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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com


Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

Di Luciano Nobili
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Di Mario Lavia
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Di Umberto Mosso
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Di Roberto Zangheri
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Intervista a Maria Elena Boschi
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: Altrettanto diretto del 23/6/2011 - 9:59
Fantastico!
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

23/6/2011 - 15:26

Nel fragore generale prodotto dall'argomento (che mi voglio compiacere di aver introdotto sul Forum in qualità di «persona ben informata dei fatti», in virtù della mia presenza nel Consiglio di Istituto nell'I.C. "Settesoldi" di Vecchiano, di una passione smisurata per la cultura, il sapere e, di conseguenza per la Scuola, e non come redivivo Masaniello come vorrebbe Franchino72 d'Asburgo), ci mancava soltanto Tito che, oltre a non essere informato dei fatti, oltre a sostenere una cosa pericolosissima e assolutamente ghiotta per i seguaci della Gelmini, pare non sapere che le scuole sono attualmente al collasso per la composizione straripante delle classi.
Filettole è un plesso che non dispone di alcuno spazio libero, se questo può interessare a Tito, a dispetto di una composizione delle classi tutto sommato ancora discretamente equilibrata.
Mi interesserebbe sapere da Tito però quali sarebbero le "attività utili" in ragione delle quali si dovrebbe arrivare a liberare un edificio scolastico, accorpare classi e far aggravare ulteriormente il bilancio familiare con ulteriori spese scolastiche: mi sembra che dietro questo intervento ci sia una visione della scuola addirittura peggiore di quella della Gelmini e/o dell'intero Governo Berlusconi.
Un intervento del genere può essere soltanto frutto del non avere figli o del non averli in età scolare, indiscutibilmente: stiamo scherzando davvero? L'investimento sul futuro sarebbero le scuole-supermercato con classi sovraffollatissime dove la qualità della vita scolastica è inevitabilmente pessima, l'insegnamento impossibile e l'apprendimento limitatissimo?!? Caro Tito, ti vorrei far vivere su uno scaffale in una stanza angusta in compagnia di altre venti o trenta persone (modello scantinati pratesi, ottime matrimoniali per lavoratori cinesi del comparto tessile) per capire cosa diavolo tu stia dicendo.
La Scuola Pubblica è, al pari dell'Acqua, un BENE COMUNE e va difesa a spada tratta, secondo i modelli più congeniali (vedi Norvegia) con classi abbastanza poco numerose, un numero di insegnanti congruo a garantire non soltanto le attività in compresenza, ma più in generale un approccio pluralista, uno spirito d'accoglienza solidale e capace di produrre integrazione fra gli alunni di cittadinanza diversa, un numero ottimale di educatori che sostengano la "diversa abilità" e l'inserimento di alunni stranieri, organi che garantiscano partecipazione e autonomia, senza per questo essere o somigliare a consigli d'amministrazione, con l'impegno sì dei comuni, ma per garantire la funzionalità ad un costo ragionevole dei servizi accessori (scuolabus, mense, pre-scuola, dopo-scuola, etc.) e in habitat generale in cui nella cultura si investa, in cui l'editoria (specie se piccola) non venga strangolata per convenienze (e connivenze) d'alto borgo (vedi Mondadori & C.) tale da poter assicurare alle famiglie un volume di spesa per i libri di testo sopportabile.
Questa sarebbe la foto di una società pronta ad accogliere le sfide del futuro, una società fondata su un'educazione ed una formazione di prim'ordine, totalmente svincolate dalla domanda di lavoro (non c'è cosa più ributtante e perniciosa di una didattica condizionata dalle necessità produttive, dalle istanze delle imprese) e protese verso il sapere, una società che cerca uno sviluppo armonioso, compatibile, sostenibile e pronta a raccogliere vocazioni territoriali, una società in cui l'utopia immobiliarista - l'investimento improduttivo per eccellenza - lascia il posto ad un fervere di iniziative culturali e artistiche, una società prolifica, creativa, educata e cosciente di sé.
Non sara l'ora di finirla col rincoglionimento da Playstation, da TV-spazzatura e via cantante, per tornare alla scoperta dei luoghi (lasciando magari che siano propri i nostri bambini a illustrarceli, con la passione e l'entusiasmo di un alunno) e della persona?
Una società che ha saputo dire NO al nucleare e alla privatizzazione selvaggia dell'acqua (che in soldoni è quella stessa società che guarda ad un futuro con meno cemento, con meno "Ikee") è una società che reclama una Scuola Pubblica d'eccellenza, una scuola in cui le discipline umanistiche, artistiche e scientifiche assoggettino irreversibilmente quelle tecniche, delimitandone il campo di azione non all'utilità contingente, ma all'astrazione concettuale, figlia della filosofia.
La scuola classista è un concetto caro alle private che può affogare nel suo brodo: 10, 100, 1000 libere Università, nessuna Bocconi!
E per il resto, caro Tito, se davvero c'è bisogno di spazi per svolgere "attività utili", allora che siano requisiti i tanti immobili sfitti, non certo gli edifici scolastici: è ora che inizi a pagare chi non ha mai pagato, i parassiti della società, coloro cioè che sono collegati ad investimenti improduttivi, al comparto immobiliare, finanziario, bancario e assicurativo; è ora di tassare la rendita in questi comparti, retaggio feudale tra i peggiori che possano occorrere ad una collettività, affinché su di essa la disponibilità economica e di risorse ricada a pioggia.
Una società che si rispetti è una società in cui le esigenze dei bambini e degli anziani - i segmenti non ancora o non più produttivi -, sono al primo posto nella scala delle priorità amministrative, nonché valori irrinunciabili per le famiglie, fonte di attenzione, dedizione spassionata e amorevole, e risorse.
Nel prossimo intervento Tito, invocherai la Rupe Tarpea, Auschwitz-Birkenau o che altro?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Aparteilfattoche ................ del 21/6/2011 - 21:04
Le mamme che hanno ...........
AUTORE: Ultimo
email: -

