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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com


Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: del
manovre e privilegi
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

31/8/2011 - 10:00

Il governo stà rimodulando la manovra finanziaria che avrà i suoi maggiori impatti dal 2013 ovvero quando questa banda non sarà più al governo de Paese.
Intanto si toccano pensioni, diritti sul lavoro, iva, insomma tutto il racimolabile dalle tasche degli italiani onesti, è ovvio che quando Silvio sostiene di non aver messo le mani in tasca agli italiani, parla a quelli come lui, ma noi siamo gli altri.
Dal "Fatto Quotidiano" riporto un articolo sulla cessione dei diritti delle frequenze in vendita tra poco, leggete e meditate, forse è ora di fare qualcosa di concreto ad esempio boicottare mediaset:
Se c’era bisogno della prova del nove per dimostrare che la vendita delle frequenze digitali sia una cura da cavallo per le disastrate finanze dello Stato, oggi è arrivata la conferma. Il ministero dello Sviluppo economico ha infatti aperto le buste con le offerte dei quattro operatori di telefonia mobile (Telecom Italia, Vodafone, H3G e Wind) pronti a darsi battaglia per conquistare quella porzione di etere liberata dal passaggio della televisione dalla tecnologia analogica a quella digitale. Con una gradita sorpresa: l’ammontare della cifra iniziale è di 2,3 miliardi di euro. Una somma destinata a crescere dato che il giorno dopo partirà l’asta vera e propria e le compagnie in gara potranno effettuare rilanci per accaparrarsi le ambite frequenze. Ad asta conclusa, la previsione che ha avanzato il ministro Paolo Romani è di 3,1 miliardi di euro. Soldi che dovranno essere iscritti al bilancio dello Stato entro fine settembre in modo da scongiurare altri tagli a ministeri e spesa pubblica da parte del Tesoro così come previsto nel Patto di stabilità.

Se i danari delle compagnie di tlc sono più che graditi alle casse dello Stato, così non è per quelli delle televisioni. Come ha scritto il fattoquotidiano.it, per assegnare le sei nuove super-frequenze digitali (i multiplex, in grado di trasportare fino a sei segnali televisivi cadauno, generati anch’essi dalla digitalizzazione dell’etere), governo e Agcom hanno optato per un beauty contest al posto di una normale asta competitiva. Ovvero saranno regalate alle Tv senza nessun corrispettivo in cambio.

“Il buon inizio dell’asta per le compagnie telefoniche è un precedente che rafforza la nostra battaglia”, dice Vincenzo Vita, senatore del Partito democratico, firmatario, assieme al collega Luigi Zanda, di un emendamento alla manovra economica che chiede all’Authority per le comunicazioni di ripristinare un’asta competitiva anche per i multiplex. “Se facessimo così, potremmo racimolare più di un miliardo di euro andando ad alleggerire le misure della Finanziaria ‘lacrime e sangue’ che gravano sui ceti più deboli”, sostiene Vita.

La posizione del Pd è supportata anche dall’Italia dei valori che ha firmato l’emendamento Vita-Zanda e anche dal Terzo polo che, con Italo Bocchino, vicepresidente di Fli, attacca: “Regaliamo le frequenze televisive per motivi comprensibilissimi, perché sappiamo bene a chi devono essere regalate”. Alle televisioni come Mediaset, che entro il 6 settembre dovranno presentare le proprie proposte per aggiudicarsi il diritto di trasmettere su quelle bande per i prossimi 20 anni.

Tornando alla “gara gemella”, quella a cui hanno partecipato gli operatori telefonici, all’asta sono andati i lotti che corrono sugli 800 Megahertz, i più pregiati in assoluto, assieme ai 1800, 2400 e 2600 Mhz. Per quanto riguarda la “banda 800” (quella che ospitava i canali dal 61 al 69 della tv analogica), sono arrivate offerte che ammontano a 1,73 miliardi di euro da tutte e quattro le compagnie in corsa. Sui 1800 si conta solo un’offerta di Telecom Italia da 155 milioni, per i 2000 Mhz non ci sono offerte, mentre per quella 2600, utile per lo sfruttamento al meglio di quella 800, si contano varie offerte di H3G, Telecom e Wind da circa 30 milioni ciascuna.

Ma resta un’incognita che riguarda proprio la banda più pregiata. Per il momento gli 800 Mhz sono occupati dalle televisioni locali “in movimento” verso la tecnologia digitale. Il ministero del Tesoro aveva promesso 240 milioni di euro per lasciare quelle frequenze, troppo pochi per gli editori che ne vogliono almeno il doppio.

Quello che è certo, almeno per il momento, è che il governo non farà nemmeno un euro dalla gara che riguarda Rai, Mediaset e tutte quelle emittenti che hanno interesse ad accrescere la loro offerta accaparrandosi almeno uno dei sei multiplex offerti mediante beauty contest.

“E’ dal 2009 che lottiamo per mettere all’asta anche le frequenze della Tv digitale terrestre”, attacca Vita che ricorda un famoso precedente: quando il governo Amato nel 2001 riuscì a racimolare la bellezza di 26.750 miliardi di lire (quasi 14 miliardi di euro) vendendo, sempre alle tlc, la banda per sviluppare i servizi Umts. Ora, con questa nuova asta, i precedenti sono due. Chissà se il governo continuerà per la sua strada, o se al contrario si convincerà che a pagare i costi della crisi, oltre ai cittadini, possono essere anche le televisioni. Comprese quelle del presidente del consiglio.
----------------  RISPONDI





In risposta a: latino americano.........bò! del 29/8/2011 - 22:49
per la verità
AUTORE: francesco
email: -

30/8/2011 - 21:49

a me sembra che quelle persone che c'èrano si siano divertite....tutto il resto è noia.
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In risposta a: Ex nihilo, nihil del 30/8/2011 - 10:33
Discutere con gli studenti gli articoli di Sofri
AUTORE: professore in servizio
email: -

30/8/2011 - 19:46

Gentile ex professore,
spesso mi capita di citare Adriano Sofri o discutere in classe qualche suo articolo, esperienza che trovo stimolante.

Non sto qui a difenderlo, perché la sua vita parla da sé (autocritiche comprese) e mi sembra che abbia pagato abbondantemente di persona; voglio solo rammentare che Sofri si è opposto sempre e con tutte le sue forze alla deriva del terrorismo quindi è scorretto assimilarlo ai brigatisti.

