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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: del
Ikea a Pisa e smog a Pisa
AUTORE: Salvatore P.
email: -

5/10/2011 - 12:49

Sulle piazze del comune si afferma autorevolmente che l'Ikea a Pisa porta vantaggi al Comune e a Migliarino solo smog, traffico e casino. Non so dove si leva certe idee la gente. Ma la cosa più sorprendente è che i sostenitori di Ikea dicevano che se fatta a Migliarino avrebbe causato pochissimo traffico grazie alle rotatorie che avrebbero generosamente realizzato dopo aver venduto tutti gli altri edifici dei 40 ettari per attività commerciali. Delle due l'una percé se la fanno a Pisa il casino è a Migliarino e se invece era a Migliarino non ci sarebbe stato nessun casino. A me sembra che Pisa avrà indubbi vantaggi economici, ma avrò anche traffico,smog e casino, ma non se ne accorgerà nessuno. Ve lo immaginate a Porta a Mare come si sorprende la gente del traffico, del casino e dello smog. Già dal passeggino sono abituati a stare in fila.
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AUTORE: marcello marinelli
email: -

5/10/2011 - 12:14

Il WWF ricorda che gli inceneritori non sono l’unica soluzione per un ciclo dei rifiuti efficiente Come ci chiede l’UE, occorre innanzitutto puntare su prevenzione e riciclo

“La gestione dei rifiuti non può essere risolta con un’unica soluzione, tanto più se l’unica misura individuata è l’inceneritore. Una corretta politica richiede innanzitutto un programma di prevenzione, come ce lo chiede l’Unione Europea, e un sistema di riciclaggio che, per quanto riguarda i rifiuti urbani, deve raggiungere il 50% di plastica, metalli, vetro e carta, arrivando così ad una percentuale complessiva di raccolta differenziata del 65%. Di fronte a questi obiettivi, si può dire che ormai l’incenerimento dei rifiuti rappresenta una soluzione jurassica”. Così Stefano Leoni, presidente del WWF Italia interviene nel dibattito sulla gestione dei rifiuti in Campania.
“Come dimostra l’esperienza di Acerra – continua Leoni - per realizzare un inceneritore occorrono 10 anni e questo significa che dobbiamo prendere atto dell’esistenza di discariche di ecoballe di cui non conosciamo la composizione attuale, tantomeno potremo conoscerne quella che avranno nel 2020. Ci sembra quindi che la politica dell’inceneritore sia non solo a dir poco azzardata per la salute umana e per l’ambiente ma soprattutto un enorme spreco dei soldi dei cittadini”.


Roma, 4 ottobre 2011
Ufficio stampa WWF Italia – tel. 06-84497.265/213 – Cell.: 349 1702762
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In risposta a: spiegazione del 4/10/2011 - 13:48
l'agricoltura ci vuole altro che...
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

5/10/2011 - 0:07

Caro contadino, anche se dubito che tu lo faccia sul serio, mi sorprende che, pur facendo una buona parodia, tu non abbia colto nel segno.
Il letame, o concime qualsivoglia definire, produce ortaggi, foraggi, cereali, frutti e non vende, Ikea vende prodotti e di bassa qualità, prodotti che arrivano dall'estero e per essere competitivi sul mercato applicano una regolina ormai inflazionata in Italia, ovvero guadagnano sul dipendente e non sul prodotto.
I loro fatturati servono solo a generare businnes, far girare denaro che viene ripartito in pochi.
Il mercato di fascia bassa è in crisi da tempo, le ultime notizie parlano di esuberi anche in negozi-catene che sono radicati da tempo nel territorio.
Altrove invece si cercano soluzioni diverse e si esaltano i talenti senza deprimere con contratti assurdi e senza futuro intere generazioni, spesso le più giovani che potrebbero fungere da volano, invece ce li portano via i paesi stranieri perchè oltr'alpe l'intelligenza non è stata franata dai monti come da noi e a giudicare dal tuo intervento anche la saggezza popolare contadina è oramai defunta.
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In risposta a: spiegazione del 4/10/2011 - 13:48
Ti intendi di letame, si sente...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

4/10/2011 - 19:32

"Tutti i discorsi vanno a finire in m..a", come puntualmente recita il vecchio e saggio detto; ma quando si parla di Ikea, invece di finirci è proprio da lì che partono: segno che anche i più riottosi sostenitori della sua sciagurata causa iniziano ad avvertire, ancorché in forma inconscia e latente, come stiano veramente le cose!
Ma più che dire che «i soldi sono come il letame», penso invece che occasionalmente sia vero il contrario, cioè che «il letame è come i soldi», dato che vi sprofondano le mani i peggiori scarti dell'umanità; la sostanziale differenza è che mentre il letame per essere prodotto è sicuramente uscito da un c..o, in c..o a qualcuno è stato messo per fare i soldi.
Ma te, «Contadino» che - letame a parte - non sai probabilmente distinguere un fagiolino di metro da un pomodoro ciliegino, dovresti senz'altro fare l'opinionista per il Sole 24 Ore tanta e proverbiale sono le tue capacità di analisi economica: 1000 milioni di Euro al Comune di Vecchiano vanno ben oltre la serrata caccia al Superenalotto infrasettimanale e, quasi quasi, persino oltre i 3 milioni di posto di lavoro promessi dal Premier prima che ne facesse sparire circa il doppio.
Non sarai mica uno di quei tre che si sarebbero spartiti il poderoso sessantino di milioni di Euro di speculazione edilizia? Perché in tal caso qualcosa di giusto hai previsto, almeno per te e gli altri due cointeressati: peccato che alla salute degli altri vecchianesi manchino ancora 940 milioni per un calcolo corretto ed esaustivo!
Ma si tratta di semplici dettagli, cosa stiamo a vedere: con la ripartizione di quella modesta cifra hai voglia di meraviglie naturalistiche, di chiappe all'aria sulle spiagge tropicali (in dòmo ai Nudisti di Marina di Vecchiano e alla selva di coglioni che ancora preferisce camminare in mezzo ad un Parco ben tutelato, anziché ad una selva di casermoni di cemento!), hai voglia di opportunità e prospettive... peccato che i vecchianesi siano meno idioti di quanto tu potessi sperare e, per quanto riguarda Pisa, aspetta perché è decisamente prematuro cantare vittoria: a Vecchiano gli Ikeioti hanno dovuto scontrarsi solamente con un'avanguardia - per quanto determinata e irriducibile a far rispettare l'interesse della collettività e a far rispettare le prerogative del territorio - di persone tutto sommato tranquille, ma può essere che a Pisa li aspetti un destino un tantino più pesante, persone che forse non sono così disposte ad un dialogo inutile con un manipolo di scellerati.
Fossi in te, quando parli di «investimenti sull'Aurelia», penserei a quanti ci hanno lasciato prematuramente le bucce e proverei magari a fare qualche proposta costruttiva su quell'argomento, perché le altre accezioni della parola mi sa che ti stanno parecchio strette!
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In risposta a: spiegazione del 4/10/2011 - 13:48
Ulteriore spiegazione
AUTORE: Callare
email: -

