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In risposta a: L'economia non é un'opinione del 5/1/2011 - 0:53
scuse
AUTORE: simone7002
email: [protetta]
6/1/2011 - 1:24
Mi congratulo con lei che ha finalmente accettato il fatto che ikea non la interessa, quindi è un passo avanti contro la cementificazione.
Per parlare di auro e fiat l'argomento, come lei ricorda, è assai complesso e forse le ho confuso le idee e per questo me ne scuso e tenterò un chiarimento.
L'innovazione tecnologica non si fà necessariamente scolpendo le lamiere con linee eclatanti quanto di pregio per poi al primo rinnovo del modello cancellare completamente il tutto senza dare una continuità verso ciò che c'era prima, tutto questo per 2 ragioni: la prima è che il cliente resta disorientato non trovando quanto di buono aveva trovato nel vecchio modello, la seconda è più tecnica, infatti ogni novità assoluta comporta una non conoscenza approfondita del prodotto con i relativi problemi tecnici inediti; di fatto ogni nuovo modello è un nuovo inizio e i primi acquirenti si trovano a testare sulla propria pelle vizi e virtù della nuova auto.
Questo rischio aumenta la schiera dei diffidenti e di quelli che cambieranno marca.
Andando nel concreto quale modello fiat di 10 anni fà oggi è ancora sul mercato, o meglio quale di quei modelli trova una linea di continuità stilistica e tecnica con la produzione attuale?
La risposta è nessun modello, se guardiamo l'auto più longeva del mercato, la golf, scopriamo che tale modello viene rinnovato lasciando alcuni punti fissi e solo dopo notevoli processi di sviluppo si introducono novità, un esempio il ponte posteriore, fino alla golf IV vi era il ponte Volksvagen oggi troviamo un multilink.
In Fiat nemmeno la punto, passando alla grandepunto ha mantenuto uno schema di continuità.
Non significa che la golf non si guasta mai ma che determinati problemi vengono risolti e non riproposti mentre altri non si presentano affatto perchè già collaudati nel tempo e questo vale per molte case automobilistiche sopratutto tedesche.
Le francesi ad esempio che hanno il difetto di modificare spesso le linee, mantengono però alcune caratteristiche che ne fanno un marchio di fabbrica, una renault avrà sempre un particolare tipo di piattaforma ed una impostazione di base, PSA anche, anzi recentemente le citroen hanno avuto una seconda giovinezza e stanno lanciando un marchio nuovo più lussuoso, la ds altro non è che la gamma citroen rivista e corretta al meglio, ma sotto troverà sempre particolari che la contraddistinguono.
Questo la fiat non ha saputo farlo, ha rincorso i francesi al tempo della uno, mettendo il clacson addirittura sulla leva delle frecce (alla francese appunto), poi ha tentato invano di seguire i tedeschi cercando di imitarne almeno le plance dimenticandosi di fare quello che è, l'italiana.
Non so se sò fare l'economia, sicuramente no, ma io penso che se avessero avuto la costanza di mantenere una linea migliorandola col tempo, senza precedere i tempi, sviluppando piattaforme in grado di moltiplicare i modelli in base alle richieste del mercato, oggi avrebbero una gamma più ampia e più rassicurante, per fare ulteriore chiarezza, mi metto nei panni di chi dovrà fare il restyling della bravo, una macchina bella ma troppo estrema, tanto che dovrà essere inevitabilmente sostituita con qualcosa di nuovo, un'altra volta a capo con quel che ne consegue, io dovessi acquistarla ci penserei e di questo gli operai non hanno la minima colpa ed è quello che più ci tenevo a dirlo.
Proprio oggi ero alla concessionaria skoda di un amico e gli ho chiesto come stava andando, mi ha risposto che tutto girava bene e ora fanno pure fatturato perchè la fabia non è più l'auto must bensì lo yati, la octavia e paradossalmente la superb, tutte auto da oltre 20.000 € ma sopratutto un marchio che fino a ieri tutti sbeffeggiavano, ecco se vuoi un'idea di quello che doveva fare fiat lo puoi toccare con mano in un concessionario skoda.