23/6/2011 - 14:00

........ sculettato nel forum nel periodo pre-elettorale sono, come previsto, sparite. Erano chiaramente mamme interessate o stipendiate ........ ed ora non sculettano più. Invece qualche dente avvelenato e deluso continua a scrivere le solite bischerate ........ anzi è migliorato (nello scrivere le bischerate), anzi, oserei dire aggressivo. Forse è meglio chiamare " la lacciaia " perchè la "rabbia" potrebbe diffondersi ai cittadini incolpevoli. Sono rimasti alcuni comizi forummistici che entrano da un orecchio ed escono dall'altro ........... Propongo di fare una colletta per mandarli una settimana in vacanza. ....... Ultimo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: domanda diretta del 23/6/2011 - 9:22
Altrettanto diretto
AUTORE: Tito
email: -

23/6/2011 - 9:59

Se ci sono degli edifici scolastici utilizzati solo parzialmente, come nel caso di Filettole, perchè non accorpare le classi in uno, due, o quanti servono edifici e utilizzare i pulmini per accompagnare i bambini a scuola? E sarebbe possibile utilizzare gli edifici scolastici rimasti liberi per altre utilità.
----------------  RISPONDI





In risposta a: domanda diretta del 23/6/2011 - 9:22
Vediamo Ultimo "assurgere"...
AUTORE: Maunvorpiove
email: -

23/6/2011 - 9:51

...arrivare a posizioni importanti: a. alle più alte cariche; a. agli onori della cronaca (assurgere).

Così il genitore di Filettole invece di rivolgersi al Primo Cittadino di Vecchiano si rivolge all'Ultimo.
...e Ultimo a detta del genitore non dovrebbe far politica!?

Considerazione semplice: a forza di guardar troiai in TV, tutto vien tradotto con quel pensiero/linguaggio.
Il World Wide Web è un'altra cosa!
Buona giornata.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Non è possibile prendere .......... del 22/6/2011 - 10:48
domanda diretta
AUTORE: un genitore di Filettole
email: -

23/6/2011 - 9:22

Buongiorno, senza far politica o demagogia, potrebbe farmi qualche esempio delle cose più importanti da fare nel comune di Vecchiano?
Prima che risponda, vorrei portare a sua conoscenza il fatto che l'anno prossimo la prima di Filettole DOVREBBE essere formata da 21 alunni. Scrivo DOVREBBE perchè più di qualche genitore sta già pensando di cambiare scuola se non ci sarà il tempo pieno. Non avere il tempo pieno vorrà dire, nell'arco di 5 anni, CHIUDERE la scuola perchè non si raggiungerà il numero minimo di iscritti.
Lo sa inoltre che a Filettole, l'ultima classe formata prima dell'istituzione del tempo pieno conta meno di 15 alunni e che, con le attuali regole, oggi non si sarebbe potuta formare?
Lo sa che a San Giuliano (scuola con 1 rientro pomeridiano) quest'anno non si è formata la prima?
Attendo una sua cortese risposta (possibilmente in ordine di priorità).

Grazie
----------------  RISPONDI





In risposta a: Per qualche voto in più del 22/6/2011 - 23:54
Aringo
AUTORE: Un cittadino vecchianese (semplice)
email: -

23/6/2011 - 0:10

Il Sindaco di Vecchiano non è obbligato a rispondere "aringo".

piesse, Vedi gli orari di ricevimento sul sito del Comune e lui come i suoi delegati Assessori risponderanno ai cittadini con nome e cognome e..se chiederai appuntamento tramite l'Ufficio stampa o portavoce e ti presenti come Ringo, Blek Macigno o l'Uomo Mascherato mi sa che trovi l'uscio di noce.
----------------  RISPONDI





In risposta a: BRONTOSAURO del 22/6/2011 - 13:58
Per qualche voto in più
AUTORE: Ringo
email: -

22/6/2011 - 23:54

Immagino che lei sia il portaborse del sig. Lunardi e come tale deve rispondere a questa domanda: poiché il sig. Lunardi in campagna elettorale ha promesso il tempo prolungato o pieno che sia, quando sapeva che non poteva attuarlo a causa della riforma Gelmini.
Io concordo che questa riforma ha causato gravi danni alla scuola pubblica e nessuno accusa il sig. Lunardi di esserne portavoce, ma la sua colpa é quella di aver ingannato i cittadini per qualche voto in più.
Questo non é onesto poiché la riforma esisteva a priori e non é sopravvenuta, é inutile che lei faccia l'avvocato del diavolo anche se sarebbe stato più corretto che lo stesso Lunardi fosse intervenuto al riguardo sul forum.
Forse non sa cosa dire.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Al Forum
AUTORE: Riccardo Maini
email: -