Ogni tanto mando a memoria qualche bella frase come questa:

"Ci sono giorni in cui si è tentati di infierire. O, ancora peggio, di rinunciare elegantemente a infierire. Sono giorni bellissimi".

Indovini di chi è?

P.S. Per la precisione Sofri non scrive su Panorama da un pezzo, se mai scrive su Repubblica. E poi, se scrivesse sul Corriere diventerebbe automaticamente un pennivendolo al servizio della borghesia?
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In risposta a: Ex nihilo, nihil del 30/8/2011 - 10:33
Piccoli ma significativi passi avanti
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

30/8/2011 - 16:40

Comprenderà, caro Ex-Professore, che mia alla curiosità insaziabile e alla mia mai sopita inclinazione investigativa possa non essere sfuggito quel «Io stessa peraltro» che così su due piedi lascerebbe tradire il genere della sua identità; in psicanalisi è chiamato tecnicamente «Lapsus Memoriæ», ma non sono certo di potermene fidare: a giudicare dal sottile e sagace tentativo di accostare i capisaldi filosofici del Marxismo con le vicende -peraltro indipendenti spesso l'una dall'altra - di certuni personaggi della nostra storia più recente, potrei sospettare che si tratti di una falsa pista abilmente concepita per distogliere le attenzioni dalle questioni più importanti; ne' ritengo che le informazioni latenti contenute nei suoi interventi siano sufficienti a tracciare un esaustivo profilo filologico della sua identità, manifestazioni occasionali talvolta di una certa e marcata propensione matriarcale, talaltra di irredenta e incombusta virilità.
Non l'avverto peraltro - almeno per il momento - particolarmente empatica, ancorché le possa accordare una certa burbera e indecifrabile simpatia, dunque non mi sforzerò di pormi più di tanti interrogativi circa la sua identità, ne' permetterò alla mia vena investigativa di spingersi oltre quanto già detto, lasciando magari al ben più esperto «Indagatore dell'Incubo» il compito probatorio.
Ma proprio in virtù di quell'abile macchinazione filosofica riprodotta nel suo Post, oserei prefigurarmi un'intelligenza ed un acutezza tipicamente femminili: peccato, se così fosse - mi viene in mente - potrebbe spendere più produttivamente la sua femminilità.
Ammetto però di averla decisamente sottovalutata: cari Forummisti, amici di sempre, inverecondi detrattori della prim'ora, avversari leali, nemici giurati e occasionali «Risurgenti d'Ungheria», che come i non morti provano talvolta a formulare le loro patetiche e difformi congetture per rimbalzare e tornarsene al mittente con la coda fra le gambe, l'Ex-Professore/essa non è propriamente fatto della pasta di Ultimo o affini, ed ha un'evidente e raggelante capacità di addomesticare - attraverso l'utilizzo sapiente di taluni interessanti artifici linguistici - la storia e la filosofia ai propri vezzi ideologici.
Il titolo del suo post è un «tutto dire» "Ex nihilo, nihil", «Dal Nulla, Niente» ovvero "Dal niente non nasce niente", personalizzando un'allocuzione latina di Tito Lucrezio Caro che è al contempo la legge di conservazione della materia per le scienze naturali, l'eco, il riverbero poderoso dell'"Horror Vacui" aristotelico e/o sul filo del rasoio, tanto l'idea per cui "non si può ricevere nulla dalla vita se non si offre niente in cambio", o per cui "ciò che dai ricevi", quanto quella per cui "dar campo ci deve sorti' la fossa".
Ed è proprio nell'infelice connubio fra questo titolo denso di significati, e l'accostamento della più importante opera di Karl Marx e una non secondaria di Vladimir Lenin ad un disordinato coacervo di emissari e/o interpreti in qualche modo e in qualche misura ispirati ad esse, che si consuma il perspicace delitto filosofico: in una botta sola, ammettendo tanto candidamente che sordidamente di non aver avuto il piacere di leggere ne' l'una, ne' l'altra, riesce al contempo ad instillare sia l'idea che chiunque si richiami al Marxismo fiancheggi intellettualmente l'eversione di Sinistra, sia quella per cui l'humus culturale rivoluzionario sia fucina di terrorismo.
Mi lasci dire, Professore che lei è un talento naturale, uno stratega di prim'ordine, una delizia argomentativa! Ma, ahimè, le bugie hanno le gambe corte, oltre al naso lungo (sa, prima di leggere Marx ho avuto anche il piacere di appassionarmi più al Pinocchio di Collodi che al Franti di De Amicis) e la bucolica ammucchiata di personaggi dei cosiddetti Anni di Piombo non mi ha convinto per niente, a dispetto del fatto che l'abbia - a sommo studio - trattata in guanti bianchi.
Toni Negri, cresciuto politicamente nell'Azione Cattolica padovana, sarà il fondatore di Potere Operaio e, successivamente, dell'Autonomia Operaia, area politica che si è discostata dal Marxismo addirittura prima del PCI, se mai se ne era resa interprete... oggi lo ritroviamo nelle folte schiere dei Radicali, ospiti a suo tempo di "bella gente" come Capezzone; Adriana Faranda, la postina della Colonna Romana delle BR, contraria - e per questo estromessa - all'uccisione di Aldo Moro, concluderà contestualmente la sua carriera eversiva associandosi a Piperno; Mario Moretti, auto-proclamatosi esecutore materiale dell'omicidio Moro, guarda un po', è figlio di una madre molto cattolica, di un padre genericamente «di Destra» e nipote di due zii dichiaratamente neo-fascisti; Valerio Morucci, fanatico di armi, guerrafondaio, protagonista militare del sequestro Moro e irrequieto compagno della Faranda, oggi si è rifugiato in Casa Pound, sotto l'ala protettrice del Sindaco Alemanno; Barbara Balzerani è una figura controversa degli anni di piombo: non ha mai compiuto di sua mano alcun omicidio, ma poiché in Italia si processano le idee e non i reati primari, non gode - mai pentita, ne' dissociata - degli stessi privilegi degli altri; Adriano Sofri, ospite a lungo del carcere di Pisa, come ben sappiamo ha una sua rubrica sul più intellettivamente inquinante periodico italiano, "Panorama" e, manco a dirlo su "Il Foglio"... il solo Prospero Gallinari proviene da una militanza di Sinistra; molto difficile caro il mio Ex-Professore prevedere dove un essere umano andrà a finire, sulla base dell'humus culturale in cui è cresciuto!
Non solo, ma non bastano le dissertazioni accademiche intorno a Marx per fare di un edotto conoscitore delle sue dottrine un Marxista: neanche il più ortodosso osservante del materialismo storico e dialettico sfugge alla legge secondo cui la «teoria si misura nella prassi» e «il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente» non può essere per effetto di alcun artificio filosofico, di alcun genere di abile sofisma confuso o fatto corrispondere con l'«attacco al cuore dello Stato» professato dalle BR (ma non da LC, tanto per distinguere).
L'eversione di Sinistra, con ogni probabilità abilmente pilotata da qualche benpensante democristiano, da qualche «alto prelato» dei servizi segreti, o da qualche altro irrinunciabile accessorio deviato della «Democrazia Classica Occidentale», non si è mai posta nell'ottica di «abolire lo stato di cose presente», non ha mai messo radicalmente in discussione la proprietà privata dei mezzi di produzione, non ha mai promosso a chiare lettere l'idea di crescita indiscriminata dei Beni Comuni, non ha mai professato l'idea di trasferimento del potere da una classe sociale ad un'altra più rappresentativa e numerosa attraverso l'individuazione di nuove potenziali istituzioni in Comitati di Lotta, in Mobilitazioni Permanenti, in Assemblee Popolari, etc. e la loro investitura di legittimità e rappresentatività in luogo delle attuali, creando invece (e forse inconsapevolmente) i presupposti per il rafforzamento degli odierni rapporti sociali e politici.
Dunque, caro Ex-Professore/essa, perché cercare di assimilare alle BR chiunque non si lasci deliziare dai suoi stereotipi democratici? Dò ragione a Dylan Dog e concordo a pieno con lui quando muove la sua feroce critica a Togliatti, quando denuncia il suo tradimento proprio rispetto a Pietro Secchia, quando in qualche modo strizza l'occhiolino alla "Volante Rossa", così come con lui concordo quando le chiede come si possa pensare di formare una coscienza di Sinistra comminando lo studio di La Malfa (forse per assurdo!); ne possiamo discutere in questa e/o in altra sede, ma pretendere che chiunque sia sfuggito alla sua illuminante e irreprensibile didattica o di chiunque altro vedesse le cose come lei, sia potenzialmente un eversore mi sembra non soltanto un errore di auto-sopravvalutazione, ma anche un accesso senile di determinismo fatalista in ragione del quale tutti i suoi più diletti alunni sono destinati a lasciare traccia di sé nella storia.
Le consiglio - per suo diletto - visto che ormai non ne potrà più trasmettere la geniale intuizione, lo spirito dialettico e l'ineguagliabile potenza, di leggersi tardivo «Il Capitale»: lo troverà illuminante nella sua impareggiabile progressività, disarmante nella sua semplicità... una specie di fulmine a ciel sereno insomma, per la sua capacità di scomporre analiticamente ogni meccanismo del Modo di Produzione Capitalistico e renderlo immanente, conoscibile, dunque delimitarne inevitabilmente la portata sulla base delle contraddizioni socio-economiche che ingenera.
Buona giornata!
----------------  RISPONDI