RISPONDI
AUTORE: Napoltano Francesco
email: [protetta]
5/1/2011 - 22:29
CORTE DI CASSAZIONE - Sezione II, Sent. n. del 06 aprile 2007.
Svolgimento del processo - Motivi della decisione.
P.R. propone ricorso per cassazione contro il Comune di Vecchiano avverso la sentenza del G.P. di Pisa n. 147/05, che ha respinto il ricorso confermando la validità del verbale n. 4229/T/04 del 19.11.2004 per eccesso di velocità contestato dalla P.M. di Vecchiano.
Resiste il Comune di Vecchiano con controricorso.
Attivata procedura ex art. 375 c.p.c., il P.G., non aderendo alla richiesta di cui alla scheda valutativa circa l'infondatezza del ricorso, ha chiesto l'udienza pubblica ravvisando, anzi, la fondatezza dello stesso.
La richiesta non merita adesione.
Il ricorrente lamenta violazione della L. 24 novembre 1981, n. 689, art. 4, del D.P.R. n. 292 del 1987, art. 13 ed omessa, insufficiente e contraddittoria motivazione deducendo l'erroneità della decisione del G.P., che ha escluso, nella sua condotta, l'adempimento di un dovere dato che il medico, dipendente dell'Ospedale di Viareggio, si spostava da Viareggio in direzione di Pisa, e non viceversa, mentre il medico è reperibile presso il proprio domicilio.
La sentenza al riguardo ha dedotto che l'esimente avrebbe potuto avere un certo valore se l'infrazione gli fosse stata contestata mentre procedeva in senso contrario, cioè da Pisa, sua residenza abituale, verso Viareggio sede dell'Ospedale, con la conseguenza che non l'ha esclusa in astratto ma in concreto, dando luogo ad un giudizio di fatto incensurabile in questa sede, tanto più che la tesi del ricorrente appare contraddittoria.
Se il medico ha il dovere di essere reperibile presso il proprio domicilio non se ne può allontanare; se la censura deve intendersi nel senso che, dall'ospedale, dove aveva prestato servizio, stava recandosi a casa, per dare inizio alla reperibilità, anziché superare i limiti di velocità poteva più facilmente munirsi di un telefono cellulare per fare immediatamente ritorno, ove necessario,anche durante il tragitto,in ospedale.
Questa Corte ha ripetutamente affermato che, ai fini dell'accertamento della sussistenza o meno delle cause di esclusione della responsabilità in tema di sanzioni amministrative, previste dalla L. n. 689 del 1981, art. 4, in mancanza di ulteriori precisazioni, occorre fare riferimento alle disposizioni che disciplinano i medesimi istituti nel diritto penale e, segnatamente, per quanto concerne lo stato di necessità, all'art. 54 c.p. Cass. 24 marzo 2004 n. 5877, 5 marzo 2003 n. 3524, 12 luglio 2000 n. 9254, etc.); si è, altresì, ritenuto che sia idonea ad escludere la responsabilità anche la semplice supposizione erronea degli elementi concretizzanti lo stato di necessità, cioè di una situazione concreta che, ove esistesse realmente, integrerebbe il modello legale dello stato di necessità, in quanto della L. n. 689 del 1981, art. 3, comma 2 esclude la responsabilità quando la violazione è commessa per errore sul fatto, ipotesi questa nella quale rientra anche il semplice convincimento della sussistenza di una causa di giustificazione, il cui onere probatorio, tuttavia, grava su colui che invochi l'errore (Cass. 12 maggio 1999 n. 4710, la quale fa discendere l'ammissibilità, anche in tema di illecito amministrativo, delle esimenti putative dall'art. 59 c.p., a norma del quale "se l'agente ritiene per errore che esistano circostanze di esclusione della pena, queste sono sempre valutate a favore di lui";Cass. 25 maggio 1993 n. 5866, Cass. 20 novembre 1985 n. 4710).
