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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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In risposta a: del
Alessio in lista
AUTORE: anche io
email: -

1/3/2011 - 18:16

Concordo anche io voglio Alessio in lista...
K.
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In risposta a: Hai tutto chiaro del 1/3/2011 - 12:22
ulteriore spiegazione
AUTORE: Piero
email: -

1/3/2011 - 18:03

La ringrazio tanto delle informazioi he mi ha dato perchè penso che molte persone come me ne trarranno vantaggio.
Dal momento che é stato così gentile da rispondere vorrei sapere se é possibile costruire delle casette di legno (ed abitarci) come quella in Avane sulla provinciale a sinistra venendo da Vecchiano circa m. 200 prima del distributore di benzina e quali requisiti occorrono.
La ringrazio
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In risposta a: "Io mi voglio difendere", si è giustificato il del 28/2/2011 - 21:54
L'HO LETTA ANCH'IO
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

1/3/2011 - 17:17

Tra l'altro la frase finiva con "sono i miei avvocati che non me lo consentono".
La cosa peggiore però non è quello che afferma il Papi, piuttosto quelle persone inquadrate da tv e giornali, nella sede di confesercenti di Milano che anzichè invitarlo a presentarsi in tribunale, già che era nella città giusta, stavano lì ad ascoltare parole inutili alla loro causa poichè rivolte altrove e spesso per se stesso.
Ridevano pure alle solite battutacce,ed in fondo è questo il punto, parte della società, ancora convinta di trarre vantaggi da tal personaggio, non solo lo ascoltano e lo votano ma sono disposti ad accettare compromessi e figuracce internazionali che invece ci danneggiano, sembrano in stato di trans.
Oramai anche l'Africa settentrionale ci stà superando in termini di coraggio, anche se da noi sarebbe bastato biocottare quella assemblea per lanciare un chiaro messaggio, così non è stato, povera Italia.
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In risposta a: del
Voto te
AUTORE: A Niccolai
email: -

1/3/2011 - 14:42

Caro Niccolai,
ho letto i toui commenti e le tue critiche ed ho avuto il piacere di conoscere una persona schietta e che ha il coraggio di dire quel che pensa.
Spero tanto che tu possa candidarti con la coalzione PD perchè avrai almeno il mio voto.
Marco
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In risposta a: Alcune considerazioni del 1/3/2011 - 10:46
A Cittadino come pochi
AUTORE: cinderella
email: -

1/3/2011 - 13:37

Capisco le motivazioni che ti hanno portato a rispondere a Niccolai. Ma la domanda che ti devi fare è un'altra. Perchè l'olio di calci costa 15 euro e l'olio della grande distribuzione costa assai meno? Dobbiamo partire da questa domanda, altrimenti ciò che ricaviamo ci porta fuori strada.
Pensi davvero che l'olio di calci costa 15 euro al KG/litro, solo perchè c'è maggiore lucro? Oppure, magari, le modalità di raccolta, rispetto a quello della GD sono assai diverse? Oppure, magari, gli operai vengono retribuiti con differenti (economicamente) salari? Oppure, magari, la raccolta viene fatta a mano, dunque maggiore manodopera, ma anche maggiore qualità, rispetto alla raccolta con gli "aspirapolveri" direttamente da terra, dunque minore qualità (senza contare aggiunta di borotalco e quant'altro)?
Dunque i mobili che fa IKEA, rispetto ad un artigiano? Ti torna? Altrimenti, credimi, si piscia fuori dal vaso.
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In risposta a: abbiamo diritto a una spiegazione del 28/2/2011 - 17:52
Hai tutto chiaro
AUTORE: Come vedi
email: -

1/3/2011 - 12:22

Di solito certi argomenti vengono strumentalizzati per buttare cattive idee sulla amministrazione.
Come vedi basta chiedere e qualcuno ti risponde se vuoi saperne di più puoi andare nei dovuti uffici. Se invece ti basta magari quando qualcuno vuole buttare m... sull'amministrazione puoi dargli delle risposte. Ti consiglierei di andare magari ai consigli comunale per capire come funzionano le leggi e regolamenti .
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In risposta a: del
Alcune considerazioni
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

