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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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In risposta a: Mi sembra che... del 3/7/2011 - 17:47
Arrampicarsi sugli specchi
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

3/7/2011 - 23:07

Caro Ugola, non so se ci hai mai fatto caso, ma raramente mi sono pronunciato intorno a tematiche come Marina di Vecchiano e limitrofi: in realtà ho appreso della questione discussa in Consiglio Comunale lunedì scorso, in un canonico attivo del PRC su una quantità di elementi di discussione abbastanza scarsa.
In generale, come valutazione eminentemente politica, mi pare che il progetto sia omogeneo alle aspettative di crescita turistica, benché per me questo modello di sviluppo debba investire l'intero territorio comunale e non solo o principalmente Marina di Vecchiano.
Non ho avuto il piacere di consultare il Piano di Gestione del Parco, anche se ne posso constatare alcuni effetti abbastanza indesiderati come ad esempio il Porto di Marina e/o la lottizzazione dell'ex-area Cosmopolitan, e tuttavia, da profano non mi sembra che ci siano elementi significativi - almeno per il momento - per identificare il Progetto Serre una speculazione (si parla se non vado errato di una riqualificazione che produrrà una riduzione delle volumetrie attuali del 50%).
Il turismo equestre è una risorsa - ne sono testimone diretto - in continuo aumento e la politica regionale in materia di incremento ippico mi pare abbia iniziato a sortire gli effetti più desiderati; si tratta peraltro di un ambito che si "accontenta" di mantenere la destinazione d'uso rurale (e questa, alla salute dei sostenitori del progetto CTC-Ikea, mi sembra la vera discriminante tra un modulo di corretta crescita economica ed uno speculativo!); casomai diventa interessante sapere se - come asserisce Piero Chicca ed è abbastanza improbabile che non dica le cose come effettivamente stanno - l'insediamento in via di riqualificazione non sia effettivamente stato creato con emolumenti pubblici, perché in tal caso - laddove la controparte privata avesse dovuto beneficiarne - dovrebbe a questo punto risarcire l'ammanco in qualche forma.
Per il resto, se vogliamo fare due chiacchiere, facciamole pure: mi è sembrato che al momento della votazione in Consiglio Comunale i 4 esponenti di T&F si siano astenuti nella misura in cui, pur condividendo il merito della cosa - non conoscevano la totalità del progetto, mentre il consigliere Sbragia ha votato contrario esprimendo evidentemente un giudizio politico all'affaire, ma immediatamente dopo ha dato il suo assenso affinché i lavori potessero iniziare con 10 giorni di anticipo, esprimendo questa volta un giudizio eminentemente tecnico che ha a mio avviso una valenza politico-simbolica addirittura superiore al precedente.
Il paragone di questo progetto con quello CTC-Ikea mi sembra, oltre che impietoso, irragionevolmente fuori luogo e discretamente pretestuoso se messo in bocca a chi non abbia ottenuto soddisfazione dei propri appetiti insaziabili; messo in bocca a Piero Chicca ha tutt'altro sapore naturalmente, considerato il proprio attaccamento al territorio e a certuni irrinunciabili valori.
Se devo essere sincero non ho avuto modo di leggere i carteggi e di trarne delle conseguenze sufficientemente autonome: è ovvio però che la mia ricerca sia spasmodicamente orientata al turismo e che quindi mi veda tendenzialmente favorevole a questo tipo di sviluppo, purché abbia luogo sostenibilmente e compatibilmente con la vocazione territoriale.
Quindi la mia valutazione politica su due piedi è ed è stata abbastanza positiva, ancorché non tecnicamente ben suffragata: tenterò di approfondirne gli aspetti più controversi per evincere se sentirmi del tutto rassicurato o volgere ad uno stato d'ansia e preoccupazione.
Ma una cosa è certa: non vengano i sostenitori del progetto CTC-Ikea a rimproverare (specialmente a me) l'incongruità di un progetto apparentemente innocente e che nulla ha a che vedere con la maxi-speculazione prevista per l'Ovaio, perché qui siamo totalmente fuori dal seminato.
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In risposta a: la maggioranza è IPV del 3/7/2011 - 20:06
nella zona di FIRENZE
AUTORE: guido
email: -

3/7/2011 - 22:36

I giapponesi stanno realizzando, in Toscana un centro per la ricerca e la realizzazione di sistemi di produzione di energia rinnovabile pulita, questo progetto occuperà ingegneri tecnici, operai e indotto.......l'ikea baratterà posti di lavoro ora fissi sul nostro territorio con posti precari da manovali e commessi, bella prospettiva per i nostri giovani.....e insistete.
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In risposta a: Dico a Laura che non sa che... del 3/7/2011 - 21:37
O Bruno
AUTORE: Elettore TF
email: -

