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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: però del 29/11/2023 - 14:21
Ein buffi ccunigliuli...
AUTORE: Bruno della Baldinacca
email: -

29/11/2023 - 16:54

... maanche chi li alleva però.
Se è indirizzato a me il termine reazionario, caro Piero mi mancava🤣e dopo 54 anni di militanza interrotta nel tuo ex partito fa un certo effetto repellente come quando mi dettero del democristiano a me del PDS perchè votai alle primarie per il democristiano Romano Prodi e non il comunista Fausto Bertinotti.
Se poi il Piero del post precedente è Piero della Francesca o della Irma di Buti, allora è tutto dire.

Mi dissero che non ero più comunista perchè parteggiavo più per i democratici americani che per i comunisti della Russia
Dipende.
Mikail Gorbaciov non era odioso come l'ex comunista Vladimir Putin.
john kennedy, Barak Obama e Joe Biden son del partito democratico come il mio, quindi dopo 54 anni di militanza nello stesso partito avrei (anche) dei sassolini in scarpa da togliere nonostante gli ultimi quattro indigesti segretari generali del mio partito.
Valter Veltroni e Matteo Renzi son stati fatti dimettere "dalla ditta" perchè avevan portato il Partito Democratico sopra il 30/40% e nell'area di governo?
Il reggente Maurizio Martina non è riuscito a farsi eleggere segretario.
Nicola Zingaretti si dimise da segretario dicendo che le correnti del suo partito gli facevano schifo.
Il ripescato dai soliti che lo avevano sfiduciato (Enrico Letta) ha fatto il bis di fiaschi, dal governo e dal partito.
La nuova segretaria è stata eletta da chi non votava il suo/mio partito.
Noi iscritti PD votammo Stefano Bonaccini al 52% ed Elena Etel che si fa chiamare Elly Schlein al 37%.
Con il PD di Bonaccini forse rientravano i liberaldemocratici Calenda e Renzi; con la civatiana Elena è rientrata "la ditta" che ha riportato il PD al 19,3% e perso le elezioni locali a seguito di quelle di Letta.

Gli uomini e le donne passano, l'idea rimane ed il tempo è galantuomo!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Lo "siopero" politico del Maurizio del 29/11/2023 - 8:38
però
AUTORE: Piero
email: -

29/11/2023 - 14:21

passare da rivoluzionario a reazionario è proprio questione di vocali e consonanti. Poi dice, uno si butta a destra...
----------------  RISPONDI





In risposta a: Lo sciopero del 29/11/2023 - 7:54
Lo "siopero" politico del Maurizio
AUTORE: Modestamente Bruno
email: -

29/11/2023 - 8:38

Inserisci il tuo commento all'intervento
"Lo sciopero "
Questo intervento nella sezione Dibattiti in Corso si trova sotto il titolo: "A Bruno ir sapientone"
.........................................................................

Lafrancesca/Olga è la listesima?
Fa lo stesso!
Su questo giornale si fa la lotta sulle idee e non sulla persona, ma chi ci mette la faccia ogni tanto ha un vantaggino, anche se il sottoscritto ha in uso 99 pseudonimi per convenienza.
Mancando di fondamentali di scuola superiore mi debbo arrangicchiare come "sto fando" direbbe Scalise il calabrese , mio ex collega ferroviere.

Ricordo di aver vissuto il primo sciopero generale ai tempi di Luciano Lama e Vito Scalia con grande fiducia perchè si chiedeva assistenza sociale, la pensione anche per mì mà e mi pà contadini e li si chiedeva di scioperare anche ai piloti Alitalia e non certo per il loro aumento di paga ma solidali con i mezzadri.
Ho fatto negli anni /70 il dirigente sindacale di base; delegato aziendale all'Azienda Rose Barni.
23 iscritti alla CGIL Federbraccianti/Vivaisti ed un iscritto alla CISL che aveva la mia stessa parità di ricevimento nei confronti con il dott. Lotti rappresentante l'azienda Vittorio Barni.
Con lo sciopero ad oltranza che fecero anni indietro in quell'azienda, 15 operai furono licenziati causa disseccamento delle rose da fiore reciso nelle 18 serre e dissesto nelle altre 800mila nei campi di Albavola.