Puntualizzando, peraltro, in sede penale, che, ove l'imputato deduca una determinata situazione di fatto a sostegno dell'operatività di una esimente reale o putativa, è su di lui che incombe l'onere di provarne la sussistenza, non essendo sufficiente una mera asserzione sfornita di qualsiasi sussidio, e l'allegazione da parte dell'imputato dell'erronea supposizione della sussistenza dello stato di necessità deve basarsi, non già su un mero criterio soggettivo, riferito al solo stato d'animo dell'agente, bensì su dati di fatto concreti, i quali siano tali da giustificare l'erroneo convincimento in capo all'imputato di trovarsi in tale stato (Cass. pen. 1 luglio 2003 n. 28325).
Più specificamente, in relazione all'art. 51 c.p., questa Corte Suprema ha statuito che il dovere al cui adempimento il soggetto è tenuto (valutabile, ai sensi della L. n. 689 del 1981, art. 4, quale causa di esclusione della responsabilità) deve discendere da una norma giuridica o da un ordine dell'Autorità e deve riguardare ed avere per contenuto proprio quella condotta che altrimenti sarebbe illecita; diversamente qualsiasi illecito compiuto nell'esercizio dei propri doveri istituzionali troverebbe una causa di giustificazione e sarebbe insuscettibile di sanzione (Cass. n. 12534/2006). L'errore sull'illiceità del comportamento, per essere incolpevole, deve trovare causa in un fatto scusabile (Cass. n. 5825/06, 5615/06).
Nella specie è del tutto evidente che non ricorressero nè le suddette ipotesi nè alcuna necessità di salvare sè o altri dal pericolo attuale ed immediato di un danno grave alla persona con l'unico mezzo della commissione dell'illecito, non specificando il ricorrente concretamente l'urgenza di un intervento indifferibile, anzi limitandosi a sostenere temerariamente che il medico reperibile sia "legibus solutus" ed autorizzato sempre e comunque a superare i limiti di velocità, equivocando, tra l'altro, tra turno di guardia e turno di reperibilità (pagina 4 del ricorso).
La tesi che il medico in reperibilità possa superare i limiti di velocità per rientrare al più presto presso il proprio domicilio, così da esservi rintracciato nel caso di necessità di un successivo intervento medico, è in contrasto evidente con i richiamati principi giurisprudenziali sullo stato di necessità e sull'adempimento di un dovere, che presuppongono sempre situazioni contingenti ed eccezionali, non ravvisatoli, anzi escluse, nella fattispecie.
Peraltro, in questa sede, il ricorrente nemmeno documenta che ritornava dall'ospedale al proprio domicilio e la circostanza che il medico reperibile è tenuto ad essere disponibile presso il proprio domicilio od altra sede da lui stesso indicata (D.P.R. n. 292 del 1987, art. 13, invocato in ricorso) conferma la possibilità che, tramite cellulare, si comunichi di essere in viaggio.
Il ricorso va, conseguentemente, rigettato, con la condanna alle spese, liquidate come da dispositivo.
P.Q.M.
La Corte rigetta il ricorso e condanna il ricorrente alle spese in Euro 500,00 di cui 100,00 per spese vive, oltre accessori.
Così deciso in Roma, il 20 dicembre 2006.
Depositato in Cancelleria il 6 aprile 2007
RISPONDI
AUTORE: Ultimo
email: [protetta]
5/1/2011 - 14:33
....... diffidiamo di chi usa l'arma della politica e parla il politichese .......... e affidiamoci alla competenza. E' ormai chiaro a tutti che i politici sono anche impreparati a gestire un comune ....... sono solo dei politici, anche un pò scarzi,
incapaci di gestire un comune che dovrebbe chiamarsi "Eden" ed ha le potenzialità per primeggiare ...... e i nostri "politici amministratori"(si fa per dire) l'hanno ridotto ad un luogo in parte insalubre ....... in parte inospitale .......in parte non sfruttato. Sono riusciti a non fare niente di utile e annientare il bello che esisteva ....... e queste persone inutili al nostro Comune vorrebbero continuare la loro opera di distruzione di un "Eden". Sono venti, sono giovani e forti, e speriamo che siano ....... cancellati dalle liste elettorali. ........ Ultimo.
