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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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In risposta a: Volli sempre volli. del 22/5/2011 - 17:48
programma di T e F
AUTORE: Tieffina
email: -

22/5/2011 - 22:27

siccome ho votato T e F non solo per Ikea, Alfiere leggi bene tutti i quattro programmi e guarda quale è il migliore: proprio quello di Tradizione e Futuro realizzabile, sincero e trasparente.
Semmai quello di IPV al paragrafo della zona industriale è parecchio oscuro e fuorviante perché la coalizione su questo argomento è parecchio parecchio divisa e se si divide addio legislatura
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In risposta a: Volli sempre volli. del 22/5/2011 - 17:48
Volli e come se si vuole!
AUTORE: Alfiera
email: -

22/5/2011 - 21:44

Io ti dico solo una cosa alfiere, voglio vedere cosa sarà in grado di fare il nuovo Sindaco, anche lui ha promesso sviluppo e posti di lavoro, chi vivrà vedrà e ti dico pure che tanto Ikea la faranno comunque a Vecchiano, ultime notizie, dal gazzettino di Vecchiano, di gente che nè sa più di te!
Per quanto riguarda i programmi, mio caro io creto che tu non abbia letto per intero nè un e nè l'altro programma, quindi prima di dire pensa e pensa bene a ciò che dici, perchè altrimenti potresti passare da superficiale.
Per quanto riguarda
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In risposta a: un po' di numerelli del 21/5/2011 - 16:26
numeri...
AUTORE: numeri
email: -

22/5/2011 - 21:35

credo semplicemente che il pd avesse un candidato per paese, cosi' che ciascuno ha votato il suo, per conoscenza diretta. nel caso di del zoppo, ad esempio, unico candidato in tutto il comune di SEL, egli ha preso le preferenze da tutti i paesi da parte di chi si riconosceva nel suo partito
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In risposta a: ikea del 22/5/2011 - 14:35
A Giorgio
AUTORE: P.G_
email: -

22/5/2011 - 20:10

Hai ragione Giorgio, le opinioni sono tutte legittime, dovevo forse usare altri termini. E' solo che a me la cosa appare tanto evidente e tanto importante che trovo difficoltà a pensare che non sia così chiaro a tutti come lo è per me. Capisco però che può non essere così, anche in buona fede, ed il mio ragionamento rende inmplicito proprio questa buona fede, quella che sostiene una legittima posizione differente. Non ho accusato nessuno di interessi personali o politici, nè ho fatto le solite affermazioni sulla collocazione politica della lista, che mi è indifferente. Solo difendo come posso e con tutto il mio impegno,il mio paese e la mia qualità della vita. Sono convinto infatti che la qualità della vita non dipenda direttamente o esclusivamente dal reddito, come qualcuno ha qui asserito. Quanti farmaci prescrivi, tu come me, a persone a cui sembra non mancare nulla? Forse gli manca proprio questo, e non importa che siano ricchi, che abbiano la seconda casa al mare o il motore a 70 CV sulla barca. La qualità della nostra vita è fatta di tante cose, talvolta veramente piccole che sembrano insignificanti ma che invece incidono, e come, sulla nostra felicità, sul nostro benvivere. Ritengo che diventare un paese periferia di un Centro Commerciale non vada propriamente in questa direzione e lotto e lotterò insieme ad altri (spero) affinchè questo non accada.
Con simpatia e amicizia G_carlo
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In risposta a: ikea del 22/5/2011 - 14:35
Paginate
AUTORE: Massimo
email: [protetta]

22/5/2011 - 19:27

Di paginate sui giornali, sulla questione centro commerciale ce ne sono state tante. Specialmente su uno in particolare. Chi sa perchè? Credo che l'unica verità sia quella è emersa dalle votazioni del programma che prevede un punto vendita di grande distribuzione non alimentare nella zona industriale, come da regolamento urbanistico. Credo che coloro che hanno fatto campagna elettorale sul centro commerciale abbiano visto il risultato come del resto era già avvenuto alle provinciali e regionali. Credo che ancora una volta i Vecchianesi hanno capito il gioco e la posta in ballo è votando hanno deciso il tipo di sviluppo del nostro territorio che va olrte un centro commerciale ma verso lo sviluppo turistico in compatibilità dell'ambiente. Cancelliamo definitivamente questa pagina del nostro giornale basato sulla nostra storia. La multinazionale non è passata a Vecchiano come era già successo con il mattone nel parco negli anni 70.
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In risposta a: del
Volli sempre volli.
AUTORE: Alfiere
email: -