1/3/2011 - 10:46

Molto interessante la lettura riguardo la GD fatta dal Niccolai, in linea di massima sono d'accordo, quello che non mi trova d'accordo è la conclusione che trae alla fine dell'articolo.
Vedi a mio avviso è interessante analizzare cio che è accaduto a partire dagli anni 80, Ikea in quel momento non esisteva, mentre i piccoli mobilieri da lui citati gia erano presenti sul mercato. Ora mi chiedo perchè ad un certo punto la gente ha sentito il desiderio di andare da Ikea e non da questi mobilieri. Vedi io penso che quando si diventa monopolisti di un mercato facilmente ci si dimentica da dove venivamo e si pensa di poter dettare le regole di vendita all'acquirente ( prezzi gonfiati-poco assistenza post-vendita ecc.) questo induce nel consumatore una forte irritazione che lo porta a scegliere forme di vendita piu strutturate e accoglienti ( forse non più vantaggiose) ecco dove Ikea ha tratto la sua fortuna , non certo dalla qualità dei mobili.
Lo stesso a mio avviso vale per il settore alimentare dove in questo caso oltretutto si creano caste sociali, tutti sappiano che per esempio l'olio di Calci e altri è migliore di quello della GD, l'unica differenza è che il primo costa 15euro il litro , l'altro meno della metà con il risultato che solo una parte della popolazione può permetterselo e l'altra continuerà a comprare a livelli di qualità più bassi. D'altra parte ad oggi se la GD non esistesse penso che buona parte della popolazione dovrebbe scegliere se avere una macchina o un piatto in tavola.
Saluti
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In risposta a: Si puo fare? del 1/3/2011 - 6:51
annessi agricoli
AUTORE: contadino dilettante
email: -

1/3/2011 - 10:34

Gli annessi agricoli per rimessa attrezzi, se non si è agricoltori professionisti, sono consentiti a facendone opportuna domanda per una superfice di 1mq ogni 100mq di terreno fino ad un max di 25mq, chiedendo autorizzazione e pagando una piccola tassa.

Volumetrie superiori con sezioni abitabili sono riservate ad agricoltori, fattorie, coltivatori diretti professionisti ed i permessi per ottenerle sono molto più stringenti e legate al volume dei terreni coltivati/tipo di attività svolta.

Inoltre le abitazioni-magazzino per tali scopi sono vincolati nella vendita dalla cessione dell'attività agricola.

Vedi ad esempio la casa abbandonata fra nodica e migliarino ( dove ha rotto l'argine) che è una casa agricola che non può essere venduta perchè i vecchi proprietari sono morti ed il bene è rimasto legato all'attività agricola per cui ne era stata consentita la costruzione.

Semmai bisognerebbe verificare i permessi dati, non credo proprio che qualcuno si mette a costruire una casa agricola di sua iniziativa, ci sono svariati vincoli dietro, perchè spesso tale tipologia consente anche vari sgravi fiscali.
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In risposta a: abbiamo diritto a una spiegazione del 28/2/2011 - 17:52
Si puo fare?
AUTORE: Annessi agricoli ?
email: -

1/3/2011 - 6:51

Credete che non sia possa costruire un'annesso?
Chi ne ha diritto?
Quanti metri è possibe costruire?
Devi essere escritto agli agricoltori?
Quanti etteri di terreno devi avere?
Dove devi andare per saperlo?
Ti consiglio di andare all'ufficio tecnico del tuo comune se ne vuoi avere risposte o all'assessore di competenza che riceve una volta alla settimana, puoi anche consultare il sito del comune dove troverai molte informazione sei un cittadino e hai diritto a sapere. Il sito del comune è stato fatto per questo ultimamente è stato anche rinnovato.
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AUTORE: sandokan
email: -