22/6/2011 - 23:26

Alla fine, purtroppo, mi sono fatto coinvolgere.
Credo che i miei interventi sul Forum si possano contare sulla metà delle dita di una mano.Ho accettato con molta serenità tutte le critiche e le contestazioni che i frequentatori mi hanno fatto, ritenendo doveroso analizzarle e valutarle con attenzione,perchè uno come me che ha deciso di fare politica, con la p molto minuscola e che ha deciso di mettersi in gioco pubblicamente, non può non prenderne atto.
A tutto però c'è un limite.
Come i più attenti ed affezzionati denigratori sanno, sono stato accolto nella Lista Cittadini e Territorio dopo che, per motivi personali, resi pubblici, sono uscito dal PDL, partito nel quale ero stato eletto e dopo un periodo transitorio nel Gruppo Misto. Qualche frequentatore, intellettuale e tuttologo,accusa il sottoscritto e la lista civica di essere di destra e di avere poco di civico e molto di politico.Quando in consiglio comunale i consiglieri della Lista Cittadini e Territorio votano contro, insieme a PDL, FLI, Gruppo Misto e Sinistra Unita per Sangiuliano, una delibera della Giunta che prevede di spendere quattro milioni di euro per l'acquisto e la ristrutturazione della Tabaccaia per farci la sede della Fondazione Cerratelli,sono di destra o di sinistra ? quando in consiglio Comunale votiamo contro una qualsiasi delibera che secondo noi va contro gli interessi dei sangiulianesi, siamo di destra o di sinistra? Quando abbiamo denunciato che l'amministrazione comunale ha perso una sostanziosa sovvenzione data dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa per incapacità,per la ristrutturazione della Rocca di Ripafratta, eravamo di destra o di sinistra?
So che queste mie "esternazioni", mi procureranno ulteriori attacchi, mi auguro non offese,ma è troppo facile dietro uno pseudonimo voler essere giudici e "carnefici". Il vittimismo non rientra nella mia natura,mi piace fare politica, cerco di farla con serietà ed onestà, rispondendo in prima persona delle decisioni che prendo in consiglio comunale. Le critiche sono sempre ben accette quando sono costruttive ed intelligenti, il resto è noia.
Se votare contro le scelte fatte dal PD,IDV e PSI, perchè non le ritengo utili e vantaggiose per i cittadini di San Giuliano, vuol dire essere dispregiativamente di destra, per i fanatici poco democratici di sinistra,io non la ritengo nè un'offesa nè una cosa disdicevole.Dovrò avvisare i colleghi Bolelli, Carioni, Mazzarri e Nicosia di non votare più contro le delibere della maggioranza perchè, saccenti uomini ombra, potrebbero marchiarli a fuoco come politici di destra.A San Giuliano un sano confronto politico è ancora molto lontano. Un cordiale saluto Cons. Riccardo Maini
----------------  RISPONDI





In risposta a: indennità ai politici del 22/6/2011 - 10:26
Abbiamo tastato il polso
AUTORE: Mauro
email: -

22/6/2011 - 22:55

L'indennità per l'attività politica é stata istituita con la costituzione repubblicana in contrapposizione allo stato liberale ottocentesco dove i politici non percepivano indennità e quindi svolgere una funzione pubblica era prerogativa delle classi più ricche.
Ma come sappiamo si dà una mano e si prende il braccio.
Le indennità dei nostri politici sono tra le più alte in Europa (lo stesso REPORT l'aveva evidenziato in una trasmissione).
Per quanto riguarda il nostro comune, i nostri amministratori hanno anche una attività propria: chi é libero professionista, chi é capostazione e così via... di conseguenza l'indennità é superflua, lo stesso REPORT ha elogiato alcune amministrazioni che avevano rinunciato ai loro compensi a favore del comune.
La rinuncia all'indennità, può essere stata una provocazione, ma ha sottolineato l'avidità e i veri scopi di "chi ci rappresenta", vista la reazione a tale proposta.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Poveri Gramsci, Marx ecc.... del 22/6/2011 - 15:17
Caro Max ho grossi dubbi .........
AUTORE: Ultimo
email: -

22/6/2011 - 18:51

....... sulle tue capacità intellettive ...... quando scrissi che (non ricordo quando) ho studiato alla NORMALE era in risposta a qualcuno ...... ma era una risposta chiaramente ironica, e credo che tu sia stato l'unico a non capirlo ...... NON sono affatto laureato ...... scrivo qui unicamente per diletto e per leggere, in risposta, le coglionate della gente come te. Credo che sia tempo sprecato dialogare con te ........ ho scritto anche troppo ..... Adios amigo ..... Ultimo.
----------------  RISPONDI





In risposta a: BRONTOSAURO del 22/6/2011 - 13:58
tirannosaura
AUTORE: tirannosaura
email: -

22/6/2011 - 17:57

Mi è sembrato di capire che in una classe (forse la classe prima?), vi sono tre bambini residenti nel nostro Comune e diciotto residenti fuori (questo perché ovviamente il “tempo pieno” attira, giustamente)"

Mi sa che ti hanno informato male circa i numeri e la provenienza dei bambini. Puoi trovare conferma chiedendo alla dirigente scolastica.
Alla prossima prima elementare di filettole saranno 21 vecchianesi

