preponderante dell'Amministrazione vecchianese, da anni esprime il Sindaco e governa Vecchiano con una coalizione di partiti, il Vice Sindaco ed Assessore Meini è di RC l'Assessore Sermonti, del Pri e L'Assessore Del Zoppo di SEL.

Fatta questa premessa, tutti si aspettano qualcosa ed alle volte impropriamente di decisivo da parte del PD.
Un esempio: La presentazione (per la prima volta) della proposta Centro Commerciale San Rossore a Migliarino, fu fatta a Nodica alla presenza del Seg. PDS dell'epoca e del Sindaco Pardini ed era riservata agli iscritti e "nulla osta" che lo potessero fare ma era bene se prima di portare la proposta in CC aperto anche le altre sette/otto forze politiche organizzate avessero riunito i loro iscritti e..

Poi per la questione spinosa di abusi-risanamento-riassegnazione posti barca in Bocca di Serchio il maggior responsabile e "indiziato" era sempre il PD.
Sempre il PD presentò il "progetto serre" ma non ricordo bene che titolo ed a che titolo fu fatta quella assemblea.

Per la viabilità interna al paese di Migliarino è stata richiesta dagli iscritti PD una partecipazione del Sindaco e dell'Amministrazione vecchianese ad una serata di spiegazione/chiarificazione/ascolto di varie anime del paese di Migliarino.

Non vedo niente di strano in tutto questo e se si mantiene la parola data; fatta per ricevere il nostro voto/mandato a governare e promuovere la partecipazione come da programma elettorale che poi ha vinto la tornata elettorale.

Niente è stabilito definitivamente riguardo alla viabilità interna anche se malumori ed indicazioni diverse in quella serata sono scaturite e siccome non era una riunione di partito e tantomeno di segreteria di quel partito mi sento quì su questo girnale (per maggior diffusione delle proposte che feci in quella sede) di affermare che:
Per liberare dal parcheggio (purtroppo abusivo e di difficile controllo se non con guardia fissa) su Piazza Mazzini ed adiacenze di: togliere quella "decrepita erba verde" sotto i platani di Piazza della Libertà ed avere così 32 posti auto in più dei 20 già esistenti in Piazza Mazzini e nel contempo delimitare quella bella Piazza "Della Libertà" da una siepe divisoria di: lauro/alloro od altre piante da sottobosco, dato che i platani sono in forte crescita e le "erbette" sarebbero destinate a fare la fine che han fatto fin'ora.

Ed i sensi unici? A mio avviso l'unico "proposto bene" è quello intorno Piazza della Libertà e per il resto..niente, altrimenti si farebbero "forzature come i due semafori a Nodica a distanza di 100 metri.
Raccogliamo proposte "disinteressate" ma migliorative anche delle proposte proposteci.

Ringrazio il cittadino che ha fatto la proposta di passare ad altro e di andare oltre le cacche dei cani in Piazza Mazzini a Vecchiano che si è svolta su questo giornale online.
Salute
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In risposta a: Caro nonno: ancora non sei trisavolo e... del 27/10/2011 - 21:19
Qui pro quo
AUTORE: Ora ho capito
email: -

27/10/2011 - 23:13

Se volete ragione prendetevela ma nel vostro interesse cercate di capire il significato delle singole parole e poi delle parole che messe insieme formano una frase che esprime un pensiero.
Succede spesso che non si capiscano le parole, quindi le frasi, quindi i pensieri. E questo è il vero problema per la convivenza delle persone.
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In risposta a: Contraddizioni del 27/10/2011 - 8:27
Caro nonno: ancora non sei trisavolo e...
AUTORE: XXXL
email: -

27/10/2011 - 21:19

...forse fra qualche anno leggendo leggendo, studiando studiando o per sentito dire, capirai la differenza fra centro commerciale comprendente un negozio di rivendita di prodotti Ikea ed "Ikea solamente".
saluti
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