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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com


Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: MINA..!!! del 14/9/2011 - 10:07
Avevi già firmato il contratto?
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

14/9/2011 - 15:23

Mi sembri estremamente fiducioso rispetto ad una multinazionale che ai propri lavoratori indiani consente lo sfizio di mangiare carne per ben una volta al mese con il misero euro e sessanta giornaliero per 90 ore settimanali! Non sono i grado di stilare una statistica sul momento, ma sono certo che Ikea è fra le prime 50 aziende al mondo ad aver collezionato al contempo più vertenze sindacali e contenziosi con i «propri» produttori.
Prova a chiedere al folto stuolo di ex-dipendenti ed ai vessati lavoratori ancora in forze, prova a chiedere, ad esempio, a Snaidero che ne è stato produttore! Il ricorso ad ogni genere e forma di mobbing è pratica assai diffusa, il mancato rispetto di qualsiasi diritto sindacale pure... fai te!
Ma non è che a te avevano offerto una tangente da 1000 €/mese per insediarsi, anziché un posto di lavoro? Quanto a Ghelardi, che invito cordialmente a darmi del «tu», visto che potrei essere suo figlio e che stemperare un po' i bollenti spiriti non sarebbe cattiva cosa, nessun problema: sempre disponibile a qualsiasi confronto dal vivo... se la mia penna (o tastiera) è avvelenata, la mia lingua è velenosissima a dispetto dell'affabilità e la gentilezza con cui ne accompagno l'incedere.
Ma, mi viene in mente: con una Finanziaria - la più iniqua, vergognosa e devastante della storia repubblicana - come quella appena votata alla Camera 316 a 310, non sarà tempo di iniziare a pensare ad un futuro tremendamente compromesso, piuttosto che continuare a chiacchierare della peggior macchinazione di cui si sia mai discusso a Vecchiano.
Mi aspetto un autunno rovente, piazze colme e una CGIL che si avvicini sempre di più alle rappresentanze sindacali di base, sconfessando l'ignavia, il collaborazionismo e l'interclassismo di CISL e UIL: è necessaria una mobilitazione generale, nessuna concessione e nessun compromesso.
La battaglia è epocale: sono in gioco la scuola, la salute, l'ambiente, le politiche sociali, la cultura e un futuro da riprendersi ad ogni costo! È ora di dire basta: nessuna flessibilità, nessuna ulteriore precarizzazione del lavoro e dell'esistenza!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
AL POSTO DI IKEA
AUTORE: SEGUO E LANCIO
email: -

14/9/2011 - 15:10

HO FATTO UN SOGNO!
DOVE SAREBBE DOVUTA ESSERCI IKEA ALBERGO, POI PIU' SU UN ALTRO ALBERGO, UN PO PIU' IN LA UN'ALTRO ALBERGO...
E' GIA' TUTTO DECISO...
----------------  RISPONDI





In risposta a: Fognatura del 10/9/2011 - 0:33
Eau du Cess
AUTORE: Margherita
email: -

14/9/2011 - 15:03

Purtroppo la puzza la sentiamo in tanti da tante parti. Viene dalla fognatura bianca, non dalla nera:probabilmente molti "furbetti" non si sono allacciati e continuano a scaricare nella fognatura bianca, dove dovrebbe finire solo l'acqua piovana. Forse il Comune dovrebbe partire con i controlli del caso, a meno che non si dia per scontato che a pagare, in questo caso gli allacciamneti alla nera, siano sempre i soliti tonti.
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In risposta a: Preferisco risparmiare del 14/9/2011 - 13:31
la differenza..
AUTORE: J.P.D.
email: -

14/9/2011 - 14:52

C'è una differenza caro cittadino e meno male che ..
le cassiere di ciccia sono quì le macchinette e tutte le diavolerie varie le fanno altrove (Cina per esempio) e il vantaggio lo avrebbero i clienti?? ma dove vivete? nella migliore delle ipotesi si trasformerà in premio una-tantum per quel direttore che ha fatto fuori più cassiere.
Se quello che leggo è vero comincio a pensare che c'è troppa gente che esprime opinioni confondendo l'opinione con il "metrito"
----------------  RISPONDI





In risposta a: Preferisco risparmiare del 14/9/2011 - 13:31
2+2+2+2+2+2+2
AUTORE: Dina Mite
email: -

14/9/2011 - 14:29

A forza di risparmiare e pagar di meno siamo arrivati al collaso.
Se poi non mandiamo più nessuno in pensione e licenziano i 5 milioni di dipendenti pubblici per mandarli tutti in produzione, avremmo una produzione di 50 tonnellate di coomeri a testa a un centesimo al quintale..e chi pagherà il coomeraio?
...e vissero tutti felice e contenti (di 'osa?)
----------------  RISPONDI