...veniva Lauso Selmi dalla sede CGIL pisana e ci chiedeva di scioperare in sostegno della Genovali, della Marzotto, della VIS e Sangobè (Saint Gobain) e magari andare al corteo cittadino per il comizio in Piazza San Paolo All'Orto e mentre noi eravamo li a sostegno; i sostenuti erano a pescà i ranocchi...e va bè... con il senno di poi era da ascoltare di più e meglio Onelio e Vittorio Barni che sostenevano: se noi si guadagna vi si paga, non siamo le FFSS dello Stato che rimettono un miliardo al giorno e paga pantalone, se noi falliamo, voi state a casa!
Sciopero ad oltranza come in Francia, il Inghilterra bisognerebbe fare dicevano e dicono; poi la venne Margaret Thatcher e...
In Italia si è avuto il sindacalista socialista Fausto Bertinotti che da capo sindacale non ha mai firmato un contratto di lavoro perchè secondo Lui quel che gli operai chiedevano era poco; poi buttò a gambe all'aria il governo di cui ne faceva parte con Romano Prodi per le 35 ore pagate 40...il cascò il ciuo (miccio) quando dissi ad un compagno di Rifondazione Comunista che doveva pagare l'imbiancatura di 5 stanze all'imbianchino che ne aveva pitturate 3...
Capito mi hai?
----------------  RISPONDI





In risposta a: Trenta anni fa.... del 28/11/2023 - 14:33
Lo sciopero
AUTORE: La Francesca
email: -

29/11/2023 - 7:54

Dunque secondo alcuni, i più cool certo, lo sciopero sarebbe ormai un'arma spuntata. Andiamo a chiederlo agli operai del settore automotive USA e sentiamo la loro risposta. Pure Stellantis, che da noi fa spallucce, ha dovuto accettare le richieste dei lavoratori in sciopero. Oppure, per chi non vuole spostarsi troppo, si possono chiedere informazioni ai francesi. Oddio lì si va a botte di settimane in caso di sciopero, non di un giorno per di più con precettazioni. E poi dalle nostre parti si possono sentire anche perle di intelligenza tipo " ... è ma lo sciopero crea disagi..." Ma pensa un po'.
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In risposta a: Trenta anni fa.... del 28/11/2023 - 14:33
La tesi tedesca
AUTORE: Dispetto
email: -

28/11/2023 - 19:05

Alla Volskwagen, da diversi anni ormai, i rappresentanti degli operai siedono nel consiglio di amministrazione dell' azienda automobilistica. Hanno voce in capitolo per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro, gli orari e altre cose inerenti al rapporto di lavoro. Non partecipano agli utili, preferiscono darsi degli obiettivi di produttività e raggiungerli. Di conseguenza lo stipendio sale e chi lavora trova anche soddisfazione.
La partecipazione agli utili italica, chi eventualmente lavora in cooperativa come socio lavoratore sa cosa vuol dire, che qualche bella mente nostrana vorrebbe portare avanti ( a proposito, che fine hanno fatto le 340 mila firme raccolte dalla Cisl ? ) comporta di per se anche partecipare alle perdite. Perchè nelle aziende, e quelle italiane sono a maggioranza medio-piccole, ci sta pure di andare in deficit. Figurati il mese che parte dello stipendio ti va in azienda invece di portarlo a casa. Oh sono soddisfazioni anche queste, basta saperlo in partenza.
In Italia siamo troppo intelligenti, non possiamo seguire quello che funziona da altre parti, dobbiamo trovare da soli la strada della " felicità "...
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In risposta a: Urca ! del 28/11/2023 - 14:18
Trenta anni fa....
AUTORE: Oss 1
email: -