In risposta a: ...... del 30/8/2011 - 8:10
ci risiamo!!!
AUTORE: "uno"
email: -

30/8/2011 - 11:36

oh...fenomeno...la prossima volta candidati sindaco e ti prometto che ti voto, visto che le intenzioni l'hai bòne!!!
Però visto che al momento sei un semplice cittadino (come me) potresti evitare di criticare a caso e magari dare qualche consiglio ammodo, proponi qualcosa via!!!

SIETE BRAVI SOLO A CRITICARE!!!
----------------  RISPONDI





AUTORE: Lavoratore DIPENDENTE stufo
email: -

30/8/2011 - 10:57

RESPINGIAMO I DIKTAT DELL’UNIONE EUROPEA
RIPRENDIAMOCI IL FUTURO
RESPINGIAMO LA MANOVRA DEL GOVERNO
MARTEDI 6 SETTEMBRE
SCIOPERO GENERALE
promosso da USB - SNATER - ORSA - SICOBAS - SLAICOBAS - UNICOBAS - USI
UNA MANOVRA CONTRO I LAVORATORI, LA GENTE COMUNE, I PENSIONATI, LE DONNE, I PRECARI
Dentro c’è di tutto, dall’attacco alle pensioni alle privatizzazioni, dalla cancellazione del contratto nazionale
alla libertà di licenziamento, dalle privatizzazioni al taglio dei servizi sociali, dal blocco dei
contratti al congelamento della 13a dei pubblici dipendenti.
Tutto tranne quello che servirebbe veramente, ovvero sganciare l’Italia dalla morsa della speculazione
finanziaria, e dai diktat dell’Europa Unita.
Il Governo è riuscito a varare in poche settimane manovre finanziarie del valore di 79 miliardi a luglio
e di 45 ad agosto senza toccare i redditi e i privilegi dei veri ricchi, quel 10% delle famiglie che possiedono
oltre il 50% della ricchezza del nostro paese o quelli che evadono le tasse per oltre 120 miliardi
di euro l’anno, in compenso si rastrellano soldi aumentando ogni sorta di ticket o tagliando
perfino le pensioni di reversibilità agli orfani e alle vedove!!
I nuovi pesantissimi tagli alle Regioni e agli Enti Locali il via alle privatizzazioni di ogni servizio pubblico,
nonostante l’esito del recentissimo referendum, si tradurranno in gravosi aumenti delle tasse
locali e nella definitiva sparizione del welfare, mentre la traduzione in legge del famigerato accordo
del 28 Giugno scorso, firmato anche dalla CGIL, decreterà la fine del contratto nazionale e l’abolizione
di fatto dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori.
IL 6 SETTEMBRE PARTECIPA ALLO SCIOPERO GENERALE DI 8 ORE
CONTRO
• la manovra del governo imposta dall’Unione Europea, dalle banche e dai mercati finanziari
• l’evasione/elusione fiscale, la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio, le privatizzazioni
e le liberalizzazioni, la soppressioni delle festività laiche del 25 Aprile e 1 Maggio
PER
• la cancellazione del debito, il blocco delle spese militari, la nazionalizzazione delle banche e
delle imprese strategiche per il paese
• la difesa dei diritti di tutti i lavoratori e per la regolarizzazione generalizzata dei migranti la
difesa del contratto nazionale, lo sblocco del rinnovo dei contratti
• l’istituzione del reddito sociale, la fine della precarietà, il diritto al lavoro stabile e alla casa
• una legge democratica e pluralista sulla rappresentanza sindacale, per la democrazia sui posti
di lavoro.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Ex nihilo, nihil
AUTORE: Ex professore
email: -

