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AUTORE: Icchise-icchise-elle
email: -
17/8/2011 - 14:34
.... caro Max lassa perde "l'argomaneto" noi ed il nostro Sindaco Lunardi siamo l'uva e te siei la vorpe: fattene dun'idea e ve' ar rmare 'ome fanno 'ntanti, poi alla rinfrescata..se ne parlerà; se ne avrai ancora vollia, deretta!!!
piesse, le prossime elezioni saranno sempre in primavera e l'uva a Vecchiano per te e per voi(volpi) sarà sempre acerba.
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In risposta a: accetto il consiglio del 17/8/2011 - 12:25
E fai bene...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]
17/8/2011 - 14:28
...a dire quello che pensi, Dio ce ne scampi e liberi: non sarò certo io a impedirti di esprimerti! Tuttavia se mi chiami in causa o lo fai per trovare una legittimazione a quello che dici, o per «stuzzicare il can che dorme» e in tal caso ti devi aspettare «l'abbaiotto», come minimo.
D'altra parte, a meno che tu non ti sia firmato con una nickname diversa, l'unico contributo che mi sembra (e sottolineo "mi sembra!") tu abbia dato ad una discussione in cui il sottoscritto non aveva minimamente messo bocca, sia stato: «Ma te Oraolo di vesto e di vello, ma un ti eti mai? Metti bocca su tutto peggio der Niccolai. Anco te fai parte de la famiglia dei sapientoni?».
Non credo sia un limite esprimersi in Italiano corretto e cercando di addentrarsi nel profondo delle problematiche. Vedi bene però che sulla Marina di Vecchiano - dacché ho iniziato a scrivere sulla VdS - sono sempre intervenuto molto poco: non ho mai vissuto quel luogo come meriterebbe se non per un paio di puntatine l'anno, dunque parlerei senza cognizione di causa.
In linea di massima sono d'accordo con chi sostiene che debba essere lo specchio fedele di una riserva naturale, selvaggia e incontaminata, ma capisco innanzitutto che non lo sia o non lo sia del tutto, e che l'interpretazione su cosa debba essere la sua urbanizzazione è molto vaga e controversa; se ti può consolare ti dico tuttavia che se dipendesse dal sottoscritto qualsiasi forma di turbamento all'eco-sostenibilità del luogo sarebbe rimossa immediatamente ed il rapporto uomo-natura sarebbe rafforzato non poco.
Disgraziatamente però, non solo non dipende da me, ma peraltro - come ho già accennato - è un luogo che mio malgrado frequento raramente: le poche volte che mi capita di andare al mare ripiego generalmente sulla «spiaggina» di fronte a Piazza delle Baleari a Marina di Pisa, ambiente meno sublime e stupefacente, ma senz'altro più a misura delle necessità dei miei figli.
Per il resto le poche giornate festive che io e la mia famiglia possiamo trascorrere tutti insieme in capo a un anno sono generalmente all'insegna della montagna, del tracking e dei glaciali specchi lacustri d'alta via.
OK? Un saluto, Zoraccio
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AUTORE: Tito
email: -
17/8/2011 - 14:20
Ricordo al sindaco Lunardi la promessa fatta per i primi cento giorni del suo mandato. Forse l'ha dimenticata? Forse è una promessa da marinaio? Mancano pochi giorni alla scadenza dei cento giorni. E se dal buon giorno si vede il mattino fra pochi giorni lo sapremo.
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AUTORE: Max
email: -
17/8/2011 - 14:08
Mi sarei aspettato un'intervento da parte del nostro sindaco Lunardi, visto che l'argomaneto ha riscosso molto interesse.
Dove sono i vigili urbani la sera insieme ai carabinieri? forse mancano i fondi per poterli utlizzare anche nelle ore notturne? o magari ci fate sapere meglio come vengono impiegati? visto che la gente sfreccia sulle strade come dei missili e non si preoccupano neanche di vedere i cartelli di divieto di transito (vedi via della bozza) dove passano mezzi sopra dimensionati? oppure volete che vi porti in giro per i paesi a far vedere gli angoli nascosti dove decine di ragazzini fumano spinelli in libertà? se queste cose si vedono noi cittadini sarebbe l'ora che iniziaste a vederle anche voi....non preoccupatevi se magari fermate qualche figlio di gente nota che si spinella all'insaputa dei genitori....il voto ormai l'avete preso.
