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AUTORE: Gruppo di Vecchianesi
email: -
26/2/2011 - 21:56
Vedi caro Alessio ti si conosce molto bene dai tempi della scuola e il tuo anticonformismo è sempre stato al limite del ridicolo, hai sempre fatto del lessico un'arma, ma risultati concreti pochi. La tua posizione politica spesso ha rasentato un pochino il ridicolo, lotta contro i mulini a vento con il famoso Don Chisciotte. Per noi ti puoi vestire come vuoi, non siamo persone che giudicano in base all'abito, ma al valore della persona e ai risultati che ottiene........Tira un pò le conclusioni.
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AUTORE: Bagnaiolo doc
email: -
26/2/2011 - 21:49
Qualcuno pensa, il Comune ha fatto uno sbaglio, ha buttati via i soldi, peggio per il Comune, così la prossima volta impara!!!
Il Comune non impara niente perchè i soldi che butta via non sono i suoi ma sono i nostri e noi bischeri magari ci ridiamo anche sù.
Poiché siamo di memoria corta poveri noi! Vi rimetto in mente il lavoro che doveva fare il Comune di Pisa in via Battelli dove ci doveva venire una struttura della ASL. Un bel numero di operai transennarono tutto, levarono i parcheggi, sfecero i marciapiedi, misero la rete di plastica e montarono il cantiere pronti per partire con i lavori. Dopo un anno di questi lavori, prima che partisse il cantiere il Comune di Pisa fermò il progetto e non ne fece più di niente.
Ora io domando, di chi erano i soldi spesi? Fra lavori, progetti e tutto, quanto è costato tutto questo?
I soldi erano nostri cari concittadini e loro li hanno buttati via ma il sindaco, i dirigenti, gli assessori, gli ingegneri, gli architetti, i geometri e tutto il resto non hanno pagato niente, abbiamo pagato noi perchè i soldi erano nostri.
Ora il Comune di San Giuliano butta via 4 milioni di euro per la Fondazione Cerretelli che è una cosa da vergognarsi per tutta la vita, ma i cittadini non si oppongano perché come al solito i soldi sono del Comune!!!!!!!!
Perchè dico io, noi cittadini non ci organizziamo per fare una protesta a oltransa davanti al Comune per fermare questa vergogna????? Se non ora quando????
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AUTORE: meglio 1 ma al prezzo giusto
email: -
26/2/2011 - 21:44
...che poi si scopre che ad abbassare sempre più il prezzo dei generi alimentari, ci rimettiamo in salute perché è gioco forza che per contrarre i costi, i produttori ne inventano di ogni.
Ad esempio dovrebbe essere proibito per legge la vendita di merce sotto costo: nel costo delle merci ci sono il rispetto delle normative, i salari di chi le ha prodotte, etc. cioè diritti/doveri che per essere garantiti hanno bisogno di essere finanziati. In considerazione di ciò, io ad esempio non compro mai tali merci come non compro mai cose che a mio giudizio hanno un costo troppo basso perché ne sia garantita una qualità media. Ovviamente non è solo il prezzo che può garantire che un prodotto sia di una certa qualità, ma è sicuramente vero che sotto una certa soglia siamo certi che la qualità è scadente.
Riguardo agli scienziati economici, non per sminuire la categoria, ma non è che negli ultimi anni abbiano brillato per competenza e/o lungimiranza....(purtroppo).
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AUTORE: Consumatore satollo
email: -
26/2/2011 - 21:22
Vedi, io bevo solo acqua minerale
gassata, più è gassata e meno costa.
E il motivo ancora non l'ho capito.
Dev'esse l'ETEROGENESI dei FINI
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AUTORE: Oracolo triste
email: -
26/2/2011 - 20:55
Lo avrai il tuo Sassicaia o il Brunello di Montalcino ad un euro al litro e buon pro ti faccia.