In risposta a: 1+1+1+1+1+1... del 13/9/2011 - 23:19
Preferisco risparmiare
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

14/9/2011 - 13:31

Molto banale il suo ragionamento e poco innovativo, a mio avviso i lavori cambiano e si evolvono, magari ci saranno meno cassiere, ma avranno più lavoro coloro che costruiscono quelli che lei chiama marchingegni. La vita è difficile sa.......
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In risposta a: Ikea è morta, che viva Ikea! del 13/9/2011 - 19:57
al sig. Niccolai
AUTORE: alessandro
email: [protetta]

14/9/2011 - 13:03

Carissimo io non cito frasi in latino perchè sono ignorante, ma di vita sociale e di lavoro credo potrei essere suo insegnante,cito organizzazioni come la confesercenti, perchè ho sempre creduto che le varie organizzazioni sindacali sia dei lavoratori dipendenti e degli autonomi, abbiano la capacità in verità non sempre,ma in particolare le conoscenze non precisamente quelle politiche, ma bensì tecniche e finanziare che il sdingolo spesso non ha e non conosce.Comunque, quale vuole parlare di cose pratiche e non del sesso degli angeli, organizzi un incontro che sarò falice di partecipare, presenti amici e compagni.Un grosso saluto al dotto Niccolai
Ghelardi
----------------  RISPONDI





In risposta a: caro niccolai... del 13/9/2011 - 21:04
CHE TRISTEZZA
AUTORE: franceschino
email: -

14/9/2011 - 12:52

credo che Niccolai abbia troppa pazienza a spiegare le cose a Veccianesi come te ....sei molto disinformato e cattivo ,cerca di capire di più la differenza tra posti di lavoro e speculazione e vedrai che ti arrabbi meno.
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In risposta a: Ora è ufficiale IKEA se ne va da Vecchiano del 13/9/2011 - 18:49
C'è un altro "contento" che ti sei scordato
AUTORE: tiziano nizzoli
email: [protetta]

14/9/2011 - 11:55

Tra i contenti c'è anche il consigliere provinciale Sanavio, che vede salva dalla cementificazione tutta quella bella terra!
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In risposta a: Saranno solo «canzonette»? del 14/9/2011 - 1:55
MINA..!!!
AUTORE: Luca
email: -

14/9/2011 - 10:07

Caro Alessio tante parole tante novelle (troppe) parla meno vieni a noia sei logorroico. prova più la pala che la tastiera vedrai che cambieresti idea su ikea...abbiamo bisogno di rinnovarci e credermi oggigiorno non è semplice trovare un lavoro per i nostri figli o per chi è rimasto senza..Ikea sarà un troiaio come dite voi ma 1000 euro al mese a casa mia farebbero comodo poi fai te..!!! rispondi in sintesi grazie.!
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In risposta a: caro niccolai... del 13/9/2011 - 21:04
Saranno solo «canzonette»?
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