RISPONDI
AUTORE: Arch.Sandro Catassi
email: -
5/1/2011 - 10:07
Pensando di fare cosa gradita, comunico che in data odierna è stato pubblicato il Regolamento Urbanistico del Comune di Vecchiano. Da oggi pertanto decorreranno i 45 giorni entro i quali potranno essere presentate le eventuali osservazioni. Il termine per la presentazione delle osservazioni scadrà pertanto il 19/02/2011.
RISPONDI
AUTORE: I volponi
email: -
5/1/2011 - 9:53
Siccome a Vecchiano la categoria dei volponi e molto presente è più opportuno metterci: la volpe perde il pelo. Visto che siamo in argomento c'è da dire anche:quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba. E l'erba del vicino e sempre più verde guarda caso San Giuliano. Viva Vecchiano paese unico.
RISPONDI
AUTORE: primo
email: -
5/1/2011 - 9:09
Grazie all'amministrazione che ogni giorno, in questa fine legislatura, propone qualcosa di nuovo e nuovi programmi.
Che bello sono proprio attivi o forse cercano solo di non essere rimandati a settembre o peggio ancora bocciati.
Primo
RISPONDI
AUTORE: un migliarinese
email: -
5/1/2011 - 0:59
Io veramente mi ricordo che é il lupo che perde il pelo ma non il vizio, sarei curioso di sapere chi è la volpe.
Sinceramente non l'ho capito
RISPONDI
AUTORE: metalmeccanico?
email: -
5/1/2011 - 0:53
Egregio signor Simone, mi sembra esperto più in meccanica che in economia, non ha nemmeno le idee ben chiare sui modelli fiat perchè prima dice che si devono rinnovare poi nell'intervento successivo parla delle case automobilistiche tedesche che non hanno bisogno di rinnovare il design perchè puntano soprattutto sulla solidità.
Comunque le sue strane teorie economiche potrebbe proporle e chissà che non possano avere successo.
ps: la ringazio per il consiglio ma io amo i mobili d'antiquariato, come vede non sono interessato ai mobili di IKEA.
RISPONDI
AUTORE: La volpe perde il pelo ma non il vizio
email: -
4/1/2011 - 23:41
Negli anni settanta il tentativo di costruire un villaggio turistico nella pineta di Vecchiano. Oggi il tentativo di costruire un centro commerciale. La storia si ripete, speriamo anche il risultato. Interessati di un tempo al villaggio interessati alla costruzione di un centro commerciale di oggi. La volpe perde il pelo ma non il vizio.
RISPONDI
In risposta a: ho sempre avuto degli animali del 4/1/2011 - 8:40
Vedi Marco...
AUTORE: Mauro
email: -
4/1/2011 - 22:46
…intanto spero e credo tu sia giovane, giovane come Claudio Scazzi che tu stai giudicando. Anzi condannando.
Eppure Claudio è conosciuto solo attraverso i giornali e le televisioni. Pensaci.
Mi sembra che Claudio abbia 19 anni.
E che non abbia avuto un’infanzia facile.
Avrà sicuramente commesso degli sbagli e ne farà ancora.
Se anche avesse ceduto alla tentazione di cercare un aggancio nel mondo dello spettacolo, approfittando della notorietà che gli ha concesso la morte della sorella Sarah, non ce la farei a condannarlo.
E' Claudio che è andato da Lele Mora o Lele Mora lo ha chiamato?
Se poi, come spero, riuscirà a dotare Avetrana di un accogliente canile…
Marco, rifletti…diciannove anni vissuti in compagnia della miseria…anche culturale...
Claudio merita sicuramente meno severità nei giudizi. O no...