22/5/2011 - 17:48

Non c'era niente nel programma di TeF che valesse il voto degli elettori, vi si leggevano solo ingenuità. Spiccava una cosa sola: la promessa, in caso di vittoria, di spalancare la porta al Parco Commerciale con i suoi (ora diventati addirittura mille) posti di lavoro. Solo per questa promessa, accolta senza riflessione, i vecchianesi hanno votato TeF. Il sillogismo era semplice: io voglio Ikea, TeF mi promette Ikea, io voto TeF.
Appena saputo il risultato delle elezioni è uscita la notizia della rinuncia di Ikea di insediarsi a Migliarino, e l'articolista della Nazione la commentava dichiarandola un gesto di signorilità da parte dei dirigenti della multinazionale: che se l'avessero data prima del voto avrebbero potuto infettarlo. Ora io domando: pensate che le multinazionali siano capaci di gesti di riguardo, di signorilità, di stile, di rispetto per la vita, per l'ambiente, per la natura, per i diritti, per il lavoro, per il presente e per il futuro? Pensate che corporazioni del calibro della Nestlè, della Monsanto, i petrolieri, la Nike, la Toshiba, eccetera, siano mosse da filantropia? Che abbiano a cuore il benessere e il progresso dell'umanità? Io credo piuttosto che quel gesto di signorilità, come lo chiama il giornalista, sia stato, oltre che tempestivo, frutto di un calcolo ben congegnato che al momento suscita molte ipotesi e resta difficile da capire, ma penso che lo capiremo presto. Ovvio invece è che se avessero annunciato il loro ritiro prima del voto avrebbero scoraggiato tutti coloro che avevano deciso di votare TeF unicamente per la speranza di avere Ikea a Migliarino.
Comunque chi voleva fortemente il Parco Commerciale è stato battuto e starà all'opposizione con l'astio dell'invidia che si legge negli ultimi commenti, ma finirà come finora sono finite tutte le opposizioni che si sono succedute qui a Vecchiano: nell'inconsistenza e nell'inefficacia.
Invece è su chi fortemente non lo voleva che dovremo tenere alta le guardia, perché il rischio non è scongiurato, è presente e più minaccioso che mai; vedremo se chi fortemente non lo voleva, fortemente non lo vorrà.
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In risposta a: I soliti discorsi del 22/5/2011 - 13:16
Dei luoghi comuni
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