Però...disse Dino del Baglini di Nodica alle nove e mezzo dopo cena il ventuno di Luglio del /78 se...due quattri non entrano in un otto è perchè han la pancia troppo grossa e...anche qualche americano 'ncomincia a mangiare un zinzinino meno se vuole vivere, lavorare, camminare, gioire, saltare, correre, fare all'amore, e..ritornare a vivere vivere bene come i loro nonni.
Stretta è la foglia lunga è la via , dite la vostra che io ho detto la mia!
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AUTORE: Consumatore
email: -
26/2/2011 - 20:16
Volevo segnalare che in questo momento in qualche supermercato si trovano le bistecche nel filetto a 8,49 al chilo.
La forza della grande distribuzione consiste proprio nel portare miglioramento della qualità della vita per tutti e contribuire quindi a diffondere
benessere.
Chi non capisce questo è inutile
che perda tempo sui libri.
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In risposta a: A "un consumatore" del 26/2/2011 - 11:05
per oracolo/a
AUTORE: un consumatore
email: -
26/2/2011 - 18:58
Se fosse vero quello che lei dice e che afferma con tanta sicurezza i negozi cosiddetti di vicinato si moltiplicherebbero invece di chiudere, perfino i negozi storici dei centri di Pisa e Lucca uno ad un abbassano le loro saracinerche per far posto alle grandi catene di distribuzione e di franchising.
La storia economica ci insegna che a torto o a ragione sono i grandi capitali che da sempre hanno dettato le leggi di mercato un esempio nel medioevo gli artigiani sono spariti con l'avvento dell'industrializzazione, le motivazioni sono intuibili.
Negli stessi stati comunisti esisteva un capitalismo di stato, dove lo stato decideva cosa come e per chi produrre, non mi sembra che ci fosse benessere diffuso, i risultati sono sotto i nostri occhi.
I piccoli negozi non esistevano poichè ne la proprietà privata ne la libertà d'iniziativa economica privata, i pochi beni di consumo erano distribuiti da grandi magazzini di proprietà dello stato.
Nei sistemi capitalisti, il nostro fino ad oggi é stato a economia mista, economia pubblica e privata insieme, sono i consumi che producono ricchezza, é la domanda che genera l'offerta, tanto che in questo momento di crisi e di conseguente disoccupazione se ne vedono i risultati.
Io non voglio annoiarla ulteriormente ma l'economia é un scienza sociale che cambia e non una scienza esatta, cambia con il mutare dei rapporti sociali, non é fatta di luoghi comuni, ma dietro ci sono grandi studi di economisti, che lei può anche non condividere ma le sue critiche dovrebbero essere fatte con cognizione di causa.
Lei afferma che laureati sono a lavorare alle casse a volte anche meno, oggi le facoltà addirittura sono a numero chiuso, si cerca di ridimensionare il numero dei laureati, io sostengo invece che il diritto allo studio é un diritto fondamentale per tutti, vorrei aggiungere comunque che siamo noi genitori che per primi "obblighiamo" i nostri figli a studiare anche quando non ne hanno voglia perchè nella mentalità piccolo borghese il titolo di studio é uno strumento per elevarsi socialmente, anche se la cultura é importante sempre.
In ultimo le ricordo l'articolo 41 della costituzione e alune normative europee (vedi l'autority)che garantiscono la libera concorrenza sul mercato.
RISPONDI
AUTORE: Arsenico
email: -
26/2/2011 - 16:06
Benedette elezioni...nuove farmacie, centri commerciali, soldi per i negozi, strade, rotatorie....possibile che in cinque anni non si muove nulla e tutto ad un tratto in concomitanza con le lezioni arriva a pioggia di tutto...
propongo un bel referendum!! ELEZIONI OGNI ANNO!!
consiglio...se avete famiglie numerose chiedete chedete chiede vi sarà dato!!
RISPONDI
AUTORE: un amante della lettura
email: -
26/2/2011 - 15:47
Signor Simone 7002, a differenza di chi la vuol far tacere io la invito a scrivere i suoi piccoli romanzetti, sono veramente spassosi e divertenti.
La ringrazio vivamente per allietarci con i suoi interventi.
