Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.
Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.
Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini.
E siamo all'ultima puntata del nostro viaggio attraverso il tempo di Pontasserchio.Non ci sono dubbi che quanto scritto da Stefano Benedetti sia la più degna conclusione della carrellata di personaggi presentati.Ed è anche la più riconoscibile e commovente, sia perchè più vicina a noi, sia perchè lo scrittore ha in realtà narrato, nel descrivere la grande figura del Dott. Palla, la sua propria vita, per quella parte che ha convissuto con una persona nei confronti della quale riesce a trasmettere una ammirazione senza confini.
E' molto difficile oggi, se non a volte impossibile, mandare i bambini all'asilo nido, ma prima, come nella foto inizio '900, c'era la possibilità di avere l'a-solo nonno.
Quale è il solo maschietto della bella nidiata di sei nipotini vicino al nonno?
Facile, quello con il ginocchio sbucciato!
Riprendiamo, dopo una laboriosa pausa estiva, i racconti sui personaggi che hanno attraversato 300 anni della Storia di Pontasserchio.
Questa volta la vicenda è più vicina a noi, e per questo maggiormente coinvolgente.L'encomiabile approfondimento effettuato ci porta a valutazioni e conoscenze non usuali e non scontate.Di scontato c'è, come al solito, la dimostrazione dell'estrema imbecillità di ogni forma di guerra e dei comportamenti di chi dovrebbe poi scrivere la vera Storia.
Giovedì 28 alle 18.00 si terrà, presso la Villa Roncioni di Pugnano, uno straordinario evento: con la mostra Romeo e Giulietta - 1968 la Fondazione Cerratelli riapre le sue attività a San Giuliano, permettendo di nuovo l'esposizione dei fantastici costumi che rappresentano, come sottolineano il sindaco Sergio Di Maio e la vicesindaca Lucia Scatena sul Tirreno, un patrimonio culturale di inestimabile valore.
Un’edizione davvero speciale quella dell’ultimo “Sabato dell’ambiente” che, questo mese, si è svolto in collaborazione con l’evento “Puliamo il mondo” promosso da Legambiente.
Un evento anticipato di una settimana proprio per combinare le due iniziative e che, nonostante il tempo incerto, ha visto tante adesioni.
Questa domenica siamo lieti di ospitare un articolo particolare.
Un ritratto, molto diverso da quelli storici, di una persona straordinaria di San Giuliano, Nicla Menchi, scrittrice che, malgrado i 96 anni, sprigiona ancora una incredibile energia.
Il ritratto poetico è un omaggio di un'altra artista del nostro territorio, Gavia.
Ritorna, dopo la pausa estiva, la serie di articoli sui personaggi che hanno caratterizzato lo scorrere di tre secoli nell'ambito pontessarchiese.Questa volta la ricerca di Stefano Benedetti riguarda una sorta di cronaca nera, uno spaccato di vita vissuta che viene inserito nel quadro generale dell'epoca e della realtà sociale e politica.Un personaggio, Luigi Del Gratta, di cui ci siamo già occupati qualche mese fa, descrivendo la morte di Antonio Pellegrini. La visuale ora non è della vittima, ma del suo omicida.
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Venerdì 1 settembre alle 21.30 alla Chiesa di #Migliarino di San Ranieri e San Vincenzo, sarà la volta di "Concerto per Organo a Cassapanca e Flauto", con Mariella Mochi e Luca Magni, a cura dell'organaro Nicola Puccini.
In questo nuovo articolo sui protagonisti dei Mondi Naturali, Simona smette l'abito filosofico-ambientalista degli ultimi scritti, per tornare agli elementi fondamentali dell'osservazione e della descrizione di esistenze spesso brevi ma complesse, affascinanti per le interazioni e le connessioni nei vari momenti.Una descrizione a tratti anche romantica, ma senza perdere i caratteri micidiali lella competizione per la vita.Un testo bellissimo che, come dice lei, tenta di far immergere le persone nei prati. E ci riesce benissimo.