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AUTORE: Zoraccio la coscienza
email: -
17/8/2011 - 12:25
Accetto il consiglio e ci metto la i comunque non conta come si scrive ma conta cosa si scrive specialmente se si va al sodo della faccenda senza tanti fronzoli e tanta professoraggine.... all'intelligenti gli basta poche parole per intendere e anche all'analfabeti gli basta poche righe per spiegarsi.....se poi le parole che si scrive mettano il dito nelle coscienze un pò sporchine allora viene subito fuori qualcuno che ti da dell'ignorante e allora vuole dire che hai picchiato proprio dove gli sente......... Io ci provo a dirle le cose e sono sicuro che qualcuno intende anche se fa finta di niente
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In risposta a: ho Sante! ma se i primi dissuasori funno missi.. del 16/8/2011 - 20:52
Bravi..
AUTORE: Nodiesa
email: -
17/8/2011 - 11:46
Ora si che le macchine entrano meglio nei giardini della gente... siamo proprio di NODIAA...!!
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In risposta a: controlli assenti del 16/8/2011 - 14:09
Cu.Cu..!!
AUTORE: Idargo
email: -
17/8/2011 - 10:45
I controlli sono assenti causa il caldo.stare sotto il solleone non è una cosa facile.. meglio un bel bicchiere di spumina bionda che fermare quelle macchinacce calde..!!! un Consiglio.? mettetevi in V.della Bozza a fermare tutti quei camionacci che sene fregano del divieto vedrete che in una settimana risanate il bilancio comunale.. PREGO..!!
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In risposta a: La massima der giorno avanti del 17/8/2011 - 0:04
Sempatio..!!
AUTORE: Idargo
email: -
17/8/2011 - 9:54
Caro Dylanne Dogghe ma quanto chiacchieri ... Noi si chiede solamente più servizi in generale.. basta vedere quando ti affacci e trovi Edicola,bazar,bar tutti disabitati... ma te un ideta tela sei fatta..??E poi non è bello arrivare al mare e NON trovare un Buo dove mettere la macchina..Ps dico macchina perchè io quando vado al mare poro ombrellone sdraietta borsa frigo .. sai io un melo posso permette L ombrellone del OASI..(oasi da ristrutturare perchè fra pooo cascano anco velle.) bona
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In risposta a: ho Sante! ma se i primi dissuasori funno missi.. del 16/8/2011 - 20:52
ALTRITEMPI...
AUTORE: Sante
email: -
17/8/2011 - 9:10
Te Parli Siuramnete dei dissuasori di ghiecianni fà ma i tempi son cambiati caro bello fatti un bel giro per le città e vedrai che tu tu tu tu come dici te ullo fanno più...!!!te parli perchè siuramente sei di Nodia..!! Ps: sai li c'è l' aria intelligente...!!
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AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]
17/8/2011 - 0:12
Scusa se mi permetto, ma quando citi il mio cognome a sproposito, vedi almeno di scrivere «coscienza» e non «coscenza» perché sennò sembra proprio che tu le chiami, sai?!?
Potresti fare almeno lo sforzo di scrivere correttamente l'intestazione del Post, così che non ci si debba fare anticipatamente l'idea che, oltre a contenere delle fregnacce, sarà anche scritto con i piedi.
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AUTORE: Dylan Dog
email: -
17/8/2011 - 0:04
A Marina di Vecchiano par che sii scoppiata 'nepidemia di cistite: 'nmare 'un ci vòr più piscia' nissuno ché han paura di 'ntrugolassi e bocchese'.
Le soluzione en due: o si fa un be' referendume per vede' di 'ostruicci una città da 20.000 abitanti, 'ome gni garbava a socialisti nell'anno '70, o 'nse'nò si pòr sempre fa una volata all'Ovaio 'he lì dice lla Kea 'he una ghiecina di bagni ce li 'nfilerebbe! E pare strano ma anco stavì è una 'osa 'he garba a socialisti.
Un vo'ranno mia doventa' 'rpartito de gabinetti, òra che rGabinetto più grosso 'un n'ariesce più d'agguantallo e gni tocca accontentassi d'un par di Ministretti, uno a porta' avanti la tradizione di famiglia di ru'fola' 'ndelle tasche dell'artri e un artro 'he a son di 'a'mina' all'altezza delle tasche è doventato tascabile?