28/2/2011 - 21:54

Con queste esilaranti parole il premier si è giustificato della mancata comparizione in tribunale per far fronte al processo Mediaset che lo vede imputato per diversi reati tributari.
Ha di fatto ammesso in vari interventi che non può governare perchè il quirinale gli respinge le leggi, evidentemente incostituzionali, (magari l'avesse sempre fatto), non può portare il telefonino, non perchè non possa, ci mancherebbe, ma perchè è oggetto continuo di intercettazioni (falso totale, le intercettazioni per i parlamentari devono essere autorizzate dal ramo di competenza, semmai intercettano altri che lui non dovrebbe contattare) ed infine non può, a quanto pare, decidere come difendersi, già perchè gli avvocati sono come i parenti, non te li scegli, ti vengono affibbiati dalla nascita.
"Ma mi faccia il piacere!!! " avrebbe detto il buon Totò.
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AUTORE: Fabio di Luigi
email: -

28/2/2011 - 20:48

Basta avere un pò di spirito di osservazione perchè il dubbio ci assalga.
Chi percorre la statale aurelia da Migliarino verso Viareggio si sarà accorto che in questi giorni sono ripresi i lavori alla base della scarpata della ferrovia lungo il tratto di aurelia che rimase alluvionato.
Non so se si tratta di una consolidamento della massicciata della ferrovia o dell'inizio dei lavori per la ristrutturazione della strada (bretellina provvisoria)fatto stà che molti camion rovesciano quotidianamente metri e metri cubi si terra che vengono poi spianati da una ruspa.
L'osservazione è questa:
abbiamo visto, qui su La Voce, delle foto dei lavori di allargamento dell'alveo del Serchio che mostravano le ruspe che buttavano la terra nel fiume.
Non sarebbe semplice usare questa terra per i lavori dell'aurelia?
Neno camion in giro, meno costi, meno inquinamento.
TROPPO FACILE
Chi sa qualcosa di più preciso in merito sarebbe il benvenuto sul forum.

Fabio
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In risposta a: ma poi.... del 28/2/2011 - 10:57
abbiamo diritto a una spiegazione
AUTORE: Piero
email: -

28/2/2011 - 17:52

Abito nei pressi e mi dispiace dirti che é ancora in piedi, anzi se fai una passeggiata ce ne sono altre.
E' difficile capire il motivo per cui nessuno interviene anzi se qualcuno degli amministratori che intervengono sul forum volesse darci una spiegazione ci farebbe un favore.
Ringrazio anticipatamente colui che si farà onere di questo compito doveroso nei confronti dei cittadini del comune di Vecchiano, poichè tutti siamo uguali di fronte alla legge.
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In risposta a: Ristrutturazione e volontariato del 28/2/2011 - 15:46
risp. Marzia
AUTORE: venticello
email: -

28/2/2011 - 17:14

Sarebbe interessante....ma un uccellino mi ha detto che presto quelle mura potrebbero avere un proprietario diverso ed una diversa destinazione d'uso.
Sono abbastanza giovane per arrivare a scoprire se l'uccellino era un falco o una colomba.
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In risposta a: del
Ristrutturazione e volontariato
AUTORE: Marzia
email: -

28/2/2011 - 15:46

Recentemente mi è capitato di sostare davanti alla scuola elementare di Avane ed ho osservato il degrado (esterno) dell'edificio e del suo spazio antistante, allora ho pensato che è veramente un peccato che una così grande costruzione, per di più collocata in un punto gradevole del paese e con del bel verde intorno, risulti alla vista così trascurata: la facciata e le grondaie si sfogliano,il prato è incolto e la ringhiera di recinzione rotta e arrugginita. Ho pensato che chissà quanti altri edifici pubblici del nostro comune versino in queste condizioni dando al passante un'immagine da "Terzo Mondo" che non ci appartiene. Allora mi sento di fare una proposta agli amministratori: perchè non fare un appello agli artigiani e operai pensionati, portatori di grande esperienza e soprattutto motivati e ancora validi, perchè volontariamente si prendano l'impegno della necessaria risistemazione? Sarebbe un modo concreto per farli sentire nuovamente utili e coinvolti; il Comune potrebbe ricompensarli magari con una bella gita o con una festosa cena ; per l'Assicurazione contro eventuali infortuni gli uffici comunali sapranno certamente trovare la soluzione migliore. Che ne pensate? La mia è solo una proposta ingenua? Vi confesso che vorrei tanto diventasse una prassi abituale della nostra convivenza cittadina.
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In risposta a: mah! del 28/2/2011 - 11:46
Centri Sociali...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