3/7/2011 - 22:31

Laura SA hai voglia se SA......
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In risposta a: Dico a Laura che non sa che... del 3/7/2011 - 21:37
a BRUNO
AUTORE: Laura
email: -

3/7/2011 - 22:25

"PIANO DI GESTIONE
TENUTA DI MIGLIARINO E FATTORIA DI VECCHIANO
Approvato dal Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Regionale
Migliarino San Rossore Massaciuccoli
con deliberazione n. 360 del 24.12.1997
Modificato dal Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Regionale
Migliarino San Rossore Massaciuccoli
con deliberazione n. 215/8 del 13.9.1999
......................................
Art. 19 - Caratteristiche degli interventi
6 Le serre
Destinazione: riconversione di parte dell'attività floro-vivaistica in strutture ippiche del parco e centro/allevamento ippico
Centro ippico:
• Realizzazione di nuovo edificio per strutture sociali e servizi secondo la disposizione prevista da un progetto unitario all’interno dell’area individuata in planimetria.
La superficie edificabile al servizio dell’impianto ippico può raggiungere un massimo di 2000 mq. con destinazione direzionale, spazi sociali e per alloggi del personale di servizio
Demolizione e ricostruzione a pari volume di 6 serre, con l’utilizzazione di materiali e strutture prevalentemente lignee, in box per cavalli e annessi relativi computati in mq 12.000 e demolizione di 7 serre per mq 12.000. La convenzione deve prevedere, in accordo con le strutture tecniche del parco, il numero massimo di cavalli, la realizzazione di concimaie adeguatamente inserite nell’ambiente con schermature in siepi e alberature autoctone, il controllo degli scarichi e la depurazione delle acque.
Sistemazione paesaggistica con realizzazione di pista per allenamento cavalli, realizzazione di staccionate il legno a delimitazione della stessa, formazione di siepi e arbusti di specie autoctone, alberature per l’inserimento e la ricostruzione paesaggistica.
13 Il Troncolo
La zona denominata “Troncolo” verrà destinata, attraverso un progetto unitario che dovrà curare il risanamento e il superamento del degrado dell’area, ad ingresso e piazzale del parco con foresteria, servizi ricreativi e culturali con specifico riferimento al turismo scolastico e abitazione del custode.
E’ consentita altresì la costruzione dei piazzole organizzate su piani in legno allo scopo di consentire il riposo notturno all’aperto. A servizio di tale sistema è consentita la realizzazione di servizi igienici.
Agli annessi agricoli esistenti è consentito il cambio di destinazione finalizzato al sistema precedentemente indicato.( Superficie 600 mq.; volume 1800 mc)."
La convenzione doveva rispettare quanto scritto nel Piano di Gestione!
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In risposta a: Dico a Laura che non sa che... del 3/7/2011 - 21:37
corriggetemi
AUTORE: conoscente
email: -

3/7/2011 - 21:49

caro b.b. ma la conosci la differenza tra area interna del Parco e area estrerna,per come le definisci non credo. Pre-parco è una definizione inesistente e l'unica differenza tra area esterna ed area interna riguarda l'attivita venatoria non certamente l'edilizia.
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In risposta a: la maggioranza è IPV del 3/7/2011 - 20:06
Dico a Laura che non sa che...
AUTORE: Bruno Baglini
email: -

3/7/2011 - 21:37

...quando furono istituiti i piani territoriali del Parco -Migliarino San Rossore Massaciuccoli- la zona del Cancellino-Troncolo fu lasciata fuori dal Parco per il semplice motivo che li dove ora son le serre dismesse dalla cotivazione di talee di garofani
la zona doveva arrivare con l'estenzione delle serre fino alla casa Bertolani-Tabucchi e non poteva essere inserita in un Parco Naturale con annesso serre uffici e capannoni di stoccaggio materiale e grossi magazzini refrigeranti per la consevazione delle talee esportate in tutto il mondo e..100 lavoratori compreso lo scrivente non sempre erano all'aria aperta per mangiare a mezzogiono e lavorare quando piovevae di cose quenza li c'è del vecchio costruito.

Se Laura volesse vedere anche oggi i cartelli che delimitano la zona Parco(interna) dal pre-Parco (contigua) sono ancora in bella evidenza e per agevolare tale lettura correta dei cartelli blu e bianchi, vediamo che: andando da Migliarino verso l'ex passaggio a livello di Montioni; i cartelli color blu con la scritta Parco Naturale legge /79 sono sulla sinistra e venendo dal Troncolo verso Migliarino li vedimo viceversa sulla destra così come quelli bianchi del preparco che son dalla parte opposta; cioè fuori dal parco, di poco ma fuori ed il fuori dal parco guardando verso i monti arriva fino al Parco delle Apuane; chiaro no!

