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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com


Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: poverino del 30/9/2011 - 14:40
vedremo
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

1/10/2011 - 23:00

Caro eraclio,
spero proprio che entrambe potremo assistere al sorgere di Ikea a Pisa-Navicelli, poi valuteremo gli effetti.
Intanto il Mercatoneuno annuncia esuberi anche per i tre centri toscani tra cui quello di Navacchio, per chi resta regole più restrittive per quanto concerne il contratto e le condizioni di lavoro.
Ad oggi, caro mio, se caca una mosca è colpa di questo governo che da 10 anni quasi ininterrottamente e per almeno un ventennio a vario titolo ha governato questo povero Paese con le pezze al culo solo per tutelare caste ed interessi di parte, ogni scelta fatta da loro ricade su ogni frazione e Migliarino non fà eccezione, poi ci sono le "deficienze" amministrative locali che non fanno altro che aggravare la situazione ma ci sono anche persone capaci di scelte coraggiose come quella intrapresa da Vecchiano che in una fase di regressione economica ha optato per poter scegliere una strada diversa da quelle intraprese negli anni passati e che oggi mostrano segni di fallimento.
Comunque, come dicevo all'inizio, mi e le auguro di poter assistere agli eventi.
----------------  RISPONDI





In risposta a: PER ALEZZIO del 1/10/2011 - 16:04
Marcovaldo? Leggilo Calvino, è meglio!
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

1/10/2011 - 21:04

Ahiahi! Abbiamo colpito duro stavolta il bieco serpente togato, o come era in voga chiamarlo negli anni '70, il «Tona'one» si risente perché gli toccano l'Opera Primaziale e la paragonano all'Opus Dei.
L'articolo 3 dello Statuto del pio istituto recita testualmente: «L'Opera è amministrata dalla Deputazione (Consiglio di Amministrazione) composta da sette membri scelti tra concittadini di specchiata moralità, di ottima condotta e professanti la religione cattolica; essi sono nominati per un triennio, due dall'Ordinario Diocesano, e cinque dal Ministro degli Interni, sentito l'Ordinario Diocesano. A nomina avvenuta, l'Operaio-Presidente, nel rispetto della tradizione dei rapporti con la comunità pisana, ne dà comunicazione al Sindaco della città».
Ciò starebbe a significare che un ateo «di specchiata moralità, di ottima condotta» non può entrarne a far parte o ho preso un abbaglio? D'altro canto, prima di ospitare le reliquie di San Ranieri e/o tutto l'armamentario di professione religiosa, il Duomo di Pisa e l'intera Piazza dei Miracoli sono essenzialmente patrimonio dei Pisani e lo resterebbero quantunque ogni edificio che vi è insediato fosse improvvisamente sconsacrato.
L'Opus Dei, caro povero «Marcovaldo» che nulla avrebbe a che fare con i soldi, pare che abbia a che fare con le organizzazioni mafiose, ma è si tratta soltanto di un dettagliuccio, di una quisquilia... perché insinuare il sospetto che Dell'Utri e svariati compagni di merende di Comunione e Liberazione affiliati alla grande cupola siano implicati in grandiose questioni di politica-economica? Perché immaginarsi l'Opus Dei come se si trattasse di una loggia massonica?!?
Se mi permetti, «Marcovaldo», il paragone tra la Primaziale e l'Opus Dei, letto lo Statuto dell'amministratore dei monumenti di Piazza dei Miracoli, viene abbastanza spontaneo; e, per quanto riguarda i Pisani che possono accedere liberamente in Duomo o in Battistero, forse ti stai riferendo ai ferventi cattolici intenzionati a pregare, non agli impenitenti strozzapreti, anti-clericali, atei (o agnostici) come il sottoscritto, o semplicemente a qualche buon laico, o ancora, qualche irredento e redivivo ghibellino nell'anima il cui solo interesse sia artistico e/o musicale.
Non ho indagato sui flussi monetari in transito dai monumenti della Piazza dei Miracoli alla Primaziale, ma ci mancherebbe pure che gli introiti finissero nelle casse del clero cattolico! Non dubito che qualche meccanismo sul quale non ho indagato assicuri una qualche royalty alla curia, ma alla fine mi interessa relativamente poco: dimmi piuttosto perché, di tutti gli argomenti che ho trattato nel mio intervento, in cui la questione che a te sta evidentemente tanto a cuore aveva un valore marginale (ho parlato di modelli di integrazione ad esempio, argomento che il buon «Costruttivo» ha colto subito l'occasione per dibattere autorevolmente, per quanto continui a non condividerne vari aspetti della trattazione) non mi parli dell'innocentissima inclinazione dell'OPE (l'assonanza con l'«Opus» immagino sia assolutamente casuale) a licenziare i lavoratori di lungo corso (sempre e naturalmente «concittadini di specchiata moralità, di ottima condotta e professanti la religione cattolica») per far posto a qualche giovane in possesso dei medesimi requisiti, ma sicuramente e per forza di cose più «economico»?
Il Comunismo - ti ricordo - non è un pensiero ma «il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente», ivi incluse le bigotterie cattoliche ed il possente e mastodontico sistema di potere temporale del clero apostolico romano e, se possibile, anche il biglietto e la fila da fare per entrare nel Duomo di Pisa.
Per ciò che attiene l'uso delle mie dita, ti assicuro che l'85% delle cose migliori che riesco a fare passa attraverso di loro, interpreti della mia creatività e del mio raziocinio; è invece ad una parte del residuo 15% passante per il mio piede destro che presterei attenzione: a suo tempo si è dilettato a prendere sonoramente a calci in culo i fascistelli di CL, peraltro molto aggressivi e ben poco disposti a porgere l'altra guancia; ne sono rimasti pochi in circolazione, perché la maggioranza siede su uno scranno della Camera o del Senato e prevalentemente tra le fila del PDL, ma, dovessi scoprire che ce n'è ancora qualcuno in giro, ti confesso che non so se sarei in grado di resistere alla tentazione dell'amico Dylan, per quanto giusto ieri abbia pensato di redarguirlo in merito.
Ora cortesemente torna nel sepolcro dal quale sei fuoriuscito - non morto - per vomitare il turpe insieme di scemenze che hai postato, e lì lascia godere alle tue spregevoli congetture del sonno eterno che si sono meritate con un solo demenziale intervento sulla VdS.
PS
Godo di abbondante affetto, amicizia diffusa e compagnia, stima condivisa e reciproca, e rispetto a prescindere dai miei interventi sulla VdS: forse a te che bestemmi Italo Calvino simpatizzando apertamente per l'Opus Dei, non soltanto manca la capacità di dire qualcosa di buono sul Forum, ma probabilmente anche tutto questo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Leggere i dati più accuratamente del 1/10/2011 - 14:04
Cambiare rotta?
AUTORE: costruttivo sempre !
email: -