28/2/2011 - 14:37

Bravi i miei 11 coetanei: vi ricordate che il sottoscritto abbia mai frequentato i Centri Sociali? Per vostra informazione, le uniche 4 volte che abbia messo piede al vecchio Macchia Nera, è stato per ciclostilare i volantini per un'iniziativa come una manifestazione cittadina o affini.
Nei miei trascorsi extra-parlamentari non ho mai nutrito grosse simpatie per l'area dei centri sociali, conformemente ad una visione ben precisa che non perderò tempo a spiegarvi.
Per il resto siete liberi di professare qualunque ideologia, assumendovi la responsabilità quantomeno di argomentare ciò che sostenete, come lo sono io nel mantenere una ferrea coerenza, se non proprio con la militanza dei tempi del liceo o con le conclusioni che traevo dal mio pensiero, sicuramente con i principi che mi animavano e ai quali non rinuncio per amor di moda, come le tante bandierine che sventolano nel panorama politico locale e nazionale.
Va detto però che, se conoscete bene le regole di netiquette di un qualsiasi forum web, potete tranquillamente saltare i miei interventi e leggere qualcosa che vi convinca di più, rispondere o continuare in questo dialogo a distanza fra sordi, tra cui almeno uno fatica ad identificarsi.
Data la scarsezza argomentativa e l'opportunità di celare il proprio nome, penserei che i vostri siano più "irruzioni goliardiche" che altro, ma pazienza, al mondo c'è anche chi si diverte così.
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In risposta a: A consumatore perplesso e per punto preso del 28/2/2011 - 10:41
Regole della grande distribuzione...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