14/9/2011 - 1:55

Caro «Veccianese», tanto per cominciare «a me quelli come te» è un'espressione viscida e tipica del cane bastonato: se mai tu avessi perduto il lavoro, non sono certo io che te ne ho privato, sempre in prima linea nella difesa degli interessi dei lavoratori e dei ceti sociali più deboli, la cui forza contrattuale al momento mi sembra rappresentata dai soli COBAS e RGB.
Dunque datti prima di tutto una solenne rilassata: «a me quelli come te» non mi fanno «schifo», non mi «fanno proprio»! A giudicare dal modo convulso con cui hai scritto il tuo intervento, direi che risiamo nel campo della dissimulazione: un disoccupato, un cassaintegrato, un lavoratore in mobilità o un precario non avrebbe mai concepito un intervento così demenziale, ne' tantomeno, sarebbe stato lì ad aspettare una decina d'anni per vedere la prima colata di cemento trafiggere i terreni dell'Ovaio, mentre tre o quattro avidi e ingordi speculatori si sollazzano con il sessantino di milioni tanto agognato e decisamente sudato.
Certo, se così fosse, avrei ben altre preoccupazioni che quella di svegliarsi la mattina per provare quel che dici di provare te: non so se hai notato, ma quello che a suo tempo parve al Comune di San Giuliano l'«olio della Maddalena» dell'occupazione - l'allora Continente, oggi Carrefour -, pone non pochi problemi ai propri lavoratori... la «moderna» Sinistra non può che affrontarli come quella più «classica»: nessun compromesso, mobilitazione generale, scioperi anche selvaggi e occupazioni.
Dunque - oserei dire - tu non sai minimamente cosa sia la disoccupazione: la dignità è ciò che contraddistingue umanamente un lavoratore in quella condizione e, per quello che affermi, tu non ne hai proprio! Inoltre un disoccupato non auspicherebbe mai per nessun altro di trovarsi nella sua stessa condizione come invece auguri al sottoscritto.
Inoltre se pensi che io scriva «canzonette», sei totalmente fuori strada: la musica leggera non è il mio genere e dubito fortemente che tu abbia mai ascoltato consapevolmente qualche mia opera; in ogni caso il mio settore professionale è alla fame, non gode di nessun ammortizzatore sociale, soffre dei tagli poderosi ad un già agonizzante comparto-cultura, non gode di nessun tipo di agevolazione, soffre più di chiunque altro l'impoverimento degli altri settori, richiede investimenti poderosi senza possibilità di abbattimento dei fattori di rischio e, per quel poco che riesce a salvarsi, è grazie al Web e ai mercati stranieri.
La tua reazione rabbiosa e risentita denota meschinità, collera e rancore che non sono tipici di chi sia in una condizione lavorativa critica, ma di chi abbia visto sfumare un affare colossale, di chi non sia riuscito a vendere aria fritta sovrapprezzo, di chi non abbia trovato citrulli da accalappiare; non entrerò nel merito di come tu valuti i miei strumenti creativi e comunicativi «[...] scrivere poemi su questo forum (cosa che tra l'altro non ti riesce per nulla) e/o [...] scrivi le tu canzonette che fanno pietà», perché darei soddisfazione alla tua masquerade: sei grottesco, patetico e ciò che esprimi somiglia più al pianto di Pulcinella, che ad una rivendicazione.
Giù la maschera dunque perché - torno a ripetere -il carnevale è a febbraio e a Vecchiano si fa intorno alla statua di Garibaldi, non sulle pagine virtuali della VdS! Tu non sei un disoccupato, ma uno dei soliti 4 o 5 che si travestirebbero persino da cadaveri pur di disorientare il loro uditorio, pur di fargli intravedere nel loro goffo e caricaturale camuffamento un valido motivo di condivisione, pur di indurlo - attraverso l'ingigantimento ad arte di un problema spesso inesistente - a condividere i loro stessi sordidi e biechi interessi.
Ma parliamo invece di cose serie, perché i posti di lavoro che Ikea non avrebbe prodotto sono argomento che mi ha letteralmente stufato: la partita è finalmente chiusa; il coacervo di interessi che ne ha ingenerato l'annoso dibattito può dissolversi nel niente da cui proviene e l'ingessatura che ha condannato un intero territorio ad un lustro di immobilità può essere definitivamente rimossa.
Una volta tanto invece, concordo tout-court con «Cittadino come Pochi» quando dice che «[...] il Comune di Vecchiano non ha più alibi, preoccupazioni, beghe interne» e che può finalmente procedere allo sviluppo turistico; ciò invece su cui non sono per niente in sintonia con lo stesso è l'idea per cui esso debba necessariamente consistere in nuove «strutture ricettive» o che «[...] le nuove opportunità per i giovani con possibile nuova occupazione» debbano per forza ingenerare nuovo fabbisogno edilizio-immobiliare.
Benché sul territorio vecchianese ci siano più imprese edili, agenzie immobiliari ed operatori di servizi connessi all'edilizia, che abitazioni da costruire o vendere, è irragionevole pensare, quando si parla di sviluppo, che esso debba passare per nuove costruzioni; la vocazione turistica passa fondamentalmente per tre filoni di crescita: il primo è la valorizzazione del patrimonio esistente, dalla più piccola e insignificante delle potenziali attrattive, alla più grande; ciò significa non un banale lavoro di riqualificazione da parte dell'Amministrazione Comunale, o almeno, non principalmente, ma più propriamente una riscoperta diffusa da parte di tutti i cittadini di tradizioni, cultura locale, antiche consuetudini, storia del proprio patrimonio monumentale, naturalistico, etc.
Se qualcuno si fa un bel giro nella Camargue (Sud della Francia) e più precisamente in quella straordinaria cittadina che è Saintes-Maries-de-la-Mer, perla di integrazione fra cultura occidentale e gitana, potrà osservare che, oltre ai non infrequenti vurdón, i tradizionali carri zingareschi disseminati ormai a scopo decorativo, campeggiano nei paraggi del porticciolo alcune abitazioni tradizionali, organizzate non proprio secondo lo schema casuale classico di una şatră, ma facilmente affittabili al turista: ho notato che ciascuna di quelle dimore, tradizionalmente denominate "cort", somiglia strepitosamente ai nostri "Falaschi" di Padule che, sono convinto, la maggior parte dei giovani vecchianesi non sa manco cosa siano.
Un altra cosa interessantissima che ho osservato nel Midi Francese e più precisamente nella Linguadoca, è il fatto che non esistono stabilimenti balneari, che ogni spiaggia è rigorosamente libera, e che habitat come le sterminate lagune marittime, un tempo parti del delta del Rodano e oggi pullulanti di una biodiversità straordinaria, si alternano felicemente ai vigneti di Moscato sulle sabbie, agli allevamenti equestri e taurini allo stato brado, alle cittadine medievali estremamente ben tenute, alle attività ittiche molto diffuse: le località di mare, se si fa eccezione per un paio di sparuti casi assimilabili alla nostra Viareggio, non brulicano di cemento e anche laddove la speculazione l'abbia fatta da padrona come in Costa Azzura - dove non trascorrerei neanche un solo minuto di vacanza-, le spiagge sono comunque liberamente accessibili da tutti (leggesi Beni Comuni).
Lungo il fiume Herault, niente di particolarmente diverso dal Serchio, si snodano tanti paesini caratteristici e pullulanti di piccole attività artigianali, ovunque puoi trovare il tipico atelier di pittura ed i negozi vicinali pullulano dovunque a dispetto della presenza nelle località più grosse della rituale GDO, comunque meno aggressiva e ingombrante; ogni azienda vinicola fa vendita diretta dei propri prodotti con degustazione libera, ovunque c'è un ufficio turistico ben attrezzato, a chiunque tu chieda informazioni storiche su un oggetto di interesse - pur piccolo che sia - è in grado di raccontarti almeno in forma minimale qualcosa di preciso.
Magari approfondirò in seguito la tematica in un qualche articolo, se la redazione della VdF avrà la bontà di pubblicarmelo, ma mi piacerebbe - caro «Cittadino come Pochi» - che tu ti lasciassi stimolare nella fantasia e nella riflessione da questi spunti buttati lì sull'onda dell'entusiasmo: il turismo è un settore che si nutre sì di scelte amministrative avvedute, ma anche e soprattutto della cultura, dell'auto-stima, della consapevolezza e della piccola iniziativa privata dei cittadini.
Il secondo filone è rappresentato dall'esposizione del territorio: ogni risorsa deve concorrere a produrre attrattiva e per far ciò non c'è da investire in edilizia, ma in promozione, in cartografia, in narrativa... si tratta cioè di una vera e propria Rivoluzione Culturale, di una riscoperta di tradizioni da trasmettere ad un pubblico, di spettacolarizzare produzioni tradizionali, da creare interesse diffuso attraverso ogni genere di artificio comunicativo e di instaurare un rapporto di simbiosi tra cittadini, di creare una rete stabile di collaborazione e condivisione.
Il terzo ed ultimo filone è quello della creazione e/o intensificazione di circuiti di eventi a cascata di diverso grado di importanza che inneschino flussi occasionali da fidelizzare: dai mercati agricoli e artigianali, ai concerti, dalle fiere alle rappresentazioni teatrali, dalle rievocazioni storiche alle sagre di paese, dalle manifestazioni sportive ai concorsi letterari.
L'attrattiva turistica è la capacità di fa parlare di sé, e non quante e/o quali strutture ricettive offra un territorio: si può fare turismo sul vino e/o l'olio, sulla pesca, sui sarcofagi del 1200, sul falasco, su un festival letterario, sulla lapide del Conte di Alchilberg o su qualunque altra cosa: il 30% degli ingredienti della ricetta sono appannaggio dell'amministrazione, il resto della cittadinanza!
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In risposta a: Vocazione turistica? del 13/9/2011 - 22:43
tutela del territorio
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

