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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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In risposta a: del
Zanzare & politica
AUTORE: Bruno Baglini
email: -

17/7/2011 - 19:02

Sono anni che frequentando il Palazzo Comunale per vari motivi
e vedo nell'Atrio del Comune ad inizio estate per almeno una settimana o due un ragazzo/ragazza che per conto dell'Amministrazione da a chi passa di li (basta una firma per ricevuta) un opuscolo esplicativo e 12 Compresse Antizanzara denominate DIFLOK Compresse- larvicida in compresse per la distruzione delle larve di zanzare e chironomedi a base di diflubenzurom per uso domestico e civile-.

Nota.
Sul sito del Comune viene sempre, ormai da parecchi anni diffusa la notizia di tale distribuzione gratuita per la lotta alla zanzara tigre.
Altra nota: continuo a vedere anche il furgoncino per la disinfestazione e fare una verifica agli uffici preposti (Ufficio Ambiente) per avere risposte credo sia più utile che stare a dibattere secondo "orientamento politico"

nb.
dal Sito Ufficiale del Comune di Vecchiano ( pregasi vedere)

Lotta alle zanzare: incontri informativi per i cittadini
Come ogni anno, tornano i consueti incontri informativi con la cittadinanza al fine di combattere i fastidi provocati dalle zanzare.

Gli incontri si svolgono il venerdì mattina dalle 9 alle 13 nell'atrio del Palazzo Comunale.

Ecco il calendario:



13 e 27 maggio

10, 17 e 24 giugno

8 e 22 luglio

5 e 26 agosto

9 settembre



I cittadini riceveranno gratuitamente le pasticche utili a combattere la presenza delle zanzare.

Info presso Ufficio Ambiente del Comune di Vecchiano
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In risposta a: del
Stanco
AUTORE: Cittadino
email: -

17/7/2011 - 18:55

Gli ambulanti da spiaggia.
Difficile trovare argomenti veramente nuovi per il mondo del web-blog; al massimo si possono trovare nuove interpretazioni di notizie non nuove. In questo caso nè l’uno nè, probabilmente, l’altro. Però non posso esimermi dal ritornare sulla problematica dei venditori ambulanti, abusivi, in spiaggia, sia perché alcuni fatti recenti dimostrano l’impatto che determinate situazioni possono avere sul turismo e sull’immagine del nostro Paese all’estero, sia perché le stesse situazioni hanno un impatto immediato e diretto sulla vita dei bagnanti, sia giornalieri che del week-end, ovvero della gran parte della popolazione italiana (ai residenti lungo le coste dobbiamo infatti aggiungere i pendolari del turismo del fine settimana).

Il fatto conosciuto da tutti è il seguente: nel giugno scorso, in una ridente località della costiera , una turista austriaca, incautamente avventuratasi nell’acquisto di un oggetto da un venditore ambulante non autorizzato, si è vista appioppare dal solito zelante funzionario pubblico locale (vigile urbano) una multa di 1000 euro. Il tema è particolarmente scabroso, come i molti di pacata obiettività e raziocinio immaginano, perché può far scatenare le solite orde di tribalismo ideologico o provinciale, in un senso o nell’altro.

Io vorrei fare solo due considerazioni, legate appunto l’una al tema turistico, l’altra a quello personale.


Il tema del turismo


E’ vero che la legge non ammette l’ignoranza, per cui chiunque vada in un paese straniero dovrebbe conoscere le norme del paese stesso, però io credo sia ben più importante che la legge non ammetta la cecità! Mi spiego meglio, se una turista straniera viene in una spiaggia italiana dove circolano liberamente e tranquillamente centinaia di venditori ambulanti abusivi, come può anche lontanamente pensare che tutto ciò sia illegale e che nessuna autorità pubblica si preoccupi di evitare il fenomeno? E cosa dovrebbe poi pensare quando la stessa autorità che accetta passivamente (o forse attivamente) questo comportamento è poi così solerte nel multare la stessa turista che acquista incautamente un prodotto che, in quanto costantemente offerto alla luce del sole, è stato parimenti ritenuto lecitamente offerto?

Vorrei poi evitare ogni commento sui vigili urbani che hanno proseguito nel multare una turista evidentemente straniera….chissà, magari è come le multe per eccesso di velocità: avranno avuto l’input da qualcuno di fare cassa …

Certo è che l’opinione della turista ben difficilmente sarà positiva sul sistema Italia, nonostante la lodevole iniziativa degli albergatori e commercianti locali che si sono auto-tassati per pagare la multa. Senza parlare di quei turisti che magari non hanno piacere di essere disturbati da un fenomeno di vendita ambulante che a volte diventa fastidioso e invadente, soprattutto considerandone l’illiceità (vedi tema personale).

Il tema personale


Sulla problematica dei “Vu cumprà” si potrebbe aprire un dibattito persino più acceso di quello su Berlusconi, dato che lascia ampio spazio ad opinioni avverse che oscillano fortemente dall’estrema destra all’estrema sinistra: razzismo, condizioni di difficoltà di questi venditori, lassismo dell’autorità pubblica, sostegno alla malavita che li sfrutta, immigrazione clandestina, ecc. ecc.
Voglio evitare accuratamente di entrare in queste discussioni sul web e mi limito pertanto a premettere che non ho nulla in generale contro queste persone, in gran parte provenienti da condizioni difficoltose nei loro paesi di origine (quasi sempre africani) e spesso anche bravissime persone (almeno quelle con le quali ho parlato direttamente).