Eccoci arrivati alla nona puntata di Attraverso il tempo, la storia di 300 anni di Pontasserchio attraverso le vicende di personaggi a volte poco conosciuti, ma significativi nel rappresentare le realtà sociali o politiche dei vari tempi. Decisamente molto particolare la storia di Gladys nei suoi viaggi tra gli Stati Uniti e l'Italia con il marito italiano. A volte pensiamo che l'abitudine a viaggiare e a frequentare popoli di altri territori sia tutto sommato recente, sviluppato grazie alla facilità di movimento che il progresso ci ha dato.
Chi segue questa rubrica, che possiamo definire di articoli di fondo, sa che per il 2023 sono stati scelti due filoni di argomenti.Uno storico-sociale, che prosegue l’opera di Franco Gabbani sulle vicende della famiglia Salviati nell’800, con le biografie realizzate da Stefano Benedetti su personaggi vissuti a Pontasserchio nel corso di 300 anni, e l’altro naturistico-ambientale che, attraverso le splendide fotografie di Simona Tedesco, raccontano la vita dei mondi naturali.
E' davvero con grandissimo piacere che pubblico il profilo di questa settimana, uscito come sempre dalla penna di Stefano Benedetti, ma con un valore in più.Quello delle storie compiute, che nascono in quel passato che abbiamo preso come riferimento, ma che arriva fino ai giorni nostri, dando completezza alle vite e alle vicende dei personaggi che vengono ricordati. Ancora di più quando si racconta la storia di un emigrante, quale che ne sia il motivo all'origine. Mi unisco perciò a quanto scrive Stefano, dedicando questo articolo all'amico Leo Gargi
Il nuovo articolo di Simona si pone nel solco delle riflessioni profonde a cui ci ha abituato.
E chi ama la Natura non può che concordare con le argomentazioni e le impressioni. E' troppo evidente la mancanza di rispetto e di amore per l'ambiente che ci è stato donato e che pervicacemente cerchiamo di distruggere in nome del benessere e della comodità.
E' terminata da pochi giorni Agrifiera 2023, una manifestazione che lentamente, ma costantemente, sta crescendo e migliorando, cercando di arrivare ad una sempre maggiore espressione innovativa, come la Robotica in Agricoltura delle Fondazioni Tech Care e Arpa, e di estensione, con la presentazione del progetto CAP TERRES della Regione Toscana, che include la Francia, e con la presenza della Regione di Sucre della Colombia.
Ed è quindi molto interessante in questa biografia di Stefano Benedetti riguardante Ferdinando Gentili, il cammino storico inverso.
Ed eccoci al sesto appuntamento sulla storia di personaggi che hanno attraversato Pontasserchio, con la narrazione di Stefano Benedetti.Una lettura impegnativa per chi ci segue, adatta magari a giorni di festa, tranquilli e meditativi.Una storia che riguarda molto poco il nostro territorio, se non per quello che ci ha lasciato, una tomba molto particolare nel cimitero di Pontasserchio.
Ma una straordinaria occasione per aprire uno spaccato sulla società mitteleuropea dell'800
Va riconosciuto che Simona Tedesco non smette di sorprendere. Questo inedito connubio tra le immagini del mondo animale e la filosofia interpretativa dei comportamenti delle varie specie dà incredibili spunti di riflessione, anche per il confronto dello sviluppo tra esseri umani ed esseri animali. E certamente quelli che erano i comportamenti dell'umanità agli albori non era molto diversa da quanto vediamo oggi in natura.
Facendo violenza alla prassi della cadenza mensile degli articoli sulla storia di personaggi che hanno attraversato Pontasserchio, anticipiamo il quinto appuntamento con la narrazione di Stefano Benedetti.E lo facciamo con le vicende di una Donna, non famosa, non di famiglia nobile, ma semplice, povera, di cui non si legge nei libri di storia, ma soltanto attraverso il freddo linguaggio degli atti amministrativi.