...se sbalio corigitemi disse un uomo diventato sant'uomo.
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In risposta a: del
Quale Italia?
AUTORE: Forza Europa!
email: -

3/7/2011 - 21:20

Il nostro governo Lega dipendente ma non solo,si sta impegnando molto per tenere l'Italia ai margini dell'Europa.
Le Istituzioni Europee non avendo approvato una Costituzione Europea fondata sui valori "giudaico-cristiani",bensì una Costituzione fondata sulla laicità europea, spinge potenti forze "centrifughe" nazionali e internazionali ad imporci divisioni interne e passare noi per un "paese "euroscettico" oggi diviso tra italiani e tra Tav e noTav in Val di Susa.
Se oggi l'Europa è una realtà,così come era nelle intenzioni dei nostri Governanti quando negli anni 50-60 hanno creduto in questo progetto pacifico e unificante, quale forza trainante tra le Nazioni Fondanti della Comunità Europea,allora dobbiamo chiederci adesso quale saranno le ragioni per stare ai margini.
La Tav oggi genera dissapori, così come allora l'Alta Velocità sull'Appennino Tosco-Emiliano, vale la pena dunque chiederci adesso quale futuro vogliamo progettare per i nostri figli e nipoti.
L'Europa attuale e le crisi economiche persistenti non ci fanno entusiasmare,ma possiamo permetterci di stare ai margini delle politiche e dei trasporti europei,così come saremmo stati ai margini in Toscana senza i trafori appenninici?
L'Europa ci propone un tratto di alcuni km per collegare l'Alta Velocità Franco-Spagnola con la Torino-Milano-Trieste ......
Mi chiedo oggi, dove vogliamo andare se la Tav Europea Ovest-Est passerà dalla Svizzera?
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In risposta a: "Stiamo lavorando per voi". del 3/7/2011 - 13:14
la maggioranza è IPV
AUTORE: Laura Barsotti
email: -

3/7/2011 - 20:06

Caro Piero,
a parte il fatto che Tradizione e Futuro si è astenuta dall'approvare uno schema di convenzione che non rispettava il Piano di Gestione del Parco.
Una cosa va precisata:
il progetto Le Serre si realizzerà nel Parco.
Il progetto Ikea si dovrebbe realizzare fuori dal Parco, in zona limitrofa alla zona industriale che non è tenuta poi così bene dall'Amministrazione, a partire dal cartello che indica le attività presenti nella zona industriale artigianale commerciale di Migliarino all'inizio di Via Traversagna. L'Ikea tra l'Aurelia e l'Autostrada a due passi dal magazzino all'aperto della Zetaplast cosa porterebbe degrado, secondo te?
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In risposta a: più cittadini = più servizi del 3/7/2011 - 11:09
Fate figli
AUTORE: Zoraccio
email: -

3/7/2011 - 18:18

La crescita demografica si può avere anche se i vecchianesi t.......o di più e fanno più figlioli.
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In risposta a: Non direi del 3/7/2011 - 13:51
Mi sembra che...
AUTORE: UGOLA
email: -

3/7/2011 - 17:47

ti stia arrampicando sugli specchi. Parli di ragionevole trasparenza: e dove è stata? quale informazione è stata data ai cittadini rispetto al progetto Le Serre???? Dunque che cosa è stato approvato in CC in barba e all'INSAPUTA DEI CITTADINI? L'hai letto il Piano di gestione del Parco, appunto, rispetto alla riqualificazione de Le Serre??? Ti sembra la stessa cosa??? Ti stai arrampicando sugli specchi.
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In risposta a: del
STO CON I "NO TAV"
AUTORE: Simone Cioli
email: -

3/7/2011 - 17:40

Resistere con dignità, per esistere con gioia.
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In risposta a: Guardare prima di giudicare del 2/7/2011 - 8:12
Fin che la barca va
AUTORE: Uno paziente
email: -

3/7/2011 - 17:17

Ci risiamo , le promesse della campagna elettorale sono in alto mare e come al solito la colpa é del governo.
Ma questo governo che ha tagliato i fondi ai comuni era già al potere quando si facevano le promesse della campagna elettorale, per cui i politici di Vecchiano come al solito promettono e non mantengono e poi danno la colpa agli altri.
Anche questa legislatura sarà come la precedente e visto il risultato delle precedenti elezioni, sempre meno vecchianesi si lasciano prendere in giro.
Speriamo che alle prossime elezioni la maggior parte abbia capito.
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In risposta a: La coerenza dei nuovi amministratori del 3/7/2011 - 10:23
Non direi
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