RISPONDI
In risposta a: ho Sante! ma se i primi dissuasori funno missi.. del 16/8/2011 - 20:52
boccaloni
AUTORE: Zoraccio la coscenza
email: -
16/8/2011 - 23:35
Ma te Oraolo di vesto e di vello, ma un ti eti mai? Metti bocca su tutto peggio der Niccolai. Anco te fai parte de la fmiglia dei sapientoni?
RISPONDI
AUTORE: Dylan Dog
email: -
16/8/2011 - 22:51
Se e bugiardi volasseno per porta' mangia' a Berlusconi ci vo'rebbe lo Sciatto'. E socialisti invece rima'rebbano a ghieta perché 'un si 'onosce niente 'he ci possi porta' a quell'artitudini!
RISPONDI
AUTORE: Oracolo "persuaso"
email: -
16/8/2011 - 20:52
...all'imbocco di Nodia (dalla provinciale ar rCircolo ARCI) ed essendo stati i primi a chiedelli chi stava li davanti; funno anco e primi a dissuadessi d'avè fatto la rihiesta e di 'onseguenza funno e primi a dinni ar rSindao di levalli perchè la notte d'istate 'olle finestre aperte liera sempre un: trotron-trotron-tototron e siccome rSindao ormai aveva speso, unli voleva levà; allora 'osa fenno quelli che unni riesciva dormì dar rbaccano der trototron continuo..levonno da se du' pezzi 'ndove passavino e 'ami e le tumobili perun senti rcasino notturno e visseno felici e dormienti.
..così liera la 'nzifona!
bona
RISPONDI
In risposta a: controlli assenti del 16/8/2011 - 14:09
È vero...
AUTORE: Dylan Dog
email: -
16/8/2011 - 20:12
...ma te Macchese durela a dda' ragione ar Piddielle e vedrai vanti ne vedi di 'ontrolli sur te'ritorio!
RISPONDI
In risposta a: Vero..!! del 16/8/2011 - 18:40
Ribotta..
AUTORE: Sante
email: -
16/8/2011 - 19:49
Un tempo al Vecchio Sindaco Pardini fu chiesto di mettere dei Dissuasori in Via della Bozza... ma lui bocciò subito la proposta.!!! Ps: tanto lui và con il Trattore.!!
RISPONDI
AUTORE: tito
email: -
16/8/2011 - 19:18
Tutti hanno fa dire di Marina di Vecchiano dei parcheggi dei servizi igenici ecc........ Ma la puzza che viene dal depuratore e arriva fino in via Magagna non la sente nessuno? Ma è più salubre l'aria che respiriamo o il parcheggio delle macchine?
RISPONDI
In risposta a: controlli assenti del 16/8/2011 - 14:09
Vero..!!
AUTORE: Idargo
email: -
16/8/2011 - 18:40
Anche in via della Bozza c'è il divieto di transito per i camion eppure sfrecciano indisturbati...!!! vedi tutto il mondo è paese.
RISPONDI
AUTORE: max
email: -
16/8/2011 - 14:09
Gradirei conoscere le cause per le quali il nostro comune è privo di controlli da parte delle forze dell'ordine dopo le 21.00 della sera.
I carabinieri del nostro comune vengono dirottati su altri servizi siti in Pisa e quindi impossibilitati nell'effettuare controlli nel comune, dei vigili urbani la sera dopo cena manco l'ombra , che non si vede una pattuglia della polizia aggirarsi nel comune sarà una vita....e cosi regna sovrana la delinguenza indisturbata , la prostituzione,lo spaccio della droga e piu ne ha piu ne metta, come cittadino non mi sento affatto tutelato.
Episodi di alta velocità si manifestano tutte le sere sulle strade del comune nonostante poche giorni fa si siano manifestati diversi incidenti mortali.
RISPONDI
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]
15/8/2011 - 11:35
Caro «Cittadino», non ho la pretesa di modificare le tue convinzioni, ne' di invitarti a camminare su terreni di discussione più ampi, ma sicuramente quando sostieni che «[...] sulle festività il problema è anche peggiore perché implica menzogna e malafede da parte degli operatori turistici, che piangono miseria ma sono sempre lì, nessuno chiude, anzi ne aprono sempre di nuovi; segno che l'attività è redditizia. Solo da Torre del Lago a Forte dei Marmi ci sono circa 400 stabilimenti balneari e migliaia fra alberghi, pensioni, agriturismi bed and breakfast e affittacamere», dovresti impossessarti di strumenti di discernimento più puntuali e precisi, evitando di utilizzare la logica di «'ndo' cojo cojo».