Mi sa che si fa troppo pallocolosa comunque, tutti a difendere la scuola e poi per 13 ore settimanali da coprire sembraq di doverci straciare le vesti ( si perchè il minimo garantito dal ministero sarà comunque di 27 ore )
Io vorrei conoscere il bilancio comunale, consulenze , progetti scolastici , insomma tutte le spese che il comune affronta.
Messe in fila uno decide le priorità.
E la scuola credo meriti le prime posizioni
----------------  RISPONDI





In risposta a: Aparteilfattoche ................ del 21/6/2011 - 21:04
beato l'ultimo
AUTORE: michele
email: [protetta]

22/6/2011 - 16:02

beati gli ultimi che non capiscono una s..a.
conosco benissimo i miei diritti e credo sia giusto esercitarli, e ricordandomi e ricordando di esercitare i miei doveri di cittadino. Ogni livello di amministrazione ha livelli diversi di responsabilità che poi si trasformano in consenso o meno. Non mi pare ci sia pieno di lamentoni, solo persone che tentano di affrontare un problema in chiave non strumentale, riconoscendo le responsabilità del governo e quelle del comune. Richiamare il comune a delle scelte precise non significa non significa esser filogovernativi. E' normale dover scegliere per chi amministra dei soldi. Se il comune riterrà di sacrificare 13 ore di scuola settimanale in visrtù di urgenze più impellenti che lo faccia, nessuno si lamenterà, semplicemente ne trarrà le conseguenze.

Mi sa che a qualcuno piace praticare il "tanto peggiotanto meglio" dimostrando tutta l'irresponsabilità di certe posizioni preconfezionate

Saluti all'intelligentone di Ultimo (che però almeno nello pseudonimo dimostra almeno autoironia)
----------------  RISPONDI





In risposta a: Aparteilfattoche ................ del 21/6/2011 - 21:04
Poveri Gramsci, Marx ecc....
AUTORE: Max
email: -

22/6/2011 - 15:17

Caro Ultimo, in un intervento di alcune settimane fà hai scritto che avevi studiato alla Normale, dai tuoi interventi si capisce chiaramente che hai votato IPV, definisci il tempo pieno scolastico come un parcheggio sulle spalle della comunità! ecco vorrei chiarire alcuni punti:
1)L'istruzione è un diritto di tutti, la scuola pubblica offriva ( e non a caso uno il passato) a tutti le stesse opportunità,con la riforma della scuola, caro Ultimo, è stata tolta la possibiltà a coloro che non possono permettersi una scuola privata di avere un FUTURO !! sai quali stati prima di noi hanno fatto un'operazione analoga?? Romania e Albania !!!
2) Dici di essere di Sinistra: menomale che nell'oltretomba Gramsci, Marx ecc.. non hanno Internet e quindi non possono leggere le bischerate che scrivi degne del più capistalista egoismo !!
3) Il tempo pieno non è un parcheggio! è un modulo dal quale i bambini escono sicuramente più preparati che in altri moduli, non è affatto sulle spalle della comunità perchè con quello che viene detratto in ogni busta paga di un qualsiasi lavoratore dipendente, si potrebbe pagare scuole private, assicurazioni mediche, mutui ecc... quandi ognuno si paga tutto caro Ultimo, se poi vogliamo parlare delle spese sulla comunità ingiuste spiegami l'operazione Bocca di serchio che viene tutto demolito e smaltito con i soldi della Comunità e considera che stiamo parlando di posti barca e non mi risulta che siano un diritto!! perchè non hanno fatto pagare la demolizione e lo smaltimento dei rifiuti a coloro che fruiscono di Bocca Di serchio???? ( basterebbe chiedere al parco i titolari dei numeri no? o alla Parovincia chi sono quelli che hanno versato i bollettini)
e comunque spiegami quale sarebbero le spese aggiuntive di un tempo pieno rispetto ad un'altro modulo sulle spalle della comunità.
4)Quando parli della normale ricordati che parli di una scuola Pubblica di eccellenza che per accedervi occorre avere dei numeri che vanno al di là della classe sociale di appartenenza, e dopo le tue affermazioni dubito fortemente che tu sappia anche dov'è ubicata.
saluti
----------------  RISPONDI





In risposta a: Mi pareva strano... del 22/6/2011 - 10:58
ai vari masanielli della valdiserchio
AUTORE: Franco
email: [protetta]

22/6/2011 - 14:04

Bene,
e un altro comizietto del Niccolai è servito;

comunque mi preme riportare l'ordine di un ragionamento se possibile.

Nessuno addossa al Comune responsabilità romane.
Cercare soluzioni locali non significa accettare passivamente le scelte romane e non far valere le proprie ragioni in tutti i modi consentiti.
Parlare di stipendi dei politici a volte ha solo valore simbolico e facilmente si sconfina nella demagogia ma in alcune occaiosni gesti simbolici di buona volontà aiutano a farsi comprendere nel caso di necessari sacrifici.
Visto che sei in confidenza con il sindaco , (lo chiami per nome)facci sapere cosa ne pensa.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
BRONTOSAURO
AUTORE: SUOLA - SCUOLA FILETTOLE
email: -

22/6/2011 - 13:58

Alcune semplici premesse:
1. penso che la riforma Gelmini sia indiscutibilmente e semplicemente una riforma finanziaria ed economica della scuola pubblica: depotenziarla a favore delle scuole private.
2. penso che il mondo "scuola" come il mondo "cultura" debbano essere visti come campi di INVESTIMENTO per il futuro: non ci si può lucrare sopra.
3. certamente migliorare il complesso e importante mondo della scuola pubblica, sotto il profilo organizzativo e gestionale si deve, si può.
4. dobbiamo cercare di essere scevri da appartenenze ideologiche e partitiche perché il mondo SCUOLA è troppo importante e merita rispetto, proprio perché riguarda tutti, in primis i nostri bambini.