28/2/2011 - 14:17

Il funzionamento della GD è estremamente peculiare e si muove secondo regole tutte proprie che, peraltro, rendono Coop o Conad in tutto e per tutto simili o affini a qualunque altro supermercato/ipermercato/discount o gruppo d'acquisto affine:
1) in una moltitudine di casi (senza però generalizzare eccessivamente) il produttore e/o l'importatore pagano una pesante fee d'ingresso per far sì che i propri prodotti vengano esposti tanto fisicamente sugli scaffali, che mediante opuscoli o altre forme di advertising tipiche del gruppo commerciale;
2) al produttore/importatore sono praticate condizioni estremamente svantaggiose in fatto di dilazione nei pagamenti (mai meno di 90 giorni con punto ormai che toccano i 180!), motivo per cui, oltre al profitto commerciale, il gruppo può assicurarsene anche uno finanziario ingente, in ragione del fatto che - per contro - riscuote ogni vendita immediatamente e può dunque contare sulla maturazione dei canonici interessi attivi di trimestre;
3) il produttore/importatore deve assicurare continuativamente una quantità di derrate molto elevata - pena la risoluzione dei contratti in essere con l'applicazione di meccanismi sanzionatori - e ciò può indurre all'industrializzazione forzata di processi produttivi che in origine avevano dimensione familiare o carattere artigianale, a totale detrimento della qualità;
4) al produttore/importatore sono spesso richieste in modo estremamente arbitrario, variazioni di prezzo al ribasso per comporre le cosiddette "offerte", quelle stesse offerte che ciascun acquirente sistematicamente insegue, talvolta causa di periodi di grande instabilità per gli stessi produttori, in special modo se il loro comparto è quello agricolo o, comunque, se non si tratta di aziende di grandi dimensioni;
5) la GD conta sul fatto che l'esposizione dei prodotti induca all'acquisto di articoli che l'acquirente in origine non si era prefissato di comprare;
6) infine, argomento molto interessante per le prospettive vecchianesi, qualunque grande gruppo commerciale formula nei propri piani industriali una curva di redditività per ciascun punto vendita sul territorio, che solo in minima parte si fonda sulla capacità di advertising e di marketing dispiegata, e che, generalmente presenta un suo picco iniziale cui segue il lento inevitabile declino, in conseguenza del quale, dapprima si interrompono - festività escluse - ad esempio le aperture domenicali (tanto non producono più accantonamenti di quanto non ne producano le aperture infrasettimanali), finché, raggiunto un certo punto limite, non si ravvede che inizia ad essere meglio "cambiare aria".
Ciò potrebbe voler dire che non IKEA, ma qualunque altro grosso gruppo commerciale intenda insediarsi sul territorio vecchianese, potremmo trascorrere i prossimi dieci anni - nella migliore delle ipotesi - ad aspettare di veder completare tutti i preliminari, per poi accogliere con "straordinario entusiasmo" un'apertura alla quale possono far seguito 10-15 anni di attività di cui solo un paio - al massimo tre - di assunzioni, mediamente precarie, a tempo parziale, o comunque quasi mai a tempo indeterminato.
In altre parole che fra 30 anni il travagliato parto parto potrebbe non esistere più...
Ma, per tornare alle contraddizioni prodotte dalla GD, alla quale - inutile dire il contrario - anche il sottoscritto fa ricorso, benché giorno dopo giorno cerchi di ridurne l'uso quanto più sia possibile, andrebbe detto che "non è tutto oro quello che luccica": il competitive-price, fondamento della GD, oltre ad essere fra le principali concause di indebitamento dei produttori, oltre a indurre ad un inevitabile detrimento qualitativo dei prodotti, oltre a produrre nel lungo periodo instabilità del mercato del lavoro, si ripercuote negativamente sull'acquirente anche attraverso altri meccanismi finanziari e fiscali, in ragione dei quali alla fine, non è assolutamente detto che un certo prodotto comprato ad un costo in un supermercato esaurisca lì il suo "fabbisogno retributivo".
Per dirla in parole semplici, non è detto che il prezzo finito in un supermercato non alimenti altri meccanismi di spesa per l'acquirente, magari più subdoli, di difficile individuazione e, soprattutto, non immediati e/o contestuali: qualcuno nel forum ha giustamente fatto notare che esistono ad esempio i cosiddetti costi sociali della GD (ad esempio la spesa di carburante per raggiungere il punto vendita o, peggio ancora, la difformità tra le capacità individuali di raggiungerlo sulla base dell'età), ma siamo ancora nel campo delle conseguenze tangibili e/o immediate.
Ce ne sono molte altre per contro difficilmente quantificabili e comprensibili: l'indisponibilità monetaria dei produttori che commerciano attraverso la GD, il cui rovescio della medaglia sono gli interessi finanziari attivi che questa matura di trimestre in trimestre, sono causa di ulteriori fattori di instabilità a più livelli (ritardate erogazioni di stipendi ad esempio, perdità della capacità autonoma di investimento, dipendenza sempre più accentuata dal sistema bancario e dal gruppo commerciale che distribuisce i propri prodotti, ad esempio).