22/5/2011 - 15:39

Cara Marta il tuo intervento è davvero straordinario perché riesce a concentrare in poche righe una densità di sciocchezze senza precedenti: te ne va dato atto e reso merito, perché è oggettivamente difficile riuscire a infilare in un così breve post, i frutti della più squinternata analisi e le conclusioni della più balorda delle sintesi, il tutto condito da un effluvio di incolmabili storture, "orgogliosi" pregiudizi, incaute elucubrazioni e fuorviati presupposti.
Rispetto all'idea per cui Mina dica "di esprimere una opinione personale ma invece rispecchia una certa ideologia politica che ha dimostrato il suo fallimento economico in tutti i paesi dove era in vigore", sappi Marta che stai parlando - al pari di una «rivoluzione borghese» al pari della Rivoluzione Francese, ovvero di quel «movimento che ha abolito lo stato di cose presente» al tempo in cui il modo di produzione «presente» era il feudalesimo nella sua incarnazione più avanzata, ovvero quella mercantile.
L'assunto leninista della cosiddetta «Smička», ovvero l'alleanza fra operai e contadini, per una serie di condizionamenti esterni - tra i quali i tradimenti dell'Internazionalismo da parte dei Partiti Comunisti occidentali, non ha condizionato positivamente l'intercedere della Rivoluzione Bolsčevica, ma al contrario se ne è rivelato rapidamente il limite primario che l'ha resa in tutto e per tutto speculare alla consorella d'Oltralpe, ivi inclusa la sua fase «termidoriana» rappresentata dall'età staliniana.
Aldilà degli ordinati sventolii di bandiere rosse, l'ottantina di anni di «Socialismo Reale» o di «Comunismo di Guerra» non hanno concorso a indurre il proletariato a diventare classe dominante, ma una borghesia nazionale di prim'ordine, intenta e dedita ai propri traffici di tipo capitalistico... esattamente come previsto da un certo Karl Marx e ne' più ne' meno quella stessa che occupa posizioni analoghe in Italia e in tutto l'Occidente, proiettata nella fase finanziaria del modo di produzione capitalistico.
L'altro aspetto su cui hai energicamente commesso una sequenza di errori logici, riguarda il «reddito pro-capite» come indicatore di sviluppo: l'HDI-Human Development Index - in italiano "Indice di Sviluppo Umano" -, considerato il più autorevole e onnicomprensivo strumento di analisi non dagli economisti marxisti, ma dai settori più avanzati delle scuole liberiste, tiene conto di 3 fattori di cui il reddito non è peraltro primario: i parametri sono l'«aspettativa di vita alla nascita» che colloca tra i primi posti per sviluppo alcuni enclavi caucasici, e che in Occidente non eccelle per niente, l'accesso alla conoscenza, nel rapporto tra Anni medi di istruzione e Anni previsti di istruzione, che non trova - ancora una volta - l'Occidente nella sua interezza ai primi posti (se si fa eccezione per la Scandinavia) e, in ultima istanza, il reddito nazionale lordo pro capite.
Ancora una volta dunque presumi di far passare per Vox Dei una fesseria pura e semplice, nonostante l'accorato e illuminante intervento che Simone Cioli aveva postato un paio di giorni fa, eminentemente paradigmatico di questo indice.
Il terzo strafalcione che hai seminato nel tuo intervento riguarda una teoria che è stata indebitamente consegnata alla storia col marchio di «Sconfessata» e «Obsoleta» ormai quasi 150 anni fa, ancorché sostenuta da autorevoli economisti della Scuola Classica come Adam Smith, ben lungi dall'argomentazione a dir poco grottesca che tu hai prodotto.
L'assunto in ragione del quale l'economia politica risponda alle leggi della «domanda e dell'offerta» è inverecondo, falso e malamente postulato al punto in cui lo stesso economista David Ricardo - prima che Karl Marx ne demolisse definitivamente tutti i fondamenti - ne mise in dubbio l'efficacia; il travagliato parto teorico tanto caro ai liberisti, ai liberaldemocratici, ai socialdemocratici e a tutta quell'area identificata storicamente con l'«Opportunismo» si fonda su una pretesa che la storia più volte ha dimostrato infondata: l'illimitata «profittevolezza» del modo di produzione capitalistico, teoria in ragione della quale crisi come quella del '29 o come l'attuale non trovano una verosimile spiegazione.
Dimostrarne l'inefficacia assoluta è comunque l'equivalente di schiacciare una cimice con un mazzolo da 30 Kg: la teoria della domanda e dell'offerta non tengono conto della dicotomia tra «Valore d'Uso» e «Valore Merce» di un prodotto.
In ragione del secondo si crea artificiosamente la domanda, attraverso strumenti scientifici riconosciuti come irrinunciabili dal modo di produzione in essere: la domanda si ingenera nella misura in cui, in primo luogo i bisogni primari della persona siano puntualmente insoddisfatti, in secondo luogo quando si modifichi la percezione di dover soddisfare un bisogno reale nell'instillata necessità di soddisfarne altre centinaia.
La GDO è in quest'operazione maestra unica e indiscutibile: si entra in un supermercato per acquistare un oggetto e se ne esce con decine d'altri, dimentichi magari del motivo per cui c'eravamo entrati.
Quanto all'idea che il «Consumismo» sia la ragione primaria del benessere è talmente falso che persino uno stato per certi versi culturalmente fermo al Medio Evo come gli Stati Uniti d'America, ha dovuto far marcia indietro su una serie di tematiche - fondate sulla teoria per cui Benessere=Consumismo -, prima fra tutti la Sanità Pubblica.
Il Modo di Produzione Capitalistico nella sua fase finanziaria produce una lotta mortale e senza quartiere fra i suoi principali competitor - generalmente gruppi cartellizzati di GDO, banche e assicurazioni, o multinazionali che controllano la produzione e la distribuzione energetica, etc. - che tende ad espellere il tessuto della PMI e dissolvere irreversibilmente il cosiddetto ceto medio, aumentando - non a livello nazionale - ma a livello mondiale, la forbice fra ricchi e poveri.
Un'unica cosa può garantire al capitalismo fonti rinnovabili di profitto: la Guerra, la Guerra imperialista, la distruzione sistematica di aree del mondo con la prospettiva di ricostruirle.
Gli investimenti che producono benessere non sono invece quelli invocati dal consumo, bensì quelli che incrementino i primi due parametri dell'ISU, l'aspettativa di vita e la crescita culturale; il reddito è un accessorio che spesso (lo dimostrano alcune interessanti indagini della Stanford University su Esquimesi, Messicani e altri popoli) condiziona negativamente i primi due.
Se l'occupazione dunque non riproduce le condizioni pretese dall'aspettativa di vita e dalla conoscenza individuale, non genera sviluppo ma regressione.
Come dicevano i vecchi... prima di tutto la salute!
Ti consiglio cara Marta di ristudiare per bene economia politica perché ciò che ne ricavi è a dir poco imbarazzante; e anche con la storia non sei messa un granché bene... con la buona volontà si può rimediare però!
Saluti
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In risposta a: Non sarà invece il caso... del 21/5/2011 - 21:11
e ti pareva.
AUTORE: marino
email: -