RISPONDI
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]
26/2/2011 - 12:17
Liquiderò la questione Mario molto brevemente e nel solito modo laconico che questi ha utilizzato per scoccare dal proprio arco le frecce al mio indirizzo, nel solito modo cioè in cui il benevolo allevatore invita le proprie capre a "non mangiucchiare i rami bassi del frutteto", perché con l'intelletto di una capra ho l'impressione di avere a che fare: se si vuol presumere che la politica sia chiedere conto di che cosa una persona indossi ai propri piedi, allora è bene cercare i candidati-Sindaco di tutti gli schieramenti a Vecchiano in un porcile e tutti rosa e a quattro zampe! Personalmente non ho mai indossato Nike e solitamente ho scelto il mio abbigliamento tra i banchi del mercato del Venerdì a Vecchiano o del Sabato a Pisa e, se è per questo, a scanso di equivoci, non possiedo un SUV e l'unica eccezione in fatto di marche che mi sia mai concesso e/o che mi conceda, sono i computer Apple per ragioni professionali, per produttività, sicurezza, semplicità e, soprattutto, per esigua (per non dire inesistente) richiesta di assistenza e/o manutenzione esterna, problemi che affliggono irreparabilmente il mondo Windows, vanificandone la vocazione di budget-computing; e aggiungo che negli ultimi due anni al massimo mi sono concesso lo stravizio di una due giorni a Parigi con mia moglie, in ragione di una spesa complessiva fra volo e soggiorno minore di quanto non costino tre o quattro ordinari giorni in Italia, se mai fosse necessario ricordare che la condizione sociale può al massimo essere la fonte di un'azione sindacale e non il faro della propria convinzione e/o militanza politica.
Mi occupo come autonomo di spettacolo, discografia, editoria musicale e cultura in genere, non ho mai chiesto favori alla politica, non sono stipendiato da nessuna PA e cerco di sopravvivere come tutti gli altri ad un momento nerissimo, complici gli indirizzi dei Ministri Bondi e Gelmini, volti a trasferire la consistenza culturale e artistica del nostro Paese da una fitta rete di piccole imprese e circuiti pubblici locali, a competenze private d'alto bordo di estrazione politica bipartizan.
Non mi metterò a fare la disamina degli accadimenti storici collegati all'Unione Sovietica del cosiddetto "Comunismo di Guerra", il cui inevitabile epilogo è stata proprio la "Caduta del Muro di Berlino", che, per intendersi, non ho ne' costruito ne' abbattuto io: mi limiterò a dire che la mia convinzione si fonda su un non ancora smentito (e ben difficilmente smentibile) assioma marxista: «il Comunismo è il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente»; ciò non rappresenta ne' un credo religioso, come cioè una moltitudine di sedicenti Comunisti hanno inteso sdoganare il materialismo storico, ne' un sigillo di appartenenza che, come molti hanno concepito, voglia in qualche modo assomigliare al tesseramento di una società sportiva.
La rivoluzione bolscevica, esattamente come la concelebrata cugina transalpina d'ispirazione Giacobina, si è rivelata un passaggio dall'Ancient Régime al moderno modo di produzione capitalistico: non so se un intelletto caprino così incuriosito dalla marca delle scarpe sia in grado di comprendere siffatte argomentazioni (dicesi tecnicamente "Eterogenesi dei Fini"), ma una cosa è certa: chiunque coltivi questo interesse, per così dire, "calzatural-podologico" è sicuramente persona abituata a guardare in basso, dunque a tenere la testa china.
All'amico Palermitano voglio dire che non sarei così sicuro dell'eventuale miglior riuscita di eventuali governi e/o amministrazioni di Centro-Sinistra nel Meridione su quelli di Centro-Destra: certo la ricetta Saviano è interessante, come a suo tempo lo fu per Leoluca Orlando, ma non è così scontato che sia risolutiva.