Per comparti come l'agricoltura, inestricabilmente condizionati dalle condizioni meteorologiche o da altre variabili indipendenti dal sistema produttivo, la GD introduce veri e propri modelli sperequativi, con ricarichi commerciali talvolta del 1000% e induzione alla produzione di scarti (sul banco della frutta di un supermercato una mela deve essere prima bella che buona!).
Ma le contraddizioni riguardano tutti i settori, per quanto la mancanza di un passaggio produttivo intermedio tra la "fase primaria" ed il processo commerciale esponga ad esse l'agricoltura e tutti i suoi assimilati professionali (silvicoltura, allevamento, pesca e anche caccia, seppur quest'ultima in misura sensibilmente minore) più di ogni altro.
Problematiche macro-economiche come la creazione di un canale privilegiato per la circolazione monetaria che induce stagnazione, impoverimento e indisponibilità diffusa di liquidità, ha implicazioni inimmaginabili: basta scandagliare un po' in rete per comprendere che esista una pericolosa contiguità fra tutti i principali protagonisti della GD ed il sistema bancario, finanziario e assicurativo, per capire che la maggior parte dei grandi gruppi commerciali o si è creata canali finanziari proprietari, o si è coinvolta nella scalata al controllo di canali pre-esistenti, o ha incrociato con alcuni di essi i propri destini; è evidente che quando la circolazione monetaria debba passare per un buon 95% attraverso imprese a bassa concentrazione di posti di lavoro, che traggano profitto principalmente da un approccio speculativo-finanziario e non dal proprio oggetto sociale, sarà ben difficile che per una filiale di banca i sempre meno frequenti movimenti in entrata di una piccola impresa possano rappresentare garanzie sufficienti per l'apertura di linee di credito, così come ben poco interesse avrà un patrimonio immobiliare non monetizzato per gli stessi fini, di fronte ad una così soverchiante capacità accentratrici.
Ciò vanifica l'aspirazione pluralista di una società - per così dire democratica - che si vede contorcere su se' stessa e privare delle proprie funzioni, di fronte a chi si ponga come potenziale unico garante e/o fidejussore.
Ma non è tutto: cosa produce a livello di gettito fiscale il continuo allungamento della dilazione assicurata alla GD? L'IVA corrisposta dai supermercati "puntualmente" è inferiore a quella corrisposta dai loro fornitori al momento in cui sia stata loro quietanzata una fattura: volumi ingenti di imposta finiscono cioè nelle case dello Stato molto più tardi di quanto sia immaginabile.
Dunque i soli che beneficino del sistema dilazionatorio sono i supermercati e i loro partner in campo finanziario, assicurativo e bancario, mantenendo saldamente monetizzata una propria facoltà di investimento e godendo la maturazione di interessi attivi che i produttori e l'intera collettività pagano.
La GD peraltro, non soltanto costringe la piccola distribuzione a chiudere, riassorbendone non più del 10-15% del personale impiegato, ma inibisce la competizione fra le piccole imprese residue costrette a orbitarle intorno per sopravvivere, ma mette in moto processi in ragione dei quali le PA amministrazioni perdono buona parte della loro sovranità e autonomia sui territori sulle quali si è insediata, condizionandone indirizzi di sviluppo in maniera del tutto arbitraria e tendenzialmente monopolista, inducendo le collettività territoriali a dover sostenere le proprie politiche industriali sia con il ricatto della perdita dei posti di lavoro, sia con le continue incursioni nella sfera della "pubblica utilità" per reclamare l'istituzione di questo o quell'altro servizio, esattamente come è solita fare con i propri fornitori.
C'è infine una conditio sine qua non sulla quale si fonda la GD: l'attivo di bilancio, parimenti a qualunque altra impresa, (o il pareggio, nel caso di realtà a statuto cooperativo); in quale modo il rituale disavanzo di fine anno che ciascuna catena commerciale "vanta" viene ripianato nel mese di gennaio? L'interrogativo è inquietante e, sinceramente, non riesco a trovargli una soddisfacente risposta... ma una cosa è certa: penso proprio che di soldi della collettività si tratti!
Di fronte a questa breve carrellata di contraddizioni (la disamina sarebbe molto, molto più lunga), siamo davvero sicuri che il nostro mobile costi davvero meno se acquistato a IKEA, da Meraviglia Mobili, da Mercatone UNO, etc. che non direttamente dal mobiliere ponsacchino o dai vari Melani/Landucci, quand'anche la qualità sia neanche lontanamente paragonabile?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Puntualizzazione del 27/2/2011 - 22:39
mah!
AUTORE: Gruppo di vecchianesi
email: -