1/10/2011 - 16:52

Ora passiamo ad un'altro argomento? Bene!
Le eccellenze dell'integrazione e dell'accoglienza le potresti trovare anche in Italia, tuttavia S.Maries de la mer resta un'eccellenza anche per la più civile e accogliente Francia.
Cambiamo rotta?
Ti propongo un'altro paradosso:
naviganti poco esperti hanno provato a cambiare rotta repentinamente, salvo poi trovarsi "scuffiati" e a bagnomaria.
Per dirti brevemente che cosa?
I cambiamenti sono efficaci se graduali, meditati, condivisi.
Le rivoluzioni, pur avendo dato slancio ai cambiamenti dell'umanità, hanno tutte subìto progressivamente delle reazioni opposte e contrarie,con enormi sofferenze dei contemporanei.
Oggi in una comunità aperta al mondo, alle integrazioni di popoli e genti, tutti alla ricerca della felicità e del benessere, cambiare rotta significa "orzare" con prudenza, facendo attenzione all'arrivo di "onde anomale" dell'umanità in cammino.
Le medaglie e il loro rovescio le potrai trovare in Piemonte, in Toscana, a Berlino, in Olanda, Cina, Giappone,Cuba ecc.
Sono le incongruenze della specie umana.
Penso che l'Eden non sia alla nostra portata in quanto società ideale ma piuttosto io la cercherei dentro ciascuno di noi,se sappiamo accettare il nostro star bene,con se stessi e con gli altri,con dignità,senza farsi prevaricare e senza imporre agli altri le nostre opportunità ideali e materiali ecc.ecc.
La politica in tutto questo centra moltissimo, ma non ci sarà mai la soluzione ideale per tutti.
Certo in Italia politicamente oggi siamo in controtendenza,stiamo navigando controvento, ma per questo dobbiamo lottare politicamente e democraticamente, la "reazione", in una Nazione e in un area politico-religiosa strategica, è in attesa del cambio di rotta repentino, per ordire subito la controsterzata.
La nostra Storia è lì ad insegnarcelo (1848-49,1920-21,1944-45,1975-78).C'è dire che non siamo mai stati dei gran rivoluzionari.
Costruttivamente.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Leggere i dati più accuratamente del 1/10/2011 - 14:04
PER ALEZZIO
AUTORE: MARCOVALDO
email: -

1/10/2011 - 16:04

la tua brillantissima Mente assoluta ci illumina di castronerie ogni momento (ma no sai usare meglio le tue dita??)

oggi scopriamo che addirittura ti abbaglia te stesso.

arriva -il suo sapere assoluto- a seminar nuove menzogne e deliranti finte verità sull'Opera del duomo, Opus Dei (che nulla ha a che fare con i soldi) e quant'altro una mente pregna d'odio possa partorire.

1. I pisani non pagano biglietti per entrare nel Duomo. prima verità che tutti possono verificare


2. Chi entra per pregare non paga alcun biglietto in Duomo (altra verità che si può sperimentare da mattina a sera, ma si sa il vero non è ciò che accade ma ciò che pensa la Mente Assoluta e Assolata di Alessio che sarebbe un povero solitario inascoltato se non avesse questo forum a saziare la sua fame di gloria.

3. i proventi non vanno alla Chiesa, ai preti o alle suore ma al restauro dei monumenti e la gestione è in mano ad una dputazione nominata dallo Stato (non da preti o suore).

4. se prima avevo qualche dubbio su quel biglietto, ora grazie ad ALezzio locomotiva a vapore del pensiero Comunista Combattente Perdente, capisco la sua necessità e positività.

Lunga vita al Vapore abbaso la verità!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Un sindaco vale l'altro del 1/10/2011 - 10:13
Continuare.. si diventa patetici
AUTORE: Ricky
email: -

1/10/2011 - 15:25

Bravo Vecchiano! Se ha fatto la cosa giusta, perché tanto astio?
Perché continua a giustificarsi e denigrare il comportamento del sindaco Filippeschi.
Se è come dice lei, non c'è bisogno di interventi che mostrano il dente avvelenato.
Tanta rabbia è inutile, ma forse le cose non stanno come dice lei!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ideologie e Pregiudizi del 1/10/2011 - 11:40
Leggere i dati più accuratamente
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