RISPONDI
AUTORE: Ultimo
email: -
4/1/2011 - 19:32
.... oggi in questo forum è intervenuto a sostegno, molto probabilmente su richiesta, del P.S.I di Vecchiano capitanato dal sig. Alessandro Ghelardi sempre più impacciato nel sostenere le sue convinzioni. Dopo aver sostenuto per anni l'attuale maggioranza, a pochi mesi dalle elezioni il P.S.I. si è accorto di aver sbagliato ed ha riparato facendo dimettere i propri rappresentanti (badate bene "dopo anni se nè accorto")...... avrei molte cose da scrivere ....... ma poi vorrei una spiegazione convincente invece delle "solite sinfonie" che ormai hanno dell'incredibile ....... detto questo non spreco altro tempo e ....... Saluti ..... Ultimo.
RISPONDI
AUTORE: marco
email: -
4/1/2011 - 8:40
Tengo a precisare che concordo col problema degli animali randagi e dei canili, MA NON SONO PER NIENTE CONVINTO DELLA SINCERITà DI CALUDIO SCAZZI, altrimenti cosa c'è andato a fare da Lele Mora per farsi lanciare in TV sfruttando la visibilità che la morte della sorella gli ha dato. Io al suo posto sarebbe stato l'ultima cosa che mi veniva in mente,ma, invece di preoccuparsi di sapere perchè o per come sono avvenute le cose he peraltro non sono ancora chiarissime... .
Credo che sia tutta una scusa per continure a cercare ancora un aggancio alla televisione. Se i cani ne troveranno giovamento (come penso che avverrà) mi sta bene anzi ne sono contento.
Ma Claudio, scusate ma mi pare solo un MISERO OPPPORTUNISTA.
RISPONDI
AUTORE: simone7002
email: [protetta]
4/1/2011 - 1:22
Il design italiano è ancora apprezzato nel mondo, ma applicato alle auto non basta da solo, le auto devono funzionare ,dare pochi grattacapi, percezione di sicurezza, tenuta del valore, solidità e linee che tengano nel tempo, non a caso le tedesche, le meno innovative sulle linee hanno il mercato in mano.
Un tempo le fiat erano molto apprezzate anche negli USA, la crisi che la coinvolge parte dagli anni '70, io non mi ricordo un perido storico da quella data in cui fiat non sia passata da una crisi e che lo Stato abbia sempre offerto il suo aiuto finchè ha potuto, ci sono stati periodi con alterne fortune, la prima UNO fù un successo quasi planetario ma durò il tempo di capire che fatti i primi 50.000 Km i miracoli dei consumi svanivano, occorreva modificare il tubo di recupero gas altrimenti non andava, la ruggine arrivava da sotto le guarnizioni, il blocco chiave si cortocircuitava, insomma la solita Fiat.
Con l'ingresso nella UE gli aiuti di stato sono divenuti incentivi alla rottamazione fruibili però anche dalle case straniere e qui per fiat è iniziato il vero tracollo, dal 40% e passa di mercato è scesa sotto il 30%, quota ancora alta se confrontata con altri paesi ma insufficienti a tenere a galla una fabbrica che ha perso i vantaggi del passato.
Ci sono nelle riviste specializzate, paginate di offerte di auto fiat-alfa e lancia, a Km 0, iperscontate e sottocosto, ogni mese il gruppo torinese, unico tra i big, perde dal 15 al 30% di immatricolazioni.
La soluzione trovata dal Marchionne è in pratica un copia-incolla delle chrisler rimarcandole fiat o lancia, un po' come faceva la stessa fiat con la seat spagnola, ecco, noi siamo divenuti la seat d'Italia.
L'unica ventata di novità/retrò l'ha portata Lapo Elkann (il papà della nuova 500), il vero artista, l'unico erede degno dell'Avvocato poi esiliato per fatti personali, il resto è mediocrità e poche idee.
Lei mi parla di costo del lavoro e si contraddice, se il lavoro da noi costa caro come faranno quelli di Ikea a pagare i dipendenti più cari d'Europa e garantire prodotti di qualità a basso costo guadagnandoci pure per strapagare i loro manager?