22/5/2011 - 15:09

concordo in pieno. la mia era solo una piccola provocazione tanto per eludere i soliti discorsi su ikea e sulle varie prese di posizione riguardo le elezioni appena passate.
ma anche ovviamente perche è un argomento che a me interessa in particolar modo.
magari,anzi senza magari a vedere come sei bianchino,il mare a te non interessa,magari le barche ti fanno anche schifo,ma siccome è un argomento che è stato ben sfruttato in campagna elettorale,vorrei solo che non passasse tutto in cavalleria come sempre.
detto questo puoi contare sui miei quattro si al referendum,al mio eventuale si al tempo pieno di filettole e tutto quello che proporrai.
ma non sorvolare su argomenti che sono di interesse pubblico solo perche a te non interessano.
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In risposta a: un po' di numerelli del 21/5/2011 - 16:26
L'IDV a Vecchiano
AUTORE: possenti fabio
email: [protetta]

22/5/2011 - 14:52

Sono armai diverse settimane che si legge su questo forum di tutto e di più sull’Idv di Vecchiano, mi sembra a questo punto doveroso da parte mia fare alcune riflessioni a dimostrazione della nostra serietà e coerenza.
Molto si è detto sulle due nostre candidature e qualcuno ha sostenuto che se ne poteva fare anche a meno. Chi dice questo o è miope politicamente, o è semplicemente in mala fede.
L’IDV di Vecchiano si è conquistata sul campo la propria presenza in questa coalizione, quando alle scorse europee 572 cittadini vecchianesi hanno dato la preferenza al nostro partito, collocandolo con il suo undici per cento al secondo posto nei partiti del centrosinistra.
Conseguentemente, in queste elezioni comunali l’impegno di Idv Vecchiano è stato quello di catalizzare sui due candidati quel potenziale elettorale legittimo, operazione che purtroppo non ci è riuscita per tutta una serie di ragioni, in primo luogo la possibilità di far comparire il nostro simbolo.
Ma al di là di tutte queste argomentazioni numeriche, ci sono anche le motivazioni politiche, più profonde e importanti. L’IDV a Vecchiano è sempre stata con il centro sinistra, coerentemente con il suo obiettivo di collaborare con tutti per creare un’alternativa al governo Berlusconi, e per evitare che la destra potesse conquistare anche il nostro comune.
Ed infatti l’IDV è fondamentale nell’opposizione in Parlamento, nel governo della Regione Toscana, nella Provincia di Pisa, in comuni importanti come Pisa, San Giuliano e in ultimo Cascina. Lo ricordo, la nostra è una posizione coerente, in tutta la provincia di Pisa non siamo in nessun caso all’opposizione del centro sinistra (cosa questa di cui altri partiti non si possono vantare). Quindi, anche se ad un disattento osservatore può non sembrare così, la presenza di Idv in IPV è stata fondamentale come quella degli altri partiti per la vittoria delle elezioni.
Lo sforzo profuso non ci ha permesso di eleggere dei nostri consiglieri, ma questo non significa che dal 16 Maggio l’IDV non faccia più parte della politica vecchianese, come qualcuno in questo forum si è augurato. A questi ricordo che noi parteciperemo ugualmente alle principali decisioni, saremo fedeli al programma facendocene garanti, proveremo a costruire un nuovo centro sinistra vecchianese più attento alle novità emerse, e infine continueremo a rappresentare in questa coalizione le nostre posizioni liberali e democratiche.
In ultimo voglio fare alcune puntualizzazioni sulla questione Ikea, ricordando che la nostra posizione sulla questione coincide con quella scritta nel programma della coalizione, di cui Lunardi è stato attento difensore e che non corrisponde alle denigrazioni che su questo forum spesso ho letto. Altre cose sono state dette sull’incontro con la Marson fatto a Migliarino, e mi preme ricordare che è stato organizzato dal sottoscritto, e non dalla platea degli applauditori convenuta quella sera. Una claque disattenta, perché la Marson ha definito”banale” l’idea di un centro commerciale nel nostro contesto urbanistico, non si è espressa su posizione ideologiche e pregiudiziali a priori. Infine, riguardo ad alcune dichiarazioni di altri esponenti del mio partito, comparse anche su questo sito, ricordo che come in tutti i partiti anche nel nostro convivono posizioni diverse.
Spero di essere stato abbastanza chiaro, specialmente con coloro che continuamente scrivono su questo forum nascondendosi dietro finti nomi senza metterci la faccia.
Approfitto dell’occasione per ringraziare ancora una volta quei 52 cittadini vecchianesi che mi hanno dato la loro preferenza.
----------------  RISPONDI