28/11/2023 - 14:33

...quando Marco Pannella sostenne che lo sciopero era ormai un arma spuntata e che gli operai dovevano partecipare agli utili, il capo locale del PCI sosteneva che cosi appunto non si poteva più scioperare ed ora mancando la lucidità di Pannella "la cosa" viene sostenuta dal senatore Matteo Renzi e dalle migliaia di firme raccolte dal sindacato CISL.
Vedremo quale tesi prevarrà.
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In risposta a: Prova a fare un ripassino alla nostra storia... del 28/11/2023 - 12:00
Urca !
AUTORE: Dispetto
email: -

28/11/2023 - 14:18

Più che uno spiegone pare 'n minestrone.
Ma la morale quale sarebbe ? Che il Comunismo è stato il male assoluto ?
Via su, sento già le mie galline nel pollaio che stanno ridendo a crepapelle.
Così a tira via posso dirti, visto che tu citi, che la storia del Vietnam inizia coi francesi e finisce, guarda un po', con gli americani. Stessa storia con la Corea. Le due Germanie hanno una storia più complessa, nata alla conferenza di Yalta. I sovietici da est, gli anglo americani da ovest, portarono alla fine del terzo reich, normale, per il periodo che era, la spartizione della Germania nazista.
Per quanto riguarda lo scontro tra lavoratori e datori di lavoro, ti consiglio di lasciar perdere, è cosa troppo complessa per essere trattata con due battute. Anzi visto che si parla della vita e del futuro delle persone, nel complesso, ti conviene parlarne, se ritieni sia il caso, in maniera dotta e logica. Non tirando fuori un " meno male che tizio c'è "...Come se questo fosse propedeutico a risolvere il problema.
Comunque sia, sono sempre gli uomini e le donne che aiutano, altro non vedo.
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In risposta a: E quindi ? del 28/11/2023 - 10:15
Prova a fare un ripassino alla nostra storia...
AUTORE: Oss 1
email: -

28/11/2023 - 12:00

...politica dal dopo guerra fino ad oggi , ma se parti dal dopo prima guerra mondiale riesci a capire meglio come è nato sia il fascismo e poi nel /94 il berlusconismo dove il comunismo puro è stato la levatrice del muro contro muro che ha portato ai disastri anche planetari: vedi i due Vietmam, le due Coree, le due Germanie e da noi la divisione fra impresa ed operai sostenuta ancora dai Landini et Bombardieri e menomale la CISL c'è!
...come spiegone non è complesso; quindi aiutati che dio ti aiuta.
bona.
----------------  RISPONDI





In risposta a: La politica è compromesso... del 26/11/2023 - 23:29
E quindi ?
AUTORE: Dispetto
email: -

28/11/2023 - 10:15

Può l' Oss1, con parole semplici, spiegare, anche con disegnini, lo scritto teste' elocubrato ? Perché a parer mio, quindi scarso, ci sta come il cavolo a merenda...
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
SANITÀ PUBBLICA
AUTORE: Marcello Marinelli
email: -

27/11/2023 - 18:16

Riforma PNRR IL GOVERNO CAMBIA
Infrastrutture sanitarie

Case della comunità previste dal PNRR nel 2021 1350
Case della comunità previste dal PNRR nel 2023 1038

CANCELLATI 312

Ospedali della comunità previsti dal PNRR del 2021 380
Ospedali della comunità previsti dal PNRR del 2023 307

CANCELLATI 73
Ma la sanità pubblica non deve essere uno degli obiettivi primari di un governo che guarda al futuro e ai cittadini?
----------------  RISPONDI





In risposta a: bah... del 26/11/2023 - 14:23
La politica è compromesso...
AUTORE: Osservatore 1
email: -

26/11/2023 - 23:29

...viceversa è guerra.
Il primo compromesso lo fecero i tre grandi politici italiani del dopoguerra e guarda caso sotto la guida di un democristiano, Nenni e Togliatti si accordarono con De Gasperi per risollevare l'Italia dopo le disgrazie del ventennio.
Il compromesso storico proposto da Enrico Berlinguer fu avversato dai vecchi comunisti ma poi il governo delle astensioni guidato da Giulio Andreotti salvò l'Italia dall'attacco feroce delle brigate rosse, che costò la vita ad Aldo Moro.