Il Sud è sempre stato un laboratorio della politica italiana, aldilà degli insipidi proclami leghisti sull'iper-produttività del Nord-Ovest e su una moralità che fa impallidire l'idiozia (chiedi ai simpaticoni ad esempio quanti Comuni conta la "virtuosa" Provincia di Bergamo e quanto costa all'Italia intera il mantenimento di qualche migliaio di amministratori leghisti da quelle parti!): la vera piaga del Meridione non è a mio avviso la gente, ma l'ingerenza pressante della Chiesa Cattolica non per il proprio attivismo politico in una o nell'altra direzione, ma per l'esercizio sistematico di sovranità territoriale e per la frequenza con cui si sostituisce alla società civile, divenendo luogo deputato all'amministrazione delle cose, foro di confronto, nonché dispensario di "assoluzioni" nel segreto del confessionale tanto per una moltitudine di brave persone, quanto per feroci Mammasantissima
Inutile dire che fintanto che non si assista ad una decisa laicizzazione del Meridione, difficilmente si potrà arrivare al superamento di tante contraddizioni: ciò nondimeno va anche detto che, se per un migrante le condizioni socio-economiche del Centro-Italia possono apparire un paradiso, al contrario e inevitabilmente possono non esserlo per chi ci viva da sempre.
Comprendo perfettamente chi si sarebbe aspettato di più dai partiti della Sinistra che hanno governato la Toscana, chi si sarebbe aspettato coerenza, aderenza alla questione morale, sensibilità e attenzione per deboli e oppressi, che in una moltitudine di casi è stata invece arrivismo, caccia alla poltrona, opportunità economica, approccio clientelare e tante, tantissime altre poderose contraddizioni, con, talvolta, conseguenze inqualificabili.
Condivido quello sdegno (altrimenti non mi sarei avvicinato a Rifondazione Comunista, che, per inciso, nella stragrande maggioranza delle realtà toscane è all'opposizione, ma a qualche altra forza politica il cui indirizzo è più marcatamente di Centro che di Sinistra!); non mi spiego però come lo si voglia utilizzare strumentalmente per approdare alla colonizzazione commerciale dell'Ovaio, dove, per come interpreto personalmente il territorio e la sua vocazione, vedrei bene iniziative legate alla promozione del territorio stesso, senza bisogno delle "ginormiche" aberrazioni architettoniche proposte dal CTC
A mio avviso sarebbe più opportuno che nella zona industriale fossero messe a dimora imprese locali, a forte densità occupazionale, ma rimane un problema: le cosiddette micro-imprese locali possono sorgere soltanto dai sogni e dalle progettualità dei Vecchianesi, popolo notoriamente pieno di interessi, intento in una serie interminabile di attività amatoriali, spesso anche di grande pregio, ma restio a farne un'attività produttiva o una prospettiva, un'opportunità economica, in ragione probabilmente di una diffusa cultura del posto nel pubblico impiego: proviamo ad immaginare che Vecchiano sia una piccola municipalità di provincia della Francia: i 40 sarcofagi del XII° secolo rinvenuti intorno alla Chiesa di Sant'Alessandro avrebbero già prodotto uno sconvolgimento generale, stimolato saggisti e romanzieri a divulgare storie, flotte di giornalisti a dibattere, a creare feedback, messo in subbuglio l'Assessorato alla Cultura per dar rapidamente luogo ad un circuito museale, anziché dedicarsi a procacciare sponsor autorevolmente collegati al progetto IKEA della CTC per la Migliarino Volley... e uno stuolo di astanti correrebbe ad accendere l'equivalente francese di una DIA per disseminare di micro-attività il territorio!
Da 'ste parti, a sostegno dell'economia locale, non soltanto non si è in grado di prospettare un modello di sviluppo conforme alla vocazione territoriale, ma neanche si immagina che la moltitudine di imprese edili con sede legale nel Comune o limitrofi possa essere interessata ad un'associazione temporanea in impresa per lo sviluppo di un progetto ambizioso, come può essere quello di IKEA o centinaia di altri!