30/8/2011 - 10:33

Mi accorgo che fra i grandi personaggi che ho richiamato alla memoria, nessuno dei quali piace ai miei interlocutori, ho dimenticato di nominarne alcuni, tra l'altro oggi chiamati ad insegnare, come Toni Negri, Adriana Faranda, Mario Moretti, Prospero Gallinari, Valerio Morucci, Barbara Balzerani, Adriano Sofri, ma questi soggetti non erano nei miei programmi didattici, come non c'erano “Il Capitale” o “Stato e Rivoluzione”. Io stessa peraltro ho tentato un approccio a questi due testi ma confesso di averli trovati ben al di sopra della mia portata. Ammiro, e un poco invidio, chi, come i miei interlocutori, ha potuto studiarli e assimilarli e spesso anche citarli; io non ci sono riuscito. Avrei voluto avere studenti come loro (come i miei interlocutori) che conosco solo attraverso gli scritti che inviano a questo giornale e che credo mi avrebbero sicuramente insegnato qualcosa e trasmesso il loro sapere. Ora purtroppo è tardi e sento di non avere più né il tempo né le capacità per apprendere; lo trasmetteranno ad altri. Dico loro solo due cose: se sono giovani non faranno in tempo a ravvedersi, perché in questo mondo che corre alla rovina non ci sarà più chi potrà dimostrare loro di quali errori e di quali equivoci, forse inconsapevolmente, si sono nutriti nella loro breve esistenza; se sono anziani hanno imparato poco dallo studio e dalla vita.
----------------  RISPONDI





In risposta a: serata latino americana del 29/8/2011 - 17:52
......
AUTORE: Cittadino
email: -

30/8/2011 - 8:10

Come la Luminara a San Giuliano...pari...pari....ma fatemi il piacre, a Vecchiano mai qualcosa di bello veramente...solo cretinate e balli in piazza, mai qualcosa di veramente costruttivo, inerente alla cultura toscana o al vivere nella natura. Solo balli in piazza.
Ora vediamo di finirla che la gente vuole dormire, che altrimenti qualcuno con tutto il casino che c'è la sera, il casino lo fà lui!
Inoltre colgo l'occasione di dire al Sindaco, di venire intorno alle 23,30 in piazza P.P.Pasolini, e la mattina presto così si rende conto di cosa schifo c'è in piazza!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Campanilismo del 29/8/2011 - 18:46
campanilismo ??
AUTORE: leonardo bertelli Migliarino
email: -

30/8/2011 - 0:01

Riecco il "cittadino come pochi" che dal suo pulpito straparla.Se c'hai visto ieri a S.Giuliano è perchè volevamo imparare bene come si fanno certe cose prima di provare a farle da noi.Hai visto mai esser costretti a chiedere consigli a quelli come lei....
Comunque a S.Giuliano sono proprio bravi e meritano il successo che hanno...Saluti a tutto il mondo
----------------  RISPONDI





In risposta a: No sciopero!!!!!!!!! del 29/8/2011 - 22:25
no sciopero????
AUTORE: leonardo bertelli Migliarino
email: -

29/8/2011 - 23:46

Sono iscritto alla CGIL dal 1979,cioè da quando ho cominciato a lavorare,e devo dire che sullo sciopero del 6 settembre ho qualche dubbio.Ma dopo aver letto questa lettera quasi quasi i dubbi mi passano;siccome qualche bravone che ci governa ha sottavalutato per ben 2 anni questa crisi ora che i nodi arrivano al pettine a pagare dovrebbero essere come al solito lavoratori dipendenti e pensionati.Caro sig."non sciopero" lei viene a parlare di unità e sacrifici a chi li fa da sempre e che ora vorrebbe vedere la ruota
girare verso le persone (forse lei ?)che evadono e che magari si lamentano pure.La bella favola della potenza mondiale S.Silvio ce l'ha propinata già troppe volte,sarebbe ora che corresse a far compagnia al suo caro amico col.Gheddafi e che se ne andassero insieme dove li avrebbe mandati volentieri A. Sordi.Saluti a tutto il mondo....
----------------  RISPONDI





In risposta a: No sciopero!!!!!!!!! del 29/8/2011 - 22:25
Sciopero contro il mio Presidente del Consiglio.
AUTORE: pedro
email: -

29/8/2011 - 23:31

Attendo che si dimetta.
Sciopero perché deve dare le dimissioni.
Con questo Presidente,amico dei vignettisti e dei comici ha mille
motivi per dimettersi eppure è ancora al suo posto,per continuare a garantire le disuguaglianze, le ingiustizie e i suoi affari.
Tutto il resto non conta.
Destra e sinistra,lavoratori e imprenditori ecc. se la vedranno dopo le sue dimissioni.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Domanda del 29/8/2011 - 19:48
Risposta
AUTORE: costruttivo sempre !
email: -

29/8/2011 - 23:10

Gentile ex professore,il mio intervento era in risposta al suo post "azzeccagarbugli",nel quale,Lei, per dare consistenza alle sue considerazioni, in risposta al post "L'idiota" si riferiva alle esperienze professionali e didattiche,citando testualmente "allievi docili e disponibili all'apprendimento" in antitesi ai "caparbi praticanti dell'inconsistenza".
Il suo post intendeva a mio avviso,e credo di non sbagliarmi, citare quale "esempio negativo" ,per l'appunto, "azzeccagarbugli" chi tende ad esporre nei propri interventi,argomenti "complessi" forse non in sintonia con i suoi ideali formativi,espressivi,della sintassi,paratassi,dell'analisi logica ...
Apprezzo la sua risposta di avvicinamento comunicativo,e non ho spiegazioni esaurienti da esporle se non rammentarci entrambi dei "cattivi maestri" e loro allievi di brigatista memoria, forse anche loro docili e disponibili, così come i pur bravi avvocati parlamentari, Arcore dipendenti.
Non credo negli automatismi della vita, dei "buoni" e dei "cattivi" dove si può essere bravi in certe attitudini ma cattivi in umanità e viceversa.
Vorrei chiudere con empatia,e per alleggerire il nostro dibattito le narro il ricordo affettuoso della mia insegnante deamicisiana: quando si assentava dall'aula, chiamava alla lavagna il capo classe di turno e lo invitava a scrivere a sinistra i cattivi e a destra i buoni.
Io stavo il più delle volte a destra ma poi a partire dai 18 anni sono passato a sinistra.