Vedo che nel forum de La Voce, l'argomento trova dibattito fertile, purtroppo non posso che constatare che l'80% degli interventi sono di natura ideologica e piuttosto strumentale (destra - sinistra).

Intanto il problema non è che il Sindaco Lunardi abbia promesso o meno, in campagna elettorale, la regolarità del tempo pieno a Filettole: se poi vogliamo fare una pura disquisizione formale sulla parola "tempo pieno" e "tempo prolungato", facciamola pure, ma mancheremo di rispetto al vero problema, al nocciolo della questione che è e rimane la SCUOLA e quindi anche la SCUOLA DI FILETTOLE.
E' chiaro, è palese, che il problema non è il Sindaco Lunardi o l'Amministrazione che rappresenta, perchè per legge ci sono ruoli e competenze diverse. Quindi smettiamola di fare propaganda elettorale (che è già finita da un mese) e iniziamo ad affrontare il problema come si deve.
Se siamo genitori, o semplicemente cittadini, non possiamo e non dobbiamo strumentalizzare la questione: cerchiamo di avere un briciolo di rispetto e onestà intellettuale almeno per i nostri figli!!!
Della scuola di Filettole se ne poteva parlare prima, se ne poteva parlare dopo, ma la questione non sarebbe cambiata: c'è un iter legislativo previsto dalla Riforma Gelmini che comunque avrebbe escluso la scuola di Filettole dal "tempo pieno", come di fatto sta avvenendo, perché considera solo ed esclusivamente i numeri: e la scuola di Filettole, arrivati coi sassi alle porte, per il modo perverso della riforma stessa, i numeri non li possiede. E comunque il Dirigete Scolastico e il Consiglio di Istituto se ne stava già occupando precedentemente. Non è questione da propaganda elettorale. Non cadiamo così in basso. Un po’ di dignità, suvvia!!!
Dunque per salvare LE SCUOLE DI FILETTOLE DI TUTTA L'ITALIA occorrerebbe bloccare la riforma Gelmini altrimenti il risultato è quello che è: taglio netto agli organici (docenti/sostegno, ATA, impiegati), riduzione delle classi e aumento dei bambini per classe, diminuzione appunto del tempo pieno. Ma nel frattempo?
Nel frattempo giusto l'impegno dell'Amministrazione, della Provincia e del nostro Dirigente Scolastico e del Consiglio d’Istituto a trovare una dialettica con gli Uffici preposti per capire se comunque la scuola di Filettole (prima esclusa nella provincia di Pisa per il tempo pieno) può rientrarvi. Se questo non dovesse accadere, la situazione si complica nel senso che a livello locale - il nostro - bisogna fare delle scelte consapevoli.
Senza "tempo pieno" tagliato dal Governo Centrale, il nostro Comune non può che verificare se vi sono i presupposti per attuare, di proprie spese un "tempo prolungato". Non è la stessa cosa, ma pur sempre qualcosa (qui si potrebbe aprire un ulteriore argomento, ovvero se è giusto tappare i “buchi” a riforme scellerate come quella Gelmini).
Purtroppo i veri e gli unici ammortizzatori sociali in Italia restano i nonni, per chi ce li ha, e la Scuola. Giusto o sbagliato è un dato di fatto. Quindi a chi dice, generalizzando, che i genitori lasciano i figli a scuola anche il pomeriggio, perché così se ne lavano la coscienza, o non ha figli o è talmente uscito fuori di testa che parla solo per dar fiato alle trombe, scollegatissime dal cervello ammesso che ce l'abbia.
Il nostro Comune per realizzare un "tempo prolungato" a Filettole, dovrà fare delle scelte di campo: levare i soldi da una parte di capitolo di bilancio (o più) e destinarli al costituendo “tempo prolungato” di Filettole. E non solo per un anno, ma almeno per cinque anni. Ne siamo tutti coscienti? Consapevoli? E' quello che vogliamo? Perché anche noi, in qualità di CITTADINI non possiamo sempre delegare (e qui si che ci sta bene "lavandoci la coscienza”!), ma dobbiamo iniziare a decidere che cosa vogliamo. Dobbiamo interrogarci perché è finito il tempo dell'assegno in bianco politico/partitico. E' finito il tempo del DECIDI TU che io, casomai, ti rido dopo. Io credo che la SCUOLA debba essere prioritaria a tutto!!!
Detto questo adesso si tratta di approfondire un attimo la questione Filettole.
Mi piacerebbe sapere quanti bambini residenti del nostro Comune la frequentano. Non è un dato fondamentale, ma importante. Mi è sembrato di capire che in una classe (forse la classe prima?), vi sono tre bambini residenti nel nostro Comune e diciotto residenti fuori (questo perché ovviamente il “tempo pieno” attira, giustamente). Ma se la proporzione dovesse essere questa anche per le altre classi, allora ci sarebbero da farsi altre domande in modo del tutto sereno e pacifico.
Ha senso per il nostro Comune, dalle infinite risorse (lo dimostrano i continui supporti economici e strutturali alla Scuola nel tempo), ma pur sempre piccolo e con i problemi del “patto di stabilità” (altra manovra di questo scellerato Governo dai tagli lineari facili), attivarsi per un modesto numero di bambini residenti nel nostro Comune dando beneficio anche ad un numero sproporzionato di bambini che derivano da altri Comuni? Se le proporzioni sono quelle citate prima, ovviamente: se qualcuno del forum a altri dati mi corregga subito.
La risposta può anche essere SI. Oppure la risposta potrebbe essere anche un’altra.
Mantenere gli Organici scolastici in forza a oggi, ma accorpare gli Istituti Scolastici. Parlo sempre del nostro Comune. Realizzare un Polo Scolastico Unico è roba incomprensibile? Lo domando perché voglio capire insieme a voi.