Per quanto mi riguarda sono totalmente contrario tanto ad un insediamento del colosso scandinavo nell'area dell'Ovaio, quanto nella zona industriale a beneficio di un modello di sviluppo totalmente alla francese, rappresentativo non della panacea dei posti di lavoro facili, ma dell'acquisizione di consapevolezza delle potenzialità economiche del nostro territorio, insomma un modello in cui i Vecchianesi e non gli altri diventino protagonisti della propria crescita.
Se al Centro-Sinistra vecchianese si fosse contrapposta una Lista 5-Stelle o qualunque altra formazione grillina, aldilà della stima e dell'ammirazione per il temibile comico genovese cui rimprovero solamente l'eccessivo approccio qualunquista ma non certo l'argomentazione, sarebbe stato segno di onestà intellettuale del movimento "civista", di demotivazione in fatto di interesse personale e forse avrei fatto di tutto perché anche RC ne condividesse le tematiche... ma nessun grillino sposerebbe mai la tesi CTC-IKEA i cui retroscena potrebbero tranquillamente essere argomento di interesse tanto di Beppe Grillo che di Marco Travaglio, per l'arroganza con cui si vogliono sdoganare.
Un salutone alla capra con le Nike!
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AUTORE: Oracolo/a
email: -
26/2/2011 - 11:05
Siamo al canto del cigno; ovvero: il consumatore "furbetto" crede di risparmiare ed ha ragione (per ora) perchè finora è stato cosi.Raschiare il fondo del barile è meritevole ma sappiamo a cosa porta; porta ad una fine certa!
Ma a forza dii risparmiare ci siam trovati di fronte ad offerte di lavoro parziali ed espressamente: orari massacranti concentrati nei fine settimana con:
normalmente le scuole dei nostri figli chiuse e le fabbriche "dei mariti" pure e così si "dividono" anche le famiglie delle cassiere laureate "per niente" (ma...meglio che niente ci vien detto) Potevate dircelo prima e..finita la scuola dell'obbligo tutti/tutte in fila dietro una cassa che..a breve diventerà automatica anche quella per risparmiare sul personale e..risparmiando si abbassano i costi dei prodotti ; evvia-evvia!!!
Con il ricatto poi del prendere o lasciare il tutto si stringe ben poco e con il poco della vendita dei sottoprodotti sui creano tanti sottoproletari ed il cane continua a mordersi la coda.
RISPONDI
AUTORE: un consumatore
email: -
26/2/2011 - 10:12
Se lei crede di dettare le leggi di mercato continui pure a vivere nella sua ignoranza. gli ignoranti sicuramente sono più felici e vivono meglio degli altri.
Sono convinto che suo figlio é il primo ad avere le scarpe della NIKE, (io invece giele ho boicottate da tempo) e beato lei che si può permettere di andare nei negozi di vicinato e di lusso, la maggior parte delle persone come me si accontenta dei centri commerciali e deve stare molto attento alle offerte e alle promozioni dei supermercati.
Mi spiace invece della cattiva educazione che stà dando a suo figlio, non si risolvono i contrasti con le mani, ma in modo civile argomentando le proprie opinioni.
Non lamentiamoci della violenza e del bullismo dei nostri ragazzi quando sono i genitori che gliela insegnano.
Povera Italia come siamo ridotti male.
Le dò comunque un consiglio in quei pochi paesi rimasti con certe ideologie economiche credo che l'accoglierebbero volentieri, ormai siete rimasti una merce rara.
RISPONDI
AUTORE: Ultimo
email: -
26/2/2011 - 10:01
...... dialogare con chi, invece di usare la propria testa, risponde con slogan triti e ritriti o ripetendo quello che è stato loro incuccato. I negozi del vicinato sono utili a molti e più affidabili della grande distribuzione. Il piccolo negoziante è un esperto nel proprio lavoro ......... invece nella grande distribuzione è un dipendente inesperto del lavoro e, quindi, incapace di dare validi consigli. Se compri un utensile alla ferramenta ...... c'è chi ti consiglia il più adatto alle tue necessità ...... al supermercato NO! E lo stesso discorso vale se compri un PC piuttosto che una TV ........ e se dovesse succedere che qualcosa non va il piccolo negoziante è pronto ad intervenire e rimediare..... al supermercato NO! LO stesso discorso vale per il salumiere, il macellaio, il pescivendolo ecc ....... Le mamme che comprano perchè si sono fatte riempire la testa dagli slogan pubblicitari sono poco attente alle necessità della famiglia. Con questo intendo dire che i supermercati sono utili ma gli esperti negozianti sono molto più affidabili. ...... Un saluto Ultimo.