E' sicuro che la gente preferisce Ikea per il rapporto qualità/prezzo oppure solo perchè acquistare oggetti di qualità mediocre nominandoli per prodotti Ikea fà figo e dà quel plusvalore che non avrebbe affermando "l'ho acquistato al mercatone!"
In realtà consultando i vari cataloghi non trovo tutto questo risparmio e la qualità, beh nemmeno quella è così superiore, comunque dalla mia esperienza, quando è capitato, ho trovato oggetti artigianali in vero massello e su misura a prezzi concorrenziali, se le interessa può contattarmi.
Io no credo che quel che accade sia solo per la crisi di Fiat o quella globale, credo che sia un disegno più ampio, tipo quello di rinascita democratica, se lo legga è in rete ed è interessante vedere come oggi sia così attuale, un'opera degna di un bravo apprendista muratore in erba e qualche suo collega numeri di tessera......
P.S. se vuol interloquire di auto ha trovato qualcuno interessato, vedrà la stupirò,
bona.
RISPONDI
In risposta a: CATEGORIA CHE FU del 2/1/2011 - 23:18
made in italy
AUTORE: metalmeccanico
email: -
4/1/2011 - 0:08
Io sono d'accordo con lei che gli italiani non sanno investire, peccato perchè il designer italiano é apprezzato in tutto il mondo, noi non abbiamo mai avuto materie prime, eppure fino a pochi anni fa eravamo una delle potenze industriali nel mondo proprio perchè noi avevamo puntato sullo stile sul gusto che così tanto piace agli stranieri.
La crisi del settore automobilistico non é un problema solo della fiat, ma é un problema che riguarda e ha riguardato a turno anche le altre case automobilistiche.
Il mercato, da oligopolio si é trasformato in una concorrenza imperfetta, in quanto si sono introdotte sul mercato altre case produttrici più concorrenziali sia per prezzo che per tecnologia.
L'auto che si trova sullo stesso segmento può costare anche 5 o 6000 euro meno rispetto a una FIAT.
Inoltre le auto di grossa cilindrata FIAT non hanno avuto molto successo, i ricchi preferiscono le marche più prestigiose: mercedes, bmw, audi che da sempre sono considerate auto status symbol mentre le fiat sono destinate alle famiglie operaie per cui investire su quelle cilindrate é uno spreco di risorse.
Sarebbe bene che lei si informasse sul funzionamento del mercato autamobilistico.
Il costo del lavoro in Italia é alto non tanto perchè se ne avvantaggiano gli operai in generale, ma per i forti oneri contributivi e fiscali a favore dello stato, la globalizzazione ha portato la maggior parte delle imprese ha trasferire la produzione all'estero dove la madopera é a basso costo.
Il discorso non é così semplice come lei vuol far apparire, il problema é complesso e nell'immediato non di facile soluzione.
IKEA é l'ennesima conferma che forse gli stranieri sanno fare meglio e se investono nel nostro paese vuol dire che ancora credono beati loro nell'economia italiana.
Molti come lei che ostacolano questo insediamento fanno i loro acquisti nei centri commerciali e li ho sentiti dire che spesso acquistano da IKEA perchè amano quel tipo di mobile ad un prezzo contenuto.
Oggi pochi si possono permettere mobili ed oggetti artigianali di alto pregio.
Meditate gente meditate
RISPONDI
AUTORE: Riccardo Maini
email: [protetta]
3/1/2011 - 23:46
Ritengo giusto e doveroso commemorare anche sul FORUM della VOCE DEL SERCHIO un ragazzo di 24 anni morto in Afganistan, ucciso da un cecchino mentre era in servizio all'interno della base avanzata "SNOW" nella valle del Gulistan.
A Lui va il mio deferente saluto di ex militare e di italiano.