Cordialmente.
----------------  RISPONDI





In risposta a: No sciopero!!!!!!!!! del 29/8/2011 - 22:25
Sciopero, sciopero!
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

29/8/2011 - 23:06

La solidarietà nazionale? Che la facciano coloro che sono responsabili della voragine in bilancio: finché s'è trattato di accalappiare era tutto buono, ora che c'è da risanare si chiede al proletariato di condividere i sacrifici? C'è chi non ha mai smesso di lavorare per il futuro, chi no ha mai smesso di provare a creare prospettive per i propri figli, ma ad un certo punto si è dovuto scontrare con i grandi interessi finanziari, bancari, assicurativi, immobiliari, con lo strapotere della GDO e altre forme di parassitismo economico-sociale, pronti a fagocitare ogni cosa, a consumare territorio, a spennare tutti i propri polli. E ora? Lo ripeto: inizi a pagare chi non lo ha mai fatto! Comincino a pagare tutte le catene di supermercati (Coop incluse), comincino a restituire i soldi tutte quei grandi soggetti privati che hanno beneficiato del principio dei vasi comunicanti con le casse dello Stato, comincino a restituire il maltolto la FIAT, la Breda-Ansaldo, la Oto-Melara, FinMeccanica, Mediaset o che siano nazionalizzate senza indennizzo e con l'arresto di amministratori e dirigenti.
Altro che scioperino sullo stile CGIL: scioperone alla Francese, paralisi totale di un buon mesetto, occupazione di fabbriche e mobilitazione generale permanente, in dòmo a chi mendica solidarietà e responsabilità che non ha mai concesso a nessuno!
Lo sciopero smette di essere un diritto: ora inizia ad essere un dovere civico di ogni essere dotato di un cervello per pensare! Che al mittente sia rispedito il piantino del coccodrillo!
Ora basta davvero: nessuna rinuncia più a nessun diritto! Sicurezza sul lavoro, rispetto e salvaguardia ambientale, riduzione dell'orario (35 ore pagate 40), abolizione dei contatti fantoccio, del precariato e dei tempi determinati, diritto sindacale... questa è la solidarietà da regalare alla cricca!
----------------  RISPONDI





In risposta a: serata latino americana del 29/8/2011 - 17:52
latino americano.........bò!
AUTORE: UN TIZIO DI VECCHIANO..CREDO COME TANTI
email: -

29/8/2011 - 22:49

Ma te un c'eri mia in piazza a Vecchiano ...è stata una baggianata!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
No sciopero!!!!!!!!!
AUTORE: Non sciopero
email: -

29/8/2011 - 22:25

C'è da sanare la nostra economia, c'è da sanare l'economia mondiale. Non mi sembra il caso di fare la politica del tanto peggio tanto meglio. Ora è il momento di riboccarci le maniche e tutti assieme fare sacrifici economici, per il futuro, per i nostri figli. L'Italia ha avuto momenti economici peggiori, pensiamo al dopoguerra, e gli italiani hanno saputo superare ogni tipo di difficoltà. Siamo una potenza economica fra le prime al mondo e non dobbiamo rischiare di lasciare ai nostri figli un monte di debiti. Anch'io credo che che si sarebbe potuto fare di più e di meglio. ma solo uniti e con sacrifici potremo superare questo difficile momento economico mondiale.
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In risposta a: Ma si pòr sape' cosa voti te? del 28/8/2011 - 20:03
Il voto non c'entra
AUTORE: Pierino
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29/8/2011 - 22:20

I trappoloni in Italia e son di tutti i 'olori, vedi un po cos'é successo al comune di Sesto San Giovanni (caso sig. Penati e compagni).
Chi ti fa discore anco te?
E' tutto un macello.
Vesto 'omune un cià una lira o meglio un ce l'ha mai avuta a senti loro, ma un s'é mai nemmeno dato da fa, aspetta l'elemosina dall'alto e gli é sempre garbato fa er mantenuto.
Io Vecchiano l'accorperei a San Giuliano, si risparmierebbero un sacco di vaini, tanto come ce la fanno a gestì dei comuni più grossi, ce la può fare anche il sindaco di San Giuliano.
San Giuliano é un pò più ricco e si stà meglio anco noi.
Tanto ci si va già a San Giuliano, c'é la piscina, il centro sportivo, dei bei supermercati, le terme, le stazioni, delle belle feste 'ome quella di ieri sera, si vede che i vaini ce l'hanno, un hanno badato a spese.
La 'osa meglio é liberassi di vesta zavorra d'amministrazione, alle piante moribonde, per riprendersi bisogna taglianni i rami secchi.
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In risposta a: Domanda del 29/8/2011 - 19:48
A professo'
AUTORE: Dylan Dog
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29/8/2011 - 21:28