In risposta a: I soliti discorsi del 22/5/2011 - 13:16
noi siamo di passaggio su queste terre
AUTORE: nicche
email: -

22/5/2011 - 14:38

tua domanda: "...e mi chiedo cosa sarebbe successo se la comunicazione della rinuncia di IKEA fosse stata fatta prima della chiusura dei seggi? "
mia risposta: TeF avrebbe preso la metà dei voti perché era l'unica proposta concreta che ha fatto.

tua affermazione: "...il mare é pressoché abbandonato,"
mia affermazione: mi piace così, gli stabilimenti balneari rubano soldi alla gente e basta. e ce ne son già troppi sulla nostra costa chi ci vuol andare non ha che l'mbarazzo della scelta. La prova che piace così è che d'estate i parcheggi son sempre tutti pieni.

tua affermazione: "La qualità della vita non si misura solo in relazione all'ambiente ma attraverso altri parametri e primo tra tutti é il reddito pro capite."
mia affermazione: sempre questi maledetti soldi! è vero che servono molto per la "felicità istantanea" ma se continuiamo a sacrificare pezzetti d'ambiente arriverà un momento in cui i nostri discendenti ci malediranno per ciò che abbiam distrutto noi. Penso che dobbiamo sacrificare un po' del nostro reddito procapite a favore di un bene che non è solo nostro ma anche delle future generazioni!

Mi sbaglierò, cara Marta, ma capisco che tu non sei nata in questi paesi o non ne hai vissuto le tradizioni.
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In risposta a: del
ikea
AUTORE: giorgio marianetti
email: [protetta]

22/5/2011 - 14:35

oggi sui quotidiani locali si parlava ampiamente del problema Ikea. sopratutto sulla nazione c'erano 2 pagine, la seconda e la terza, dedicate al problema. Sopratutto una analisi impietosa del governatore Rossi sulla situazione della toscana e sulle potenzialita'positive di Ikea. Come mai non sono state pubblicate.? sopratutto al mio collega Giancarlo lo chiedo , dato che per lui il problema Ikea e' un problema di intelligenza ...
non sara' molto piu' semplicemente un problema di opinioni diverse e tutte molto rispettabili...
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In risposta a: PDL? del 22/5/2011 - 9:26
.....
AUTORE: .....
email: -

22/5/2011 - 14:16

Chiedilo al Grossi, ma di persona
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In risposta a: PDL? del 22/5/2011 - 9:26
guarda meglio
AUTORE: uno che guarda
email: -

22/5/2011 - 13:58

allora levati il prosciutto dagli occhi.
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In risposta a: Dopo che... del 22/5/2011 - 0:58
I soliti discorsi
AUTORE: Marta
email: -