SALUTI
----------------  RISPONDI





In risposta a: Stavolta dissento anch'io del 22/6/2011 - 9:33
hai ragione
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

22/6/2011 - 12:44

Caro Nativo, hai ragione, rileggendomi, ciò che a me pareva chiaro in realtà è un po' fumoso, quindi ringraziandoti per l'appunto chiarisco:
i Paesi esteri a cui faccio riferimento per i servizi offerti all'individuo e alla famiglia, come diritto essenziale di tutti indipendentemente dal ceto sociale sono ovviamente quelli europei in particolare Francia, Germania, Belgio, ogniuno con le proprie prerogative, ad esempio nel Belgio, per quel che so, tutti, indipendentemente da quanto dichiarano hanno diritto a colf e baby sitter dallo Stato, stà loro scegliere se avvalersi del servizio pubblico o affidarsi a ditte private, nel qual caso a carico del richiedente.
Spero comunque che il succo del discorso sia chiaro, ovvero, se vogliamo un tipo di società all'occidentale con un certo modello di vita, tempo a disposizione per hobbies, sport, cultura, dobbiamo creare le condizioni affinchè questo possa succedere.
Se in famiglia si lavora in due, come nel progetto occidentale, per far sì che le maggiori entrate contribuiscano a far girare l'economia, occorre creare quella rete di servizi a supporto degli individui, per cui asili e scuole in grado di soddisfare le necessità dei genitori che non devono solo parcheggiare i figli ma dare loro una cultura e una base di conoscenza in grado di assicurargli un futuro possibilmente migliore.
Anche per la terza età servono strutture e servizi in grado di assicurare un proseguo della vita dignitoso e anche questo come diritto di tutti non come privilegio di pochi.
Tale concezione era in embrione 20-25 anni fà, lo illustravano nei documentari, nelle scuole etc., in Europa molti Paesi hanno trovato il loro equilibrio su quella traccia, noi abbiamo passato questo periodo tra le ruberie di Craxi e i guai giudiziari di Berlusconi e oggi siamo un Paese fortemente diviso tra chi può molto e chi arranca.
Quando per avere diritto d'accesso per un asilo nido si crano le graduatorie basate poi su parametri fiscali in un Paese dove la fedeltà fiscale è molto bassa, si sancisce il principio che il diritto di avere il proprio figlio sotto tutela dello stato non c'è ma è riservato agli indigenti e ai furbi che risultano indigenti ma non lo sono.
Per gli altri si deve provvedere di propio conto e di propria tasca, spesso con costi elevatissimi per cui un diritto si trasforma in privilegio.
Mi dirai, mancano i soldi, io sono convinto che dai numeri che conosciamo i soldi ci sono eccome, manca piuttosto quell'identità nazionale dove chi ha molto si sente in dovere di contribuire ad elevare il benessere di chi ha meno di lui, in sintesi fedeltà fiscale e senso di solidarietà nazionale.
Purtroppo là dove il figlio prende il posto del padre per diritto di discendenza, dove le mille caste e le mille corporazioni difendono strenuamente e in sordina i loro interessi, dove il talento è sovente soppresso dagli interessi di bottega, tale strada è molto ripida e stretta, speriamo che una ventata di crisi profonda scuota la Nazione a dovere per una rinascita.
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Paghiamoli pure
AUTORE: Veggente
email: -

22/6/2011 - 11:20

Io, al contrario di molti, penso che i politici devono essere pagati bene ,certo non stapagati , ma ben pagati lo trovo giusto perchè l' impegno amministrativo/politico, se fatto bene con impegno e dedizione sottrae molto tempo al lavoro, alla famiglia ed a se stessi.Piuttosto mi fanno arrabbiare i vari privilegi ed i clientelismi che sono collegati all'attività politica di un soggetto dei quali, anche in piccole realtà, abbiamo quotidiani segnali , ma questa è un' altra storia....
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In risposta a: del
Mi pareva strano...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