1/10/2011 - 14:04

Caro «Costruttivo», ho già accennato - seppur non diffusamente - alle meraviglie di Saintes-Maries-de-la-Mer, cittadina di circa 7.000 abitanti posta su un braccio del delta del Rodano nel Sud della Francia, porto turistico immerso nelle suggestive e incontaminate estensioni del Parco di Camargue.
Si tratta di una località di circa 2.000 abitanti più grande di Marina di Pisa, posta pressappoco nella sua stessa posizione rispetto alla foce del fiume, ma, a differenza della nostra gettonata meta balneare, immersa in un magnifico Parco, non confinante.
Terra di accoglienza, di condivisione di valori, regole, consuetudini, di scambio di culture e di crescita collettiva, Saintes-Maries-de-la-Mer è un insediamento al contempo sufficientemente occitano e decisamente gitano: vi si è consumata una delle più paradigmatiche e spontanee forme di integrazione d'Europa, con un insediamento dalla fisionomia estremamente peculiare, fatto di viuzze pullulanti di negozi tipici, delizia dei 5 sensi dalla quale si effondono aromi e fragranze di Provenza, quasi si trattasse di una casbah maghrebina molto più composta e ben tenuta.
Dovunque occitani e gitani si dedicano insieme alle attività più caratteristiche e pittoresche, in una contaminazione culturale straordinaria che giova alla città anche dal punto di vista dell'attrattiva; due giorni l'anno vi si riuniscono stuoli di zingari da ogni angolo dell'Europa per commemorare Santa Sara, patrona di nomadi, gitanti, gitani e viaggiatori in genere; non si ha notizia di alcuna attività criminale in quel fatidico fine maggio che ogni anno vede il placido esodo di questo popolo intento a rinnovare le sue magnifiche - ancorché poco conosciute - tradizioni.
Sono questi gli esempi di cui mi piace sinceramente parlare, più che del questuante seduto davanti alla porta del Duomo di Pisa in cerca di risposte sociali che non troverà mai, in ossequio a certune politiche di «Sinistra» che Filippeschi continua a perseguire: a proposito, non ho memoria che Via Marsala sia mai stata meta turistica!
E, ancora a proposito - questa volta - di questuanti, ho avuto notizia del fatto che l'Opera Primaziale del Duomo di Pisa, in un impeto pan-cattolico, pare prediligere la riscossione dell'esoso prezzo di accesso al capolavoro dell'Architetto Buscheto simbolo del romanico-pisano, all'accoglienza dei pellegrini cristiani ansiosi di rivolgere la loro prece all'Altissimo, cosa che fa somigliare la prestigiosa istituzione pisana più all'Opus Dei che a ciò per cui è stata concepita (ma per la mia cultura agnostica, per il mio amore verso l'arte e per ciò che nel mio modello di sviluppo il turismo deve rappresentare, più che un problema si prefigura come una benedizione, non fosse altro che almeno ai Pisani dovrebbe essere concesso un ingresso agevolato e non solo a quelli che vadano a farsi impartire i sacramenti cristiani!)... di recente però, a conferma della commistione fra Primaziale e Opus Dei, ho saputo che una serie di suoi dipendenti "anziani" devono essere buttati letteralmente in mezzo ad una strada per far posto ai meno costosi giovani, quindi, 'sto benedetto biglietto d'ingresso turistico a cosa dovrebbe servire?
Chiusa la parentesi turistica: ci si gioverebbe della multi-culturalità se soltanto si cercasse in Italia di fare integrazione come Cristo comanda, senza demagogie e istigazioni alla guerra tra poveri, se soltanto Maroni fosse uno dei tanti appellativi delle castagne autunnali invece che uno dei più indegni Ministri della Repubblica, se soltanto si provasse a intravedere nell'«Altro» un essere umano anziché una minaccia per sé stessi e per il proprio patrimonio, se si fosse cioè più curiosi, votati a conoscere, a far tesoro di tutto - ivi inclusi la cultura altrui -, e si si fosse capaci di trasmettere regole, rivisitarle, creare percorsi condivisi e imparare a convivere, cosa che non si riesce più a fare neanche col vicino di casa!
Torino, caro «Costruttivo», è una città di quasi una milionata di abitanti e nel suo interland c'è proporzionalmente meno GDO di quanto la lungimiranza del PD abbia previsto per l'Area Vasta di cui facciamo parte; se poi viaggi nelle splendide terre di confine con la Val d'Aosta, cioè nel Canavese, ti renderai conto che ciò che di tendenzialmente buono può essere stato fatto per la città di Torino, anche a livello turistico, non è stato fatto per altre meravigliose aree del Piemonte.
Peccato solo che questa regione, troppo spesso ricordata solo come lingua di terra circostante il Lingotto, non abbia all'attivo soltanto l'industria metalmeccanica, una delle più profonde voragini nel bilancio dello Stato, ma anche una fervente industria dolciaria che tiene in piedi l'agricoltura delle aree appenniniche e che non deprime l'artigianato cioccolatiero d'eccellenza, tanto per citare qualche contraddizione del vicino Piemonte.
In Toscana mi sembra che ci si voglia divertire a inseguire modelli di sviluppo disomogenei, contraddittori, disarmonici e a giocarsi un prestigio internazionale con scelte scellerate capaci di appagare soltanto il comparto edilizio-immobiliare, diciamolo pure, vera e propria piaga economico-sociale della nostra regione.
Sarebbe stato molto meglio se a Tirrenia fossero sopravvissuti gli Studios e ci fosse stato un indotto molto più qualificato di quel marasma di incompetenze che il mercato locale sembra voler perseguire a tutti i costi... ma purtroppo la storia non si fa con i sé e, come ho già detto altrove, ci ritroviamo con più imprese edili ed agenzie immobiliari che abitazioni da costruire o vendere.
Gli amministratori però non possono appagare o assecondare i capricci di questo settore che oltre a ingenerare costantemente poderose speculazioni ai danni di parchi, oltre a eludere puntualmente normative sulla sicurezza e/o sullo smaltimento di certuni rifiuti (vedi eternit), si fa in quattro per sdoganare come opportunità occupazionali il perseguimento dei propri obiettivi edilizi.
Non sarà l'ora di cambiare rotta, «Costruttivo»?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Marino, Marino, Marino... del 1/10/2011 - 10:10
alessio,alessio alessio..
AUTORE: marino
email: -

1/10/2011 - 13:40

mi fai schiantà caro alessio
sei l'immagine riflessa di ciò che oggi è l'opposizione in questo paese.
non solo non riesci ad esprimere un concetto che sia tuo proprio ma hai anche la presunzione che ovunque si parli sempre e solo di te.
io di nomi o di nick non ne ho fatti,cosi come non mi preoccupo affatto di mettere le virgole al posto giusto dato che all'inizio del post ho specificato che la mia cultura "scolastica" è limitata e se tutto questo costringe la tua brillante mente a confondermi con qualcun altro a me poco importa.
ritengo di avere il diritto in ugual misura di tutti gli altri forummisti di scrivere i miei pensieri benchè a te o a qualcun altro possano disturbare.
avrai sicuramente una buona cultura (ma credo solo scolastica) e un ottima dialettica,ma la vita insegna altro e le soluzioni alle problematiche legate al nostro territorio non le trovi in nessun libro di testo.
una buona abitudine sarebbe ogni tanto fermarsi a farci un esame di coscienza per capire se ciò che abbiamo fatto della nostra vita sia da ritenere ancora giusto e attuale invece di dare retta al proprio ego e continuare una battaglia dialettica e non che non ha più alcun senso.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ora la discussione mi piace di più del 30/9/2011 - 21:17
Ideologie e Pregiudizi
AUTORE: costruttivo sempre !
email: -

1/10/2011 - 11:40

Caro Alessio non sarò io il difensore del Sindaco di Pisa,mentre il tuo intervento mi spinge a porti almeno due controdeduzioni che vorrei sottoporti.
1)Siamo d'accordo entrambi sulla peculiarità della città di Pisa,della vocazione turistica,e delle sue unicità storiche e monumentali.
Pisa tra la primavera e l'autunno è un fantastica macchina turistica.
Ti faccio un esempio pur riconoscendo il paradosso:
se tu fossi il gestore di queste bellezze storiche, compiaciuto e apprezzato da tutti i visitatori, gradiresti avere davanti all'ingresso o nei dintorni una umanità questuante che porge la mano ai turisti,i quali non si sarebbero mai attesi una simile accoglienza?
Oppure, vorresti masochisticamente invitare i turisti a Lucca dove i Rom dentro le mura non li fanno entrare?
Mi rendo conto, l'argomento Rom è delicato e va affrontato con un'approccio più umano e aperto al confronto.L'accoglienza ai Rom non significa "fate ciò che vi pare"
ma una città turistica deve darsi regole chiare anche per gli altri "visitatori"in transito.
Se poi all'interno delle presunte difese del turismo pisano ci sono stati eccessi verbali xenofobi non lo posso escludere, ma qui centra l'uomo e i suoi umori.
Se ho ospiti in casa mia,chiudo a chiave tutto il mio disordine in un armadio e cerco di essere il più possibile ospitale.