22/5/2011 - 13:16

Io invece sono preoccupata e sgomenta nel sentire in una situazione come questa parole fatte di luoghi comuni ma senza niente di concreto.
La signora Mina dice di esprimere una opinione personale ma invece rispecchia una certa ideologia politica che ha dimostrato il suo fallimento economico in tutti i paesi dove era in vigore.
Il consumismo avrà i suoi "difetti" ma a livello economico garantisce il benessere: senza gli investi8menti non c'é occupazione e di conseguenza il reddito che a sua volta serve per ulteriori consumi e quindi nuovi investimenti e così via, come diceva qualcuno che forse la signora Mina non conosce: é la domanda che genera l'offerta.
La stessa persona non era per un capitalismo libero senza regole, ma controllato e regolato dallo stato.
Sicuramente questo non lo avete spiegato ai vostri elettori che sono storditi dai soliti discorsi ad effetto.
La qualità della vita non si misura solo in relazione all'ambiente ma attraverso altri parametri e primo tra tutti é il reddito pro capite.
Il nostro territorio non eccelle per salubrità delle acque e dell'aria: il lago presenta un inquinamento elevato,l'autostrada produce un inquinamento acustico notevole nella frazione di Filettole e il comune non si é mai attivato per l'installazione dei pannelli antirumore, il mare é pressoché abbandonato, molte persone evitano ormai di venire perché non sopportano più tale sporcizia, la vocazione agricola non esiste più, il cemento selvaggio ormai fà da padrone (i soliti clientelismi).
Io capisco l'amarezza per il fallimento dell'insediamento IKEA ma umilmente l'amministrazione dovrebbe fare un mea culpa, scusarsi con tutti i cittadini, proporre delle alternative che ad oggi mancano e farla finita di giustificarsi e difendersi per l'errore commesso.
I vostri elettori non vi hanno riconfermato la stessa fiducia, avete ottenuto l'11% in meno rispetto alle precedenti elezioni e mi chiedo cosa sarebbe successo se la comunicazione della rinuncia di IKEA fosse stata fatta prima della chiusura dei seggi?
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In risposta a: del
Siamo ancora lì
AUTORE: P.G_
email: -

22/5/2011 - 12:43

E’ incredibile come la potenza delle multinazionali sia in grado di incidere sui pensieri, di modificare le coscienze, di illudere e dare speranze, di coinvolgere gli animi fino a condizionate tutti i comportamenti dei cittadini di una comunità
E’ quello che sta succedendo a Vecchiano da oltre sei anni, ed ancora pare non ne siamo fuori.
Una grande potenza economica del settore immobiliare, in spregio ad ogni programmazione, in spregio ai cittadini che abitano nel paese alle porte, in spregio alla situazione del traffico che già ora avrebbe bisogno di alternative, in spregio ad ogni logica sceglie un luogo e inizia il suo lavoro palese e sotterraneo per raggiungere lo scopo. La zona è agricola, il paese è vicinissimo, la storia del comune è per uno sviluppo completamente diverso ma la loro potenza è enorme. Parte la campagna con il sito dedicato dove già si può fare la domanda di assunzione (figuriamoci, i primi assunti, nel caso della realizzazione, si avrebbero solo dopo alcuni anni), continui articoli sui giornali, presenza su Facebook, sponsorizzazioni di squadre locali molto amate, nomina di esponenti politici di maggioranza in posti chiave. Insomma una vera e propria campagna di aggressione. Di solito ogni problema viene superato. Sorgono i primi comitati, si leva qualche edificio di troppo messo lì a bella posta, si lima anche il progetto, si promette una piscina , qualche soldo al comune con gli oneri di urbanizzazione, si promettono assunzioni locali e i comitati si accontentano e tacciono.
Si violenta il territorio, si trasforma un comune con vocazioni turistico-ricettive in una periferia di un centro commerciale, si intasano di auto polveri e confusione i cittadini, ma si ottiene quello che si vuole, una bella cattedrale commerciale ai confini di un Parco naturale. E’ la tattica che queste grandi imprese commerciali usano per tutto il Paese, una tattica oramai consolidata e che di solito, ma direi quasi sempre, riesce. I comuni, sempre più in difficoltà di soldi e lavoro prima poi capitolano, modificano gli strumenti urbanistici e cedono. Ci sono poi anche persone disattente che non riescono a vedere il male in questa prospettiva. Ci vedono il lavoro, il futuro, ci vedono l’opportunità. Non ci vedono invece la cosa più importante, quel cambiamento di vita, quello scadimento di qualità che una simile scelta non può non comportare. Specialmente gli abitanti di Migliarino sarebbero coinvolti in maniere pesante. Ed è per questo che si ribellano, scrivono, fanno appelli, fanno pressioni affinché lo scellerato progetto non venga realizzato.
Vedo purtroppo che la nuova amministrazione dovrà di nuovo partire dal punto dove aveva lasciato. Ancora in consiglio comunale si dovrà parlare di Ikea e il cammino del nuovo consiglio comincerà con uno scontro. Non è la migliore partenza. Mi ero invece augurato che maggioranza ed opposizione fossero state impegnate insieme, con le loro rispettive competenze di progettazione e di stimolo e controllo, alla realizzazione di quello sviluppo purtroppo mancato in tutti questi anni. Quella mancanza di progettualità che ha permesso al progetto Ikea di essere valutato, e da alcuni accolto, mentre avrebbe dovuto subito essere respinto con la semplice motivazione che Vecchiano, il comune del Parco e del Turismo, non ne aveva assolutamente bisogno.
----------------  RISPONDI