La posizione però non può essere favorevole all’attuale gestione del fenomeno, per due semplici ragioni:

- è contro la legge, perché se vendere in quel modo è abusivo qualcuno mi deve spiegare perché tutto ciò è tacitamente consentito. Se un venditore ambulante regolarmente autorizzato si permette di mettere il banchetto in qualche spazio oltre quelli concessi, viene puntualmente sanzionato. E sono certo che se dovesse mettersi a fare lo stesso lavoro in modo itinerante sulla spiaggia sarebbe sanzionato in modo ancora più rilevante, perché la sua notorietà anagrafica consentirebbe allo stato di intervenire con mille modalità. Allora questa è discriminazione contro chi lavora correttamente e spregio della legge, cosa della quale c’è tutt’altro che bisogno in Italia. E non ci vengano a raccontare ancora le frottole sulla difficoltà di controllare il fenomeno, perché è una delle più grosse castronerie mai sentite.

- è contro la “privacy” intesa in senso generale come quella di chi vuol stare tranquillo sotto l’ombrellone a leggersi un libro o a dormire. Questo ormai non avviene più perché, con dati alla mano, posso dimostrare che nelle spiagge della riviera ligure-toscana c’è un passaggio di un venditore ambulante ogni 5′. Anche in questo caso qualcuno dovrebbe spiegarmi perché io debba essere obbligato a subire un disturbo continuo quando la legge dice che quel tipo di disturbo è vietato. Se almeno fosse regolare, potrei liberamente scegliere se andare sotto l’ombrellone o rinchiudermi in casa. E a chi mi dice che comunque è una sorta di beneficenza, rispondo che non esiste la beneficenza illegale o illecita e che vorrei almeno avere la libertà di scegliere come farla. In Italia si parla tanto del rischio, farlocco per il fatto stesso che se ne parli, di limitazioni della libertà di stampa, ma è molto più grave la costante e continua violazione delle libertà individuali in spregio alle normative che vengono regolarmente calpestate.

E ora, apriamo le danze della polemica….
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In risposta a: del
Sempre sotto
AUTORE: Cecco
email: -

17/7/2011 - 13:43

S'i fosse foco arderei l'architetto che ha fatto abbattere i magnifici tigli che ornavano l'ingresso pedonale del nuovo parco estivo per mettere al loro posto delle orribili strutture che secondo un architettesco senso dell'estetica dovrebbero rappresentare il moderno e che sono la celebrazione del cattivo gusto e della disarmonia. L'annegherei per l'aver sperperato i nostri soldi, prima per estirparli e poi per ripiantarli.
S'i fosse Dio manderei in profondo chi ha consentito tale scempio e malversazione e più in profondo lo pingerei per la colpa che, avendo alle dipendenze un architetto già pagato per progettare opere pubbliche, ne paga al suo posto un altro, e profumatamente.
S'i fosse imperadore a tutti taglierei lo capo a tondo.
Ma sono un povero cittadino che non avendo voce e mezzi protesta come può contro chi lo governa e poi va a votare col risultato che comunque vada ha solo cambiato padrone.
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In risposta a: prosa ponposa del 16/7/2011 - 12:10
A proposito
AUTORE: Ornitorinco
email: -

16/7/2011 - 16:42

A proposito di comprensibilità: "comprensibile" si scrive come sopra e non "conprensibile"! A corto di argomenti? Il dottore non prescrive interventi inutili e eventualmente meglio tacere che commettere errori grammaticali di questa intensità nel disperato tentativo di non dire proprio un bel nulla!
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In risposta a: I numeri non sono tutto... del 15/7/2011 - 22:37
Caro Alessio.....
AUTORE: pedro
email: -

16/7/2011 - 14:16

leggo nella tua lunga risposta, ben argomentata, il tentativo di spostare il terreno della discussione,provando a giustificare le ragioni teoriche del comunismo radicale in questo periodo storico,attraverso gli errori della Sinistra Costituzionale italiana.
Spero di sbagliarmi.
Dunque non mi dilungherò troppo per rispondere a tutte le tue argomentazioni.
Provo a richiamarmi invece, per riportarti sul terreno politico di questi tempi, ad alcuni semplici argomenti:
1)la politica e/o le rivoluzioni non si fanno saltando a piè pari la nostra storia, la storia che ci lega al cattolicesimo romano, al nostro essere latini,in un Europa che sta provando a trovare unità d'intenti, alle nostre alleanze nate dalla lotta contro il nazi/fascismo e oggi contro la legalità e le mafie.
Prevedo che voler ricercare soluzioni politiche radicali fuori dal contesto storico politico nel quale siamo inseriti non potrà che portarci a sconfitte dolorosissime.
2)La nostra Costituzione quella che regola il nostro stare insieme è il risultato di una fortissima mediazione tra le parti.
Fuori da queste Regole non prevedo un'altra presa della Bastiglia o del Palazzo d'Inverno.
Anzi... come appare,certe destre stanno provando a dare alla Costituzione un'altro senso,non certo più democratico.
Significa dunque che la lotta politica di certe destre ha bisogno di altri spazi che la nostra Costituzione non prevede.
Lo scontro radicale,per me,non è la soluzione, mentre certe destre, la storia è maestra, prevedono di trarne vantaggi.
I Russi e i Sovietici hanno insegnato ai vari napoleone e hitler che le guerre si vincono anche concedendo al nemico vasti territori,ma facendo venir meno ai nemici la retroguardia.
La Sinistra ha perso molte posizioni è verissimo,la retroguardia ha bisogno di consolidarsi ulteriormente, mentre le destre oggi in Italia, stanno perdendo le retroguardie e in Italia sulla Costituzione si stanno dividendo.
L'Italia è e resta un faro politico per gli Europei, si tratta oggi di consolidare le retroguardie e riconquistare i terreni democraticamente.
Sloveni,Croati,Serbi,sono i nostri vicini,con storie politiche convergenti nell'allora ex Jugoslavia, prima divisi ferocemente e oggi insieme stanno per avvicinarsi all'Europa,avendo intrapreso un percorso nuovo.
Non modificherò il tuo credo politico,ne sono certo,pur rispettandolo,vorrei invece riportati sul terreno della lotta politica da combattere democraticamente.
Gli avversari politici stanno alla destra dello schieramento parlamentare,ma non quelli a te più vicini, ma quelli oltre...quelli che...alla fine potrebbero spuntare anche alla tua sinistra.
Un cordialissimo saluto.
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In risposta a: Ma c'è ancora .......... del 16/7/2011 - 10:26
Caro Ultimo: prima del Niccolai non arriverai...
AUTORE: Nativo Baldinacca
email: -