Non si può considerare ogni singolo operatore turistico alla stregua di tutti gli altri, sia per tipologia di attività, sia per redditività, sia per produzione connessa di posti di lavoro, sia per modalità di posizionamento rispetto al territorio, sia infine per tipologia e classe di accoglienza.
Stabilimenti balneari (e se vuoi Stazioni Sciistiche) sono forme a mio avviso indebite di appropriazione speculativa del patrimonio comune che mettono spesso in condizione un operatore di guadagnare nel giro di pochi mesi ciò che un operaio non è in grado di guadagnare in un anno.
Per quanto concerne invece le altre forme di insediamento ricettivo, le proiezioni sono ben lungi dal modello cui ti riferisci: facendo eccezione per le grandi strutture alberghiere, solitamente appendici proprietarie di grossi gruppi finanziari organizzati in società di capitali, corrispondenti più o meno al Fast Food nella ristorazione e capaci in genere sopportare le intemperie di una crisi economica o perché sono state concepite appositamente per andare a pieno regime produttivo in un certo numero di anni, o perché hanno «le spalle ben coperte» o infine, perché fungono da poli di riciclaggio di denaro sporco proveniente da attività come minimo discutibili, quando non da ammortizzatori fiscali per la peggiore industria edile-immobiliare, tutte le altre strutture rappresentano un passo avanti nel superamento del più diffuso modo di ottenere profitti da una proprietà immobiliare, pur modesta che possa essere.
Creare un B&B a partire dalla disponibilità di qualche stanza, significa creare un polo di attrazione economica e, potenzialmente posti di lavoro; quest'ultima potenzialità viene generalmente meno nel caso di B&B non professionali cui però viene estesa la prima delle due caratteristiche.
Mi sembra auspicabile che prima o poi si arrivi al superamento della proprietà, prima fra tutte quella immobiliare, laddove è ragionevole pensare che la «casa» sia un bene di primaria necessità e il diritto all'alloggio non può essere condizionato dall'effervescente mercato delle speculazioni edilizie; ma nel frattempo l'utilizzo realmente produttivo della proprietà immobiliare (la ricettività ne è il miglior esempio) rappresenta al contempo l'eliminazione di un privilegio tipicamente feudale che è la «rendita immobiliare», induce presenze sul territorio e occupazione.
Ciò vale anche per alberghi e pensioni di piccole dimensioni, nonché ovviamente per gli agriturismi: questi ultimi sono una risposta efficace alle problematiche dell'agricoltura da ogni punto di vista.
Grazie all'introito turistico le strutture agri-ricettive possono restituire stagionalità alle proprie colture, coltivare utilizzando tecniche tradizionali e non avvalendosi dell'ausilio di acceleratori chimici di produzione (il parallelo vale ovviamente anche per l'allevamento e la silvicoltura), ri-educare ai corretti modelli di alimentazione e soprattutto distogliere le attenzioni dell'acquirente dalla GDO, nonché costituire un circuito commerciale alternativo per tutto il settore.
Non credo sia un gran male che possano esistere realtà in grado di spiegare allo stesso tempo al turista o al consumatore che la pesca o la ciliegia si mangiano solo in estate, o che l'albicocca non è buona se è soltanto bella da vedersi; un terzo della produzione agricola toscana (e non solo), in virtù delle pessime abitudini alimentari acquisite, della de-stagionalizzazione, della pessima coscienza individuale formatasi al divino insegnamento del supermercato, finisce in scarto non appena è stata colta dall'albero.
Le strutture agri-turistiche serie, non soltanto si approvvigionano dalle propria produzione agricola, non soltanto distribuiscono prodotti genuini, non soltanto hanno funzione didattica presso consumatori e turisti, ma riequilibrano l'intero settore, grazie alle più recenti disposizioni di legge che la Regione ha introdotto perché quella parte di fabbisogno non coperto dalla propria produzione deve essere soddisfatto nell'ambito della filiera corta e non alle rituali e proibitive condizioni che di solito la GDO impone ai produttori.