2)La GDO la disoccupazione e le PMI.
Altro esempio significativo per spiegare che non è del tutto vero, e c'è qualche pregiudizio.
Torino negli anni 60 contava circa 150.000 addetti nell'industria automobilistica.
Oggi a Torino e nell'interland non si contano più di 20,30 mila addetti nel comparto metalmeccanico
Torino negli anni 90 ha riqualificato la sua economia attraverso tutta una serie di iniziative commerciali,turistiche e nei servizi.
Tra queste iniziative a Torino e nei comuni limitrofi hanno aperto ben 8 grandi centri commerciali della GDO, Ikea inclusa,sparsi ai quattro lati della città, assorbendo una parte del lavoro operaio dismesso.
Torino oggi ha alcuni fiori all'occhiello,come lo Slow Food
del Petrini,la Fiera del Gusto,dei Vini,del libro,la mostra del cinema,lo splendore Sabaudo di Venaria Reale e Stupinigi, riqualificate,una viabilità cittadina e piste ciclabili invidiabili per molte città italiane.
Torino oggi è una città anche turistica che merita di essere visitata,e la GDO non ha fatto terra bruciata,ma ha riqualificato in alto quegli esercizi commerciali privati che hanno saputo variare i servizi e la qualità che la GDO non è in grado di offrire.
Se si osserva attentamente negli scaffali della GDO si trovano anche prodotti locali e regionali di alta e media gamma,prodotti ottimi di piccolissime aziende,che non avrebbero mai potuto trovare spazi commerciali più idonei per provare ad ingrandirsi ed assumere personale.
Pagano la tangente? Non credo,è una trattativa tra chi offre spazi e costi espositivi,tempi e costi di rifornimento,e chi vuole farsi riconoscere ed apprezzare su vasta scala.Gli accordi sono formali e rinegoziabili,fatturati alla mano.
Così come sopra, non sarò io il feroce sostenitore della GDO,ma mi preme raccontare anche il rovescio delle medaglie,dove i pro e i contro a volte si avvicinano e collaborano per il vantaggio dei più.
Costruttivamente.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Marino, Marino, Marino... del 1/10/2011 - 10:10
Errata Corrige
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

1/10/2011 - 11:03

Al punto "sua chiarissima comprensione, ma di sua condivisione e gradimento", del mio precedente intervento, si legga "sua chiarissima comprensione, ma di sua non condivisione o gradimento".
Mi perdoni Marino per l'inconveniente
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In risposta a: del
Un sindaco vale l'altro
AUTORE: Osservatore 2
email: -

1/10/2011 - 10:13

Dobbiamo chiederci cosa abbia di sinistra il sindaco Filippeschi.
La mia idea di sinistra è assai diversa perchè mette sempre al centro della politica l'uomo e la natura.
L'entusiamo per l'Ikea e la richiesta di nuove strade per il litorale credo abbiano ben poco di sinistra non rispettando nè l'uno nè l'altra.
Ecco un link sulla risposta della facente funzione del presidente del Parco

http://www.pisanotizie.it/news/news_20110930_presidente_parco_san_rossore_replica_sindaco_viabilita_litorale.html
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In risposta a: l'ho già detto del 30/9/2011 - 21:55
Marino, Marino, Marino...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

1/10/2011 - 10:10

...lo devi al più presto annacquar! Riecco una vecchia maschera del carnevale vecchianese che da un po' non coglieva l'occasione per ostentare la sua mancanza di istruzione - vanto goliardico - e utilizzarla per giustificare il suo trionfale populismo.
Peccato: se - cari lettori - date un'occhiata a quest'ultima pagina del Forum, potrete osservare che come questo presunto «Marino», sotto mentite spoglie anche qualcun altro commette il suo stesso canonico errore filologico, quello cioè di non lasciare almeno uno spazio dopo la virgola; trattandosi di una tipologia di disgrafia digitale piuttosto non comune, devo evincere mio malgrado, che - a dispetto della sostanziale diversità di messaggi profferiti, o per meglio dire, dispersi nel nulla come «nulla» o «ben poco» è ciò che contengono - si tratti della solita persona.
Non che questo cambi le carte in tavola, per carità: al carnevale vecchianese - chissà perché - si dibatte con non meno di una trentina di maschere diverse, ma se si scruta per bene nella piazza, si può osservare che non ci siano più di tre o quattro persone a sfilare dietro i carri (o carrocci) di esplicita allegoria anti-comunista.
Naturalmente il ragionevole dubbio sull'aberrazione grafica va lasciato: può darsi che, troppo intenti a perseguire il proprio interesse personale e poco a preoccuparsi dei problemi della collettività, non solo «Marino», ma anche altri suoi cloni ideologici, non siano riusciti a farsi una ragione di come si debba graficamente utilizzare la punteggiatura.
«Marino» obietterà - anzi lo ha già fatto, tentando impunemente di farsi beffe di chi abbia conseguito obiettivi scolastici più avanzati dei suoi - che la sua Quinta Elementare non gli avrà concesso di apprendere questa trascurabile norma grafo-linguistica, ma, come nel 99% di ciò che afferma, è nuovamente in errore: la si impara purtroppo tra la Seconda e la Terza Elementare ed il suo atteggiamento fa di lui innanzitutto un'impenitente ex-scaldabanchi, in secondo luogo un irrispettoso delle più elementari regole della comunicazione scritta fra gli uomini.
I dati di Solent sono semplicemente "dati", ancorché siano terribilmente indigesti per gli opportunisti e per gli agenti locali dei grandi comitati d'affari, mentre le presunte parolone che, appurata la non improbabile duplice seppur carnevalesca personalità di «Marino», costui afferma di non comprendere esortando gli altri a ignorarne o demonizzarne il contenuto, sono quasi certamente di sua chiarissima comprensione, ma di sua condivisione e gradimento.
E poiché è molto scomodo sdoganare il mero interesse personale e far sì che gli altri se ne facciano una ragione, specie se gli è necessario controbattere argomentazioni ferme, veritiere e difficilmente opinabili, gli è più consono allora provare a innalzare un inutile e caotico polverone, nella speranza di distrarre l'attenzione dei lettori, di svilire la validità delle teorie degli altri e farsi velenosamente strada fra i più solidi pilastri del ragionamento.
Continuo a ricordarti «Marino» che il carnevale è a Febbraio e che utilizzare la lingua per queste insulse mascherate potrà essere pane per gli stolti o per chiunque altro ami nutrirsi d'aria fritta, ma non per chi sia dotato della benché minima facoltà intellettiva: giù la maschera e un po' d'acquina nel vinello!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Continui a sbagliare del 1/10/2011 - 1:34
L'avevo detto 'he 'un intendevi
AUTORE: Dylan Dog
email: -