4/10/2011 - 16:23

Il letame è vero che concima ma ha anche un difetto, puzza.
Per questo è un bene che sia stato allontanato da Migliarino.
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In risposta a: spiegazione del 4/10/2011 - 13:48
Cervello grosso mano fina
AUTORE: Operaio
email: -

4/10/2011 - 15:46

Certo il nostro contadino ha le sporte per raccogliere tanto denaro. I soldi si sa fanno gola a tutti. Soprattutto a chi vende il terreno, a chi fa il disegnino, e a chi l'aiuta generosamente ad essere approvato. A noi operai ci toccano sempre le briciole. Andate a Sesto Firentino e non troverete il regno del bengodi, come il nostro condadino voleva che fosse. Perchè l'ikea non è la gallina dalle uova d'oro. Ma a Vecchiano si sa siamo una razza particolare, e abbiamo un contadino che invece del cervello, piuttosto grosso, ha le mani che sono fini.
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In risposta a: ikea e consorzio toscano cooperative del 3/10/2011 - 15:26
spiegazione
AUTORE: contadino
email: -

4/10/2011 - 13:48

i soldi sono come il letame, se lo spargi cresce il raccolto, se lo tieni fermo nella concimaia non cresce niente e cosi sono gli investimenti, soprattutto quello da cento milioni di euro che IKEA voleva "spargere" all'ovaio, avrebbe funzionato da moltiplicatore portando un arricchimento globale di mille milioni di euro al comune di vecchiano che non sarebbe più stato il fanalino dei comuni limitrofi.
Ma siccome tutto questo l'avevano capito anche a Pisa e allora "il letame" verrà sparso sette chilometri più avanti sempre sull'Aurelia, al posto delli ex prefabbricati GALAZZO . E' così quando c'è qualcosa di buono nella nostra zona se lo prende Pisa.
Fammi sapere se hai capito qualcosa, grazie ciao
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In risposta a: piccola precisazione a duro come le pine del 3/10/2011 - 19:53
Coi se e con i ma
AUTORE: Mr Peebles
email: -

4/10/2011 - 13:28

Se Ikea avesse pubblicato la notizia prima delle elezioni, se il comune non avesse proposto la zona industriale per davvero, e non per scherzo, se a vecchiano tutti i politici fossero stati disoccupati e bisognosi e avessero accettato mazzette, oggi all'Ovaio campeggerebbe il più mega centro commerciale della Toscana, che assume da tutta la Toscana, e tutti i toscani lavorerebbero lì. Ma invece Ikea, visti i sondaggi che vinceva lunardi, saggiamente ha dato un bel calcio nel c. alla cricca e si è sistemata dove le conveniva di più. E il caro Magilla, con la sua bombetta e farfallino, che ha detto a tutti in campagna elettorale che Lunardi non l'avrebbe mai fatta, e il voto a Lunardi era sprecato e solo votando altri si sarebbe fatta, si deve accontentare e non rifarsela con i giornali che hanno pubblicato il giorno delle elezioni, che di voti ne ha presi anche troppi.
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In risposta a: Così anche T&F.... del 4/10/2011 - 10:49
Gni farebbe bòno ar Filippeschi
AUTORE: Dylan Dog
email: -

4/10/2011 - 11:15

Trasferi' le zecche di Teffe ar Navicello? Boia deh, sarebbe 'ome rivive 'rgiorno della Liberazione! Armeno onni boiata 'ompiuta dar socio della Navicelli Spa passerebbe ar microscopio e gni farebbano vota' e' oglioni 'ome se l'hanno fatti vota' a vVecchiano... perché 'nfine 'he c'è la Kea ner mezzo e' socialisti en tutti pace e ggioia, ma quando poi s'accorgino 'ndove li'è ll'inghippo (cioè che per loro ner panieri 'un c'è proprio nulla) allòra 'ncomincino a doventa' cittadini attenti a ttutto: te lo 'mmagini 'he lavori per er Filippeschi? Le Luminare 'principi'no a gosta' troppo, er traffi'o li'è troppo elevato (figuriti, han triturato e' 'orbelli per er Senso Umido di Filettole, figuriamoci 'osa direbbano 'nsu quello di Via der Borghetto!), di supermercati ce n'è troppo pò'hi e alle Piagge neanco un Vigile a 'vvede' se 'ani ca'ino dentro lla bustina o lascino lli stronzoli 'nqua e 'nlà!
Ma 'un si facciamo 'llusioni: en qui fra noi, e qui rimangano, a astenessi 'nsull'ordini der giorno in memoria della Resistenza Partigiana ('un abbino a risurta' ttroppo di Sinistra!) e a cerca' di 'onvince onni singolo vecchianese 'he 'rGoverno 'on le ristrettezze der COmune 'un c'entra nulla! Lasciamoli di', vai: si facciamo du' risate! Anzi, peccato 'un ci siino anco velli del Ca'roccio 'nConsiglio 'Omunale 'he si poteva ride' anco di più!
----------------  RISPONDI





AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

4/10/2011 - 11:03

Forse le scorribande salottiere delle due rispettive rappresentanti sindacali, la prima a capo dell'onnipotente CGIL, un'associazione riconosciuta dal fatturato annuo pari ad una Finanziaria sulle spalle dei lavoratori italiani, la seconda dell'opprimente coacervo di interessi di pochi su quello preminente della collettività, ivi inclusa la moltitudine di PMI abbagliate dalla presenza politica di Confindustria, ma mai compiaciute o degnamente impersonate, potrà eccitare l'immaginario degenere del prode scansa-processi-cala-viagra di Arcore; forse i baci saffici ammicchevoli della rude Susanna, e della fine Emma - molto più Bovary di quanto non si voglia immaginare - riusciranno a scatenare le insaziabili voglie del nostro Premier, ma non le caste e penitenti abitudini dell'integerrimo Marchionne, ormai deciso a dare anche agli industriali una sua Rappresentanza di Base.
Lo posso comprendere in qualche misura: se la CGIL (per citare l'unico tra i confederali degno di essere preso in considerazione) è ormai il Sindacato delle Aristocrazie Operaie funzionali, tanto funzionali al Regime, quanto decise a perpetrare lo stuolo di contraddizioni incarnate dal capitalismo, Confindustria si è ridotto ad un potentato salottiero in cui i più autorevoli membri, più che a rappresentare le istanze dell'industria italiana, quando non fanno affari con questo o quel Ministero per conto delle proprie controllate, giocano a Ramino con la controparte.
Così, dopo non meno di un cinquantennio di regolare «Rei Publicæ Fellatio Civibusque», la FIAT fa le valigie dai vetusti e clientelari sistemi di contrattazione sindacale, complice l'American Dream di Marchionne, per iniziare la sua personalissima disfida alla classe operaia italiana: la Confindustria non appaga a sufficienza l'idea di flessibilità dell'AD FIAT, è evidentemente "troppo" rispettosa dello status di diritto dei lavoratori e - Audite, Audite - addirittura si spinge fino a considerali esseri umani, anziché carne da macello!
E allora è mia opinione che si debba ripagare questo scarto dell'umanità, questo rifiuto della collettività con la moneta che invoca: diamogli flessibilità, flettiamogli ginocchi e braccini!
Ci vuole molta più Rappresentanza di Base per far fronte alla guerra senza quartiere, alla crociata anti-operaia che questo capitano di ventura ha deciso di scatenare contro i lavoratori italiani, non le smancerie e le ruffianaggini confederali: nessuno dimentichi quanto la FIAT abbia devastato il Bilancio dello Stato e quanti segni meno abbia conferito nel Debito Sovrano, a suon di ricatti politici; certo, se qualcuno avesse pensato alla confisca coattiva di tutti gli asset con tanto di arresto di tutta la famiglia Agnelli e dirigenti vari succedutisi nel corso degli anni (ivi inclusi i vertici di Juventus F.C. oggi le cose andrebbero molto meglio.
Purtroppo questo è il Paese della cricca liberal, il Paese in cui a Bruno Vespa o a Oscar Giannino si permette di condurre dei signori programmi televisivi o radiofonici, a Giuliano Ferrara o a Vittorio Feltri di poter liberamente sparare merda sui lavoratori, quando la storia sta inconfutabilmente deliberando la sua sentenza di fallimento totale del Liberismo e di sconfessione di tutti i suoi affiliati.
Sarà dunque opportuno che la campagna di odio anti-operaio abilmente condotta da tutta questa bella gente, inizi a ritorcerlesi contro; una stagione di lotte dure deve essere aperta, senza alcuna concessione ai rampolli d'industria e senza l'ingerenza interclassista dei Sindacati: sia data ai liberali l'unica flessibilità che si meritano, un bel contratto di pedate nel culo a tempo indeterminato!
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In risposta a: piccola precisazione a duro come le pine del 3/10/2011 - 19:53
Così anche T&F....
AUTORE: Gorilla
email: -

4/10/2011 - 10:49

...che ha basato il suo programma elettorale, messo candidati e..raccolto i voti quasi esclusivamente in favore quella bottega lì ora può darsi tranquillamete all'ippica o..trasferirsi altrove con il navicello...
buon viaggio
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Il Paese delle Ingerenze
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

4/10/2011 - 9:37

Era già accaduto in passato: il 3 febbraio 1998 alle ore 15:13 un Grumman EA-6B Prowler dell'aviazione del Corpo dei Marines degli Stati Uniti d'America, decollato dalla base di Aviano tranciò il cavo portante della funivia del Cermis in Val di Fiemme condannando a morte 19 ignare persone; purtroppo, al loro aguzzino, il capitano Richard Ashby non solo non è toccata la stessa truculenta sorte, ma, non fosse stato per la prontezza di riflessi dei magistrati trentini che provvidero immediatamente il sequestro del velivolo, potendo accertare di lì a poco le inconfutabili responsabilità dell'equipaggio, sarebbe stato permesso di farla franca, grazie al pressing politico Yankee e agli immediati tentativi di insabbiamento.
Naturalmente da quella che a buon diritto può oggi essere considerata l'unica Sinistra, quella cioè che non trova albergo in Parlamento (e di cui una buona componente non ve lo ha mai trovato, dacché esiste un'Italia), la tragedia fu eloquentemente ribattezzata "Massacro del Cermis" e un'ondata di mobilitazioni anti-americane scosse e attraversò il Paese in lungo in largo.
Il teorema dell'impunità italiana è ben noto all'establishment americano e figuriamoci se una comunità artefice dei più turpi spargimenti di sangue in nome di una libertà che da sempre rivendica e al contempo sottrae agli altri sistematicamente, non si fosse prodigata nel perorare la causa giudiziaria di Amanda Knox, quantunque possa effettivamente aver commesso l'omicidio di Meredith Kercher.
Il pressing questa volta non ha avuto propriamente luogo attraverso un'ingerenza politica vera e propria e/o se dovesse essere accaduto, non alla luce del sole: la mobilitazione è stata principalmente mediatica, con l'ingombrante presenza in sede processuale di tutti i principali network televisivi d'Oltreoceano e per mezzo di una staffetta attraverso Facebook e Twitter degli hooligans pro-Amanda.
Dio benedica l'America e ci invii un bel plotone di Marines ogni volta che una decisione sovrana possa non piacerle! L'imperialismo americano non è solo frutto di una politica aggressiva, sanguinaria, terrorista, guerrafondaia ed in totale dissintonia col principio di Autodeterminazione dei Popoli, ma anche figlio di un popolo gretto, arretrato nell'animo, individualista allo spasimo che, a quanto pare, in nome di quella cinquantina di stelle cadute dalla propria bandiera della vergogna, calpesterebbe chiunque e qualunque cosa.
Non mi stupisco: gli USA hanno il più basso indice di buone abitudini alimentari, un tasso di pauperizzazione inverosimile, uno sprezzo per la vita altrui senza precedenti, una frenesia individualista al di sopra di ogni umana comprensione, un livello di istruzione inverosimilmente basso, eminentemente tecnico, poco incline alle dottrine umanistiche e, per quel poco di humane litterae che riesce a dispensare, maldisposto verso la Mittleuropa, culla dei filosofi e dei più grandi pensatori.
Non so dire se Amanda Knox sia innocente o colpevole, ma senza dubbio avrei lasciato emettere il verdetto alla Magistratura Italiana, come la sorte di molti altri processi decisi invece ad Arcore o giù di lì.
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In risposta a: ikea e consorzio toscano cooperative del 3/10/2011 - 15:26
piccola precisazione a duro come le pine
AUTORE: Magilla
email: -