In risposta a: conti e contadini del 21/5/2011 - 19:54
a prima vista
AUTORE: J.P.D.
email: -

22/5/2011 - 12:09

Mi colpisce che Angori dopo una vita passata in politica sia il più basso sul territorio in assoluto, ergo ha coltivato bene solo il suo orticello.

Marianetti colpisce per le basse preferenze a maggior ragione in quanto segretario comunale del PD quindi bassa rappresentatività.

Sel e rifondazione non stupisce il dato in quanto hanno ben lavorato per garantire la presenza dei loro candidati in consiglio.
----------------  RISPONDI





In risposta a: per rispetto del 21/5/2011 - 19:38
rispetto delle opinioni diverse dalla tua, paesano
AUTORE: Laura
email: -

22/5/2011 - 11:17

ci saranno sempre persone che esprimeranno la loro opinione in democrazia e mi auguro che anche la nostra Vecchiano sia democratica.
Secondo me ogni persona è degna di essere presa in considerazione, anche tu caro paesano che parli di rispetto ma tu ne porti?
Per esprimere giudizi sull'immagine edificante degli altri penso dovresti basarti su una conoscenza più ampia delle persone piuttosto che solo di un commento di un'altro nostro compaesano su FB. Lui ha espresso un'opinione non solo dei cinghiali ma di altri nostri compaesani, opinione che anche se da te non condivisa deve essere rispettata. D'altronde vedo che anche "La battigia" qui sulla Voce parla di Lunardi come "medicina amara"......
----------------  RISPONDI





In risposta a: Lunardi ha una marcia in pu' del 22/5/2011 - 3:36
marcia?
AUTORE: vecchianese
email: -

22/5/2011 - 11:04

e quale sarebbe?
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
vittoria
AUTORE: alla grande
email: -

22/5/2011 - 9:44

comunque tradizione e futuro è quella che ha preso più voti di tutti... ben 35%.ottimo!
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
PDL?
AUTORE: elettore
email: -

22/5/2011 - 9:26

Sono un elettore del PDL, ho scorso i nomi degli eletti ma non trovo nessuno che conosco come appartenente al PDL. Chi è uscito come consigliere del PDL?
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Lunardi ha una marcia in pu'
AUTORE: Marina Serrini
email: -

22/5/2011 - 3:36

Giancarlo Lunardi il migliore, ecco perchè gli altri provano rabbia ed invidia.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Dopo che...
AUTORE: Mina
email: -