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In risposta a: Mah del 25/2/2011 - 18:19
A mamma A
AUTORE: pillacchero
email: -
26/2/2011 - 0:54
I terreni dell'OVAIO, agricoli, a chi appartengono!? Più che mamma, mi sembri una tegamata di interessi altrui... vai cocca, un ce l'ho mia con te, ce l'ho con chi ti viene dietro!!!
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In risposta a: a lettore del forum della voce del 25/2/2011 - 23:34
e come c'arriva?
AUTORE: simone7002
email: [protetta]
26/2/2011 - 0:51
Caro consumatore,
spiegami come c'arriva il povero vecchietto al megacentrocommerciale, non è che magari ci "resta" incolonnato sulla via sotto il solleone estivo in un giorno di supersconti?
Siccome poi il povero vecchietto non ha molta disponibilità ce lo vedi tutti i giorni a comprare poche cose e per far questo deve prendere la macchina perchè il bus magari non lo soddisfa, trovare parcheggio, fare la fila per l'affettato, il pane, la carne se non vuole quella preincartata, o il pesce idem come prima.
Frutta e verdura se la deve incartare da solo, cero l'esperienza lo aiuterà a scegliersi il meglio o almeno gli faranno credere i cartelli promozionali.
Poi la fila alle casse, alla fine ha perso 2 ore per poche cosette quando magari al negozietto sotto casa gli c'incastrava pure la chiacchierata con gli amici in piazza.
Se poi scoprisse che le giornate di supersconti alla fine sono una bufala perchè riguardano pochi articoli che quando c'arriva lui sono già esauriti e gli tocca la fregatura dell'alternativa a prezzo pieno, se gli và bene, allora sì che rimpiangerebbe i tempi in cui aveva i calzoni corti e la mamma lo mandava alla "bottega" a prendere il latte, quello fresco, quello vero da bollire, poi dal macellaio a prendere la carne dell'amico allevatore , dal fruttivendolo con la frutta e la verdura esclusivamente di stagione, fresca e saporita, e quando tutta quella roba finiva in tavola veniva spontaneo dire a fine pasto "He è un peccato morir" (detto popolare romagnolo da Zucchero Fornaciari)
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In risposta a: a lettore del forum della voce del 25/2/2011 - 23:34
IL MERCATO!?
AUTORE: X°M
email: -
26/2/2011 - 0:51
Questa è la realta!? Ma che cavolo di conclusione hai dato!? La realtà siamo noi, e la legge di mercato la facciamo noi!!! Ma credi ancora alle favole!!! Io non ci stò a vivere in una realtà fatta di centri commerciali, di etichette, di slogan, di false comodità, di superfluo, di prezzi bassi sfruttando gente povera... non insegno questo a mio figlio e non glielo insegnerò mai. Siamo noi che dobbiamo proteggere i negozi di vicinato, siamo noi che dobbiamo proteggere quattro chiacchere con il negoziante di vicinato, siamo noi, solo noi. Il mercato non è una cosa astratta che vive di sè: siamo noi!!! Svegliati... La gente come te, mi fa venire il prurito alle mani!!!! Ma prima o poi ci si arriva, eccome se ci si arriva... questione di tempo.
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AUTORE: un consumatore
email: -
25/2/2011 - 23:34
La rispostina breve che il lettore da a mamma A credo che sia ironica poichè se fosse una risposta seria sarebbe davvero deprimente perchè vorrebbe dire considerare noi lettori del forum degli sciocchi che assorbono tutto quello che gli viene proposto.