RISPONDI
In risposta a: Un tronista per sara scazzi! del 3/1/2011 - 11:15
Io penso ai cani
AUTORE: Mauro -Nodica
email: -
3/1/2011 - 18:49
Ma i cani che ne pensano? io creedo che a loro interessi solo mangiare e avere un posto dove dormire magari se avvolto da una coperta.
Claudio Scazzi sta cercando di dargli questo.
Il resto...mah...se per lanciare il suo calendario invece di un tronista avesse invitato Berlusconi o Bersani, si sarebbero levate egualmente delle critiche.
Secondo me ogni mezzo è lecito, pur di fare del bene. Come ogni scusa è buona per fare delle critiche.
RISPONDI
In risposta a: Evoluzione della specie e D.O.C.G del 3/1/2011 - 13:28
anch'io
AUTORE: non so
email: -
3/1/2011 - 16:37
ok.Sono con te.Ma:vivi e lascia vivere.Baci
RISPONDI
AUTORE: Top
email: -
3/1/2011 - 16:34
Hai ragione, come la Voce non ce n'è,troppo forte!Ma lasciali provare,in fondo a te che te ne frega?
RISPONDI
In risposta a: curiosità del 3/1/2011 - 10:10
Clone
AUTORE: Lettore appassionato
email: -
3/1/2011 - 15:56
Manca un puntino fra le W e la v di valdinievole.
E'un clone della Voce, e come i cloni hanno una vita più breve e soffrono di molte malattie.
Basta guardare il loro forumino, la culturina (copiata, ma si puo?), le rubrichine.
Redazione della Voce lasciate stare, pensate che il Bénédictine, una bevanda alcolica digestiva fabbricata a Fécamp in Normandia, ha avuto circa 250 imitazioni tanto che il tappo è rivestito di piombo con tanto di iscrizione contro le falsificazioni.
La ricetta attuale è sempre tenuta segreta ed esistono tre copie tenute nascoste in tre posti diversi dal pianeta.
RISPONDI
AUTORE: minimo
email: -
3/1/2011 - 14:14
Aggiungerei, per completare il pensiero di Simone, la diseducazione e l'arroganza dei concessionari Fiat.
Me 'un mi vedano più...
RISPONDI
AUTORE: Denominazione di Origine Controllata e Garantita
email: -
3/1/2011 - 13:28
Evviva: è la prova che in questa galassia non siamo soli.
Ma..il mondo nostro gira 'ntorno all'inimitabile Bocca di Serchio e..la sua Voce.
RISPONDI
AUTORE: marco
email: -
3/1/2011 - 11:15
Mi vergogno di essere italiano leggendo della operazione senza scrupoli di suo fratello Claudio e di chi gli da seguito.
Come al solito in italia non è importante cosa accade ma come fare a lucrarci sopra.
ognuno è libero di fare come vuole, ma io INVITO:
innazitutto I SUOI GENITORI a prenderlo a CALCI NEL C..., poi TUTTA LA CITTADINANZA DI BUON SENZO A NON COMPRARE IL CALENDARIO ed infine a boicottare trasmissioni inutili come quelle di Maria de Filippi smettendo di guardarle.
Il calo di audience farà da solo il resto.
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Concordo pienamente con il presidente della proloco di avetrana:
"Un tronista per Sarah Scazzi, nuova bufera su Avetrana
Giovanni Conversano presenterà il calendario in memoria della 15enne. I fondi saranno devoluti all'associazione fondata dal fratello Claudio."
"Il presidente della Pro Loco: Come possiamo dare un'immagine positiva se sulla morte di una ragazzina si organizza una serata del genere?"
fonte:
http://notizie.virgilio.it/cronaca/tronista-calendario-sarah-scazzi-nuova-bufera-avetrana.html
RISPONDI
AUTORE: lettore forum
email: -
3/1/2011 - 10:10
Per curiosità guardate il sito wwwvaldinievoleoggi.it
RISPONDI
AUTORE: simone7002
email: [protetta]
2/1/2011 - 23:18
Caro metalmeccanico,
se non fossi occupato a scrivere cose che probabilmente accecato da interessi propri non capisci, ti saresti accorto che la tua categoria un tempo capace di fare il bello ed il cattivo tempo per i contratti di lavoro, oggi assiste inerte alla sottrazione di diritti fondamentali e retribuzioni, accetta che due sindacatucoli che da soli non contano nulla, sostengano i dictat di Marchionne avvalendosi dell'appellativo "maggioranza" sotto il ricatto del lavoro.