16/7/2011 - 12:55

...mai se continuerai a stargli "dietro".
Ti faccio alcuni esempi pratici:
Un quarto a mezzogiorno in data odierna sul terzo canale TV vedevo uno spettacolo circense e mentre cucinavo, ogni tanto davo un'occhiatella a quello spettacolo con "fenomeni da baraccone" sembra una dicitura offensiva (baraccone) per quei reali fenomeni ma..non sò perchè vegono definiti "da baraccone" forse perchè le più volte operano sotto un grande tendone.

Ecco! se volevo "pareggiare" con quella ragazzina contorsionista di 12 anni che si grattava il naso con i piedi passandoseli dalla schiena: come potevo competere con i miei 92 chilogrammi e mezzo di peso e 64 anni d'età? e allorà!?

Allora ci sono i Tabucchi che sanno far benissimo certe cose ma..."mai" il Tabucchi ora come ora mi lancerebbe una sfida a frullanar la fossa 'anto 'asa e tentare di battermi con vanga e zappa.

Anche alle Olimpiadi ci sono sfide fra pari ed il lanciatore del martello se si mette a sfidare un maratoneta, lo potra fare se prende il pulman; perchè..anche mbiciretta potrebbe perdere ugualmente, e come disse Anacleto del Tinagli sulla viottola del Podere Baldinacca alle settemmezzo avanti cena del 10 luglio del /62 ritornado a casa dopo trebbia: c'è posto per tutti 'nquesto mondo vì, basta 'ntendisi! eapito!!!
bona
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In risposta a: Pensiero unico del 16/7/2011 - 8:58
prosa ponposa
AUTORE: Zoraccio
email: -

16/7/2011 - 12:10

Caro Pedro la prosa del Niccolai non è ne ponposa ne pontificante ma è solamente boriosa e non dice niente di conprensibile come i discorsi....dei...
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In risposta a: Pensiero unico del 16/7/2011 - 8:58
Mode ispaniche
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

16/7/2011 - 11:43

Prima Pedro, poi Pablo, nomi che a loro tempo Ernesto Guevara o Emiliano Zapata devono aver pronunciato una miriade di volte.
Non è però di quei gloriosi momenti che stiamo parlando, ma dei tediosi tempi moderni, tempi in cui chi si affanna a trovare un ragionevole percorso, una strada per cercare di ritrovare un orizzonte (Pedro), chi di ritrovare il senno e la favella (Pablo) che anni di silenziosa agonia politica, alternati ad altri di baldorie, intrallazzi e festini devono avergli irreversibilmente offuscato.
La filologia non inganna, per quanto non si possa dire che sia una scienza esatta: Pedro è certamente un generoso attivista PD intento ad affermare linee di principio nelle quali senz'altro non mi riconosco (e delle quali forse neanche lui stesso è totalmente convinto), ma che ugualmente rispetto e intorno alle quali ho con lui inteso confrontarmi.
La filastrocca di Pablo è invece la solita indefessa tritap...e i cui 5 o 6 tratti distintivi, ancorché ben lungi dal confutare qualsiasi argomento in maniera - se non condivisibile, almeno - scientifica, la riconducono inequivocabilmente ad uno dei pochi e residuali musicanti della becera «Fanfara del Luogo Comune», un tempo gremita e pullulante di floridi socialisti (nell'accezione più offensiva che solitamente attribuisco alla parola).
Ma l'insano postulante, che non si capisce a quale titolo si possa essere insinuato in una discussione, in un costruttivo confronto fra due diverse declinazioni dell'«essere di Sinistra» e in cerca di una possibile - seppur non semplice - convergenza tematica e contenutistica, ha imparato un paio di nuovi roboanti segni linguistici e, pur di farne uso (uno di essi è «pontificare») si espone al rischio, o per meglio dire, alla certezza di dare in pasto ai lettori la propria ottusità, di manifestare loro la totale incomprensione, nonché di ostentare al mondo l'irriverente e non curante intrusività con cui si immischia di affari che non gli competono e non lo riguardano.
Il dibattito fra entità della Sinistra non riguarda e non può riguardare chi di Sinistra non sia, o peggio ancora, chi ne abbia irreparabilmente tradito aspettative e vocazione; in quel confronto il sottoscritto esprime dialetticamente il suo modo di vedere le cose, senza prevaricare nessuno o pretendere di avere la Verità Assoluta in mano, ma senz'altro convinto del proprio punto di vista e disposto in suo onore a vendere cara la pelle.
Non vi era traccia nel mio post del benché minimo ricorso al pensiero unico: si addice a chi tema l'avversario o a chi abbia malamente interpretato la storia (non si fa una rivoluzione proletaria se il proletariato non è numericamente maggioritario, se i mezzi di produzione non sono adeguatamente sviluppati e diffusi e se l'aristocrazia fondiaria non è stata soppiantata come classe dominante dalla borghesia nazionale, quand'anche i suoi protagonisti si ostinino a pensarlo: si fa una rivoluzione borghese), e il sottoscritto non è senz'altro soggetto da temere confronto o dubitare della propria capacità argomentativa.
Il mio consiglio Pablo è di non immischiarti nelle questioni riguardanti la Sinistra: occupati delle alterne vicende del Centro-Destra se non provi rimorso o vergogna per un ventennio di soperchierie, condizionamenti, intrallazzi, compravendite di consenso, regalie, nepotismi e continue ed indebite sottrazioni di beni comuni e/o aggressioni barbare alla cosa pubblica e all'interesse collettivo; altrimenti, se un briciolo di coscienza ti è rimasta, volgi il tuo sguardo ad API o IDV, le future e moderne destre quando la follia verde-azzurra si sarà finalmente dissolta e il risurgente e canceroso carsismo debellato per sempre.
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In risposta a: Pensiero unico del 16/7/2011 - 8:58
Ma c'è ancora ..........
AUTORE: Ultimo
email: -