3/7/2011 - 13:51

Che il progetto di riqualificazione, nome in codice: Le Serre, possa essere accostato al progetto Ikea non direi proprio, anzi tenderei ad escluderlo categoricamente.
Qui non si va all'insediamento di un punto vendita GDO, non si installa un comparto a bassa densità occupazionale e a ridotta remunerazione, non si corrobora e incrementa un impianto che nel suo complesso riesce ad eludere in maniera perfettamente legale per ben 18 mln di Euro l'anno le ganasce fiscali, non si produce una speculazione fondata essenzialmente e principalmente sul cambio di destinazione d'uso di un terreno, e mi sembra non esistere un potentato economico - convergenza di interessi economici e politici - in cerca di risorse pubbliche di facile ottenimento, ma si persegue un obiettivo tattico pienamente conforme e assolutamente omogeneo con i dictat programmatici di IPV in materia di turismo e di sviluppo sostenibile.
Il provvedimento è peraltro soltanto in minima parte oggetto di interesse comunale ed è diretta conseguenza del lavoro - in compresenza del Comune - a tavoli più elevati, quindi di interesse pubblico extra-comunale: naturalmente "tra il dire e il fare" c'è di mezzo "e il" come direbbero Elio e le Storie Tese, e l'argomento di per sé che è a mio avviso omogeneo alle aspettative programmatiche e al contempo non pregiudizievole dal punto di vista ambientale, almeno in teoria, non potrà in ogni caso sfuggire alle regole della trasparenza e dell'"agire conforme", ne', soprattutto, alle leggi del primato del pubblico sul privato che, almeno sulla carta, mi sembrano per ora essere state ragionevolmente rispettate.
Disgraziatamente l'edilizia - in special modo quella rurale - è materia estremamente complessa e l'abuso è sempre dietro l'angolo a prescindere da chi lo possa compiere, perché mediamente l'imprenditoria di settore non esce da una formazione, da una preparazione e da una cultura della salvaguardia ambientale e del rispetto per le regole: il comparto edilizio-immobiliare è quello che con la maggior riluttante determinazione accoglie la regolamentazione, con maggior leggerezza disattende ai dettami in materia di sicurezza e rifugge con la massima innocenza dai dispositivi giuridici, aspettandosi con fermezza concessioni illimitate e un atteggiamento della PA tipico del "permessificio".
Dunque direi una menzogna se mi aspettassi che ogni cosa possa filare liscia e secondo quanto previsto sulla carta, così come su due piedi e per quello che ho potuto vedere, non sono in grado dire quanto il progetto di per sé possa rappresentare uno strumento valido, in primo luogo perché non sono esperto in materia e in secondo perché non ho visto con i miei occhi l'insediamento originale.
Mi sento però di dire che politicamente rientra nelle aspettative di uno sviluppo turistico che programmaticamente ho contribuito anche personalmente a formulare, che l'atteggiamento restrittivo dell'Amministrazione verso le volumetrie e verso l'opera presunta di ricostruzione vada nella direzione auspicata... la controprova di ciò dovrebbe in realtà essere rappresentata tendenzialmente da un atteggiamento piuttosto contrariato della partnership privata rispetto alle aspettative di espansione.
Vediamo quindi come le cose andranno avanti...
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In risposta a: del
cani e padroni
AUTORE: notavsitav favatav
email: -

3/7/2011 - 13:41

il cane lo fa' il padrone. e' stato tirato un sasso ad un operaio a susa.non a uno statale che tra poco lascia il posto al figlio. non credo sia stato emilio fede. centri poco "sociali".
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In risposta a: del
"Stiamo lavorando per voi".
AUTORE: Piero Chicca
email: -