28/2/2011 - 11:46

Per tua conoscenza siamo 11 amici tuoi coetanei che ti conoscono e bene. Leggiamo tutti LA VOCE e non facciamo altro che riscontrare le cose che esprimevi a scuola, antifascismo, guerra ai poteri forti e argomenti improntati su tale linea. Tanta gente usa un termine per definire la gente appartenente al tuo partito nello specifico chi frequenta i centri sociali, che noi non amiamo perchè lo riteniamo offensivo, ma in alcuni frangenti non fate nulla per dimostrare il contrario. Comunque rimani pure sulla tua linea siamo in democrazia ed è giusto così
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
ma poi....
AUTORE: SIRVIO
email: -

28/2/2011 - 10:57

ma quella villa nel bosco che vediamo passando da via di radicata fatta passare d annesso agricolo è stata demolita poi...??
----------------  RISPONDI





In risposta a: impara a leggere del 28/2/2011 - 7:15
A consumatore perplesso e per punto preso
AUTORE: Consumatore - q.b-
email: -

28/2/2011 - 10:41

Ma...per cosa ci avete preso "soprattutto" noi migliarinesi; per dei citrulli rincitrulliti!?
Forse che si vuol ritornare agli anni /50 con Argate che passava con la stagnatina dell'olio sul sedile dietro la vespa. O Denzio con i portapacchi davanti e dietro alla bicicletta che vendeva la pannina; seguito dalla Buggera e dalla Jolanda che compravano ferri vecchi ed uova, coniglioli e piccioni ed il pesciaio torellaghese del venerdi soprannominato "Bellovivo" o il nipote di Treviso che apriva la stanzetta del macello ai margini della Fattoria Salviati solo il sabato sera con un solo taglio di carne per noi contadini e salariati a conto diretto " lo spicchio di petto"

No! siamo a pieno titolo parificati a tutti i cittadini del mondo. Comperiamo (secondo necessità) quello che ci pare e piace e dove ci piace e...quando i nostri figli non riusciranno più a trovare come ora un barroccio al giorno di telefonini o di bracioline nel raggio di 7 chilometri, faranno un supermegagalattico "Store" dove a chilometro zero compreranno prosciutto fresco con maiali allevati all'inteno di quella grande struttura così non ci sarà più discriminazione fra uomini e bestie.
Salute!
----------------  RISPONDI





In risposta a: A consumatore con lingua biforcuta del 27/2/2011 - 23:32
impara a leggere
AUTORE: un consumatore perplesso
email: -

28/2/2011 - 7:15

Scusate ma il titolo l'avete letto bene?
Mi sembra che il mio intervrnto sia a difesa dlla grande disribuzione, il prosciutto "vecchio" ll'ho acquistato in un negozio di vicinato perchè come ho detto non avendo smercio non sempre può garantire la freschezza del prodotto.
Mi auguro che sia una superficialità nella lettura, poichè se così non fosse a questo punto il forum diventa uno strumento per attaccare tutto e tutti qualunque cosa dicano al di fuoridi qualsiasi confronto di idee.
Mentre per quanto riguarda "il mattone selvaggio" ha ben capito si é costruito villette in tutto il comune facendo scempio del territorio ma io avevo utilizzato questa affermazione per dimostrare che i nuovi abitanti non acquistano nei negozi di vicinato (perchè altrimenti non chiuderebbero) ma sulla grande distribuzione, un modo per dimostrare le mie teorie.
----------------  RISPONDI





In risposta a: misteri della fede del 27/2/2011 - 22:47
bravo
AUTORE: sandokan
email: -