3/10/2011 - 19:53

La risposta svedese che Ikea non si faceva più a Vecchiano è arrivata prima delle elezioni, ma per non perdere ulteriori consensi lo hanno detto dopo le elezioni!
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In risposta a: Non hai idee del 3/10/2011 - 11:50
'Un cogli ma 'nun co'omero
AUTORE: Dylan Dog
email: -

3/10/2011 - 15:27

Artro 'he coglie' ner segno: Vando 'ntervenghino 'rNiccolai e 'rChicca 'nItaliano siccome 'un ti garba 'osa di'ano allòra vieni fòri 'he parlino una lingua troppo auli'a per e' tu' gusti. Alle fatte fine mi par che l'uni'a 'osa 'he ti fa mmale davvero li'è quando piglin la parola 'he 'omunisti, specie vando do'umentano per benino ver che sostengano proprio 'ome fanno 'rChicca e 'rNiccolai. Sai per me li'è relativo: fussi 'nloro due 'un mi ci voterei mia le scatole a pprova' a ffa' 'ntende varcosa a un socialista, perché tanto da' discorsi 'he ffai e dalla vergogna 'he sprigioni a ragiona' a mezza bocca e per ammicchi 'un pòi esse' nient'atro, ma si vede 'he loro sognino ancora, no di pote' cambia' 'rmondo perché quello si pòr fa, ma di fa' entra' ner ceppi'one d'u' ri'negato 'ome tte quarcosa di bono.
Io l'ammiro tutt'e ddue perché en coriacei, ostinati.Una dell'urtime vorte siei venuto fòri, vando 'om'ar solito 'un c'incastrava nulla, 'on la gavetta 'he ha' fatto, specifi'ando senza esagera' che ti pò' leva' anco varche soddisfazione economi'a, 'ome se fusse 'rmetro di giudizio giusto per capi' se la' tu parola varga varcheccosa, ha' detto 'he Ingvar Kampradde li'è 'nbravo 'mprenditore perché lui è saputo cresce, mentre vell'artri en deficienti perché 'un enno stati bòni doventa' come lui: ma che razza di 'urtura c'hai? Artro 'he Bernasconi! Li'è bravo 'ome pol'esse' stato bravo un Nazista ner '42; spero 'he t'un abbi' figlioli perché saddio e' valori 'he tu' gni pòi rifila'!
Sicché te sie' 'onvinto er bello der capitalismo sii lla selezione naturale, ndòmo alla solidarietà e all'amicizia fra ll'òmini? Quala sarebbe vesta 'ompetizione, fammi 'api', tutto vell'insieme di macchinazioni 'ome la TAVVE o la Kea 'ndove tre baggiani co' va'ini e cor futuro della 'ollettività s'a'ricchiscano e tutti vell'artri se lo vanno a stronca' ner c..o?
En queste le 'ompetizioni dell'impresa privata 'he ti garbino a tte? Digià se'ondo me te, ortre a esse' socialista fa' anco ll'assi'uratore sicché siei un bèr peso morto per la società e fai ll'imprenditore ma 'un rischi una sega nulla perché ti fanno le leggi a pippo di 'occo 'ome quello 'he si governa (e rigoverna)... ma magari siei un artro 'ndividuo 'he da discorsi gni vòr somiglia' parecchio a luilì che 'ntendo io e allòra li'è anco peggio perché ll'esempi vanno scerti bòni e quello lì li'è 'rpeggio 'nder Comune!
Ma 'ndiamo avanti: cosa ci sarebbe di superato ner Comunismo? Siei rimasto ar muro di Berlino e all'URSSE o c'è quarcosa di sbagliato a vole' estende' a' proletari, all'operai 'rpotere e 'rcontrollo della società? 'Un pensi 'he magari si farebbe comodo vesta situazione vì, 'nvece di dove' continua' a 'ngolla' le finanziarie fatte per e' trappoloni 'ome tte, che sarvino 'rculo a chi ha sempre mangiato a sbafo ner piatto della 'ollettività o cche quando sentino parla' di tasse pensino subito alle femmine di ver ber mustelide pelosino 'he gironzola per e' prati?
A noi der tu' sviluppo c'importa un'emerita semplice, se a ffine mese si deve sceglie' fra paga' ll'affitto o fa mangia' e' figlioli, e se ti pòi permette di 'uratti 'ndelle crini'he private, per me ci pò' stianta' dentro, perché quelle 'he devino funziona' en solo velle pubbri'he e a costo zero, e la scuola dev'esse bbòna e per tutti e se tu' vvòi manda' e' tu' figlioli ar CEPU, gni franasse d'unni 'osa, per me li'è bene 'he tu traslo'hi 'nun artro paese perché qui 'un ci si vòle vella robbaccia lì, e vecchi e figlioli devino sta bbene, no esse' preoccupati per er passato, er presente e 'rfuturo, per le prospettive 'he la gente 'ome voiartri n'ha portato via e, vando uno ha studiato, 'nvece di scappa' all'estero perché n'Italia trovi lavoro artro 'he come cassiere alla Kea o 'nun artro supermercato, bisogna 'he possa esse' asse'ondato, no trova' dell'imprenditori bòni artro 'he a 'ncula' la gente e a costrui', perché ormai sembra 'he 'un sappino fa artro anco loro lì!
E la 'asa, la 'asa li'è un bisogno reale e un bene prezioso, 'un pòr mi'a 'osta' 'rsangue di chi la vòr compra': ci vòle 'rcarmiere, ndòmo alli spe'olatori, e chi c'ha ll'immobili sfitti a cappellate 'ome quarcheduno perinquà, gni devano esse' requisiti e ridistribuiti fra chi 'un c'ha un tetto sur capo.
Gaò, sembra sempre 'he siate sacrifi'ati artro 'he voi: vesta 'osa s'è sudata, vest'artra ce la siamo fatta 'on le nostre mani... o quell'artri, velli 'he devino suda' e bbasta senza mai vede' un frutto ar sole? Ma co'a pensi te e la marmaglia de' tu' simili: siete più bbelli?
----------------  RISPONDI