3/7/2011 - 13:14

A Migliarino ettari di serre realizzate anni fa (probabilmente con cospicui contributi europei, ovvero anche con i nostri soldi) , fatto il loro profitto e cancellato decine di posti di lavoro, sono rimaste lì, inutili e fatiscenti, come monumento al degrado di un magnifico territorio ai margini del Parco. Ma oggi ci arriva la fortuna: i nostri moderni e oculati governanti, che prima permettono gli scempi e poi ci presentano faraonici progetti di recupero, le smantelleranno e ci faranno, per noi, un bel centro ippico (anche questo con contributi europei e quindi anche nostri) che a noi non servirà, ma che produrrà il suo profitto fino a quando anche questo non avrà più scopo di esistere e verrà chiuso, e di conseguenza verrà in mente a qualcuno di ritrasformarlo in qualcos'altro. E in cosa potrà essere trasformato un ex centro ippico visto che ci saranno strutture, volumi edificati, strade, opere di urbanizzazione, luce, acqua, gas? Magari in zona residenziale, perché no? E così sempre con l'imbroglio del “lo facciamo per voi”, giorno dopo giorno ci rubano i presupposti per una vita decente. E il peggio è che chi ci governa la ruba anche a se stesso, ma l'interesse immediato è più attraente e abbaglia. Ma noi dovremo essere felici perché “miglioreranno per noi” un territorio degradato. Il miglioramento comporterà traffico, inquinamento, caos, affollamento, ma un prezzo lo si deve pur pagare, non si ha niente per niente. E il prezzo che pagheremo è che sparirà un altro pezzo di ambiente con il suo bel viale pedonale pulito e tranquillo, che diventerà un fiume di automobili, ma dove troveremo qualche bar e qualche ristorante, tante volte passeggiando in mezzo al traffico non ci venisse fame e sete. Siamo degli ingrati: fanno di tutto per migliorare la qualità della nostra vita e noi non siamo mai contenti. Come gente ignorante, all'antica e fuori moda siamo sempre contro il progresso e le modernizzazioni e, stupidi come siamo, ci accontentiamo del meno quando potremmo avere di più. A noi quel meno piaceva; ci bastava che quel territorio, effettivamente degradato, fosse ripulito, e magari coltivato, senza bisogno di farci galoppatoi, villette, ristori e quant'altro costituisce oggi la “modernità” e “lo sviluppo”: “il più”.
Il “più” che molti di noi si aspettavano sarebbe stato il recupero della Mandria, quella sì che sarebbe stata un'opera utile, esemplare e della quale vantarsi. Un patrimonio di antica architettura agricolo-industriale di grande valore storico e culturale da salvare come un museo e riutilizzare secondo le vaste possibilità che offre. Ma evidentemente tale opera non offre facili profitti, se nessuno ne parla e nessuno la vuol fare. Meglio l'Ikea, che, come sostiene Tradizione e Futuro, “influenzerà il futuro nostro e delle nostre generazioni”. Non dobbiamo meravigliarci, ci sono ancora cervelli capaci di elaborare simili incongruenze e simili ragionamenti. Certe prospettive influenzeranno sì il nostro futuro e quello delle nostre generazioni: tanto lo influenzeranno da rendere irresistibile il desiderio di allargarci nella modernità e nello sviluppo, ma lasciando che ci restringano in spazi sempre più brutti, più angusti, più degradati, più inquinati. E per il massimo dell'assurdità saremo perfino felici che i nostri governanti vendano oggi a Satana non solo la loro e la nostra vita, ma anche quella dei nostri e dei loro discendenti per oggi, per domani e per sempre.
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In risposta a: Scegliere? allora... del 3/7/2011 - 1:03
Il gatto e la volpe
AUTORE: Sauro
email: -

3/7/2011 - 13:07

Caro oracolo notturno mi spiace non poterle risponderle personalmente poiché tutto quello che avrei da dire al riguardo non sarebbe pubblicato, visto che questo forum é una sorta di organo di partito.
Gli uffici tecnici all'interno del comune dovrebbero essere soppressi visto la loro funzione, perché quando c'é da risolvere un problema a livello tecnico c'é la necessità di chiedere delle consulenze esterne spendendo delle cifre esorbitanti, magari allo studio di qualche amico (scandalo messo in luce dalla trasmissione REPORT).
Gli oneri di urbanizzazione di Vecchiano dove sono andati a finire?
I negozianti del comune chiudono ad uno ad uno e IL TIRRENO se lei si ricorda ha pubblicato recentemente le loro lamentele che accusavano il comune di un disinteresse per il commercio locale, eppure IKEA non c'é.
Io mi sento preso in giro ma fortunatamente ho una certa autonomia di giudizio e mi dispiace per chi come lei continua a credere in questo tipo di amministrazione.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
più cittadini = più servizi
AUTORE: costruttivo sempre !
email: -