22/6/2011 - 10:58

...che una discussione così delicata come quella sui destini della Scuola Pubblica non finisse a tarallucci, vino e possenti colpi di demagogia e populismo.
Gli emolumenti a Sindaci, Assessori e Consiglieri in un Comune al di sotto dei 15.000 abitanti non sono neanche lontanamente paragonabili alle responsabilità e agli oneri da assumersi!
Se Giancarlo non accettasse il suo stipendio, aldilà della più che legittima dissertazione sulla posizione "liberal" per eccellenza, quella per cui sostanzialmente a chi ha i soldi deve esser dato di fare politica, in voga sì nei due secoli scorsi, ma sempre pronta a rifare biecamente capolino nella contemporaneità, si potrebbe arrivare a pagar lo stipendio di un insegnante in più (e questo per sottolineare quanta discrepanza esista fra le responsabilità di un primo cittadino ed il compenso che ne ricava, non certamente per togliere qualcosa al difficilissimo lavoro degli insegnanti!).
Se volessimo andare avanti su questa falsariga, quanti insegnanti si stipendierebbero se quell'inqualificabile essere che risponde al nome di Maria Stella Gelmini rinunciasse al suo onorario?
Ricordiamoci invece del fatto che i Tempi Pieni sono un valore aggiunto della Scuola Pubblica, sicuramente capace di dare autonomamente una risposta ad esigenze sociali delle famiglie e della collettività, ma progettati non come servizio sociale: c'è una concezione della didattica e della formazione dietro ciascun tempo-scuola e il Tempo Pieno non fa eccezione.
Quindi sarebbe il caso di parlarne con un minimo di cognizione di causa e non riversando la classica «ira funesta delle cagnette a cui è stato sottratto l'osso»; cominciamo quindi a pensare al prossimo 5 Luglio, data in cui il TAR del Lazio emetterà la sua sentenza nei confronti dei turpi provvedimenti gelminiani, con l'auspicio che il magnifico tribunale ne ribadisca l'assoluta contrarietà, preservando per quest'anno quella "tranche triennale" di ben 19.700 posti di lavoro fra insegnanti e personale ATA tra cui sicuramente campeggiano le unità necessarie a restituire a Filettole il suo Tempo Pieno!
Sarà anche il caso di ricordare che esiste un Tavolo Regionale per la Difesa della Scuola Statale che opera in contrapposizione alla Contro-Riforma fin dai suoi primissimi provvedimenti al quale sarà opportuno che aderisca anche un Comitato Genitori e Insegnanti del nostro Istituto, nonché ovviamente il Comune di Vecchiano e, come ho già spiegato ai genitori interessati, Provincia di Pisa e Regione Toscana.
Vi voglio incollare la lista degli aderenti perché sia chiaro a tutti chi sono gli "amici" della Scuola Pubblica, augurandomi che anche il tessuto associativo di Vecchiano (ad esempio la Filarmonica "Senofonte", l'ATTIESSE, in qualità di associazioni culturali, o il MoviSAT e i GAS come rappresentanze della salvaguardia territoriale o del consumo consapevole) e ricordando che chiunque cerchi vie alternative, chiunque cerchi di addossare agli enti locali responsabilità che nel nostro ordinamento possono competere soltanto al Ministero (che mi auguro presto riammetta la lettera "P" di "pubblica" nella sigla MIUR); osservate bene questa lista s spingete affinché sia sempre più rappresentativa della società civile:
Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista, PdCI, Socialismo 2000, PdCI - Federazione della Sinistra di Firenze, VERDI, Per un’altra città, FLC- CGIL di Firenze, Cobas di Firenze, Unicobas, Federazione RdB-CUB, Pd della Versilia, ANIEF Toscana, IdV di Grosseto il coordinamento UAAR della Toscana, Com. di Firenze "Per la scuola della Repubblica", ANPI Prov.e Firenze, CIDI di Grosseto, Coord Gen. Dem. (CGD), Sinistra Unita e Plurale di Firenze (SUP) ed inoltre il Collettivo Insegnanti Precari/e e Inoccupati/e (CIPì), il coordinamento Prov.le di Pistoia per la difesa della scuola pubblica ed i rappresentanti dei Comitati genitori-insegnanti di Firenze, Empoli, Fiesole, Pontassieve, Londa, Dicomano, Scandicci, Sesto Fiorentino, Bagno a Ripoli, Versilia, Prato, Arezzo, Grosseto, Livorno, Pistoia e S. Miniato e M. Luisa Moretti, Assessore P.I. del Comune di Fiesole
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In risposta a: Aparteilfattoche ................ del 21/6/2011 - 21:04
Non è possibile prendere ..........
AUTORE: Ultimo
email: -

22/6/2011 - 10:48

....... il sangue dalle rape. Ci sono molte cose più importanti che, purtroppo, non è possibile fare ...... e questo i genitori lo devono capire. I veri genitori sanno fare i "sacrifici" nel momento del bisogno ........ e sacrificare una cena al ristorante non deve essere un sacrificio (parlo dei genitori lamentoni), e lamentarsi con l'amministrazione comunale è strumentale ....... oppure sono i soliti "semprescontenti" di tutto ....... e se avessero il tempo pieno a scuola per i figli troverebbero un altro argomento per lamentarsi ....... ma riboccarsi le maniche e saper affrontare la situazione da soli non lo sanno fare. Sono quelli che vivono sempre pretendendo l'aiuto delle istituzioni .......ignorando crisi economiche e di altro genere, come se le istituzioni potessero accollarsi tutti i loro problemi ........ Il comportamento di questi genitori è un cattivo esempio per i figli ..... e forse non sanno che "i bambini ci guardano" e dobbiamo essere un esempio per loro ....... e lamentarsi sempre per tutto non è dare un buon esempio. ....... Ultimo.
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In risposta a: la coda di paglia del 22/6/2011 - 6:54
indennità ai politici
AUTORE: manu
email: -