E' la volta, in questa serie di articoli che ricorda un'ampia fetta di storia di Pontasserchio, di un personaggio probabilmente del tutto sconosciuto.
Daniele Contino ha trascorso solo un anno a Pontasserchio, ma è una figura ideale per offrire uno spaccato della vita sociale e perfino religiosa alla fine del 1800, ormai agli albori del '900.Interessante è la descrizione dei luoghi a quel tempo, così diversi da ora, ma ancora perfettamente riconoscibili, come la presenza di una religione non ortodossa e molto attenta ai problemi sociali e politici
Venerdì 24 marzo, nell’auditorium dell’Istituto Comprensivo Daniela Settesoldi di Vecchiano, si è svolto l’incontro dal titolo “Sul romanzo Sostiene Pereira, una lezione e un dialogo con gli studenti”. Sono intervenuti il Dirigente Scolastico Paolo Gori, la professoressa e saggista Eleonora Conti, il sindaco Massimiliano Angori e l’assessore alla cultura e all’istruzione Lorenzo Del Zoppo. L’evento ha avuto una sua colonna sonora. Gli studenti hanno preso la scena e sono stati protagonisti.
Eccoci al secondo appuntamento della nuova serie sui temi ambientali e sui mondi della Natura.L'accoglienza al primo articolo è stata impressionante, superando le 2000 letture tra i vari canali social su cui è stato pubblicato.Merito della capacità descrittiva e di osservazione di Simona, espressa attraverso immagini straordinarie e parole capaci di coinvolgere su un argomento spesso trattato con superficialità e approssimazione.E non è da meno il racconto di oggi.
Passano poche ore e dalla tragedia del mare calabro e dalla esposizione delle bare bianche dei ventitré bambini deceduti che s’impone la preparazione della Festa. C’è poco tempo e va sfruttato bene, niente visita ai parenti o corone di fiori, ma essere sicuri che tutti siano presenti per dare, forte, l’impressione della compattezza di governo.
E arriviamo al terzo capitolo della storia di Pontasserchio nel corso di 300 anni.
Questa volta siamo nel 1881 , e periodo precedente, con una vicenda avvincente che è un giallo di Stato, la rappresentazione di situazioni politico-sociali descritte in maniera approfondita e documentata.
Una storia che oggi creerebbe una babele di titoloni sui giornali completamente dissonanti, ma che, purtroppo, indica anche la costante presenza di entità che molto si adoperano per confondere e mescolare le acque.
Una vecchia manifestazione nazional-popolare diventata altro. Modificata negli anni da semplice cara canora a spettacolo universale dove si mescolano molte componenti, dipanandosi nelle serate fra critiche, consensi, polemiche e anche qualche caso tanto sgradevole quanto significativo del mutare della nostra società.
Inizia con questo articolo una nuova serie dedicata al mondo della Natura che ci circonda.Un racconto che si affianca a quello delle memorie storiche, analizzando il territorio sotto un diverso punto di vista.A guidarci in questo ambiente, spesso sconosciuto o ignorato, è una vera esperta dei mondi naturali, come abbiamo voluto chiamare la serie.Si tratta di Simona Tedesco, giornalista per professione presso il Consorzio 1 Toscana Nord, fotografa naturalista per passione, iscritta all'AFNI, associazione fotografi naturalisti italiani.
Eccoci al secondo appuntamento sulla storia degli ultimi 300 anni di Pontasserchio.
Il secondo capitolo, dedicato a Lyda Prini Aulla, lo possiamo definire un quadro d'insieme, una rappresentazione storica e ambientale della vita e della morte di un personaggio, che oggi chiameremmo "piovuto", dell'aristocrazia terriera in fase di declino nei suoi aspetti quotidiani e famigliari, ricco di aspirazioni culturali e di conoscenza.