1/10/2011 - 9:16

Vo' niente da Pisa, vado a lLucca, avrebbe detto 'rmi povero nonno! E quante vorte c'avrò da ridillo! Ma 'un lo so mi'a se li'è perché 'un intendi 'rdialetto o perché 'un capisci proprio nulla?!?
Cosa c'incastra la tu' gavetta, me lo devi di': se tu 'un l'avessi 'nteso 'rmi intervento dimorto sarcasti'o, 'un si riferiva ar percorso 'd'una persona 'nparti'olare, ma di vanto tesoro ne pòle ave' ffatto e la tu' risposta dimostra 'he 'rtuo, valunque 'osa tu abbi' fatto nella vita, t'ha fatto cresce' proprio po'o.
Poi sai, 'ome alla parola "sviluppo" si possano attribuì tanti signifi'ati, 'ompreso vello limitato e superficiale 'he tu gni dai te, per la parola "cresce" li'è la stessa 'osa: magari per te voleva di' ffa vaìni e allora ti p'oi senti' anco cresciuto, ma la vera crescita li'è nelle 'onoscenze e nella 'omprensione, non ner portafoglio, e purtroppo c'è anco un artro probrema, bimbo: se nasci stupido, mòri si'uramente 'ome siei nato e difficirmente migliori.
Ner 'mi partito 'un ce n'è socialisti 'omunque, vai tranquillo: li'è perlomeno ghieci vorte 'he disegno lla farce e 'rmartello 'nsulla scheda elettorale alle politi'he!
Quanto all'anarchici 'ngenerale, ti posso assi'ura' d'ave' trovato davvero po'he persone oneste e generose 'ome lloro; d'insu'rezionalisti 'un n'ho 'onosciuti punti, ma vedrai 'he la di'ferenza rispetto all'anarchici normali li'è sempricemente ll'esasperazione e li posso 'api' poveracci: siete vattro scimmie e se le levate dalle mano a noiartri 'he di solito si sopporta d'unni 'osa, figuriamoci a lloro 'he son sensibili vanto mai!
E òra guarda di 'nda' a annacqua' lle banane nell'orto e di levatti da 'orbelli perché 'un ti sopporto più, te, la Kea e quell'artri du' 'nvasati 'he la domeni'a gni garba fa lle gite sì ma ne' centri 'ommerciali: la razza de' bugiardi li'è la peggio 'he abbino scaraventato 'nsu questo pianeta!
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In risposta a: Sarei più preoccupato io... del 30/9/2011 - 21:37
Continui a sbagliare
AUTORE: cittadino come pochi
email: -

1/10/2011 - 1:34

mi dispiace per te, ma la gavetta l'ho fatta, sono partito come operaio, sono cresciuto perchè ho lavorato 12 ore al giorno senza aspettare di timbrare il cartellino davanti alla macchinetta per non lavorare anche gli ultimi 5 minuti, mi sono dato da fare e adesso mi tolgo anche qualche soddisfazione economica, so di cosa parlo. Molto probabilmente l'orto del tuo amico era in ordine perchè aveva tempo da dedicarci, io ho fatto una scelta e la porto avanti credendoci, non si preoccupi riesco anche a mangiare bene e detesto chi critica e al momento di darsi da fare volta le spalle. Quelli come lei mi avrebbero chiamato krumiro per capirci.
I socialisti che lei critica in buona parte si ricordi sono dentro al partito che molto probabilmente vota anche a livello locale e per altro non c'è niente di male.
Provi a fare un pò di autocritica la potrebbe aiutare.
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In risposta a: del
l'ho già detto
AUTORE: marino
email: -

30/9/2011 - 21:55

in passato che la mia cultura scolastica è limitata alla licenza media,ma non per questo mi sono mai fatto abbindolare dai paroloni,dai presunti economisti ne dai saccenti che ultimamente si sono rifatti vivi sul forum.
hanno voglia di sfagiolare percentuali di crescita e di consumo,o di sfoggiare frasi fatte anche se dette in latino o in inglese,o ancora criticare tutto ciò che va contro il colore rosso in vecchianese strinto.
la sinfonia non cambia,è tutto un darselo a d'intendere.
sembra di essere in crisi solo in italia,quando invece sappiamo tutti benissimo che è a livello mondiale.
chi ha un seggiolone sotto il culo non ci si scolla nemmeno con le cannonate e questo vale sia a livello nazionale che comunale.
a pagare son sempre gli stessi.
si fanno promesse elettorali che puntualmente non vengo mantenute tanto lo scarica barili viene spontaneo con il governo che abbiamo,ma mica c'è sempre stato queste persone a governarci e lo stesso vale per il periodo che stiamo attraversando a livello mondiale.
vecchiano è contro qualsiasi tipo di sviluppo economico che non riguardi gli interessi dei soliti noti.
la vicenda ikea è sotto gli occhi di tutti.
continuate a fare a chi le spara piu grosse o a chi ha più cultura da sfoggiare sui vari forum\blog che intanto chi vi governa continua a fare i propri interessi dandovi il solito contentino una volta ogni cinque anni.
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In risposta a: Ma chi sei!!!!! del 30/9/2011 - 16:07
Sarei più preoccupato io...
AUTORE: Dylan Dog
email: -