Il governo di centrosinistra iniziato da Romano Prodi se non aveva al suo interno i comunisti riottosi tipo Bertinotti che tolse l'appoggio a Prodi e D'Alema senza più i voti di RC, fece il governo con uno dei peggior democristiani (Cossiga).

Nella cosiddetta sinistra moderata abbiamo conosciuto: Zaccagnini, Martinazzoli, Letta, Franceschini, Renzi, Zanda, Guerini, Scalfaro (DC e Margherita) Veltroni, Rutelli, Minniti, M.E.Boschi, ed altre decine di personalità della sinistra moderata che potevano governare in sintonia con la popolazione produttiva fino alla fine di questo secolo.
amen.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Quindi? del 26/11/2023 - 13:55
bah...
AUTORE: Dispetto
email: -

26/11/2023 - 14:23

In genere esiste il plurale maiestatis, ora vogliamo introdurre pure il
singolare ? Bello...
Comunque no, il Pd non è e non può essere l'erede del PCI. Primo perchè da lì nacque il PDS, poi i Ds da una parte, e Rifondazione Comunista dall' altra con tuttte le varianti del caso : Comunisti Italiani, Sinistra Arcobaleno, Potere al Popolo ecc. ecc.
E poi perchè la carta d'identità del Pd la defini bene Michele Salvati, deputato dei DS : " Il Pd nasce dalla «riunione di tutte le correnti riformistiche moderate della storia italiana di cui tanto si è parlato a proposito dell'Ulivo, per formare così un partito di sinistra moderata (o centro-sinistra, se si preferisce)...".
Marco Rizzo e Bertinotti lasciali sta al loro destino, stanno cercando un'occupazione...come Salvini.
----------------  RISPONDI





In risposta a: confermo del 26/11/2023 - 13:23
Quindi?
AUTORE: BdB
email: -

26/11/2023 - 13:55

Io non posso essere l'erede del partito comunista italiano?
Guarda che Marco Rizzo non mi rappresenta con lo 0,80% del Suo PCI e neppure il socialista Bertinotti Fausto che voleva rifondare il Partito Comunista ed è sparito con Ingroia &.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Olga madosca che perspicacia* del 25/11/2023 - 8:53
confermo
AUTORE: Dispetto
email: -

26/11/2023 - 13:23

Di politica ne sai poco. Solo i faciloni possono dire che il Pd è il partito che fu di Togliatti, Longo e Berlinguer. Quello, per fortuna, si chiamava partito Comunista Italiano. Senza se e senza ma !
----------------  RISPONDI





In risposta a: A Bruno ir sapientone del 25/11/2023 - 6:02
Olga madosca che perspicacia*
AUTORE: Bruno della Baldinacca
email: -

25/11/2023 - 8:53

*Capacità di intuizione associata al pregio della prontezza o dell'opportunità.

Ticià detto bene stamattina; era dalle ore 3.39 del giorno 23/11/2023 che fra i 14.670 lettori di quel giorno e fino a stamattina alle ore sei e du' menuti che nessuno scriveva alla VdS e quindi per fare statistica o peso si mette nel presacchio anche le scabatrelle e le lamprede piccine per poi darle al gatto.

Di solito i forummisti che hanno -capacità di intuizione associata al pregio della prontezza e/o dell'opportunità- inviano le loro dotte riflessioni a presa per il bavero come la tua, me le inviano verso le ore 02.30 quando normalmente i più dormono (fuorché il forummista "dispetto" e pochi altri) e alle sei e du' menuti se cisà i pruni nel letto🥵

Naturalmente cancello le offese da ormai 15 anni perché l'ultima volta ci presi 10 (ghieci) dalla mì mollie perché accettai uno o una che mi dava del bischero e la mollie mi disse: se lo hai accettato sei bischero per davvero!
Viversa; Lei sig.ra Olga mi sta dando del competente in maniera ortofrutticola che oltre esser stato operaio specializzato negli anni/70 nelle maggiori aziende del luogo- Salviati-Barni-Testi- ho continuato a coltivare la mia passione prendendo addirittura il 1° premio di miglior composizione orticola 2022 e 2023 alle Ortimpiadi vecchianesi.