14/9/2011 - 0:05

Caro Bruno,
la tutela del territorio è il primo passo, non so quali siano state le circostanze di Marina di Vecchiano, forse sarai meglio informato te, ma so che se ci fosse stata la speculazione prospettata da CTC/Ikea oggi non avremmo un territorio capace di essere plasmato secondo canoni moderni, ovvero basta grosse cattedrali nel deserto, cemento e opere irreversibili che segnano per sempre le aree dove sono insediate.
La convinzione diffusa è che si possa creare sviluppo e lavoro senza deturpare il territorio e senza nuocere alla qualità della vita, inoltre, nello specifico, in piena crisi economica internazionale che per noi significa camminare sul filo del rasoio col rischio default, non credo che generare fonti di spesa sia logico.
Noi in generale abbiamo bisogno di produrre beni e servizi che al momento si possono permettere solo alcuni Paesi virtuosi.
Riscoprire monumenti, ruderi, come stiamo tentando a Ripafratta, potrebbe non portare benefici immediati ma a lungo, lunghissimo periodo comunque sempre più stabilmente.
Da voi avete un parco, avete delle strutture nel parco in via di ristrutturazione, altre in progetto che non porteranno molti posti di lavoro ma che saranno certamente più stabili di altri perchè abbiamo la fortuna di vivere in Toscana, parola universale, conosciuta ovunque e ovunque ammirata non solo per i tanti siti turistici ma anche per quelle radici storiche tipiche dell'essere toscano che tutti conoscono e ci invidiano.
E' vero, a Vecchiano qualche errore è stato commesso, qualche delitto al territorio è stato consumato, alcune attività che oggi farebbero incetta di turisti sono state abbandonate e non sostenute (es. uno per tutti il ristoro da Menotti) ma è sempre e comunque meglio far nulla che far danni irreversibili.
Non è una questione di politica spicciola ma di politica del territorio che se nel tempo è mancata, ora può essere sviluppata e se lo saprete fare servirà il contributo di tutti perchè alla fine il territorio è di tutti.
In questo contesto anche la neonata pista ciclabile può essere un'occasione, basta coinvolgere le persone giuste e anche un'opera apparentemente dedita allo svago può divenire fonte di reddito.
Infine c'è la memoria storica, la tradizione contadina, le ricette, insomma avete tutto a portata di mano, ikea non vi serve e come direbbe qualcuno un c'azzecca nulla con Vecchiano e con l'essere toscano.
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In risposta a: del
1+1+1+1+1+1...
AUTORE: mina vagante
email: -