3/7/2011 - 11:09

Credo che il Territorio Comunale di Vecchiano abbia la necessità di una coerente crescita demografica.
Con la mancata crescita demografica si rischia di perdere quei servizi ai cittadini già presenti sul ns territorio,(es: Asl,aule scolastiche,trasporti pubblici,Carabinieri,Poste in tutte le frazioni,servizi vari...),rischi tanto più possibili,considerando i tagli alla spesa pubblica e ai probabili costi da ottimizzare, i quali costi da ottimizzare potrebbero generare servizi da aggregare nell'area vasta pisana.
Quindi attrarre investimenti,per attrarre residenti;obiettivo e condizione per garantirci l'ampliamento o il mantenimento dei servizi, possibile solo se il Territorio cresce e tende al raggiungimento del fatidico 15.000 residenti.
Penso in ogni caso che la crescita demografica meglio ripartita sul territorio comunale si potrà ottenere:
a)ampliando le opportunità di lavoro.
b)senza trascurare il recupero edilizio esistente e il mantenimento ecologico.
c)garantendo o migliorando i servizi ai cittadini.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Attrarre investimenti del 3/7/2011 - 2:41
La coerenza dei nuovi amministratori
AUTORE: Fabio
email: -

3/7/2011 - 10:23

Sig. Niccolai dopo aver letto il suo intervento, in parte condiviso, le vorrei chiedere la sua opinione in merito al progetto della riqualificazione de "Le Serre" lungo il viale dei Pini alla luce appunto di quanto letto. Le riporto uno stralcio del suo pensiero: "Chi amministra la cosa pubblica ha il preciso compito di farlo nell'interesse della collettività, conformemente alle sue aspettative più diffuse, ma sempre e comunque in sintonia con la vocazione del territorio e secondo un preciso, armonioso ed equilibrato modello di sviluppo, in particolare tenendo conto delle criticità sociali, del disagio e delle istanze delle fasce più deboli della società civile.
In altre parole, il pubblico deve prospettare un proprio modello di sviluppo e disegnare le prospettive future non sulla base della migliore offerta che l'interesse privato sembri dispiegare, bensì secondo un principio, un progetto che tenga conto di tutte le istanze e le esigenze sia della società civile che del rispetto e la salvaguardia delle risorse ambientali, culturali, turistiche, sociali ed economiche pre-esistenti"

Non le sembra che questo progetto ricalchi la parte del primo progetto Ikea, quello fortemente criticato per la componente speculativa che prevedeva la costruzione di molte unità immobiliari?

Se questa è la coerenza del nuovo Consiglio Comunale sono molto preoccupato.
----------------  RISPONDI





In risposta a: CTC & C. del 2/7/2011 - 21:41
Pettegolo e farneticante
AUTORE: Tito
email: -

3/7/2011 - 7:47

Mentre continuano i farneticanti e pettegoli (tipici delle donnicciole), interventi del Niccolai, che afferma per "sentito dire" e non perchè ne è a conoscenza. Ma a parte questo inconsistente individuo, sembra che ultimamente i frequentatori del forum stiano facendo chiarezza sul problema Ikea e la grossa speculazione che vi gira intorno. Ed anche delle indicazioni intelligenti per nuove iniziative più compatibili col nostro territorio. In pasticolare è il "Disappunto" di Giancarlo Pardini e le indicazioni "Risposta" di G.P_ puntuali, precise e da tenere in seria considerazione per uno sviluppo che crei occupazioni e rispetti l'ambiente.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Risposta a Massimo del 3/7/2011 - 0:51
Attrarre investimenti
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