AUTORE: duro come le pine verdi
email: -

3/10/2011 - 15:26

aiutatemi perchè in questo periodo (o forse sempre) sono un po' duro...
Vorrei capire che fine ha fatto il consorzio toscano costruttori che fino a marzo era l'interlocutore unico con il comune, infatti era quello che aveva presentato i progetti.
Del sig. Ohlsson (AD di Ikea) nessuno aveva mai sentito parlare.
Il CTC aveva presentato un progetto in zona ad uso agricolo di 37,8 ettari (54.000 mq di superficie di vendita, il doppio di Navacchio) al quale il comune aveva risposto di no...
Allora ne aveva presentato uno di 255.6 ettari (40.000 mq di vendita) al quale il comune aveva risposto di no.
Poi c'è stato anche il terzo progetto con 30.000 mq di superficie di vendita ed un totale di 269 ettari di centro commerciale.
Infine, se non sbaglio, un quarto progetto con una ridisposizione differente degli edifici, ma più o meno con le dimensioni del terzo.
Infine c'è stata la proposta del comune di vecchiano che offriva alla sola Ikea una superficie di circa 10 ettari nella zona industriale, quindi senza neanche bisogno di varianti d'uso, alla quale il sig Ohlson (che per la prima volta s'è fatto sentire) ha risposto di no il giorno dopo le elezioni.
E siamo ad oggi quando mister Ohlson si dice soddisfatto dell'accordo con il comune di Pisa che gli ha proposto di fare il negozio Ikea (non il centro commerciale, ma solo il negozio Ikea) in una delle 2 zone che gli metterà a disposizione presso i Navicelli, una di 8 (dico OTTO ettari) ed una di 6 (dico SEI ettari) tra le quali dovrà fare una scelta...
Se c'è qualcuno che riesce a spiegarmi tutto questo... ma ci vuole uno bravo perchè io sono parecchio duro, come le pine verdi...
----------------  RISPONDI





In risposta a: O come ti garberà... del 2/10/2011 - 23:54
Non hai idee
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

3/10/2011 - 11:50

Come mai ti innervosisci cosi tanto ad ogni mio intervento, adesso mi viene il dubbio che colgo nel segno e ogni volta che ti pesto il ditone fai ahii, vedi l'evidenza è davanti agli occhi di tutti e non sarà certo il tuo vernacolo a nasconderla.
Saluti
P.S. quando posso zappo, vango, e mi dedico ad altre attività cosi divertenti, purtroppo il mio tempo libero è poco e non riesco mai a dedicarci il tempo che vorrei.
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In risposta a: Ammombazza del 29/9/2011 - 21:12
risposta a ammonbazza
AUTORE: Riccardo
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3/10/2011 - 0:36

Se i migliori comuni sono quelli che hanno più centri commerciali credo non sia il metro di giudizio migliore secondo me è la qualità della vita nel complesso il metro di giudizio migliore che certamente può migliorare cominciando a stimolare la nostra amministrazione che faccia pressione sul gestore della fognatura comunale perchè nei paesi di Vecchiano e Nodica spesso c'è puzzo ultimare il parco pubblico dell'ex campo sportivo di Vecchiano ecc. L'Ikea non si è insediata da noi perchè voleva spadroneggiare sul nostro territorio può darsi che i nostri amministratori potevano gestire meglio la cosa sono orgoglioso altresì che non abbiano ceduto alla prepotenza della multinazionale di turno che con i soldi pensa di comprare tutto e tutti
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In risposta a: La vera vocazione del 2/10/2011 - 16:17
rinforzo a osservatore 3
AUTORE: Riccardo
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3/10/2011 - 0:13

Da molto tempo lo dico ad amici e parenti che con tutti i capannoni che sono stati costruiti nella zona artigianale di Migliarino potremmo allestirne uno per lo sfogo sessuale di qualsiasi orientamento con controlli sanitari e paganmento delle relative tasse da poter usufruire per servizi vari alla nostra comunità
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In risposta a: Ottimo del 2/10/2011 - 21:43
O come ti garberà...
AUTORE: Dylan Dog
email: -