16/7/2011 - 10:26

........ qualcuno che legge le "niccolaiate"? Io ho smesso perchè intendo proteggere le mie palle ....... non ne ho di ricambio. Il forum è divertente per chi lo sa usare ........ non per chi ogni giorno si rende prigioniero del desiderio insano di dimostrare la propria bravura ...... col risultato di scrivere più volte ogni giorno tante bischerate. Questo individuo vorrebbe essere il Tabucchi di questo forum ....... ma credo che otterrebbe migliori risultati con una vanga lucchese in mano, invece di passare le giornate rincitrullendo la tastiera del pc ............ Ultimo.
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In risposta a: Se un uomo comune alle 07.32 invia una riflessione del 16/7/2011 - 7:55
Caro amio telematio ...........
AUTORE: Ultimo
email: -

16/7/2011 - 10:10

........ come puoi constatare dagli interventi l'invidia è una cattiva compagna ...... rode chi ne è amico e lo rende rancoroso ........ Credo che gli invidiosi siano, in prevalenza, degli incapaci ..... che si consolano dichiarandosi onesti lavoratori ....... al contrario dei capaci. Sono coloro che guardano l'erba del vicino e la vedono più verde della loro. ....... Ultimo.
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In risposta a: I numeri non sono tutto... del 15/7/2011 - 22:37
Pensiero unico
AUTORE: Pablo
email: -

16/7/2011 - 8:58

Leggendo la prosa pomposa e pontificante del sig. Niccolai si capisce ancora meglio perché la grande utopia del comunismo che si proponeva di cambiare il mondo e che aveva mobilitato milioni di persone che in quella prospettiva credevano davvero, alla fine si è trasformata in un incubo per milioni di persone. Perchè pensando e adottando il pensiero unico, pretendendo di avere sempre e comunque la verità in tasca, alla fine, come nella vecchia Unione Sovietà, alla fine si accettano e si giustificano anche i Gulag. Per questo, per chi come me e tanti altri, che in quel sogno hanno creduto davvero e in buona fede lavorato per realizzarlo, leggere gli sproloqui del sig. Niccolai fa veramente pena e fa capire quanto è messa male una certa sinistra in Italia, che ancora è attardata su una visione manichea del mondo, diviso in bianco e nero, tra buoni e cattivi,nella granitica convinzione che chi non non la pensa come me è solo un nemico da annientare, senza se e senza ma.
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In risposta a: lavoratore? ma' del 16/7/2011 - 7:32
Se un uomo comune alle 07.32 invia una riflessione
AUTORE: b.b
email: -

16/7/2011 - 7:55

...così profonda sulla vita di un uomo uguale ad altre centinaia di migliaia, vuol dire che ha davanti a se durante la giornata poche emozioni di vita altra e.. "de gustibus non disputandum" e..voglio aggiungere anche il pleonastico "est".
Vai!!!così passi meglio la giornata a "scervellatti" per qualcosa di disutile ancora.
bona
ps... con il duro lavoro delle tue membra, invece di perde tempo a scervellatti per scrive cazzate a raffica. Comunque, voglio proporre una nuova classifica ...vai/andate a scaccia i maacchi e nel post precedente mi pareva già di aver dato buoni consigli ai miei "traduttori"
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In risposta a: Anche mì mà i primi tempi non capiva del perchè del 15/7/2011 - 21:30
lavoratore? ma'
AUTORE: un uomo comune
email: -

16/7/2011 - 7:32

Del contadino hai fatto la parte finale di un epoca e del ferroviere hai fatto la parte più rosea cioè una di quelle parti in causa che hanno contribuito a rovinare l'italia..i bla bla bla non contano, contano i fatti..Lavorare è costruire non distruggere..
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In risposta a: "Ci vuole altro" del 15/7/2011 - 16:11
I numeri non sono tutto...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