Le piccole strutture ricettive inoltre, siano esse di natura agricolo-rurale, che di accoglienza tradizionale, possono costituire un ponte importante verso il territorio, verso le risorse e le bellezze circostanti, a patto naturalmente che l'operatore sia dotato di una buona cultura e di una profonda e sentita conoscenza dell'area in cui si è insediato, dunque una potenziale fonte di promozione per tutti gli altri generi di attività produttiva.
La debolezza strutturale di queste attività è però rappresentata da un livello di calendarizzazione oculato, perché se è vero (ma non lo è del tutto neanche lì) che se le strutture di accoglienza di massa del turismo più generico - come gli stabilimenti balneari - possono non conoscere crisi, è invece irragionevole pensare che tutte le altre strutture ricettive seguano lo stesso destino.
La Finanziaria 2011 passerà alla storia come provvedimento chirurgicamente partorito contro l'economia toscana e del Lazio, uniche regioni per le quali e in virtù del settore turistico, era stata prevista una crescita economica nel prossimo quinquennio: l'accorpamento delle festività, sicuramente bramato dall'industrietta del Nord-Ovest, forse convinta di potersi mettere in competizione con la Cina, non porterà alcun beneficio alla PMI italiana, inasprirà le tensioni sociali in maniera drastica e ridurrà la capacità di sviluppo turistico sia per quelle regioni che già ne potevano tessere le lodi (prima fra tutte la Toscana), sia per quelle in procinto di adottarne uno proprio.
Dunque in un maldestro (ma soprattutto apparente) tentativo di restituire ossigeno alle PMI del Nord-Ovest, o più semplicemente, nel riproporre l'ennesimo programma di sostegno alla grande industria privata italiana, agli interessi finanziari, immobiliari e della GDO, e mentre la Cina dopo quello americano si sta letteralmente comprando il debito pubblico italiano (che un bel giorno mi auguro FIAT, Breda-Ansaldo, FinMeccanica, Mediaset e compagnia cantante possano ripagare, visto che non la spesa sociale, sanitaria o per l'istruzione sono la causa dell'indebitamento), questo provvedimento assesterà un brutale colpo al turismo (di riflesso anche ad una moltitudine di altri settori) che è e sarà al contempo l'ennesimo attacco al diritto del lavoro e sindacale.
Mi aspetto una stagione di dure battaglie di piazza, altro che assunzione di responsabilità civica, come vorrebbe l'imperturbabile interclassista evidentemente dedito a qualche attività nelle grazie di questo Governo (assicurazioni, speculazioni finanziarie, etc.): c'è solo da chiedere alla CGIL se intende finalmente avvicinarsi alle rivendicazioni dei lavoratori, restituirsi un consenso classista riconnettendosi ai COBAS e alle realtà sindacali di base, o se intenderà continuare sulla strada dell'accondiscendenza già imboccata tanto tempo fa.
Sono d'accordo con l'amico Pedro: in questo momento la priorità è rispedire Raffaele Fitto, Gianfranco Rotondi, Renato Brunetta, Mara Carfagna, Annamaria Bernini Bovicelli, Elio Vito, Umberto Bossi, Giorgia Meloni, Roberto Calderoli, Aldo Brancher, Michela Vittoria Brambilla, Franco Frattini, Roberto Maroni, Francesco Nitto Palma, Ignazio La Russa, Giulio Tremonti, Paolo Romani e naturalmente, dulcis in fundo, Silvio Berlusconi in quell'oscuro e settentrionale antro ipogeo, quell'inusitata e sotterranea rete assimilabile alle mitologiche «Miniere di Golconda» che li ha vomitati nella società civile insieme a tutta la propria inconsistente maggioranza parlamentare ed al proprio turpe consenso (ormai svanito del tutto) nel Paese, onde che ci precipitino più in basso di quanto già non abbiano fatto.