3/7/2011 - 2:41

Mio caro Sauro non so in quale parte dell'ordinamento giuridico italiano abbia reperito l'informazione secondo la quale «i Sindaci devono attrarre gli investimenti»; forse sta facendo confusione con qualche becero vaneggiamento programmatico del PDL, ma se questo è il livello di consapevolezza circa le modalità e gli approcci al governo del territorio, allora devo convenire con la Gelmini che forse qualche ora in più di educazione civica a scuola non guasterebbe!
Questa infelice espressione bocconiana si addice ad un economista, o meglio ancora, ad un «economicista», ad un manager rampante o ad un rampollo di Confindustria, non certamente ad un Sindaco.
L'amministrazione territoriale solo incidentalmente è chiamata ad attrarre investimenti, perché la gestione della cosa pubblica implica necessariamente il perseguimento del bene collettivo e non l'assecondamento di grossi interessi privati: la dialettica fra pubblico e privato non può essere ridotta al ruolo di «permessificio» per usare un'espressione coniata ad hoc dal Governatore Rossi.
Chi amministra la cosa pubblica ha il preciso compito di farlo nell'interesse della collettività, conformemente alle sue aspettative più diffuse, ma sempre e comunque in sintonia con la vocazione del territorio e secondo un preciso, armonioso ed equilibrato modello di sviluppo, in particolare tenendo conto delle criticità sociali, del disagio e delle istanze delle fasce più deboli della società civile.
In altre parole, il pubblico deve prospettare un proprio modello di sviluppo e disegnare le prospettive future non sulla base della migliore offerta che l'interesse privato sembri dispiegare, bensì secondo un principio, un progetto che tenga conto di tutte le istanze e le esigenze sia della società civile che del rispetto e la salvaguardia delle risorse ambientali, culturali, turistiche, sociali ed economiche pre-esistenti.
Non può un singolo provvedimento scriteriato (tanto per tornare ai vari Gelmini, Tremonti, Brunetta, Maroni, Romani, Sacconi & C.) inficiare quanto di buono è stato fatto fino a quel momento o, addirittura, pregiudicare irreversibilmente o condizionare irreparabilmente la propria idea organica di sviluppo futuro.
Le PA, contrariamente a quanto intenderebbe perseguire il Federalismo Fiscale, devono poter attingere le proprie risorse finanziarie dai propri livelli più elevati e non frugando nelle tasche dei cittadini o avvalendosi della lusinga del potentato economico del momento!
Inoltre gli investimenti non sono una cosa neutra: immaginiamo che per qualche strano motivo la OTO-Melara volesse insediare sul nostro territorio un comparto di produzione di mine anti-uomo: lo farebbe senz'altro con la stessa carta-moneta di qualunque altro investitore, ma il significato implicito dell'operazione non sarebbe l'equivalente dell'installazione di un centro ippico, di un frantoio, di una centrale eolica, di una produzione cinematografica o di una stazione ricettiva.
L'idea generica di «attrarre investimenti» non mi ha mai appassionato e men che meno deve appassionare un Sindaco e/o un'amministrazione comunale: le scelte oculate e compatibili con una certa vocazione territoriale attrarranno anche investimenti privati, ma non tutti indiscriminatamente, non secondo il barbaro principio caro a Emma Marcegaglia per cui i territori si debbano fare una ragione dell'ipotetico sviluppo abnorme che l'industria (bontà sua) può introdurre o determinare.
Le sperequazioni, i duri colpi assestati alla salvaguardia ambientale, gli scempi e gli abusi edilizi, le speculazioni immobiliari e finanziarie, l'urbanizzazione coatta, la costruzione incondizionata di grandi opere e infrastrutture, la privatizzazione o l'esternalizzazione forzata dei servizi, non ingenerano necessariamente o automaticamente occupazione, ne' ne garantiscono livelli elevati di professionalità: generalmente si tratta di opportunità economiche sempre per i «soliti noti», che mediamente si avvalgono di basse professionalità a salario bassissimo e che di media non determinano ricadute a pioggia sulla comunità, ma che piuttosto in genere, producono un insano sviluppo a macchia di leopardo pregiudicando prospettive future.
Deve essere chiaro fin da subito quindi che il ruolo di un amministratore pubblico mai come oggi, deve puntare innanzitutto alla tutela dei beni comuni, all'investimento in sapere e cultura, a garantire copertura di servizi essenziali soprattutto a chi non ha la possibilità di sostenerli di tasca propria e non ad appagare gli appetiti insaziabili della Marcegaglia di turno.
Il sostegno alla piccola impresa che valorizzi le strategie di sviluppo territoriale ed economico programmato dal pubblico, che conferisca valore aggiunto agli indirizzi amministrativi prescelti è una cosa ben diversa dal ricercare sistematicamente l'investimento colossale della lobby più lusinghiera e facilmente accontentabile: non si vive bene con una Spada di Damocle pendoloni sul capo!
Il pubblico programmi, interpretando correttamente tutte le istanze della comunità e del territorio amministrato, il privato si adegui, reperisca la propria opportunità economica nell'indirizzo amministrativo prescelto, si sforzi di adattare o ripensare il proprio modello di business sulla base degli obiettivi pubblici perseguiti oppure vada a fare un giro altrove, dove i Sindaci... fanno quello che secondo lei Sauro è il loro compito primario, cioè esattamente quello che non devono fare!
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In risposta a: Risposta a Massimo del 3/7/2011 - 0:51
Scegliere? allora...
AUTORE: Oracolo notturno
email: -

3/7/2011 - 1:03

...chiudiamo gli uffici tecnici e tiriamo la monetina in aria e se la moneta rimane ritta nel pantano, si fa scegliere direttamente a quelli che una volta si chiamavano padroni, poi datori di lavoro ed ora imprenditori.
Bello è...intraprendere dove più gli gusta e magari gli oneri di urbanizzazione ri/impegnarli tutti in strade e ponti per arrivare al "loro" nogozione ed ai negozi storici in paese nemmeno una spazzatina davanti alla saracinesca.
bona
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In risposta a: Centro commerciale del 2/7/2011 - 19:03
Risposta a Massimo
AUTORE: Sauro
email: -

3/7/2011 - 0:51

Sig. Massimo le forze presenti in consiglio, concordi nel votare contro, evidentemente erano più interessate a l'affare del nuovo R.U. poiché prevede un altro migliaio di nuove villette, ovviamente con i relativi cambi di destinazione d'uso dei terreni da agricoli a edificabili, l'affare é lì.
Tutto questo andrà a vantaggio di poche persone e non dell'intera collettività.
Questo le sembra una politica di sinistra?