Ora lei mi dirà: ti contenti di poo (poco).
Non è vero! già la mì figliola da piccina guardando il nostro orto/giardino fiorito mi disse: babbo siamo più ricchi di Giampiero, il vivaista davanti casa.

Oggi faccio la zuppa con: cavolo nero, cavolo verza, du' patate, mezza cipolla, dù carote, un barattolino di fagioli borlotti compri (comprati) e secondo Lei ce lo debbo mettere un po di pepolino?

...di politia me 'ntendo poetto; alle primarie PD votai per Bersani e poi per Cuperlo e non Perenzi che non conoscevo; poi in seguito e per due volte noi vecchianesi di Migliarino votammo Metteo Renzi per la segreteria PD nazionale al 79%....epperò poi a tanti gni garbò l'altro Matteo, Grillo, Lameloni ed ora Leily: Elena detta inspiegabilmente Elly capa del partito che fu di Togliatti, Longo, Berlinguer e... Veltroni "fattolo" dimettere perché prese "solo" il 34% e Renzi Matteo il 41% senza i capi della ditta e....
Per quanto riguarda dei "calciofi" la rimando a questa lezione pratica.

http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=41295&page=0&t_a=abbiamo-bisogno-di-contadini-di-poeti-gente-che-sa-fare-il-pane-che-ama-gli-alberi

Buon futuro a chi ama.
BdB
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
A Bruno ir sapientone
AUTORE: Olga
email: -

25/11/2023 - 6:02

A brunettodimigliarino sostenitore di Renzi che scrive, scrive. Una domanda seria:
Qual’e’ la via di mezzo tra un broccolo e un carciofo?
Un brocciofo?
Un carcioccolo?
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In risposta a: spero... del 21/11/2023 - 22:38
Ti faccio un disegnino?
AUTORE: BdB
email: -

21/11/2023 - 23:29

" Il mio motto era ed è : te dammi ragione e si va Da-Cordo "

Sono Da-Cordo (d'accordo) con Giuseppe detto Beppe Grillo quando ha detto da Fazio: sono stato uno scemo ed ho rovinato l'Italia.
Ho messo Conte li perchè era un bell'uomo e quando parlava non si capiva niente quindi ho sbagliato e stavolta son doppiamente d'accordo con lui.

Andrei d'accordo anche con i miei due ex segretari D'Alema e Bersani se RICONOSCESSERO DI AVER SBAGLIATO e rovinato il mio/loro partito ed anche il miglior governo che ha avuto l'Italia per invidia e cattiveria estrema contro il loro segretario nazionale e PdC che con i comitati del NO alle riforme indicate dal Presidente Giorgio Napolitano (proveniente dal loro partito) e non contenti hanno votato ed invitato al voto i passanti per ribaltare il voto alle primarie di noi iscritti al Partito Democratico che era 52% a 37% e se anche Enrico Letta riconoscesse lo sbaglio di rifiutare i liberaldemocratici per avere Fra-Toianni con Soumahoro per poi perdere alla grande con i fascisti come li chiama lui.

Come vedi questo è solo un preambolo buttato in politichese.
...tre ave tre pater; mi danno ragione e si va d'accordo come prima del troiaio che han fatto.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Non capivo se era un marco, una lira o cosa... del 21/11/2023 - 21:37
spero...
AUTORE: Bertelli
email: -

21/11/2023 - 22:38

...sia uno scherzo.
" Il mio motto era ed è : te dammi ragione e si va Da-Cordo "
Mi spiace ma ho finito le parole.
----------------  RISPONDI





In risposta a: caro Umberto del 21/11/2023 - 21:18
Non capivo se era un marco, una lira o cosa...
AUTORE: Bruno Baglini
email: -

21/11/2023 - 21:37

... e carissimo Umberto che mi hai preceduto nel "bravo Marco" perchè l'ho accettato nel mentre facevo una braciatella di ragni e rosselle color carota con bruschetta e quest'ultima l'ho sbruciacciata per leggere due volte se era il marco o il sesterzo e la risposta la scrivevo dopo cena.
Caro Bertelli.
Il mio motto era ed è: te dammi ragione e si va Da-Cordo e quindi se il Marco del Fatto scrive bene ma il suo tutor sbaglia il titolo...pazienza.
Se avete/hanno notato tutti su questo giornale NON son mai passati i terrapiattisti, i no vax, i bravo Putin et Hamas e se eravamo già operativi al tempo delle br, credo non sarebbero passati chi diceva: ne con lo Stato ne con le brigate rosse.