Il problema dei negozi di vicinato è più complesso, la loro crisi è insita nella legge di mercato che il pesce grosso mangia il pesce piccolo e anche se non verrà insediato il centro commerciale IKEA OVAIO, ci sono altri centri commerciali e supermercati che fanno da padroni.
I prezzi dei piccoli negozi non possono concorrere con quelli della grande distribuzione.
Inoltre i piccoli sono quelli che soffrono maggiormente la crisi poichè i grandi possono attirare la clientela con super sconti, super promozioni ecc.
Oggi sopravvivono le piccole attività che si sono specializzate in prodotti di qualità o prodotti particolari.
La soluzione potrebbe essere quella di chiudere tutti i centri commerciali (chiaramente anch'io mi avvalgo dell'ironia).
Oppure la seconda soluzione più seria sarebbe approvare il terzo progetto IKEA COOP dove il consumatore della terza età può fare i suoi acquisti con tranquillità e anche con condizioni climatiche avverse: se piove non si bagna e se fa troppo caldo può godere dell'aria condizionata.
La maggior parte degli anziani usufruisce di una pensione bassa e sicuramente non si può permattere di acquistare nei piccoli negozi dove i prezzi sono più alti.
Questa é la realtà che le piaccia o no.
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AUTORE: seneca
email: -
25/2/2011 - 23:05
Con una normale visura catastale potete verificare la proprieta' dei terreni in zona industriale dove viene proposta IKEA .
Da una parziale verifica,sembrerebbero alcuni di proprieta'ASBUC di Migliarino!!
Stai a vedere che la montagna partorisce il topolino.Non vi scannate con polemiche sterili,tanto Lunardi dara'garanzie sia a chi la vuole che a chi non la vuole,ma intanto concedera'il via libera alla multinazionale delle sediole reclinabili dove fara'accomodare tutti gli oltranzisti contrari.
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AUTORE: Vecchianese
email: -
25/2/2011 - 22:08
Vorrei sapere chi ha avuto la bella pensata di abbattere tutti gli alberi del campo sportivo, a chi davano noia??? L'ingresso del parcheggio è dalla via provinciale e quello poteva restare un passo pedonale. Forse ce li ripianteranno così buttano via altri soldi nostri perchè a rimetterli ci vuole un bel mucchio di soldi, specialmente de li paga il comune. Facciamo una manifestazione popolare e facciamoli pagare di tasca sua al sindaco e al direttore dei lavori. Se i direttori dei lavori fanno di queste cose sarebbe meglio che andassero a cavare le fosse (che anche di quyelle ce nè bisogno.)
Siamo nelle mani dell'ultimo padrone, comandano I DISTRUTTORI DELL'AMBIENTE E DELLA TRADIZIONE . VERGOGNA!!!!!!
Uno di quell'alberi li lo ho piantato io quando faceva l'elementari nel 1954 o 55.
Se ce li ripaintano prima che si possano vedere belli come erano mezzi vecchianesi saranno morti.
RIVERGOGNA!!!!!!!!!
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In risposta a: Mah del 25/2/2011 - 18:19
A Mamma A
AUTORE: Un lettore del Forum della Voce
email: -
25/2/2011 - 20:17
Una rispostima breve come consumatore di dadi al pari di altri consumatori di tutto un po.
Se...i suoi dadi scaduti e riconsegnati al negoziante sotto casa li aveva acquistati ad un "quarantinaio" di chilometri da casa sua in un grande centro commerciale, le sarebbe convenuto andare a fare il cambio dado scaduto?
Seconda ipotesi.
Un consumatore della terza età non patente munito un domani non auspicabile, si trovasse nella monoscelta del solo supermega/mercato; causa fallimento da lui "vorsuto/causato" in giovane età di tutti i negozi di vicinato, come si comporterebbe di fronte ad una scatolina di dadi scaduti a così grande distanza da casa sua a riportarli ad una delle tante casse automatiche impersonali e cambiarli!?
