Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Gigantesca mole appoggiata sul monte Vergaio, domina la gola che apre il passaggio ai traffici e alle comunicazioni tra il territorio pisano e la piana di Lucca… nell’unico luogo da sempre accessibile alle due realtà, incuneato tra i monti Pisani, quelli “Pe quali, i pisani veder Lucca non ponno”, e i monti di Filettole, oltre i quali, si estendevano malsane, le paludi senza soluzione di continuità fino al mare.
La Campagna è conclusa, finalmente. Come quelle napoleoniche una delle più aspre e cruente della storia repubblicana del nostro Paese. Un campagna piena di dubbi, insulti, offese, delegittimazioni, aggressioni verbali, bugie (certo, quelle non mancano mai) tanto da mettere in secondo piano il vero significato della consultazione....
Prendo in prestito il titolo della rubrica del nostro amico Ovidio perché meglio di ogni altro può esprimere la soddisfazione di essere arrivati alla fine di questa opprimente, asfissiante, inconcludente e infinita campagna elettorale. Non importa chi vincerà, perché nessuno è in grado di dire se sia meglio che vinca il Si oppure il No. Chi pensa di saperlo, senza se e senza ma, è destinato all’errore.......
Ho scelto di riportare oggi uno degli ultimi post di Massimo Gramellini nella sua la rubrica Buongiorno, tratto dal giornale online La Stampa.Leggo sempre con piacere questi piccoli articoletti, trafiletti di poche righe, ma scritti sempre con grande maestria e arguzia. Alcuni sono commenti personali su vicende politiche o generali del nostro paese, di solito specchio dei mali della nostra società che non mancano mai, altri invece.......
Il referendum è uno strumento di democrazia partecipativa dove gli elettori possono pronunciarsi sul tema in oggetto esercitando quasi direttamente il potere legislativo. Gli aventi diritto al voto, conoscitori del contenuto referendario, esprimono un libero giudizio in relazione ai propri convincimenti.
Quanto davvero ne sappiamo della storia di Pisa? Quante vicende che dovrebbero renderci orgogliosi del luogo in cui viviamo sono conosciute dai pisani? Ne parla Sergio Costanzo al Pisa Book Festival Uno Sguardo dal Serchio vuole oggi spaziare un po' al di fuori del corso del fiume, includendo nella sua ottica la città di Pisa, ed in particolare la sua storia.
Filosofi e sociologhi spiegano come la modernità giochi a rimuovere la morte, a esorcizzarla, dimenticandola, espungendola dalla vita. E se fosse vero, che della morte possiamo fare a meno?
Gorino è solo un centinaio di case alla fine di una strada che termina in una piazza. A sinistra il fiume Po , il Po di Goro che sfocia nel mare poco oltre, e davanti il porticciolo con alcune decina di imbarcazioni. Non grosse barche, yacht o quelle barche enormi che ci domandiamo sempre quanto costino e chi si può permettere certi lussi, ma barchette da pesca con tutti gli accessori necessari per la pesca.
Ospitiamo in questo spazio questa settimana un articolo del dottor Giancarlo Pardini sul problema delle vaccinazioni. Ci è sembrato utile dare la massima visibilità ad un argomento tanto importante nel momento della campagna antinfluenzale, ma anche per il fenomeno del progressivo rifiuto delle vaccinazioni obbligatorie dell’infanzia da parte di molti genitori.
Da diverso tempo era atteso il risultato dello studio dell'Università Bocconi di Milano sulla sostenibilità economica-culturale del recupero della Rocca di Ripafratta, commissionato dalla Fondazione Pisa, responsabile del finanziamento per l'intervento. Pochi giorni fa c'è stata la presentazione dello studio.......
Ho deciso di pubblicare un estratto di un articolo di Matteo Feltri da “La Stampa” per rendere evidente quanto difficile sia, nel nostro paese, portare a termine alcune riforme, cercare di cambiare qualcosa. Siamo tutti d’accordo che alcune siano necessarie e urgenti ma ognuno ritiene indispensabili sempre quelle degli altri e che quelle proposte siano sempre sbagliate e a volte anche pericolose.
Uno scarabocchio su un cartello stradale in una località di mare. Una semplice scritta che si rende disponibile ad una prestazione sessuale (a pagamento, è specificato) fornendo anche particolari che possono essere utili per chi fosse interessato, come quello delle misure e soprattutto di essere cittadino italiano.
“È dolce dormire in questo mese del mio compleanno”.
Antonio Tabucchi, "Un calendario".