15/7/2011 - 22:37

...e vanno saputi interpretare correttamente, mio caro Pedro! L'exploit elettorale dell'area più radicale della Sinistra, unitamente all'esito dei recenti referendum e in contrapposizione all'evidente flessione del PD, raccontano cose un tantino diverse da quelle che vedi tu.
Non ho nessuna difficoltà ad ammettere di aver condiviso buona parte delle tematiche di LC, sebbene fosse ormai stata disciolta ai tempi in cui ho iniziato a maturare la mia coscienza politica, e di aver anche simpatizzato per DP a suo tempo; ma, mi voglio anche spingere oltre: avendo preso parte ad un qualunque corteo ti posso assicurare che nel servizio d'ordine dell'allora PCI e/o della CGIL non avrei senz'altro visto niente di più che la manifestazione più eclatante di un «centralismo democratico» volto a reprimere brutalmente il dissenso da Sinistra, in preda ad un'avaria politica cui a suo tempo qualcuno attribuì la denominazione di «via italiana al Socialismo».
Non mi vergogno di aver pensato, anzi di essere stato fermamente convinto della teoria per cui il buon vecchio PCI raccogliesse rubli dal Komintern per paventare la rivoluzione e dollari dalla CIA per non farla, così come non mi rimprovero di aver più volte gridato il vecchio slogan «Partito Comunista sei come un ravanello, rosso di fuori ma bianco nel cervello».
Tuttavia mio caro Pedro se nel gioco delle egemonie intendi far prevalere la tua a colpi di dietrologia, mi sa che andrai poco lontano nel pur nobile intento di conferire un'unità teorica alla moderna Sinistra: non è con un neo-socialista o con uno dei suoi legittimi (e più perniciosi eredi forzaitalioti) che stai parlando, ma con una personalità anomala che ti puoi divertire ad etichettare come preferisci, a partire dalla giornalistica espressione «vetero-comunista» a tutto quello che ti passa istantaneamente per il capo.
Purtroppo non sei tu e neanch'io a decidere che cosa sia obsoleto e cosa non lo sia: mi rincresce moltissimo per le tue evidentemente ferme convinzioni, ma quello che qualcuno ha avvertito a suo tempo come un folle vaticinio, qualcun'altro come una profezia priva di fondamento, qualcun'altro ancora semplicemente (e aggiungo correttamente) come un'analisi modulare delle linee di tendenza politico-economiche, dunque come una ragionevole previsione, ciò che io identifico nel materialismo storico e dialettico, si sta concretizzando con un intercedere a dir poco impressionante (e preoccupante), a dispetto di chi volle vedere nello smascheramento di una rivoluzione borghese la fine, il crollo la dissoluzione del «Comunismo».
Di fronte ad un ceto medio in rapida via di proletarizzazione, all'accentuarsi pressoché quotidiano delle contraddizioni socio-politico-economiche, all'accentrarsi inarrestabile di risorse nelle mani di pochi influenti gruppi economici, al sempre più frequente ricorso allo strumento della guerra per la soluzione dei conflitti planetari e via cantante, o ci si foderano gli occhi di prosciutto illudendosi che «le Alleanze Oneste per vincere democraticamente le elezioni» possano ragionevolmente rappresentare la soluzione a qualunque problema o problematica, oppure si prova a farsi una ragione della realtà, ad accettarne la consistenza così com'è per iniziare a cambiarla e a gettare le condizioni per un altro futuro.
Non sono così convinto caro Pedro che l'intero corpo militante del tuo partito, iscritti, attivisti e simpatizzanti, intenda farsi una ragione di quello che tu sostieni e sono pronto a scommettere che una moltitudine di tuoi compagni non abbia digerito minimamente le servizievoli e accondiscendenti concessioni politiche di Fassino al dispotico Marchionne, così come non sono per niente convinto che in toto siano disposti a guardare inerti e compiacenti la militarizzazione dei cantieri TAV in Val di Susa, o le barbare aggressioni alle manifestazioni pacifiche comminate dal brutale Ministro Maroni.
La questione del consenso elettorale, che nella tua forma mentis sembrerebbe spiegare ogni cosa, o almeno questo lascerebbe intendere l'affermazione per cui «le linee di credito intanto giungono al PD piemontese dai Torinesi e in Italia da oltre 1 votante su 4», è discretamente più complessa di come te la prefiguri: il consenso è un complesso meccanismo di giochi egemonici, di costruzioni sistematiche del più idoneo contenitore elettorale del momento, di controllo e dispersione del dissenso che trovano il perfetto compendio nella cosiddetta «legge elettorale», con i suoi sbarramenti ed i suoi meccanismi premiali.
È sufficiente normare e regolamentare la questione a proprio piacimento perché tutto vada nella direzione auspicata e in questo, PD e PDL condividono più interessi di quanto ciascuno dei due non ne possa vantare rispetto ai rispettivi alleati: non sono un fanatico della «democrazia classica occidentale» (o più propriamente «democrazia borghese»), ne' un appassionato dei meccanismi di rappresentatività ad essa riconducibili, ma ti invito a immaginarti come si configurerebbe il Parlamento Italiano se lo sbarramento elettorale fosse rappresentato - secondo un principio equanime - dal risultato della divisione:
«N° degli Elettori/N° dei Posti disponibili in Parlamento».
Per puro diritto di cronaca ti informo che il sistema che io perseguo e che, se ti può far piacere, sei liberissimo di appellare «democrazia del proletariato» prevede la «delega revocabile», un mandato di rappresentatività condizionata al e dal merito, non retribuita e istituzionalizzata al di fuori delle organismi di rappresentanza che oggi conosciamo.
Ma ritornando alla nostra matematica elettorale, la scienza più imperfetta e meno rappresentativa del consenso reale, vale la pena ricordare che in assenza di una compagine parlamentare capace di esprimere contenuti realmente di Sinistra, sia abbastanza naturale e consequenziale che si produca una diaspora politica tra chi non rinunci ad esprimere il proprio indirizzo politico attribuendo la fatidica crocetta non a chi lo rappresenti di più, ma a chi se ne discosti di meno, e chi invece decida semplicemente di non essere per niente rappresentato.
Paradigmatico è uno studio accademico del Biscaretti di Ruffia sulla consistenza reale in fatto di rappresentatività nelle «democrazie classiche occidentali»: egli, se la memoria non mi inganna, ebbe a sostenere che, ad esempio, un Presidente degli Stati Uniti d'America in virtù di certuni meccanismi elettorali, finisce per non rappresentare mai più del 20-25% degli americani.
Questo ti dovrebbe suggerire che non sono le leggi (incluse quelle elettorali) figlie del consenso reale, ma ne sono niente di più che la causa: ciò significa che qualunque altro meccanismo ingenererebbe altre condizioni di consenso politico; è un po' come l'indagine della Giustizia Sportiva che, accertando i presunti illeciti per i 5 o 6 campionati vinti dall'Inter, deve risalire a chi li avrebbe vinti in assenza di condizionamenti.
Dunque, caro Pedro, permettimi di dire che sì, in effetti sarebbe opportuno che io e te ci scandalizzassimo insieme per le politiche di questo Governo, ma il vero problema è che non sono certo che il tuo partito non ne sia in qualche modo corresponsabile: inutile andare a caccia di numeri e di un carrozzone che imbarchi cani e porci nel tentativo di «battere le Destre», perché in assenza di contenuti di Sinistra rischia di creare un poderoso contenitore assolutamente vuoto.
Il lavoro è una tematica centrale, indubbiamente, ma non può divenire una maledizione del patrimonio culturale progressista: la sua creazione deve essere presieduta da una consapevolezza e da un modello di sviluppo di lunga gittata, da prospettive precise e non dalla logica del permessificio.
Ti vorrei ricordare che sono le imprese private che creano occupazione, almeno finché il modo di produzione capitalistico non sia stato dissolto e la proprietà privata abolita, e non è loro prerogativa farlo nello stesso modo, producendo la stessa tipologia di contraddizioni sul territorio, assorbendo lo stesso livello di competenze e professionalità e/o andando incontro alle aspettative di un territorio e della sua popolazione: l'amministratore pubblico può dal canto suo decidere quale genere di sviluppo incoraggiare e quale contrastare, quali e quanti insediamenti produttivi accogliere, quali vincoli e limiti imporre alla loro proliferazione e nel rispetto di quali parametri ambientali, paesaggistici, etc.
Ora, se pensi mio caro Pedro che ci sia la necessità di ricostruire un'alternativa di Sinistra, sfondi una porta aperta, ma se l'unico accesso contenutistico deve essere una sequela di vuote parole d'ordine dietro cui si nascondano i canonici interessi politico-economici dei potentati affiliati al PD, allora ho il timore che quel soggetto politico dovrà attendere la sua nascita ancora a lungo: i settori più deboli della società, in una prospettiva comunque - da parte mia - irrinunciabilmente internazionalista, e non nazional-popolare, come ormai piace ad alcuni benpensanti e liberal-chic del tuo partito, sono e rimangono i principali interlocutori di ciò che a mio avviso si può e si deve considerare di Sinistra, e la difesa del loro potere salariale secondo una conflittualità che oggi appartiene soltanto ai COBAS - benché continui ad augurarmi possa a breve tornare ad essere patrimonio anche dalla CGIL, anziché agire come una vera e propria multinazionale -, la resistenza ai continui attacchi al diritto del lavoro e alla casa, all'istruzione, alla sanità, alle politiche sociali, etc., nel rispetto delle prospettive future, i pilastri del suo indirizzo.
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In risposta a: non tutti del 15/7/2011 - 16:56
Anche mì mà i primi tempi non capiva del perchè
AUTORE: Bruno Baglini ferroviere quiescente
email: -