22/5/2011 - 0:58

Ho scritto e detto tanto in questi anni su Ikea, anzi sulla proposta di costruire un mega parco commerciale con capofila ikea in una zona agricola.
Ma oggi, dopo il comunicato di un'ikea delusa e offesa, dopo le dichiarazioni dei vari sindaci che dispiaciuti, improvvisamente si rendono disponibili ad ikea, dopo che IPV ha vinto le elezioni, dopo che gli altri le hanno perse pur dichiarando il loro si ad ikea, dopo la dissonanza della signora Chincarini con la Marson a Migliarino...dopo tutto, sono preoccupata.
Preoccupata che ancora non ci sia consapevolezza di che razza di spinta ci sia dietro a questo investimento, quale pressione per non rispettare i regolamenti, quali pressioni per scavalcare il potere decisionale di un consiglio comunale, per non riconoscere il valore di più di un voto elettorale...dopo che si è costruito ad hoc un capro espiatorio: il comune di Vecchiano, dopo che è passato inosservato che quella zona è agricola e certe operazioni hanno un solo nome, dopo che la Marson ha definito questo tipo di investimento una banalità, ma non ci ha detto che dovremmo preoccuparci del come si è arrivati ad avere solo pensieri banali, dopo che in campagna elettorale ci si è spesi molto, sia di qua che di là, per dire che si sarebbe fatto il bene comune e del comune, dopo che si è pensato, ma tutti i sindaci che ora dicono ad ikea di non andarsene, dove sono stati in questi 6 lunghi anni?
Dopo che si fa caso che ogni volta che cala l'attenzione sul problema ikea, viene montato qualcosa per far ripartire la macchina mediatica e infangatrice, dopo che su tutti i fronti si fa pressione attraverso le parole di sindaci, amministratori, consiglieri regionali, giornali e radio, dopo che tutti hanno qualcosa da dire e da proporre, ora. Dopo che tutti hanno qualcosa da dire sulla bontà di questa operazione, ma nessuno che dice come dialoga questa operazione con la qualità della vita, la tutela del territorio, la necessità di investimenti con la I maiuscola che parlano al futuro, al futuro delle persone oltre che dei luoghi dove le persone vivono, dopo che è ora che si dica che questo è un investimento povero, che di futuro non ha nulla perchè si basa sui consumi e i consumi parlano solo al presente.
E' un investimento in totale sintonia con l'immagine di una società che si basa solo sulla sua funzione digestiva. Un grande apparato digerente, che tutto ingoia in modo bulimico, per poi restituire sotto un'unica forma...dopo tutto sono preoccupata che ci si rimetta a camminare in fila indiana, guardando solo una parte del tutto, mentre la gente ha dimostrato col voto e non solo, che a quella parte che ci è dato di guardare stando in fila indiana non è interessata o almeno non lo considera così determinante per il bene comune e del comune.
Le persone hanno dimostrato che c'è bisogno di altro. E non credo che si faccia il bene comune condannandoci a sentir parlare ancora e ancora del solito problema, consumando tempo, energie e risorse solo per questo, e il resto? Il resto che è la parte più grande chi se ne occupa?
Dopo che non ho usato argomenti ideologici o politici in senso stretto, ma solo il mio personale senso critico e capacità di analisi, tutto in dosi “minimo-sindacali”...sono preoccupata perchè mi sembra che ci sia un gioco più grande di noi che ci ha avvolto, una ragnatela che ci ha intrappolato. Ma il ragno la ragnatela non la costruisce per magnanimità, ma per catturare prede da mangiarsi.
Essere consapevoli di trovarsi in mezzo ad una ragnatela, questo mi sembra trasversale... come e chi ci porterà fuori dalla ragnatela diventa un fatto politico.
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In risposta a: del
rifallo
AUTORE: Pirro
email: -

21/5/2011 - 21:33

Caro Grossi visto i consensi alla tua lettera aperta a Lunardi fanne spesso.
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In risposta a: tanto per parlarne. del 21/5/2011 - 18:28
Non sarà invece il caso...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

21/5/2011 - 21:11

...di parlare di cose serie, invece che di approdi in Bocca? Incombe un appuntamento che a mio avviso conta di più delle recenti elezioni, perché lì si decideranno le prospettive future sul serio: cari vecchianesi penso proprio sia arrivato il momento di parlare di ACQUA, di NUCLEARE e di LEGITTIMO IMPEDIMENTO.
Invito tutti i cittadini con un minimo di buon senso ad appendere alle proprie finestre, o balconi e/o qualunque altra cosa striscioni e bandiere che promuovano il SI ai 4 Referendum di giugno.
L'acqua deve essere pubblica, il nucleare abolito per sempre e... gli impuniti devono pagare!
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In risposta a: un po' di numerelli del 21/5/2011 - 16:26
conti e contadini
AUTORE: contabilee
email: -

21/5/2011 - 19:54

e allora? chi ha + voti nelle altre frazioni cosa vuol dì?
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