30/9/2011 - 21:37

...a avetti te fra 'orbelli! Tanto perché tu 'ntenda varcosa anco te che mi par tu 'un capisca proprio una s..a nulla, nella mi' società, quella der futuro, servano anco e' tralicci della luce che magari 'un passeranno più 'ndove 'un devino passa'.
Ma te m'ari'ordi un mi' ami'o fotografo 'he un giorno gni 'hiesi se erin pronte le mi' foto e lui m'arispose: "Lo sviluppo va avanti!"; e me n'ari'ordi anch'un artro 'he c'aveva du' vicini, un socialista e un anarchi'o e, nel giardino canto 'rprimo gni spariva sempre d'unni 'osa, mentre nell'orto canto 'rse'ondo la sera vando tornava da lavora' trovava sempre 'nnacquato, 'nordine e senza ll'erbacce.
Detto vesto, vando principierai a 'ntende varche ccosa 'ndarà una puttana a Roma, e ner frattempo ti 'onsiglio di prende prima la zappa e 'nda' a ara' 'rcampo 'nvece di scrive 'nsulla Voce, dopo di 'hiappa' 'rgitto per imbottina' le 'arote vand'en nate, 'osì starai un popò di più all'aria aperta, magari mangerai un capellino meglio e ti potrà torna' anco un gocciolino di cervello.
Lo sai 'osa t'auguro? Se alla Kea n'ariescisse d'infilassi a Navicelli senza 'he nessuno facci der casino, cioè alla sverta e senza 'ntoppi, t'auguro 'he t'assumino 'ome cassiere, 'osì si vede se tu 'un doventi te anarco-'nsurrezionalista!
Mettiti davanti allo specchio, vai, e dimmi se 'un vedi la ghigna d'un socialista! Ma consolati: da un laboratorio tedesco hanno finarmente 'omuni'ato ar mondo 'he si pòr guari' anco da quella pestilenza lì!
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In risposta a: La Storia e gli Uomini del 30/9/2011 - 18:40
Ora la discussione mi piace di più
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

30/9/2011 - 21:17

Caro «Costruttivo e... basta» mi trovi ora molto meno irascibile e più disposto al confronto, benché ancora molto distante su tanti punti; la citazione dell'innominabile baffuto tedesco, non voleva innescare alcuna discussione storico-filosofica su chicchessia, ma rappresentarti i paradossi che si potevano evincere dalla tua «[...] Non sarò mai un idealista, resto un pragmatico, credo negli uomini e nelle donne, persone e partiti che mettono in pratica ciò che hanno nel cuore (ideali condivisi) in sintonia con le menti altrui (confronto), ma è qui forse che ci dividiamo» e indurti a riflettere su ciò che ne potevo aver compreso.
Il «disappunto» che ho espresso invece, non è nei tuoi confronti per il modo in cui ti raffronti alla questione GDO in generale, o Ikea in particolare, ma sicuramente verso Filippeschi: ancorché non ritenga dai suoi interventi che possa trattarsi di un anarco-insurrezionalista, condivido l'idea dell'amico Dylan Dog rispetto agli sgomberi comminati dal Sindaco di Pisa in Via Marsala; peraltro mi spaventa non poco il suo devastante pragmatismo, un'idea di sviluppo che si manifesta come non organica, irrispettosa dell'ambiente e prodigiosamente votata alla macchia di leopardo, senza alcuna logica e senza tenere conto delle peculiarità che rendono l'antica Repubblica Marinara emula dei fasti della Roma Imperiale, una città unica nel suo genere.
Mi spiace molto umanamente perché sto parlando di una persona con la quale ho trascorso nel periodo del Liceo alcuni momenti significativi che mai e poi mai mi avrebbero indotto a sospettare questo suo triste epilogo: non posso fare a meno di pensare che il modo in cui ha fino a questo momento amministrato, non si differenzi in nulla da quello che con ogni probabilità avrebbe adottato la sua competitor elettorale Paoletti se avesse vinto al suo posto.
Il restauro conservativo della Piazza dei Miracoli e del Camposanto Monumentale è senz'altro una benedizione dal punto di vista turistico, ma se concepito nella logica (o illogica) che pare aver assunto Filippeschi, pare rievocare la strategia della Milano-salotto prediletta dalla Moratti, quella per cui si dà una bella lustrata ad alcuni punti chiave della città e se ne espelle il disagio sociale, lo si spintona fuori a colpi di «legalità», o per meglio dire, di manganello... permettendosi peraltro il lusso di una Luminaria con 120.000 lumini e 6 punti di lancio dei rituali fuochi d'artificio.
Mi è giunta voce - e ripeto, «mi è giunta voce», io non c'ero e non so se corrisponda a verità - di una riunione tenutasi a Coltano in cui il Sindaco Filippeschi avrebbe espresso posizioni al limite della più degradata e indegna xenofobia all'indirizzo del popolo Romaní: dunque in cosa dovrebbe consistere la sua politica di Sinistra? Quando c'è da assecondare l'ingordigia di una cooperativa di costruzioni o un'impresa edile compiacente, si pensa caritatevolmente a dare a questa gente un tetto sulla testa, ma quando si tratta di fare integrazione sul serio, di creare occasioni di incontro, di sottrarre forza-lavoro alla malavita, di favorire o agevolare l'accesso a scuola di bambini, si diventa improvvisamente... razzisti?!?
In tutto questo l'installazione ai Navicelli di Ikea è soltanto la ciliegina sulla torta di una condotta amministrativa che di Sinistra ha estremamente poco: comprendo le tue ansie rispetto ai problemi occupazionali ma, poiché questa opzione non ne sarà neanche in minima parte risolutiva, poiché non sarà in grado di ingenerare risposte se non per pochi, mandando sul lastrico una moltitudine di PMI che, prima dell'insediamento di Sesto Fiorentino avevano rappresentato una voce dell'eccellenza toscana, poiché, pur non incidendo in maniera drasticamente positiva sul presente, sarà fortemente pregiudizievole delle prospettive future, e poiché infine, in un ecosistema economico fondato su non meno di dieci tipologie di turismo e sulla presenza di un'Università di grande rilievo, determinerà un drammatico abbassamento della domanda di competenze formative, una riduzione della fruibilità turistica, un'inevitabile contrazione dell'area del Parco o l'aggressione incontenibile e incontrollata di una sua buona parte, mi prefiguro che i benefici per la collettività che potrà produrre si potranno contare sulle dita di una mano, mentre i disagi aumenteranno indisturbati in maniera esponenziale.
Nel marketing si ricorre molto spesso alla parola d'ordine: «oggi e solo oggi...» ed è esattamente la strategia che i vertici Ikea hanno adottato nei confronti delle amministrazioni comunali della dorsale Tirrenica toscana; da tempo nei piani industriali del colosso si prefigurano due insediamenti, uno a ridosso dell'Aurelia in una posizione appetibile sia per l'enclave ligure spezzino che per tutto il grossetano settentrionale, uno a Sud di Firenze e, conoscendo la logica della GDO non abbandoneranno le loro inclinazioni finché non avranno ottenuto ciò che cercano; ci sarebbe stato tempo anche a Pisa per contare fino a dieci, riflettere, innescare un dibattito come è già avvenuto a Vecchiano e, magari, non farne di niente neanche lì.
Ho parlato giusto oggi con un ex-dipendente Ikea: la sua idea è che sarebbe quasi meglio morire di fame «non che lavorarci», ma semplicemente «che averci lavorato»!
Rinvierò ai posteri l'ardua sentenza, augurandomi che la scarsa lungimiranza possa nuocere il meno possibile agli interessi della collettività, ma Pisa no, non avrebbe meritato questo schiaffo morale (e non solo) da Filippeschi e dal Governatore: non me ne volere, «Costruttivo» ma mi auguro che i Movimenti a Pisa inizino a manifestare tutta la loro contrarietà all'ennesimo tentativo di spoliazione territoriale, di impoverimento, di imbarbarimento, di accondiscendenza verso i grandi interessi finanziari internazionali al solo scopo di dare prospettiva ai consorzi tosco-romagnoli di "Cooperative Annacquatoio" (altro che rosse!) senza il minimo interrogativo sul futuro!
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In risposta a: La Storia e gli Uomini del 30/9/2011 - 18:40
Sempre da 3 numeri in croce
AUTORE: Solent
email: -