RISPONDI
In risposta a: Rincari di Prezzi del 14/8/2011 - 10:05
Olazione
AUTORE: Er Vernaoliere Incrociato
email: -
15/8/2011 - 10:32
In tenpi non moderni si usava fare colazione in casa. Latte del contadino con vacche munte in paese compreso il sugo accanto alla stalla. Pane posato abbrustolito con marmallata fatta in casa nella tazza grande, caffè al bricco. Poi c'era er pane col pomodoro o col burro. Poi siamo diventati signori è arrivata la colazione all'americana che è guasi in desina, il cappuccino con le paste scongelate e anche il barista un deve sape fare solo e ponci anche il cappuccino. Bei mi tempi quando mi madre mi chiamava: colazione e pronta, odore del pane abbrustolito e la marmallata er burro. E quando la sera andavo a prendere il latte dalla Carola. Per non parla del raglia del miccio e del canta del gallo. ora siamo diventati moderni, siamo ameriani anche nel dare il nome alle portate. saluti anco al bimbo un vò dormi la olazione fatela casa cosi calino anco e prezzi e amentino e varini in tasca e si toglie er disturbo a velli che un'an voglia di lavorà ma di riscote si speriamo che a vecchiano venghino una 25cinquina di bari osi e prezzi calino e i baristi aumentino ma di velli veri
RISPONDI
In risposta a: Luci e ombre di un buon ragionamento del 14/8/2011 - 21:37
Chiarimento.
AUTORE: Cittadino
email: -
14/8/2011 - 23:37
Non mi assilla il pensiero di trovare consensi come accetto di non trovarne. Mi basta esprimere opinioni, senza troppe parole, senza troppe citazioni e cerco di stare strettamente al tema. Non divago e non vado mai a cercare esempi forestieri, mi limito a pensare a quello che ciascuno può fare a casa propria. Do grande valore solo alle 3 ricorrenze fondanti e fondamentali della Repubblica Italiana e le commemoro con gratitudine e rispetto. Quando ho parlato dell'accorpamento delle festività intendevo dire di “tutte - eventualmente- le festività”. Perché accorpare solo quelle civili è per me uno spregio alla dignità nazionale e un inaccettabile atto di deferenza e di sottomissione. Se l'articolo 7 della nostra Costituzione è ancora un impegno reciproco cominciamo a farlo valere, ché i governi Italiani non lo hanno mai fatto.
Sul resto non ho niente da precisare, mi pare abbastanza chiaro così com'è.
RISPONDI
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]
14/8/2011 - 21:37
Caro «Cittadino», concordo con te su un bel po' di cose che sostieni, ma non sulla disamina del settore Turismo e allo scarso valore che attribuisci alle festività.
Premesso che mi piacerebbe un modello di "provincialità" e "municipalità" più simile agli «Arrôndissement» ed alle «Mairie» francesi che potrebbero somigliare ad unioni di province o di comuni, non penso che l'indebitamento pubblico attuale sia frutto della presenza di una PA in più o in meno.
Il punto è invece un altro: quanto della spesa pubblica si riversa in servizi sulla collettività e quanto invece va a rimpinguare le casse del solito novero di grandi imprese private?
Per ciò che attiene la prima delle due voci è mia opinione che il debito vada cancellato: i servizi pubblici devono essere considerati alla stregua di Beni Comuni di cui - per quanto in misura diversa e/o in tempi e modalità differenti - tutti possiamo beneficiare; ciò esclude in linea di principio che, ad esempio, il cosiddetto «risparmiatore» possa investire (o per meglio dire "speculare") sulla spesa sociale, scolastica, sanitaria, etc.
In buona sostanza chi detiene o si impossessa di titoli di Stato sta garantendosi una rendita sulla testa della collettività il cui ammontare, grande o piccolo che sia, può, anzi, deve essere restituito dallo Stato in servizi e non in interessi passivi.
In secondo luogo se una Legge Finanziaria permette ad un solo proprietario di mantenere qualcosa come 400 immobili di cui la maggioranza sfitta soltanto su un territorio non particolarmente più grande del Comune di Vecchiano, allora somiglia di più ad un editto feudale che ad un provvedimento economico equilibrato.
Per ciò che attiene il comparto turistico, consiglierei innanzitutto di non fare di tutta l'erba un fascio: l'attività degli stabilimenti balneari non somiglia neanche lontanamente a quella ad esempio di B&B o Agriturismi e non è soggetta alle stesse problematiche.
La Pasqua altissima dell'anno in corso ha fatto registrare un calo spaventoso in tutte le attività ricettive che ovviamente gli esosi stabilimenti balneari non hanno patito.
Ma il problema è che se l'Articolo 7 della nostra Costituzione permette alla Chiesa di esercitare sul territorio una sostanziale duplice sovranità, dunque anche che uno Stato debba adattare le proprie festività alle sue demenziali istanze religiose, sarà ben difficile che qualunque Governo e non soltanto questo, irrefrenabile come gli istinti del suo Premier e insaziabile come il suo titolare all'Economia, possa decidere in autonomia quanto e che cosa festeggiare.