27/2/2011 - 23:45

Però se torni dal negoziante sotto casa e gli fai sentire il troiaio che t'ha affibbiato, magari ti risarcisce, alla peggio un ci metti più piede e allora sarà resa giustizia se poi chiude, al supermercato, se per caso sei andato a rincorrere l'offerta ai "Borghi", alla fine per un etto di prosciutto un ti conviene e hai solo due scelte; o ingolli il troiaio rischiando la dissenteria o lo fai volà nel secchio.
In fatto di freschezza purtroppo, fatte le dovute eccezioni, sappiamo benissimo che la distribuzione per i piccoli negozi si è omologata o alla Metro o a centri legati a catene della grande distribuzione per cui sono quasi pari da quel punto di vista, ma il piano dei sostenitori dei centri commerciali naturali e di vicinato ha l'ambizione di andare oltre, ovvero il recupero delle produzioni locali garantendo freschezza, genuinità, salubrità ed integrità delle proprietà nutrizionali.
Un piano veramente ambizioso che ha in sè un difetto d'origine ed è rappresentato dal consumatore, infatti finchè non si disintossica dalla dipendenza dai centri commerciali, tale piano comprenderà solo un'elite di consumatori più sensibili e perchè no abbienti, ma il potere è comunque nel consumatore, quando ne sarà cosciente sarà un giorno memorabile.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Bravo Simone del 27/2/2011 - 20:34
gente allegra Dio l'aiuta
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

27/2/2011 - 23:33

Semplicemente perchè voglio persone allegre, ottimiste e di bella presenza, se smetto arrivano i mangiabambini e i sorrisi spariscono.
P.S. Perchè non motivi il tuo dissenso?
----------------  RISPONDI





In risposta a: misteri della fede del 27/2/2011 - 22:47
A consumatore con lingua biforcuta
AUTORE: Consumatore qb
email: -

27/2/2011 - 23:32

Qui nessuno su questo libero Forum ha accusato la grande distribuzione di essere avvelenatrice della nostra gente. E' un offesa gratuita per i soci Coop e Conad che sono migliaia e per chi lavora da anni in quelle belle grandi e comode botteghe con abnegazione competenza e serietà. Prendere a pretesto per dirne male se una volta è capitato di trovare un peperone giallo non è un motivo valido per denigrare chi lavora seriamente.

Ed anche la qualità dei mattoni in circolazione sono..domati e di "selvaggi" non esiste traccia (per ora).
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In risposta a: del
misteri della fede
AUTORE: un consumatore perplesso
email: -

27/2/2011 - 22:47

Gli ultimi interventi del forum sono a favore dei negozi di vicinato, che vendono prodotti freschi, , di qualità ecc. mentre la grande distribuzione avvelena i consumatori.
Allora, non riesco a capire come mai i piccoli negozi chiudono uno ad uno, i pochi rimasti aperti si lamentano come é successo di recente per gli esercizi di Vecchiano (sul TIRRENO) che sono sull'orlo del tracollo, qualcosa non torna o si predica bene e si razzola male o si racconta un sacco di fandonie per dimostrare l'inutilità del centro commerciale CTC IKEA OVAIO.
Gli abitanti del comune di Vecchiano negli ultimi anni sono notevolmente aumentati a causa del "boom del mattone selvaggio" ma questo non ha portato vantaggio economico poichè molto probabilmente i nuovi residenti vanno ad acquistare altrove.
Per quanto poi riguarda la qualità dei prodotti dei negozi di vicinato non sempre tutti sono così onesti, soprattutto per quanto riguarda la freschezza, é difficile garantirla quando c'é poco smercio, a me é capitato di comprare un prosciutto crudo che sapeva di "vecchio".
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In risposta a: basta scrivere del 27/2/2011 - 18:33
Puntualizzazione
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

27/2/2011 - 22:39

Non sono del PD, ma di Rifondazione Comunista e un caloroso abbraccio al presunto "Gruppo di Vecchianesi" che è sicuramente una sola persona, che non si firma come consuetudine su questo forum e un consiglio: non confondere "lessico" con conoscenza e controlla sull'enciclopedia il significato della parola "anti-conformista" perché se dici di conoscermi dovresti sapere anche che non mi si adatta particolarmente bene.
Inoltre si può argomentare in Italiano, in Pisano o in Vecchianese, a seconda dei propri gusti.
Temo che tu non sappia sostenere autorevolmente la tua opinione in nessuna delle tre...
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