30/9/2011 - 20:35

Ancora alcune riflessioni dal solito studio.
Il fabbisogno nel 2010 è aumentato del 3% ????

La produzione idraulica è aumentata del 4% massimo storico, piove di più o si rischia di più con il livello dei bacini??

I consumi industriali sono aumentati del 1,2% ???? gli altri settori sono in calo. Evasione fiscale in aumento?

In aumento sono le perdite di rete che ammontano al 7% del fabbisogno totale,( ma le centrali nucleari non dovevano coprire almeno il 10% del fabbisogno?).

E' evidente che perdite in linea sono inevitabili ma il 7% (20,6 TWh) è una enormità, certo se si utilizzano per risparmiare sezioni piccole e al posto del rame sempre per lo stesso motivo l'alluminio che ha una resistività molto maggiore non ci si può aspettare qualche cosa di diverso.
Il proliferare di società aiuta a imboscare questi dati e tutte fanno utili abbiamo solo una certezza sul chi ci perde.
Concordo sulla necessità di politiche serie che non possono essere nemmeno pensate dai politici attuali che di serio... e competenza poi.
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In risposta a: Amaro in bocca del 30/9/2011 - 8:27
Nn ho piu fiducia
AUTORE: Mimmo
email: -

30/9/2011 - 19:46

Spero la tua fiducia sia ricambiata ma ti ricordo che lunardi doppio mandato pardini doppio mandato e ora di nuovo lunardi hanno fatto ben poco per il nostro comune... Ti dico una piccolezza , ogni mandato promette una piscina pubblica , l hai mai vista tu??? Ti assicuro che anche questa volta Nn ci stupiranno... Anzi da come diam partiti...
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In risposta a: Costruttivo: leggi il post di Solent! del 30/9/2011 - 13:50
La Storia e gli Uomini
AUTORE: costruttivo sempre !
email: -

30/9/2011 - 18:40

Caro Alessio,ottimo intervento! Accetto volentieri le tue critiche,ora espresse con più serenità.
Restano al contrario sul forum il "disappunto" nei confronti degli amministratori pisani per la scelta Ikea,e nei miei confronti:
Disappunto? Vedi tu!

La Storia insegnerà a tutti noi?...certo! Ma è la quotidianità che genera la Storia,e le umane sofferenze gli errori e gli orrori o le vite vissute di ognuno di noi sono il frutto dei minuti,ore, giorni del presente vissuto e non delle teorie utopiche che verranno alle quali tu tendi idealmente.

Citi Hitler,ma il nostro Presidente del Consiglio ha a disposizione mezzi ben più efficaci per piegare gl'ideali altrui,eppure so benissimo che i suoi ideali non sono i miei.
Così come io potrei citarti Lenin,Stalin,Mao Tse Dong, HoCimin,Krusciov, Gorbaciov, Castro, o i martiri delle democrazie,Matteotti, Palme, M.L.King, Alliende,Moro,i Kennedy,ecc. che hanno lottato e provato a mettere in pratica gli ideali e le teorie e per anni hanno condizionato le umane vicende,ma la loro storia non è la nostra storia e i loro ideali oggi sarebbero diversi, essendo mutate le prospettive dei nostri giorni.
Il mio pragmatismo si lega agli ideali del vivere quotidiano,leggo libri e giornali,vedo la tv,navigo su internet,cerco di stare nel mio tempo,provando a dare nel mio piccolo un contributo esemplare per coloro che ci seguiranno negli anni a venire.
Penso dunque che Ikea,la GDO,le multinazionali ecc siano la messa in opera d'ideali altri rispetto ai miei e ai tuoi,ma con i quali io mi confronto,non volendo abbatterli, ma da osservatore seguo le umane evoluzioni e traggo le mie considerazioni ideali e politiche,con la consapevolezza che senza il lavoro, la salute,e il sapere gli individui regrediscono e senza il lavoro in assoluto ci si piega ai voleri di chi il lavoro lo offre sia esso precario o lavoro delle tessere politiche e sindacali.
Attendo e mi schiero per soluzioni migliori? Certamente.
Oggi guardo all'Europa e alle sue prospettive e contraddizioni.
Tra 20,30,50 anni la Storia, come tu giustamente affermi,ci darà altre sentenze,ma non sarei così sicuro oggi degli esiti che attendono i nostri figli e nipoti.
Solent ha 1000 ragioni,ma per accrescere la produzione e l'agricoltura non serviranno piani pluriennali ma politiche serie, fatta da politici seri che la nostra legge elettorale non ci permetterà di scegliere.
Inoltre non vorrei che si pensasse che per riequilibrare il contesto si lascino inalterati i dati produttivi dell'industria e dell'agricoltura e si riduca il terziario.
La riduzione dei consumi domestici mi trova d'accordo.
Viviamo il nostro tempo,e penso che i disoccupati, cassintegrati, precari siano la dimostrazione che stanno provando a modificare gli eventi del nostro tempo, costringendoci a lavorare per pensare solo ai bisogni primari della piramide alimentare, per toglierci i bisogni secondari quali scuola,salute,cultura,ideali
ecc.
I miei avversari politici sono in parlamento e non chi ci porta il lavoro oggi.Domani vedremo.
Costruttivamente.
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In risposta a: del
QUALCOSA STA CAMBIANDO
AUTORE: CAIO DUILIO
email: -

30/9/2011 - 17:11

Nel paese della democrazia diretta 
Capannori, dove a decidere sono i cittadini

La giunta di Giorgio Del Ghingaro, eletto con il centrosinistra, ha infatti deciso di stanziare 400mila euro e sarà una commissione scelta “dal basso” a stabilire in quali progetti investire
E’ più urgente riasfaltare la strada, costruire il parco giochi o sistemare l’illuminazione pubblica? A Capannori, in provincia di Lucca, lo decidono i cittadini. La giunta di Giorgio Del Ghingaro, eletto con il centrosinistra, ha infatti deciso di stanziare 400mila euro e sarà una commissione scelta “dal basso” a stabilire in quali progetti investire. Un’iniziativa che porta i residenti a condividere e discutere le priorità del territorio, dai marciapiedi agli spazi pubblici, e ad entrare in modo trasparente nelle pieghe del bilancio comunale.