Òra, sur Calamandrei si potemo anco trova' e con Pietro Secchia ci potrei prati'amente 'nda' a nnozze, si pòr di', visto 'he 'nvece di 'onsegna' la Rivoluzione 'Omunista che di lì a po'o avrebbano fatto e' 'ompagni der CLNAI (parlo di 'ompagni perché asparte er Partito d'Azione, vell'artri brodi di Repubbli'ani, Liberali, Demogristiani e Socialisti sono stati ma llì alla greppia, a aspetta' che quelli bòni facesseno 'rlavoro sporco per poi 'mbarcassi 'nsulla nave der potere, 'ome lla storia dimostra ampiamente 'he abbino fatto, 'ndòmo alla Resistenza!) a quer tarambano di Togliatti, che e' Rubli per instaura' 'rsocialismo 'nItalia ni garbavino si, ma anco e' dollari per isdogana' l'amnistia e Governi democrati'i di solidarietà nazionale.
Ci si pòr trova' gguasi anco sur Gramsci, benché lla Via Italiana ar Socialismo m'abbi' sempre fatto sbelli'a' dalle risate, cor su' sostegno suddolo alla sociardimocrazia; ma òra via: si pòr fa' stunia' La Marfa a uno studente e spera' che doventi di Sinistra?
Bèr mi Professore, se tu gni facevi studia' Bordiga, 'nvece di ver manipolo di ciartroni democrati'i (ci levo naturarmente Sandrino pertini, ma no perché politi'amente rappresenti varcosa di parti'olarmente rivoluzionario, ma perché li'era simpati'o e, a ddi' la verità 'un pareva neanco socialista!).
'Un di'o mi'a 'rCapitale di Marchese, per carità, perché e' tu' studenti t'avrebbano mandato lo sai dove?!?, e neanco Stato e Rivoluzione di Lenin, 'che c'avrebbano 'nteso po'o e probabirmente anco te, ma mi v'oi spiega' cosa c'incastra 'on la 'urtura Ardo Moro?
Vesto vi sì che li'è b'onismo, artro 'he la tolleranza verso vello straordinario popolo 'he sono i RomanÍ, i Sinti e i Kalé: per cosa gne l'avresti fatto stunia' rDemogristiano a tu' studenti? Perché l'han fatto fòri?!? Bada bene, a me mi dispiace 'ome li'è ita a 'ffeni', 'un mi fraintende', perché si sarebbe meritato un ber processo proletario, 'nvece d'esse' freddato per mano delle Bièrre su mandato dei su' stessi 'ommilitoni di partito ('he 'nfra ll'artre 'ose en sempre tutti lì ar seggiolone!).
O cosa ci sarebbe da stunia' di Moro e anco di Berlinguerre, 'rcompromesso stori'o?
Vai vai, professore, te lo di'o io 'sa dovevi 'nsegna' tte: sciammia, gremigna e gingillometria, a Arvarde, a Braito' o 'ndove ti pare, basta 'he un fossi stato 'nItalia!
O cchi c'era fra tu' studenti doventati "varcuno" e per di più di sinistra? Un c'era mia varche 'nnacquatoio 'ome D'Alema o Bersani, perché se tu dovessi allude' a gente 'osì che di sinistro c'ha solo la ghigna, allòra sarebbe stato assai meglio se tu avessi fatto 'rgiardiniere!
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In risposta a: Mi piacerebbe.... del 29/8/2011 - 15:05
Domanda
AUTORE: Ex professore
email: -

29/8/2011 - 19:48

Sig. Costruttivo Sempre, credo che sarà difficile spiegarLe il mio concetto di "studenti incorreggibili" perché da quanto leggo nella Sua replica è evidente che Lei ha un'immagine e un'idea morale deamicisiana degli incorreggibili: i cattivi scolari alla Franti del libro Cuore, per intenderci. La mia idea di studenti incorreggibili si riferisce ai cosiddetti "refrattari" intesi come restii all'apprendimento perché boriosi, pieni di sè e confutatori senza argomenti.
Le Sue argomentazioni sono, ovviamente, partite dall'assunto sbagliato, perciò Le cito solo pochi nomi fra i molti esempi di "studenti modello" che ho sempre presentato ai miei allievi e ai quali ho sempre fatto riferimento per indicare come ci si deve comportare ai fini dell'apprendimento e della sua applicazione nella vita.
Piero Gobetti, Antonio Gramsci, Piero Calamandrei, Pietro Secchia, Sandro Pertini, Aldo Moro, Ugo La Malfa, l'autodidatta Maurizio Landini. E, ad esempio supremo, trovi Lei i nomi degli intellettuali che hanno guidato la Resistenza partecipandovi attivamente e di persona. E se vuole potrà trovare anche gli altri, i refrattari, come li intendo io: i boriosi, gli altezzosi, i confutatori senza argomenti, con le loro ideologie e la loro arroganza, che stavano dalla parte opposta.
Quanto alla mia professione, se sono stato bravo o no, non spetta a me giudicare; però fra i miei allievi docili all'apprendimento posso contare ottimi intellettuali, ottimi professionisti, ottimi politici, ottimi cittadini , tutti, manco a dirlo, indiscutibilmente di sinistra; come ne conto altri che hanno trovato le loro strade e le loro professioni, anche prestigiose, ma che, devo dire, refrattari erano da giovani e tali sono restati da adulti. E quando dico refrattari so di cosa parlo.
Come dice Lei, giustamente, la vita segue il suo corso, offre le sue occasioni e presenta le sue sorprese: alcuni fra i miei allievi, restii all'apprendimento e a seguire gli insegnamenti e gli esempi dei personaggi che Le ho elencato sopra, secondo l'affermazione tremontiana che con la cultura non si mangia, sono diventati ricchi. Lei come se lo spiega?
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In risposta a: del
Campanilismo
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

29/8/2011 - 18:46

Nemmeno un commento dalla redazione della VdS sulla bella serata di ieri a San Giuliano, e si che qualcuno di voi l'ho visto presente e molto attento allo svolgimento. Suvvia e un sarete mia un pò gelosi che al di là del Serchio certe cose ancora non riuscite a farle.
Saluti a tutti
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In risposta a: del
serata latino americana
AUTORE: Vecchianese
email: -

29/8/2011 - 17:52

Ieri sera in piazza Pier Paolo Pasolini c'è stata tanta gente a ballare latino: hanno mosso lo scheletro proprio tutti.
Grazie a tutti quelli che hanno lavorato per la riuscita della serata.
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In risposta a: Azzeccagarbugli del 29/8/2011 - 13:03
Allora Professore «Io speriamo che me la cavo»
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