Il ruolo dei sindaci é quello di creare le condizioni per attirare gli investimenti, il ruolo degli investitori é quello di scegliere dove rischiare i loro capitali.
Questo vale ovunque.
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In risposta a: del
basta cavalli
AUTORE: io e basta.
email: -

2/7/2011 - 23:04

ho letto sulla voce che e stato approvato il progetto del centro ippico nella zona del troncolo (serre).allora vorrei precisare delle cose che non sembrano chiare .1 sembra che il progetto e la sua costruzione sia opera di diversi enti quali il parco il comune autorita di bacino sovraintendenza e chi piu ne a ne metta.allora la propieta e del sig.salviati forese e l'affituario è ilsig.bellei che ha gia il pruniccio e il fungo che sono centri ippici. per quanto riguarda i 60 posti di lavoro si sa chi andranno ad occuparli (albanesi e rumeni al nero). ora un paese come MIGLIARINO CHE è PICCOLINO penso che di centri ippici ce ne siano gia troppi se non lo sapete ve li dico:localita l'isola dal mori-il fungo-il pruniccio il ghiaccio per la via delmare BASTA facciamo un bel parco verde con una bella piscina e un bel residens accessibile anche alla gente comune basta cavalli e... te SINDACO LUNARDI GIANCARLO CHE HAI VOCE IN CAPITOLO FERMA QUESTA COSA .
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In risposta a: Centro commerciale del 2/7/2011 - 19:03
CTC & C.
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

2/7/2011 - 21:41

Dopo gli abominevoli interventi di un tal Tito sulla scuola pubblica, risurgente d'Ungheria d'un passato che mai più deve divenire presente o futuro, si torna su un vecchio argomento, castigo dell'intelletto per più di una legislatura che mi auguro venga sigillato in un plumbeo feretro a qualche centinaio di metri sotto terra, come qualche intelligentone normalmente fa con le scorie radioattive.
Vecchiano dovrebbe consegnare a Pisa il «Tremontino d'Oro», ambito e demenziale premio in consegna a chi meglio incarni la volontà di auto-espoliazione, di rinuncia al decoro e alla dignità!
Mi è invece giunta notizia - Audite Audite! - che la CTC va chiedendo una sottoscrizione di 20.000 € per cooperativa (non so esattamente quale e non escludo che possa toccare anche alla Coop di Vecchiano!) per salvare dal naufragio il buon vecchio Consorzio Etruria suo associato!
Suppongo che la richiesta sia estesa alle altre consociate: si tratta però pressappoco di un pettegolezzo allo stato attuale delle cose, nel senso che non ho alcuna documentazione certa in merito... ma sono certo che taluni interventi in risposta sapranno fugare ogni dubbio in merito (è gradita risposta dalla corrente Annacquatoi del PD, quella notoriamente più vicina alle Coop).
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In risposta a: Provare per credere del 2/7/2011 - 18:11
Centro commerciale
AUTORE: Massimo c'è
email: [protetta]

2/7/2011 - 19:03

Mi spiace sigor Sauro ma lei deve sapere che l'area ovaio non è mai stata oggetto di cambio di destinazione d'uso. Semmai di un'osservazione in fase di inserimento nel regolamento urbanistico. Fatta per essere inserita in esso. In questo caso colgo l'occasione di rimarcare che tutte le forze presenti in consiglio furono concordi di votare contro. Detto questo, mi sembra inutile cercare di far passare il fatto che l'amministrazione di Vecchiano non ha risposto alla richiesta di un'eventuale centro commerciale. Credo invece che la ragazza dalle belle ciglia non abbia intenzione di venire dove gli chiedono i Sindaci ma dove vuole lei. In questo caso stanno usando la ragazza dalle belle ciglia per far passare qualcosa di diverso. Che oramai è noto a tutti. Il cambio di destinazione d'uso di un terreno da agricolo a commerciale perchè l'affare è lì. Grazie di aver dato l'opportunità di rispiegare la situazione. Della ragazza dalle belle ciglia che tutti vogliono e nassuno la piglia.
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