“L’idea nasce da un percorso di partecipazione inaugurato qualche anno fa con il varo di quattro commissioni partecipate su rifiuti, acqua, mobilità e barriere architettoniche”, spiega Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Capannori dal 2004, oggi al secondo mandato e iscritto al Partito democratico. “La commissione di questo nuovo progetto, avviato attraverso un bando della Regione Toscana, rappresenta proporzionalmente i 46mila residenti. Infatti include quattro immigrati che sul territorio sono il 6% della popolazione”. L’unica percentuale che il Comune ha voluto “ritoccare” per eccesso è quella che riguarda i giovani tra i 18 e i 35 anni, troppo spesso emarginati dalla vita istituzionale anche nelle piccole amministrazioni.

Per garantire la massima trasparenza nella selezione della commissione, una ditta specializzata ha reclutato telefonicamente per conto del Comune un campione rappresentativo di 80 cittadini, divisi equamente tra maschi e femmine e tra le 4 ex circoscrizioni del territorio, tagliando fuori i “professionisti della politica”. Infatti nel gruppo decisionale, monitorato da un comitato di garanzia di cinque membri che include un consigliere di maggioranza e uno di opposizione, non può accedere chi ricopre una carica politica o è presidente di un’associazione. I cittadini quindi partecipano al percorso di elaborazione degli interventi fino alla votazione finale dell’election week a dicembre, momento in cui stabiliranno come investire i 400.000 euro stanziati. Le opere scelte saranno realizzate entro il 2012 e i lavori sono già iniziati da oltre un mese.

“Si incontrano ogni venerdì pomeriggio nella sala mensa del Comune che abbiamo messo a disposizione”, spiega Del Ghingaro. “Finora hanno ascoltato i dirigenti del Comune per conoscere i problemi e le aree di intervento prioritario. Al termine della fase informativa discuteranno suddivisi in base alla circoscrizione per poi confrontarsi collettivamente. Poi entro il 31 dicembre, al termine dell’election week, voteranno i progetti da finanziare che la giunta adotterà porterà in consiglio comunale”. Il sindaco ricorda quindi che il lavoro della commissione non è di carattere consultivo ma decisionale “perché il Comune deve essere un palazzo di vetro in cui sono i cittadini a decidere”.

Ma a Capannori la democrazia diretta non si esaurisce con i 400mila euro e Del Ghingaro sta già pensando a un “bilancio di genere” per “ridurre le diseguaglianze tra le donne e gli uomini attraverso una più equa distribuzione delle risorse e la stesura di politiche ‘ad hoc’. “Vorremmo abbattere le barriere con l’aumento degli asili nido, più corsi di italiano per le immigrate e incentivi alle imprese femminili. Il governo ci ha tolto 2 milioni di euro di finanziamenti, ma non abbiamo tagliato il welfare a sostegno delle fasce più deboli della popolazione”, osserva il sindaco. “Perché questa – conclude – è una battaglia di civiltà”.
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AUTORE: Esculapio
email: -

30/9/2011 - 17:00

Ieri il governo è andato sotto per 24 voti su un ordine del giorno del Pd sull’8 per mille. Il testo, su cui c’era parere contrario del governo, è passato con 247 sì e 223 no. L’odg - primo firmatario il deputato del Partito democratico Antonino Russo - impegna il governo a prevedere la possibilità di destinare l’otto per mille anche alle scuole pubbliche. Una quota da utilizzare, d’intesa con gli enti locali, per la sicurezza e l’adeguamento degli edifici. L’ordine del giorno prevede anche l’obbligo di pubblicare ogni anno un rapporto dettagliato sull’erogazione delle risorse e lo stato degli interventi realizzati.
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In risposta a: Ammombazza del 29/9/2011 - 21:12
Non siamo peggiori
AUTORE: Giovanni
email: -

30/9/2011 - 16:45

Se il criterio per far divenire competitivo , sviluppato e ricco un comune è impiantarvi un centro commerciale, allora è meglio che Vecchiano resti così com'è; perchè non è certo peggio di Navacchio o Sesto fiorentino. Se poi a qualcuno manca (si sa sono privazioni che turbano l'esistenza) il suo centrino commerciale può sempre spostarsi agevolmente o tentare l'acquisto dell'agognato appartamentino vista Ikea parking!
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In risposta a: del
sempre i soliti
AUTORE: elica
email: [protetta]

30/9/2011 - 16:19

faccio un ragionamento ad alta voce:
sempre i soliti, con mania di protagonismo sarebbe meglio che andiate; i vecchi all'ospizio, e i giovani a pulire a casa sua ( se almeno quella c'è.
Mi riferisco a quel gruppo di rimba che per farsi delle misere foto si inventano paladini delle puluizie al mare di bocca di sergio
ps mi dimenticavo naturalmente sono tutti padroni a casa degli altri
primo fra tutti il nostro S.....o
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In risposta a: Er micco di Gaogao del 30/9/2011 - 14:11
Ma chi sei!!!!!
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

30/9/2011 - 16:07

Ma sei mica un anarco insurrezionalista , no perchè a sentire come parli sarei preoccupato ad averti come vicino di casa.
Comunque per fortuna che come te al mondo ce ne sono pochi e lo sviluppo va avanti.
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In risposta a: bravo eraclio del 30/9/2011 - 12:38
poverino
AUTORE: eraclio
email: -

30/9/2011 - 14:40

Se caca una mosca è colpa del governo centrale, ma Migliarino mica lo gestisce il governo centrale o sbaglio? Sul fatto che tu non seio residente non fai menzione come mai? Perchè ti sta tanto a cuore il problema Vecchiano? Tanto IKEA a Pisa la fanno e il danno, a tuo modesto modo di vedere e di altre tre persone, c'è lo stesso, solamente Pisa ci guadagna e noi becchi e bastonati. Per rispondere all'altro soggetto vedrai che con l'insediamneto di IKEA le mignotte e trans al Navicelli dovranno sloggiare e dove andranno? indovina un pò?
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