29/8/2011 - 15:32

Lei dimentica qualcosa di importante, Sig. Ex-Professore, anzi, direi di fondamentale: di premettere il suo punto di vista; si ricorda, il famoso Ante Factum, quella non trascurabile prefazione filosofico-metodologica che generalmente si può reperire immediatamente prima di una qualunque trattazione accademica? Ad esempio, prenda un edizione qualunque del celeberrimo manuale «Bontempelli-Bruni», giusto per commemorare una delle più edotte personalità accademiche che la storiografia e la città di Pisa possano ricordare: vuole scommettere che oltre naturalmente all'«Attribuzione» dell'opera, può facilmente risalire anche e preventivamente al materialismo storico e dialettico cui nell'analisi storica il testo fa ricorso?
Non mi sembra che si possa compiere una soddisfacente e corretta «Attribuzione» a partire da un così generico «Ex-professore»: avesse inteso la professione nel corso della sua carriera secondo quello che a mio avviso può essere considerato un ottimo insegnante, oggi non avrebbe difficoltà a «metterci la faccia» e, se non dovesse avere letto soltanto i miei ultimi interventi ricorderà anche che una delle mie più ferme convinzioni è rappresentata dall'epigrafica allocuzione «Stat Rosa pristina Nomine...»; per chi non capisce il «Politichese» (secondo la definizione dal dizionario WikiPeoron), intendevo dire che senza un nome e cognome non esiste alcuna persona e/o personalità da associare ad un intervento, dunque, e a maggior ragione trattandosi di una presunta figura accademica - non esiste neanche il suo autore, dunque ha decisamente poco valore anche l'opinione stessa.
Ma sa com'è, forse mi illudo ancora che ogni insegnante possa somigliare a John Keating ne «L'Attimo Fuggente»... lei sembra invece uno di quei tanti ordinariotti dal frasario fatto che non riesce a raccomandare nient'altro se non «sostanza, figliolo, sostanza; poche chiacchiere!».
Le dirò che anche la parabola manzoniana dell'«Azzeccagarbugli» non è molto originale, ne' di alcun serio interesse se messa in bocca ad illustri «profusori» di mediocrità; le due o tre volte che la mia straordinaria insegnante di lettere al Liceo Buonarroti lo ha indirizzato verso qualche mia presunta mancanza, è stato per me motivo di profonda riflessione e di auto-critica, dunque di crescita: nella stragrande maggioranza dei casi si avevo peccato di aver prodotto congetture, di non aver argomentato una tesi in modo sufficientemente scientifico... condotta che si può a cuor leggero imputare a mezzo Forum, ma non certamente al sottoscritto!
Ma torniamo a noi: pretendere da lei una prefazione ideologica non è affare di poco conto, considerando che pretenderebbe - probabilmente anche dal sottoscritto - ciò che ha sempre preteso dai suoi studenti, ovvero la «sostanza»; in un mondo in cui - a dispetto della dimensione visionaria di ogni devoto Cristiano di assolutezza e immutabilità - tutto è estremamente relativo e costantemente mutevole, sicuramente io e lei avremo non poche difficoltà a metterci d'accordo sul significato di questa parola (o per meglio dire «segno linguistico», come si conviene al buon semiologo).
Ora quando sostiene che «i docili e disponibili all'apprendimento hanno avuto sbocchi apprezzabili mentre i caparbi praticanti dell'inconsistenza sono rimasti prigionieri della loro vanità e non sono riusciti ad affermarsi in alcun modo nella vita se non nell'abbindolare i poveri cristi recanti capponi» lei racconta già una serie di cose molto interessanti su cosa intenda per «sostanza» e le posso assicurare che la sua impostazione, ancorché generalmente poco convincente, è anche decisamente lontana dal mio modo di vedere le cose, proprio a partire dallo scopo che attribuisce all'istruzione.
Le dirò per contro che, a dispetto di quello che si è prefigurato o che si immagina, il sottoscritto ha sempre conseguito un rendimento scolastico clamorosamente elevato e le rare volte in cui non lo ha ottenuto, è stato perché ha deliberatamente deciso di non ottenerlo.
Ma la più grossa e preoccupante - chiamiamola pure - fregnaccia da lei indetta con la massima leggerezza, che mi restituisce la dimensione del suo concetto di «sostanza» è il passaggio in cui sostiene che «[i caparbi praticanti dell'inconsistenza] non sono riusciti ad affermarsi in alcun modo nella vita»: questa affermazione denuncia un'idea utilitaristica dell'istruzione - tipica delle scuole tecniche o professionali -, un'idea in ragione della quale non si deve studiare per il puro e disinteressato amore del sapere e della cultura, ma per ricavarne soddisfazione economico-professionale a ciclo di studi finito.
Ciò mal si sposa con la mia totale e incondizionata adesione al Leninismo, disciplina in ragione della quale «l'ultima massaia di questo Stato deve essere in grado di gestirlo»: l'istruzione e la formazione devono puntare molto in alto indistintamente per tutti e non decretare a priori una difformità di condizioni sociali.
In sostanza il sottoscritto promuove a chiare lettere il tipico curriculum formativo di un Liceo come l'unica strada scolastica eminentemente formativa secondo canoni che non hanno e non devono - se non incidentalmente - avere nulla a che fare con il mondo del lavoro, ma con una significativa discriminante: abolire tutti gli altri ordini di scuola tanto cari anche a questo Ministro della PI per la loro vocazione classista, per innalzare coattivamente il livello di coscienza critica e di rielaborazione individuale di ogni essere umano.
La frasetta da lei pronunciata è decisamente «incriminante» dal punto di vista ideologico: voglio sperare che si sia trattato di una svista da rettificare, ma stando così le cose il suo approccio formativo è tipicamente «bocconiano», aggettivo che pronuncio con sprezzo e grande antipatia.
Può constatare lei stesso dunque come - nella disamina del testo - il sottoscritto sia stato discepolo devoto di una delle più grandi didatte e umaniste che la storia dell'istruzione possa ricordare: sono partito da una sua leggerezza testuale - almeno mi auguro di questo si tratti - per identificarla politicamente...
C'è comunque e infine un ultimo e non trascurabile problema: disgraziatamente il Forum non è una sua classe, ne' alcun Forummista intende esserle alunno, men che meno il sottoscritto; dunque la invito a non dispensare consigli o a non formulare giudizi come se le competesse di diritto in funzione del presunto ruolo che ha ricoperto durante il suo percorso lavorativo, perché nell'opinione «uno VS uno» non si auto-conferisce autorevolezza tessendo le lodi di ciò per tanti anni può aver fatto di lavoro.
Il sottoscritto scrive talvolta post estremamente duri, pesanti o di non facilissima comprensione, ma assumendosene tout-court la responsabilità, non negandosene l'«Attribuzione», aspettandosi nella reazione degli altri Forummisti l'«ira funesta» e comunque, in ragione non di ciò che nella vita fa o è, ma di ciò che pensa e secondo il metodo di trattazione che meglio si adatta all'argomento trattato.
Dunque che lei sia Umberto Eco o Antonio Tabucchi in persona, che sia il Presidente della Repubblica, che sia Carlo Rubbia, che sia Sofia Loren, sappia che non mi commuoverò minimamente per quello che rappresenta, pregiudicandomi l'opportunità di replicarle: finché rimarrà un «Ex-Professore» rimarrà soltanto una figura aleatoria di consistenza trascurabile, quando si darà un nome e cognome, magari le rivolgerò anche i miei cordiali e deferenti «Buon Giorno» e «Buona Sera», ma si scordi che per questo le voglia accordare quella bigotta autorevolezza - quella stessa che il rincoglionito credente domenicale conferisce al prete di turno - in ragione della quale ciò che dice è «oro colato».
E mi illumini su ciò che intende per «sostanza», perché ho la sensazione che nella sua accezione sia sinonimo di accondiscendenza, di prostrazione e genuflessione al sacro verbo pronunziato dal sommo pastore, quella stessa acritica e impalpabile devozione che conferisce a un alunno la docilità necessaria per divenire un adulto ruffiano, capace di insinuarsi, per farsi ben volere dai potentati e farsi promuovere ai livelli più alti del percorso professionale, ciò che a Vecchiano si identifica letteralmente con un «Leccaculo»!
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In risposta a: Azzeccagarbugli del 29/8/2011 - 13:03
Mi piacerebbe....
AUTORE: costruttivo sempre !
email: -