Mi auguro che i COBAS prendano in mano la situazione ormai allo sbando dei lavoratori, estromettendo questa manica di asserviti al potere costituito che non sono altro i Confederali, riversando nelle piazze chi soffrirà di più questo turpe provvedimento, ancora una volta i lavoratori, le micro-imprese, i piccoli commercianti, gli artigiani e le famiglie.
RISPONDI
AUTORE: Cittadino
email: -
14/8/2011 - 20:12
Come volevasi dimostrare.
Oggi si possono già leggere molte opinioni, molti commenti e molti contrasti sulla “manovra” da parte di enti, partiti e sindacati, ma se ci si fa caso, fino a questo momento gli interventi che prevalgono non sono sui provvedimenti economici veri e propri, la cosiddetta macelleria sociale, ma sulla questione province, comuni e feste. Sembra di essere nel paese dei beoti.
Dal numero annunciato delle province da sopprimere (che già era insignificante, perché le province sono tutte da sopprimere) già si comincia a toglierne una buona metà trasformando il criterio da numero di abitanti a superficie territoriale, e sicuramente si continuerà a ridurre con chissà quali altre congetture o pretesti che interessano gli “interessati”. Perché ai cittadini poco importa sotto quale provincia stare, ai cittadini interessano altre cose, dalla riminalità al contrasto all'evasione fiscale, alla malversazione, agli sprechi, ai privilegi. Invece tutto questo agitarsi sembra portare alla montagna che partorisce il topolino, salvo che non abortisca e non partorisca un bel niente, o che si tratti di gravidanza isterica.
Le province si sono già dichiarate quasi tutte contrarie, ciascuna con i propri pretesti: Prato non accetta di unirsi con Pistoia, o Massa con Lucca perché preferisce Spezia, e così via per tutta l'Italia.
Sulla questione comuni fanno spicco per prime l'isola d'Elba e l'isola d'Ischia. Io credo che se ci sono giuste ragioni -e ci sono- per accorpare i municipi, non ne esistano di più razionali, territoriali, antropologiche, sociali e civili di quelle che suggeriscono di fare di un'isola un solo comune. Cosa si può immaginare di più civilmente unitivo di un'isola, specie se di modeste dimensioni? L'isola d'Elba, per esempio ha circa 32mila abitanti e 8 comuni, Ischia ha 6 comuni per circa 64mila abitanti, ma sono le prime che si stanno opponendo all'unificazione lamentando questioni di campanile che fanno rifiutare agli isolani di riconoscersi sotto un solo municipio.
Non è da escludere, litigiosi come siamo, che di unioni di province e comuni non se ne faccia niente. Vedremo. Ma comunque vada penso che il risultato finale sarà irrisorio se non proprio inutile.
Sulle festività il problema è anche peggiore perché implica menzogna e malafede da parte degli operatori turistici, che piangono miseria ma sono sempre lì, nessuno chiude, anzi ne aprono sempre di nuovi; segno che l'attività è redditizia. Solo da Torre del Lago a Forte dei Marmi ci sono circa 400 stabilimenti balneari e migliaia fra alberghi, pensioni, agriturismi bed and breakfast e affittacamere. Se non tutti possono dichiarare il tutto esaurito (come probabilmente non dichiarano tutto il reddito) è perché sono tanti e devono dividersi il numero dei turisti; e se i turisti diminuiscono non è perché l'accorpamento con la domenica delle festività civili fa perdere qualche week end, ma perché certi prezzi sono talmente esosi da essere proibitivi, soprattutto ora che la crisi morde davvero molte famiglie e le fa ragionare in modo più accorto. Comunque, ammesso che sia l'accorpamento delle feste a produrre davvero un danno al turismo, perché cominciare dalle 3 civili e non invece da quelle religiose, che sono 7 nazionali, alle quali vanno aggiunte le centinaia di ricorrenze locali di santi e patroni dall'Alpi al Lilibeo?
E' sempre la solita storia: forti coi deboli e deboli coi forti.
RISPONDI
AUTORE: Sauro
email: -
14/8/2011 - 19:53
Ieri al TGR 3 delle 14 ho ascoltato la notizia che il driver Enrico Bellei detto "l'imperatore" é indagato per: corse truccate, cavalli dopati, 11 lavoratori al nero ed altri lavoratori clandestini.
RISPONDI