2/10/2011 - 23:54

...sputa' merda 'nsulle persone per evita' di risponde' a cosa di'ano! L'hó già ddetto di recente: "Vo' niente da Pisa, vado a lLucca?".
Òra c'ha ll'ego! Vieni, psi'ologo della mi' f..a: te di si'uro un arta opinione di te 'un ce la p'oi ave', perché se 'rForumme fosse la Sagra de' Discorsi a bBischero, ti stioccherebbano 'ncucina, a ffa' 'rcameriere e probabirmente anco alla 'assa da tanto 'he siei un giolli ner settore!
Se te sei un Cittadino 'ome po'hi c'è da preoccupassi di sape' come pol'esse' un provinciale o un campagnolo. E ddi' che 'arciofi en dimorto bòni, specie fritti alla romana, ma velli 'ome tte en dimorto 'ndigesti e se'ond'e'ccome ti fan vieni' anco lla ca'ona.
Vando uno t'invita a ragiona' di varcosa, caro 'rmi' greppione, bisogna 'he tu ti 'oncentri 'nsull'argomento senza tanto sta' a cambia' discorso o a spettegola' della persona; e 'nse'nò se ti rendi 'onto di 'a'mina' 'nun campo minato, allòra la soluzione li'è quella di 'hetatti e lascia' disco're chi c'ha davvero varcosa da di'! E ccosì fai du' 'osé bòne: 'un rompi e' 'orbelli a chi s'è rotto di sta' a ssenti' lli starnuti socialisti onni vorta 'he uno c'ha da ragiona' di 'osé serie e 'un fai la figura der coglione, cosa 'he accade puntuarmente onni vorta 'he tu apri bocca o scrivi.
L'opinione li'è un diritto, mi'a un dovere: e se 'un siei 'ngrado d'esprimila 'on tutti crismi ti p'oi anco permette di sta' zzitto; anco le papere starnazzano perché c'hanno 'rbecco, ma te 'rceppione di po'o ma ce l'hai di si'uro più grosso.
Te l'ho già ddetto: vai a 'mbottina' ner campo, vai a treppia' le banane, vai a ffa' der volontariato o 'nsomma vai 'ndove ti pare, ma smetti di scurreggia' 'nulla tastiera der PC!
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In risposta a: Ideologie e Pregiudizi del 1/10/2011 - 11:40
Ottimo
AUTORE: Cittadino come pochi
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2/10/2011 - 21:43

Intervento equilibrato e condivisibile, solo che la persona alla quale cerchi di spiegare i tuoi concetti a un ego talmente alto che non scenderà certo dai suoi convincimenti, anzi ti dirò questo suo fondamentalismo a mio parere lo temono anche i suoi vicini d'area politica, infatti la cultura generale raggiunta lo potrebbe tranquillamente far partecipare ad una vita politica attiva, se questo non è ancora successo non è certo per i suo avversari politici.
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In risposta a: La vera vocazione del 2/10/2011 - 16:17
Ego te absolvo
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