13/9/2011 - 23:19

cosa si può rispondere a chi semplifica la discussione di ikea si ikea no costruendo ad hoc due schieramneti di persone: chi non ha il lavoro e chi ce l'ha, e a detta del sig. Ghelardi se l'è pure trovato con trucchi e trucchetti? questo modo di ragionare facendo di ogni erba un fascio, costruendo antagonisti e nemici non fa altro che falsare la discussione...
Continuiamo a guardare le ombre incatenati nella caverna e tiriamo le pietre al bersaglio sbagliato.
io rispondo in maniera semplice raccontando una cosa che mi riguarda...
Sabato mattina supermercato sono in fila alla cassa, c'è una discreta fila, ci sarà da aspettare. Naturalmente sono aperte solo alcune casse, d'altra parte è metà agosto, vanno in ferie anche al supermercato...si avvicina il direttore e comincia a distribuire depliant che informano che è attivo il servizio di spesa al volo e ci sono le indicazioni su come si usa questo marchingegno. Le persone allungano la mano, ringraziano e leggono...ne porge uno a me. Errore! Non tendo la mano e dico...no grazie, sono contraria per principio. Mi guarda con aria compassionevole e mi dice...guardi non è complicato. No, non ha capito sono contraria per principio, questo serve ad avere meno bisogno di personale. Ora mi guarda con aria attenta e dice ...si sbaglia, lei potrebbe non fare la fila ...ormai sono partita, ribatto ...lui mi dice ...potrebbe avere un risparmio sui prodotti che compra. Ah eccolo, beccato...certo, dico, il risparmio deriva dall'avere meno personale, guardi a me sta bene pagare un po' di più ma sapere che stiamo tutti lavorando. Gira su se stesso e se ne va...ma una signora in fila alla cassa accanto mi si avvicina e dice...lo sa che non ci avevo pensato, ha ragione, grazie.
Una vittoria di pirro? Un episodio insignificante, sicuramente...non ho cambiato il mondo, non ho risolto il problema della crisi, o della disoccupazione. Ma ragiono, penso, agisco, valgo per uno. Ma quanti uno ci sono nel mondo? 1+1+1+1+1+1+...
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In risposta a: punti di forza del 13/9/2011 - 15:03
Vocazione turistica?
AUTORE: Bruno
email: -

13/9/2011 - 22:43

Ma Vecchiano tutto questo tesoro, dove lo tiene nascosto?
In tutti questi anni l'amministrazione, quali interventi ha effettuato per le attività turistiche?
Ha fatto chiudere addirittura degli esercizi storici come a Marina di Vecchiano.
Il comune mostri le entrate che derivano dal turismo, forse quelle dei parcheggi, pagate da quei poveri pendolari del mare e poi?
Già dimenticavo, i posti di lavoro li porteranno "le serre", meglio stendere un velo pietoso.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Non ci sono più scuse
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

13/9/2011 - 22:15

Caro sig. Ghelardi, anche lei come me deve essere felice, oggi se quello che lei dice è vero è un giorno splendido, il Comune di Vecchiano non ha più alibi, preoccupazioni, beghe interne, Ikea se n'è andata. Ora vedremo quello che non abbiamo visto in 50 anni, sviluppo turistico, nuove strutture ricettive, nuove opportunità per i giovani con possibile nuova occupazione. Certo ora non hanno più freni, le scuse sono finite, dai festeggiamo. Inviterei il Niccolai prodigo di interventi sempre interessanti a indicarci una possibile strada concreta da perseguire per lo sviluppo turistico del Comune più volte portato ad esempio.
Saluti
----------------  RISPONDI





In risposta a: Ikea è morta, che viva Ikea! del 13/9/2011 - 19:57
caro niccolai...
AUTORE: veccianese
email: -

