Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Toscana, una terra meravigliosa, dalle tradizioni civiche secolari e panoramiche spettacolari, con profili collinari dolci sottolineati da filari di abeti e cipressi, eterne icone dei luoghi e prospettive mozzafiato, monumenti e architetture uniche, dovute al genio dei suoi figli, patrimonio e vanto delle sue genti, libere e indipendenti, abituate da sempre a forgiare con le mani e le azioni, il proprio destino…
La sala delle Terme, venerdì pomeriggio 20 gennaio, era gremitissima per l'omaggio a "Sandro Marianelli, l'uomo, l'insegnante, lo storico, lo sportivo", un'alta concentrazione di insegnanti, studenti, dirigenti scolastici (la sorella Lia, che ha seguito tutti gli interventi in piedi, era preside al "Dini") e persone legate al mondo della scuola, ma soprattutto tantissimi amici ognuno dei quali ha il suo "Io e Sandro".
Difficile riuscire a dare un giudizio preciso e non di parte sul cammino del governo Renzi. Credo comunque che ogni governo abbia inevitabilmente entrambi i lati, quello delle cose buone e quello delle cose cattive (o meno buone se si vuole essere un po’di parte). Se è problematico dare un giudizio una domanda però appare lecita e cioè se Renzi si sia avvalso, nelle sue molte scelte, di consigli di persone “normali” che avrebbero potuto consigliarlo.
Filettole a dispetto delle dimensioni e dell’aria dimessa, tipica della periferia urbana di qualsiasi zona grigia ed incolore, periferica per elezione e paradigmatica di una mediocrità aurea, quanto diffusa e analoga a molte realtà anonime e omonimie categoriali dell’anima, apparentemente prive di un passato significativo o almeno degno di essere menzionato, è un insediamento urbano relativamente antico, carico di storia.
Nel duemilasedici se ne è andato il mio amico Sandro Marianelli a cui sono legato da un grande affetto. E se ne sono andate diverse altre persone molto brave: Umberto Eco, Ermanno Rea, Paolo Poli, Dario Fo, Tina Anselmi, Marco Pannella, Umberto Veronesi, Claudio Pavone, Remo Ceserani. All’ultimo devo gratitudine. È stato uno dei maggiori critici della letteratura......
Viviamo nell'epoca delle georeferenziazione, abbiamo sofisiticati gps, eppure sappiamo di venire da lontano, ma non ancora dove siamo. E meno ancora dove stiamo andando. Comunque l'augurio del buon Natale può essere il nostro Polo Nord.
Chi dice che la vita di tutti i giorni non sia storia? Una storia minore forse, una storia con la s minuscola ma non può non chiamarsi storia. Una storia come questa di Fernanda, una storia fatta di persone comuni, di piccole cose, di sofferenze e patimenti, di gioie e di lutti, di amicizia e di amore, di rispetto e di ideali, di fame e miseria......
Gigantesca mole appoggiata sul monte Vergaio, domina la gola che apre il passaggio ai traffici e alle comunicazioni tra il territorio pisano e la piana di Lucca… nell’unico luogo da sempre accessibile alle due realtà, incuneato tra i monti Pisani, quelli “Pe quali, i pisani veder Lucca non ponno”, e i monti di Filettole, oltre i quali, si estendevano malsane, le paludi senza soluzione di continuità fino al mare.
La Campagna è conclusa, finalmente. Come quelle napoleoniche una delle più aspre e cruente della storia repubblicana del nostro Paese. Un campagna piena di dubbi, insulti, offese, delegittimazioni, aggressioni verbali, bugie (certo, quelle non mancano mai) tanto da mettere in secondo piano il vero significato della consultazione....
Prendo in prestito il titolo della rubrica del nostro amico Ovidio perché meglio di ogni altro può esprimere la soddisfazione di essere arrivati alla fine di questa opprimente, asfissiante, inconcludente e infinita campagna elettorale. Non importa chi vincerà, perché nessuno è in grado di dire se sia meglio che vinca il Si oppure il No. Chi pensa di saperlo, senza se e senza ma, è destinato all’errore.......
Ho scelto di riportare oggi uno degli ultimi post di Massimo Gramellini nella sua la rubrica Buongiorno, tratto dal giornale online La Stampa.Leggo sempre con piacere questi piccoli articoletti, trafiletti di poche righe, ma scritti sempre con grande maestria e arguzia. Alcuni sono commenti personali su vicende politiche o generali del nostro paese, di solito specchio dei mali della nostra società che non mancano mai, altri invece.......
Il referendum è uno strumento di democrazia partecipativa dove gli elettori possono pronunciarsi sul tema in oggetto esercitando quasi direttamente il potere legislativo. Gli aventi diritto al voto, conoscitori del contenuto referendario, esprimono un libero giudizio in relazione ai propri convincimenti.