2/10/2011 - 20:13

«Padre, ho peccato...»: in questa banalissima allocuzione si concentrano i misteri di migliaia di anni di potere temporale della Chiesa Apostolica Romana, tessera di un puzzle storico che si incastra perfettamente con il segreto del confessionale e con la dottrina delle indulgenze; composto il mosaico, si ottiene l'immagine fulgida e splendente della «Paura», aberrazione della curiosità infantile, della sete di conoscenza di tutto lo scibile umano e causa efficiente di ogni migliore interazione fra i popoli.
L'attenta lettura dei Vangeli Gnostici, Apocrifi, ma, soprattutto del Vangelo di Giuda, recentemente restaurato a cura del National Geographic e immediatamente pubblicato, suggerisce che il cristianesimo primordiale, quello cioè diffuso prima di uno degli eventi più catastrofici che la storia ricordi, il Concilio di Nicea del 325 d.C., il momento in cui hanno iniziato a prendere forma il moderno Canone e con esso le primissime gerarchie ecclesiali che rimarranno sostanzialmente immutate fino ai giorni nostri, doveva manifestare inclinazioni del tutto inconciliabili con quello tristemente noto nel mondo: è facilmente accertabile che la prima liturgia cristiana, di evidente derivazione egizia (al punto in cui si potrebbe addirittura identificare la figura storica del «Cristo» in un adepto del Culto di Iside), ammettesse la Ierogamia e che il matrimonio fra i primi prelati e la Chiesa consistesse sostanzialmente in un vero e proprio atto sessuale, in un'unione carnale con il «Femminino Sacro», la trasposizione femminea della Chiesa intesa come ventre materno; il rito della Crocifissione, in uso tra i fedeli del Culto di Iside ben prima che il Cristianesimo prendesse la sua primissima e più vaga forma, consisteva in un'allegoria sessuale e la Risurrezione ne era il momento più elevato; in sostanza un rito propiziatorio della fertilità che si consumava attraverso amplessi cultuali.
Nicea ha de facto sancito la cancellazione di una catechesi in tutto e per tutto difforme da quella che identifichiamo nel Cristianesimo, per quanto ancora in diversi conventi nell'Alto Medio Evo se ne potessero ancora rinvenire pesanti tracce (la storia di Eloisa e Abelardo ne è esempio estremamente significativo), demonizzando la cosiddetta «Eterodossia» e iniziando ad edificare mattone su mattone un impianto teologico fondato sulla «Paura», attraverso meccanismi auto-delatori e di dispensa di indulgenze che hanno trasformato nei secoli il concetto di rettitudine, di cittadinanza, di onestà, di abnegazione, etc. in vere e proprie aberrazioni rituali.
Per la Chiesa l'omicidio confessato ha un valore diverso da quello inconfessato: il comminare morte a qualcuno per la Chiesa si può risolvere con una venticinquina di Ave Marie ed una quindicina di Pater Nostri, invece che con un ergastolo o, eventualmente, con i lavori forzati o con qualche frustata - mutuata alla Sharia Islamica - che talvolta non guasterebbe.
In sostanza questo artificio teologico suggerisce al «buon Cristiano» che gli è sufficiente riconoscere l'autorità clericale e la sovranità della Chiesa per rimanere impunito: è il meccanismo del segreto confessionale a sancire l'autorità ecclesiastica, un dispositivo psicologico noto fin da piccoli che si regge sulla «Paura» della delazione, richiamando inconsciamente il «peccatore assolto» a vigilare sul mantenimento del segreto, dunque a non allontanarsi dal suo confessore.
Certo, non si tratta dell'unico congegno teologico fondato sulla «Paura» nel Cristianesimo: esso non si reggerebbe se sullo sfondo non si fosse tracciato un confine (per la verità estremamente labile) tra ciò che è bene e ciò che è male innanzitutto, e, in seconda istanza tra ciò che rappresenterà premio o castigo eterno.
Così, mentre in tutta Europa ad esempio il Naturismo è pratica diffusa, per niente scandalosa e in nessun modo mutuata alla pornografia o al lenocinio, in Italia le aberrazioni, le frustrazioni o, per meglio dire, le «Paure», distorsioni di ciò che in origine è stata sicuramente la curiosità, percezioni dello scibile condizionate, filtrate dal secolare macigno cristiano, diventano ulteriore motivo di tensione fra gli uomini.
La «Paura» è la principale concausa della creazione di fortificazioni, della nascita di confini, della percezione deviata dell'«Altro» come «Diverso»: non passa giorno che l'ipocrisia cristiana, ancorché latente, non produca un nuovo «Diverso» contro cui scagliare la propria ira funesta di pseudo-normali, non ingeneri la percezione di una nuova minoranza, la etichetti e ne stigmatizzi immediatamente usi e costumi.
L'automatismo ormai non necessita più neanche del minimo indottrinamento domenicale: il pregiudizio, ma soprattutto la «Paura», sono già insite nell'animo degli uomini prima ancora che questi abbiano mosso in autonomia i loro primi passi nella società.
Ho citato Saintes-Maries-de-la-Mer per stemperare le tensioni verso il popolo Romaní e per trovare un paradigma di integrazione che è fondamento di un modello di sviluppo: ebbene, citerò ancora tutto il resto del Sud della Francia, l'Occitania, dove, tra le lagune peri-marine con le loro sconfinate spiagge libere, ospitano indifferentemente bagnanti in costume, vegliarde - sfrontatamente e innocentemente al contempo - dedite al topless con la massima naturalezza, e Naturisti intenti a godersi il sole placidamente come chiunque altro.
La scelta del «costume adamitico» in una cornice naturale di prim'ordine non ha niente di sconcertante o indecente: non è pratica differente dal vestirsi griffato (che personalmente trovo assai più deplorevole); «l'abito minimale» è largamente utilizzato dai bagnanti di mezza Europa, in particolare quella settentrionale, e non è in nessun modo indice di oscenità.
Ma in Italia la curiosità frustrata, l'insoddisfazione, il mancato e puntuale appagamento di bisogni classificati scientificamente come primari, unitamente ad un'immaginario di penitenza cristiana, trasformano, modificano, alterano e deviano la curiosità verso una fantasia degenere e viziosa, alimentano cioè quel desiderio inconfessato, quegli appetiti insaziati che sono fondamento di azioni spesso degenerate, una sorta di vero e proprio «Peccatificio», carburante del potere temporale della Chiesa.
Il Cristianesimo predica la tolleranza, l'uguaglianza, l'umiltà e tanti altri nobili valori, ancorché auspichi sordidamente che l'essere umano ne rifugga per indurlo a peccare e a confessarsi: ciò spiega come possano convivere nell'alveo della stessa comunità cristiana generosi volontari che si occupano di stemperare tensioni sociali, di assistere i bisognosi, di dare riparo ai senzatetto, etc. o ignobili rifiuti dell'umanità come i «Mammasantissima», avidi e bigotti mangia-ostie domenicali che in grazia di Dio sono nuovamente pronti a calpestare il proprio prossimo fino alla confessione successiva, razzisti impenitenti, ingordi di ogni genere, traditori e chi più ne ha più ne metta.
Con questo non voglio pretendere che possa essere permesso un atto sessuale su una spiaggia libera, ci mancherebbe: ma, come al solito il pregiudizio fondato sulla «Paura» dell'«Altro» è già pronto a confondere una pratica assolutamente innocente come il Naturismo con la pornografia ed il lenocinio, così come già ogni singolo appartenente della comunità Romaní con un potenziale ladruncolo, ogni maghrebino con un pericoloso spacciatore, ogni albanese o rumeno con un violento di prima categoria, un o una omosessuale con un/a depravato/a e chi più ne ha più ne metta.
La contiguità vaticana e l'intreccio costante delle vicende ecclesiastiche con quelle della storia d'Italia rappresentano a mio avviso la principale fra le cause dell'italianissimo «vedere nemici dovunque», dell'etichettare prima e stigmatizzare dopo la «Diversità» rappresentata dall'«Altro»; eppure le spiagge occitane hanno - per così dire - goduto della prossimità della Città di Avignone, uno dei più pressanti tentativi francesi nella storia di sottrarre a Roma l'ingombrante e ingerente presenza papale!
Forse il problema è altrove, ma non troppo: anche l'«Ignoranza» corrobora e corona le ambizioni ecclesiastiche, anzi, ne' è con ogni probabilità il fondamento principale; e anche questa turpe degenerazione della crescita, dell'auto-elevazione umana, di quell'unica cosa che a buon diritto può essere chiamata «Progresso», nasce dall'avvilimento della curiosità infantile, manifestandosi nelle forme più abiette, nelle aberrazioni e deviazioni più devastanti, come la «nazionalità», come la divisione del mondo in Stati, come la creazione di confini, di linee di demarcazione di ogni genere, ivi inclusa la stessa «Proprietà Privata», fine ultimo di ogni più ignobile moto dell'anima.
Sono d'accordo con Piero Chicca al 100%: ma aggiungo che spezzare il giogo della duplice sovranità, dare alle fiamme i concordati, i Patti Lateranensi e iniziare una roadmap di confisca dei beni materiali della Chiesa, nonché ridimensionando il Cattolicesimo a culto da professare privatamente, togliergli quella dignità che, sotto mentite spoglie ne fa un qualcosa che va ben aldilà di una semplice «Religione di Stato», potrebbe essere veramente l'inizio di un percorso verso un futuro di libertà e di emancipazione dei popoli.
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In risposta a: La vera vocazione del 2/10/2011 - 16:17
c'erano già da parecchio
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