15/7/2011 - 21:30

...io ferroviere 'ndavano a letto alle sei di mattina e da contadino mi alzavo a quell'ora.
Poi 'nvece dopo cena 'ndavo a lavorà e lei 'ndava a letto.

Poi ancora: una mattina di Natale verso le ore 13.00 un mio collega mi telefonò dicendomi: verrò più tardi a darti il cambio perchè c'ho gente a desinà e..mi mà al "tocchemmezzo" mi disse: oggi che era Natale potevi tornà mpopò prima.

Certo feci il concorso per essere assunto in ferrovia e se ci stavo male potevo ritornare al lavoro di prima (mentre gli ergastolani sono entrati in galera senza concorso e se ci stanno male..ben gli sta)

Alle quattro di una notte di gennaio, trovarsi a congiungere un convoglio di carri carichi di marmo alla Stazione di Carrara Avenza o a Torre del Lago: manovrare in torbiera i carri di sabbia per San Salvo e per Torino..bisognava dormire per forza di pomeriggio anche se il muratore della casa vicina sbatacchiava con il martello a tutta randa e..il maledetto motocoltivatore smarmittato!?, anche lui martellava assai! e in estate!? cercare di dormire a finestre chiuse per evitare rumori che si protraevano fino alle 20.00 e dalle 21.00 fino alle 06.00 non mi pagavano per dormire ed oltre mettere a repentaglio la mia vita sul TP (Torino Palermo) nel binario prospicente al mio di manovra, transitavano 1.000 passeggeri e avrebbero avuto un brutto risveglio se io od un mio collega gli si sviava un carro contro.