Quanto davvero ne sappiamo della storia di Pisa? Quante vicende che dovrebbero renderci orgogliosi del luogo in cui viviamo sono conosciute dai pisani? Ne parla Sergio Costanzo al Pisa Book Festival Uno Sguardo dal Serchio vuole oggi spaziare un po' al di fuori del corso del fiume, includendo nella sua ottica la città di Pisa, ed in particolare la sua storia.
Filosofi e sociologhi spiegano come la modernità giochi a rimuovere la morte, a esorcizzarla, dimenticandola, espungendola dalla vita. E se fosse vero, che della morte possiamo fare a meno?
Gorino è solo un centinaio di case alla fine di una strada che termina in una piazza. A sinistra il fiume Po , il Po di Goro che sfocia nel mare poco oltre, e davanti il porticciolo con alcune decina di imbarcazioni. Non grosse barche, yacht o quelle barche enormi che ci domandiamo sempre quanto costino e chi si può permettere certi lussi, ma barchette da pesca con tutti gli accessori necessari per la pesca.
Ospitiamo in questo spazio questa settimana un articolo del dottor Giancarlo Pardini sul problema delle vaccinazioni. Ci è sembrato utile dare la massima visibilità ad un argomento tanto importante nel momento della campagna antinfluenzale, ma anche per il fenomeno del progressivo rifiuto delle vaccinazioni obbligatorie dell’infanzia da parte di molti genitori.
Da diverso tempo era atteso il risultato dello studio dell'Università Bocconi di Milano sulla sostenibilità economica-culturale del recupero della Rocca di Ripafratta, commissionato dalla Fondazione Pisa, responsabile del finanziamento per l'intervento. Pochi giorni fa c'è stata la presentazione dello studio.......
Ho deciso di pubblicare un estratto di un articolo di Matteo Feltri da “La Stampa” per rendere evidente quanto difficile sia, nel nostro paese, portare a termine alcune riforme, cercare di cambiare qualcosa. Siamo tutti d’accordo che alcune siano necessarie e urgenti ma ognuno ritiene indispensabili sempre quelle degli altri e che quelle proposte siano sempre sbagliate e a volte anche pericolose.
Uno scarabocchio su un cartello stradale in una località di mare. Una semplice scritta che si rende disponibile ad una prestazione sessuale (a pagamento, è specificato) fornendo anche particolari che possono essere utili per chi fosse interessato, come quello delle misure e soprattutto di essere cittadino italiano.
“È dolce dormire in questo mese del mio compleanno”.
Antonio Tabucchi, "Un calendario".
Antonio Tabucchi manca a molti e per questo molti ne parlano volentieri. Ne rendiamo conto il 24 settembre, giorno del suo compleanno, a vent'anni dalla pubblicazione di "Un calendario", l'opera donata al Comune di Vecchiano ed esposta al primo piano dell'edificio.
In questo racconto un insegnante vicino alla pensione affronta il primo giorno di scuola con una certa tensione e nostalgia. È stanco, un po’ per un brutto sogno, un po’ per la difficoltà che prova sempre di più a fare bene il suo lavoro.
Il protagonista sente il bisogno di scrivere una specie di lettera mentale sui suoi sogni per diradare i banchi di nebbia che a volte avvolgono i banchi di scuola.
Poi entra in classe.
Sono tempi verbali che continuamente usiamo nel parlare e nello scrivere. Articoliamo l’uno o l’altro in base a quanto stiamo esprimendo a volte anche con qualche errore. Gli studiosi della lingua italiana segnalano un costante minor uso del futuro, specialmente nel parlato.
Di fatto essi consentono di rappresentare le varie tappe della vita.
Il nostro cervello è fatto di una materia molto delicata, fragile e friabile, motivo per cui la natura, o chi per essa, lo ha opportunamente dotato di un rivestimento molto resistente formato da osso duro e compatto, la scatola cranica. Questa lo avvolge e protegge dall'esterno ma ci sono traumi che per la loro particolare violenza possono superare questa resistenza e determinare grossi danni....
Nostalgia di futuro
la cosa che avevamo e oggi ci manca è la capacità di rappresentarci un futuro. La speranza. Oggi tutto pare esaurirsi nel presente, sembra che tutti abbiano perso l'attitudine al sogno e al progetto.
Ho visto “La Romagna”, il video di Andrea Vignali. Ho ascoltato la voce che leggeva le pagine drammatiche sull’eccidio del 7 agosto e dell’11 agosto 1944 tratte dal “Diario del tempo di guerra dal maggio al settembre 1944” di Alessandro Pardi. Due minuti e mezzo molto intensi: il monumento, la fotografia di Livia Gereschi, i nomi dei caduti. Ora vi racconto un’altra storia di quei giorni.