L'amica Marcella alla fine del suo post scrive: Smettiamo di ascoltare gli "esperti" o i presunti tali che è meglio...
Infatti ieri sera ho ascoltato la leghista on Simonetta Martone magistrato e mi son meravigliato di questa "esperta".
----------------  RISPONDI





In risposta a: all'amico Bruno Baglini del 21/11/2023 - 20:28
caro Umberto
AUTORE: Bertelli
email: -

21/11/2023 - 21:18

Da sempre ti rispetto per la persona che sei e mi guarderei bene da criticare le tue idee. Spesso possono essere diverse dalle mie, altre volte magari coincidono. Come normale che sia, senza fare i maestroni o i " sottuttoio ".
Caro Bruno, si sono abbonato al Fatto, e da ormai quasi 5 anni se interessa a qualcuno. Travaglio non si è preso la briga di niente, men che meno di dire " ...e se facessimo silenzio..." come ultima parola. Semplicemente perchè il titolo del post sulla Voce è mio, il titolo dell' editoriale del Fatto è " Un po' di silenzio " ( chiunque può controllare ) e leggendo il pezzo si capisce il nesso. Quindi nessuna falsa polemica sulla libertà di parola e altre amenità linguistiche.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Vedo che l'amico Bertelli... del 21/11/2023 - 19:52
all'amico Bruno Baglini
AUTORE: Umberto
email: -

21/11/2023 - 20:28

carissimo Bruno, io non sono abituato a dire che uno è scritto è bello se mi piace chi lo ha scritto. I pensieri vanno oltre all'antipatia per la persona che li scrive, ma se questa per una volta coglie il mio vedere le cose, ben venga. Anche io ho sulle palle Travaglio (non parlo male ma dico quel che è e non offendo nessuno, non si può amare a comando)) ma non posso non accettare il racconto che il Bertelli ha messo nascondendo il vero autore (forse perchè conosceva chi poteva decidere se pubblicare o no?).
E' la prima volta che mi apro e credo proprio che è anche l'ultima.
Fate vobis!
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In risposta a: il vero autore del 21/11/2023 - 19:25
Vedo che l'amico Bertelli...
AUTORE: Bruno Baglini
email: -

21/11/2023 - 19:52

...è abbonato al Fatto Quotidiano di Marco Travaglio altrimenti aveva la visuale parziale dell'articolo come un qualsiasi occasionale curioso.
Questa mattina ho usato il Forum Voce del Serchio come fossero i tempi dei giornali cartacei che ora hanno cessato di pubblicare "lettere al direttore".
Il direttore di questo giornale raccontava che il 90% di quelle lettere inviate al direttore erano inventate per riempire quella pagina e...

...visto che nessuno ha letto/visto/risposto all'articolo dell'amico Umberto Mosso li fermo da due giorni su una sez. secondaria (RUBRICHE) del giornale, allora ho preso in prestito per il Forum il pensiero scritto dell'amica Marcella B.Serpi e cosi si è dato il via ad una discussione dell'ultimo tremendo fatto di omicidio premeditato e vediamo che il direttore Marco Travaglio si prende la briga di dir la sua come ultima parola e poi basta dicendo: e se facessimo silenzio?

Carissimi tutti; non è come quando si raccontano ad ora tarda le barzellette ed un Marco Travaglio qualsiasi dice: via vi racconto questa che è l'ultima e poi si va tutti a letto!

...ed il: se facessimo silenzio non spetta a nessuno dirlo!

W la libertà di parola e mai dire mai!