Nessuno è in grado di dire a questo estracomunitario abbiente (è svizzero quindi non è della zona euro), con doppia o tripla cittadinanza, che se non vende auto non è colpa vostra ma dei geni superpagati che disegnano, progettano e realizzano quei bidoni marcati fiat-alfa-lancia che quotidianamente ci troviamo in panne a bordostrada o superscontate nei saloni poichè invendute.
Nelle catechesi del signore in maglione non ho mai visto o sentito lamentele verso ingegneri e progettisti, nemmeno rivolte a se stesso,in genere se le cose vanno male come sostiene sarà o no anche colpa sua oppure vi piglia per i fondelli e mentre gode a togliervi un po' per volta la possibilità di amare il vostro lavoro e quindi di farlo bene, vi ricatta con la parolina magica "lavoro".
Un esempio, da quanti anni è in circolo la bravo odierna? 3-4? a quando una sw? una suv? una coupè?, quel genere di varianti di carrozzeria sulla stessa piattaforma che con pochi ritocchi e spicci fanno guadagnare le altre case produttrici tipo la rediviva opel che dal fallimento ha già sfornato l'insigna (premiata da dekra come auto tedesca più affidabile) l'astra pure sw, la meriva e stà per rinnovare il suo suv.
Evidentemente in germania gli operai sono molto più bravi dei nostri, infatti guadagnano di più e paradossalmente lavorano meno (in VW solo 35 ore settimanali), forse anche i tecnici, i progettisti e i CEO come marchionne, peccato però che sembra che guadagnino un po' meno rispetto ai risultati, sarà mica questo il segreto che fà degli altri paesi locomotive d'europa?
Da un metalmeccanico italico di questi giorni mi attenderei discussioni su questi temi non su centri commerciali perchè se sparite voi produttori non credo che possano esserci centri di spesa.
Bye
RISPONDI
AUTORE: Quindi
email: -
2/1/2011 - 22:09
Semplicemente quello che ho già detto. F
assino è un burocrate di partito e quindi non ha esternato una idea sua ma purtroppo è portavoce di almeno una parte del Partito Democratico. A conferma di quello che dico, sono già venuti in suo soccorso D’Alema e il neo segretario della Cgil che sinteticamente hanno fatto capire che in caso di sconfitta al referendum anche Fiom dovrebbe rispettare l’accordo con Fiat ( ma il termine più giusto forse dovrebbe essere “accodarsi”). Vorrei capire quanta libertà di scelta avrà un operaio che in caso di vittoria del NO rischia di rimanere disoccupato. Dopo tanti anni vissuti da parlamentare e un incarico da segretario del Pds senza aver lasciato traccia del suo passaggio, ora l’on Fassino cerca di passare ai posteri come sindaco di Torino. Mi auguro che faccia bene anche se io non voterei mai un burocrate. Ho la convinzione che per loro vengono prima gli interessi del partito e poi quelli dei cittadini che amministrano. Ogni riferimento agli ultimi sindaci di Pisa è semplicemente voluto.
Si, Matteo Renzi va rivisto. Ma intanto ha avuto il merito di far saltare la quadratura di un partito pressoché ingessato e senza idee, e anche peggio… facendosi eleggere sindaco di Firenze e iniziando un’opera di demolizione proprio dei soggetti alla Fassino.
Non saprei neppure io dove collocare Grillo. Forse con Celentano. Quantomeno non sono politici di professione. Ma un conto è la protesta e un altro la proposta.
Chiudo per non annoiare chi legge. Un augurio sincero e alla prossima. MP
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