22/6/2011 - 10:26

Prima che fosse introdotta l'indennità parlamentare potevano occuparsi di politica solo i più facoltosi. È ovvio quindi che solo pochi illuminati si potevano prender la briga di rappresentare le classi più deboli. La questione è molto complessa e difficile è liquidarla in poche righe di facile populismo infarcito di luoghi comuni.
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In risposta a: Aparteilfattoche ................ del 21/6/2011 - 21:04
parcheggio
AUTORE: osservatore di migliarino
email: -

22/6/2011 - 10:08

Che la Gelmini stia rivoluzionando la scuola non c’è dubbio comunque anche i suoi predecessori non hanno fatto meglio: ricordo la deriva delle Università con infiniti corsi di laurea, fatti anche sul niente, l’invenzione delle minilauree e del 3+2.
Per quanto riguarda l’istruzione o anzi pubblica istruzione penso che i risultati degli studenti e futuri lavoratori non derivino esclusivamente dalla permanenza prolungata in una struttura scolastica ma dalla qualità degli insegnamenti che vengono impartiti.
Il tempo pieno e/o tempo prolungato servono prevalentemente ai genitori, che lavorino oppure non lavorino, per parcheggiare i propri figli mantenendo indenne la propria coscienza da sensi di colpa.
Chi oggi ha la possibilità di avere un posto di lavoro deve essere in grado di mantenerselo anche sacrificando il proprio stipendio per la cura e la crescita armoniosa dei figli magari facendo a meno di vacanze, telefonini, TV paragonabili a schermi cinematografici, ecc.
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In risposta a: stavolta dissento del 22/6/2011 - 8:36
Stavolta dissento anch'io
AUTORE: Nativo Baldinacca
email: -

22/6/2011 - 9:33

La foga di scrivere di Ultimo è parimenti quella di Simone 7002.
Quando Simone dice che all'estero fan così! dovrebbe specificare "quale estero" altrimenti poi quando si parla di extracomunitari ci includiamo anche gli Svizzeri o gli Americani? Giustamente, ma il nostro pensiero comune li esclude come extracomunitari, noi con quella parola li pensiamo/includiamo i più disgraziati di noi.

L'estero per noi può partire dalla Scandinavia, passare dalla Mongolia e alle Galapagos si ferma? oppure...
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In risposta a: Aparteilfattoche ................ del 21/6/2011 - 21:04
stavolta dissento
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

22/6/2011 - 8:36

Caro Ultimo,
questa volta devo appuntarti il mio dissenso su quanto detto.
Il fatto che in famiglia ci sia 1 persona strapagata o 2 che lavorano normalmente e magari con uno stipendio ci pagano un mutuo, quindi di fato hanno 1 stipendio, piuttosto che chi a portare i soldi in casa sia 1 lavoratore atipico/precario etc. non preclude un diritto.
Mi spiego meglio, all'estero tutti hanno diritto ai servizi offerti dallo Stato a patto che contribuiscano proporzionalmente al loro reddito.
Affermare che chi può, deve arrangiarsi da solo, automaticamente preclude il diritto a tali servizi, proprio a coloro che non se lo possono permettere ed è quello che accade da noi.
Alla fine varrebbe lo stesso principio per l'insegnamento: la scuola pubblica non funziona ? e allora invece di lamentarmene iscrivo mio figlio alla privata, perchè posso, e degli altri me ne frego.
Spero che sia stato un goffo modo di argomentare altrimenti stavolta l'hai fatta realmente di fori e di parecchio.
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In risposta a: che stupidaggini del 21/6/2011 - 21:54
la coda di paglia
AUTORE: Michele
email: -

22/6/2011 - 6:54

Sono d'accordo con lei, Berlusconi e tutti gli altri dovrebbero rinunciare alla loro indennità, i costi della politica sono altissimi, oltretutto siamo governati in generale da persone attaccate alla poltrona, passano da un incarico all'altro senza perseguire gli interessi della collettività.

Ricordo anche al signor Simone 7002 che sostiene che la politica é un lavoro, é un errore di fondo perché chi assume certe posizioni ha delle funzioni o incarichi istituzionali.
Se fosse davvero un lavoro, a maggior ragione i nostri politici non dovrebbero essere retribuiti (i lavoratori hanno una retribuzione, i politici un'indennità) poiché la retribuzione é relativa al lavoro svolto e i nostri politici nella maggior parte dei casi fanno ben poco.
Consiglio al signor Simone 7002 di vedere la definizione di contratto di lavoro subordinato, eviterebbe di scrivere certe bestialità.
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In risposta a: Aparteilfattoche ................ del 21/6/2011 - 21:04
Pacta sunt servanda
AUTORE: Spartaco
email: -

22/6/2011 - 0:19

Ultimo ignorante sarai te e tutti quelli che non vogliono capire la domanda: perché Lunardi ha promesso il tempo pieno quando sapeva di non poter mantenere tale promessa elettorale?
La riforma Gelmini la conosciamo tutti, forse l'unico che non la conosceva é proprio il signor Lunardi.
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