Se poi qualche (non voglio chiamarlo citrullo) perchè se potessi lo farei gli va di offendere gli onesti lavoratori ed i semplici pensionati rimpiattandosi dietro un anonimato: che lo facciano e quando la bocca gli arriva agli erecchi a forza de belare come i vitellini appena spuppati; che continuino pure! ognuno per passatempo fa quello che più gli aggrada ma alle volte una grattatina alle parti intime da più sollievo; con questi caldi poi..anche una doccetta caldo/fredda non è male, maanche stare a "palleallaria" (per chi le detiene) sulle onde del nostro mare..non è poi così male: provare per credere!
bona
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In risposta a: il lavoro è lavoro del 15/7/2011 - 14:00
non tutti
AUTORE: yanez
email: -

15/7/2011 - 16:56

caro compagno devi ammettere che molti ferrovieri a lavoro si riposano per essere pronti ed energici per il secondo lavoro vero...??dai retta babbo natale non esiste.
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In risposta a: Chi ha vinto, ha vinto, e chi ha perso, ha perso del 15/7/2011 - 10:00
E quindi..???
AUTORE: Giacomo
email: -

15/7/2011 - 16:31

Inaugurazioni-Serre- spazio spettacoli.. MA PER I GIOVANI.??? meglio al bar.. FACCIAMO I FATTI
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In risposta a: Ci mancherebbe altro del 15/7/2011 - 0:39
"Ci vuole altro"
AUTORE: pedro
email: -

15/7/2011 - 16:11

Le parole avranno un senso se poi i fatti si concretizzeranno.
Le linee di credito intanto giungono al PD piemontese dai Torinesi e in Italia da oltre 1 votante su 4.
Le considerazioni espresse in materia di accordi Fiat, di appropriazione indebita del territorio,di nazionalizzazioni di scelleratezze ecc, sembrano dare il senso compiuto a certi proclami cari a L.C.e D.P., di nefasta memoria,quelli che "non bastava mai", quelli che poi alcuni (molti?) sono diventati "neo-socialisti" e di seguito "forza italia" ecc...
I partiti di sinistra lavorano per tenere unita la sinistra e la sinistra si tiene unita se c'è il Lavoro,e se le regole democratiche sono rispettate da tutti.
Certi ideali sono scaduti,contano i fatti e con i fatti ci stanno anche le Alleanze Oneste per vincere democraticamente le elezioni.
Senza il lavoro e senza le regole democratiche subentrano le corporazioni,i localismi,le mafie.
Si può dire NO a tante proposte, ma sarà necessario proporre soluzioni credibili e sostenibili all'interno delle Regole Democratiche: vince e governa chi ha più consenso, pur con 1000 difetti... ma sempre risolvibili.
Ci si dovrebbe scandalizzare di più ed insieme per il mancato rispetto delle Regole di questo governo, piuttosto che per le politiche del PD,il quale già ci mette del suo e il dibattito interno non langue.
Se al contrario si andranno a cercare voti all'interno della Sinistra, pur invertendo gli addendi il risultato non cambia.
Vinceranno certe destre:il lavoro, non come diritto, ma come consenso.
Sono dati di fatto,così come non c'è referendum che si possa vincere senza il sostegno della Sinistra e dei suoi alleati.
Da Vendola in poi, i diritti al Sud si conquistano lavorando per la legalità, per la legalità democratica,insieme agli alleati onesti che condividono l'uscita da questa palude. Gli acquedotti potranno arrivare, ma prima per favore il lavoro.
Se invece si vorranno progettare strategie politiche orientate verso "la democrazia del proletariato",la vostra sinistra non è la mia sinistra.
Potrebbe succedere un domani che possiate avere il sostegno anche dei pidiellini, d'altronde i "presidenti proletari" e i "proletari padani" al governo già ci sono.
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In risposta a: Lavorato!!!!!!!! del 15/7/2011 - 11:44
il lavoro è lavoro
AUTORE: SANDOKAN
email: -

15/7/2011 - 14:00

Carissimo anonimo,
mio padre era ferroviere e ha sempre lavorato sulla lina fino a che non è stato collocato alla manutenzione delle strutture settore idraulica del quale aveva preso il mestiere da quasi bambino.
Durante il racconto dei suoi aneddoti o meglio esperienze di vita, spesso cita una situazione e te la racconto:
Tornado a Torino dove era di stanziamento, sul treno giunsero in un cantiere ferroviario, al lento passaggio del treno gli operai aspettavano sul lato della ferrovia affinchè i convogli transitassero per tornare al lavoro.
Fù in quell'istante che una signora, guardando gli operai schierati e inoperosi si lasciò andare una frase che ricorda molto il tuo pensiero, ovvero disse che era vero che i ferrovieri erano tutti dei vagabondi alle spese dello stato in quanto li aveva visti in quel modo inoperosi.
Mio padre che le stava vicino a sentir tale fesseria gli rispose con garbo presentandosi come ferroviere e gli spiegò che quelle persone stavano mantenendo efficiente e sicura la linea su cui transitava, poi concluse, "certo lei avrebbe preferito restassero sulla massicciata anche durante il passaggio del treno!",
la signora, capita la gran bischerata detta chiese scusa arrossendo.
Magari è una parente?
Ecco se invece di attaccare simone7002 e Bruno Baglini, decidessi di sfruttare il forum per cose costruttive manifesteresti a tutti la tua proverbiale intelligenza.
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In risposta a: del
Lavorato!!!!!!!!
AUTORE: Non dimentico
email: -