29/8/2011 - 15:05

Gentile ex professore,sarebbe molto illuminante conoscere anche le opinioni dei suoi ex allievi,in particolare quelli definiti "incorreggibili".
Non metto in dubbio la sua esperienza e le sue capacità ex didattiche, ma reputo le sue considerazioni, che al lettore poco attento potrebbero apparire come delle conclusioni, inadeguate e fuorvianti.
Guardi che la storia e la vita sono colme di alunni "incorreggibili scolari" e poi in seguito, di elevata umanità.
La mancata affermazione nella vita è un giudizio parziale, preclude le possibilità che le presunte affermazioni di vita non possano un giorno arrivare, oppure che le affermazioni della vita siano definibili e catalogabili.
Altrettante menti sopraffine, scolari integerrimi, sono al servizio delle peggiori mafie.
Ci sono molti fattori che rendono questa vita terrena una vita da vivere, tra questi la possibilità che ciascuno di noi nel tempo possa modificare il carattere e le relazioni con il prossimo.
Esempi:una buona moglie,un lavoro gradevole,le amicizie,le religioni ,la politica,l'ambiente dove si vive,i drammi familiari.....ecc.
La polemica individuale su questo forum, connesse alle sue esperienze professionali e didattiche non le considero all'altezza e poco educative.
cordialmente.
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In risposta a: Pescatori incivili del 27/8/2011 - 18:06
pescatori ma di osa
AUTORE: e ninna er bimbo un vo dormi
email: -

29/8/2011 - 14:15

..e ti devo da ragione sono proprio degli incivili quei pescatori che dici te un son mia tutti uguali anche se su quelli boni io un ci metterei la mano sur foo era meglio quando s'andava a fa ranocchi sur gorello noi un ci si lasciavano le sacatoline prastia o di polistirolo sulla via a limite ci si lasciava er foglio der pane cor pomodoro che ci preparava la Ida per fa merenda be mi tempi te Massimo m'intendi noi un si pescava mia co le anne di arbonio e s'andava dar pini e se c'incastrava si omprava velle di bambu senò allimite si facevano da noi e come ar solito si troncavano sempre ma era un divertimento anco vello via vado a fa una girata in bonifia prima che ci levino anco vella tanto a san giuliano fanno la luminara loro si che sono avanti si allenano gia a accende le andele perche se va di vesto passo si ritorna presto anche a quelle un saluto a Massimo c'e' e gia che ci sono anche alla draga che e dimorto simpatia lei fuma e va aballa il merenghe alle sagre finche pole tanto tra poo ci leveranno anche velle e cosi noi si riva a pesca i ranochi.............bonaaa
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In risposta a: L'idiota del 29/8/2011 - 1:49
Azzeccagarbugli
AUTORE: Ex professore
email: -

29/8/2011 - 13:03

Nella mia lunga carriera di insegnante ho incontrato molti studenti che, impreparati, cercavano di menare il classico can per l'aia credendo furbescamente di imbrogliare il professore. Il professore, ché non si è tali senza un lungo curriculum di cultura e d'esperienza, capiva immediatamente l'impostura e non si lasciava raggirare liquidando l'allievo con la solita raccomandazione: sostanza, figliolo, sostanza; poche chiacchiere!
Devo dire che nella mia lunga esperienza sono riuscito a correggere in molti casi tale costume così come ho dovuto lasciare al loro inutile destino gli incorreggibili. Destino che ho potuto qualche volta verificare nell'età adulta dei miei ex allievi: i docili e disponibili all'apprendimento hanno avuto sbocchi apprezzabili mentre i caparbi praticanti dell'inconsistenza sono rimasti prigionieri della loro vanità e non sono riusciti ad affermarsi in alcun modo nella vita se non nell'abbindolare i poveri cristi recanti capponi.
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In risposta a: Politichese?!? del 28/8/2011 - 17:30
si politichese
AUTORE: web lettore
email: -

29/8/2011 - 11:50

POLITICHESE nella mentalità medio bassa (la mia) è definito e concepito come:


"Lessico complicato finalizzato a distoglere l'attenzione sulle reali questioni!"
"Lessico che non comunica quanto desiderato oppure che volontariamente non vuol comunicare ma solo confondere le idee".

ed altresì:

"Lessico incapace e inadato di comunicare alle masse! (se non per fregarle)"

e per concludere:

"Lessico logorroioco stancante di volantaria domostrazione di superiorità che ha l'unico risultato di far considerare le persone l'esatto opposto di ciò che si ritengono".

I GRADI E COLTI ORATORI HANNO SEMPRE UTILIZZATO FRASI SCHIETTE E SINTETICHE O COMUNQUE SAPEVANO ADATTARE IL LINGUAGGIO ALLE SEDI OPPORTUNE E AI CONTESTI OPPORTUNI.

E' PER QUELLO CHE SONO STATI GRANDI ORATORI.
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