13/9/2011 - 21:04

...spero tanto che pure te un giorno perda il lavoro come è successo a me e tu provi quello che provo io tutte le mattine quando mi sveglio. spero che tu passi le giornate a pensare a come arrivare a fine mese anziche scrivere poemi su questo forum (cosa che tra l'altro non ti riesce per nulla). vedrai che se eri nella mia situazione la volevi ikea e pure tanto. ma te sei fortunato scrivi le tu canzonette che fanno pietà. a me quelli come te mi fanno schifo. VERGOGNATI
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AUTORE: uno che aspetta giustizia
email: -

13/9/2011 - 20:28

. . . i ladruncoli del quartierino. . .

bravi bravi. . .
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In risposta a: Ora è ufficiale IKEA se ne va da Vecchiano del 13/9/2011 - 18:49
Ikea è morta, che viva Ikea!
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

13/9/2011 - 19:57

O Ghelardi, probo lator (una volta tanto) di pia novella! Ora che finalmente il peggior incubo di Vecchiano si è dissolto nel radioso risveglio, si può iniziare a progettare il futuro senza alcun tristanzuolo d'ostacolo al buon senso.
Ora che nessuno - ad eccezione di Tremonti e la sua cricca composta da tue vecchie compagnie di partito - non potrà più mettere le manacce nelle tasche dei vecchianesi, perché non inizia Ghelardi a rispondere alle questioni poste dal sottoscritto alla Cittadina e anche a lui estese? Non è buffo che «a fare impresa» nella sua testa debba pensare qualche ente superiore (come ConfEsercenti che è un'organizzazione sindacale) e non l'iniziativa privata? Pare dunque che nella logica di Ghelardi ci siano imprese degne di poter godere e beneficiare di tutte le attenzioni pubbliche (per le Assicurazioni si fanno leggi ad hoc), dunque di poter abbattere attraverso l'emolumento pubblico o il ricorso coattivo i fattori di rischio, mentre tutte le altre... si arrangiano!
E comunque mi compiaccio, sì: il buon senso ha prevalso sulla cupidigia e gli ingordi e insaziabili rimarranno a digiuno. È una grande, straordinaria vittoria della collettività e dei suoi interessi superiori.
----------------  RISPONDI





AUTORE: Alessandro Ghelardi
email: -

13/9/2011 - 18:49

Ora chi ha sempre remato contro IKEA sarà contento, una email sancisce la definitiva rottura di IKEA su Vecchiano, alcuni ricorderanno ciò che ebbi a scrivere alcuni mesi fa, come ricorderanno l'appello che ebbi a fare al Presidente della Regione Rossi e ai vari Sindaci, ma in particolare al Sindaco di Vecchiano.

Chi ostacolava l'insediamento di IKEA , spesso in maniera pretestuosa sarà contento,tanto per molti degli oppositori ad IKEA che non hanno problemi di occupazione perché i loro congiunti già lavorano anche grazie alle conoscenza diretta od indiretta di chi ha il potere, non pensavano a chi aveva bisogno.

Sara contento il Sindaco di Vecchiano che ha accontentato la frangia più retriva del suo partito e di alcuni altri partiti della coalizione che si opponevano all'insediamento, saranno contenti i cittadini di Vecchiano perché avranno un comune più povero e che tasserà i cittadini se vorrà fornire i servizi,tanto l'amministrazione scaricherà la responsabilità sul governo centrale.

Non saranno assolutamente contenti i cittadini di Vecchiano che si aspettavano dall'insediamento IKEA una opportunità di lavoro,con tutte le altre opportunità che tale insediamento , necessariamente avrebbe portato , così come non sarà contento il comune di Pisa, che sarà costretto ancora a fare i conti con un hinterland che li aggrava i costi senza riceverne alcun beneficio

La Confesercenti , che è sempre stata contraria ad IKEA, speriamo sia in grado, da sola, o con l'aiuto di altre organizzazioni a creare delle opportunità imprenditoriali che diano effettivo sviluppo alla economia Pisana, se piove come tuona non ci sono speranze, ma la speranza è sempre l'ultima a morire; quindi, sperate Voi che avete bisogno.

Alcuni osservatori stanno ancora facendo dei voli pindarici, speriamo che abbiano ragione , ma non ci credo assolutamente, lo scopo è solo quello del millantato credito; chi non avesse a credere a ciò che ho asserito, tra l'altro la informazione mi è stata fornita da fonte ATTENDIBILE questa mattina, hanno gli strumenti e il potere per verificare quanto precedentemente detto.

Ahimè,gente in cerca di lavoro, speriamo solo che un governo locale , abbia la lungimiranza e la capacità di coinvolgere le organizzazioni imprenditoriali per far decollare una volta per tutte il nostro territorio che da sempre ha vissuto sui servizi e sui militari, sarà ancora così? A voi l'ardua sentenza.