15/7/2011 - 11:44

Caro Simone 7002, che il Sig. Bruno B. abbia un livello intellettivo e culturale alto non posso giudicarlo non conoscendolo e quindi mi fido di quello che dici, che abbia lavorato avrei da ridire visto che come lui disse in passato da quando entrò in ferrovia inizio a riposarsi, chiaramente a spese di tutti i cittadini ( pantalone).
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AUTORE: Il Cittadino
email: -

15/7/2011 - 10:00

Le elezioni ci sono state due mesi fa; chi ha vinto, ha vinto, e chi ha perso, ha perso; in democrazia si deve prenderne atto e smettere di sputare veleno per cercare inutilmente di fomentare divisioni.
In quasi due mesi è stata formata la Giunta, sono stati approvati gli indirizzi programmatici, è stata inaugurata la Piazza Martiri della Bonifica a Migliarino, è stata inaugurata la nuova Area Spettacoli al campo sportivo di Vecchiano, è stato approvato il progetto di riqualificazione e sviluppo delle Serre, si è affrontata con decisione e chiarezza la questione del tempo pieno alle scuole elementari di Filettole.
Avanti così per ammodernare e abbellire Vecchiano e risolvere i problemi della gente.
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In risposta a: differenze del 13/7/2011 - 17:13
quando lavoro non ho tempo
AUTORE: lavoratore vero
email: -

15/7/2011 - 7:25

Praticamente hai sempre ragione oppure vedi le cose come vuoi tu...Per me scrivere sui forum mentre si è al lavoro è da fannullono per non dire peggio...LA VERITA' HA 1000 VESTITI MA UN SOLO ABITO.....Stai certo di fronte ad un processo ti condannerebbero, allora perchè non scrivere a casa con la testa più libera dai pensieri lavorativi...
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In risposta a: Condivido del 14/7/2011 - 20:09
Ci mancherebbe altro
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

15/7/2011 - 0:39

Nessun compagno nel PRC è disposto ad aprire una linea di credito alla scelleratezza del PD piemontese che prima si fa garante dell'accordo infame per i lavoratori della FIAT, poi concede il nefasto lasciapassare alla cosca arcorina-pontidese per la scriteriata ed indebita appropriazione del territorio della Val di Susa, sponsorizzata a suo tempo dalla cricca di Prodi finalizzata ad un'installazione inutile, perniciosa e senza senso.
È l'Europa dei popoli che perseguiamo, non l'instaurazione di un comitato sovranazionale d'affari.
Abbiamo detto NO al progetto Ikea-CTC sull'Ovaio che avrebbe salvato il c..o al Consorzio Etruria, figuriamoci se non diciamo NO a questa folle corsa all'infrastruttura più demenziale dopo il Ponte sullo Stretto (ci sarebbero svariati chilometri di acquedotti da costruire tra Calabria e Sicilia per far sì che anche in quelle regioni si possa dare un senso compiuto al trionfale edito del Referendum sull'acqua pubblica).
È l'ora di finirla di salvare le grandi aziende a colpi di denaro pubblico: che paghino di tasca propria i rampanti manager della vecchia DC e del defunto PSI che hanno prodotto nei loro bilanci voragini!
E che il PD si decida: un partito di Sinistra non può non sostenere i comitati NO-TAV, così come non può permettere al proprio interno la proliferazione di vere e proprie lobbies industriali, o l'imbarazzante presenza di individui come D'Alema, Veltroni, Fassino, Chiamparino o Renzi.
La corsa all'oro del Reich italico deve finire seduta stante: se il carrozzone delle grandi aziende non è capace di reggersi sulle proprie gambe, erodendo irreparabilmente le risorse destinate a scuola, sanità, politiche sociali e cultura, allora si proceda alla nazionalizzazione, all'arresto di amministratori e dirigenti e al sequestro di tutte le loro proprietà a titolo risarcitorio.
Che il tunnel della Val di Susa se lo scavi questa gente a mani nude e con una palla al piede, respirandosi tutto l'amianto o l'uranio che desidera!
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In risposta a: del
Condivido
AUTORE: Rc= No tav
email: [protetta]

14/7/2011 - 20:09

Leggo con soddisfazione che Rifondazione di Vecchiano si schiera a favore dei No Tav . Un no dettato da ragioni che descrivono un progetto basato solo su sperpero di denaro e con danni devastanti per le popolazione della Val di Susa. Leggendo il blog della sinistra di Vecchiano si capisce benissimo la lotta giusta di quelle popolazioni.
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In risposta a: Apprestiamoci a fare un partito Arlecchino... del 14/7/2011 - 10:56
a Simone 7002
AUTORE: Zoraccio
email: -

14/7/2011 - 11:17

Ecco un'altro dei belli discorsi.... dimmi un pò caro simone 7002 te lo hai capito????? RAGAZZI........siamo nelle mani di questa gente quì.... dove crdete di arrivare?????? SIAMO SPACCIATI!!!!!!!!
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