Alla domanda ai lettori del Forum della Voce per sapere di chi sono i terreni destinati agli insediamenti Artigianali/Industriali/Commerciali della zona destinata a quegli usi: si rivolga all'Ufficio Tecnico del Comune di Vecchiano; all'Ufficio Catastale oppure alla Zoppa di Montinero che riceve anche nei festivi e lei da risposte a "gradisse e volenchieri".
Salve!
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In risposta a: destra, sinistra, sotto sopra del 25/2/2011 - 16:56
no geometri
AUTORE: laterale
email: -
25/2/2011 - 19:29
facciamo che i geometri non dovrebbero proprio starci come categoria nelle liste amministrative, che per il lavoro che svolgono sono sempre a rischio di conflitto di interessi.
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AUTORE: mamma b
email: -
25/2/2011 - 18:55
MA QUANTE CASE NASCONO A MARINA DI VECCHIANO..? MA SARà XCHE SIAMO NEL BOSCO DEL PARCO, VISTO CHE NASCONO COME FUNGHI...!!!
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In risposta a: E' vero ........... del 25/2/2011 - 15:50
Mah
AUTORE: Mamma A
email: -
25/2/2011 - 18:19
Si.. di qualità e a basso prezzo!!!
Ma vai vai..
L'ultima volta che ho comprato una confezione di dadi al negozio di alimentari del mio paese erano scaduti!!!
Per fortuna ho guardato la scadenza ed ho riportato la merce acquistata al negoziante che scusandosi me l'ha cambiata.
Se capitava ad un "nonnino", che magari ci vede anche poco, se li mangiava avariati!!
Non voglio, con questo racconto, metter in cattiva luce i negozietti di vicinato, voglio solo cercare di far capire che
sia i grandi centri commerciali che i piccoli negozietti di paese hanno i loro pregi ed i loro difetti.
Io non credo che il sorgere di un centro commercialer a Migliarino possa far fallire i negozianti delle piccole botteghe di paese, e questa mia convinzione nasce dai comportamenti che quotidianamente metto in atto.. se ho bisogno di 1,2,3 oggetti vado ad acquistarli al negozietto sotto casa, se ho bisogno di far una grande spesa vado al centro commerciale più vicino..Perchè queste 2 tipologie di esercizi non possono coesistere??
PS. UNA DOMANDA A TUTTI I LETTORI DEL FORUM: I TERRENI DELLE ZONA INDUSTRIALE CHE IL IL NOSTRO ATTUALE SINDACO SAREBBE DISPOSTO AD 'OFFRIRE' AD IKEA A CHI APPARTENGONO??????
RISPONDI
AUTORE: Linguaccia
email: -
25/2/2011 - 18:10
Giorni fa il PRI di Vecchiano diffidava Sermonti a usare il nome del Partito in quanto il PRI era con il PDL.L'on. La Malfa,parlando a nome dei repubblicani,ha dato voto contrario al decreto mille prologhe presentato dal PDL con voto di fiducia.Allora?
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AUTORE: Io dalla Sicilia
email: -
25/2/2011 - 17:09
Anche io vengo dalla Sicilia, e ti dò ragione sul fatto che non funziona nulla in Sicilia come nel sud, ma ricordati che la colpa non è del politico, ma della gente che gli piace girare con i macchinoni, avere i soldi in tasca fare la colazione con briosche e granita la mattina, alzarsi alle 11 e andare al mare, ma a lavorare chi ci va, xchè volendo anche a zappare i campi si va ib sicilia ma le gente non ha voglia di lavorare.
Qui è diverso c'è forse un pò più di lavoro, ma la politica è al primo posto, perche chiedi a un qualsiasi cittadino di entrare in chiesa per sposare il figlio lo sai che ti rispondono, io di sinistra sono e in chiesa non ci entro.
Qui non guardano in faccia nessuno, ti guardano come un emarginato e fanno solo per loro e i loro compaesani compiacenti, io mi ci sono ritrovato, allora dico dove sta la differenza al sud che abbiamo i buchi o al nord che non ti calcolano neanchè se li saluti 10 volte in 5 minuti?
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