Un cittadino Alessandro Ghelardi
----------------  RISPONDI





In risposta a: Al sig. Fulvio del 13/9/2011 - 13:38
La casetta in Canada
AUTORE: Amedeo
email: -

13/9/2011 - 18:38

La speculazione commerciale no, ma quella di edilizia abitativa tranquilli che ci sarà.
Si costruiranno le solite scatoline di cartone, si arricchiranno costruttori e i proprietari degli orti.
Tutti zitti, tutti contenti, ormai sono decenni che va avanti così.
Fin che la barca va...
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In risposta a: Veramente sei tu cara cittadina ... del 13/9/2011 - 13:54
ma mai con voi..
AUTORE: solidale
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13/9/2011 - 18:25

se invece di stà attento ai trattini e i puntini o alle virgole,tu guardassi come per l'ennesima volta ci stanno riprendendo x il c... sarebbe meglio.
ma d'altronde se sei contento così..........
gente felice dio l'aiuti.
io rimango delle mie idee.
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In risposta a: del
caccia: si e per sempre
AUTORE: così va il mondo
email: -

13/9/2011 - 16:38

CACCIA, INCREDIBILE EMENDAMENTO DI MODIFICA DELLA 157:
VIA LIBERA ALL’ABBATTIMENTO DEGLI ANIMALI SU TUTTO IL TERRITORIO, PARCHI INCLUSI


L’iniziativa del senatore Molinari (Terzo Polo) ma con una probabile accondiscendenza generale. Prevista anche la “densità zero”, cioè l’eradicazione delle specie considerate alloctone.
Le associazioni ambientaliste: “Gravità inaudita. Molinari ritiri il testo “stermina-fauna” e i partiti ne prendano pubblicamente le distanze”.


“Un incredibile emendamento del senatore Molinari apre sostanzialmente la caccia, sotto le mentite spoglie del ‘controllo faunistico’, per tutto l’anno e su tutto il territorio nazionale, inclusi i parchi e le altre aree protette”.
Lo dichiarano in un comunicato congiunto le associazioni Amici della Terra, Animalisti Italiani, Enpa, Fare Verde, Lac, Lav, Lipu, No alla Caccia, VAS e WWF a proposito del subemendamento 2.0.400/8 del Senatore Claudio Molinari nel contesto della miniriforma della legge 394/91 sui parchi in discussione in commissione Ambiente del Senato.


“L’emendamento – si legge nella nota - che ha fatto il giro del Senato prima di trovare, appunto nel senatore Molinari del Terzo Polo il messaggero giusto, prevede una clamorosa modifica dell’articolo 19, sul controllo faunistico, della legge 157/1992 sulla tutela della fauna e la disciplina della caccia. Il testo Molinari prevede, tra le altre cose, che l’abbattimento della maggior parte delle specie di fauna presenti sul territorio nazionale, cacciabili o meno, avvenga con il semplice parere obbligatorio (cioè, non vincolante) dell’ISPRA, senza limiti di tempo e di luogo. In sostanza, il controllo faunistico avverrebbe in tutte le zone vietate alla caccia, inclusi centri abitati, parchi, zone di prossimità alle abitazioni private, previo semplice piano da predisporre da parte delle regioni.
Non solo: ma per specie come le gazze, le cornacchie o i cinghiali, nonché per tutte le specie alloctone, è prevista la cosiddetta “densità zero”, cioè l’eradicazione totale da tutto il territorio nazionale o da zone specifiche, considerata la convenienza di avere comunque cinghiali da immettere e cacciare”.

“Sparisce dunque dalla 157 la necessità di utilizzare prioritariamente i metodi ecologici per il controllo delle popolazioni faunistiche e si apre un’incredibile, ulteriore stagione di deroghe regionali, rispetto alle quali sarà difficilissimo distinguere tra attività venatoria, deroghe classiche e nuove deroghe da controllo faunistico.
Ad aggravare la situazione, il fatto che una così clamorosa modifica della 157 avvenga nel contesto di un disegno di legge sulla revisione ‘leggera’ della legge sui parchi, cioè una materia completamente diversa da quella venatoria. Il che dimostra ancora una volta a quanti trucchi ed espedienti si ricorre pur di dare il via libera a norme clamorosamente filo venatorie”
“Una situazione davvero grave, che va fermata subito e per la quale ci attiveremo strenuamente. Chiediamo al senatore Molinari di ritirare senza esitazione un così cattivo emendamento, che peraltro sappiamo provenire da altre origini, e a tutti i partiti di maggioranza e opposizione di prendere pubblicamente le distanze da questo testo “sterminafauna”, non degno di un Paese civile.”
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In risposta a: L'importante é crederci del 13/9/2011 - 10:22
punti di forza
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