2/10/2011 - 18:25

Sono del 1970 e poco meno che quindicenne, nei giorni in cui andavo al mare coi genitori ero solito, insieme agli amici (alcuni maggiorenni all'epoca) fare una corsa da Torre del Lago alla Darsena di Viareggio o verso Marina di Vecchiano.
In entrambe i lati, dopo un certo tratto di spiaggia libera non era difficile vedere lontano dalla battigia (verso le dune per intendersi) persone sdraiate palesemente nude.
Mi sorprende che nel 2011 quasi 2012 vi siano ancora persone che ignorino queste usanze.
Certamente non è uno spettacolo edificante per chi passa coi figli, bisognerebbe regolamentare la zona, se lo si vuole, oppure impedire che tutto questo avvenga, in ogni caso far sì che chi passa sappia cosa và incontro, però devo anche ammettere che all'epoca, ma anche successivamente, non ho mai visto persone fare sesso esplicito, il loro era un limitarsi al sole integrale e qualche tuffo il libertà, forse i tempi sono mutati e del resto, visti gli alti esempi non bisognerebbe proprio meravigliarsi.
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In risposta a: vedremo del 1/10/2011 - 23:00
La vera vocazione
AUTORE: osservatore 3
email: -

2/10/2011 - 16:17

Alla luce anche delle ultime notizie riportate sul TIRRENO di oggi dove Marina di Vecchiano è pololata da nudisti, coppie che praticano sesso liberamente davanti a tutti, io modificherei la vocazione turistica del comune in vocazione a sfondo sessuale.
Si potrebbero aprire attività come porno shop, teatri a luci rosse, lap dance ecc.
Questo territorio è meta preferita da trans, prostitute, scambisti, nudisti e quant'altro, una vera risorsa.
Vecchiano potrebbe diventare una Pigalle o un quartiere a luci rosse come esistono in altre città di tutto rispetto.
Il sesso non conosce crisi, può diventare ricchezza se saputo sfruttare.
Il sesso esiste già, i clienti non mancano, mancano le strutture, è solo una questione di organizzazione.
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In risposta a: Leggere i dati più accuratamente del 1/10/2011 - 14:04
La solita Wikipedia
AUTORE: Uno con i piedi per terra
email: -

2/10/2011 - 15:20

Vecchiano è l'esempio più calzante di speculazione edilizia abitativa e di cattiva gestione del territorio, ho visto con i miei occhi scaricare immondizia sulla provinciale a Filettole mentre passava l'automobile dei vigili e questi hanno proseguito senza intervenire, sono rimasto allibito!
Vorrei aggiungere che noi dovremmo imparare dall'Inghilterra, dove l'ingresso ai musei è gratuito, l'arte è alla portata di tutti.
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In risposta a: del
Apostati.
AUTORE: Piero Chicca
email: -

2/10/2011 - 1:00

“Appartengo alla sparutissima schiera di coloro che credono ancora sia dovere di ogni uomo civile prendere la difesa dello Stato laico contro le ingerenze della Chiesa in Parlamento, nella scuola, nella pubblica amministrazione”. Ernesto Rossi. (Ernesto Rossi è uno dei co-estensori, insieme con Altiero Spinelli ed Eugenio Colorni, del “Manifesto di Ventotene” scritto durante il confino fascista sull’isola omonima nel 1941 e conosciuto come carta rifondatrice del continente europeo). Ernesto Rossi sosteneva inoltre che il Vaticano “è il più pericoloso centro della reazione mondiale e che la chiesa cattolica ha sempre minacciato ogni libertà di coscienza”. In effetti abbiamo visto come il Vaticano appoggiò Mussolini, Hitler, Franco, Salazar, e poi Peron, Pinochet e in generale tutte le dittature o i peggiori governi “democratici” (come il nostro attuale) dei paesi cattolici, grazie ai capestri nei quali molti stati hanno, per motivi diversi, ma sempre per convenienza, infilato il capo. I concordati hanno dato e danno alla Chiesa ingenti privilegi, ma sempre a spese del popolo. In tutto il mondo cattolico, ma specialmente in Italia, il Vaticano non rinuncia mai a fare politica e a perseguire i suoi interessi, e può, a sua discrezione, vanificare le leggi dello Stato, mentre lo Stato non ha nessun controllo sulle leggi ecclesiastiche, e screditato com'è sente che deve il proprio potere non al popolo italiano, di cui non ha mai riconosciuto la sovranità, ma alla Chiesa. In sostanza oggi in Italia per essere eletti si chiedono voti al popolo, ma si governa solo con il beneplacito del Vaticano. E siamo arrivati al punto in cui l'ignoranza, il bigottismo, il servilismo, l'apostasia di quei cittadini che volentieri cedono a Dio più di quanto a Dio spetti; che non sanno tenere per sé quello che appartiene loro, gli fanno chiedere di regalare agli scolari -soggetti teneri e malleabili- il Vangelo insieme al testo della nostra Costituzione. Così il nostro Paese, sempre sotto il tallone e il controllo del Vaticano; sempre più a sovranità limitata, e oggi addirittura senza sovranità, potrà avere dalla Chiesa il regalo delle sue preghiere.
Chiedendo di distribuire agli scolari, insieme alla Costituzione italiana anche il Vangelo, significa insistere ad affermare la religione cattolica come religione di stato. Significa attribuire alla chiesa cattolica e alla sua religione una gamma di valori dei quali si è appropriata facendoli diventare il suo simbolo, ma che appartenevano già alle società umane fin dalle loro più arcaiche forme di costituzione. Significa desiderare che l'Italia non diventi mai uno stato laico, ma si mantenga nella sua condizione di stato confessionale. (Come gli stati islamici dove il Corano è la costituzione).
Dunque chi chiede il Vangelo insieme alla Costituzione accetta da sottomesso la sovranità della Chiesa e rifiuta quella del proprio Paese. Per questo, anche se è un esemplare della maggioranza del popolo italiano, non può essere riconosciuto come suo rappresentante, almeno nelle istituzioni della Repubblica.
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