Vedi anche:
http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=42872&page=0&t_a=se-domani-tocca-a-me-voglio-essere-lultima
----------------  RISPONDI





In risposta a: una lezione del 21/11/2023 - 18:47
il vero autore
AUTORE: Bertelli
email: -

21/11/2023 - 19:25

Caro Umberto l' autore del precedente scritto altri non è che Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano. L'aticolo è l'editoriale di oggi.
Felice che ti sia piaciuto. Dopo averlo letto e sottoscritto ho deciso di inviarlo alla Voce.
----------------  RISPONDI





In risposta a: e se facessimo silenzio ? del 21/11/2023 - 18:25
una lezione
AUTORE: Umberto
email: -

21/11/2023 - 18:47

Non sono abituato a rispondere ai vari commenti, non saprei cosa dire, ma a questo di Marco mi levo tanto di cappello e lo sottoscrivo con tutto me stesso. Bravo, grazie di questa lezione di vita vera.
Ancora grazie.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Come succede spesso in queste occasioni... del 21/11/2023 - 13:27
e se facessimo silenzio ?
AUTORE: Marco
email: -

21/11/2023 - 18:25

Il giornalismo è un bel mestiere: ogni giorno scrivi e sfoghi ciò che hai dentro. Ma ci sono momenti in cui vorresti fare l’eremita, senza nessuno che ti chieda di dire la tua, di sfoderare una soluzione pronta cassa e a pronta presa. E questo accade quando una soluzione non c’è o, se c’è, è più grande di te. Per esempio di fronte al male assoluto nascosto in un ragazzo apparentemente normale che – almeno secondo le indagini – scanna l’ex fidanzata prima che si laurei e la getta in un burrone. Siccome ne parlano tv, social e giornali, bisogna parlarne sempre di più e ogni giorno aumentano gli spazi in cui se ne parla, anche se diminuiscono le cose da dire. Ne parlano i politici rinfacciandosi colpe più o meno vere o proponendo leggi più o meno utili o improvvisando mea culpa più o meno ridicoli pur di arraffare un titolo, un sommario, una didascalia che parli di loro. Ne parlano scrittori, artisti, psicologi, giornalisti: tutti con la loro panacea pronta all’uso, tutti sicuri che è colpa della famiglia, no delle madri, no dei padri, no della scuola, no della società, no del patriarcato, no dei politici, no della destra, no della sinistra, no del governo, no dello Stato, no delle leggi mancanti (ovviamente “bipartisan”) in una cacofonia che stona almeno quanto gli applausi ai funerali. E rende ancor più prezioso il valore del silenzio. Dinanzi alla morte si tace. Chi crede prega, chi non crede riflette, tutti dovrebbero tacere. Soprattutto se non hanno nulla di utile da dire.

Poi, con calma e sottovoce, potrebbero provare a stare vicino a chi è genitore, a chi è figlio, a chi è marito, o moglie, o fidanzato, o fidanzata, ad ascoltarlo, a parlargli della fatica della vita, del dolore da fallimento, dello smacco da rifiuto, della noia da bambagia, dell’elaborazione del dolore, del valore di battere la testa e di mordersi la lingua e di frenare le mani, della differenza tra l’amore e il possesso e fra la realizzazione personale e il successo (o, peggio ancora, la famoseria), della caducità dei sentimenti, del rispetto per la libertà dell’altro, dell’importanza di lasciarlo andare e di rimettersi in gioco, sempre con fatica, con rispetto e senza scorciatoie. Poi si potranno fare tutti i giri di vite che si vuole, ammesso e non concesso che i femminicidi uccidano perché non sanno che è vietato e si rischia l’ergastolo o poco meno. E si potranno organizzare tutti i corsi scolastici di “educazione all’affettività”, sempreché si potesse insegnarla dalla cattedra in un’aula avulsa dai veri educatori dei nostri tempi: cioè i social network, la tv, il cinema, la strada, gli amici e tutti i “modelli” di riferimento” che oggi arrivano molto prima e molto meglio dei maestri, dei professori e dei genitori. E alla fine vincono, nella cacofonia che ha ucciso il silenzio.
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