13/9/2011 - 15:03

Sono assai divertito da questo battibecco "vintage" tra i don camillo e i peppone del forum.
Mentre Tremonti ci vende alla Cina, il Silvio fugge dai PM anche quando deve solo testimoniare come parte lesa (oggi i Pm gli hanno dato l'ultimatum), lo spread tocca quota 400 e gli altri dati economici sono assai negativi, a Vecchiano riecheggia la favola "Ikea e i suoi posti di lavoro", senza tener conto che l'unico vero punto di forza dell'Italia resta il suo territorio, special modo quello Toscano che da solo vale 1000 monumenti senza contare quelli veri da noi nei secoli costruiti, ma sopratutto senza tener conto che altrove, ma non solo, la grande distribuzione è in crisi nera e piena di esuberi da "smaltire" quasi si trattasse di scarti, invece sono persone, famiglie, sogni e prospettive che semplicemente non avranno un futuro e qui ancora si inseguono le sirene del posto precarissimo all'Ikea.
Nemmeno la pista ciclabile rende uniti gli animi.
Domani si torna a scuola, sempre peggio organizzata grazie alla cura Tremonti-Gelmini con aule da 25-30 bambini, il messaggio è fin troppo chiaro, in futuro si vogliono gli ignoranti perchè meglio addomesticabili e dato che gli è riuscito pure coi colti il gioco si farà ancora più facile anche perchè presto sarà buio alle 4 e col digitale terrestre avuto in concessione gratis dallo stato chi tesse la tela potrà imbambolarci con programmi spazzatura e tritacervello per cui la pista ciclabile sarà veramente inutile.
Non ci salverà nemmeno la Rai che ha ceduto i cavalli migliori e i nuovi programmi ci distrarranno dalla realtà così felici e un po' più americani andremo dritti al default già previsto per il 2016 e la colpa ricadrà sui soliti fessi della sinistra al governo che cadrà e tornerà il cavaliere buono per un'altra serie di buchi di bilancio a spese di tutti gli altri che non sono coem lui.
Buona pedalata
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In risposta a: interpreti e non leggi del 13/9/2011 - 12:36
E ancora cambi discorso
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

13/9/2011 - 14:53

Non sono sicuro a questo punto se debba sillabarti ogni singola questione posta, se inviarti un piccione viaggiatore o se indirizzarti qualche segnale di fumo.
Ho elevato perplessità circa l'atteggiamento sia di T&F che del PD, in particolar modo regionale, sulla condotta rispetto al Tavolo Regionale per la Difesa della Scuola Statale e l'argomento non lascia scampo a digressioni, dunque non si presta a nessuna dissimulazione politica o goffo tentativo di depistaggio.
Quanto alle persone chiamate in causa nel mio post, vorrai comprendere che stiamo scrivendo su un Forum aperto e non scambiandoci corrispondenza privata, quindi che è lecito rivolgersi a chicchessia, oppure ti devo un tributo epistolare e non ne sono al corrente?
Ora se vorrai rispondere puntualmente alle questioni poste, sarò felice di confrontarmi - anche aspramente - con te, altrimenti mi auguro che il tuo transito in questo Comune non si renda ancora fastidiosamente lungo perché apprezzo, stimo e onoro l'avversario, talvolta tributo riconoscimento e rispetto persino al nemico, ma non ai dissimulatori, alle maschere di un carnevale fuori stagione .
Non mi interessa cosa tu abbia votato ne' alle ultime elezioni amministrative, ne' mai: non esiste un concetto moderno di Sinistra che ammetta revisionismi, opportunismi, aperture al liberismo, concessioni illimitate e gratuite alla socialdemocrazia, deviazioni interclassiste e derive centriste... di Sinistra è la focalizzazione politica sui segmenti più deboli della società, la prospettiva di una società che costituisca il superamento del MDP attuale, il rispetto e la salvaguardia ambientale in nome del futuro, un'idea di sviluppo in cui i Beni Comuni si estendano sempre più e illimitatamente fino all'estinzione di quelli privati, nonché la supremazia illimitata dell'interesse collettivo su quello individuale.
Il resto non è per definizione di Sinistra, non produce progresso sociale ma, soprattutto, non c'azzecca niente con l'oggetto del mio primo post, ovvero il Tavolo Regionale...
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In risposta a: libertà di pensiero del 12/9/2011 - 23:44
Veramente sei tu cara cittadina ...
AUTORE: Lettore del Forum della Voce
email: -

13/9/2011 - 13:54

...che consideri noi cittadini (non diciamo più sarchiaponi perchè nessuno di noi sa cosa sono)ma i citrulli ed i baggiani sono altra cosa da noi ed i "solidali" che non usano la lettera maiuscola dopo il punto senza lasciare il trattino; fanno come Zorro ed i cinghiali; lasciano "segni e ciampate"
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