Antonio Tabucchi manca a molti e per questo molti ne parlano volentieri. Ne rendiamo conto il 24 settembre, giorno del suo compleanno, a vent'anni dalla pubblicazione di "Un calendario", l'opera donata al Comune di Vecchiano ed esposta al primo piano dell'edificio.
In questo racconto un insegnante vicino alla pensione affronta il primo giorno di scuola con una certa tensione e nostalgia. È stanco, un po’ per un brutto sogno, un po’ per la difficoltà che prova sempre di più a fare bene il suo lavoro.
Il protagonista sente il bisogno di scrivere una specie di lettera mentale sui suoi sogni per diradare i banchi di nebbia che a volte avvolgono i banchi di scuola.
Poi entra in classe.
Sono tempi verbali che continuamente usiamo nel parlare e nello scrivere. Articoliamo l’uno o l’altro in base a quanto stiamo esprimendo a volte anche con qualche errore. Gli studiosi della lingua italiana segnalano un costante minor uso del futuro, specialmente nel parlato.
Di fatto essi consentono di rappresentare le varie tappe della vita.
Il nostro cervello è fatto di una materia molto delicata, fragile e friabile, motivo per cui la natura, o chi per essa, lo ha opportunamente dotato di un rivestimento molto resistente formato da osso duro e compatto, la scatola cranica. Questa lo avvolge e protegge dall'esterno ma ci sono traumi che per la loro particolare violenza possono superare questa resistenza e determinare grossi danni....
Nostalgia di futuro
la cosa che avevamo e oggi ci manca è la capacità di rappresentarci un futuro. La speranza. Oggi tutto pare esaurirsi nel presente, sembra che tutti abbiano perso l'attitudine al sogno e al progetto.
Ho visto “La Romagna”, il video di Andrea Vignali. Ho ascoltato la voce che leggeva le pagine drammatiche sull’eccidio del 7 agosto e dell’11 agosto 1944 tratte dal “Diario del tempo di guerra dal maggio al settembre 1944” di Alessandro Pardi. Due minuti e mezzo molto intensi: il monumento, la fotografia di Livia Gereschi, i nomi dei caduti. Ora vi racconto un’altra storia di quei giorni.
Chi di noi non ha tuonato qualche volta contro il comportamento della nostra classe politica, sui loro difetti, sulla loro disonestà, sui loro privilegi, soprattutto, diventati particolarmente odiosi in questo momento di difficoltà per tanti e tante famiglie. Ma puó succedere di essere spettatori di un episodio che ci spinga a riflettere.......
Frugando fra le mie carte ho ritrovato un vecchio racconto che mio figlio mi passò qualche anno fa.Oggi è una storia molto conosciuta che si ritrova in decine di siti web, però la ripropongo perché esercita sempre un certo fascino e invita a qualche riflessione sulla felicità. È opportuno, ogni tanto, fermarsi e riflettere.
Dobbiamo avere la cura ed il coraggio di accorgerci che Il nuovo senso comune è intriso di paura del diverso e di diffidenza nei confronti degli immigrati. Dobbiamo ragionare in punta di piedi per non essere contagiati.
I ricercatori della Feps, la federazione che raccoglie le fondazioni legate ai partiti progressisti europei guidata da Massimo D’Alema (non è vero che non fa niente e che si preoccupa solo di criticare il suo Segretario), in collaborazione con un istituto americano, ha lanciato a fine 2014 una mega ricerca a livello globale coinvolgendo in tutta Europa ben 10 mila giovani
Oggi, un bel lunedi mattina di sole, alle ore 8,30 il parcheggio di Marina di Vecchiano cominciava già a riempirsi di macchine. Alle 9,30 erano rimasti ancora degli spazi, ma non molti, e molto prima delle 12 doveva essere al completo considerando la fila ininterrotta di auto in transito per la via del Mare.
Questo racconto è ambientato in un posto in cui è bello sostare durante una vacanza, quella che di solito faccio d’estate nella penisola del Sinis, dove ho un appuntamento con Sandro Marianelli (Arbauz) e altri amici. Ma è anche un viaggio che faccio con Mirco Vettori e Francesca Susini che, dal “Fosso del Mulino”, a suon di bicchierini mi portano in giro tra le cantine della penisola italiana.
Questa settimana Finalmente domenica! la scrive Francesco Gesualdi, che parte da una domanda corretta: “Alla fine gli inglesi hanno deciso di lasciare l’Unione Europea. Gioirne o rattristarci? La risposta dipende dalle ragioni che hanno spinto gli inglesi a questa scelta”.
Il nostro sogno è quello di un’Europa unita, aperta e senza muri. Questo sogno si è infranto con la Brexit? Mi va di dedicare questo articolo a Jo Cox.
Ovidio Della Croce